21 December, 2025

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Il sindaco di Teulada, Daniele Serra, 43 anni,  è il nuovo segretario regionale di Confartigianato Imprese Sardegna. Lo hanno deciso i componenti di Giunta dell’Associazione Artigiana, riunitisi a Tramatza. Daniele Serra subentra a Stefano Mameli, passato a dirigere l’Area Metropolitana di Cagliari.
Laureato in Economia e Commercio, il neo segretario regionale è specializzato nell’attuazione di progetti di sviluppo locale e progettazione partecipata. Tra i vari incarichi professionali, la collaborazione e la consulenza con il GAL (Gruppo di Azione Locale) del Sulcis Iglesiente, l’assistenza tecnica per l’attuazione delProgramma Comunitario Leader+ Sardegna e del Piano di  Sviluppo Locale 2007-2013 del GAL Sulcis, l’attività tecnica con Ecosfera di Roma e con la svedese GEIE, e le relazioni con i Ministeri, le Amministrazioni Pubbliche regionali e locali e le imprese private.
Il neo segretario, insieme al presidente regionale, Antonio Matzutzi, avrà il compito di guidare le 6mila imprese artigiane associate a Confartigianato in Sardegna con i loro 20mila addetti.
Un settore, quello dell’artigianato sardo, che da un decennio attraversa una fase assai delicata scandita, purtroppo, da una continua rarefazione del tessuto imprenditoriale.
Anche i numeri di quest’anno descrivono una situazione in ripresa senza però essere completamente fuori dagli effetti della crisi ormai decennale. Nel secondo trimestre 2019, il comparto regionale conta 34.949 imprese registrate presso le Camere di Commercio: 13.274 a Cagliari, 12.579 a Sassari, 6.440 a Nuoro e 2.656 a Oristano. In ogni caso, il bilancio regionale aperture-chiusure segna ancora negativo con 1.212 aperture e 1.472 chiusure, per un saldo finale di -260.
Tutto il “sistema artigiano” offre lavoro e opportunità a 62.546 occupati, per 3.098 milioni di euro di valore aggiunto prodotto, in un contesto, quello dell’economia regionale, dove le aziende artigiane rappresentano il 20,7% del totale delle attività produttive regionali.

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«Stiamo lavorando alla richiesta di deroga sui punti nascita. Chiederemo al governo di escludere dalle regole imposte dal DM70, ospedali come il Paolo Dettori di Tempio e il Paolo Merlo de La Maddalena o i presidi del Sulcis Iglesiente. Parametri troppo stretti che non tengono conto della nostra insularità e delle criticità di territori complessi, sia dal punto di vista orografico, sia dei collegamenti.»

Lo ha detto oggi l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu. Un impegno che l’assessore della Sanità aveva già ribadito in occasione dell’incontro con le mamme maddalenine, nel corso del sopralluogo all’ospedale dell’isola nel mese di giugno.

«Avevamo già avviato con Roma – ha aggiunto Mario Nieddu – un’interlocuzione informale per capire quale fosse la strada migliore da intraprendere per ottenere un risultato soddisfacente e restituire così i punti nascita ai territori. Purtroppo gli avvicendamenti a livello di governo non hanno facilitato questo percorso. Non rinunciamo comunque a portare a Roma le istanze dei presidi in cui auspichiamo possano presto tornare a nascere bambini – ha concluso l’assessore regionale della Sanità -, senza rinunciare alla qualità dei servizi e alla sicurezza delle future mamme.»

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Un elicottero del Corpo forestale proveniente dalla base di Anela sta intervenendo su un incendio sviluppatosi nelle campagne di Burgos, in località Rio Truveinerva.

Sul posto, coordina le operazioni di spegnimento il D.O.S. (Direttore delle operazioni di spegnimento) appartenente alla pattuglia del Corpo forestale di Bono.

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Dalla riproposizione del Cenacolo danzato all’immagine aeriforme dell’uomo vitruviano, il tributo della compagnia Arabesque al genio di Leonardo Da Vinci nei cinquecento anni dalla morte, ha sublimato la creatività dell’eclettico artista toscano in un’opera densa di significati, la cui massima espressività si è concretizzata nell’aspirazione al volo, simbolo della volontà di ogni uomo di superare i propri limiti.

Una volontà che in Maria Grazia Deliperi è diventata una sfida, in un anno un po’ arduo per la tenace coreografa sassarese, che ha saputo superare le difficoltà incanalando l’energia propulsiva per la creazione di un lavoro dalle sfumature memorabili.

Presentato sabato scorso al Teatro Verdi in prima assoluta quale appuntamento conclusivo del festival “Corpi in movimento” di Danzeventi, “Leonardo 2015/2019” si è offerto al pubblico numeroso come uno spettacolo dal forte impatto visivo, applauditissimo.

Adornati da vesti leggiadre dalle tinte auree, i corpi danzanti sono sembrati quasi animare, con i loro gesti, i disegni riportati sui carteggi, nell’atto di riprodurre i movimenti delle macchine, sullo sfondo di celebri opere e schizzi inconfondibili.

Nessun riferimento alla Gioconda o alla Dama con l’ermellino, solo ai più dolci ritratti fanciulleschi, nella rappresentazione di una giovane solista nel fiore dell’adolescenza. A fare da leitmotiv alla serata i versi “Movesi l’amante per la cosa amata”, nelle note originali interpretate da una sensuale voce femminile, arricchite pian piano di accompagnamento musicale per essere elevate verso più acute tonalità.

Sugli echi di armonie rinascimentali, la danzatrice Daniela Crabuzza ha letteralmente spiccato il volo volteggiando sui lunghi nastri scarlatti pendenti dal soffitto. Mentre l’uomo vitruviano ed il suo cerchio hanno preso anima e corpo nella figura imponente del performer Matteo Ruzzu. Ad accompagnare i paesaggi coreutici sono state le letture dell’attrice Maria Antonietta Azzu, che ha prestato la sua voce agli scritti dell’artista toscano tratti per la maggior parte dai Codici.

Un finale magnificente ha messo insieme quasi tutti gli elementi scenici, al cospetto di una gigantografia di Leonardo nel suo classico autoritratto, che è sembrato quasi osservare compiaciuto, come un anziano cinquecentenario la cui eredità rappresenta ancora oggi un patrimonio inesauribile.

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L’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, ha incontrato i lavoratori dell’Aias, da oggi in sciopero della fame davanti all’assessorato, in via Roma, a Cagliari. A muovere la protesta gli stipendi arretrati e non corrisposti dall’associazione. «Ho voluto manifestare ai dipendenti dell’Aias – ha detto l’assessore della Sanità – la mia solidarietà per una situazione divenuta ormai insostenibile. In questi mesi in cui abbiamo preso in mano una vertenza che dura da troppo tempo, non abbiamo mai dimenticato la difficile condizione in cui si trovano i lavoratori, che da oltre dieci mesi non vengono retribuiti dall’associazione. Per la prima volta, grazie al tavolo tecnico istituito in assessorato, siamo riusciti a fare chiarezza sulla situazione crediti-debiti tra Ats e Aias. Per raggiungere questo obiettivo, il nostro impegno è stato massimo. Qualunque sia la soluzione politica e tecnica a cui arriveremo per il superamento dello status quo – ha concluso Mario Nieddu -, il faro sarà sempre la continuità dei servizi e la salvaguardia occupazionale, a tutela di utenti e lavoratori e delle loro famiglie.»

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E’ stato firmato, questa mattina, nel comune di Berchidda, il decreto per l’istituzione del monumento naturale “Arco e Punta Sa Berrita-Supràppare”, sito geologico costituito da due unità nel massiccio del Monte Limbara: un ‘Arco’ di roccia e la punta ‘Sa Berrita’, nota anche come ‘Rocca manna Supràppare’.

«Si tratta di un monumento naturale con un importante valore scientifico e ambientale – ha spiegato l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, che ha firmato il documento insieme al sindaco Andrea Nieddu -. L’equilibrio del blocco di roccia e la rarità di un arco di granito danno valore al patrimonio paesaggistico, che può rappresentare une risorsa per la promozione turistica nel territorio di Berchidda. Anche l’ambiente deve diventare uno strumento per la crescita e lo sviluppo economico delle comunità, dei singoli territori, dell’intera Sardegna. Dobbiamo affrontare questa sfida culturale che può dar vita ad opportunità occupazionali.»

L’istituzione del ‘monumento naturale’ vieta, per conservare e valorizzare il bene, qualsiasi intervento che possa manomettere, alterare, trasformare l’aspetto o i valori estetici e paesaggistici, vietando l’apertura di nuovi sentieri e scavi (se non appositamente autorizzati dall’Assessorato regionale), la sottrazione e il prelievo di rocce e minerali, l’inserimento di installazioni permanenti artificiali, se non quelle per le attività connesse alla conservazione, alla tutela e ad una compatibile fruizione del sito (ricerca scientifica, attività educative e ricreative). Al comune di Berchidda è stata affidata la conservazione e la valorizzazione del monumento naturale, compresa la realizzazione delle apposite tabelle segnaletiche.

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I capigruppo di minoranza al comune di Iglesias attaccano la Giunta Usai sul rinvio delle elezioni del “Comitato di Quartiere” del rione di Serra Perdosa.

«Leggiamo, non senza stupirci, un annuncio sull’home page del sito del comune di Iglesias, riguardo le elezioni del “Comitato di Quartiere” del rione di Serra Perdosa, previste da tempo per il giorno 26 ottobre prossimo, saranno rinviate a fine novembre in quanto, nella medesima data, è prevista la giostra equestre della Sortija – si legge in una nota -. Crediamo sia l’ennesima dimostrazione dell’inadeguatezza di questa Giunta, incapace perfino di programmare un banale calendario di eventi. Folle pensare che solo a qualche giorno dalla data prevista si siano accorti della sovrapposizione delle manifestazioni, ciò dimostra in maniera inequivocabile la totale assenza di programmazione e la manifesta superficialità di chi è deputato al governo della nostra città.»

«Già in passato abbiamo vissuto situazioni di imbarazzo quali la contemporaneità nella medesima piazza di una manifestazione religiosa identitaria come la Via Crucis e la “festa del cioccolato”, evento quest’ultimo di richiamo turistico ma palesemente inappropriato nel succitato contesto – aggiungono i capigruppo di minoranza al comune di Iglesias -. Inoltre segnaliamo la totale mancanza di rispetto nei confronti dei candidati dei “Comitati di Quartiere”, impegnati da tempo nella campagna elettorale, che saranno costretti ad avvertire nuovamente tutti i contatti per comunicare lo slittamento della data delle elezioni, cagionando loro un evidente aggravio anche nelle spese per la divulgazione.»

«La minoranza consiliare esprime preoccupazione e rammarico per l’ennesima situazione che ha messo in evidenza la totale incapacità di gestione della Giunta Usai, anche nella semplice calendarizzazione degli eventi. I “Comitati di Quartiere”, già poco pubblicizzati dall’attuale amministrazione – concludono i capigruppo di minoranza al comune di Iglesias -, rischiano davvero di non avere la giusta considerazione da parte di una Giunta che sembra mettere in campo tutte le azioni possibili affinché non si arrivi alla costituzione di un così importante strumento di rappresentanza democratica, soprattutto delle periferie cittadine spesso dimenticate e abbandonate a loro stesse.»

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Che il comparto alluminio stia attraversando un periodo non certamente felice è sotto gli occhi di tutti, ma la cosa più drammatica è questo silenzio assordante.
L’unica strada percorribile è lo stato di agitazione che, tuttavia, non è mai cessato e proprio per questo motivo il sindacato ed i lavoratori tutti scendono nuovamente in campo ed il nuovo appuntamento – come ha detto Angelo Diciotti, segretario CUB – è a Villa Devoto, per sollecitare il presidente della Regione, Christian Solinas, affinché il Mise fissi un incontro con il Sindacato perché la problematica Energia trovi definitivamente una soluzione.
Armando Cusa

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Martedì 22 ottobre, alle 10.30, nella sala stampa del Consiglio regionale, Antonello Peru (Cambiamo! con Toti) incontrerà i giornalisti per comunicare la costituzione di un nuovo gruppo consiliare nell’Assemblea sarda. Già segretario dell’Assemblea nella XIV legislatura e vicepresidente nella XV legislatura, Antonello Peru è stato rieletto per la terza volta nelle liste di Forza Italia, il candidato più votato in assoluto, con 5.741 preferenze, in avvio della XVI legislatura.

 

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Il teatro della compagnia Anfiteatro Sud, l’arte di Mario Delitala esaltata dalla nuove tecnologie e le musiche originali di Paolo Fresu, insieme per raccontare una delle figure più affascinanti e misteriose della tradizione sarda. Si affaccia in Europa ed approda in Germania per tre prestigiosi appuntamenti “S’Accabadora”, uno spettacolo diretto da Susanna Mameli che ha anche curato la drammaturgia, liberamente ispirata a “Le serve” di Jean Genet. In scena Annagaia Marchioro e Marta Proietti Orzella, accompagnate dalle musiche di Paolo Fresu e dalla produzione videomapping e di realtà aumentata di Michele Pusceddu e Francesco Diana.

Il primo appuntamento è per giovedì 24 ottobre al Theater im Romanischen Keller di Heidelberg. La replica sarà anticipata il giorno prima da un seminario di Susanna Mameli con gli allievi del corso di lingua romanza dell’Università di Heidelberg, in cui la regista parlerà della figura della accabadora, ma anche dell’utilizzo del videomapping e della luce nel suo formato digitale a teatro.

Domenica 27 lo spettacolo andrà invece in scena al Museum Frauenkultur Regional – International di Norimberga, cui seguirà una conferenza sull’arte di Mario Delitala. Ultimo appuntamento sarà mercoledì 30 ottobre al Theater Atelier di Stoccarda.

Finalista al concorso Nuove Sensibilità del Festival Teatro Italia di Napoli e vincitore del premio nazionale di teatro “Lauretta Masiero” per la drammaturgia, in questo lavoro Susanna Mameli ha cercato di mettere a fuoco il lato umano e personale di una figura cosi crepuscolare e sfuggente, ma storicamente reale, come quella di “sa femmina accabadora”.

Fautrice tollerata di eutanasia nel passato, nello spettacolo di Anfiteatro Sud l’accabadora diventa un personaggio di straordinaria attualità per i legami con i dilemmi etici del presente. Questo è il punto di partenza per una messa in scena che non intende approfondire gli aspetti didascalici e descrittivi della questione, né tanto meno fornire superficiali risposte a problemi morali, ma che cerca di dare corpo e anima a una di queste donne, alla sua esistenza concreta, all’apparenza normale cui Antonia, accabadora e protagonista dell’atto unico, s’aggrappa per continuare a vivere la sua vita.

Così, il testo e le scene minime ed essenziali risolvono l’azione teatrale nel rapporto tra Antonia e sua sorella, rispettivamente interpretate da Marta Proietti Orzella ed Annagaia Marchioro. Una relazione che è una finzione nella finzione e che lascia trapelare lentamente la verità atroce sulle loro vite. Un lento disvelarsi della realtà fino all’ultimo crudele dilemma che impegnerà Antonia in un nuovo, ma terribilmente diverso, atto di pietà.

Trattando il testo e lo spazio come fossero un caleidoscopio nella memoria della protagonista, la regista utilizza la multiproiezione e gli effetti straordinari del videomapping e della realtà aumentata per definire lo spazio scenico, e ricostruisce attraverso l’arte di Mario Delitala e le sue famosissime xilografie del 1926 un universo interiore che ingloba e coinvolge lo spettatore, facendolo divenire parte del viaggio e dello spettacolo.

Grazie al videomapping, una nuova frontiera dell’arte e della tecnologia capace di trasferire immagini in computer grafica su superfici reali e di realizzare spettacolari effetti di proiezione 3D, le xilografie di Mario Delitala passano così da una dimensione iconica e statica a una sempre più fluida e dinamica, fino a diventare puro tratto, segno bianco e nero, capace di inglobare lo spettatore come nelle esperienze di arti plastiche interattive.

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