22 December, 2025

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Il rischio idrogeologico nelle diverse vie del quartiere, con l’emergenza legata alle alluvioni. La messa in sicurezza del teatro annesso all’interno della ex Vetreria. I disservizi connessi alla raccolta differenziata. Sono stati i fili conduttori del Consiglio della Municipalità di Pirri, che si è riunito davanti al presidente del Consiglio comunale Edoardo Tocco.

«E’ un organismo di grande importanza per la città. La passione per i giovani che intendono portare avanti una politica seria, al servizio dei cittadini, inizia da questa assemblea – spiega il responsabile dell’assemblea civica di Palazzo Bacaredda -. Da quest’aula arriva un importante messaggio per il territorio. Pirri è una realtà da valorizzare, vista la sua estensione con oltre 30mila abitanti. Questa assise deve farsi interprete dei problemi di un rione strategico per Cagliari. Non vogliamo che il quartiere sia la periferia del capoluogo. E’ necessario che venga inserito nei progetti ambiziosi per la città.»

Dall’emiciclo di via Riva Villasanta l’appello del presidente della circoscrizione Maria Laura Manca: «E’ basilare che ci sia un dialogo costante con il consiglio comunale di Cagliari – rimarca Edoardo Tocco.  Non vogliamo che il nostro rione sia marginalizzato dallo sviluppo strategico del capoluogo».

Il vicepresidente Alessandro Vincis ed il capogruppo del Pd Emanuele Boi auspicano «un confronto continuo con l’amministrazione comunale e l’assemblea civica di via Roma. Sono troppe le sfide da affrontare». Edoardo Tocco sviscera temi vitali per il futuro della città e della frazione: «Il sogno sarebbe quello di rivitalizzare le circoscrizioni, rendendole funzionali alle esigenze programmatiche – conclude Edoardo Tocco –. In questo senso, reputo che la Municipalità di Pirri abbia un ruolo importante anche per il disegno futuro della sanità cagliaritana, per la valorizzazione delle attività produttive all’interno del quartiere e per l’adeguamento delle strutture dedicate alla cultura».

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I Progressisti in Consiglio regionale hanno presentato una mozione sulla situazione di grandissima incertezza della struttura complessa di psichiatria dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Cagliari.
«Tutto era pronto per il trasferimento della struttura dai locali fatiscenti di via Liguria, in cui è attualmente ancora ospitata, a quelli ristrutturati dell’ex Ospedale San Giovanni di Dio, coerentemente con il piano di trasformazione del presidio cagliaritano in ospedale diurno – si legge in una nota -. Ma, come si apprende dagli organi di stampa, l’assessorato della Sanità ha bloccato l’iter senza che ci sia stato a monte alcun atto che possa giustificare un’azione di questo tipo. Non è chiaro se ci sia dietro un disegno, non ancora confermato dall’assessorato, di trasferire prioritariamente le specialità oggi ospitate nel poliambulatorio di viale Trieste, il cui trasloco sarebbe stato comunque garantito nell’immediato futuro.»
«È una decisione inspiegabile – commenta Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti in Consiglio regionale – specchio di un modo di fare autoritario e padronale
La clinica psichiatrica segue circa 2.200 pazienti con disturbi di tipo alimentare, problematiche di identità di genere, disturbi della personalità, psicotici, autistici, schizofrenici e bipolari gravi. I locali che ospitano la clinica, recentemente oggetto di un’ispezione dei NAS, non sono più idonei a ospitare la struttura e già da tempo era stato deciso il trasferimento della clinica all’Ospedale San Giovanni di Dio, dove con questo fine l’Azienda Ospedaliera-Universitaria aveva provveduto al restauro e alla messa a norma dei locali dell’ex cardiologia.
Ora, a pochi giorni dall’inizio del trasloco, tutto sembra rimesso in discussione.«L’assessore chiarisca i motivi di uno stop costoso per le casse pubbliche, costrette a finanziare modifiche strutturali con lavori ormai ultimati, e dannoso per gli assistiti – è il commento di Francesco Agus -. Sarebbe inaccettabile se l’assessorato della Sanità invece di analizzare puntualmente i dati, le necessità e i bisogni dei pazienti, in particolare di quelli più deboli, prendesse decisioni di questa portata sulla base di logiche personalistiche inammissibili

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«Da poco insediata, il Comandante del Reparto della Casa Circondariale di Nuoro ha coordinato un’importante operazione che ha permesso il ritrovamento di 4 telefoni cellulari all’interno del Reparto alta sicurezza.»

A dichiararlo è il Segretario Generale Aggiunto dell’OSAPP, Domenico Nicotra, che rende inoltre che i poliziotti penitenziari, sotto la guida della dottoressa Manuela Coiana, sono riusciti addirittura a cogliere il flagranza i detenuti con due telefoni dei quattro che, complessivamente, sono stato rinvenuti nella giornata di ieri.

«Un plauso al neo Comandante – conclude Domenico Nicotra -, ma soprattutto, ai poliziotti penitenziari impegnati in questa operazione, con l’auspicio che i vertici dell’amministrazione sappiano formalmente dare un riconoscimento formale a tutto il personale impiegato.»

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Nella giornata odierna, in Sardegna, tre incendi hanno richiesto l’intervento del mezzo aereo del Corpo forestale.

A Burgos, in località R. Truveinerva, è intervenuto un elicottero proveniente dalla base del Corpo forestale di Anela. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal Corpo forestale della stazione di Bono coadiuvata da 1 squadra di FoReSTAS proveniente dal cantiere Istrallai di Burgos. L’incendio ha interessato macchia mediterranea. Le operazioni di spegnimento, grazie al tempestivo arrivo delle squadre sul posto, si sono concluse alle ore 12.55.

Nelle campagne di Gairo, in località “Taquisai”, è intervenuto un elicottero proveniente dalla base del Corpo forestale di San Cosimo. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dagli elitrasportati del Corpo forestale. L’incendio sviluppatosi su tre focolai localizzati all’interno del Cantiere Forestale di Gairo-Taquisai è stato spento alle ore 17.36.

A Bosa, in località Riu Lanari, infine, è intervenuto un elicottero proveniente dalla base del Corpo forestale di Bosa. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal personale elitrasportato del Corpo forestale. L’incendio sviluppatosi su dieci focolai localizzati in una zona molto impervia, ha interessato una superficie coperta da un soprassuolo di macchia mediterranea. Le operazioni di spegnimento si sono concluse alle ore 18.52.

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Ultimi appuntamenti per la parte cagliaritana della tredicesima edizione di Creuza de Mà, il festival di musica per cinema ideato e diretto dal regista Gianfranco Cabiddu, in corso da venerdì al Cineteatro “Nanni Loy” dell’ERSU, in via Trentino: un fine settimana che, dopo le sei giornate di metà settembre a Carloforte, propone anche nel capoluogo sardo un denso programma di masterclass, incontri, proiezioni di film e documentari.
Domani (domenica 13 ottobre), la giornata conclusiva si apre alle 10.30, con l’ultima masterclass sulla musica per il cinema, rivolta agli allievi del Centro Sperimentale di Cinematografia – Musica per cinema e Suono di Roma, agli studenti del Conservatorio e del Corso di laurea magistrale in Scienze della produzione multimediale dell’Università di Cagliari: al centro dell’incontro, aperto anche al pubblico, Paolo Zucca, Jacopo Cullin ed Andrea Guerra, rispettivamente regista, protagonista e autore delle musiche del film “L’uomo che comprò la luna”, in visione il giorno prima, sempre al Cineteatro Nanni Loy.
Tutti all’insegna del binomio Cinema e Sardegna gli appuntamenti del pomeriggio e della serata. Si comincia alle 16.00, con il documentario di Sergio Naitza “L’ultimo piazzaiolo”, un viaggio nelle sale cinematografiche dell’isola, chiuse, abbandonate e decadenti, per raccontare un pezzo di memoria collettiva attraverso i ricordi e gli aneddoti di tre anziani proiezionisti e del “pizzaiolo”, appunto, lo storico distributore di “pizze”, le bobine dei film in pellicola.
Presente alla proiezione, Sergio Naitza – giornalista professionista, critico cinematografico, documentarista – sarà anche tra i partecipanti all’incontro in programma alle 17.30 sulla figura di Ennio Porrino, il grande compositore cagliaritano di cui ricorre il sessantesimo anniversario della scomparsa, e sulla sua musica legata alle immagini, al cinema e al teatro. Moderati da Gianluca Floris, presidente del Conservatorio “Giovanni Pierluigi da Palestrina” di Cagliari, interverranno il direttore dello stesso istituto Giorgio Sanna, la figlia di Ennio Porrino, Stefania, regista, docente, autrice di testi teatrali, sceneggiatrice e musicista, e la musicologa Myriam Quaquero, autrice di una monografia sul compositore. Completa il parterre di relatori Franca Farina, curatrice della Cineteca Nazionale che ha provveduto al restauro della pellicola, recuperata nel 2015, di “Altura”, il primo film girato in Sardegna nel dopoguerra, che verrà proiettato in serata con inizio alle 20.00: un’opera di taglio neorealista, diretta nel 1949 dal regista sardo Mario Sequi (nato a Monserrato nel 1913 e morto a Roma nel 1992) con un cast in cui spiccano i nomi di attori del calibro di Eleonora Rossi Drago, Massimo Girotti e Roldano Lupi, e che si avvalse per le musiche della firma autorevole, appunto, di Ennio Porrino.

Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero e gratuito.
 

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Centinaia di visitatori si sono riversati già da stamattina nel Parco di Monte Claro, a Cagliari, per la prima giornata di Orti arti e giardini, quarta edizione della mostra mercato dedicata a produttori alimentari, artigiani e vivaisti provenienti da tutta Italia.

La manifestazione nata dalla collaborazione tra Comune di Cagliari e Slow food Cagliari, e ora forte anche dell’appoggio della Città metropolitana del capoluogo sardo, si è aperta con il taglio del nastro da parte del sindaco Paolo Truzzu, insieme al fiduciario Slow food Cagliari, Raimondo Mandis, e al direttore generale della Città metropolitana, Stefano Masala.

Tra gli appuntamenti della mattinata particolarmente seguito è stato il forum su “I valori del cibo del verde e del paesaggio a confronto con i cambiamenti climatici”. E’ stata l’occasione per parlare di un tema attualissimo, relazionandolo con quelli, cari a Slow food.

«L’annata agricola 2017-2018 in Sardegna è stata la più devastante degli ultimi decenni – ha ricordato Raimondo Mandis, aggiungendo che la causa è da rintracciare nel repentino alternarsi di alte temperature e grande umidità nei periodi sbagliati. Se la mano dell’uomo è per gran parte responsabile dei disastri ambientali, ciascuno può fare qualcosa per rimediare: occorre affrontare il problema adeguando i nostri consumi, carni, cereali, frutta e verdura prodotti vicino a noi comportano un minor impatto sull’ambiente. Quindi un primo importante passo è consumare cibi a chilometro zero.»

Gianluca Cocco, direttore del Servizio Sasi dell’assessorato regionale alla Difesa dell’ambiente ha indicato le possibili strategie da adottare davanti a un cambiamento climatico in atto ormai da 100 anni: «Occorre puntare su mitigazione e adattamento – ha detto -. Adattamento significa lavorare anticipando il futuro nel progettare infrastrutture, trasporti o mobilità, un processo che andrebbe governato dalle regioni. Mitigazione vuol dire, invece, provare a ridurre le immissioni, rinunciando ad esempio alle fonti fossili per quelle rinnovabili».

All’incontro di stamattina ha partecipato anche Daniela Ducato, coordinatrice delle filiere La Casa Verde CO2.0.  L’innovatrice green ha invitato a guardare ai processi produttivi con gli occhi di api, pesci, lombrichi: «Rappresentano l’acqua, l’aria e la terra – ha affermato -. Così se nel fare sia industria sia prodotti industriali i processi sono rispettosi di queste specie allora vuol dire che stiamo procedendo nel verso giusto. In Sardegna siamo virtuosi: produciamo più di 150 biomateriali indirizzati ai diversi settori, dall’edilizia all’interior design all’agricoltura”.

Sono 110 gli stand presenti quest’anno ad Arti Orti e Giardini. Il visitatore non ha che l’imbarazzo della scelta: si va dalle 120 specie di salvia guaranitica alle figlie del vento, piante che crescono senza radici, dal basilico dal profumo di pepeorone all’erba sale, una pianta capace di insaporire i piatti senza rischi per la salute. Sono in mostra anche le collezioni di hemmerocalis, piante perenni rustiche dall’abbondante fioritura estiva e facili da coltivare, ideali per il giardino sardo, gli zafferani prodotti interamente con metodi biologici, le degustazioni di carne di pecora lavorata in pregiati tagli. Alla manifestazione sono presenti anche gli stand di diversi enti e associazioni come quello dell’Ente foreste o della Voce delle piante, associazione che applica l’ortoterapia a persone con disabilità.

Domani, domenica 13 ottobre, dalle 9.00 al tramonto si prosegue: sono in programma quattro forum sui temi della manifestazione, laboratori per bambini come Viaggio nell’orto tra visibile e invisibile, o quello per gli adulti sulla preparazione dei culurgionis, e ancora esposizioni, eventi sportivi, spazi di convivialità ed altri eventi, per promuovere i temi del cibo buono, pulito e giusto, del verde e del paesaggio. Ambiti cari a Slow Food, condivisi dall’amministrazione comunale di Cagliari, che ha inserito la mostra mercato tra gli eventi indentitari della città, ed ora partecipati anche dalla Città Metropolitana di Cagliari.

La manifestazione è realizzata anche in sinergia con il CONI.

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Forti emozioni, ieri pomeriggio, all’apertura della rassegna di arte, storia e cultura marinaresca “Carloforte racconta il mare”, organizzata dalla Pro Loco di Carloforte al cineteatro Mutua, che si concluderà domenica mattini. Dopo i saluti istituzionali del sindaco Tore Puggioni e dell’assessore alla cultura Aureliana Curcio, il comandante Agostino Puggioni ha letto la preghiera del marittimo, a cui si ispirano tutti i lavoratori del mare per un’auspicata buona sorte.

La scena se l’è poi presa il velista sardo Gaetano Mura, per un intervento molto atteso dal pubblico. A partire dalla mostra fotografica “plastic free” intitolata “Pesce fuor d’acqua”, realizzata insieme alla sua metà Carla De Gioannis e visitabile alla Mutua fino a domenica mattina. Dagli aspetti attinenti l’inquinamento marino da materie plastiche, si è passati alla navigazione in solitario, attività in cui Mura si cimenta da anni in oceano aperto ed a cui non intende rinunciare. «Ho molti progetti che voglio proseguire e portare a termine, e riprendere il mare per nuove stimolanti avventure a vela è uno di questi», ha spiegato al pubblico carlofortino. Tra questi, c’è senz’altro l’annunciata pubblicazione del suo primo libro, che descrive la sua vita a contatto col mare in maniera intima e coinvolgente, la cui uscita, già molto attesa da numerosi appassionati, è prevista nel prossimo anno.

Dopo la tradizionale gara di pesca a canna fissa per bambini nel canale delle saline, organizzata dall’Associazione Amatoriale Nautica di Carloforte nel pomeriggio, la rassegna questa sera, con un altro atteso incontro: quello con il commodoro della flotta Princess Cruises Giorgio Pomata. Il virtuoso comandante carlofortino, ha descritto a parole ed immagini la sua esperienza al comando delle navi da crociera più grandi del mondo, da un punto di vista privilegiato. E’ seguito un incontro – dibattito sulle aree marine protette, al quale hanno partecipato il Direttore Marittimo e Comandante del Porto di Cagliari Giuseppe Minotauro, il direttore dell’Area Marina Protetta della Penisola del Sinis – Isola di Mal Di Ventre Massimo Marras e Pieraugusto Panzalis, responsabile ufficio ambiente Area Marina Protetta di Tavolara – Punta Coda Cavallo. L’appuntamento, sarà impreziosito dai documentari “Effetto riserva” di Roberto Rinaldi e “I segreti del Mediterraneo” di Cousteau, che descrivono efficacemente l’importanza delle aree marine protette nella gestione sostenibile e nella salvaguardia degli ambienti sommersi costieri. La serata, si è conclusa con un nuovo spettacolo musicale di cantanti e musicisti isolani al sapore di mare.

  

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«Tra maggio 2018 e febbraio 2019, in Sardegna si sono verificati eventi atmosferici eccezionali e di tipo calamitoso, come abbondanti piogge, nubifragi e trombe d’aria, che hanno costretto numerosi Comuni ad eseguire opere ed interventi in emergenza. Perciò la Giunta regionale ha approvato un programma di spesa a favore di questi enti locali.»
Lo ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, che ha la delega in materia di Protezione civile, commentando lo stanziamento di oltre 1 milione 410mila euro per i 23 Comuni (Arborea, Arzana, Asuni, Ballao, Barumini, Bonorva, Cabras, Escolca, Esporlatu, Girasole, Lanusei, Luras, Marrubiu, Monastir, Nurri, Samatzai, San Nicolò d’Arcidano, Sedini. Serri, Solarussa, Thiesi, Villagrande Strisaili e Zerfaliu) che hanno presentato la documentazione delle spese sostenute alla Protezione civile, incaricata della verifica tecnico-amministrativa dei rendiconti.

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La Variante al Piano Regolatore Portuale approvata ieri dal Consiglio comunale di Sant’Antioco, non piace al Comitato Porto Solky che ha cercato di contrastarla fino all’ultimo, organizzando anche un sit-in davanti al Municipio poco prima dello svolgimento della riunione consiliare.

«La variante adottata, che già da sola allontana il porto dalla aree Sardamag – rendendole così inutilizzabili per la realizzazione delle strutture ricettive – è stata studiata appositamente per fare in modo che non sia interferente con la realizzazione del viadotto che contribuirà tra l’altro nel rendere ancora più inservibili le stesse aree Sardamag – si legge in una nota del Comitato Porto Solky -. Il Consiglio comunale però per l’ennesima volta ha affermato e deliberato di non volere il viadotto: ma allora se non lo si vuole perché adottare una Variante studiata appositamente per la sua realizzazione e che palesemente sacrifica la riqualificazione delle aree Sardamag cavallo di battaglia di tante campagne elettorali?»

«Ricordiamo – aggiunge il Comitato Porto Solky – che la realizzazione del viadotto impedirà che 57,5 milioni di euro del Piano Sulcis possano essere utilizzati per opere realmente utili al territorio: la messa in sicurezza della viabilità tra bivio Sirai e Nuxis, e la funzionale infrastrutturazione primaria del porto di Sant’Antioco tale da poter attrarre investimenti privati. Fino all’ultimo, anche con l’improvvisato sit-in a cui hanno partecipato tanti cittadini, si è cercato un confronto mai avuto in 28 mesi dall’insediamento della giunta Locci. La nostra proposta a costo zero di una semplice variazione sulla perimetrazione portuale che avrebbe permesso la valorizzazione delle aree Sardamag e che avrebbe impedito realmente la realizzazione del viadotto, non è stata presa in considerazione, anzi per l’ennesima volta siamo stati denigrati da più parti durante l’intera seduta pubblica del consiglio, questa non è partecipazione nelle scelte…»

Il Comitato Porto Solky ha organizzato un incontro pubblico per le ore 17.00 di venerdì 25 ottobre, presso l’aula consiliare del comune di Sant’Antioco.

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Tre interventi di manutenzione straordinaria sugli impianti di produzione di energia idroelettrica Tirso 1” e “Tirso 2” e sull’impianto di sollevamento “Benzone” ed il potenziamento della minicentrale idroelettrica nella diga del Liscia, infrastrutture la cui gestione è in capo all’Ente Acque della Sardegna, Enas. La programmazione dei fondi a favore del Sistema idrico multisettoriale, così come proposto dall’assessore dei Lavori pubblici Roberto Frongia, ammonta a 11.500.000 euro.

In particolare, per le centrali “Tirso 1” e “Tirso 2” sono state riscontrate diverse criticità che hanno necessità urgente di essere affrontate. Per quanto riguarda la centrale di sollevamento “Benzone” è stata rilevata la necessità di un completo riammodernamento e adeguamento delle apparecchiature elettromeccaniche, idrauliche, elettriche e di sollevamento che, realizzate negli anni sessanta, risultano ormai del tutto obsolete. Importanza strategica riveste anche il finanziamento destinato al potenziamento della minicentrale idroelettrica sul Liscia, gestita da Enas: il buon funzionamento dell’opera è infatti finalizzato a contribuire al raggiungimento dell’equilibrio energetico per la gestione del sistema idrico multisettoriale regionale.

Le somme stanziate per gli interventi di manutenzione straordinaria degli impianti di produzione di energia idroelettrica Tirso 1” e “Tirso 2” e dell’impianto di sollevamento Benzone sono pari a 3.500.000 (2020) e 3.000.000 (2021). Per quanto riguarda invece la minicentrale idroelettrica sulla diga del Liscia sono stati stanziati 1.000.000 per il 2020 e 4.000.000 per il 2021.