23 December, 2025

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I consiglieri regionali del Gruppo Liberi e Uguali Sardigna hanno presentato un’interpellanza sulla paventata delocalizzazione da parte del Gruppo BPER di alcune attività lavorative dalla direzione generale del Banco di Sardegna di Sassari nelle altre sedi della penisola.

«Il trasferimento in altre sedi delle attività lavorative svolte in Sardegna, previste dal nuovo piano industriale del Gruppo BPER – dice il capogruppo Daniele Cocco -, comporterà l’inevitabile contrazione degli organici del Banco di Sardegna nella regione con la perdita, nel tempo a seguito dei pensionamenti e delle uscite incentivanti, di centinaia di lavoratori sardi senza avere la necessità di essere sostituite. E’ necessario garantire la continuità delle attività lavorative del Banco di Sardegna in maniera omogenea e capillare in tutta la regione con il mantenimento nel tempo del livello occupazionale.»

Con l’interpellanza, i cConsiglieri regionali chiedono al presidente della Regione di attivare tutte le iniziative necessarie nei confronti del Banco di Sardegna e del Gruppo BPER al fine di scongiurare il paventato trasferimento di alcune attività lavorative dalla direzione generale del Banco di Sardegna di Sassari nelle altre sedi della penisola.

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La consigliera regionale del M5S Carla Cuccu, ha presentato un’interrogazione per portare all’attenzione del Consiglio regionale quanto accade all’Ospedale Paolo Dettori di Tempio Pausania. In particolare, l’atto presentato dall’esponente dei Cinque stelle fa riferimento alla sospensione dei ricoveri nel reparto di Ostetricia e Ginecologia, disposta dall’Ats-Assl di Olbia nell’aprile del 2018 a causa della carenza di medici e da allora ancora vigente.

«La carenza di personale medico non può essere più una giustificazione – afferma Carla Cuccu -. Da un’istanza di accesso agli atti richiesta dal sindaco di Tempio è stato semplice accertare che già a distanza di un mese dalla sospensione dei ricoveri, il 20 maggio 2018, la situazione di emergenza che aveva portato alla sospensione temporanea del servizio era ritornata alla normalità, con sette medici in organico. Da quel periodo le assenze del personale per malattia sono state fisiologiche e non si capisce per quale motivo ancora oggi permangono la sospensione dei ricoveri, la chiusura del blocco parto e della sala operatoria.»

Carla Cuccu, segretaria della commissione Sanità, interroga il presidente della Regione e l’assessore della Sanità, Mario Nieddu, per sapere quali siano i motivi che impediscono il ripristino dei servizi offerti da un presidio ospedaliero tra l’altro dotato di macchinari all’avanguardia.

«L’Unità di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale Paolo Dettori è un punto di riferimento per le donne del territorio, comprendente i nove Comuni del distretto sanitario di Tempio (Aggius, Aglientu, Calangianus, Badesi, Bortigianas, Luogosanto, Luras, Tempio, Trinità d’Agultu e Vignola). Si tratta di un presidio – conclude Carla Cuccu – che vanta un punto nascite interamente ristrutturato, una vasca per il parto in acqua e sale travaglio nuove e accoglienti, per quale motivo non sono in funzione?»

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Il pallone della prima partita giocata in casa dal Sennori sul nuovo campo in erbetta sintetica del “Basilio Canu”, autografato da tutta la squadra, staff tecnico compreso, farà bella mostra di sé nell’ufficio del sindaco, Nicola Sassu. Il pallone è stato regalato al primo cittadino dal capitano dell’Usd Sennori, Domenico Magliona, per sancire il ritrovato amore del paese per lo sport e per il calcio. Il gradito dono è stato fatto in occasione dell’esordio casalingo dell’Usd Sennori nel campionato di Seconda categoria, domenica scorsa. Esordio che ha visto i padroni di casa vincere la sfida contro il Padria con il risultato di 6-2, davanti agli spalti gremiti di famiglie e supporter.

«È stata una giornata di festa, segno che il messaggio sportivo e sociale che l’amministrazione comunale e l’Usd Sennori hanno lanciato ai nostri concittadini è stato recepito in pieno», commenta Nicola Sassu.

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Verrà inaugurata venerdì 10 ottobre, alle 17.00, la mostra «Ri-Creazione, storie dentro e dietro i giochi», negli spazi Officine di Sa Manifattura, viale Regina Margherita 33, Cagliari.

Una mostra per raccontare l’universo dei giochi da un punto di vista speciale: quello della loro creazione, del loro pensiero inventivo.

Un percorso fantastico ideato dallo Sportello Proprietà Intellettuale di Sardegna Ricerche che, quest’anno, festeggia i suoi primi dieci anni di apertura al pubblico dei servizi web.

Interverranno:

Maria Assunta Serra, commissario straordinario Sardegna Ricerche

Silvia Marcis, responsabile Sportello Proprietà Intellettuale Sardegna Ricerche

Annalisa Cocco, designer, vincitrice del Compasso D’oro 2011

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«Il nuovo stadio del Cagliari, ci consentirà di valorizzare e riqualificare i quartieri attorno all’impianto. Sant’Elia e San Bartolomeo possono trarre vantaggi dalla costruzione della struttura. Non saranno più periferie dimenticate, ma il fulcro della nuova città che ruota attorno a questa importante struttura.»
Così il presidente del Consiglio comunale di Cagliari, Edoardo Tocco, commenta l’accelerata sul progetto dello stadio, con il piano sotto i raggi x della commissione urbanistica.

«Si disegna il futuro del capoluogo – sottolinea il numero uno dell’assemblea municipale di via Roma -. La riqualificazione dell’area di Sant’Elia è ormai una priorità  nell’agenda dell’amministrazione comunale, con l’esigenza di combinare la costruzione del complesso sportivo e la valorizzazione del quartiere.»

Ai piedi dell’arena sorgerà un polo sportivo, poi ci sarà spazio per le aree verdi e per i parcheggi. «Posti auto che non intaseranno gli spazi attorno allo stadio – conclude Edoardo Tocco – ma saranno incastonati all’interno dei quartieri di Sant’Elia e San Bartolomeo. Questa proposta si pone l’obiettivo di produrre ricadute positive sulla piccola economia dei rioni, con le attività e i servizi attorno che dovranno essere adeguate per incrociare le esigenze degli appassionati di calcio e non solo, visto che lo stadio può rappresentare un richiamo turistico con la presenza di un museo sulla storia rossoblù e alcune attività ricettive».

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Anche oggi un solo incendio ha richiesto l’intervento del mezzo aereo del Corpo forestale. Nelle campagne di Orotelli località “Punta Pulichetta”, dove è intervenuto un elicottero proveniente dalla base del Corpo forestale di Anela. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal Corpo forestale della Stazione di Orani. L’incendio ha bruciato una superficie di circa 2 ettari di pascoli alberati. Le operazioni di spegnimento a causa del vento si sono protratte sino alle ore 18.40.

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Venerdì 11 ottobre, prima della riunione del Consiglio comunale di Sant’Antioco, il Comitato Porto Solky terrà un sit-in sulla piazzetta antistante la sala consiliare. Per lo stesso venerdì 11 ottobre, sempre nella sala consiliare, il comitato Porto Solky aveva richiesto l’autorizzazione per effettuare un incontro pubblico per l’illustrazione «di tutte le recenti incongruenze derivanti dall’improvviso cambio di rotta della Giunta Locci che sta mettendo in pratica tutta una serie di azioni che porteranno alla realizzazione del nuovo ponte». Il comitato Porto Solky invita la cittadinanza a partecipare ad un sit-in sulla piazzetta antistante la sala consiliare, alle ore 18.00, un’ora prima dell’avvio dei lavori del Consiglio comunale previsto per le ore 19.00, «quale forte segno di protesta e di disapprovazione nei confronti dell’operato della Giunta comunale guidata da Ignazio Locci»

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Il comune di Villamassargia si propone per ospitare nel suo territorio il nuovo ospedale unico del Sulcis Iglesiente. Il sindaco del comune sulcitano, Debora Porrà, ha inviato oggi la proposta di candidatura al presidente della Giunta regionale, Christian Solinas, e all’intera Giunta, allegando le deliberazioni adottate oggi dal Consiglio e dalla Giunta comunale di Villamassargia, nelle quali è individuata un’area per la localizzazione del nuovo ospedale del Sulcis Iglesiente.

«Si tratta di una scelta attenta e consapevole della posizione strategica di cui godrebbe il nuovo servizio – scrive Debora Porrà – e che sarà frutto di un lavoro rigorosamente rispettoso della legalità e finalizzato a consentire al territorio di avere una sanità efficiente e, dunque, di dare risposte ai cittadini in termini di qualità. La decisione è maturata in virtù della notizia data dalla Giunta regionale in merito alla riorganizzazione del Servizio Sanitario Regionale ed in particolare in merito alla necessità di procedere alla realizzazione di un nuovo ospedale, nonché dalla combinazione delle valutazioni degli elementi di natura tecnico-sanitaria forniti a suo tempo dall’Azienda USL n. 7 negli anni 2009/2014 e, in particolare, per ciò che concerne la viabilità, la mobilità ed il trasporto pubblico. L’area si attesterà su un tratto di strada a 4 corsie (SP 2), nella fascia del territorio compresa tra le località Santu Paili – Su Murdegu – Santu Xentu, in quanto libera da vincoli che ne limitano l’utilizzo. La suddetta area è particolarmente adatta a ricevere notevoli flussi di traffico e, conseguentemente, minori problematicità, con ridotti vincoli infrastrutturali e, dunque, con un minore impatto dal punto di vista della necessità di adeguamenti viabilistici.»

«Lo spirito della candidatura del comune di Villamassargia – aggiunge Debora Porrà – è improntato sull’umanizzazione verso i pazienti ed il personale sanitario, l’assistenza centrata sui sofferenti, sull’innovazione medica e tecnologica, sull’invecchiamento della popolazione e le disabilità, sui servizi di assistenza primaria; infine, un ruolo importante dovrà essere svolto dalla medicina del territorio riorganizzata sia attraverso gli ospedali di comunità, sia attraverso un potenziamento dell’assistenza domiciliare e residenziale, settori nei quali la Sardegna è ancora carente, mentre Villamassargia conduce già, in qualità di capofila, il servizio territoriale dei Centri per la famiglia di tutto il territorio del Plus iglesiente. Inoltre, il valore aggiunto di questa proposta, è far fruttare i recenti investimenti pubblici sulle infrastrutture realizzate quali, la SP 2 a quattro corsie, il centro intermodale di Villamassargia con la prima stazione Easy Station di FRI, la rotatoria tra la SP 2 e la SP 86, in grado di snellire il traffico veicolare ed aumentare sensibilmente la sicurezza del traffico leggero e pesante del Sulcis verso il resto della Sardegna e viceversa.»

«Per il nostro paese – conclude il sindaco di Villamassargia – questa candidatura ha il pregio di mettere a disposizione la centralità geografica ed infrastrutturale del nostro paese per il servizio più importante: la sanità pubblica. Oggi Villamassargia è un paese moderno con attenzione privilegiata  degli investimenti comunali nei servizi alla persona, un esponenziale sviluppo della ricettività turistica ed invidiabili valori ambientali, testimoniati dall’esteso patrimonio boschivo (anche riconosciuto dal FAI), ambienti salubri e silenziosi, a misura d’uomo, che circondano e caratterizzano il nostro paese.»

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La commissione speciale sull’insolvenza dell’Aias, presieduta da Gianfranco Ganau (Pd), a conclusione dei suoi lavori ha approvato all’unanimità una risoluzione che sarà sottoposta al Consiglio regionale.

Nel documento, frutto del lavoro della stessa commissione che ha dedicato all’argomento quattro sedute ed un ciclo di audizioni (assessore della Sanità e direzione generale dell’assessorato, Ats, sindacati confederali ed autonomi, Aias ed Anci Sardegna) sono indicate con chiarezza le cifre che testimonierebbero l’insolvenza dell’Aias.

Grazie alla puntuale verifica della situazione crediti/debiti, condotta dal tavolo tecnico costituito presso l’assessorato della Sanità con la partecipazione della stessa Aias, dell’Ats, delle organizzazioni sindacali e di Anci Sardegna, è stato possibile stabilire che per il periodo 2015-2019 l’Aias ha un credito residuo riconosciuto di poco superiore a 1.6 milioni di euro e di circa 1 milione di euro che potrebbe essere corrisposto al termine di una eventuale transazione.

Per quanto riguarda i Comuni l’ammontare dei crediti è ancora oggetto di numerose contestazioni ma è comunque formato da 2.2 milioni circa per i trasporti, 2.9 milioni circa per la parte riabilitativa e 624.000 per la parte psico sociale.

Nelle conclusioni, formulate in cinque punti, la commissione ritiene “non ammissibile” il mancato pagamento di circa 11 mensilità arretrate nei confronti dei dipendenti e chiede, anche per questo, che l’assessorato “valuti la sostenibilità della convenzione”. Inoltre, dà mandato alla Giunta regionale per individuare “ogni possibile soluzione che garantisca il superamento dello status quo”, sia per dare continuità alle prestazioni destinate agli utenti che per garantire i livelli occupazionali.

Infine, avendo concluso i suoi lavori nel termine previsto dall’ordine del giorno approvato dal Consiglio regionale il 25 giugno scorso, la commissione ritiene che gli eventuali ulteriori risultati del tavolo tecnico Regione-Aias potranno essere riferiti alla commissione Sanità.

Il presidente della commissione d’inchiesta Gianfranco Ganau (PD) con l’on. Fabio Usai (PSd’Az) ed il presidente della commissione Sanità Domenico Gallus (UDC).

 

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Il presidente della Regione, Christian Solinas, ha ricevuto stamane a Villa Devoto Domenico Parisi, presidente dell’Anpal, l’Agenzia nazionale delle politiche attive del lavoro, per la prima volta in visita ufficiale nell’Isola per esprimere al capo dell’Esecutivo sardo l’apprezzamento per il lavoro svolto dalla Regione e sottolineare la positiva attività dei centri per l’impiego. La Sardegna è stata, infatti, la prima regione d’Italia a partire con la formazione sui navigator e ad avviare le procedure per la concessione del reddito di cittadinanza. All’incontro, hanno partecipato anche l’assessore regionale del Lavoro, Alessandra Zedda, e Massimo Temussi, direttore dell’Aspal, l’Agenzia regionale per le politiche attive del lavoro. 

«Questo è un primato che abbiamo e che vogliamo consolidare anche nelle altre attività di cui si occupano i centri per l’impiego – ha sottolineato la vicepresidente della Giunta Solinas -. Il nostro impegno dimostra che una concreta e leale collaborazione col Ministero produce risultati apprezzabili che possono essere estesi verso i progetti futuri di creazione di nuove prospettive nelle politiche attive del lavoro.»