21 December, 2025

[bing_translator]

Incontri con educatori, insegnanti e cittadini. Corsi di formazione di base (e primo soccorso) per le scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado. Formazione per l’uso dei defibrillatori per insegnanti e alunni. Il comune di Sant’Antioco punta alla sensibilizzazione della comunità nei confronti della prevenzione primaria e secondaria sulle patologie legate al cuore e vara il progetto di cardioprotezione denominato “Il Cuore di Sant’Antioco”. Ogni anno migliaia di persone sono vittime di un arresto cardiaco, spesso improvviso e senza nessun sintomo o segno premonitore, che può colpire chiunque e può essere combattuto solo entro i primi minuti praticando la rianimazione cardiopolmonare ed utilizzando il defibrillatore.

«Con il progetto “Il Cuore di Sant’Antioco” – spiega l’assessore alla Pubblica Istruzione Rosalba Cossu – ci impegniamo ad avviare campagne di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sull’importanza della prevenzione primaria e secondaria della morte cardiaca improvvisa, attraverso incontri e corsi nelle scuole, nelle associazioni e nella comunità. Oltre alle azioni di sensibilizzazione, in una seconda fase provvederemo all’installazione di defibrillatori nei punti strategici del territorio con maggiore densità abitativa e di più alta affluenza turistica, garantendo la presenza in loco di personale non sanitario addestrato all’uso di questo strumento salvavita.»

Il progetto promosso dalla Giunta verrà realizzato in collaborazione con l’Associazione Scientifica HSF Italia e nello specifico prevede un incontro con educatori e insegnanti e uno esteso ai cittadini; corsi di formazione di base (Basic Life Support e primo soccorso) per le scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado per 120 alunni; formazione per l’uso dei defibrillatori per 27 insegnanti e 16 alunni; consulenza tecnica nell’acquisto dei DAE (defibrillatore automatico esterno); progettazione del piano di dislocazione dei DAE e pratiche relative al loro funzionamento; materiale didattico per l’informazione e la formazione.

«Siamo molto sensibili al problema – conclude l’assessore Rosalba Cossu – e per noi è importante dare avvio al progetto partendo dalle scolaresche al fine di sviluppare nei nostri giovani una cultura del primo soccorso, consapevoli che non si tratta solo di una tecnica ma anche di un atto di civiltà e di vicinanza al prossimo.»

 

[bing_translator]

Sabato 15 dicembr,e a Oristano, all’Hotel Mariano IV, si svolgerà la conferenza programmatica di “Liberi e Uguali Sardegna” in vista delle prossime elezioni regionali. Parteciperà ed interverrà il candidato alla Presidenza della Regione, Massimo Zedda.

I lavori inizieranno  alle 9.30 ed andranno avanti sino alle 13.30. Al termine dalla pausa pranzo, i lavori riprenderanno alle 15.00 e proseguiranno alle 19.00 con la conclusione dei lavori.

«Sarà l’occasione per incontrarsi, confrontarsi e discutere dell’idea di Sardegna che vogliamo continuare a portare avanti – si legge in una nota di “Liberi e Uguali Sardegna” -. Partendo dai risultati raggiunti, dalle cose buone fatte e analizzando gli errori commessi  definiremo le linee programmatiche che avranno  come punto di riferimento i valori del lavoro, della salute, dello stato sociale, della cultura e dell’istruzione. È indispensabile che in questo momento storico così delicato la sinistra sia unita più che mai per portare avanti quelle istanze che l’hanno sempre caratterizzata, con un progetto forte, credibile e concreto.»

«Il confronto schietto e sincero tra le varie anime sarà la base per un programma plurale e collettivo in grado di trasformarsi in risposte concrete ed efficaci – conclude la nota -. L’appuntamento di sabato è il punto di partenza per un progetto che porti la nostra Isola ad essere un esempio per la difesa dei diritti di tutti ed il raggiungimento della felicità.»

[bing_translator]

Weekend intenso per l’associazione Chena Cabu di Bari Sardo impegnato nell’organizzazione e gestione di due significativi eventi sociali e culturali in Ogliastra.

Chena Cabu è la denominazione dell’ omonimo moto club indipendente bariese costituitosi a scopo hobbistico, composto da donne e uomini che oltre ad ostinarsi a credere che i colori del mare, del sole e della natura visti dalla motocicletta sono ancora più stupendi di quelli visti attraverso il parabrezza dell’ auto, si ostinano anche a credere che la motocicletta possa essere un fantastico “mezzo” tramite il quale si possono vedere moltissimi aspetti di realtà spesso trascurate.

Tra queste la socialità e la cultura.

Sabato 15, alle ore 18.00, nella biblioteca comunale di Bari Sardo verrà presentato il libro “MOTOTACCUINO.FRAMMENTI”. Da Cagliari Alessio Ferrari e Nicola Manca presentano il loro secondo libro raccontando della realizzazione dei loro progetti di solidarietà con azioni di concreto aiuto. Per amore entrambi fanno questo in motocicletta mentre per vivere fanno altro: Alessio fa atterrare e decollare gli aeroplani mentre Nicola si consulta con gli imprenditori nella gestione delle loro aziende.

Domenica 16, alle ore 9.30, partenza delle motocicliste e motociclisti Chena Cabu dalla piazza del Centro Civico piazza Repubblica di Bari Sardo che “scortano” il Babbo Natale di Bari Sardo a tre ruote fino al reparto dell’unità operativa di pediatria e neonatologia dell’ospedale di Lanusei con arrivo alle ore 11.00. Perché a tre ruote e non a due come tutte le motociclette? Perché anche a Babbo Natale piacciono le motociclette e dovendo consegnare tanti doni ai minori in ospedale ha richiesto ai Chena Cabu una motocarrozzetta sidecar. E come dire di no a Babbo Natale?

[bing_translator]

Il Consiglio regionale ha approvato gli articoli 5 e 5 bis della legge di stabilità 2019-2021. La seduta è stata aperta dal presidente Gianfranco Ganau. Dopo le formalità di rito il Consiglio ha proseguito l’esame dell’ordine del giorno con la discussione dell’art. 5 della legge di stabilità 2019 e degli emendamenti collegati.

Aprendo la discussione generale, il vice capogruppo di Forza Italia Marco Tedde ha affermato che dall’articolo emerge in modo prepotente la verità della finanziaria, cioè che la Giunta non ha capito le vere esigenze dei sardi ed ha una visione accademica della realtà sarda. Una visione tecnocratica lontana dalle persone, in altre parole, che non indica prospettive future, non ha attenzione per le imprese, non semplifica la burocrazia, non incide sugli sprechi e relega il turismo in un ruolo marginale mortificando una delle più autentiche vocazioni della Regione.

Il consigliere di Forza Italia Edoardo Tocco ha osservato che quando si parla di politiche di sostegno alle attività economiche è necessario avere una visione di lungo periodo non appiattita sulla gestione delle emergenze tanto più che questa è l’ultima finanziaria della legislatura ed occorreva sfruttare l’opportunità di lasciare un segno positivo. Al contrario, ha aggiunto, l’economia regionale è stata lasciata nella sua sofferenza, dall’agricoltura al turismo, dai trasporti, dall’artigianato dove la Giunta non ha inciso nonostante il buon lavoro della commissione speciale, confermando complessivamente la volontà di trascurare il problema della crescita della Sardegna.

Sempre per Forza Italia il capogruppo Alessandra Zedda ha sostenuto che turismo vuol dire trasporti e pianificazione paesaggistica e sotto questo profilo l’esecutivo ha lasciato la Sardegna ferma al palo. Insufficienti, ha proseguito, anche le azioni sul lavoro nonostante i grandi investimenti sulla nuova Agenzia Aspal ed inoltre, sulla programmazione territoriale, l’incidenza delle azioni locali è stata molto bassa riducendo gli impatti positivi sul territori.

Al termine degli interventi il Consiglio ha approvato l’articolo 5 il cui contenuto è stato modificato dai seguenti emendamenti: 18 (Sabatini) – 1.5 milioni per la prevenzione della tracimazione dei corsi d’acqua limitrofi allo stagno di Santa Gilla; 605 (Sabatini) – variazione delle coperture del provvedimento precedente; 33 (Sabatini) – 8 milioni nelle annualità 2019-2021 per i “cantieri verdi”; 548 (Giunta) – 5 milioni per l’integrazione del bando sui “progetti di filiera”; 38 (Pizzuto) – 80.000 a favore dell’Agenzia Agris per progetti agricoli di rotazione “cereale-leguminosa”; 46 (Forma) – 100.000 a favore dell’Agenzia Laore per la promozione delle produzioni lattiero-casearie ovine; 289 (Rubiu) 50.000 a favore del Comune di Iglesias per la rievocazione della Sortilla; 547 (Giunta) – 5 milioni per gli investimenti dei Comuni sul miglioramento della viabilità rurale; 588 (Congiu) – 3 milioni per l’inclusione dei Comuni non svantaggiati nei progetti ammissibili per il miglioramento della viabilità rurale; 1 (Moriconi) – 20.000 per il contratto di rete in agricoltura per le produzioni collegate alle intolleranze alimentari; 5 (Dessì) – 10.000 per la rete di imprese Visit Sulcis; 78 (Lotto) – inserimento dei lavoratori Aras in una apposita lista gestita da Aspal per l’affidamento di progetti in materia di selezione genetica degli ovini, aggiornamento banche dati zootecniche e formazione degli allevatori; 607 (Congiu) per l’inserimento di 36 lavoratori inizialmente esclusi nelle misure a favore degli ex lavoratori del polo di Ottana; 604 (Sabatini) – per l’inserimento dei lavoratori Aras nei piani di tutela della salute animale in collaborazione con Ats e Izs; 165 (Sabatini) – 100.000 per la realizzazione di un progetto sperimentale di una struttura zootecnica nel comune di Luogosanto; 166 (Sabatini) – 100.000 per la realizzazione di un progetto di agricoltura sociale nel comune di Tempio; 167 (Sabatini) – 200.000 all’Unione dei Comuni Alta Gallura per la riqualificazione del mattatoio sovra-comunale di Aggius e la realizzazione di un centro di controllo della filiera del bovino e dell’agro-alimentare; 562 (Deriu) – 500.000 complessive nelle annualità 2019-2020 per un programma sperimentale di indagine sui giovani Neet con particolare riferimento alle zone interne.

Il presidente Ganau ha messo in discussione e poi al voto l’articolo 5 bis e gli emendamenti, sui quali si sono pronunciati l’assessore Raffaele Paci e la commissione Bilancio con il presidente Franco Sabatini.

Approvati gli emendamenti 580, 163 (Cocco, 27 milioni di euro per le azioni di sostegno al settore artigiano sardo). Approvato poi l’emendamento di sintesi 587 a firma dell’on. Congiu (Pds), con 2 milioni di euro per sostenere il passaggio generazionale del mondo artigiano. 

Su questo è intervenuto l’on. Roberto Deriu (Pd), presidente della commissione speciale che nei mesi scorsi ha audito le organizzazioni di categoria sul tema della crisi del commercio e dell’artigianato in Sardegna. Roberto Deriu ha parlato di “vicinanza concreta al comparto” e ha ringraziato tutti i componenti della commissione speciale per il lavoro di indagine svolto. Si è associato anche il vice Gianni Lampis (Fdi).

Approvati anche gli emendamenti tecnici 594, 168 (piano Sulcis) e 520.

L’Aula è passato all’esame dell’articolo 6 e dei relativi emendamenti, con i pareri di rito.

L’on. Roberto Desini (Pds) ha chiesto preliminarmente al presidente del Consiglio di far intervenire l’assessore Arru per riferire all’Aula sulla situazione del Policlinico di Sassari. Anche l’on. Gianfranco Cherchi (Pds) è intervenuto per chiedere all’assessore alla Sanità lumi sull’attuazione della riforma sanitaria e «sugli atti adottati da direttori generali che fanno riferimento a una rete ospedaliera non votata dal Consiglio ma dalla Giunta. Lei non può esautorare il Consiglio dalle sue prerogative».

Il presidente Gianfranco Ganau ha detto che la richiesta di audizione dell’assessore Luigi Arru durante la manovra finanziaria non può essere considerata ammissibile ma la capogruppo di Forza Italia, on. Alessandra Zedda, ha reiterato la richiesta. E’ poi intervenuto l’assessore Luigi Arru (come sua prerogativa in qualunque momento ai sensi del Regolamento) e ha detto sul Policlinico di Sassari: «La Regione non c’entra nulla e va chiarito. Ma c’è in corso una procedura fallimentare per soddisfare i creditori: non riesco a capire cosa dovremmo fare noi se non mantenere il nostro budget. E’ una partita molto complessa in mano al giudice».

Dopo l’intervento dell’assessore della Sanità ha preso la parola l’onorevole Roberto Desini (Pds) che ha attaccato con veemenza l’operato dell’assessore Luigi Arru, chiedendone a più riprese le dimissioni dall’incarico. «Non  vedo l’ora che arrivi febbraio – ha tuonato il consigliere della maggioranza – per liberare la sanità dall’assessore Arru che proprio in queste ore è smentito dalla Conte dei Conti sulla spesa sanitaria». Roberto Desini ha lamentato le lungaggini delle liste d’attesa, la spesa farmaceutica fuori controllo, la chiusura delle guardie mediche, il continuo ricorso alle agenzie interinali e il blocco del turnover». «Le consegno simbolicamente un asinello – ha concluso il consigliere Pds – perché lei lasci quest’Aula a caddu e s’ainu».

Francesco Agus (Misto – Cp) ha invitato, invece, glia assessori Luigi Arru e Raffaele Paci a promuovere un emendamento orale per consentire la stabilizzazione dei biologi che hanno prestato servizio nelle Asl, alla luce della inapplicabilità del decreto 75/2017 e della dichiarata inammissibilità di un emendamento proposto in accorso con la Giunta.

Paolo Zedda (Art. 1 – Sdp) è intervenuto per prendere le distanze dalle parole utilizzate, nel corso del suo intervento, dal  consigliere Roberto Desini all’indirizzo dell’assessore Luigi Arru, seguito dal capogruppo del Pd, Pietro Cocco che ha criticato duramente il collega del Pds («ha oltrepassato il limite») ed ha invitato il presidente del Consiglio a censurare “certo tipo di interventi che sono inaccettabili”.

L’assessore della Programmazione, Raffaele Paci, è intervenuto in qualità di vice presidente dell’esecutivo regionale per manifestare solidarietà all’assessore Luigi Arru mentre il capogruppo Pds, Gianfranco Congiu, ha invitato l’Aula e l’assessore Luigi Arru a concentrarsi sulla sostanza delle critiche che gli esponenti del Partito dei sardi muovono all’indirizzo del responsabile della sanità. «Vogliamo chiarezza e risposte – ha concluso il capogruppo di maggioranza – sugli atti che vengono posti in essere dal manager Ats,  in contrasto con il piano di riordino della rete ospedaliera e sulla vicenda del Policlinico di Sassari».

Il vice capogruppo Fi, Marco Tedde, ha parlato di “fallimento della maggioranza, non solo in riferimento alle questioni della sanità” ed ha ricordato le critiche rivolte al presidente della Giunta da parte dell’ex assessore dei Lavori Pubblici, Paolo Maninchedda, in ordine alle nomine dei dirigenti ed “alle selezioni vinte dal alcuni capi gabinetto”. Marco Tedde ha concluso lamentando pesanti penalizzazione per il Nord ovest dell’Isola in materia di sanità “anche per gli effetti negativi di una riforma che si interpreta per gli amici e si applica per i nemici”.

Dopo una breve sospensione dei lavori l’Aula non ha approvato, con successive e distinte votazioni, gli emendamenti n. 361, 398, e 335 sul quale aveva preso la parola la capogruppo di Fi, Alessandra Zedda, che aveva ricordato la recente sentenza della Corte dei Conti che – a suo giudizio -certifica il fallimento della gestione della sanità sarda.

[bing_translator]

E’ iniziata una nuova iniziativa organizzata dallo SBIS (Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis), di cui il comune di Carbonia è capofila. Si tratta dell’evento intitolato “Tante storie da ascoltare insieme aspettando il Natale”, che coinvolgerà fino al 21 dicembre gli alunni delle scuole primarie e di infanzia di diversi comuni del Sulcis: Carbonia e le frazioni di Bacu Abis e Cortoghiana, Calasetta, Villaperuccio, Portoscuso, Teulada, Santadi, San Giovanni Suergiu, Sant’Antioco, Perdaxius, Villamassargia, Piscinas, Gonnesa, Tratalias, Masainas, Sant’Anna Arresi, Giba e Carloforte.

«Questa iniziativa conferma ancora una volta la capacità di fare rete del Sistema bibliotecario interurbano del Sulcis e la sua abilità nel diffondere la cultura tra le giovani generazioni, accompagnandole verso la tanto attesa festività del Natale», ha detto il sindaco Paola Massidda.

Le storie che verranno raccontate ai bambini sono quattro:

1. Rosmarino, ma tu mi vuoi?, a cura di Giancarlo Biffi;

2. Dove vanno tutti i desideri?, a cura di Francesca Amat e Manuel Consigli;

3. La ricetta della strafelicità, a cura di Matteo Razzini;

4. Il principe di Panpepato, a cura di Alberto Trevisan.

[bing_translator]

E’ pari a 40.918,93 euro la somma raccolta da Stelle nello Sport per l’emergenza Ponte Morandi nell’ambito delle numerose iniziative ideate e realizzate tra settembre e dicembre con la collaborazione di diverse realtà sportive della Liguria. Michele Corti, direttore del progetto che valorizza lo Sport in Liguria sotto l’egida di Regione Liguria, Comune di Genova e Coni Liguria,  ha consegnato l’assegno benefico al vicesindaco di Genova Stefano Balleari, al consigliere delegato Stefano Anzalone e all’assessore allo sport della Regione Liguria, Ilaria Cavo.

«Ancora una volta Stelle nello Sport ha messo in rete il mondo sportivo con uno speciale obiettivo: raccogliere fondi in un momento di grave emergenza per la nostra città a seguito del crollo del ponte Morandi – spiega Michele Corti -. A sostegno di Genova sono attivate variegate realtà: dalle federazioni sportive e dai club nazionali, come la Juventus che ha addirittura messo a disposizione la gettonatissima maglia di Cristiano Ronaldo, a numerose ASD attive nell’organizzazione di eventi benefici. Da 20 anni promuoviamo i valori e la cultura dello sport tra i giovani e sosteniamo il mondo sportivo e diverse onlus. In questo caso abbiamo voluto, tutti insieme, scendere in campo per Genova nel Cuore.»

«E’ un risultato grandioso – commenta l’assessore allo sport della Regione Liguria Ilaria Cavo – si tratta di una somma davvero importante raccolta da Stelle nello Sport cher da 20 anni è un grande progetto di aggregazione e di trasmissione dei valori sportivi. Da sempre Stelle nello Sport abbraccia la beneficenza e in questo caso ha saputo coinvolgere grandi campioni e piccole società per un unico grande gioco di squadra. Sono orgoglioso che questi fondi vengano affidati al comune di Genova – aggiunge il vicesindaco Stefano Balleari – e vi assicuro che saranno spesi bene e per rispondere in modo concreto alle emergenze legate al crollo di Ponte Morandi. Non è facile in questo periodo reperire risorse così importanti – chiude Stefano Anzalone, consigliere delegato dello sport – e ancora una volta Stelle nello Sport si dimostra progetto vincente nel saper fare rete e sistema nel mondo sportivo ligure per dare una risposta concreta a chi nel crollo del ponte ha perso tutto.»

Lo sport aiuta a ripartire. Ecco il senso del grande appuntamento “Dallo Sport un Ponte per Genova” in scena il 29 settembre scorso al Porto  Antico con possibilità di provare numerose discipline sportive in tutto il piazzale Mandraccio grazie alla collaborazione con PGS Auxilium Genova, Ginnastica Andrea Doria, FIT Liguria, Lanterna Taekwondo, FIDAL Genova, Live Freestyle Genova, Club Sportivo Urania, Rowing Club Genovese, Fijlkam Liguria, Genovascherma, Polisportiva Scat Genova, FIDS Liguria, FPI Liguria e Rugby Tots. Di grande impatto emotivo il flashmob #GenovanelCuore dedicato alla città con la partecipazione di oltre duemila sportivi genovesi.

Tra gli altri appuntamenti grande successo per la “Notte per Genova” organizzata insieme a Friends Eventi e Spediporto, così come per “Ripartiamo”, evento promosso con Biasotti Group e BiAuto. Sono state consegnate, a fronte di donazioni, ben 1.500 magliette “Genova nel Cuore” prodotte a tempo di record da All Sport Genova mentre contributi sono arrivati da Audax Quinto, Blackwave Asd, Circolo Nautico Rapallo, Circolo Velico Santa Margherita, Daddy Camp, Fic Liguria, Podistica Valpolcevera, Quiliano Ginnastica, Pattinatori Savonesi, CSI Chiavari Pallavolo, CSI-Waterpolo Fantasy, FISR Liguria, HP Voltri Mele e Artistic Roller Team, Foltzer Nuoto e Normac Avb.

Per raggiungere un traguardo benefico ancora più significativo, Stelle nello Sport ha coinvolto anche lo sport nazionale e i grandi campioni della Serie A in una grande asta benefica patrocinata da CharityStars. Il volto copertina su www.charitystars.com/genovanelcuore è stato quello di Cristiano Ronaldo ma grande successo hanno avuto anche la maglia della Nazionale autografata dagli azzurri del CT Roberto Mancini, le divise di Callejon, Higuain, Chiesa, Papu Gomez, Belotti, Boateng, Falcinelli.

E ancora le maglie della gara speciale Spezia-Sampdoria, quelle del Genoa tra cui la 4 del capitano Criscito. Attenzione anche alle divise delle squadre professionistiche di ciclismo, tra cui quella iridata di Peter Sagan, arrivate a Genova grazie alla collaborazione dell’Us Pontedecimo. L’apprezzamento del pubblico è stato rivolto anche ai guantoni autografati di Nino Benvenuti, le maglie di Fortitudo e Virtus Bologna, Volley Modena. Il body azzurro di Antonio Rossi, la maglia di Lorenzo Sonego, vincitore dell’Aon Open Challenger di Tennis e la maglia del Valentino Fan Club autografata da Valentino Rossi.

Grande successo per l’asta dedicata ai cimeli dei Campioni partecipanti al 45° Trofeo Nico Sapio, in particolare per costumi e cuffie di Federica Pellegrini, Simona Quadarella e Gabriele Detti, e rilanci importanti per le maglie azzurre di rugby, basket, ginnastica, pallanuoto e la medaglia del centenario della Fijlkam.

[bing_translator]

«Voi ci avete chiesto di poter studiare e imparare in luoghi adatti al vostro talento. Noi vi abbiamo ascoltato e con Iscol@ ci siamo organizzati per darvi risposte, per costruire insieme a voi, che siete il futuro della Sardegna, storie di successo come quella che viviamo qui oggi. Questa sarà una scuola bellissima, pensata e realizzata a partire dai vostri desideri e dai vostri disegni, una scuola aperta, inserita in un contesto ambientale e storico straordinario e destinata alle ragazze e i ragazzi di tutto questo territorio.»

Lo ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru oggi nell’auditorium comunale di Posada alla presentazione del progetto del nuovo polo scolastico insieme al sindaco Roberto Tola, ai primi cittadini di Bitti Giuseppe Ciccolini, che è anche presidente dell’Unione dei Comuni del Montalbo, di Lodè Graziano Deiana, di Siniscola Gianluigi Farris, al vice sindaco di Torpè Tore Marras, al dirigente scolastico Vincenzo Di Giacomo, agli alunni con i genitori, agli insegnanti e ai progettisti. Secondo il progetto, inserito nell’asse 1 di Iscol@ che prevede la realizzazione di 24 scuole del nuovo millennio diffuse in tutta la Sardegna, la scuola è concepita come strettamente legata al paesaggio, un luogo di conoscenza immerso nel fascino del Parco naturale regionale di Tepilora, con l’idea di uno sviluppo equilibrato e sostenibile. «È un successo che appartiene a tutto questo territorio – ha proseguito il presidente Francesco Pigliaru ringraziando quanti hanno lavorato per raggiungere l’obiettivo, dagli amministratori agli insegnanti sino agli studenti e al team regionale di Iscol@ -, appartiene a queste comunità che stanno ragionando unite su molti fronti, dimostrando intelligenza e lungimiranza. È il modo giusto per dialogare con la Regione, e grazie a questo confronto costante con l’Unione dei Comuni siamo riusciti a fare la nostra parte in modo mirato, stanziando risorse adeguate e indirizzandole dove effettivamente servivano», ha concluso Francesco Pigliaru, citando tra gli altri gli investimenti sul rischio idrogeologico, la programmazione territoriale, la campagna straordinaria di scavi archeologici, «politiche che, come Iscol@, abbiamo portato avanti partendo dall’osservazione e l’ascolto delle esigenze delle comunità».

Il progetto, partito dalle proposte dei ragazzi, che hanno ricevuto un attestato di merito per il loro importantissimo contributo, è stato illustrato dal pool di architetti e ingeneri dello studio Metassociati, vincitori del concorso di progettazione. Nascerà un campus dell’istruzione: la scuola Primaria e quella Secondaria di primo grado saranno accorpate in una cittadella scolastica con annessi l’Auditorium, una nuova palestra e spazi verdi a disposizione degli studenti.

«È una grande soddisfazione – ha detto l’assessore della Pubblica Istruzione Giuseppe Dessena – vedere come le politiche sulla scuola prendono forma e diventano il centro nevralgico, culturale e sociale di una comunità, come quella di Posada, che oggi prende atto di un grande risultato frutto di un perfetto lavoro di squadra. Iscol@ è, soprattutto, un’azione coordinata di Regione, enti locali e mondo dell’istruzione per costruire scuole migliori e più moderne, proiettate nel territorio. Il Campus dell’istruzione, presentato oggi, ha una straordinaria valenza sociale perché incide positivamente sulla crescita di Posada e di tutti i comuni limitrofi. Voglio poi mettere in evidenza il contributo dei bambini e dei loro insegnanti che hanno offerto, nella parte iniziale di questo percorso, utili indicazioni ai progettisti, a conferma di quanto Iscol@ sia un piano condiviso in grado di svilupparsi con il contributo di tutti. Stiamo costruendo istituti più sicuri e aperti alle evoluzioni della didattica. I ragazzi – ha ribadito l’assessore Giuseppe Dessena – sono il nostro futuro, l’istruzione la base dalla quale partire.»

La nuova scuola avrà di fronte un orizzonte ampio che spazia dal borgo medievale al mare, per poi guadagnare il fiume e le montagne. Il civic center, proiettato verso il paese, ospiterà gli spazi per le attività comuni, con funzioni legate alla scuola e in parte utilizzabili anche dalla cittadinanza, i laboratori Tepilora, il laboratorio della ceramica, la biblioteca, l’aula di storia e la palestra. La biblioteca si svilupperà, grazie alla disposizione degli arredi, su spazi accoglienti dove poter svolgere l’attività di lettura per piccoli gruppi. Gli spazi aperti saranno costituiti da cortili, da utilizzare nei diversi momenti della giornata seguendo il movimento del sole. A monte della scuola è stato individuato il cortile degli orti o spazio del verde strutturato, direttamente collegato alle aule della scuola primaria. La scuola secondaria avrà un’uscita diretta sulla terrazza di copertura al di sopra della hall di ingresso che può divenire lo spazio di ricreazione all’aperto da cui si gode una vista bellissima in grado di abbracciare il mare e la montagna. Il finanziamento complessivo ammonta a 4 milioni e 500 mila euro, di cui 4 milioni e 50mila euro stanziati dalla Regione ed i restanti dal comune di Posada. L’appalto sarà bandito entro la fine del 2018. I lavori avranno inizio nella prossima primavera.

È molto stretto il rapporto con l’ambiente circostante e in particolare con il Parco naturale regionale di Tepilora di cui la scuola sarà l’ideale complemento con i laboratori dedicati alle questioni ambientali e alla sensibilizzazione sulle tematiche che riguardano lo sviluppo sostenibile. Il Parco è stato istituito nell’ottobre del 2014 grazie alla forte sinergia instaurata tra le comunità locali che l’hanno voluto, il Ministero dell’Ambiente e la Giunta, artefice della proposta di legge istitutiva. Si estende nei territori dei comuni di Bitti, Lodè, Posada e Torpè per quasi 8.000 ettari di foreste incontaminate, sentieri, sorgenti e corsi d’acqua. Il compendio, che ha ricevuto il riconoscimento di Riserva di biosfera dall’Unesco, rappresenta un valore aggiunto per la crescita economica di tutte le comunità coinvolte. Il Campus dell’istruzione sarà un ulteriore importante tassello in un quadro già ricco di slanci ed energie.

Su Iscol@ la Regione ha investito oltre 300 milioni per la realizzazione di 24 scuole del nuovo millennio, per la manutenzione e messa in sicurezza di oltre 900 istituti frequentati da circa 160.000 studenti sardi e per il rinnovo degli arredi e le attrezzature in 450 scuole. La Sardegna in questo momento è un riferimento nel panorama nazionale per quanto riguarda l’edilizia scolastica. Nessun’altra Regione ha mai fatto un intervento così massiccio in un arco temporale così ristretto (dal 2014 a oggi) con un modello di governance frutto di una piena comunanza di intenti tra istituzione regionale, mondo della scuola ed enti locali. Per i nuovi istituti in Sardegna hanno lavorato 200 progettisti.

[bing_translator]

«Un confuso elenco di affermazioni, in puro e strumentale stile pre-elettorale, che non trova riscontro nella realtà. Questo sono le dichiarazioni fatte oggi sui bandi del Por per le imprese. È vero, ci sono stati ritardi nella fase di avvio dei bandi, perché abbiamo scontato la assoluta novità del meccanismo, e io sono stato il primo a dirlo e a rammaricarmene, ma poi il sistema è andato a regime e abbiamo recuperato: i dati che forniamo, e che sono dati ufficiali consultabili da chiunque in qualunque momento, lo dimostrano. Ricordo poi che parliamo di soldi europei, per i quali ci sono regole severissime e procedure stringenti, e che non rispettarle significa andare incontro a sanzioni severissime, come in passato è già successo Quindi cari amici Riformatori, state tranquilli: la Sardegna non rischia affatto di perdere i fondi europei. Anzi, vi ricordo che è stata proprio questa Giunta a recuperare i ritardi sulla precedente programmazione, ritardi accumulati mentre al governo regionale c’eravate voi. E li ha recuperati così brillantemente da aver consentito di spendere il 104% di tutti i fondi europei 2007-2013 (anche questi dati certificati)».

Così l’assessore della Programmazione Raffaele Paci.

«L’attenzione di questa Giunta nei confronti delle imprese e del nostro tessuto produttivo è stata ed è massima, come mai prima d’ora. Abbiamo agito anche sulla leva fiscale, intervenendo sull’unico fronte di nostra competenza: abbiamo tenuto l’IRAP più bassa d’Italia, lasciando così 100 milioni in più nelle tasche degli imprenditori per i loro investimenti, e allo stesso tempo abbiamo messo a disposizione oltre 250 milioni attraverso i bandi, per ogni tipologia d’impresa e con diverse misure di finanziamento. E per primi siamo riusciti a pubblicare i bandi territorializzati, dopo anni di tentativi falliti. Purtroppo la burocrazia, che in tutti i modi abbiamo tentato di abbattere il più possibile, è il vero mostro da combattere, ma per farlo servono più poteri e più autonomia di intervento. Piacerebbe molto anche a me che tutto il sistema procedesse più rapido e spedito, ma ci sono migliaia di regole che frenano e ostacolano, centinaia di ricorsi, quintali di documentazioni: questo non significa però che è tutto fermo, anzi. Per quanto infine riguarda i rapporti con la Cina – conclude Raffaele Paci – mi aspetterei supporto e collaborazione per iniziative così significative e importanti per la nostra economia da parte di chi dice, ma evidentemente dice e basta, di avere a cuore il futuro della Sardegna.»

La situazione dei nuovi bandi per le imprese, che ricordiamo hanno messo a disposizione oltre 250 milioni, è la seguente.

In due anni, le pratiche lavorate dagli uffici sono state 1.340, considerato che anche le pratiche non ammesse sono state istruite. I ritardi della fase iniziale sono poi stati recuperati, ma va detto che il procedere delle pratiche in Regione è strettamente connesso anche alla rapidità con cui le imprese forniscono le documentazioni richieste (bancabilità, antimafia, documenti vari). Molto spesso, a pratica già istruita, si rende necessario chiedere un’integrazione della documentazione che non risulta completa, e questo comporta spesso ritardi e attese di mesi.

Il primo bando T1 è attualmente in fase di piena realizzazione con le 124 operazioni su circa 400 domande. Questo è stato il bando che ha presentato le maggiori difficoltà, perché ha scontato la novità dell’approccio (infatti circa il 70 % delle pratiche presentate non è stato ammesso).

Per quanto riguarda gli altri bandi (al netto del T3 che è stato appena pubblicato), la situazione è la seguente: su 855 operazioni presentate le non ammesse sono risultate 179, poco più del 20%. Si registra dunque un netto ridimensionamento rispetto al primo bando T1, segno che la nuova procedura è stata ormai acquisita e fatta propria dal sistema. La dotazione finanziaria prevista consente potenzialmente di finanziare circa 390 operazioni, ovvero il 60% delle domande validamente presentate: una percentuale che è in linea col numero reale delle imprese che mediamente risultano avere diritto al finanziamento, considerato il possibile scorrimento derivante da rinunce ed economie. La dotazione, dunque, è stata congrua. Per queste 390 domande valide, la situazione è la seguente: 59 pratiche ammesse e finanziate (circa 15%); 95 pratiche in attesa della documentazione da parte dell’impresa per l’adozione del provvedimento di concessione (circa 25%); 73 pratiche nella fase finale di istruttoria riassuntiva (circa il 20%); 163 pratiche in fase di istruttoria e di integrazione documentale (circa il 40%).  

Per quanto riguarda il T4, contratti di investimento per operazione da 5 a 20 milioni di euro: sono state presentate 97 manifestazioni di interesse, e di tutte è stata verificata l’ammissibilità; sulla base della dotazione finanziaria del bando (30 milioni) è stata avviata la fase negoziale per le prime 44 manifestazioni con i seguenti risultati: 6 non hanno proseguito; 7 hanno optato per altri strumenti finanziari (4 al contratto di sviluppo MISE, 1 al Fondo competitività, due in fase di presentazione); 12 hanno presentato la documentazione per l’accesso al contratto di investimento regionale e sono in fase avanzata di istruttoria; 19 devono presentare la documentazione.

 Infine, ci sono gli Accordi di sviluppo con il Ministero per lo sviluppo economico. Sono state avviate le procedure per la stipula di 6 accordi di programma con il MISE di cui 2 già siglati e 4 in fase di ultimazione da parte del Ministero; 2 accordi di innovazione già stipulati, sempre col Mise; 3 accordi con il MIPAF (Ministero per le politiche agricole e forestali) per contratti di filiera.  

[bing_translator]

La Dinamo ha espugnato la Martini Plaza Arena di Groningen, 84 a 78, nella prima sfida della seconda fase di Fiba Europe Cup. La squadra sassarese ha controllatola partita fin dalle battute iniziali, trascinata da un superlativo Rashawn Thomas, alla fine miglior realizzatore del match con 24 punti (8 su 11 da due punti e 11 rimbalzi): 22 a 15 al 10′, 38 a 29 al 20′, 60 a 50 al 30′.

Il Donar ha cercato di rientrare nel match ma anche senza Scott Bamforth, penalizzato da ben due falli tecnici, ha sempre respinto indietro la formazione olandese, anche quando il vantaggio è sceso da 15 a 6 lunghezze, e con Rashawn Thomas, Achille Polonara (17 punti e 5 rimbalzi) e Jaime Smith (9 punti e 4 assist) ha chiuso il match senza alcun affanno, sull’84 a 78.

«Prima di tutto mi voglio congratulare con Donar per la bella atmosfera di questo palazzetto, un clima che non vedevo da tanto: ho giocato per vent’anni ed è stato bello e divertente giocare qui – ha detto a fine match coach Vincenzo Esposito -. Siamo molto contenti della vittoria perché arriviamo da una vittoria in trasferta in campionato domenica, c’era il rischio di rilassarci e giocare con poca energia. Invece abbiamo giocato esattamente come volevamo, in controllo per tutta la durata della partita anche quando Groningen ha provato a riportarsi nel match bombardando da tre. Sono contento perché abbiamo fatto bene a rimbalzo, abbiamo perso solo 8 palloni: alla mia squadra dico sempre che se ti imponi a rimbalzo, resti sotto le 10 palle perse e tiri con più del 50% da due hai maggiori possibilità di vincere la partita. Non sono un appassionato delle statistiche – ha concluso Vincenzo Esposito – ma questa sera abbiamo fatto così e giocando in questa maniera possiamo davvero giocarcela con tutti.»

Donar Groningen 78 – Dinamo Banco di Sardegna 84

Parziali: 15 a 22; 14 a 16; 21 a 22; 28 a 24.

Progressivi: 15 a 22; 29 a 38; 50 a 60; 78 a 84.

Donar Groningen: Sitton 3, Cunningham 12, Wall 6, Gibson 3, Dorisseau 1, Hammink 6, Mast, Koenis 5, Hoeve, Pasalic 4, Jeter 22, Slagter 16. All. Meindert Van Veek.

Dinamo Banco di Sardegna: Spissu 2, Smith 9, Bamforth 5, Petteway 10, Devecchi, Magro, Pierre 4, Gentile 5, Thomas 24, Polonara 17, Diop, Cooley 8. All. Vincenzo Esposito.

Rashawn Thomas.

[bing_translator]

Cooperazione, sostegno e responsabilità partecipata nell’assistenza e nella cura del diabete. E’ l’obiettivo della RETE SARDA DIABETE che riunisce ed unisce pazienti, associazioni, istituzioni territoriali, sistema sanitario e comunità scientifica.

Il progetto pilota, unico nel suo genere in Italia, nonché le finalità della RSD, saranno illustrate in una conferenza stampa in programma sabato 15 dicembre, alle 11.30, nella sala riunioni Hotel Artu in Piazza Sella, a Iglesias.

Durante l’incontro, inoltre, saranno resi noti gli ultimi dati sull’incidenza del diabete nell’isola e sul funzionamento del sistema dell’assistenza sanitaria, raccolti dalle diverse associazioni territoriali.