23 December, 2025

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La lotta contro l’HHT ora può contare su un alleato d’eccezione. Nell’ambito del progetto denominato #stars4HHT, Dinamo Banco di Sardegna e Fondazione Dinamo hanno scelto di contribuire fattivamente alla battaglia contro la Telengiectasia Emorragica Ereditaria, conosciuta anche come sindrome di Oslu Render Weber. Una patologia rara che, a dispetto dei soli 60 casi ufficialmente riconosciuti, colpisce almeno 400 persone in tutta l’Isola.

Il sodalizio biancoblù, con il presidente Stefano Sardara in prima linea, ha fin da subito mostrato grande sensibilità per l’argomento, mettendosi a disposizione dell’associazione benefica HHT Onlus come prezioso “megafono” per la sensibilizzazione sui temi di una patologia ancora poco conosciuta.

Dopo aver trasmesso sul canale tematico Dinamo TV un video informativo che ha visto come testimonial d’eccezione i giocatori Jack Devecchi, Marco Spissu e Stefano Gentile, in occasione della gara di sabato 6 gennaio contro l’Alma Trieste la Dinamo Banco di Sardegna ha ospitato la “squadra” di HHT Onlus Sardegna, che ha potuto così allestire dei desk informativi tra i corridoi del PalaSerradimigni.

Sono stati oltre 4.500 i volantini distribuiti ai tifosi biancoblù accorsi ad assistere alla 14ª giornata di LBA: senz’altro un importante passo avanti verso una delle principali “mission” di HHT Onlus, ovvero far conoscere la sintomatologia di una malattia che purtroppo, al momento, non ha ancora una cura.

«Lo sport ha un inestimabile valore sociale – afferma Giorgia Grussu, coordinatrice per la Sardegna di HHT Onlus – e la Dinamo Banco di Sardegna lo ha compreso da tempo. A nome dell’associazione desidero ringraziare di cuore il presidente Stefano Sardara e tutta la società per la sensibilità mostrata nei nostri confronti e per aver voluto dar voce al nostro messaggio. Unendo le forze si può fare tanto nella battaglia contro l’HHT.»

L’HHT – HHT è l’acronimo internazionale di Teleangiectasia Emorragica Ereditaria, una malattia genetica rara che causa malformazioni vascolari. E’ conosciuta anche come Sindrome di Rendu-Osler-Weber. Il sintomo principale è l’epistassi, ovvero il sanguinamento dal naso.

L’HHT si presenta in 1 persona su 5.000 senza distinzione di sesso o gruppo etnico. La probabilità di contrarre la malattia è all’incirca del 50%. Su 200 membri di una famiglia in cui è presente l’HHT, dunque, 100 presenteranno la malattia.

Nel 2004 un gruppo di pazienti provenienti da diverse regioni d’Italia ha dato vita alla HHT Onlus, che si fa portavoce delle esigenze di tutte le persone coinvolte direttamente o indirettamente dalle conseguenze dell’HHT: i Pazienti, i loro Familiari ed i Medici impegnati nel trattamento e la diagnosi della patologia. HHT Onlus si adopera per abbattere i tempi di diagnosi, fornire dei servizi di assistenza in ogni Regione, vincere la solitudine di chi è affetto dalla sindrome di Rendu-Osler-Weber e per trovare una cura.

In Sardegna – L’HHT Onlus Sardegna vanta il maggior numero di tesserati in Italia ed è attivissima in tutto il territorio isolano. Nella prossima primavera proprio l’Isola sarà al centro di un importantissimo appuntamento: il 26 e il 27 aprile a Portoscuso, infatti, si terrà il CAMP, ovvero la conferenza annuale medici pazienti, che sarà utile per fare il punto su ciò che è stato fatto e ciò che ancora si può fare per combattere l’HHT.

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«Ho fortemente sostenuto la legge di contrasto alla ludopatia e la sua approvazione è un importante e atteso passo di civiltà.» Così il presidente Francesco Pigliaru, ieri sera, al termine della seduta del Consiglio regionale. «La diffusione della ludopatia ha raggiunto livelli inaccettabili ed è preciso dovere delle istituzioni combattere un fenomeno così subdolo e dannoso. Questa legge dota finalmente la Sardegna di uno strumento adeguato per il contrasto, la prevenzione e la riduzione dei disturbi legati al gioco d’azzardo – ha spiegato -, un quadro normativo unitario nel quale si potranno inserire, rafforzate, le iniziative  già portate avanti da tanti Comuni. E ora la Regione potrà intervenire sia nel monitoraggio del fenomeno che nell’attuazione di misure concrete di prevenzione della diffusione del gioco soprattutto tra i minori, i giovani e le persone in condizioni disagiate», ha concluso Francesco Pigliaru. 

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Andrea Pia è il nuovo allenatore dello Stintino Calcio, subentra all’esonerato Fabio Levacovich. Lo ha annunciato questo pomeriggio la dirigenza del club biancoceleste che ringrazia il mister ed il suo staff per la serietà, la correttezza umana e l’impegno profuso in questi mesi ed augura all’ormai ex allenatore, un futuro roseo della carriera sportiva.

Andrea Pia, ex Macomerese, Ghilarza, Torres giovanile e rappresentativa giovanissimi, con diploma di Match Analyst conseguito a Coverciano, avrà come vice e preparatore atletico Alessandro Masotti, già nello staff tecnico di Stefano Udassi nella stagione 2017-2018 ed in altre occasioni nello staff tecnico dello Stintino Calcio. 

Alessandro Masotti in passato ha lavorato per diversi club, tra i quali Nuorese, Alghero, Torres e Porto Torres.

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Cresce l’allarme suscitato dal decreto del ministero dell’Ambiente, che ha previsto la chiusura di alcuni impianti fondamentali per la Sardegna, con la fermata delle centrali alimentate a carbone a partire dal 31 dicembre 2025. «E’ un atto folle ed illogico – denuncia Gianluigi Rubiu, consigliere regionale di Fratelli d’Italia – che non tiene in alcuna considerazione le specificità della Sardegna, ancora priva di un progetto per l’utilizzo del metano. Occorre una pianificazione seria che possa dettare una nuova politica energetica, che non tagli fuori l’Isola dai percorsi di sviluppo. Auspichiamo la convocazione di un confronto con il Governo per disegnare gli scenari futuri dell’area industriale del Sulcis Iglesiente – conclude Gianluigi Rubiu -. Il rischio è che la chiusura delle centrali produca danni irreparabili all’intero sistema economico della Sardegna, con una crisi senza precedenti sul territorio».

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A conclusione dell’anno appena trascorso, la Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara ed il Centro Regionale di Programmazione CRP, hanno sottoscritto un importante protocollo d’intesa con i Dipartimenti DICAAR e DMI dell’Università di Cagliari e con il Dipartimento DADU dell’Università di Sassari-Alghero al fine di disporre dei supporti scientifici e progettuali più adeguati per rendere sempre meglio percorribile e ospitale il CMSB.

Particolare attenzione e priorità verranno rivolte alla ricerca ed al recupero di infrastrutture minerarie dismesse (ponti, ferrovie, gallerie, edifici ecc.) ed alla progettazione di moderne reti tecnologiche (wi-fi, geolocalizzazione, ecc.) per migliorare la fruibilità e l’ospitalità lungo il Cammino Minerario di Santa Barbara.

L’attività programmata potrà avvantaggiarsi del progetto di ricerca sul Cammino Minerario di Santa Barbara proposto negli anni scorsi dagli stessi Dipartimenti universitari in collaborazione con l’Associazione Pozzo Sella e finanziato dalla Regione Sarda nell’ambito del coordinamento del Piano Sulcis.

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Il Centro Funzionale Decentrato di Protezione Civile ha pubblicato pochi minuti fa un nuovo avviso di condizioni meteo avverse, valido a partire dalle ore 16.00 di oggi, 9/01/2019, sino alle ore 10.00 di venerdì 11/01/2019.

Sono previste temperature minime basse, inferiori a 2° in pianura, in progressivo calo nel corso dei due giorni. Durante le ore più fredde della giornata, saranno possibili locali gelate.

Tra la serata di oggi e le prime ore di domani, 10 gennaio, saranno inoltre possibili nevicate di debole intensità al di sopra dei 500 metri.

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Jaime Smith. Fonte www.dinamobasket.com

E’ una Dinamo con il morale alto, dopo le tre vittorie consecutive in campionato, quella che scende in campo alle 16.00 a Larnaca, sul campo della Petrolina AEK, a Cipro, per la terza giornata della seconda fase della Fiba Europe Cup. Dopo la vittoria in Olanda contro Donar e la sconfitta in casa con Varese, per la Dinamo è fondamentale vincere oggi, anche in vista del girone di ritorno.

La partita sarà trasmessa in diretta su Dinamo Tv grazie alla collaborazione con Directa Sport, la telecronaca sarà curata da Roberto Rubiu. Sarà possibile connettersi a Dinamo Tv dalla homepage del sito ufficiale www.dinamobasket.com oppure dalla pagina ufficiale di Facebook Dinamo Sassari Official.

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La dottoressa Graziella Pintus ha rassegnato le dimissioni dalla direzione generale dell’Azienda Ospedaliera G. Brotzu di Cagliari, dal 1° aprile prossimo, con una nota trasmessa all’assessorato della Sanità della Regione Sardegna.

Di seguito il testo integrale della lettera di dimissioni.

«Per motivi strettamente personali, ho deciso formalmente di lasciare l’incarico di Direttore Generale dell’AOB. Sono stati per me, prima come Commissario Straordinario e poi dal 2016 in qualità di Direttore Generale, degli anni particolarmente importanti sia dal punto di vista professionale che personale. 
L’incarico di riorganizzazione dell’assetto aziendale che mi era stato affidato dalla Giunta Regionale, è stato portato avanti con costanza e dedizione, nell’ottica di un processo che puntasse a potenziare e salvaguardare le eccellenze del sistema sanitario dell’azienda. Non nascondo che ci sono stati dei momenti durante i quali ho dovuto prendere delle decisioni difficili, ma che sono riuscita ad affrontare grazie all’appoggio e al sostegno di chi, come me, credeva nella riforma del sistema sanitario. 
I cambiamenti non sempre sono facilmente condivisibili, ma credo che alla luce del lavoro svolto finora, anche grazie allo straordinario supporto e spirito di collaborazione aziendale, i risultati siano già visibili e sono certa che altri importanti traguardi verranno raggiunti. 
Lascio un’azienda forte e con delle eccellenti risorse che hanno fatto e fanno dell’Azienda Brotzu un polo di riferimento per tutta la Sanità regionale. 
Ringrazio tutti i dipendenti e i collaboratori che in quasi quarant’anni di attività, prima come medico poi come Direttore Generale, ho avuto modo di conoscere e ringrazio anche coloro i quali con le critiche costruttive hanno permesso di migliorare il mio lavoro.» 

Un saluto affettuoso

Graziella Pintus

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Un articolato documento valido per l’intera Sardegna che, alla luce del nuovo Codice nazionale di Protezione civile in vigore dallo scorso febbraio, sostituisce ogni precedente documentazione definendo in maniera ancora più precisa tutti gli aspetti organizzativi in emergenza, lo svolgimento delle attività di previsione e prevenzione del rischio idraulico, idrogeologico e da fenomeni meteorologici avversi nella cornice del Servizio nazionale di Protezione civile. È il “Piano regionale di protezione civile per il rischio idraulico, idrogeologico e da fenomeni meteorologici avversi”, approvato ieri dalla Giunta Pigliaru su proposta dell’assessora della Difesa dell’ambiente Donatella Spano, e presentato oggi alla stampa. Lo schema, già condiviso con le diverse componenti di Protezione civile e quindi adottato in via preliminare dall’Esecutivo a luglio scorso su pianificazione dell’allora direttore generale Graziano Nudda, era stato pubblicato sul sito di SardegnaParteciPA per favorire la massima discussione e l’avvicinamento dei cittadini alla pianificazione di protezione civile e cedere loro la parola per eventuali suggerimenti. Il Piano sarà presto pubblicato sul Buras.

«Sono molto orgoglioso del lavoro fatto in questi cinque anni sul fronte della Protezione civile – ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru aprendo l’incontro -. Migliorare di molto un sistema così importante era un obiettivo di legislatura che grazie all’impegno e alla professionalità di tanti è stato decisamente raggiunto, come dimostrano i fatti e come ci viene ampiamente riconosciuto. Il passaggio tecnico che presentiamo oggi affina ulteriormente quanto fatto sinora. Avere un coordinamento estremamente dettagliato come quello di cui parliamo è essenziale, perché davanti agli effetti di eventi meteorologici così acuti, alle conseguenze di cambiamenti climatici sempre più incalzanti, le vite si salvano quando non c’è incertezza nell’affrontare l’emergenza né nelle Istituzioni né nella squadra chiamata ad intervenire né tantomeno nelle persone, che devono essere ben informate sul comportamento corretto da tenere. E avere regole chiare e un’organizzazione efficiente come quella che la nostra Protezione Civile garantisce alla Sardegna – ha concluso Francesco Pigliaru – significa dare sicurezza ai nostri cittadini e al nostro territorio.»

«Il Piano è l’ultimo traguardo raggiunto nell’ambito del Sistema regionale di Protezione civile che in questi cinque anni è cresciuto in ogni suo aspetto e la Sardegna è la prima regione italiana ad approvare il Piano regionale di protezione civile in coerenza con il nuovo Codice, ricevendo dal Dipartimento nazionale un riscontro molto positivo per impostazione e alto livello qualitativo dei contenuti – ha affermato Donatella Spano, che si è associata ai ringraziamenti del presidente Francesco Pigliaru -. Il Piano regionale ha una struttura fortemente innovativa per i modelli di intervento secondo le fasi operative di attenzione, preallarme e allarme e per emergenze di rilievo locale, regionale o nazionale. Il Dipartimento nazionale ha comunicato che il nostro documento costituisce un’ottima piattaforma di confronto e di riferimento per tutte le altre regioni che stanno predisponendo i loro piani. Questo è per noi un riconoscimento molto importante, che premia il grande lavoro portato avanti dal 2014 a oggi per rendere sempre più efficiente la nostra Protezione civile e intervenire al meglio per salvaguardare la sicurezza delle persone  e del nostro territorio.»

L’assessore delegato dal presidente Francesco Pigliaru alla Protezione civile si è soffermata sulle novità dell’allerta temporali, del modello di intervento per rischio neve e ghiaccio e sulla formazione/informazione: «Una parte importante del Piano riguarda la formazione, l’informazione e l’esercitazione perché abbiamo accertato che rendono più consapevoli la cittadinanza – ha aggiunto Donatella Spano -. Lo dimostrano le esercitazioni sinora fatte con il supporto dei volontari di Protezione civile: la consapevolezza sui rischi e la cultura dell’autoprotezione sono ora patrimonio molto più diffuso sui territori». Infine, ha ripercorso le principali tappe che hanno messo l’isola al pari delle altre regioni, a iniziare dal Centro funzionale decentrato, che ha inserito anche la Sardegna nella rete della Protezione civile nazionale per proseguire con l’entrata in vigore del Manuale operativo delle allerte, e ancora il nuovo sistema di avvisi meteo e di rischio idrogeologico, il potenziamento della rete di monitoraggio e sorveglianza, la rete radio digitale, il sofisticato radar inaugurato ad aprile a Monte Rasu, l’implementazione del sistema di monitoraggio e sorveglianza della rete idrometrica (cresciute dalle iniziali 9, diventeranno 87 nel 2019), il rafforzamento delle stazioni di misura meteorologiche e termo-pluviometriche automatiche che saranno presto 192 in totale, l’applicazione delle novità della nuova normativa nazionale e il nuovo sistema di sale operative. «In questi anni abbiamo rafforzato la sinergia con i Comuni e gli altri attori territoriali senza perdere di vista cittadinanza e studenti con l’educazione nelle piazze e nelle scuole perché la prevenzione continua a restare la parola chiave», ha concluso Donatella Spano.

Sandra Tobia, direttore regionale della Protezione civile, con i suoi funzionari ha illustrato la parte generale del Piano riferita all’intero territorio regionale, che affida alle Prefetture la direzione unitaria dei servizi di emergenza da attivare a livello provinciale. «Il Piano – ha spiegato Sandra Tobia – è strutturato per migliorare ancora di più l’operatività che abbiamo avuto modo di testare positivamente durante i recenti eventi, definendo ulteriormente le attività di tutti i soggetti che fanno parte del sistema di protezione civile. Viene inoltre introdotta l’allerta temporali con codice giallo per temporali sparsi o codice arancione per temporali diffusi. Infine, accanto al codice colore per l’allerta ci sarà la fase operativa che potrà essere innalzata su valutazione del direttore generale in base alle condizioni specifiche del territorio».

Il documento considera molteplici aspetti tra cui la descrizione del territorio regionale, i livelli di pianificazione di protezione civile, gli scenari di rischio, il sistema di allertamento, quello di comando e controllo e di salvaguardia del territorio. Quindi le strutture operative, il modello di intervento per rischio idraulico e idrogeologico e per rischio neve e ghiaccio, il sistema informativo di protezione civile regionale e l’organizzazione della Colonna mobile regionale della Sardegna. All’incontro odierno ha partecipato anche l’ex direttore Graziano Nudda.

 

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Quattro tappe in due giorni, per approfondire i temi del lavoro e dello sviluppo nell’isola e per sostenere il Movimento 5 Stelle in vista delle elezioni regionali del prossimo 24 febbraio e delle suppletive cagliaritane del 20 gennaio. Il vicepresidente del Consiglio, ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro e capo politico del Movimento Luigi Di Maio, sarà in Sardegna venerdì 11 e sabato 12 gennaio, per una due giorni che partirà a Porto Torres, proseguirà a Gonnostramatza, per toccare poi Portovesme e concludersi a Cagliari.

«La visita di Luigi Di Maio dimostra la vicinanza del governo e del Movimento ai problemi dell’isola», ha spiegato stamattina in conferenza stampa a Cagliari il candidato del Movimento 5 Stelle alla presidenza della Regione Sardegna Francesco Desogus. Per il candidato alle suppletive per la Camera a Cagliari Luca Caschili, «ogni tappa rappresenterà un tema cardine del programma del Movimento 5 Stelle per la Sardegna: l’energia, l’agricoltura, l’industria e i problemi e le opportunità presenti nei grandi centri urbani».

Il primo appuntamento è a Porto Torres, dove venerdì 11, alle 18.00, in piazza Umberto I, Luigi Di Maio incontrerà i cittadini insieme al ministro per i rapporti col Parlamento e la democrazia diretta Riccardo Fraccaro, per presentare il progetto del reddito energetico. Sul palco ci sarà anche il sindaco di Porto Torres Sean Wheeler. All’iniziativa saranno presenti anche Francesco Desogus e Luca Caschili.

Quella del reddito energetico è un’iniziativa che aiuta a risparmiare sulle bollette, diffonde le energie rinnovabili e crea posti di lavoro. Il progetto si basa su un fondo pubblico che serve per finanziare l’installazione di impianti fotovoltaici sulle case dei cittadini, a partire da quelli con redditi più bassi ma destinato gratuitamente a tutti. Porto Torres è il primo comune a 5 Stelle che, grazie all’impegno del suo sindaco Sean Wheeler e di tutto il M5S, ha già dato vita al fondo ed ha già installato i primi 51 impianti fotovoltaici.

Nella giornata di sabato 12 gennaio, Luigi Di Maio farà tappa invece nell’Oristanese e nel Sulcis, per concludere poi la sua visita con un incontro con i cittadini a Cagliari.

A Gonnostramatza, a partire dalle 11.00, presso l’Agriturismo Fattoria Cuscusa, Luigi Di Maio incontrerà gli allevatori ed i pastori del territorio, mentre alle 16.00, l’appuntamento è a Portovesme, per un confronto con i lavoratori della Sider Alloys, di fronte all’ex Alcoa. I due incontri sono esclusivamente riservati ai lavoratori e agli operatori economici.

La due giorni di Luigi Di Maio in Sardegna si concluderà a Cagliari, dove il capo politico del Movimento 5 Stelle incontrerà i cittadini in piazza San Cosimo, a partire dalle 19.00. Con lui ci saranno anche il candidato del Movimento 5 Stelle alla presidenza della Regione Sardegna Francesco Desogus ed il candidato alle suppletive per la Camera a Cagliari Luca Caschili.