21 December, 2025

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La Assl di Carbonia ha la necessità di formare un elenco di personale dipendente appartenente al profilo professionale Infermiere cat. D per assicurare i turni del 118 aziendale con sede a Carbonia.
I candidati possono presentare domanda secondo lo schema allegato 7_64_20200911130918, entro e non oltre il 18 settembre 2020 secondo le seguenti modalità:
– tramite raccomandata al seguente indirizzo: ASSL Carbonia, Via Dalmazia 83 – 09013 Carbonia, per la quale, quanto alla data di presentazione, farà fede il timbro postale;
– tramite utilizzo della posta elettronica staffsps.carbonia@atssardegna.it .

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Dei 124 nuovi casi di positività al Covid-19 riscontrati nelle ultime 24 ore in Sardegna, ben 54 sono localizzati nella provincia del Sud Sardegna. E’ un dato preoccupante, che deve indurre tutti ad una profonda riflessione sulla necessità di rispettare rigorosamente le prescrizioni tese al contrasto ed alla prevenzione. E’ un dato che deve indurre anche a serene riflessioni su quanto fin qui fatto dalle strutture sanitarie, in attuazione delle disposizioni dei vertici, anche politici, per capire se si stia facendo tutto il possibile per frenare la diffusione del Covid-19.

La prevenzione è fondamentale ed oltre alle misure ben note, utilizzo delle mascherine protettive, distanziamento fisico e lavaggio frequente delle mani, è fondamentale l’esecuzione di un sempre numero maggiore di tamponi, il cui esito deve essere reso noto in tempi quanto più possibile brevi. Questi tempi, purtroppo, come lamentano quotidianamente i Sindaci, non sono brevi e, nel Sulcis Iglesiente, resta inspiegabile che non sia ancora operativa la processazione dei tamponi nel laboratorio di Analisi dell’ospedale Sirai di Carbonia, e che si continui a trasferire i tamponi al Policlinico Duilio Casula di Monserrato, dove vengono processati fino a 2.000 tamponi al giorno, in tempi comunque sempre abbondantemente inferiori alle 24 ore. Perché l’ATS comunica l’esito dei tamponi ai Sindaci in tempi abbondantemente più lunghi, anche dopo 3-4 giorni? Lo chiedono ripetutamente i Sindaci, finora non hanno avuto risposte convincenti.

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Sono 124 i nuovi casi positivi al Covid-19 riscontrati nelle ultime 24 ore in Sardegna, 1.619 i tamponi eseguiti. Salgono a 4.866 i casi di positività dall’inizio dell’emergenza. Dei 124 nuovi casi, 96 sono stati rilevati attraverso attività di screening e 28 da sospetto diagnostico. Resta invariato il numero delle vittime, 161.
In totale sono stati eseguiti 210.707 tamponi. Sono invece 140 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (+7 rispetto al dato di ieri), 25 (+2) sono i pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 2.506. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 2.011 (+22) pazienti guariti, più altri 23 guariti clinicamente.
Sul territorio, dei 4.866 casi positivi complessivamente accertati, 763 (+19) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 577 (+54) nel Sud Sardegna, 390 (+22) a Oristano, 703 a Nuoro, 2.433 (+29) a Sassari.

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I “nodi” della Sanità sono “arrivati al pettine”. Naturalmente il pettine è il Coronavirus.
Su di lui si stanno infrangendo le “distorsioni ottiche” che hanno fatto dirottare il Sistema Pubblico dalla via tracciata dallalegge di Riforma Sanitaria n. 833/78.
Il dirottamento avvenne a metà degli anni ’90, quando dagli apparati burocratici dei Ministeri emerse un’idea innovativa: trasformare le ASL pubbliche in Aziende di tipo privato. Bisognava che i sistemi di amministrazione assomigliassero a quelli delle Aziende lombarde, che erano divenute il motore economico dell’Europa. L’idea era semplice: espellere i Consigli di Amministrazione delle ASL ed affidare tutto ad un Manager con pieni poteri. Fino ad allora i “Consigli di Amministrazione delle ASL” erano costituiti da delegati dei Sindaci del territorio.
Fino a quel momento la ASL Carbonia Iglesias (17) aveva avuto molta creatività e risultati concreti.
– Era stato rimesso in funzione l’Ospedale “Crobu” ed erano stati istituite la “Chirurgia pediatrica”, la “Otorinolaringoiatria” e la “Oculistica”.
– Il nuovo Ospedale Santa Barbara era stato dotato di una forte Chirurgia generale con un reparto di Anestesia e Rianimazione; erano stati inoltre istituiti i Servizi di Cardiologa, Dialisi, Diabetologia e di Endoscopia digestiva.
– Al “Sirai” di Carbonia erano state istituite la Cardiologia, l’Urologia, e la Dialisi. Inoltre, erano stati attrezzati un efficientissimo reparto di Anestesia e Rianimazione, un Centro Trasfusionale autonomo, una sezione di Pneumologia e un Servizio di Medicina nucleare.
– Era stato sviluppato e portato a realizzazione il progetto della nuova Psichiatria. Inoltre, era stato costruito un edificio isolato per Malattie infettive, dotato di sistemi anti-diffusione di contagio avveniristici.
– L’amministrazione venne situata in una sede più ampia nel centro città.
– Nel territorio fiorirono i Consultori per l’utenza femminile, e a Carloforte venne istituito il Pronto soccorso.
– Vennero istituiti i Centri Dialisi territoriali di Buggerru e Carloforte.
– Di pari passo si procedette all’assunzione di Medici, Infermieri, Tecnici, Amministrativi ed Ingegneri.
Gli ultimi amministratori di quell’epoca felice furono il geometra Antonello Vargiu ed il dottor Tullio Pistis.
Poi iniziò la “distorsione ottica” del mondo reale, indotta dalle nuove teorie di gestione sanitaria.
Dal Continente arrivarono, ad innovare, intelligentissimi “bocconiani” che decretarono la fine dei Consigli di Amministrazione delle ASL.
Iniziò l’era del potere concentrato in un “uomo solo al comando”.
Tutto il personale dipendente venne appositamente addestrato a pensare in un modo diverso.
La prima lezione di quei professori cominciò così: «Conoscete la storia del dentifricio Colgate? E’ questa: la grande azienda aveva conquistato il mercato di tutto il mondo e non sapeva cosa fare per espandere ulteriormente il mercato di dentifricio. Un cameriere che serviva il caffè buttò lì quest’idea: fate il buco più grande».
In effetti, fino ad allora, il tubo da cui si spremeva la pasta dentifricia aveva all’uscita un piccolo pertugio di 2 mm. Dietro quel consiglio il pertugio venne ampliato fino al diametro di 6 mm. Ogni volta che si spremeva usciva il triplo della pasta dentifricia necessaria e l’eccesso andava sprecato.
Il consumo del prodotto e le vendite aumentarono di tre volte e l’Azienda si arricchì ulteriormente.
La morale del docente era: «Trovate qualunque via pur di incassare di più». Questo obiettivo fu la conseguenza di un’altra innovazione: oltre ai “Manager” e alla “Aziendalizzazione” delle ASL, erano stati introdotti i DRG. Cosa sono? Sono un sistema contabile per quantificare il valore di ogni singola prestazione sanitaria. Chi sapeva usare con destrezza i DRG, poteva aumentare gli incassi dell’Azienda. Si creava così un automatismo di autofinanziamento basato sulla quantità di DRG prodotti, spendendo il meno possibile per produrli. Era stato inventato un prototipo contabile, capace, in teoria, di far funzionare l’Azienda in modo autonomo. Era qualcosa di simile al prototipo delle auto che viaggiano senza autista, o dell’aereo senza pilota. Lo scopo? Ridurre la spesa per gli stipendi di autisti e piloti d’aereo, senza modificare l’obiettivo del trasporto degli utenti da un punto all’altro. Ne derivò che certi servizi sanitari, invece che produrli, si potevano comprare da altri ospedali (cagliaritani) risparmiando sul personale, sui posti letto e sulle attrezzature. Così si svuotò progressivamente di significato il ricorso agli ospedali territoriali e iniziò la mobilità passiva della Sanità. Il bilancio della nostra Asl finì sempre più in rosso.
L’applicazione del nuovo meccanismo gestionale del Sistema Sanitario condusse alla rimozione del pilota umano (Sindaci) e all’affidamento della Sanità ad un Sistema senz’anima, funzionante con i riflessi meccanici di un algoritmo.
Il Coronavirus ci ha messi di fronte al crudo risultato di quella ideologia contabile applicata alla sanità Pubblica.
Il Sistema Sanitario Milanese è crollato al primo impatto. La percentuale di morti lombardi non è stata ancora superato neppure dal Brasile e dagli Stati Uniti.
L’ottima Sanità Privata Lombarda è, appunto, ottima per la cosa privata ma del tutto inadeguata a contenere l’impatto devastante di una pandemia. L’esperienza ci ha spiegato che chi non ha una buona Sanità pubblica, non si salva.
Noi non abbiamo ancora visto gli effetti del Coronavirus nel Sulcis Iglesiente, però vediamo quotidianamente il decadimento della Sanità Pubblica. L’unica che abbiamo.
Il sistema gestionale del “tubo di dentifricio” ha indotto una distorsione ottica del mondo reale e si è tradotto in un raggiro. La macchina sanitaria, privata dall’anima dell’Amministrazione territoriale, ha applicato un algoritmo rovinoso. Per raggiungere il fine contabile del bilancio ha provveduto a riequilibrare i conti con:
– La chiusura di reparti ospedalieri;
– La chiusura di Ospedali;
– Il mancato turn-over di personale qualificato andato in quiescenza;
– La riduzione dei posti letto ospedalieri da 700 circa a 180 circa;
– La mancata apertura delle Case della Salute;

Oggi il nodo più grosso che è arrivato al pettine del Coronavirus è: l’effetto dello “Esautoramento dei Sindaci dal controllo della Sanità”.
Questo è il guasto più grave della distorsione ottica insita nella “Aziendalizzazione della Sanità”.
Per effetto di ciò, stanno avvenendo fatti che sfuggono al controllo come:
– La scarsa efficienza dello strumento diagnostico di processazione dei tamponi, e l’immane lavoro di prevenzione affidato ad un manipolo di Medici e Assistenti Sanitari la cui dotazione di personale si può contare sulle dita di una mano. Purtroppo, laddove ci vorrebbe un esercito, siamo difesi da un plotone di ardimentosi, bravi ma pochissimi. Eppure, quell’apparato è fondamentale per tracciare l’avanzata capillare del virus nelle nostre case e nelle scuole;
– L’impotenza dei nostri rappresentanti politici alla Regione, a cui va comunque riconosciuto lo sforzo di opporsi alla carenza strumentale e personale del servizio;
– Il pubblico lamento del sindaco di Gonnesa che dice ai suoi cittadini “Dobbiamo fare da soli”. In queste parole c’è il senso di massimo abbandono di una comunità.
C’è solo una terapia per salvare la Sanità che ancora ci resta: ricostituire il Consiglio di Amministrazione delle ASL, formato dai Sindaci del territorio.

Mario Marroccu

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1 caso di positività al Coronavirus a San Giovanni Suergiu. Lo ha comunicato il sindaco, Elvira Usai.

«Ho appena ricevuto la comunicazione da parte del servizio igiene pubblica della Asl che a San Giovanni Suergiu abbiamo una persona positiva al Covid-19 ha scritto nella pagina Facebook istituzionale Elvira Usai -. L’Ats ha già messo in atto tutte le procedure per l’isolamento e il tracciamento delle persone che sono entrate a contatto con il positivo.»
«Si prega la cittadinanza, dunque, a mantenere fiducia e serenità, perché gli enti preposti stanno lavorando per la nostra salute e sicurezza. Si raccomanda ancora una volta senso di responsabilità per rispettare le regole sanitarie fondamentali e cioè l’utilizzo della mascherina nei luoghi chiusi e aperti, mantenere il distanziamento sociale e lavarsi o igienizzare spesso le mani. La situazione è sotto controllo e con la collaborazione e il buon senso di tutti potremo evitare altri contagi ha concluso Elvira Usai -. Un augurio alla persona positiva, affinché si negativizzi quanto prima. Grazie a tutti per la condivisione.»

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Angela Scarpa, assessore delle Politiche sociali del comune di Iglesias, è stata eletta vicepresidente della Commissione regionale per la Realizzazione della Parità fra Uomini e Donne, nel corso della riunione per l’istituzione dell’Ufficio di Presidenza, svoltasi ieri presso la sala Dino Dore, a Cagliari.
«Con grande stupore porto a casa la carica di vicepresidente, che condivido con la collega Barbara Congiu – ha detto l’assessore Angela Scarpa e voglio porgere i complimenti alla neo eletta Francesca Ruggiu, a lei, come nuovo Presidente, vanno i miei più cari auguri per un lavoro proficuo di tutta la Commissione.»
“Un importante risultato per il nostro Assessore e per la città di Iglesiasha commentato il sindaco Mauro Usaiche vuole essere il riconoscimento per l’attività svolta da Angela Scarpa, sia nel ruolo da lei svolto come Assessore che per il suo impegno di tanti anni nel mondo dell’associazionismo e del terzo settore. A lei vanno le mie più vive congratulazioni.»
«Sono certa di collaborare al meglio con questo fantastico gruppo – ha proseguito Angela Scarpaper il benessere e l’empowerment di tutte le donne sarde, nessuna esclusa. Buon lavoro a noi!»

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Un operaio edile è stato deferito all’Autorità giudiziaria, a Carbonia, per il reato di combustione di rifiuti. L’Ispettorato del Corpo forestale di Iglesias, nell’ambito dei servizi sul territorio mirati al contrasto delle attività illecite in materia ambientale, ha incrementato nell’ultimo periodo i servizi mirati alla repressione della combustione di rifiuti. Questo fenomeno mostra una particolare recrudescenza nel territorio di Carbonia, in particolare nelle zone periferiche e industriali, dalle quali si levano frequentemente colonne di fumo dal colore nero e maleodoranti.

Nei giorni scorsi il personale del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale (NIPAF) di Iglesias ha individuato in flagranza di reato un operaio edile intento allo smaltimento con l’uso del fuoco, di rifiuti presenti in un cantiere sito nella zona PIP di Carbonia. L’intervento del Corpo forestale ha interrotto sul nascere l’attività illecita impedendo maggiori danni all’ambiente.

L’operaio, 63 anni, è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per il reato di combustione di rifiuti, punito con la reclusione sino a cinque anni e nei casi più gravi, fino a sei anni. L’area dove è avvenuto l’abbruciamento è stata sottoposto a sequestro.

L’attenzione del Corpo forestale regionale, è costantemente rivolta alla prevenzione e repressione dello smaltimento abusivo dei rifiuti, fenomeno che danneggia gravemente il paesaggio e l’immagine della Sardegna. L’assessore della Difesa dell’Ambiente dott. Gianni Lampis e il Comandante del Corpo forestale, dott. Antonio Casula hanno espresso il più vivo apprezzamento per il lavoro svolto dal personale dell’Ispettorato forestale di Iglesias e per il risultato raggiunto.

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Che la ripresa produttiva nello stabilimento Sider Alloys di Portovesme non sarebbe maturata a breve scadenza lo si sapeva ma la situazione si è aggravata ulteriormente a causa del Covid-19 che ha determinato un ulteriore allungamento dei tempi.
«L’ultima assemblea generalespiega Angelo Diciotti, segretario CUB -, è stata fatta l’11 maggio scorso nella sala dell’oratorio San Giovanni Bosco, a Carbonia, dopodiché con l’avvento del Covid è sopraggiunta la quarantena. Da allora abbiamo vissuto di notizie vere ed anche di bugie. La firma dell’accordo con l’ENEL è avvenuta il 27 agosto 2020, anche se la Sider-Alloys SPA ci aveva comunicato per iscritto che nei giorni precedenti era stato firmato il contratto con l’ENEL già nel comunicato del 27 luglio. Successivamente il MISE aveva deciso di convocare tutte le parti il 4 settembre ma poi l’incontro è stato rinviato all’11 settembre 2020, quando è stato presentato il piano industriale in videoconferenza e in quell’occasione è stato difficile per tutti leggere gli slide e ascoltare le spiegazioni molto generiche che ci venivano fornite, capirne i contenuti.»
«Il 16 settembre abbiamo ricevuto dalla Sider-Alloys una copia del Piano Industriale maaggiunge Angelo Diciotti -, non sono stati in grado di spiegarcene i contenuti ed abbiamo chiesto un tavolo tecnico che si è tenuto il 29 settembre. Dopo aver letto e sviscerato questo Piano ci siamo resi conto che lo stesso non era uguale al precedente e che presenta notevoli difformità. Innanzitutto, l’avvio del Revamping non avverrà – a detta della Sider-Alloys – prima del mese di marzo 2021, conseguenza del fatto che non prima di quella data non arriveranno macchine e strumenti dalla Cina, in quanto non si parla di ingegneria di base e, inoltre, dobbiamo aspettare i tecnici cinesi, in quanto pensiamo che al momento in stabilimento non ci sia un quadro dirigenziale in grado di riavviare lo stabilimento. La ricostruzione delle nuove celle con catodi e rivestimento nuovi, passa da 328 celle a 139, inoltre i tempi del riavvio di tutte le celle passa da 12 mesi ad oltre a 24, a ciò dobbiamo anche aggiungere che in questo Piano è stato deciso di riavviare anche le 52 celle lasciate pronte da Alcoa, 26 in prima linea e 26 in seconda linea.»
«Un’ultima considerazione va fattasottolinea Angelo Diciotti -, circa il carico di 180 KA che le vecchie celle dovrebbero tollerare e ciò suscita in noi molte perplessità. La fonderia è un altro settore che stiamo seguendo con attenzione, in quanto la Sider-Alloys vorrebbe partire con la produzione della vergella (Propersi), ma stanno studiando come poter alimentare questa macchina, forse con un Forno di Rifusione che ancora è in fase di studio. Appare evidente che il Revamping non è ancora partito.»
Angelo Diciotti, infine, si sofferma sulla problematica della mobilità in deroga.
«La “mobilità in deroga” per le aree di crisi non è stata cambiata e/o modificata e quindi la decurtazione è inesorabile. E’ drammatico, ai fini della stessa sopravvivenza, che non è certamente facile, quando si hanno disponibili dai 465,48 ai 652,72 euro al mese. Rivolgiamo un appello alle Istituzioni e alle Parti sociali che, tra l’altro, avevano garantito il loro interessamento. Non si è mosso nulla. A tal propositoconclude Angelo Diciottiè necessario intensificare i contatti con la Regione Sardegna, anche per verificare la possibilità di fare dei corsi di formazione mirati alla collocazione in stabilimento e, pertanto, dobbiamo essere molto pragmatici e muoverci tutti.»
Armando Cusa

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La Responsabile del Settore Affari Generali del comune di San Giovanni Suergiu, con determina dirigenziale n° 489 del 09/10/2020 ad oggetto: “BANDO DI CONCORSO PER L’AGGIORNAMENTO E LA FORMAZIONE DELLA GRADUATORIA GENERALE VALEVOLE AI FINI DELL’ASSEGNAZIONE DEGLI ALLOGGI DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA, DESTINATI ALLA GENERALITÀ DEI CITTADINI E DELLE CATEGORIE SPECIALI (ANZIANI, GIOVANI COPPIE,HANDICAPPATI) SITI NEL TERRITORIO DEL COMUNE DI SAN GIOVANNI SUERGIU. APPROVAZIONE GRADUATORIA PROVVISORIA E SUBGRADUATORIE”, ha reso notala graduatoria provvisoria valevole per l’assegnazione di alloggi di E.R.P. siti nel comune di San Giovanni Suergiu. Il termine per la presentazione di eventuali reclami e/o opposizione è fissato al 30 giorno dalla scadenza di pubblicazione della graduatoria all’Albo Pretorio on line dell’Ente.

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Con il riavvio di tutte le attività e la libera circolazione fra regioni sta portando, purtroppo, ad una recrudescenza del Covid. Noi, come Organizzazione dei Pensionati SPI CGIL, sentiamo il dovere morale di invitare tutti i nostri iscritti e tutte le persone che leggono questo comunicato a continuare con i comportamenti che gli organi competenti e gli scienziati ci hanno dettato fin dall’inizio di questa pandemia. E’ utile ricordare che noi tutti per il naturale invecchiamento siamo persone ad alto rischio, dobbiamo tenere alta l’attenzione: usare la mascherina, lavarci continuamente le mani ed evitare luoghi affollati; sono piccole precauzioni che ci permettono di vivere la nostra vita con più serenità in attesa che venga trovato il vaccino per sconfiggere il virus e solo allora potremmo tornare alla normalità. Sono comunque insufficienti questi semplici comportamenti se non c’è il coinvolgimento di tutti, giovani compresi; ed è a loro che ci rivolgiamo perché ci aiutino a superare questo difficile momento, seguendo anch’essi questi stessi comportamenti.

Comprendiamo benissimo il loro stato d’animo, siamo stati anche noi giovani: essere privati di una parte di libertà individuale genera la voglia di ribellione, sentendosi, a volte, tanto forti da considerarsi immuni da tutto ciò, purtroppo non è cosi, il virus è un nemico tanto piccolo quanto subdolo, che solo la scienza e la coscienza può sconfiggere, per cui lasciamo agli scienziati il compito di trovare l’antidoto efficace per sconfiggerlo e a tutti noi l’uso dell’intelligenza e il buon senso per evitare che prenda il sopravvento; non vanifichiamo i sacrifici fatti fin qui, rispettiamo e onoriamo la memoria di tutte le persone decedute a causa del Covid e attesa di riacquistare la nostra normalità di vita,

Auguriamo a tutti un futuro felice prospero di soddisfazioni.

La segretaria Lega SPI Carbonia