22 December, 2025

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I carabinieri della sezione Radiomobile della Compagnia di Cagliari hanno arrestato due giovani per lesioni a pubblico ufficiale e possesso di diverse dosi di stupefacenti e arnesi da scasso. I due giovani, M.T. e M.S. entrambi 18enni, di Assemini, la notte scorsa si aggiravano in viale Elmas con un furgone sospetto e senza fermarsi al controllo dell’equipaggio del Radiomobile, si sono dati alla fuga per il centro abitato per oltre 15 km a folle velocità. Percorse via dell’Artigianato e via Monastir, si sono infilati in via Tiepolo e si sono trovati in trappola in piazza Sforza. A quel punto, i carabinieri si sono avvicinati al furgone ma l’autista, con diverse manovre di retromarcia, ha tentato di investire i militari, nel frattempo usciti dall’abitacolo, per darsi nuovamente alla fuga, in direzione SS 195. L’inseguimento è proseguito con l’ausilio di un secondo equipaggio del Radiomobile giunto in ausilio. I due giovani, a quel punto messi alle strette, si sono diretti verso il Porto Canale, dove sono stati definitivamente bloccati ed immobilizzati dopo un tentativo di fuga a piedi.

I due giovani, sottoposti a perquisizione personale, sono stati trovati in possesso di diverse dosi di stupefacenti e di arnesi da scasso. Inoltre, M.T., alla guida del furgone, è risultato essere sprovvisto di patente di guida per non averla mai conseguita ed il furgone privo di assicurazione. Tradotti entrambi in Tribunale il giudice, dopo aver convalidato l’arresto, ha disposto nei loro confronti l’obbligo di dimora con obbligo notturno e dovranno rispondere anche del reato di lesioni a pubblico ufficiale, dal momento che hanno procurato lesioni ai militari nel corso della fase di immobilizzazione.

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Sono diversi i fenomeni della contemporaneità che disorientano l’uomo, a partire dai consumi indiscriminati, all’individualismo e le tendenze al “nuovismo”, inducendolo a cercare appagamenti in nuovi spazi di felicità illusori. “Il sacro, la memoria e il tempo” non sono soltanto le coordinate e i valori da contrapporre a questo smarrimento, ma anche il titolo del convegno che sabato 7 settembre alle 9.30, nella Sala Convegni del Villino Ricci di Sassari, metterà a confronto studiosi, teologi, antropologi e operatori culturali. L’iniziativa rientra nell’ambito delle attività promosse dall’Istituto Camillo Bellieni in occasione del trentennale dalla nascita.

Saranno presenti figure di primo piano della ricerca scientifica e filosofica di diversa provenienza e orientamento culturale, quindi operatori impegnati a vario titolo nel territorio, uomini di scuola e di Chiesa, nel tentativo di mettere sul tavolo della discussione elementi utili non solo al pubblico specialistico, ma all’uomo della strada, anche a quello più distratto o disorientato.

Tra i relatori interverranno Franca Deriu (Miur – Università di Sassari) con la relazione “Il tempo e la memoria in neuroscienze”, Daniela Masia Urgu (Acli Oristano) con “Il tempo liberato: la relazione tra tempo individuale e tempo collettivo nella contemporaneità”. Quindi monsignor Corrado Melis, vescovo di Ozieri, che presenterà la relazione dal titolo “Il sacro è l’inutile che ci rende più umani”.

Subito dopo Michele Pinna (MIUR Liceo scientifico Spano di Sassari) che parlerà della “Sacralità del vivere e del morire. La memoria e il tempo ne ‘Il giorno del giudizio’ di Salvatore Satta”, quindi Gaspare Mura (Pontificia Università Urbaniana) con “L’ambiguo ritorno del sacro. Le radici nella cultura postmoderna” e, infine, Roberto Puzzu (ex dirigente scolastico Liceo artistico statale di Sassari) con “Arte, evento, creazione 2019. Il sacro, la memoria, il tempo nel parco di Molineddu”.

«I temi presi in esame sono quelli entro i quali l’uomo storicamente ha strutturato la propria esistenza – ha spiegato Michele Pinna – ma che oggi, in un momento in cui prevalgono rumori, voci e suoni anche sconosciuti che si accavallano disordinatamente e fuori dalle regole conosciute, oltre a creare frastuono e a disturbare la sensibilità dell’uomo producono paura e disorientamento. Confrontarci su queste tematiche – ha concluso il direttore scientifico del Bellieni – serve anche a mettere il dito sui nervi scoperti di una società e di una umanità indifese e oltremodo preoccupate per il proprio futuro.»

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«Inviamo i nostri migliori auguri di buon lavoro al neoministro delle Politiche Agricole alimentari e forestali Teresa Bellanova, che giurerà domani mattina nelle mani del Capo dello Stato Sergio Mattarella, nella piena convinzione che la lunga esperienza maturata attraverso gli incarichi ricoperti in Parlamento e nei precedenti esecutivi le permetterà di apportare il giusto e positivo contributo al primario del Paese.»
Lo afferma il presidente della Copagri Franco Verrascina.

«Ci rendiamo disponibili fin da ora a confrontarci sui molti dossier aperti della nostra agricoltura, che andranno portati avanti con la dovuta urgenza e attenzione e attraverso il costante e continuo confronto e dialogo con le parti sociali», conclude il presidente della Copagri.

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La nomina di Stefano Patuanelli (M5S) alla guida del ministero dello Sviluppo economico, propone un nuovo interlocutore diretto alle organizzazioni sindacali che si battono per la soluzione delle vertenze Eurallumina e Sider Alloys. In attesa della ripresa del confronto, c’è una novità per quel che riguarda l’annosa vertenza sulle tariffe energetiche agevolate per le imprese energivoree e i problemi che potrebbe scaturire dalla chiusura delle centrali a carbone. Lo scorso 29 agosto, la Presidenza del Consiglio dei ministri ha inviato ai Capi degli Uffici legislativi dei Ministeri e ai Capi legislativi dei Ministri senza portafoglio, uno schema di decreto legge recante disposizioni urgenti per la tutela del lavoro e per la risoluzione di crisi aziendali.

L’articolo 13 dello schema di decreto-legge, riguarda il fondo per ridurre i prezzi dell’energia per le imprese e per evitare crisi occupazionali nelle aree dove è prevista la chiusura delle centrali a carbone.

Di seguito il testo integrale.

  1. All’articolo 1 del decreto legislativo 13 marzo 2013, n. 30, al comma 5è aggiunto infine il seguente periodo: «La quota annua dei proventi derivanti dalle aste, eccedente il valore di 1.000 milioni di euro, è destinata, nella misura massima di 100 milioni per il 2020 e di 150 milioni di euro annui a decorrere dal 2021, al Fondo di cui all’articolo 27, comma 2, per finanziare interventi di decarbonizzazione e di efficientamento energetico del settore industriale e, per una quota di 20 milioni all’anno per gli anni dal 2020 al 2024, al “Fondo per la riconversione occupazionale dei territori in cui sono ubicate centrali a carbone”, da istituire presso il Ministero dello sviluppo economico, le cui modalità di gestione sono stabilite con decreto adottato entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione dal Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e con il Ministro dell’economia e delle finanze. Per la copertura degli oneri relativi ai predetti fondi si utilizzano le quote dei proventi delle aste assegnate al Ministero dello sviluppo economico e, se necessario, per la residua copertura si utilizzano le quote dei proventi assegnate al Ministero dell’ambiente e della tutela del mate e del territorio».
  2. All’articolo 27 del decreto legislativo 13 marzo 2013, n. 30, il comma e è sostituito dal seguente: «E’ istituito presso il Ministero dello sviluppo economico il “Fondo per la transizione energetica nel settore industriale», per sostenere la transizione energetica di settori o di sottosettori considerati esposti a un rischio elevato di rilocalizzazione delle emissioni di carbonio a causa dei costi connessi alle emissioni di gas a effetto serra trasferiti sui prezzi dell’energia elettrica. Il Fondo è alimentato secondo le previsioni dell’articolo 19, comma 5, nel rispetto della normativa europea in materia di aiuti di Stato e della normativa relativa al sistema per lo scambio di quote di emissione dei gas a effetto serra di cui alla direttiva UE 2003/87/CE come da ultimo modificata con direttiva UE/2018/410. Nel rispetto degli equilibri di finanza pubblica, con uno o più decreti adottati entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione dal Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e con il Ministro dell’economia e delle finanze, sono stabilite le modalità di gestione del Fondo».

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«Non abbiamo intenzione di chiudere il San Marcellino, né tanto meno vogliamo depotenziarlo. Una struttura valida. Tra i presidi periferici della Sardegna è sicuramente uno dei migliori, dal punto di vista edilizio ed organizzativo.»

Lo ha dichiarato l’assessore della Sanità, Mario Nieddu, ai sindaci del Sarrabus nel corso dell’incontro pubblico che si è tenuto nel comune di Muravera al termine del sopralluogo all’ospedale della città e a cui hanno partecipato anche i consiglieri regionali, gli onorevoli Roberto Caredda, Giorgio Oppi, Fausto Piga e Stefano Schirru. Presente anche il deputato sardo Guido De Martini, componente della commissione Sanità della Camera. Circa 6 milioni di euro la spesa per la ristrutturazione del nosocomio che serve un territorio di 30 mila abitanti e ha un afflusso turistico di 3,5 milioni di presenze l’anno.
«I servizi erogati oggi nell’ospedale di Muravera – ha rassicurato l’assessore della Sanità – verranno mantenuti e possibilmente implementati. Abbiamo in programma di bandire circa settanta concorsi per medici e operatori del comparto sanitario, per dare una prima forte risposta alla cronica carenza di personale nei presidi dell’isola.»
L’esponente della Giunta Solinas ha poi concluso intervenendo sull’imminente riforma del sistema sanitario: «Il San Marcellino, così come altri presidi territoriali dell’isola, sconta il peso dei una politica che per aderire al DM. 70, ha tagliato i servizi e abbandonato le strutture periferiche a una lenta agonia. La riforma partirà dal superamento del modello fondato sull’Ats e si completerà con ciò che metteremo insieme attraverso gli Stati generali della Salute, che partiranno in autunno e avranno il preciso compito di coinvolgere i territori in questo delicato, ma indispensabile processo per il futuro della sanità della Sardegna».

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Domani, giovedì 5 settembre, si chiude con un grande concerto dei migliori virtuosi dell’Accademia internazionale di musica di Cagliari il festival “Le notti musicali”, che da lunedì ha visto sul palco dell’auditorium del conservatorio “G.P. Da Palestrina” le stelle mondiali della classica, in città come docenti.

Per la prima volta il festival che ospita i grandi nomi ha deciso di inserire nel suo cartellone- con un appuntamento intitolato “do-re-mi-fa- sol-la-si. Tutti insieme” – i talenti dell’Accademia. Tra questi spiccano anche tre sardi. Si tratta dei pianisti Marco Schirru e Federico Melis e del flautista Massimiliano Loi.

Ancora: tra gli artisti chiamati a esibirsi sul palco dell’auditorium del Conservatorio spiccano pure i nomi di alcuni giovani virtuosi con una carriera già promettente. Nomi come quelli di Anastasia Pentina, violinista ucraina già vincitrice di importanti concorsi internazionali, Yuliia Van, altra violinista ucraina recentemente vincitrice del Concorso Montreal, in Canada, la pianista Annalisa Londero, chiamata a suonare in numerosi teatri d’Italia, il baritono Bruno Galati, ed il soprano Airi Sunada che già da tempo collaborano con l’accademia della Scala di Milano.

L’appuntamento prenderà il via alle 21.00 e proporrà un ricco programma che spazierà da F. Chopin a F. Listz, da M. Ravel a S. Rachmaninov, sino al bel canto con brani di Giuseppe Verdi.

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Il direttivo dell’Associazione Punta Giara ha convocato una conferenza stampa per domenica 8 settembre, alle 12.00, in piazza del Nuraghe, con il proposito «di aprire un dibattito su alcune questioni che l’Associazione ritiene davvero importanti e meritevoli di una pacifica ed aperta discussione pubblica».

«Credendo profondamente nel potere della comunicazione e dello scambio l’Associazione Punta Giara attende la partecipazione di tutti, operatori del settore e non e dei rappresentanti dell’amministrazione nonché, di chiunque abbia il piacere di ascoltare o offrire il proprio contributo al dibattito che ci aspettiamo costruttivo, ritenendo ogni spunto prezioso per le nostre riflessioni e decisioni future.»

     

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Continua, a Carbonia, l’azione di prevenzione dei volontari di Fondazione per un Mondo Libero dalla Droga. Come nelle scorse settimane i volontari questa sera, mercoledì 4 settembre,distribuiranno centinaia di libretti informativi sulle reali conseguenze causate dall’uso di sostanze stupefacenti.

«Il dibattito sulle droghe “leggere” e “pesanti” appassiona soprattutto coloro che sono favorevoli alla legalizzazione di quelle leggere, convinti che con questo provvedimento si toglierebbe lo spaccio dalle mani della criminalità, incrementerebbe le entrate nelle casse dell’erario e si avrebbe il controllo di coloro che ne fanno uso, quasi che se lo spacciatore è lo stato va bene, e che il consumo di quella sostanza non produca lo stesso effetto su chi ne fa uso. Una filosofia un pò bizzarra che non tiene conto e delle esperienze del passato e dei paesi dove questo provvedimento è in vigore e delle conseguenze sul futuro dei nostri giovani. La necessità di promuovere una nuova cultura del rispetto di sé nasce anche dall’informazione diffusa e corretta sui devastanti effetti personali e sociali delle droghe, i volontari di Fondazione per un Mondo Libero dalla Droga saranno sempre dalla parte dei giovani e contro la cultura della morte che le droghe causano ovunque si diffondono.»

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Si va verso lo sblocco in tempi rapidi delle assunzioni nei Consorzi di bonifica della Sardegna. È una delle misure contenute in due proposte di delibera – che l’assessore regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, porterà all’attenzione della Giunta – illustrate ai vertici dei Consorzi e dell’Anbi (l’Associazione nazionale bonifiche irrigazioni) regionale.

Con la prima delibera si procede allo sblocco dello stanziamento di bilancio di 3 milioni di euro per coprire i costi del personale stagionale che i Consorzi sostengono nel periodo della campagna irrigua: i fondi saranno ripartiti con il criterio della proporzionalità rispetto ai fabbisogni. L’esponente della Giunta Solinas si è anche impegnata ad attivarsi per reperire le risorse ancora mancanti, oltre un milione di euro, necessarie per soddisfare tutte le richieste pervenute.

«Con la seconda proposta – ha spiegato l’assessore dell’Agricoltura – recependo le istanze portate da diversi Consorzi e dall’Anbi, vengono date alcune direttive urgenti in tema di assunzioni a tempo indeterminato, rimaste ferme da anni in assenza delle apposite direttive che la precedente Giunta si era impegnata ad approvare. Un’urgenza legata anche agli effetti che la “quota 100” sta avendo nell’accelerare i pensionamenti del personale.»

E’ stato deciso poi di riprendere il tavolo tecnico per l’esame dei problemi legati alla definizione degli schemi di bilancio. «Sarà anche attivato un tavolo specifico – ha concluso Gabriella Murgia – per avere, una volta superata l’urgenza delle prime assunzioni a tempo indeterminato, un quadro di indirizzo più preciso per programmare adeguatamente il reclutamento, da parte degli stessi Consorzi, delle figure professionali necessarie».

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Il presidente Daniela Marras ha convocato il Consiglio comunale di Carbonia per lunedì 9 settembre, alle ore 17.30, nella sala polifunzionale di piazza Roma. Il Consiglio comunale discuterà i seguenti punti all’ordine del giorno della seduta:

1. Comunicazioni del Sindaco;

2. Interrogazioni, interpellanze e mozioni;

3. Accordi di programma “Progetto di riconversione e riqualificazione industriale per l’area di crisi industriale complessiva di Portovesme”, approvazione dello schema di accordo di programma e autorizzazione alla sottoscrizione;

4. Approvazione indirizzo delle modalità di gestione dell’iniziativa (Installazione e Conduzione del servizio) denominata “Casa dell’Acqua Pubblica”, attraverso affidamento diretto in house alla società So.Mi.Ca SpA.