23 December, 2025

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Dopo quello per Radja Nainggolan, nuovo bagno di folla questa sera all’aeroporto di Elmas per l’arrivo di Nahitan Michel Nández Acosta, centrocampista del Boca Junior e della nazionale uruguayana. Il Cagliari ha chiuso la lunga trattativa e il calciatore domani effettuerà le visite mediche, al termine delle quali firmerà il contratto.

Nato a Punta del Este il, 28 dicembre 1995, Nahitan Michel Nández Acosta, 172 cm per 70 kg di peso forma, è cresciuto nel Penarol, nelle cui fila ha disputato 76 partite, realizzando con 8 goal. Passato al Boca Juniors, con la squadra di Buenos Aires ha disputato 36 partite, con 6 goal. Il Cagliari aveva messo gli occhi su di lui già l’anno scorso, senza riuscire la trattativa. Tornato alla carica quest’anno, dopo un lungo tira e molla il presidente Tommaso Giulini ha chiuso nelle ultime ore, riuscendo a metterlo a disposizione di Rolando Maran.

Con il nazionale croato Marko Rog, 24 anni, 180 cm per 73 kg di peso forma, prelevato in prestito dal Napoli, e Radja Nainggolan, Nahitan Michel Nández Acosta costituisce un nuovo tassello di un centrocampo di grande qualità che promette di non far rimpiangere la partenza di Nicolò Barella e anzi di far fare alla squadra rossoblu un grande salto di qualità.

La squadra, intanto, oggi ha brillato nell’amichevole disputata a Istanbul, sul campo del Fenerbahçe, terminata 2 a 2, che ha visto l’esordio di Radja Nainggolan. Chiuso il primo tempo sotto di due goal, il Cagliari ha avuto una grande reazione in avvio di ripresa, realizzando due goal in 9′, tra il 54′ ed il 63′, con l’attaccante nordcoreano Kwang-Song Han, subentrato a Valter Birsa, su assist di Radja Nainggolan, e con Joao Pedro, su calcio di rigore, concesso per un fallo commesso dal messicano Diego Antonio Reyes Rosales sullo stesso attaccante brasiliano. Nel finale il Cagliari ha sfiorato anche la vittoria con Alberto Certi.

Il Cagliari tornerà in campo venerdì per affrontare il Catania allo stadio “Massimino”, nell’ultimo test amichevole prima dell’impegno di Coppa Italia.

La società, intanto, non ha ancora concluso la campagna acquisti e altri due colpi potrebbero essere definitivi nei prossimi giorni.

Sta nascendo un grande Cagliari!

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Il Consiglio regionale ha approvato la terza variazione del bilancio 2019/2021.

La seduta è stata aperta dal presidente Michele Pais. Dopo le formalità di rito il presidente ha brevemente ricordato, in occasione della giornata del sacrificio del lavoro italiano nel mondo, la tragedia di Marcinelle, in Belgio, dove l’8 agosto del 1956 persero la vita 262 nostri connazionali. Il Consiglio ha osservato un minuto di silenzio.

L’Assemblea ha poi ha iniziato l’esame dell’ordine del giorno con il disegno di legge 39/A – Giunta regionale (Terza variazione di bilancio 2019-2021).

Sull’ordine dei lavori, il consigliere dei Progressisti Francesco Agus ha ricordato che la legge in esame è un testo soggetto alle disposizioni della legge 24 del 2016 che prevede sia una analisi tecnico normativa che verifica sia la compatibilità del testo sia con la legislazione vigente che l’impatto sul sistema produttiva. Sono dati indispensabili, ha concluso, che nonostante la procedura di urgenza di questo provvedimento vanno tenuti nella massima considerazione per il futuro.

Dopo aver aperto la discussione generale, il presidente ha dato la parola al relatore di maggioranza, il consigliere Giovanni Satta (Psd’Az). Nel suo intervento Giovanni Satta si è soffermato sui punti principali della legge, dalle entrate tributarie gli accantonamenti, alla rimodulazione prevista dall’art.4 in base alla recente sentenza 6 della Corte Costituzionale che impone la cessazione dei prelievi dello Stato dal 2014 (285 milioni l’anno) in poi per il risanamento della finanza pubblica, specificando che il nuovo contributo per il 2019 dovrà essere stabilito da intesa Stato Regione. Da mettere in evidenza, ha aggiunto Giovanni Satta, anche i 244 milioni a copertura del disavanzo del sistema sanitario, l’inserimento nel bilancio di altri tributi ingiustamente incamerati dallo Stato ma spettanti alla Regione, la copertura dei costi della continuità territoriale aerea per 18 milioni fino ad aprile 2020 al netto del contributo dello Stato.

Il relatore di minoranza Cesare Moriconi (Pd) ha messo l’accento sul fatto che la variazione di bilancio contiene alcune parti amministrative approvate all’unanimità dalla commissione ed altre di chiaro significato politico che hanno suscitato un marcato dissenso fra maggioranza ed opposizione, soprattutto per quanto riguarda i rapporti fra Stato e Regione in materia di entrate ed accantonamenti. Assistiamo da tempo, ha lamentato Moriconi, ad una azione dello Stato contro la Sardegna, e questa poteva e doveva essere l’occasione per mettere in moto una forte azione politica innalzando l’asticella del confronto con lo Stato, invece introduciamo temi di enorme portata introduciamo timidamente in una variazione di bilancio, ignorando l’opportunità di una grande mobilitazione per la Sardegna. Il parlamento, ha poi spiegato il consigliere, discute di una di autonomia differenziata voluta dal nord e temuta sud dal per un evidente problema di risorse, mentre noi discutiamo mozioni ed altre cose di minore importanza tralasciando l’unico grande tema politico. In pratica, ha detto infine, lo stesso art.4 senza la risoluzione su entrate ed accantonamenti si riduce a ben poca cosa, per cui è urgente che la risoluzione torni subito in Aula.

Ha assunto la presidenza dell’Assemblea il vice presidente Giovanni Antonio Satta.

Il consigliere dei Progressisti Francesco Agus ha parlato di un passaggio tecnico che contiene norme urgenti su accantonamenti e continuità ma, giustamente, la commissione non si è limitata ad un dibattito tecnico ma lo ha esteso al campo politico. Negli ultimi 10 anni, ha sostenuto, c’è stato il progressivo arretramento delle posizioni della Sardegna nei confronti dello Stato e questa volta niente fa prevedere una eccezione almeno nel breve periodo. Concretamente, ha proseguito, dopo esserci occupati molto a lungo di vertenza entrate, patto di stabilità ed accantonamenti, ora rischiamo di ripartire daccapo e per giunta con meno risorse, muovendoci su scale mobili che marciano in direzione contraria. Agus ha poi criticato il presidente della Regione Christian Solinas «che per l’ennesima volta ha evitato ascolto del Consiglio», perché problema non sono solo gli accantonamenti ma quanto si sta discutendo in parlamento, non solo sull’autonomia differenziata ma anche sulla cosiddetta flat tax che ridurrà le nostre entrate, e quelle degli enti locali sardi (Comuni e Province) che già oggi sono meno finanziati degli altri del territorio nazionale per circa 200 milioni. Discutiamo di questi grandi temi nella commissione speciale sull’insularità che stiamo per istituire, ha concluso, e lavoriamo anche ad un osservatorio sulle decisioni del governo che riguardano la Sardegna.

Sempre per i Progressisti, anche il consigliere Massimo Zedda ha attaccato il presidente della Regione Solinas che, «dopo 3 mesi di assenza dall’Aula ha fornito numeri già noti che non aiutano la Sardegna, per cui o si cambia passo a cominciare dal presidente e dalla Giunta o andiamo a sbattere dato che i ricorsi dicono che abbiamo ragione ma poi le risorse che ci spettano non arrivano». Dobbiamo invece ragionare, ha proposto Massimo Zedda, sulla nostra capacità di produrre buone norme di attuazione cominciando a potenziare le strutture del Consiglio, replicando la positiva esperienza del Trentino-Alto Adige che ha cominciato da decenni a percorrere questa strada costituendo uffici appositi e formando specialisti. Purtroppo in Sardegna, ha lamentato, non vedo passione ed interesse su questi argomenti, eppure l’insularità ci costa 630 milioni e l’energia 400, per non parlare di accise ed accantonamenti. Dopo aver ricordato la grande manifestazione contro il governo Prodi (dello stesso colore politico della Giunta regionale di allora), Massimo Zedda ha affermato che «oggi siamo in una situazione ben peggiore, perché l’autonomia rivendicata dalla sola Lombardia significa scuola, sanità, ambiente, rifiuti, protezione civile, commercio estero, rapporti con la Ue e molto altro, con quella Regione che potrebbe trattenere tutte le risorse necessarie a svolgere quelle funzioni. Di fronte a tutto questo, ha concluso, «la nostra vertenza è niente ed è niente anche rispetto al disegno di Bossi dell’indipendenza: qui sono in ballo decine di miliardi, per cui o alziamo davvero la voce o saremo sopraffatti». (Af)

Dopo l’on. Massimo Zedda ha preso la parola per la Giunta l’on. Giuseppe Fasolino, assessore al Bilancio, e ha detto: “Questo disegno di legge affronta tematiche tecniche ma anche qualche punto politico come l’impegno che stiamo prendendo sugli accantonamenti. Quella con lo Stato è una vertenza che può rappresentare una soluzione ad alcuni grandi problemi della nostra isola, perché i diritti dei nostri concittadini sino a oggi non sono stati sempre riconosciuti dallo Stato, come affermato anche da chi mi ha preceduto. Alla base dell’articolo 4 del nostro disegno di legge c’è il riordino di tutti gli accantonamenti nel bilancio della Regione a seguito della sentenza 6/2018 della Corte costituzionale.  Le entrate certe 2018, certe perché c’è la declaratoria della Consulta, sono state messe nel bilancio 2019 mentre il resto sarà oggetto di trattativa con il Governo nazionale.

Ancora, con le norme dell’articolo 4 abbiamo consentito ai Comuni sardi di spendere milioni di euro di somme sino a oggi vincolate. Abbiamo anche inserito le somme di copertura per gli oneri derivanti dalla continuità territoriale, 18 milioni di euro. E abbiamo inserito anche 27 milioni di euro per completare il fabbisogno della legge 162 consentendo alle famiglie che hanno una disabilità di avere con certezza il sostegno. Dico questo per smentire che la nostra giunta sia ferma o sia timida: noi facciamo tutto quel che possiamo, con umiltà e concretezza”.

Conclusa la discussione generale l’Aula è passata all’esame dell’articolato di legge e subito l’on. Massimo Zedda (Progressisti) ha chiesto “come mai, nonostante abbiamo preso l’impegno a non presentare emendamenti, sono invece comparsi emendamenti della maggioranza”. L’on. Cesare Moriconi (Pd) è intervenuto come vicepresidente della commissione Bilancio e ha detto: “Abbiamo preso tutti l’impegno in commissione a non presentare emendamenti e spero che quell’impegno sia mantenuto perché altrimenti viene meno il rapporto di leale collaborazione tra noi”. La Giunta ha annunciato il ritiro dei suoi emendamenti e anche l’on. Desirè Manca (Cinque stelle) ha reiterato la richiesta di ritiro degli emendamenti “come da accordi presi. Altrimenti anche noi dobbiamo essere messi nelle condizioni di presentare emendamenti”.

L’on. Stara (Progressisti) ha chiesto una sospensione dei lavori per valutare ma l’on. Domenico Gallus (Udc) ha comunicato: “Non ritirerò l’emendamento perché non si possono mandare a casa 35 lavoratori e abbiamo voglia a parlare di contrasto allo spopolamento se poi non agiamo in concreto per frenarlo”. Il presidente Michele Pais, dunquem, ha sospeso il Consiglio e ha convocato la conferenza dei capigruppo.

Alla ripresa dei lavori il presidente Michele Pais ha aperto la discussione sull’articolo 1 “Aggiornamento fondo di cassa al 1° gennaio 2019”. La norma ridetermina in 379 milioni e 299mila euro la dotazione finanziaria del fondo. Non essendoci iscritti a parlare il testo dell’articolo è stato messo in votazione e approvato con 38 voti a favore e 6 astenuti.

Approvati in rapida successione anche l’articolo 2  “Uffici territoriali di protezione civile. Modifiche all’articolo 1 della legge regionale n. 36 del 2013” (44 sì e 5 astenuti) e 3 “Ufficiale rogante. Modifiche all’articolo 38 della legge regionale n. 8 del 2018” (41 sì e 7 astenuti).

Il consigliere Francesco Agus (Progressisti) ha invitato il presidente Michele Pais ad aprire la discussione degli articoli prima di chiamare la votazione. «In Aula c’è tanta confusione. Prima alcuni colleghi non hanno nemmeno potuto esprimere il voto. Chiedo, anche se si tratta di un testo condiviso, di avere il tempo di capire trattandosi pur sempre di una legge di bilancio».

Sull’art. 4 “Disposizioni in materia di entrate tributarie e accantonamenti a carico della Regione titolo di concorso alla finanza pubblica. Modifiche all’articolo 3 della legge regionale n. 48 del 2018” è intervenuto il consigliere Massimo Zedda (Progressisti): «E’ meglio chiarirci sul contenuto degli articoli altrimenti gli sforzi fatti in commissione saranno inutili. L’art. 3, appena approvato, toglie soldi al fondo unico degli enti locali e quindi, in percentuale, a comuni, province e città metropolitana. Sull’articolo 4 la minoranza deciderà come votare. Occorre chiarire che si tratta di una norma che decide di iscrivere a bilancio il taglio degli accantonamenti sancito dalle sentenze della Corte Costituzionale. Si tratta però di un approccio sbagliato – ha detto Massimo Zedda – a livello nazionale si discute di una riforma molto pericolosa per la Sardegna: la riforma delle autonomie locali caldeggiata dalla Lega». Secondo Massimo Zedda, nel confronto con lo Stato si possono seguire due strade: quella della contrapposizione politica o quella del dialogo tecnico. Si può anche decidere di combinare le cose. Se però mancano questi elementi si rischia di rendere vana ogni battaglia legale. La Corte Costituzione non può ogni volta sostituirsi alla politica. In alcune questioni la Consulta si sta schierando a difesa dello Stato e non delle Regioni perché pensa che molte questioni si possano risolvere attraverso le norme di attuazione. Ho dubbi che la strada seguita dalla Giunta sugli accantonamenti sia quella giusta. Non basta evidenziare i crediti verso lo Stato, bisogna anche saperli recuperare».

Giuseppe Meloni (Pd) ha lamentato la mancata apertura di una discussione sugli accantonamenti: «Ieri in Aula ha parlato solo il presidente Solinas e non c’è stato dibattito. Il tema si sta sottovalutando. L’opinione pubblica è distratta da leggi antidemocratiche e liberticide approvate dal Parlamento, nel frattempo succedono altre cose. Il disegno di riforma dell’autonomia è una secessione delle regioni ricche, quel provvedimento fortemente voluto dalla Lega si sta sottovalutando, invece deve diventare centrale in quest’Aula perché sarà decisivo per le sorti della nostra Regione. Cosa succederà alla Sardegna se quella legge passerà?».

Cesare Moriconi (Pd) ha ribadito, in apertura del suo intervento, perché l’opposizione ha votato a favore dell’articolo 4 in Commissione: «Contiene previsioni che noi stessi nella precedente legislature abbiamo inserito nella legge di bilancio. Voglio richiamare però l’attenzione sul fatto che lo Stato sleale non è un’entità astratta. In Parlamento siedono anche i parlamentari eletti nella nostra Regione che hanno votato la legge di stabilità 2019 all’interno della quale ci sono parametri al di fuori dei principi sanciti dalla Costituzione. Il senso della risoluzione presentata ieri era quello di chiamare a raccolta tutte le forze politiche e sociali in difesa dei diritti dei sardi. Ieri si è persa un’occasione per cercare di accelerare il processo di unione».

Messo in votazione l’articolo 4 è passato con 44 voti a favore e sei astenuti.

Sull’art. 5 “Disposizioni in materia di enti locali e politiche territoriali. Modifiche all’articolo 4 della legge regionale n. 48 del 2018” è intervenuto il consigliere Gian Franco Satta (Progressisti): «E’ un articolo che dovrebbe occuparsi di opere territoriali ma in realtà si occupa solo della caserma dei carabinieri di Tempio con uno stanziamento di 400mila euro – ha detto Gian Franco Satta – non ci sono risorse per i comuni che hanno un indice di disoccupazione altissimo, un tessuto produttivo fragile e soffrono, più di altri, il dramma dello spopolamento. Da quei territori provengono i sindaci che in questi anni hanno subito vili attentati. A loro diamo la solidarietà ma solo a parole. I fatti vanno in direzione opposta. Ho chiesto di finanziare i Gruppi di azione locali che oggi vedono dimezzate le risorse. Sarebbe un segnale importante a territori che negli anni hanno dimostrato di sapersi organizzare mettendo insieme lavoratori, imprese ed enti locali a favore della crescita. L’impegno è stato quello di aggiornare la discussione a settembre, mi auguro che diventi una priorità. Solo così si potrà dare una risposta ai territori interessati».

Massimo Zedda (Progressisti) ha criticato il metodo scelto dalla maggioranza: «In Commissione si è auspicato di operare puntando sulla programmazione anziché sugli interventi ad hoc – ha detto Massimo Zedda – se si interviene singolarmente senza tener conto dell’interesse di tutti si dà ad intendere che l’assenza di assessori in rappresentanza di alcuni territori determina la mancata distribuzione di risorse. Su una tematica come questa mi sarei aspettato un’interlocuzione con l’Arma dei carabinieri per capire quali sono le priorità di intervento. Magari avrebbero indicato altre località. Qui si interviene su una singola caserma per una nostra scelta che non mi convince. Così si dà ragione a chi pensa che per ottenere qualcosa occorra rivolgersi al politico di turno. E’ un modo sbagliato di operare».

Il presidente Pais ha quindi messo in votazione l’art.5 che è stato approvato con 44 voti a favore e 6 astenuti.

L’Aula è quindi passata all’esame dell’art. 6 “Disposizioni in materia di ambiente, territorio e trasporti. Modifiche all’articolo 5 della legge regionale n. 48 del 2018”.

Sull’ordine dei lavori è intervenuto Eugenio Lai chiedendo il rispetto del Regolamento consiliare: «Si sta verificando che alcuni consiglieri stiano fuori dall’aula durante la discussione e poi rientrino per votare. Questo non si può fare».

Sul testo dell’art.6 è intervenuto ancora Massimo Zedda (Progressisti): «Riguarda il finanziamento del piano regionale dei trasporti . Va bene, ma occorrerebbe sapere che Piano si intende adottare. Occorre capire cosa si vuol fare. Ormai il Piano non si calcola esclusivamente su costi e benefici sul singolo passeggero trasportato ma ci sono altri parametri che riguardano l’impatto ambientale, la mobilità degli studenti e dei pendolari etc. Servono risorse per finanziare gli obiettivi individuati. Occorre pianificare, il piano dei trasporti è strettamente collegato allo spopolamento dei comuni. Le difficoltà di accesso ad alcuni territori è direttamente proporzionale al decremento demografico».

Sulla stessa lunghezza d’onda Gian Franco Satta (Progressisti): «L’ultimo piano dei trasporti è datato 2008. In quel piano si parlava di possibili effetti positivi nel 2021. Se l’approccio è innovativo non deve essere tale da anticipare anche l’anno. I trasporti rappresentano un settore che, insieme alla sanità, agli enti locali e al funzionamento della macchina amministrativa regionale, è una delle voci di spesa più importanti del bilancio regionale. Il Consiglio deve occuparsene per capire quale sarà la rete dei trasporti, come saranno organizzati i servizi che incidono, come ha detto Massimo Zedda, sullo spopolamento. Non capisco quale sia l’atteggiamento dell’assessore su questo tema. O ha le idee talmente chiare o non si capisce perché chieda ulteriori 300mila euro rispetto alle risorse (120mila)  stanziate nella precedente finanziaria».

A Gian Franco Satta ha replicato l’assessore al Bilancio Giuseppe Fasolino: «Non si tratta di risorse aggiuntive ma di una rimodulazione dei fondi già stanziati spostandoli da un esercizio finanziario all’altro perché non si è riusciti a spenderli».

Messo in votazione l’articolo 6 è stato approvato con 43 sì e 6 astenuti.

Il presidente è passato all’esame dell’articolo 6bis “Norme in materia di politiche sociali”. Per dichiarazioni di voto è intervenuto il consigliere Massimo Zedda (Progressisti), il quale ha voluto fare un ragionamento complessivo e ha affermato che è necessario adottare il Fondo unico dei servizi sociali, in modo da dotare i singoli Comuni di una dote di risorse per le politiche sociali.

Eugenio Lai (Leu) ha affermato che questo articolo va a incidere nella sfera degli enti locali e che avrebbe voluto sentire in Commissione, almeno informalmente, il Cal e l’Anci per capire se questo testo fosse condiviso dalle associazioni degli enti locali. Lai ha sottolineato di aver ricevuto alcuna risposta. Il presidente Pais ha messo in votazione l’articolo che è stato approvato con 35 voti favorevoli e 14 astenuti.

Il presidente ha aperto la discussione sull’Articolo 7 “Sostituzione di allegati. Modifiche alla legge regionale del n. 49 del 2019”.

Massimo Zedda (Progressisti) ha preso la parola per evidenziare che sarebbe meglio investire sul trasporto su rotaia, piuttosto che sul continuare a finanziare cantieri come quelli che nei decenni si sono susseguiti sulla Statale 131. Per Zedda si otterrebbero maggiori benefici per il traffico, la sicurezza stradale, i tempi di percorrenza e la lotta allo spopolamento di molte aree della Sardegna se i finanziamenti venissero destinati alla rete ferroviaria dell’Isola.

Ha quindi preso la parola il consigliere della Lega, Ignazio Manca, il quale, essendo anche componente della Giunta per il Regolamento, ha sottolineato “che i reiterati interventi di alcuni colleghi mettono in luce, non solo la preparazione dell’eloquio personale del singolo oratore, ma stanno creando un palese rallentamento dei lavori”. “Per questo motivo – ha aggiunto – anticipo fin d’ora una mia iniziativa in sede di Giunta del Regolamento: occorre regolamentare il numero massimo di interventi consentito su ogni punto all’ordine del giorno per ogni singolo consigliere, così da consentire non solo a ciascun consigliere di esprimersi, ma al Consiglio di procedere con maggior speditezza dei lavori”.  E ha concluso. “Ovviamente con il massimo rispetto verso i colleghi e tutta l’Aula e nulla nei confronti dell’onorevole Zedda, nei cui confronti nutro una sincera stima”.

La presidenza dell’Aula è stata assunta dal vice presidente Giovanni Antonio Satta (Riformatori sardi). Per dichiarazioni di voto è intervenuto Antonio Piu (Progressisti), il quale ha criticato le affermazioni del consigliere Manca e ha affermato che il principio del processo democratico deve essere tutelato, ancor di più da chi fa parte della Giunta per il regolamento. Piu ha ricordato che in Commissione si era raggiunto l’accordo di ritirare gli emendamenti per consentire di approvare un provvedimento che contiene interventi importanti. “Credo – ha affermato – che quello dell’on. Ignazio Manca sia stato un brutto scivolone da non ripetersi più”.

Francesco Agus (capogruppo Progressisti), annunciando il voto di astensione, ha affermato che “ci sono molti modi di rallentare i lavori” e ha ricordato che il suo ruolo è quello di legislatore e non solo quello di spingere dei pulsanti. Agus ha ricordato anche che in altre occasioni i consigli e suggerimenti delle opposizioni hanno consentito di migliorare dei provvedimenti legislativi. Rivolgendosi al collega Ignazio Manca l’ha esortato a evitare tali scivoloni e che i regolamenti sono redatti a tutela delle minoranze e delle maggioranze.

Ha concordato con Agus anche Eugenio Lai (Leu), che ha annunciato l’astensione e ha ricordato che il modo migliore per rallentare i lavori è di provocare le opposizioni sui loro diritti essenziali. Ha quindi criticato l’atteggiamento del consigliere della Lega, Ignazio Manca, esortandolo a scusarsi e ricordando anche che la minoranza sta garantendo il numero legale e non sta facendo ostruzionismo sterile.

Massimo Zedda (Progressisti) ha ricordato che se si pongono questioni di forma, di regolamenti, chi soccombe non è l’opposizione e che chi ha fretta di approvare le leggi è la maggioranza. Massimo Zedda ha quindi criticato l’atteggiamento del consigliere Manca, ricordando che la minoranza anche nelle Commissioni, spesso sta garantendo il numero legale e lo svolgimento dei lavori.

Giuseppe Meloni (Pd) ha dichiarato il voto di astensione e ha ricordato al consigliere Ignazio Manca  che il suo non è il modo più corretto di agire, ricordando che mai nella scorsa legislatura la maggioranza si è sognata di avanzare proposte di questo tipo, neanche quando giungevano atteggiamenti di ostruzionismo. In conclusione Giuseppe Meloni ha detto: “Lo prendo come uno scivolone e una svista”.

E’ quindi intervenuto il presidente Michele Pais, il quale ha ricordato all’Aula che la variazione di bilancio in esame è giunta in Consiglio regionale grazie all’accordo tra maggioranza e opposizione “che io ringrazio”. Michele Pais ha affermato che “non c’è alcuna intenzione di censurare interventi di alcuno e sarà data la parola a chi la chiederà”.  Pais ha chiesto all’intero Consiglio di andare avanti con l’accordo tra galantuomini, grazie al quale il provvedimento è arrivato in Aula, perché si tratta di un provvedimento importante.

Giorgio Oppi (Udc) ha evidenziato che la minoranza sta facendo un’opposizione corretta. Il consigliere di maggioranza ha ricordato che il Regolamento è stato già modificato e che favorisce l’opposizione. Ha esortato tutti a stare attenti a quello che si dice. Oppi ha poi proposto di “evitare lacerazioni e perdite di tempo”, rassicurando l’Aula che si sta arrivando a una conclusione in base a quell’accordo preso questa mattina e ha affermato che “adesso bisogna procedere speditamente”. Giorgio Oppi ha però ricordato all’opposizione che anche nella scorsa legislatura l’allora minoranza ha più volte garantito il numero legale nelle Commissioni.

Valter Piscedda (Pd) ha annunciato il voto di astensione e ha ricordato che gli accordi vanno rispettati. Rivolgendosi al consigliere Ignazio Manca ha affermato che si può anche sbagliare “ma la esorto a chiedere scusa”.

Gianfranco Ganau (capogruppo Pd) ha annunciato il voto di astensione “ma non posso fare a meno di intervenire sulle dichiarazioni dell’on. Ignazio Manca che evidentemente vuol far saltare la votazione in giornata del provvedimento”. Ganau ha affermato che quello del consigliere Manca è stato un atto grave che mortifica le minoranze. Ganau ha fatto un appello alle minoranze di sospendere gli interventi nel caso di scuse da parte del consigliere Manca, affinché si possa  procedere spediti e approvare un provvedimento importante “grazie alla nostra presenza”.

Il Presidente Pais ha ribadito di farsi garante delle prerogative e dei ditti dei consiglieri. Laura Caddeo (Progressisti) ha dichiarato il voto di astensione. Non mi stancherò mai – ha detto – di sostenere la democrazia. In un Consiglio dove per tutto il pomeriggio si è parlato di patto tra galantuomini  – ha concluso – voglio ricordare che  ci sono anche le consigliere che mantengono i patti.

Gian Franco Satta (Progressisti) ha dichiarato l’astensione e ha espresso apprezzamento per l’intervento del Presidente Pais. L’esponente dei Progressisti ha parlato di “caduta di stile” da parte del consigliere Ignazio Manca. Questa opposizione – ha detto –  ha dimostrato tutta la collaborazione possibile. Ignazio Manca dovrebbe chiedere scusa a questa aula affinché il dibattito possa procedere e continuare con serenità

Il Presidente del Consiglio ha fatto un ulteriore appello all’aula per rispettare l’accordo.

Maria Laura Orrù (Progressisti) ha affermato che il consigliere Manca dovrebbe chiedere scusa all’aula. I sistemi democratici devono essere sempre difesi. La democrazia sta alla base di ogni discussione. Noi siamo abituati a confrontarci. L’ascolto sta alla base di tutto. Invito tutti a una seria riflessione

Michele Cossa (Riformatori sardi) ha detto che è necessario riacquisire  le dinamiche dell’aula . Gli accordi tra galantuomini – ha aggiunto – si fanno tra i capigruppo, o in commissione, tra i componenti della commissione. Questo però non toglie a nessun consigliere di rinunciare ai propri diritti. Ognuno di noi rappresenta se  stesso, l’unico abilitato a esprimere la posizione del gruppo è il capogruppo.  Superiamo questa fase e andiamo avanti.

Pierluigi Saiu (Lega) ha richiamato l’appello fatto dal presidente Pais al buonsenso e al senso di responsabilità. Per il presidente della Prima commissione l’intervento del consigliere Manca non deve essere frainteso o strumentalizzato. Sono sicuro che Manca – ha affermato Pierluigi Saiu – non voleva  provocare né mettere un bavaglio a quest’Aula. Riconosco all’opposizione un grande senso di responsabilità – ha concluso – questo  provvedimento è arrivato in aula grazie anche al contributo delle forze di opposizione. Voterò a favore.

Piero Comandini (PD) ha detto che l’opposizione non ha bisogno di atti di riconoscimento. Siamo convinti che bisogna rispettare le regole e soprattutto non possiamo accettare il tono di avvertimento usato da Ignazio Manca nel suo intervento.

L’articolo 7 è stato approvato (presenti 51, votanti 30, 21 astenuti).

Successivamente il Consiglio ha iniziato la discussione dell’art. 8. Il relatore ha espresso il parere favorevole sull’emendamento Gallus riguardante il teatro di Paulilatino, mentre l’assessore Giuseppe Fasolino, a nome della Giunta, si è rimesso all’Aula.

Francesco Mura (Fdi), ripercorrendo l’ampia discussione in commissione, ha condiviso nel merito la proposta perché spesso si parla di zone interne senza concretezza e senza individuare la priorità della cultura, come dimostra l’esempio emblematico del teatro di Paulilatino, oggetto di un impegno per la prossima occasione utile, per cui ha chiesto il ritiro dell’emendamento Domenico Gallus.

Massimo Zedda (Progressisti) dopo aver ricordato che le diplomazie delle forze politiche superarono in altre epoche la logica dei poli contrapposti, ha osservato nel merito che, la proposta sul teatro di Paulilatino vale oggi come qualche mese, mentre sarebbe meglio fare un discorso su tutti i teatri del territorio regionale molti dei quali hanno bisogno di investimenti. Massimo Zedda si è espresso infine in modo critico nei confronti del presidente della Regione Solinas, che avrebbe sostenuto alcuni emendamenti “puntuali”.

Il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus ha preannunciato la sua astensione, criticando la previsione nel testo della voce “disposizioni varie”, che contiene per definizione tutto ed il suo contrario attraverso i cosiddetti emendamenti “spot”, sbagliati sempre ma soprattutto all’inizio della legislatura. Francesco Agus ha infine auspicato, nonostante il ritiro di alcuni emendamenti, che venga affrontato quanto prima il problema delle aziende colpite da calamità naturali.

Alla ripresa dei lavori, dopo la Conferenza dei Capigruppo, il presidente Michele Pais ha comunicato all’Aula che l’opposizione ha chiesto una presa di posizione della maggioranza in ordine alla volontà o meno di  modificare il Regolamento in termini restrittivi. E’ stato ribadito – ha detto il Presidente – che non è nelle intenzioni della maggioranza procedere in questo senso.

Gianfranco Ganau (PD) ha chiarito che l’opposizione ha chiesto alla Lega di dichiarare in Aula quale è sull’argomento la sua posizione.

Ha preso la parola Ignazio Manca (Lega) che ha detto di essere dispiaciuto di  aver scatenato in aula questa bufera. Non era mia intenzione – ha affermato –  offendere le opposizioni o i consiglieri che hanno parlato prima di me. La posizione da me espressa – ha detto Ignazio Manca –  è  mia personale quindi non riferibile al mio partito,  non intendevo limitare i diritti dell’opposizione.

Dopo questa dichiarazione sono stati approvati a voto palese: l’articolo 8, l’emendamento 1, e gli articoli 8bis, 9, 10, 11, 12.

L’emendamento n. 1 presentato all’articolo 8, approvato dall’Aula, autorizza per l’anno 2019 la spesa di 500.000 euro quale contributo straordinario in favore del comune di Sorso per l’acquisto e/o la messa in sicurezza, la riqualificazione e la valorizzazione del fabbricato già sede della storica stazione dell’Arma dei carabinieri di Sorso.

Sull’emendamento 2 (Gallus e più), che prevedeva la spesa di 1.200.000 come contributo per l’acquisto del teatro Deledda di Paulilatino, è intervenuto Domenico Gallus che con grande amarezza ha dichiarato di ritirarlo e ha ribadito di non aver mai cercato un tornaconto personale.

L’emendamento è stato ritirato.

Successivamente il Consiglio ha approvato gli allegati e le tabelle collegate alla legge.

Il capogruppo del Psd’Az Franco Mula ha illustrato un ordine del giorno con cui si chiede allo Stato il commissariamento delle opere pubbliche di competenza Anas attualmente bloccate per varie ragioni. Mula ha specificato che il documento dovrà essere trasmesso al presidente del Consiglio dei ministri, al ministro delle Infrastrutture ed ai presidenti delle due Camere.

L’ordine del giorno è stato approvato.

Subito dopo è stato messo in votazione finale il disegno di legge n. 39.

Per dichiarazione di voto il consigliere dei Progressisti Massimo Zedda, riferendosi alla precedente dichiarazione del consigliere Domenico Gallus, ha affermato di essersi occupato a lungo di teatri, subendo anche 4 anni di processi, senza mai cedere alla tentazione di interventi particolari. Quello di Paulilatino, ha aggiunto, è un problema importante ma ce ne sono tanti altri in altri teatri della Sardegna, abbiamo solo chiesto un intervento di sistema. Massimo Zedda, infine, ha annunciato la sua astensione.

La legge è stata infine approvata con 29 voti favorevoli e 20 astenuti.

Successivamente è ripresa la discussione della mozione n. 34 (Giagoni e più) sulla proroga delle concessioni balneari. Il proponente ha annunciato alcune modifiche del documento.

Il presidente Michele Pais ha invitato il consigliere a depositare la proposta.

Sull’ordine dei lavori il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus ha eccepito la prassi irrituale di presentare emendamenti alle mozioni.

Il presidente Michele Pais ha ricordato che il regolamento lo consente, perché il dibattito è stato sospeso nella precedente seduta in fase di discussione generale.

Il capogruppo del Pd Gianfranco Ganau ha ricordato che il collega Mula aveva chiesto di superare la mozione con un ordine del giorno, quindi la discussione generale sulla mozione era chiusa.

Il presidente Michele Pais ha ribadito che la discussione era sospesa ma non chiusa.

Il consigliere dei Progressisti Massimo Zedda ha chiesto la verifica del numero legale.

Il presidente Michele Pais ha replicato che non si può chiedere nell’attuale fase dei lavori.

Il consigliere della Lega Michele Ennas ha richiamato l’attenzione del Consiglio sul fatto che in alcune città si stanno danno interpretazioni discutibili della legge finanziaria nazionale 2018 che prevede la proroga delle concessioni e che la stessa legge riguarda anche commercio su aree pubbliche.

A nome della Giunta l’assessore dell’Urbanistica Quirico Sanna ha ribadito di essere impegnato per una soluzione a questo grave problema, soluzione che va perseguita con serietà, allineandosi alle decisioni del Governo nazionale attese per le prossime ore.

Il consigliere dei Progressisti Massimo Zedda ha detto di non aver capito il parere della Giunta, posto che sull’argomento ci sono forti dubbi di legittimità e sentenze di segno opposto.

Il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus ha fatto rilevare la necessità di votare l’emendamento con scrutinio elettronico e dopo la mozione.

Il presidente Pais ha precisato che ci si trova in fase di dichiarazioni di voto sull’emendamento.

Il consigliere di Leu Eugenio Lai ha osservato che la Giunta non ha espresso formalmente un parere.

L’assessore Quirico Sanna ha precisato che la Giunta intende rimettersi all’Aula.

Il capogruppo del Psd’Az Franco Mula ha chiesto una sospensione della seduta per valutare l’emendamento che riguarda anche il commercio su aree pubbliche.

Alla ripresa dei lavori, il capogruppo della Lega Dario Giagoni ha annunciato il ritiro dell’emendamento, chiedendo però un impegno all’assessore Sanna perché la mancata certezza del diritto sta causando danni a molti operatori.

Giuseppe Meloni (Pd), a favore, ha detto però che il tema non può essere trattato in modo semplicistico creando illusioni, come emerge anche dalle posizioni differenti della maggioranza.

Giovanni Satta del Psd’az, a favore, ha parlato di argomento delicato e controverso con visioni diverse sulla proroga stabilita dalla finanziaria nazionale, attualmente in contrasto con una direttiva europea. Il governo chiarirà, ha concluso, ma per ora non c’è certezza e per il futuro è auspicabile più coesione nella maggioranza.

Giuseppe Piu (Progressisti) si è detto in imbarazzo anche per le contraddizioni nella posizione dell’assessore e la scarsa chiarezza dello stesso documento, molto simile ad una promessa priva di contenuto.

Valter Piscedda, del Pd, ha ricordato che ci sono state audizioni in commissione cominciando un percorso, ed ora si cambiata strada con scelta piuttosto irrituale ed una mozione molto generica nonostante si sia diffusa nell’opinione pubblica la convinzione che il problema dipenda solo dalla volontà politica del Consiglio ma non è così.

Il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus ha annunciato che non parteciperà al voto, protestando per una decisione a suo giudizio vergognosa nei confronti degli operatori del settore. E’una follia, ha concluso, invitare la Giunta a fare una delibera mentre poi l’esecutivo si rimette all’Aula.

Il capogruppo del Psd’Az Franco Mula ha dichiarato che quello che è successo stasera non sarà più tollerato, allusioni e messaggi compresi. Spero che nell’Aula prevalga il buon senso e per questo mi appello al presidente. Nel merito, apprezzo la posizione dell’assessore che si è impegnato ad approfondire con rigore il problema in collaborazione col governo.

Angelo Cocciu (Forza Italia) si è detto favorevole perché si chiede alla Giunta di continuare a lavorare per risolvere un problema oggettivamente difficile, tanto è vero che il Comune di Olbia non ha prorogato le concessioni.

Il consigliere Eugenio Lai, di Leu, a favore, ha evidenziato il paradosso di una mozione della maggioranza nei confronti della Giunta, frutto di un atteggiamento da campagna elettorale continua, condotta prevalentemente sui social media, senza alcuna concretezza.

Per i Progressisti, il consigliere Massimo Zedda ha parlato di “doppio danno” per chi ha investito e per chi dovrà farlo, come ha riconosciuto anche Mula quando ha cercato di togliere dall’imbarazzo il “suo” assessore. Massimo Zedda ha annunciato che non parteciperà al voto.

Il capogruppo del Pd Gianfranco Ganau ha definito la mozione una “marchetta elettorale” che farà danni maggiori dei problemi che vorrebbe risolvere. La posizione espressa dall’assessore dimostra le perplessità enormi che circondano il tema. Mi rifiuto, ha concluso, di associarmi ad un pasticcio che potrebbe causare un disastro.

Infine la mozione è stata approvata con 26 voti a favore e 3 astenuti.

Al termine dello scrutinio il presidente ha dichiarato chiusa la seduta, annunciando la riconvocazione del Consiglio a domicilio.

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Al momento, nella giornata odierna, su 21 totali sono 7 gli incendi gestiti dal Corpo forestale che hanno richiesto l’intervento dei suoi elicotteri in Sardegna.

Alle ore 6.15 di questa mattina, sono proseguite le attività di spegnimento coi mezzi aerei dell’incendio divampato nella serata di ieri in agro del Comune di Dualchi, in località Su Pardu, in particolare sono intervenuti a più riprese lungo la giornata, 3 elicotteri del Corpo forestale, un AS332 Super Puma e due Ecureil AS350 B3 provenienti dalle basi elicotteristeriche di Anela, Sorgono e Fenosu. Le operazioni di spegnimento coi mezzi aerei, terminate alle ore 17, sono state dirette dal personale del Corpo forestale della Stazione di Bolotana, finora coadiuvato dal personale elistrasportato del CFVA, dalle pattuglie delle stazioni forestali di Macomer, Orani, Bolotana, da 6 pick-up e 6 autobotti di Forestas provenienti dai Servizi di Nuoro, Oristano, Sassari, 2 squadre di volontari di protezione civile e vigili del fuoco. L’ incendio ha interessato un’area molto vasta di pascoli, sugherete .

Alle ore 10.30, a Suelli, all’interno del cantiere forestale di Pranu Mesu gestito da Forestas, è stato richiesto dalla pattuglia forestale prontamente giunta sul posto, l’intervento di un elicottero proveniente dalla sua base di Villasalto. Il tempestivo arrivo sul posto della pattuglia forestale unitamente alla squadra di Suelli di Forestas, i volontari di Sant’andrea frius, il gruppo G.A.U.F. (Gruppo Analisti Uso Fuoco del Corpo forestale) di Cagliari ha evitato il peggio, risparmiando dalle fiamme un area di particolare pregio forestale, limitando la superficie bruciata a circa 1 ha. L’intervento del mezzo aereo leggero è terminato alle ore 11.40

In tarda mattinata, in località su Sticau, a Nurri la stazione del Corpo forestale e di vigilanza ambientale di Isili ha coordinato l’intervento di un suo elicottero in arrivo dalla base di Villasalto. Diverse le squadre intervenute per spegnere l’incendio: 1 squadra di Forestas – Monte Simudis, 1 squadra comunale, la pattuglia del G.A.U.F. del CFVA di Cagliari. Fine delle operazioni ad ore 13.45. L’incendio ha interessato aree agricole.

A Seui, in località S.ra Mandarasinus, il Corpo forestale di Seui ha coordinato le operazioni di spegnimento risolto anche grazie all’ausilio del suo elicottero provveniente da San Cosimo (Lanusei). L’area interessata dall’evento era ricoperta da macchia e pineta diradata, la tempestività dell’intervento ha garantito il contenimento dei danni. Superficie bruciata inferiore ad 1 ha.

5 – A Carbonia, in località Campu Frassolis, Eli Marganai l’elicottero del Corpo forestale è intervenuto per spegnere un incendio di terreni incolti. La funzione del D.O.S. (Direttore delle operazioni di spegnimento) è stato ricoperto da un componente della pattuglia forestale di Carbonia che ha coordinato 2 squadre di Volontari di protezione civile, 1 squadra di Forestas e la squadra dei vigili del fuoco. Fine dell’intervento del mezzo aereo alle ore 16.00 circa.

Alle ore 15.10, nel comune di Nughedu San Nicolò, in località Tonnoro, la pattuglia di Ozieri del Corpo forestale prontamente giunta sul posto ha richiesto alla Sala Operativa Unificata Permanente Linea Spegnimento (SOUP-LS) l’intervento dei suoi elicotteri leggeri di Alà dei Sardi e Limbara, di quello pesante Biturbina Super Puma di stanza a Fenosu. Richiesto l’ausilio anche di 2 Canadair CAN11 e CAN28 appartenenti alla flotta nazionale, a seguito di un avaria al CAN11 giunto sul posto CAN8. Il ruolo di direttore delle operazioni di spegnimento è stato assunto dal capo pattuglia della stazione forestale che ha coordinato, unitamente ai colleghi della vicina stazione di Pattada, due squadre di Forestas, 2 squadre di barracelli, 1 squadra di volontari e 2 squadre di vigili del fuoco. Il personale del Corpo forestale e tutte le forze in campo sono tutt’ora a lavoro per garantire lo spegnimento dei numerosi focolai ancora attivi

Incendio, infine, ad ovest di Nuoro, in località Murichessa, alle ore 15.30, dove è intervenuto l’elicottero del Corpo forestale della Base di Farcana. La pattuglia forestale intervenuta sul posto,  ha disposto che convergesse nella zona la squadra di Forestas – Ugolio con l’autobotte, dove unitamente agli elistrasportati ha provveduto ha mettere in sicurezza l’area. L’attività di spegnimento è terminata alle 16.15

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Cinque videocamere destinate alla videosorveglianza e utili a garantire sicurezza delle persone, dei luoghi, degli edifici e dei mezzi impiegati dal Parco nazionale, dalle forze dell’ordine e dagli operatori. Quattro saranno installate nell’area parcheggio di Fornelli ed un’altra invece, già in uso all’Area marina protetta, sarà convertita a uso videosorveglianza e consentirà di registrare, come le altre, quanto avviene nella zona di copertura. Il Parco, intanto, pensa anche all’attivazione di un servizio di vigilanza notturno.

L’installazione delle videocamere è stata prevista con un atto d’urgenza adottato dal presidente facente funzioni del Parco Antonio Diana, per avviare le «procedure necessarie – si legge nel provvedimento – per l’implementazione del sistema di controllo e sorveglianza sull’isola dell’Asinara».

«Si tratta – afferma il presidente Antonio Diana – di un primo atto che, come Parco, abbiamo voluto adottare per dare immediatamente un segnale di attenzione, sia verso le strutture e l’ambiente dell’isola, sia verso l’attività degli operatori. Ci auguriamo possa dare, davvero, un po’ più di tranquillità dopo quanto avvenuto la scorsa settimana.»

Oltre al sistema di videosorveglianza, il Parco ha previsto venga installato anche un impianto di illuminazione così da assicurare la visibilità dei luoghi e delle persone nelle ore notturne.

«Per garantire la sicurezza – riprende Antonio Diana – ribadiamo la nostra disponibilità a continuare ed implementare il rapporto di collaborazione con le forze dell’ordine e il corpo forestale. Siamo fiduciosi, intanto, sull’esito delle indagini relative all’incendio che ha distrutto un trenino turistico.»

Il provvedimento d’urgenza è stato adottato a conclusione di una riunione svolta nella sede del Parco e alla quale hanno partecipato il direttore del Parco Pier Paolo Congiatu il vicedirettore Vittorio Gazale, il responsabile dell’area tecnica Alessandro Pantaleo, il responsabile del bilancio Gian Luca Idini ed Aldo Angelo Zanello. Durante l’incontro è stato analizzato l’atto delittuoso avvenuto sull’isola ed eventuali misure da porre in essere per migliorare la prevenzione. Tra queste la possibilità di un servizio di vigilanza notturna che potrà essere finanziato, in parte, con i fondi che gli operatori turistici che operano sull’isola versano al Parco nazionale.

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«Non ci arrendiamo. Sappiamo che la carenza di specialisti sul territorio non gioca a nostro favore, ma siamo già al lavoro alla ricerca di personale in grado di sostituire i colleghi assenti per malattia. Si tratta di una soluzione d’emergenza per dare una risposta immediata ai cittadini mentre si lavora a soluzioni strutturali.»

Sono le parole dell’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, a seguito della comunicazione di ATS, che ha disposto la chiusura provvisoria di Ortopedia, sospendendo l’attività chirurgica dal 7 agosto, e le degenze dall’11 agosto. L’8 luglio, grazie all’intervento dell’assessore ed alla collaborazione delle ortopedie delle cliniche universitarie di Cagliari e Sassari e dell’ospedale Marino di Cagliari, era stato possibile riaprire il reparto di ortopedia del Nostra Signora della Mercede, chiuso sempre per carenza di medici.

«L’ospedale di Lanusei – prosegue l’assessore della Sanità – è per noi un presidio strategico, fondamentale per i cittadini di un territorio che non gode di collegamenti agevoli verso altri ospedali. Per consentire la riapertura del reparto di Ortopedia abbiamo messo in campo tutti gli strumenti a nostra disposizione e la soluzione d’emergenza a cui siamo riusciti ad arrivare è stata possibile grazie a una collaborazione su vari livelli in ambito sanitario regionale, con grande spirito di servizio da parte dei medici e di tutto il personale sanitario.»

L’assessore conclude rassicurando sul concorso bandito da Ats per la copertura a tempo indeterminato di nuovi medici: «Il 16 settembre, come già programmato da Ats, si terranno le prove per 8 posti di ortopedia e contiamo possa portare una prima boccata di ossigeno ai presidi maggiormente in sofferenza. L’intero sistema sanitario necessita di risposte strutturali. Ora, con la nomina del commissario dell’Ats, contiamo di colmare le criticità sul piano organizzativo e andare avanti con la riforma, sulla strada che ci siamo prefissati».

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E’ intensa attività di controllo del Corpo Forestale del Servizio Ispettorato di Cagliari per la prevenzione degli incendi ed il rispetto delle norme di prevenzione previste dalla Prescrizioni Regionale Antincendio. La vigilanza riveste un ruolo strategico per la prevenzione degli incendi, al pari dello spegnimento.

Dal 1 giugno sono stati 119 gli insediamenti turistici (complessi, agriturismo, campeggi, residence), controllati nelle zone boscate della provincia; è stata sottoposta a controllo anche la rete viaria di competenza (circa 400 km) per verificare l’avvenuto sfalcio e la pulizia delle banchine stradali, dalle quali scaturisce gran parte degli incendi.

Dalla complessiva attività di controllo, sono state 44 le sanzioni amministrative (per un ammontare di oltre euro 50.000) contestate a carico di trasgressori che non hanno osservato le norme di prevenzione degli incendi.

Le violazioni più frequenti sono  quelle di:

  • omettere la predisposizione delle fasce parafuoco di protezione;
  • usare strumenti in campagna e in condizioni di pericolo, capaci di innescare incendi (smerigliatrici, saldatrici, cucine a gas);
  • effettuare operazioni di abbruciamento di stoppie e residui di attività agricola in periodo di divieto ovvero in periodo a rischio in mancanza dell’autorizzazione  del Corpo Forestale;
  • abbandonare senza la completa bonifica zone ove erano in corso abbruciamenti colturali;
  • omettere lo sfalcio e la ripulitura  nei  tempi previsti, della banchine delle strade pubbliche.

La verifica del rispetto delle norme di prevenzione costituisce uno dei compiti fondamentali del Corpo Forestale ed ha lo scopo  di sollevare il livello di attenzione dei cittadini verso il grave fenomeno degli incendi.

Infatti, il rispetto delle prescrizioni contribuisce ad evitare gli inneschi; inoltre, attraverso la predisposizione delle cosiddette  difese passive (interruzione della continuità dei combustibili vegetali, costituiti sia dalla vegetazione che dal materiale secco) permette di evitare il dilagare degli incendi.

Per quanto riguarda le competenze di coordinamento ed intervento, dal 1 giugno al 1 agosto le donne e gli uomini dell’Ispettorato di Cagliari del Corpo Forestale hanno effettuato i seguenti interventi:

  • 1382 servizi eseguiti;
  • 932 soppressioni di incendi coordinate;
  • 49 comunicazioni di notizia di reato  trasmesse all’Autorità giudiziaria per reato di incendio;
  • 25 persone indagate per incendio, di cui 8 per incendio doloso  e 17 per incendio colposo;
  • 1 soggetto arrestato in flagranza di reato.

Fra le cause di incendio colposo investigate, si evidenziano quelle dovute:

– all’imprudenza e all’imperizia, per la perdita del controllo in operazioni di abbruciamento di stoppie;

– all’uso imprudente e inesperto di macchine operatici agricole, di barbecue e cucine in bosco, nonché di macchinari in grado di originare scintille.

Almeno 4 degli incendi investigati risultano innescati in prossimità di linee elettriche di media tensione .

Sono in avanzato corso di svolgimento ulteriori indagini per individuare responsabili di numerosi incendi che hanno il territorio della Città Metropolitana e della provincia Sud Sardegna comprese nella giurisdizione del Servizio Ispettorato di Cagliari.

Il Corpo Forestale invita la popolazione a segnalare tempestivamente al 1515 ogni insorgenza di incendio e ogni circostanza (presenza di persone, auto, attività in corso), che possa consentire l’individuazione dei responsabili del grave delitto di incendio e contribuire alla salvaguardia dell’ambiente e alla sicurezza delle persone.

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Il Corpo forestale e di vigilanza ambientale, attraverso la Sala Operativa Unificata Permanente Linea Spegnimento (SOUP-LS), sta coordinando le operazioni di spegnimento su diversi incendi in atto in tutto il territorio regionale.
A Dualchi sono sul posto, oltre alle pattuglie CFVA a terra, gli elicotteri del Corpo forestale provenienti dalle basi Anela,Fenosu e Sorgono
A Seui, in località S.Ra Mandarasinus, la pattuglia locale del Corpo forestale coordina l’elicottero della Base di San Cosimo.
A Carbonia, nell’incendio in località Campu Frassolis, la stazione Forestale di Carbonia sta dirigendo le operazioni di spegnimento del suo elicottero della Base di Marganai.
A Nughedu San Nicolò, in località Tonnoro, gli elicotteri del Corpo forestale delle basi di Alà dei Sardi e Limbara stanno limitando il propagarsi delle fiamme in un incendio di arbusti e macchia. Si sta provvedendo inoltre all’invio di 2 Canadair.

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L’assessore regionale dell’Industria, Anita Pili, ha presentato oggi il bando rivolto a Comuni e Unioni dei Comuni della Sardegna che prevede finanziamenti per il potenziamento tecnologico dei Suape, gli Sportelli unici per le attività produttive e per l’edilizia, operativi nel territorio per imprenditori che vogliono avviare o sviluppare un’attività e cittadini che devono realizzare un intervento edilizio.

«L’intervento – ha detto l’assessore Anita Pili – consentirà ai Comuni che operano sulla piattaforma Suape di essere interoperabili rispetto al software che viene attualmente utilizzato dalla Regione.»
«Con l’aggiornamento dei programmi – ha spiegato l’assessore dell’Industria – i Comuni hanno incontrato diverse difficoltà. Ecco perché abbiamo pensato di creare un bando che consentisse agli Enti locali di attingere risorse per migliorare le potenzialità dei software in uso nei propri uffici, garantendo agli utenti prestazioni più elevate in tempi più rapidi.»

«Il bando – ha concluso l’assessore Anita Pili – prevede uno stanziamento di 600mila euro che derivano dal Por Fesr 2014-2020, ma pensiamo di arrivare a raddoppiare la dotazione finanziaria»

Le manifestazioni di interesse dovranno essere presentate entro le 12 del 30 settembre 2019. I Comuni, in forma singola o aggregata, potranno cofinanziare il progetto proposto con risorse finanziarie proprie usufruendo di una premialità in sede di valutazione della domanda.

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«…Una di queste mattine ti alzerai cantando, spiegherai le tue ali e guadagnerai il cielo…»
Ormai alle porte dello storico Festival jazz “Ai Confini tra Sardegna e jazz” si apre la vendita dei biglietti per assistere ai sedici concerti in programma (programma già reso pubblico e fruibile sul sito ufficiale della manifestazione www.santannarresijazz.it ) e per l’eccezionale evento del  concerto di Giovanni Allevi ospite speciale del Festival ed appuntamento eccezionale della serata del 2 settembre.
Ai Confini tra Sardegna e Jazz
Dal 30 agosto all’8 settembre 2019. Piazza del Nuraghe, Sant’Anna Arresi.
Nove giorni di concerti, inediti, esclusive e progetti originali.
Giovanni Allevi
2 settembre 2019. Ore 21.30. Piazza del Nuraghe. Sant’Anna Arresi
Un inedito Allevi dentro la kermesse jazz più d’avanguardia del momento.
Al via giovedì 8 agosto la vendita di biglietti ed abbonamenti
La vendita sarà aperta presso il Boxoffice di Cagliari, viale Regina Margherita 43, tel. 070/657428.
I biglietti saranno altresì acquistabili e prenotabili direttamente presso la sede dell’Associazione Punta Giara, Piazza Martiri 3, Sant’Anna arresi (SU), tel. 0781 966102.
Il prezzo del biglietto per la singola serata sarà di 15 euro;
12 euro per coloro che hanno un’età compresa tra i dodici ed i diciotto anni e per gli accompagnatori di portatori di handicap;
8 euro per i ragazzi sino ai 12 anni e per gli studenti dei Conservatori, scuole pubbliche e private di musica, dietro presentazione di regolare documentazione.
Il prezzo degli abbonamenti è di euro 100 per gli interi;
Di euro 85 per i ridotti;
Di euro 50 per i ridottissimi (seguendo gli stesi criteri dei biglietti singoli).Biglietti per il concerto di Giovanni Allevi. 2 settembre.
Il prezzo del biglietto per questo singolo evento speciale sarà di euro 25,00 l’intero;
Euro 20,00 ridotto;
Euro 15.00 ridottissimo.
Si consiglia di arrivare con largo anticipo il botteghino chiuderà 5 minuti prima dell’inizio del concerto previsto per le 21.30.

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E’ in programma oggi, a Carbonia, il quarto appuntamento con “Nottinsieme 2019”, organizzato dalla Pro Loco con il patrocinio e il contributo economico del comune di Carbonia.

L’iniziativa sarà all’insegna dello shopping, dell’arte, della musica e dello spettacolo nel centro cittadino. In particolare, è prevista l’esibizione musicale live del Duo Francesca Pani e Peppe; un omaggio a Rino Gaetano ad opera del gruppo “Gli Operai della 1100”; il laboratorio di ballo sardo del Gruppo Folk Santa Maria di Flumentepido; lo spettacolo di danza della Magalenha RoDance all’anfiteatro di piazza Marmilla.

“Nottinsieme” allieterà l’estate della città di Carbonia nei mercoledì del mese di agosto: 7-14-21-28 agosto.

In occasione di tutti i mercoledì del mese, al fine di consentire lo svolgimento in sicurezza della manifestazione, è prevista la chiusura del traffico veicolare dalle ore 19 fino all’1 del mattino del giorno successivo nelle seguenti strade: via Gramsci, nel tratto compreso tra via Brigata Sassari e via Fosse Ardeatine; via delle Poste (da piazza Rinascita); piazza Matteotti, nel tratto compreso tra via Fosse Ardeatine e viale Arsia; vico Matteotti; via Manno, piazza San Ponziano, via San Ponziano (nel tratto da piazza Matteotti a via Lucania), via Oberhausen.
Saranno invece chiuse al traffico veicolare dalle ore 20.00 fino all’1 del mattino del giorno successivo le seguenti vie: via Fosse Ardeatine, nel tratto compreso tra via Manno e piazza Matteotti; via Nuoro, nella parte compresa tra piazza Matteotti e piazza Rinascita; piazza Ciusa, nel tratto compreso tra via Nuoro e il civico 38 della stessa piazza Ciusa; via Roma, nella parte compresa tra via Grazia Deledda e piazza Roma.