21 December, 2025

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La commissione Cultura del Consiglio regionale, presieduta da Piero Comandini (Pd), a conclusione dell’audizione dell’assessore Giuseppe Dessena, ha formulato parere positivo “con raccomandazioni” alla delibera di Giunta  n. 49/40, del 9 ottobre 2018, che istituisce gli sportelli linguistici, sulla base delle disposizioni contenute nella legge n. 22, del 3 luglio 2018, “Disciplina della politica linguistica regionale”.

Le richieste di modifiche riguardano l’istituzione degli sportelli linguistici anche nel Medio Campidano e in Ogliastra, in linea con una configurazione della rete territoriale incardinata sulle vecchie otto province della Sardegna a cui si aggiunge lo sportello linguistico regionale e quelli delle minoranze alloglotte di Alghero, Sassari, Gallura e Carloforte.

L’assessore, anche sollecitato dalle richieste di chiarimento formulate dai consiglieri Angelo Carta (Psd’Az) e Paolo Zedda (Art. 1 – Sdp), ha spiegato che le sedi de Sos Ofitzios de su sardu dovrebbero essere ospitate negli immobili delle amministrazioni provinciali mentre il personale dovrà essere reperito, attraverso i previsti bandi di mobilità interna, esterna o eventualmente a concorso, nel rispetto delle previsioni normative con riferimento alle competenze richieste ed alla certificazione delle stesse.

La commissione ha inoltre ascoltato l’assessore Giuseppe Dessena in merito alla ripartizione delle risorse per lo spettacolo (articolo 53 legge 1/1990) che dovrebbero ammontare, nel prossimo bilancio di previsione, a circa otto milioni di euro, con la contemporanea introduzione di nuovi criteri di valutazione che tengano in maggiore considerazione la qualità della programmazione artistica e riducano l’incidenza dei rigidi parametri a suo tempo stabiliti dalla cosiddetta “delibera Milia”. 

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I carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Cagliari hanno arrestato due giovani extracomunitari per spaccio e detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti: M.H., nato in Gambia nel 1997, in Italia senza fissa dimora, nullafacente, pregiudicato; A.D., nato in Guinea Bissau nel 1994, in Italia senza fissa dimora, nullafacente, pregiudicato.

Nell’ambito dell’annunciata intensificazione delle attività di controllo delle principali aree della città di Cagliari, ieri pomeriggio, in piazza del Carmine, a Cagliari, i militari hanno notato i due giovani mentre cedevano sostanza stupefacente ad un assuntore e, a seguito di una perquisizione personale sono stati trovati in possesso di una dozzina di grammi di hashish suddiviso in dosi, nonché di circa 120 euro, ritenuto provento di attività illecita.

Gli arrestati sono stati trattenuti nelle camere di sicurezza del Comando provinciale di Cagliari, in attesa del rito direttissimo.

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Questa mattina, presso la sede della provincia del Sud Sardegna, in via Mazzini 39, a Carbonia, il sindaco della Città metropolitana di Cagliari, Massimo Zedda, e l’amministratore straordinario della provincia del Sud Sardegna, Mario Mossa, hanno illustrato, nel corso di una conferenza stampa aperta ai sindaci dei Comuni della provincia del Sud Sardegna (pochi i presenti, i primi cittadini di Carbonia, Iglesias, Domusnovas, Carloforte, San Gavino Monreale, Santadi, Musei), il contenuto della variazione al bilancio di previsione finanziario 2018-2020, approvata il 15 ottobre scorso dal Consiglio metropolitano di Cagliari, con cui sono stati trasferiti alla provincia del Sud Sardegna, a titolo di contributo agli investimenti, € 14.580.702,98, dell’avanzo di amministrazione vincolato.

Si tratta di fondi spettanti alla provincia del Sud Sardegna fin dalla scomposizione delle vecchie province di Cagliari e di Carbonia Iglesias, per il passaggio di numerosi Comuni dalla provincia di Cagliari alla neonata provincia del Sud Sardegna, fino ad ora bloccati a causa della difficoltosa interpretazione della controversa normativa vigente in materia.

Pubblichiamo l’intervista al sindaco della Città metropolitana di Cagliari, Massimo Zedda, e l’intervento dell’amministratore straordinario della provincia del Sud Sardegna, Mario Mossa, in cui spiega come verranno impiegate le risorse trasferite dalla Città metropolitana di Cagliari alla provincia del Sud Sardegna.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10217759665331292/

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Dal 28 ottobre al 23 dicembre al Teatro Electra di Iglesias ritorna l’appuntamento con il Festival internazionale di musica da camera, che quest’anno festeggia la XX edizione.

I dettagli ed il programma della manifestazione, organizzata dall’associazione culturale Anton Stadler, saranno illustrati nella conferenza stampa che si svolgerà lunedì 22 ottobre alle 11.00 a Cagliari, nella sede della Fondazione di Sardegna, in via San Salvatore da Horta 2.

All’incontro con i giornalisti parteciperanno Fabio Furìa, direttore artistico del festival, Mario Usai, sindaco di Iglesias, e Claudia Sanna, assessore della Cultura del comune di Iglesias.

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E’ stata presentata oggi, in Consiglio regionale, una proposta di legge, primo firmatario Luca Pizzuto, per il ritorno alle province democraticamente elette.

«Noi ci siamo sempre schierati sfavorevolmente alla richiesta del referendum populista dei Riformatori sardi, che ha umiliato gli enti Province, distruggendo i servizi territoriali, mortificando e precarizzando i lavoratori. La legge di riordino fatta in questa legislatura non si è dimostrata all’altezza del compito, ed è ora urgente a nostro avviso ricostruire le Province dando autonomia e autogoverno alle periferie – ha detto Luca Pizzuto -. Chiediamo oggi, come ribadito da noi anche all’indomani del referendum costituzionale del 4 dicembre, che, con questa legge trasversale alle forze politiche dell’Assemblea Sarda, si rendano ai sardi le Province, che hanno il compito di amministrare e gestire territori con peculiarità molto diverse tra loro, e vogliamo venga resa la possibilità di rieleggere direttamente i rappresentanti e le rappresentanti di istituzioni così importanti per la nostra Isola.»

 

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Il Cagliari Social Forum, Sardegna pulita, l’USB, i Cobas scuola, terranno un nuovo sit-in in viale Trento, sotto la Presidenza della Giunta regionale, mercoledì 17 ottobre, con inizio alle 10.30, al quale invitano associazioni, gruppi, persone e tutti coloro che condividono la loro lotta contro la produzione di bombe nella fabbrica RWM di Domusnovas.
«Il mondo intero ormai conosce la Sardegna come la terra in cui si producono le bombe vendute poi all’Arabia Saudita che le usa contro il popolo Yemenita – si legge in una nota -. La Sardegna quindi è complice di un massacro, di un genocidio! Vogliamo stare ancora a guardare? Vogliamo che la fabbrica RWM di Domusnovas continui a produrre bombe e, anziché dismettere, si ingrandisca e aumenti questa produzione di morte? Numerosi sono i civili, in gran parte bambini, dilaniati da queste bombe!
Il tutto avviene impunemente e illegalmente contro dichiarazioni e normative internazionali, oltre che contro le stesse leggi italiane (legge 185/90).
Abbiamo denunciato tutto questo al presidente del Consiglio dei ministri, della Camera, del Senato, al ministro dei Rapporti con il Parlamento ed al presidente della Repubblica.
Ora chiediamo al presidente della Giunta regionale, di assumere una posizione netta e forte contro l’utilizzo della nostra terra come fabbrica di morte per altri popoli e di promuovere, insieme al resto della Giunta, tutte le azioni possibili affinché la produzione della RWM di Domusnovas-Iglesias non sia finalizzata a produrre questi ordigni.»

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Giovedì 18 ottobre, alle 10.00, presso la sede dell’A.N.P.I., in via Emilia 39, a Cagliari, verrà presentata alla stampa la 17ª Marcia sarda per la pace Gesturi-Laconi, in programma domenica 21 ottobre da Gesturi a Laconi. La Marcia è organizzata dalla Tavola Sarda della Pace, organizzazione di coordinamento delle associazioni, sindacati e movimenti che hanno a cuore i problemi della pace e del disarmo.

«In Europa e nel nostro Paese una parte importante della società, invece che aprirsi al diverso, assume un atteggiamento difensivo nei suoi confronti e tende a ghettizzarlo, frenando i processi di integrazione, accrescendo le disuguaglianze di opportunità e di ricchezze, riproponendo muri e barriere. Assistiamo alla compressione dei diritti umani fondamentali ed alla militarizzazione dei rapporti internazionali, nonostante le comuni e crescenti emergenze mondiali, come quella climatica o quella della fame, reclamino un approccio pacifico e solidale.

Nel clima attuale caratterizzato da episodi di xenofobia e violenza, di nuova corsa internazionale agli armamenti e di “terza guerra mondiale a pezzi”, è più che mai necessario far sentire la presenza della società civile e dei movimenti per la pace, per i diritti umani e per un modello di sviluppo equo ed ecologicamente sostenibile.»

 

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«L’allargamento delle piste ciclabili sta danneggiando i settori produttivi della città di Cagliari.» Il consigliere regionale Edoardo Tocco (Forza Italia), già rappresentante nell’aula di via Bacaredda, contesta la realizzazione di nuovi percorsi per le due ruote in città. Dalla via San Lucifero sino alla via Campania, per proseguire sino al cuore del quartiere di viale Sant’Avendrace.

«Questa nuova dorsale per gli amanti delle biciclette avrà un impatto negativo sulle strade di Cagliari, sottraendo i parcheggi da aree ad alta densità di traffico ed eliminando spazi per i commercianti – aggiunge Edoardo Tocco -. L’estensione dell’itinerario – che vedrà interessate anche le vie Campidano, Liguria e dei Giudicati – è da rivedere. La cancellazione degli spazi per la sosta si tradurrà inevitabilmente sul declino del piccolo commercio nei rioni della città. Ecco perché i comitati dei negozianti sono contrari alla realizzazione dei circuiti. Non è solo questo. Il progetto – conclude Edoardo Tocco – andrebbe concertato con gli abitanti dei diversi quartieri, che si vedono privati di aree vitali vista la cancellazione di marciapiedi o altre infrastrutture all’interno della viabilità.»

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Il festival d’ottobre del Teatro Comunale di Serrenti Casa Civica della Cultura, curata dall’associazione Incontri Musicali, prosegue con la prima edizione del Concorso “Santa Vitalia” per giovani voci in programma sabato 20 ottobre, alle ore 19,00. Il cartellone lascia spazio ai giovani che vogliono confrontarsi proponendo canzoni proprie o attingendo dal grande repertorio della canzone pop rock. In quest’occasione ad accogliere la gara sarà il palcoscenico del teatro comunale di Serrenti.

Il programma. Il concorso che  non prevede alcuna quota d’iscrizione, accoglierà le domande di giovani artisti di nazionalità italiana e straniera d’età compresa tra i 16 e 30 anni;

Ogni candidato dovrà presentare tre canzoni (anche inedite) che eseguirà a discrezione della commissione giudicatrice.

In base alla graduatoria formulata saranno assegnati i seguenti premi: primo premio € 300,00; secondo premio € 180,00; terzo premio € 100,00.

Il cartellone del festival di ottobre, in programma fino al 27 ottobre, propone:

per la danza martedì 23 ottobre Ersilia Danza con Fil-Felicità Interna Lorda;

per la musica venerdì 26 ottobre Tramas in concerto con Ondas, il Fado portoghese, la musica popolare sarda;

per la danza sabato 27 ottobre ASMED-Borderline con Point of View.

Ingresso € 5,00 (per tutti).

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I segretari generali di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil, Anna Rita Poddesu, Bruno Olivieri e Gaia Garau, hanno scritto una lettera aperta a tutti i lavoratori ARAS, sulla vicenda relativa alla messa in liquidazione.

Di seguito il testo integrale.

A tutti i lavoratori ARAS.

Alla vicenda relativa alla messa in liquidazione dell’ARAS si aggiunge un nuovo tassello fino a ieri sconosciuto e che certamente non fa piacere né alle scriventi e neppure ai lavoratori che vedono allontanarsi il momento in cui potranno ricevere i cinque stipendi arretrati e i rimborsi spese da loro anticipati.

I liquidatori, nominati dal Presidente del Tribunale di Cagliari in sostituzione di quelli indicati dall’assemblea dei soci, hanno convocato le OOSS e a loro è stato comunicato il tenore del mandato ricevuto, che è quello di portare a termine la liquidazione di ARAS ma non prima di aver rispettato i termini della convenzione firmata con LAORE; hanno anche ribadito la ferma volontà di rendicontare, in tempi brevi, l’attività svolta da ARAS per conto di LAORE, per poi chiedere il saldo spettante per poter così pagare degli stipendi arretrati ai dipendenti e gli altri debiti verso i creditori.

Nonostante la buona volontà ci si è trovati davanti ad una sgradita sorpresa lasciata loro dagli omologhi che li hanno preceduti, i quali, nonostante fossero in odore di lasciare l’incarico hanno presentato un’istanza di amministrazione controllata che potrebbe ritardare la soluzione del problema nonostante le risorse siano già disponibili.

Stante così le cose, il nostro compito non è quello di intraprendere azioni di protesta per marcare la nostra esistenza, ma quello di mantenere nervi saldi ed evitare di compiere atti che possono solamente danneggiare i lavoratori, soprattutto nella fase in cui si cerca di evitare la chiusura dell’attività con conseguenze occupazionali davvero devastanti; quello che sembrava in un primo momento, un ostacolo insormontabile, dalle interlocuzione intercorse tra liquidatori e uffici regionali, sembra emergere che gli ostacoli siano superabili in quanto è stato chiarito che su questa vicenda non esiste un anno agrario per cui si deve imputare a due periodi distinti, distinte risorse, ma siamo in presenza di un’attività che si svolge durante l’anno solare per cui l’attività va rendicontata senza soluzione di continuità.

La cosa preoccupante, che tutti tacciono, è che le prestazioni da rendicontare sono inferiori alle aspettative in quanto le varie azioni di protesta hanno prodotto un numero di ore lavorate inferiori a quelle preventivate; ciò determina una contrazione di carattere economico da erogare da parte di Laore ad ARAS.

Per queste ragioni chiediamo a tutti i lavoratori di bandire qualsiasi atto sconsiderato, scioperi, manifestazioni sit-in; nessuno, tantomeno chi crede di poter fare delle forzature con azioni di protesta, può arrogarsi il diritto di parlare in nome e per conto dei lavoratori, soprattutto di quelli che finora, responsabilmente hanno continuato a garantire la normale attività. Del resto è puerile intraprendere azioni di sciopero contro il Tribunale o i liquidatori, anche perché qualsiasi azione, anche singola, tipo diffide, non fanno altro che ostacolare un processo in atto con possibili gravi conseguenze.

Per fare il punto sulla situazione convocheremo a breve un’assemblea generale di tutti i lavoratori per fare il punto della situazione.