22 December, 2025

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Salvaguardia dell’ambiente, cambiamenti climatici, tutela del lavoro, migrazioni, diritti di chi si mette in viaggio, memorie collettive. Sono questi i temi al centro della sesta edizione del Cagliari Film Festival, rassegna di impegno civile organizzata dall’Associazione culturale Tina Modotti.

Dopo gli appuntamenti di maggio con Uliano Lucas e Gianni Olla, durante i quali si è riflettuto sul Sessantotto, e l’anteprima dedicata agli autori sardi del 27 settembre, da venerdì si entra nel vivo, con un ricco programma che andrà avanti sino a domenica.

Saranno proposti dodici film che si intrecceranno con quattro lezioni di cinema, presentazioni con autori e autrici e alcuni esperti ed esperte di critica cinematografica e didattica dell’audiovisivo. Sono in arrivo per l’occasione, in collaborazione con la Fondazione Sardegna Film Commission, il regista Mario Brenta (uno dei fondatori e tra i principali animatori di Ipotesi Cinema – laboratorio cinematografico, scuola-non-scuola, ideato da Ermanno Olmi), la documentarista Karine de Villers, Vanessa Roghi, storica della cultura e della scuola italiana che da dieci anni scrive per Rai Tre documentari per la Grande storia, Claudio Cadei, autore della colonna sonora del docu-fiction Il raccolto. In sala anche Raffaele Rago e Daniela Masciale con il documentario Segretarie Una vita per il cinema. Partecipano il critico Gianni Olla, il regista e critico cinematografico Sergio Naitza e lo storico Luciano Marrocu.

Venerdì 18 ottobre, nel Teatro Massimo si comincia alle alle 10,30 quando sarà proiettato, in un matinée per le scuole, il documentario “Domani” (Francia, 2017, 118’) di Cyril Dion e Mélanie Laurent. I due registi si spostano on the road attraverso dieci paesi per incontrare i fautori di un nuovo modello ecosostenibile e di una più virtuosa visione del mondo. L’appuntamento è organizzato in collaborazione con l’associazione culturale L’Uomo che pianta gli alberi di Cagliari.

Si prosegue nel pomeriggio: alle 17,30, in continuità con il tema proposto dal festival la scorsa primavera, si parla di Sessantotto con “Il grande sogno” (Italia, 2009, 101’) film di Michele Placido che rievoca le storie di studenti borghesi in lotta con la società per un mondo senza ingiustizie. Alle 19,30 spazio al tema delle migrazioni con la proiezione di “L’ordine delle cose” (Italia, 2017,112’), film di Andrea Segre, candidato al Nastro d’argento per il miglior soggetto. Un racconto sulla strategia dell’Italia di bloccare in Libia chi è intenzionato a provare il viaggio su un gommone, e che fa capire che cosa comporta questa decisione in termini di diritti umani violati.

Alle 21,30, alla presenza dei registi Mario Brenta e Karine de Villers, sarà proiettato in anteprima regionale “Il sorriso del gatto” (Italia, 2018, 62’), vincitore del Premio Migliore Documentario Italiano al Cinemambiente 2019: uno sguardo sulla crisi e il declino della società occidentale nell’era della globalizzazione.

Sabato 19 ottobre, alle 10,30, ancora un matinée dedicato alla scuola con la replica del documentario “Domani”. Il pomeriggio dalle 17,30 è dedicato a Lezioni di cinema, storia e didattica. Si parte con Gianni Olla che, a partire dal suo saggio “A morte i padri. Cinema e film negli anni della contestazione 1964-1976″ (2018 Cuec), propone un approfondimento su “Film, politica e estetica: la lunga fine del cinema popolare e le vagues europee”. Prosegue un intervento di Luciano Marrocu su “I Rapporti tra storia, politica e cinema nel Ventennio Sessanta/Settanta”.

In collaborazione con la rassegna letteraria Storie in trasformazione, alle 18,30 arriva Vanessa Roghi che parlerà di “Analizzare e utilizzare i programmi televisivi nella didattica della storia”. Dalle 19,30, spazio alle proiezioni: si comincia con La Grande Storia. Don Milani il dovere di non obbedire (2017) della stessa Vanessa Roghi,documentario girato per il programma Rai La Grande Storia che ripercorre la straordinaria vita di un uomo, un prete, che saprà andare contro tutti e tutto, sempre schierandosi dalla parte degli ultimi.

Alle 21,30 si chiude con la proiezione di un inedito docu- musical: “Il raccolto” (ITA, 2017, 73′) di Andrea Paco Mariani, in cui il regista racconta la storia di Gurwinder, rappresentativa di un vasto universo di sfruttamento, quello della comunità Sikh, stanziata stabilmente nella zona dell’agro Pontino e il suo rapporto con il mondo del lavoro, uomini piegati nei campi a lavorare, senza pause, che attraversa oggi l’Italia intera. Sarà presente in sala l’autore della colonna sonora Claudio Cadei.

Domenica 20 ottobre ancora Lezioni di cinema, storia e didattica con Gianni Olla che, alle 12.00, terrà una lezione su “I rapporti tra storia, politica e cinema nel ventennio Sessanta/Settanta” in dialogo con Luciano Marrocu.

Alle 18,30 saranno riproposti i due cortometraggi presentati a settembre, “Ausonia” (2019) di Giulia Camba ed Elisa Meloni e “Paese Museo 1968-2018” (2019) di Andrea Mura.

In serata spazio alle proiezioni con tre documentari che ripercorrono la storia del cinema: si parte alle 19.00, con “Omaggio a Bernardo Bertolucci” (ITA, 2019) di Jacopo Quadri, che del grande regista scomparso è stato il montatore. Alle 20.00, alla presenza del regista Sergio Naitza, sarà proposto invece “L’ultimo pizzaiolo” (ITA 2019), un viaggio nelle sale cinematografiche chiuse della Sardegna, abbandonate e decadenti per raccontare un pezzo di memoria collettiva.

La chiusura di sipario di questa edizione del festival è affidata, alle 21,30, a “Segretarie. Una vita per il cinema” (Italia, 2019), documentario di Raffaele Rago e Daniela Masciale, in cui sei segretarie personali raccontano com’era lavorare nel mondo del cinema quando i film italiani vincevano un premio dopo l’altro, a Venezia come a Los Angeles. Per l’occasione i registi saranno presenti in sala.

All’interno della rassegna, nello spazio espositivo antistante la Sala M2, arriva una proposta artistica del networkhOMe: si tratta del video di Daniela Frongia “Sul profilo degli alberi”, e di quello di Daniela Masia “Spectacular spectacular”. I lavori saranno accompagnati da un’esposizione fotografica.

 

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12 masterclass per lo sviluppo di progetti originali per il cinema e la serialità televisiva ispirati dai paesaggi della Sardegna e dalle sue ambientazioni: è la nuova proposta di alta formazione che da novembre arricchirà il panorama formativo isolano.

Il corso, ideato dalla società Clapbox con la Fondazione Sardegna Film Commission, è sostenuto con fondi strutturali europei dedicati alla Strategia di sviluppo intelligente della Regione Sardegna attraverso la Film Commission e supportato dal comune di Carbonia insieme alla Fondazione di Sardegna e dal Centro Servizi Culturali, che metterà a disposizione gli spazi de La Fabbrica del Cinema presso i locali dell’ex Direzione Amministrativa della Grande Miniera di Serbariu, dove si terranno le lezioni.

Fino al 31 di ottobre è possibile candidarsi per la partecipazione – gratuita, con obbligo di frequenza – attraverso il sito www.clapbox.it , presentando un proprio progetto originale per il cinema o la serialità televisiva, ispirato dai paesaggi della Sardegna e dalle sue ambientazioni.

Legare la scrittura delle storie per il cinema e la serialità Tv a luoghi e comunità autentiche è l’elemento che negli ultimi anni ha decretato il successo di film e serie entrate negli ultimi anni nell’immaginario collettivo del pubblico, come spiega Michele Casula, partner della società Clapbox: «La nostra idea è che un territorio come quello scelto per la realizzazione del corso sia un giacimento di storie e di competenze di scrittura. Una buona materia prima da estrarre, lavorare e trasformare, ispirati anche dal luogo che ospiterà il corso: la Fabbrica del Cinema presso la Grande Miniera di Serbariu».

«La Fondazione Sardegna Film Commission estende le sue proposte formative potenziando le competenze diffuse delle nostre comunità e la straordinaria capacità narrativa della nostra isola – dichiara Nevina Satta, direttrice della Sardegna Film Commission, partner di progetto – il lavoro che svolgiamo quotidianamente di attrazione di progetti ed investimenti finalmente potrà essere sostenuto da una formazione mirata alla scrittura tecnica per il cinema e la Televisione, nonché allo sviluppo dei progetti più originali. Grazie al coinvolgimento delle più interessanti figure professionali protagoniste dell’audiovisivo italiano contemporaneo e alla nostra partnership con il premio Solinas siamo certi che questa sia la strada vincente per costruire storie della nostra isola sempre più appetibili per il mercato internazionale

Il percorso formativo si articola in 12 moduli da 6 ore ciascuno per un totale di 72 ore, collocati nel fine settimana. Il corso di sceneggiatura è rivolto a persone residenti o domiciliate in Sardegna che hanno maturato comprovate competenze di scrittura, anche in contesti diversi dall’audiovisivo (dalla narrativa, alla saggistica, al teatro, alla musica al fumetto), interessate ad avvicinarsi alle tecniche della sceneggiatura.

Il numero massimo di partecipanti è fissato in 20, tutti residenti o domiciliati in Sardegna. Il bando ed il modulo della domanda di partecipazione sono disponibili sul sito www.clapbox.it/sceneggiatura . Il termine ultimo per la presentazione delle domande – esclusivamente online – è fissato per il 31 ottobre alle 18.00.

La stesura del soggetto verrà affinata e arricchita sotto la guida dei docenti, attraverso il trasferimento di competenze sulle tecniche della sceneggiatura per il cinema e la serialità televisiva, insieme ad elementi di sviluppo e produzione creativa.

«Durante questo percorso noi faremo una sorta di diagnosi, rilevando l’interesse potenziale da parte degli spettatori, se mai si trovassero ad una storia di questo tipo come trama di un film o di una serie TV. Questo avrà una valenza principalmente didattica, ma ci piace pensare che per i migliori progetti che scaturiranno dal corso, questo possa essere una sorta di dote da portare al tavolo di produttori nazionali o internazionali, o di broadcaster come la Rai o di piattaforme come Netflix», sottolinea Michele Casula.

I docenti principali saranno il regista e sceneggiatore Andrea Magnani e Daniela Masciale, esperta in sviluppo e produzione creativa. Entrambi coniugano il “saper fare” con il “saper insegnare” grazie alle numerose esperienze formative maturate in ambito nazionale ed internazionale.

«Lo sviluppo di un progetto è un percorso lungo e impegnativo dove talento e caparbietà camminano uno al fianco dell’altra – dichiara Daniela Masciale – La scrittura, la ricerca di fondi, passano tutti per quella fase fondamentale della produzione cinematografica che è lo sviluppo. Durante i tre mesi del corso accompagnerò le idee dei partecipanti nei primi passi di questo delicato percorso, mettendo a disposizione la mia esperienza nel settore».

Fondamentale quindi valorizzare il legame emotivo tra luoghi e personaggi della storia: «Un racconto per immagini nasce sempre da una pagina bianca. Un po’ come una tela, va riempita di colori, prospettiva, personaggi e paesaggi. Le location non sono sempre scelte su queste basi. E invece è vitale, ad esempio, collegare una pianura o un edificio abbandonato allo stato emotivo del nostro protagonista. Perché quell’immagine unisce il personaggio con il paesaggio e questo genera emozioni. Che raccontano molto di più di tante parole», conclude Andrea Magnani.

L’iniziativa raccoglie il plauso delle istituzioni che hanno sposato con entusiasmo il progetto, come sottolinea Paola Massidda, sindaco di Carbonia: «Si tratta di un progetto che si inserisce nell’ambito di una serie di azioni che l’Amministrazione Comunale sta portando avanti per valorizzare in modo compiuto il patrimonio del paesaggio inteso come sistema globale e complesso. Il corso su Sceneggiatura e Paesaggio, unitamente al Master di Architettura del Paesaggio disegnano una nuova prospettiva nella direzione della cultura e di nuove professionalità che troveranno nel Parco della Grande Miniera di Serbariu la sede naturale: la Fabbrica del Cinema e le strutture dell’ex Miniera saranno quindi lo scenario che fungerà da volano di questa nuova forma di sviluppo culturale».

Una prospettiva sistemica condivisa da Paolo Serra, direttore del Csc Carbonia-Iglesias Società Umanitaria: «Il nostro è un territorio ricco di paesaggi, di Storia e di storie, suggestioni, possibilità e connessioni. E da questo punto di vista il cinema è uno strumento privilegiato per osservare il reale, per esplorare punti di vista differenti, per trattare argomenti delicati o scomodi, sondare la temperatura sociale di un dato paese o di un particolare momento storico. Con questa idea aderiamo entusiasti alla realizzazione di questo Corso di Sceneggiatura e Paesaggio in Sardegna, che si inserisce all’interno di un percorso di formazione che è una delle cifre più importanti e caratteristiche della realtà del CSC Carbonia della Società Umanitaria e della Fabbrica del Cinema».

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L’appuntamento d’autunno a Carbonia è con l’Archeologia ed il Teatro. Curiosità, risate e malintesi prenderanno vita al Nuraghe Sirai, un luogo in cui due grandi culture si intrecciano. Corto teatrale con prenotazione obbligatoria.

Archeologia e Teatro, un connubio perfetto. Domenica 27 ottobre, alle ore 17.00, si potrà partecipare al corto teatrale presso il Nuraghe Sirai di Carbonia, a cura della compagnia teatrale “Il Crogiuolo” e della Cooperativa Sistema Museo, gestore del circuito museale cittadino. Sarà un’esperienza unica e coinvolgente dal titolo “Incontri. Ge est nudda s’ospitalidadi!”.
L’area archeologica fa parte del Parco Archeologico di Monte Sirai-Nuraghe Sirai e del Sistema Museale di Carbonia (SiMuC). Lo scavo del Nuraghe Sirai, caso scientifico di eccezionale importanza, diventa lo sfondo di un divertente spettacolo. Utilizzando la forma itinerante del dramma a stazioni, ricostruisce ipotetici momenti di vita quotidiana all’interno dell’insediamento in cui si trovano a convivere, nel 600 a.C., due diverse civiltà, la nuragica e la fenicia. Alla musica delle launeddas, eseguita dalla suonatrice Enrica Puggioni, è affidato il compito di condurre il pubblico da una stazione all’altra. La regia del corto è di Rita Atzeri.
Protagonista della vicenda è il mercante fenicio Hiram: partito dalla sua città di Tiro, nel Libano, dopo un lungo viaggio arriva al Nuraghe Sirai. Curiosità, risate e malintesi prenderanno vita in un luogo in cui due grandi culture si intrecciano.

I sei attori che prenderanno parte al corto teatrale sono Marta Gessa, Antonio Luciano, Giulia Maoddi, Daniela Vitellaro, Laura Zedda e Fabrizio Zucca.

Il costo del biglietto è di 8 euro a persona.

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Domani, martedì 15 ottobre, alle 18.00, “Fiati, il respiro della musica”, rassegna ideata e promossa dal Dipartimento Fiati del “Pierluigi da Palestrina”, prosegue con il primo dei concerti organizzati con gli ospiti del progetto Eramsus.

La serata, divisa in due parti, prenderà il via con Vento Erasmus: Estonia. Sul palco ci saranno Le trombe di Tallin, giovane ensemble vincitore di prestigiosi premi e riconoscimenti in concorsi internazionali, guidato da Aavo Ots. Sarà eseguito un programma che proporrà musiche da J.S. Bach a F. Mendelssohn, sino a melodie irlandesi e spiritual.

La serata prosegue con Movie Brass, concerto del gruppo di ottoni e percussioni formato da allievi ed ex allievi del conservatorio di Cagliari, nato lo scorso anno e diretto da Efisio Lilliu.

L’ensemble affronterà celebri pagine musicali tratte da colonne sonore, proponendo brani di autori da J.P. Taieb a G. Gershwin sino a J. Williams.

Fiati il respiro della musica, giunta alla seconda edizione, si propone di rivitalizzare il settore dei Fiati offrendo agli studenti la possibilità di suonare davanti al pubblico e maturare così un’esperienza professionalizzante.

Il concerto che vedrà sul palco Le trombe di Tallin nasce dalla collaborazione (grazie alla mobilità Erasmus) con la Estonian Academy of music di Tallin (Estonia).

L’ingresso è libero e gratuito.

 

 

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Ieri pomeriggio, con una telefonata al numero 112, un cittadino ha segnalato alla centrale operativa della Compagnia dei carabinieri di Carbonia la presenza di una persona sospetta all’interno del giardino di proprietà attigua alla sua residenza. In particolare, il cittadino dopo aver udito alcuni rumori provenienti dall’adiacente abitazione, si è affacciato al cortile dove ha visto un soggetto sospetto ed ha allertato subito i carabinieri. Gli equipaggi di due pattuglie, impegnate nel servizio perlustrativo sul territorio della giurisdizione, hanno immediatamente preso contatti con il richiedente l’intervento per delle ulteriori precisazioni sul luogo e sulle caratteristiche fisiche del sospetto. Nel frattempo, i carabinieri hanno raggiunto l’abitazione indicata e, dopo aver notato un foro praticato nella recinzione del cortile, sono entrati nell’appartamento in questione, dove hanno sorpreso il malvivente mentre frugava nei cassetti e nel mobile dell’armadio, prelevando monili e bigiotteria varia. Numerosa la refurtiva che aveva già accantonato: attrezzi edili marca Bosh, televisore, oggetti di elettronica e suppellettili vari. Immediatamente bloccato, il ladro, G.M., 47enne di Carbonia, con precedenti specifici, è stato trovato in possesso di chiavi alterate e grimaldelli con cui si era agevolato l’introduzione nell’abitazione. L’arrestato, terminate le formalità di rito, è stato trattenuto presso le camere di sicurezza della compagnia di Carbonia, in attesa di essere giudicato con rito direttissimo nella mattinata odierna, presso il tribunale di Cagliari.
Per il significativo risultato raggiunto, la Compagnia dei carabinieri di Carbonia sottolinea come sia importante la collaborazione e partecipazione attiva della cittadinanza nella segnalazione di fatti alle forze di polizia, tramite l’utilizzo del numero di pubblica utilità.

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Il Carbonia espugna il campo del Guspini e sale al secondo posto in classifica, in compagnia di Castiadas ed Ossese, corsare a Li Punti e Nuoro, alle spalle della solitaria capolista Ferrini. Il campionato di Eccellenza inizia a delineare le forze in campo, anche se all’appello manca ancora la Nuorese, travolta dalla matricola Ossese per 3 a 0, ferma a quota 5 punti al 12° posto, a 8 lunghezze dalla capolista Ferrini (tornata alla vittoria sul La Palma Monte Urpinu, dopo la batosta subita in Coppa Italia a Carbonia) e a ben 6 dal terzetto Carbonia-Castiadas-Ossese. Il campionato è lungo ma sicuramente la Nuorese è la squadra che finora ha reso molto al di sotto delle sue potenzialità ed ambizioni. Ha conquistato la prima vittoria l’Atletico Uri, con il nuovo tecnico Massimiliano Paba in panchina, subentrato a Giuseppe Salaris dopo la sconfitta subita sul campo del modesto Porto Rotondo (seguita ai tre pareggi consecutivi iniziali).

Sugli altri campi, il Bosa ha superato di misura il Porto Rotondo, 2 a 1; la San Marco ha avuto la meglio sul Ghilarza; e, infine, Taloro Gavoi ed Arbus Calcio hanno pareggiato 2 a 2.

Il Carbonia a Guspini ha dato un’importante dimostrazione di forza. Il tecnico Andrea Marongiu alla vigilia già sapeva di non poter disporre di Samuele Curreli (squalificato) e Federico Boi (infortunato), e venerdì, nell’ultimo allenamento di rifinitura, ha perso per un leggero infortunio anche Mattia Cordeddu. Formazione d’emergenza, su un campo molto difficile, contro una squadra, quella allenata da Giampaolo Murru, che gioca un buon calcio e, soprattutto sul proprio campo, sa farsi rispettare (ne sanno qualcosa La Palma Monte Urpinu e Ghilarza che ne sono uscite battute). Modulo 4-3-3, con Mastino-Saias-Pinna-Zedda nella linea difensiva, Serra-Demurtas-Angheleddu in quella centrale, Contu-Figos-Sariang in quella d’attacco.

L’avvio di partita è stato equilibrato ma con il passare dei minuti il Carbonia ha iniziato a costruire azioni da goal, prima con Daniele Contu, poi con il giovane Suku Kassama Sariang che ha colpito un palo pieno a portiere battuto. Nella parte finale del tempo, in una manciata di minuti, la svolta della partita, con un uno-due micidiale del Carbonia. A sbloccare il risultato è stato Suku Kassama Sariang che ha sfruttato alla perfezione un delizioso assist di Daniele Contu, involatosi nella metà campo avversaria in una velocissima e letale azione di contropiede; e, subito dopo, su angolo di Nicola Serra da destra, Marcello Angheleddu si è inserito con un perfetto tempismo, superando il portiere avversario con un grande colpo di testa. Festa grande sotto la postazione dei Briganti e palla al centro sullo 0 a 2.

Il Guspini, inevitabilmente, ha subito il doppio colpo e negli spogliatoi Giampaolo Murru ha cercato di ricaricare i suoi, per tentare una reazione in avvio di ripresa. Nei primi 15′ l’andamento della partita non è cambiato, con il Carbonia in controllo del gioco e del risultato, ma poi è è arrivato l’episodio che avrebbe potuto segnare l’ultima mezz’ora, con l’espulsione di Matteo Saias, per doppia ammonizione. Andrea Marongiu e quasi tutti i suoi giocatori hanno protestato a lungo, perché secondo loro l’arbitro avrebbe scambiato calciatore, quale responsabile del fallo incriminato, che sarebbe stato commesso da Luigi Pinna e non da Matteo Saias, ma il direttore di gara ed il suo assistente di sinistra, non hanno voluto sentire ragioni ed il Carbonia è così rimato in 10 uomini per l’ultima mezz’ora (più recupero).

Andrea Marongiu ha stretto le maglie della difesa, il Carbonia ha arretrato il suo raggio d’azione ed il Guspini ha iniziato a spingere con tutte le proprie forze, ma non è riuscito a creare, oltre un’inevitabile apprensione tra i difensori biancoblu, concrete occasioni da rete. Il Carbonia è riuscito così a portare in porto il prezioso risultato che porta in dote tre punti pesantissimi per gli effetti immediati sulla classifica e, soprattutto, per quelli sulla consapevolezza della forza e delle potenzialità del gruppo che, partita dopo partita, sta diventando squadra.

Il campionato è lungo, è arrivato solo ad un sesto del cammino, ma sicuramente le squadre ambiziose che sognano la serie D (Castiadas ed Ossese già in evidenza, Atletico Uri e Nuorese oggi in ritardo ma dal grande potenziale) dovranno fare i conti anche con il Carbonia.

Allegate, con un ricco album fotografico, le interviste ai due tecnici, ai due tecnici, Andrea Marongiu e Giampaolo Murru, e al capitano del Carbonia, Marcello Angheleddu.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10220622419538358/

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10220622461219400/

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10220622548701587/

 

 

 

 

 

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Unisulky da quest’anno ha trasformato le caratteristiche e la funzione di SulciScienza, che ora si configura come un grande laboratorio in progress, come un innovativo contenitore annuale di idee per la cultura, per la società, per la scienza occupandosi di programmazione culturale attraverso la realizzazione di progetti ed eventi finalizzati a mettere in moto nel territorio un processo strategico volto allo sviluppo di nuove potenzialità.

L’attività del nuovo anno sociale, avrà inizio lunedì 21 ottobre, con la conferenza del dott. Matteo Serra, fisico e comunicatore della scienza, che lavora alla Fondazione Bruno Kessler di Trento, dove è responsabile del progetto di comunicazione “Cittadini per la scienza” e che parlerà del tema ”La Citizen Science. Scienz@perta per una democrazia della conoscenza”.
La conferenza avrà luogo alle ore 16.30, nella Sala Cinema della Società Umanitaria presso la Palazzina Ex-Di’, alla Grande Miniera di Serbariu.

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Stefano Delunas.

Yoga, meditazione e un laboratorio cinematografico per imparare l’arte della realizzazione dei cortometraggi. Sono queste alcune della attività del progetto Conoscer-Si, ideato per contrastare il disagio giovanile tra i ragazzi dai 12 ai 19 anni. Organizzato dall’Associazione Enti locali per le attività Culturali e di Spettacolo al programma hanno aderito i Comuni di Guasila, Villasalto, Villaspeciosa e Quartu.

Si parte martedì 15 ottobre, alle ore 12.00, nella scuola secondaria di Villaspeciosa con la presentazione e la proiezione del docufilm: Vinti ma non Convinti, Francesco Masala, il Capo Tribù Nuragico con la regia di Marco Gallus, prodotto dall’associazione culturale Cicito Masala. Un documentario di resistenza, e un’operazione di controinformazione sulla storia della Sardegna. Il docufilm sarà poi presentato negli altri Comuni: il 16 ottobre nella scuola primaria di Villasalto, il 18 nella scuola secondaria per i ragazzi di Guasila, mentre a Quartu Sant’Elena la proiezione è prevista in orario extracurricolare, per il pomeriggio del 22 ottobre.

I ragazzi iscritti ai corsi potranno, dunque, avere accesso a diversi laboratori proposti. Tra questi il Cinema low cost. Obiettivo di questo progetto è guidare gli allievi attraverso lo studio e l’analisi delle varie fasi di realizzazione di un cortometraggio, ma realizzato in maniera particolare: gli strumenti ammessi saranno gli smartphone e altre attrezzature facilmente reperibili. In questo modo non solo si azzerano i costi di produzione dell’opera cinematografica, ma si rende, soprattutto, l’operazione più vicina al linguaggio normalmente utilizzato dai più giovani. Il Laboratorio di Cinema Low Cost sarà a cura degli operatori di artisti fuori posto. Gli appuntamenti partono il 22 ottobre con i giovani di Villaspeciosa, a seguire si cimenteranno nelle operazioni cinematografiche i ragazzi di Guasila, sarà il turno di Quartu con Marco Gallus il 29 ottobre, e infine gli artisti fuori posto l’8 novembre guideranno la regia dei giovani di Villasalto.

«Il progetto nasce con l’obiettivo di dare spazio alla creatività e alle passioni e inclinazioni dei più giovani, specialmente in territori dove è più facile che si sviluppino situazioni di disagio – ha detto Paola Casula, sindaca di Guasila -. E’ un progetto che darà buoni risultati all’interno delle comunità coinvolte e per questo auspichiamo che si possa ripetere l’esperienza allargando la rete ad altri Comuni.»

E’ soddisfatto il presidente dell’Associazione Enti locali e primo cittadino di Quartu Sant’Elena Stefano Delunas: «L’Associazione sta ampliando i suoi interventi insieme alle amministrazioni lavorando anche sul sociale. I ragazzi potranno attraverso questo progetto non solo scoprire e imparare arti diverse, nuove passioni e inclinazioni personali, ma dare una svolta alla propria vita allargando il proprio orizzonte di apprendimento».

Laboratori esperienziali. Si è poi deciso di proporre ai ragazzi il laboratorio di Yoga: una filosofia di vita, un modo di vivere, uno stile che si ispira all’armonia, alla condivisione e promuove il rispetto di sé e degli altri. Alla fine della sessione yogica, ci sarà sempre uno spazio dedicato al laboratorio per lasciare traccia dell’esperienza svolta in modo più incisivo. Questi laboratori possono essere musicali, di danza, di teatro attraverso lo psicodramma oppure grafico-pittorici.

C’è anche il laboratorio di Mindfulness. La parola Mindfulness significa “presenza mentale”. La mindfulness può essere descritta come “la consapevolezza che emerge dal prestare attenzione di proposito, nel momento presente e in maniera non giudicante, allo scorrere dell’esperienza, momento dopo momento” (Kabat-Zinn, 2003).

Il laboratorio di Yoga a Guasila e Villaspeciosa sarà tenuto da Barbara Olivari, mentre a Quartu e Villasalto i ragazzi saranno seguiti nel percorso disciplinare da Maria Valeria Cingolani. Le attività si svolgeranno in orario extrascolastico e coinvolgeranno ludoteche, centri culturali, associazioni locali nell’organizzazione del progetto. L’avvio del percorso è previsto per la settimana dal 15 al 18 ottobre per concludersi nel mese di febbraio del prossimo anno.

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Si sbloccano definitivamente i lavori per la realizzazione del manto in erba sintetica al campo comunale di Stintino, dopo il fallimento della prima ditta aggiudicataria. Il 9 ottobre scorso, infatti, il responsabile del Servizio tecnico 1 del Comune costiero, l’architetto Paolo Greco, ha siglato la stipula del contratto con la nuova ditta, la Habitat di Napoli seconda in graduatoria, che si occuperà di completare le opere per un importo contrattuale di 273.357,67 euro.

I lavori per la realizzazione del manto in erba sintetica del campo sportivo Rocca Ruja erano stati aggiudicati la prima volta ad aprile 2017alla ditta Asfalt di Torino, per un importo di oltre 341mila euro. A marzo 2018, però, il comune di Stintino veniva a sapere del fallimento della ditta torinese, attraverso la sentenza della Sezione fallimentare del tribunale ordinario di Torino. Dal verbale della direzione lavori, risultava che la ditta Asfalt aveva eseguito lavorazioni per un importo di poco superiore ai 6mila euro. Dal verbale di consistenza risultavano da eseguire ancora lavorazioni per un ammontare complessivo di 273.357,67 euro.

Le opere già realizzate riguardano la parziale costruzione dell’impianto di drenaggio orizzontale e verticale.

È da qui che dovrà riprendere la ditta campana Habitat, seconda nella graduatoria della gara d’appalto. Ad aprile scorso, nell’ambito dell’iter di riaggiudicazione dell’opera, la ditta partenopea aveva comunicato la disponibilità ad accettare alle medesime condizioni economiche, già proposte dall’originario aggiudicatario in sede in offerta.

Con la stipula del contratto nei giorni scorsi, la ditta potrà iniziare ad accantierarsi e dare inizio alle opere. Dal momento della firma avrà 70 giorni per completare le opere.

«Siamo soddisfatti che il procedimento si sia sbloccato – afferma l’assessore dei Lavori pubblici Antonella Mariani, che segue l’opera da vicino insieme al vicesindaco Angelo Schiaffino – e che i lavori possano finalmente partire in maniera adeguata, dopo tutti gli intoppi che ci sono stati». Per gli amministratori, tifosi della squadra di casa con oltre 40 anni di attività sulle spalle, c’è anche soddisfazione, perché«finalmente lo Stintino Calcio avrà un campo dignitoso sul quale giocare. Inoltre, anche i tifosi potranno vedere i loro beniamini giocare stando comodamente seduti sulle tribune.»

Oltre ai lavori per il manto erboso, si aggiungono quelli aggiudicati a maggio scorso alla Dado costruzioni di Oristano che dovrà realizzare la tribuna coperta. L’impresa oristanese, infatti, si è aggiudicata la gara d’appalto bandita a dicembre 2018 dal Comune. Sono circa 500 i posti previsti per la struttura completa di bagni, servizi, infermeria, magazzini e area palestra che andrà ad arricchire il campo sportivo fortemente voluto negli scorsi anni dall’amministrazione comunale stintinese. La tribuna è stata progettata dall’architetto Nicolò Pittalis. Spetterà appunto alla Dado costruzioni adesso realizzare l’impianto con un costo per l’amministrazione di poco superiore ai 556mila euro.

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Passaggio a vuoto della Dinamo, battuta in casa dal fanalino di coda della classifica Pallacanestro Trieste. La squadra di Gianmarco Pozzecco ha perso la prima partita della nuova stagione, 59 a 65, (primo tempo 35 a 27 per la Dinamo), dopo cinque vittorie consecutive (due in SuperCoppa Italiana e tre in campionato).

Per 20 minuti la Dinamo ha controllato la partita, riuscendo a sopperire alla scarsa precisione al tiro, dominando ai rimbalzi e limitando Trieste con una buona difesa, Nel terzo quarto, quando tutti si aspettavano il salto di qualità della Dinamo, il risultato è rimasto favorevole ma con un punteggio molto basso (48 a 43 al 30′) e nell’ultimo quarto i biancoblu hanno ceduto. Le percentuali al tiro della Dinamo sono rimaste deficitarie (alla fine 16 su 40 da 2 punti, 40%), e addirittura 2 su 22 da 3 punti, 9,1%. la squadra di Eugenio Dalmasson, viceversa, nell’ultimo quarto ha migliorato le sue percentuali, soprattutto nel tiro da 3 punti, alla fine 7 su 22, 31,8%.

Inn un’opaca prova generale, gli unici a salvarsi, a tratti, sono stati Miro Bilan, Dwayne Evans e Marco Spissu.

Alla fine, nessun dramma, una sconfitta ci può stare (oggi la corazzata Milano ha perso la seconda partita in casa, con l’Happy Casa Brindisi), e forse potrà anche essere salutare, se la squadra la digerirà nel modo giusto, ad iniziare dal primo impegno di Coppa, in programma mercoledì.

«Faccio i complimenti a Trieste e coach Dalmasson per la meritata vittoria, mi prendo totalmente le responsabilità di questa sconfitta perché avrei dovuto fare cose diverse – ha commentato a fine partita Gianmarco Pozzecco -. Non abbiamo mai trovato un quintetto che avesse l’efficacia offensiva e difensiva, ci dispiace nella settimana in cui è nata la figlia di Pierre volevamo festeggiarlo e speriamo di farlo mercoledì. In alcuni momenti ci siamo affidati più al talento individuale che a quello della squadra: quando le cose vanno male il giocatore che vuole vincere tende a prendersi più responsabilità, io lo leggo come un fattore positivo in questo momento della stagione, siamo un po’ un cantiere aperto. Abbiamo anteposto il talento al gioco di squadra, ma i ragazzi hanno dimostrato fino alla fine di volerla vincere. Avevamo smania e fretta di chiudere il match, come succede quando arrivi da cinque vittorie di fila, ma in una giornata in cui non fai mai canestro diventa ancora più difficile. Oggi dentro l’area non siamo stati così abili: credo che però l’errore sia stata la preparazione della partita – ha concluso Gianmarco Pozzecco – e me ne assumo le responsabilità.»

Dinamo Banco di Sardegna 59 – Pallacanestro Trieste 65

Parziali: 22 a 19; 13 a 8; 13 a 16; 11 a 22.

Progressivi: 22 a 19; 35 a 27; 48 – 43; 59 a 65.

Dinamo Banco di Sardegna: Spissu 10, McLean 7, Bilan 11, Bucarelli, Devecchi, Evans 8, Magro, Pierre 8, Gentile 3, Vitali 7, Jerrells 5. All. Gianmarco Pozzecco.

Pallacanestro Trieste: Coronica, Cooke 8, Peric 10, Fernandez 8, Jones 22, Strautins, Janelidze, Cavaliero 9, Da Ros 4, Mitchell 2, Elmore 2, Justice. All. Eugenio Dalmasson.