21 December, 2025

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Il presidente del Consiglio comunale di Carbonia, Daniela Marras, ha convocato la prossima seduta del Consiglio comunale per oggi, venerdì 8 novembre, alle ore 18.00, nella sala polifunzionale di piazza Roma.

Saranno discussi i seguenti punti all’ordine del giorno:

1. Comunicazioni del presidente del Consiglio comunale;

2. Interrogazioni, interpellanze e mozioni;

3. Approvazione modifiche al Regolamento del Consiglio comunale.

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E’ stata pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Europea del 5 novembre il nuovo avviso per la presentazione di progetti 2020 nell’ambito del programma Erasmus+
 I fondi complessivi, per oltre 3,2 miliardi di euro, sono così suddivisi:
  • Istruzione e formazione: 2,9 mld
  • Gioventù: 191,9 mln
  • Jeanne Monnet: 14,6
  • Sport: 57,6 mln
Le principali scadenze delle Azioni chiave 1, 2 e 3 saranno
  • 5 febbraio
  • 30 aprile
  • 1 ottobre
  • altre scadenze specifiche per le azioni 2, Erasmus Mundus, Ka2
L’avviso è allegato a questa email, mentre la Guida completa (in versione inglese) può essere scaricata dal sito dell’Associazione InformaGiovani.

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E’ stato siglato nel pomeriggio a Roma, al ministero degli Affari regionali, l’accordo Stato-Regione da 2,1 miliardi di euro che entreranno nelle casse della Sardegna tra il 2020 e il 2033. Hanno apposto la firma il viceministro dell’Economia Antonio Misiani, il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia ed il governatore della Sardegna Christian Solinas.

Questi i punti dell’intesa: la riduzione, a partire dal 2020, della quota di accantonamenti per un valore di 153 milioni che rimarranno nelle casse sarde. Si passerà, cioè, da un contributo alla finanza pubblica di 536 milioni a 333 milioni annui. Quanto al pregresso del 2018 e 2019, le parti si accordate su 412 milioni da restituire all’Isola. Poi ci sono le risorse aggiuntive: 1,6 miliardi per un grande piano infrastrutturale che servirà a colmare il gap in termini di strade, scuole e ospedali. Infine c’è spazio per 10 milioni annui per le Province e per 76 milioni destinati al ripianamento del disavanzo sanitario. Il tavolo è stato aperto da un breve intervento del padrone di casa, il ministro Francesco Boccia, che ha definito l’accordo “di portata storica”.

«Risaniamo uno squilibrio forte, annoso e ingiusto nei confronti dell’Isola», ha aggiunto il vice ministro Antonio Misiani. Ha chiuso il presidente Solinas, sottolineando il valore dello spirito collaborativo che le parti hanno saputo mettere in campo, e l’entità finanziaria, oltre che politica, di un’intesa che apre per la Sardegna nuove prospettive di crescita e di investimenti.

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Il consigliere regionale Francesco Stara, eletto nella lista “Futuro Comune con Massimo Zedda” e componente del gruppo dei Progressisti, ha aderito al nuovo progetto politico “Italia Viva” fondato da Matteo Renzi.

«Ho deciso di aderire al nuovo progetto politico Italia Viva in quanto condivido il percorso politico che si propone di mettere le basi per una nuova fase centrista, riformista e liberale che sia la vera alternativa ad una politica populista e sovranista.»

Con questa dichiarazione l’on. Francesco Stara si propone quale primo esponente nella massima assemblea regionale sarda quale portavoce del nuovo partito guidato da Matteo Renzi.

La scelta non cambierà per il momento l’assetto del gruppo Progressisti al quale Francesco Stara ha confermato l’adesione.

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La cimice asiatica sta mettendo in difficoltà le produzioni orticole e frutticole creando problemi e preoccupazioni fra le imprese agricole sarde. Per chiedere alle Istituzioni soluzioni immediate, sia per contrastare il nuovo flagello delle campagne, sia per aiutare economicamente le aziende colpite, la Cia Agricoltori Sardegna ha inviato una lettera al presidente della Regione, Christian Solinas, affinché si faccia portavoce presso il Governo nazionale della situazione e delle preoccupazioni del comparto agricolo. L’obiettivo è fare in modo che si definiscano misure eccezionali in grado, nell’immediato aiutare le aziende, e nel contempo dare prospettiva al settore che rischia di perdere rapidamente una parte consistente della produzione. Un invito, quello della Confederazione Sardegna, in sintonia con quanto già richiesto al ministro Teresa Bellanova dalle Cia Emilia Romagna, Cia Veneto, Cia Friuli Venezia Giulia, Cia Trentino Alto Adige, Cia Lombardia e Cia Piemonte. «Anche in Sardegna, la cimice asiatica sta causando danni alle produzioni agricole in entità tale da mettere a rischio la sopravvivenza di numerose aziende, oltre a creare notevoli problemi all’intera filiera a valle della produzione», spiega il presidente regionale della Cia Sardegna, Francesco Erbì.

«Chiediamo al presidente Solinas che si faccia portavoce delle necessità del comparto agricolo sardo sostenendo presso il Governo nazionale le necessità e le priorità per affrontare quest’emergenza». Le vie di intervento, secondo la Cia sono due, da percorrere parallelamente. Da una parte è indispensabile definire un sostegno finanziario adeguato e procedere senza indugi alle modifiche normative necessarie per fronteggiare il problema: «Pur apprezzando l’annuncio della Ministra del Mipaaf Teresa Bellanova della disponibilità di 80 milioni di euro nel triennio, si ritiene tale importo inadeguato e del tutto insufficiente; occorre che il Governo si faccia carico della gravità del problema e agisca coerentemente». Dall’altra parte occorre dotare delle risorse necessarie la ricerca chiamata a fornire, in tempi possibilmente rapidi, risposte all’esigenza di contenere questo nuovo flagello, evitandone la dispersione e creando un coordinamento tra tutti i soggetti coinvolti.

Dalla necessità e urgenza di dare risposte a queste urgenze nascono i suggerimenti della Cia, fra i quali: l’immediata sospensione dei mutui; l’istituzione di un fondo di rotazione che fornisca le garanzie necessarie a chi necessita di risorse finanziarie per proseguire l’attività; l’adozione di misure che evitino la segnalazione dei soggetti coinvolti alla Crif (Centrale rischi, ndr); una norma, anche transitoria, che eviti l’emissione di Durc negativi per coloro che non sono nelle condizioni oggettive di far fronte al pagamento degli oneri contributivi. E ancora: «Cia-Agricoltori Italiani chiede con forza che l’intero Governo agisca nei confronti delle competenti autorità dell’Unione Europea per confermare l’utilizzo per l’anno prossimo della sostanza chimica Metile, l’unica che allo stato assicura un parziale controllo della cimice – spiega ancora Erbì -. Inoltre occorre che tutti gli atti necessari per rendere possibile l’immissione in pieno campo già dall’inizio della prossima primavera dell’antagonista, noto come vespa samurai, siano attuati nei tempi necessari per permettere il raggiungimento di questo imprescindibile obiettivo». Altre azioni necessarie sono le modifiche ai Regolamenti comunitari mirate a: l’aumento dell’aliquota di sostegno dal 50 all’80% per gli investimenti, tipo l’approntamento delle reti di protezione; l’aumento della clausola di salvaguardia per le Op sino all’80% per evitare che queste, a causa della riduzione dei conferimenti, perdano i requisiti del riconoscimento; modifica degli orientamenti per gli aiuti di stato per permettere che la prevista soglia di danno del 30% possa contenere più calamità succedutesi nel corso dell’anno; attivazione dell’art. 221 del Reg. Ue n. 1308/2013 per ristorare i danni evidenziando che la calamità ha assunto ormai un carattere sovraregionale e deve essere affrontata con la dovuta risolutezza. «E, infine – sottolinea Erbì -, in considerazione dell’andamento del mercato che vede la carenza di prodotto nazionale, si rende necessario aumentare i controlli sulla filiera per assicurare che l’origine dei prodotti sia garantita, allo scopo di evitare fraudolenti indicazioni che sarebbero una ulteriore beffa al danno subito».

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Domani (venerdì 8 novembre), a partire dalle ore 10.00, nel Business center dell’aeroporto di Cagliari, si terrà l’incontro “Destinazione Sardegna: strategie per il turismo” con tre tavole rotonde tematiche: “I trasporti come elemento fondamentale per lo sviluppo dei flussi turistici: stato dell’arte e prospettive future” (ore 10.15); “Accoglienza e servizi: innovare per crescere” (ore 11.00); “Destagionalizzazione: modelli di sviluppo e nuovi attrattori turistici” (ore 11.45).

Interverranno gli assessori regionali del Turismo, Gianni Chessa, e dei Trasporti, Giorgio Todde, Massimo Deiana (presidente Autorità di sistema portuale della Sardegna), Chicco Porcu (presidente Arst), Silvio Pippobello (Geasar, Aeroporto di Olbia), oltre ai rappresentanti di Federalberghi, Faita Federcamping, Fiavet, Unioncamere, Confcommercio, Confindustria, Confapi, Confesercenti, compagnie di navigazione ed aziende turistiche.

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La società Ecocentro Sardegna, realtà del Gruppo Esposito con sede a Cagliari, è stata premiata a Rimini per il suo innovativo impianto per il trattamento dei rifiuti spiaggiati che opera a Quartu Sant’Elena. Il sistema impiantistico brevettato consente il recupero di alghe e posidonia, dando vita a nuovi prodotti ecosostenibili. Restituisce inoltre sabbia pulita alle spiagge d’origine contrastando il fenomeno dell’erosione costiera.

Un riconoscimento estremamente significativo che testimonia la validità di questa innovativa soluzione, brevettata a livello italiano ed europeo,  in grado di recuperare ogni singolo granello di sabbia da restituire alla spiaggia d’origine e di valorizzare la frazione organica presente rendendola idonea all’utilizzo in agricoltura o riutilizzabile in bioedilizia.

La validità del sistema è stata confermata nel modo più significativo con l’intervento effettuato ad Alghero, la cui principale spiaggia era oppressa dal problema della posidonia. Sono state rimosse dalla spiaggia circa 2.500 tonnellate di posidonia, che hanno restituito alla spiaggia d’origine, dopo il trattamento nell’impianto di Ecocentro Sardegna, oltre 1200 tonnellate di sabbia pulita.

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Una risoluzione della commissione da portare all’attenzione dell’Aula sulla vertenza Auchan-Conad, per sostenere le ragioni dei lavoratori a rischio taglio, in seguito all’acquisizione, da parte del consorzio delle Coop, degli ipermercati della catena di distribuzione francese. È l’impegno assunto dal presidente del parlamentino del Lavoro, Alfonso Marras (Riformatori sardi), a conclusione dell’audizione dei sindacati Cisl, Cisl e Uil, impegnati al ministero dello Sviluppo economico nella difficile trattativa per salvaguardare i livelli occupazionali e le garanzie contrattuali dei 738 addetti sardi, impiegati nelle quattro strutture di vendita isolane, a Cagliari (Santa Gilla e Marconi), Sassari e Olbia.

Giuseppe Atzori (Fisascat-Cisl), Simone Congiu (Filcams Cgil) e Cristiano Ardau (Uil-Tucs), nel corso dei loro interventi, hanno ripercorso le tappe di quella che è stata definita «la terza vertenza per importanza nazionale» e che riguarda il futuro dei 15.773 lavoratori in Italia nei 269 negozi marchiati Auchan. Si ipotizzano, alla luce dei piani di ristrutturazione redatti da Conad, 6.000 esuberi per effetto del dimezzamento delle superfici di vendita, della chiusura di numerosi ipermercati e per il differente rapporto tra addetti e superficie di vendita, rispetto a quello tradizionalmente utilizzato da Auchan. Nello specifico, in Sardegna è annunciata la chiusura dei centri vendita di Sassari, Olbia e di quello di Santa Gilla a Cagliari con un drastico taglio del personale che metterebbe a rischio 396 buste paga rispetto alle attuali 738 retribuzioni.

Una situazione definita “drammatica” dai sindacati e la cui gravità è stata evidenziata, seppur con diverse sottolineature critiche, dai consiglieri di maggioranza e opposizione intervenuti nel corso dei lavori (Desiré Manca, M5S; Franco Stara, Italia Viva-Progressisti; Dario Giagoni, Lega; Piero Comandini, Pd; Gian Filippo Sechi, Udc). Da qui la richiesta unanime di un pronunciamento bipartisan della commissione  e la calendarizzazione dell’audizione dei vertici della Conad in Sardegna, prima dell’approvazione della risoluzione da portare in tempi rapidi all’attenzione del Consiglio regionale.

In precedenza, la commissione Seconda aveva ascoltato Massimo Madrigale, presidente dell’associazione culturale “Acadèmia de su sardu onlus” che ha illustrato sinteticamente “una proposta alternativa di normalizzazione linguistica alternativa a quella della Regione” e ribadito le richieste di “piena applicazione” delle norme vigenti in materia di tutela e valorizzazione della lingua sarda (in particolare: articoli 4, 9 e 15 della legge 482/1999 e articoli 13 e 17 della legge 22/2018) per favorire l’uso de sa limba nelle scuole, nelle pubbliche amministrazioni e nella toponomastica.

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Una domenica all’insegna dei Saboris antigus per Selegas, domenica 10 novembre. Il paese apre i portoni delle case per ospitare il secondo appuntamento della manifestazione che, quest’anno, è giunta alla settima edizione. Si parte con la sfilata per le vie di Selegas di coppie in abito tradizionale, che arriveranno da ogni angolo della Sardegna, per dare visibilità a una delle più sentite tradizioni isolane: quella dei costumi e abiti del passato. In tema di cibo non mancheranno le dimostrazioni sapienti della lavorazione del pane e del formaggio, senza dimenticare il taglio della torta dalle dimensioni da record. Si aggiungono i laboratori per i bambini e la proiezione di documentari e corti sulla Sardegna con “Open Day del Sandalia Sustainability School” a Sa Domu de sa Contissa.

«Storia, tradizioni, saperi e sapori di una volta ci accompagneranno durante tutta la giornata di domenica 10 novembre per le vie di Selegas. All’interno del centro storico gli antichi mestieri e i prodotti locali esposti da centinaia di stand – ha dichiarato il primo cittadino di Selegas, Alessio Piras – daranno vita alla manifestazione. Sarà possibile assistere e partecipare ai vari laboratori della lavorazione della pasta fresca dei dolci tipici seleghesi, lavorazione del pane, del formaggio e della ricotta. Il tutto allietato dalle musiche degli strumenti tipici sardi. Un percorso che ci riporterà nel passato facendoci riappropriare delle antiche tradizioni, con uno sguardo, il nostro, sempre al futuro perché certi dell’importanza e del potenziale di questa manifestazione come ricaduta economica e turistica per il comune di Selegas, per il nostro territorio e per tutta la Sardegna. Da non perdere, appuntamento alle ore 16.00, a “Sa Ziminera”, il taglio della torta da record di Saboris Antigus e, alle ore 18.00, il concerto dei Tazenda.»

Il programma completo

Ore 10.00 – Sfilata e ballo itinerante di coppie in abito tradizionale provenienti da ogni angolo della Sardegna, accompagnati all’organetto da Luca Schirru e coordinati dal maestro Tonio Schirru.

Ore 10.00 – Lavorazione del Formaggio e assaggi presso Casa Erriu – Sede Pro Loco

Ore 10.30 – Presso Sa Domu de sa Contissa laboratori di panificazione e produzione del Formaggio.

Ore 11.00 – Celebrazione Santa Messa presso Chiesa Sant’Anna e San Gioacchino

Ore 11.00 – Laboratorio e Mostra “Giogus Antigus” per bambini e adulti organizzato dalla Cooperativa Sociale Lago e Nuraghe presso Piazza Emilio Lussu.

Ore 16.00 – Proiezione Documentari e Corti sulla Sardegna con “Open Day del Sandalia Sustainability School” presso Sa Domu de sa Contissa.

Ore 16.00 – Taglio e Degustazione della torta da Record di Saboris Antigus presso Sa Ziminera

Ore 16.30 – Laboratorio e Mostra “Giogus Antigus” per bambini e adulti organizzato dalla Cooperativa Sociale Lago e Nuraghe presso Piazza Emilio Lussu.

Ore 18.00 – Concerto live dei Tazenda con il loro “Ammajos Tour” presso Area palco.

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Cambiano le norme per la pesca dei ricci che da oggi sarà consentita solo ai pescatori professionisti. Lo ha deciso l’assessore regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, con un nuovo decreto che prevede «una completa preclusione per i pescatori sportivi e ricreativi».

«È una decisione – spiega l’assessore Gabriella Murgia – che si è resa necessaria per tutelare i titolari di licenza e la sostenibilità economica della loro attività, e per consentire una più efficace vigilanza da parte degli organi di controllo. Abbiamo tenuto conto della sofferenza del prodotto in molte aree del nostro mare così come emerge dal monitoraggio effettuato e dalle osservazioni degli operatori professionali subacquei. Non saranno comunque certo questi pochi mesi di stagione, considerate anche le condizioni atmosferiche che non consentiranno la piena operatività, a peggiorare una situazione che dev’essere affrontata con un’attenta programmazione incentrata su un fermo di medio periodo e interventi di sostegno per i nostri pescatori.»

«Ed è per questo che l’assessorato regionale dell’Agricoltura – conclude Gabriella Murgia – si sta occupando da mesi della questione, puntando su una programmazione finalizzata al ripopolamento delle risorse marine, dal riccio all’aragosta e ad altre specie, con il pieno coinvolgimento di tutti gli attori del comparto.»

A questo punto, inevitabilmente, i sindaci che nei giorni scorsi hanno approvato norme per la pesca dei ricci di mare, che prevedevano disposizioni anche per i pescatori sportivi/dilettanti, dovranno modificarle, limitando l’autorizzazione alla pesca ai soli pescatori professionisti.