23 December, 2025

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Martedì 24 luglio, alle 11.30, presso il Centro Fiera del Tappeto di Mogoro (Oristano), si terrà la conferenza stampa di presentazione della Fiera dell’Artigianato artistico della Sardegna.

Saranno presenti:

– Sandro Broccia, sindaco di Mogoro

– Luisa Broccia, assessore dell’Artigianato del comune di Mogoro

– Francesca Picciau (Studio Aranxiu Architetti), direttore artistico 

La Fiera verrà inaugurata venerdì 27 luglio, alle ore 19.00.

Oltre agli organizzatori, parteciperanno alla cerimonia di inaugurazione:

– Barbara Argiolas, assessore regionale del Turismo e dell’Artigianato

– Filippo Spanu, assessore degli affari generali, personale e riforma della Regione

– Alessio Di Carlo e Edoardo Marino, associazione Cooperaction.

La Fiera dell’Artigianato Artistico della Sardegna è uno spazio espositivo e culturale nato per raccontare, mettere in mostra e valorizzare le eccellenze dell’artigianato artistico sardo. Giunto alla 57edizione, l’evento si rinnova anno dopo anno in una narrazione live del territorio, fatta attraverso le storie e le creazioni dei suoi migliori maestri artigiani.

Nel 2018, saranno 88 gli espositori presenti su oltre 2.500 mq di area espositiva. Tema dell’edizione: gli Animali Favolosi.

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La Giunta comunale di Cagliari ha approvato il Piano annuale delle assunzioni che prevede 40 nuove figure professionali.  Saranno assunti un dirigente tecnico, un istruttore direttivo socio educativo “assistente sociale“, due istruttori direttivi amministrativi, un istruttore direttivo di ragioneria, un istruttore direttivo di polizia municipale, 14 istruttori amministrativi contabili, quattro istruttori informatici, sette istruttori tecnici geometra-perito edile e nove istruttori agenti di polizia municipale.
A questi profili si aggiungono altre 12 figure professionali, con assunzione a tempo determinato per un periodo di 30 mesi: cinque istruttori amministrativi contabili; tre istruttori tecnici geometra-perito edile e quattro esecutori amministrativi.
Questi nuovi assunti andranno ad aggiungersi alle 49 unità già previste dal Piano annuale del 2017: 18 sono state già assunte attraverso le procedura di mobilità, per le altre 31 sono stati pubblicati i bandi a giugno e sono in corso le procedure concorsuali.
«Anche per il 2018 – sottolineano il sindaco Massimo Zedda e l’assessore del Personale Danilo Fadda – siamo riusciti a trovare le risorse per utilizzare appieno le possibilità di assunzione consentite dalla legge. I prossimi concorsi saranno una nuova e importante opportunità di lavoro per i tanti che sono in cerca di occupazione, senza dimenticare le ricadute positive per il funzionamento della macchina amministrativa e della sua capacità di essere sempre al servizio dei cittadini.»
Prima di procedere all’approvazione del Piano annuale si sono percorse tutte le strade per verificare se tra gli ex lavoratori del Comune fossero presenti figure in possesso dei requisiti previsti dal decreto legislativo 75/2017, che stabilisce i limiti per la stabilizzazione dei precari che hanno prestato la propria attività lavorativa nella pubblica amministrazione, ma «dai riscontri effettuati è emerso che quella della stabilizzazione non è una via percorribile per la mancanza, tra gli ex lavoratori, dei requisiti stabiliti dal decreto Madia», spiegano il sindaco e l’assessore.

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E’ pesantissimo il bilancio degli ultimi 8 anni per il sistema dell’autotrasporto in Sardegna. Nell’Isola, dal 2009 alla fine dello scorso anno, sono scomparse 647 aziende, con una percentuale di chiusura andata oltre il 20%.

Notizie positive, al contrario, arrivano dalle merci movimentate; dopo la “voragine” che tra il 2010 e il 2014 ha cancellato il 33,9% delle tonnellate veicolate (tra il 2010 e 2016 il saldo negativo totale è stato del 46,9%), nell’ultimo anno (tra 2016 e il 2017), le rinfuse solide trasportate sono aumentate del 20% e quelle liquide del 4,1%.

Buone nuove anche sul fronte dei “ritorni a vuoto”, ovvero il numero dei mezzi che arrivano carichi in Sardegna e ripartono scarichi di merce prodotta o lavorata in Sardegna da distribuire nella Penisola o all’estero. Nel 2016 questa percentuale era del 33% mentre nel 2017 è scesa al 23%, segno evidente di un flusso più consistente di beni “sardi” che varcano il mare verso altri mercati.

Trend positivo anche per quanto riguarda gli automezzi (esclusi i container) che hanno varcato il mare sulle navi Ro-Ro (adibite al trasporto di veicoli: +1% tra il 2013 e il 2014, +2.62% tra il 2014 e 2015, +5.48% tra il 2015 e il 2016, +2.97% tra il 2016 e il 2017.

Sono questi i numeri chiave della crisi, infinita, del trasporto merci su strada nell’Isola, descritti nel dossier “Tendenze dell’Autotrasporto merci nell’estate 2018 in Sardegna”, realizzato dall’Osservatorio per le PMI di Confartigianato Imprese Sardegna, su fonte ISTAT 2009-2017.

«Se l’edilizia soffre, l’autotrasporto è in pessima salute – commenta Giovanni Antonio Mellino, presidente di Confartigianato Trasporti Sardegna – il nostro comparto ha prima subìto il dimezzamento del volume d’affari a causa della crisi generalizzata (in primis quella legata alle grandi fabbriche come Alcoa o Ottana, ma anche alle costruzioni) poi ha patito per la conseguente drastica riduzione delle imprese di trasporto locali e, per finire, ha visto l’arrivo, sul mercato regionale, delle grandi compagnie nazionali ed europee che poco lasciano sul territorio. All’opposto, c’è stato il conseguente incremento di tasse e burocrazia, con i costi cresciuti, nell’ultimo anno, di 4.092 euro per ogni veicolo circolante. Se pensiamo che la diminuzione di oltre il 46% delle merci veicolati fino al 2016 equivale a un dimezzamento dei consumi dei sardi tutto ciò ci deve far rendere conto della drammaticità della crisi nel settore, nelle imprese e nelle famiglie. E’ necessario ricordarsi sempre che sul comparto si scaricano tutti i problemi delle imprese sarde – aggiunge Giovanni Antonio Mellino – e se la manifattura, o le costruzioni, non ripartono, o se alle persone mancano le condizioni economiche, ovviamente i mezzi rimangono fermi. Tutto ciò si riverbera in modo principale su occupazione e crescita dei territori.»

Un settore, quello del trasporto merci, in costante squilibrio tra fatturati che si sgonfiano, da una parte e gasolio, pedaggi, assicurazioni, costi di esercizio e tasse che crescono, dall’altra. A tutto ciò si devono aggiungere il cronico deficit infrastrutturale, che verrà colmato con tempi lunghissimi, la concorrenza sleale, interna ed estera che opera senza regole e prezzi sottocosto, i pagamenti, soprattutto tra privati, con tempi non quantificabili e le imprese, quasi la metà un terzo del totale in Italia (35mila su 92mila), non in regola con gli obblighi previsti dalla legge per chi voglia svolgere la professione. Senza dimenticare le variabili locali come la viabilità inadeguata, ovvero strade che aprono e chiudono secondo le condizioni meteo o il dissesto idrogeologico, le ZTL istituite dalla mattina alla sera, e gli stalli urbani, per il carico e scarico, diventati ormai una vera rarità.

Le 2.476 imprese di autotrasporto della Sardegna, di cui 1.647 artigiane, nel 2016, hanno veicolato oltre 14milioni di tonnellate. Recenti dati del 2017, parlano di oltre 28 milioni di rinfuse liquide e di oltre 4 milioni di rinfuse solide trasportate dalle navi e veicolate dai mezzi.

Questo settore crea lavoro per circa 8mila persone, con una dimensione media per azienda di 2,8 addetti per ogni realtà. Al primo gennaio di quest’anno, il settore isolano ha registrato una decrescita totale del 2,9%, di cui ben il 5,7% solo nel comparto artigiano. Dal 2009, in Sardegna, è scomparso circa il 20% del tessuto imprenditoriale.

A livello provinciale a Cagliari le imprese registrate al primo gennaio 2018, sono risultate 1.123 di cui 729 artigiane. Rispetto allo scorso anno, nel totale delle imprese di autotrasporto merci, il calo registrato è del 2,9%. A Nuoro sono 362 (di cui 259 artigiane), con un calo del 2,7%. A Oristano sono 250 (185 artigiane) registrando un -2,3%. Infine a Sassari ci sono 741 imprese, di cui 474 artigiane: le cancellate sono il 3,0%.

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«Il regionalismo differenziato deve essere ben distinto dalla specialità.»

Lo ha ribadito questa mattina alla ministra per gli affari regionali Erika Stefani, Gianfranco Ganau  presidente del Consiglio regionale e coordinatore  dei presidenti delle Assemblee delle Autonomie a Statuto speciale durante la Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e Province autonome.

«Il Coordinamento – ha detto Gianfranco Ganau – non vede contrapposizione tra l’intento perseguito dalle  regioni ordinarie di accrescere funzioni ed ambiti di competenza in applicazione dell’articolo 116 comma 3, ed il rilancio e la attualizzazione della specialità. Fatti salvi gli strumenti di perequazione atti a compensare gli squilibri regionali e a garantire un paritario sviluppo della nazione così come previsto dalla Costituzione entrambi gli obiettivi rispondono infatti ai più avanzati principi costituzionali ed europei di differenziazione e adeguatezza e mirano ad un ripresa di tutte le autonomie regionali e delle province speciali, ma si muovono su piani diversi.»

«La specialità ha come fondamento non solo ragioni storiche-identitarie  (quelle etnico-linguistiche-culturali ne sono una parte) ma anche con diversa intensità e articolazione a seconda delle diverse autonomie, ragioni geografiche (quali l’insularità o l’integrazione coi territori transfrontalieri, nella mutata condizione di confine, caratterizzato oggi da alta permeabilità) e ragioni strutturali ed economiche che richiedono politiche generali (non solo settoriali) a forte caratterizzazione regionale capaci di interpretare e rispondere alle specificità dei territori. Queste ragioni – ha aggiunto Gianfranco Ganau – permangono e sono ancora attuali. Il coordinatore dei presidenti delle Assemblee delle Autonomie a Statuto speciale, dopo aver ricordato l’ampio contributo che nel tempo hanno dato le autonomie speciali contribuendo ampiamente a perseguire gli obiettivi del patto di stabilità e della solidarietà nazionale – ha concluso Gianfranco Ganau -, ha assicurato il pieno impegno da parte delle Regioni a Statuto speciale a  contribuire alla riduzione del deficit dello Stato ma  ha ribadito il rifiuto ad ogni imposizione non concordata in tema dell’entità degli accantonamenti.»

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Dal 1° luglio è attivo il servizio “Aperti per ferie”, messo in campo dall’Auser Carbonia, in collaborazione con l’Amministrazione comunale, per non lasciare soli gli anziani e aiutarli ad affrontare il caldo estivo ed i disagi che esso può causare in questa stagione in cui, soprattutto negli ultimi giorni, le temperature stanno raggiungendo valori elevati, superiori ai 30 gradi.
Sono numerosi i servizi che l’Auser garantisce durante tutta l’estate a beneficio di fasce deboli, come quelle della terza età, che a Carbonia sono numericamente consistenti, data l’elevata età anagrafica di molti nostri concittadini. Viene assicurata un’ampia gamma di servizi, tra cui il “Filo d’Argento Auser”, definito anche come “Telefono amico degli anziani”. Si tratta di un numero verde gratuito, 800.995988, attivo tutti i giorni della settimana, compresi i festivi, dalle ore 8.00 alle ore 20.00, per tutto l’anno, in grado di fornire alle persone ascolto, supporto e interventi di sostegno.
Il comune di Carbonia informa, inoltre, che presso la sede Auser di via Liguria 69, a Carbonia, dal lunedì al sabato, dalle 9.00 alle 13.00, i volontari sono a disposizione degli anziani per consegnare a domicilio la spesa, i farmaci e i libri da loro richiesti. Altre iniziative sono volte ad accompagnare le persone sole verso centri socio-sanitari in occasione di visite o terapie, supportandole nella misurazione dei valori della pressione, della saturazione e dei valori glicemici. Inoltre, il personale dell’associazione di volontariato fornisce ai cittadini informazioni su tutti i servizi sociali offerti dal comune di Carbonia e nel territorio.
«L’iniziativa dell’Auser è meritoria per le sue finalità sociali e per la sua grande attenzione verso persone fragili come gli anziani, a cui i volontari vanno incontro con un aiuto concreto, non lasciandoli soli, ma facendo loro compagnia e contribuendo alla loro socializzazione ed integrazione. Un progetto che conferma, per l’ennesima volta, quanto il volontariato, la solidarietà e la cooperazione siano valori incardinati nel tessuto sociale della città di Carbonia», ha detto il sindaco Paola Massidda.
Il servizio “Aperti per ferie” è attivo dal 1° luglio fino al 30 settembre.

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La notte scorsa, intorno all’1.30, a Cagliari, i militari della stazione carabinieri di Cagliari – San Bartolomeo, nel corso di un servizio perlustrativo automontato, hanno arrestato G.P., 41 anni, disoccupato, di Quartu Sant’Elena, nella flagranza dei reati di resistenza a pubblico ufficiale, porto di armi od oggetti atti ad offendere, danneggiamento aggravato, guida in stato di ebrezza, guida senza assicurazione, guida pericolosa, mancata revisione (art. 80 del codice della strada).

In particolare, alle 00.40 circa, i militari mentre transitavano a bordo dell’autovettura di servizio, in viale San Bartolomeo, all’altezza della rotatoria con viale Sant’Elia e viale Ferrara, hanno intercettatoo l’autovettura Renault Laguna Sw intestata all’uomo che, impegnando la citata rotatoria nel senso contrario (contromano), sorpreso dalla pattuglia, dapprima cercava di darsi alla fuga poi, non riuscendo a “liberarsi” dei carabinieri,  decideva di speronare la predetta autovettura di servizio mentre i militari si apprestavano a scendere per il fermo e le contestazioni del caso.

Nella circostanza, solo la prontezza dei militari ad abbandonare il mezzo prima dell’impatta sulla fiancata sinistra dell’auto di servizio, ha evitato peggiori conseguenze.

Subito dopo G.P. ha ingranato nuovamente la marcia per allontanarsi e tentare ulteriormente la fuga mentre i militari hanno riniziato l’inseguimento.

Poco dopo G.P. ha perso il controllo del mezzo e la sua auto finiva la corsa contro un muro protezione presente a margine della rotatoria tra via Carta Raspi e via Vespucci.

L’uomo è stato così raggiunto e bloccato dai militari.

A seguito di perquisizione personale e veicolare, sono stati rinvenuti e sequestrati:

  • N. 2 due coltelli a serramanico della lunghezza rispettiva di 17 cm e 22 cm;
  • N. 1 pistola giocattolo di colore nero, mod. Mep, senza il tappo rosso, rinvenuta sotto il sedile anteriore lato passeggero.

I successivi rilievi e gli accertamenti alcolemici, eseguiti unitamente al personale della Aliquota Radiomobile della Compagnia Cc di Cagliari e della locale Polizia Municipale, nel frattempo intervenuti, hanno consentito di rilevare che:

  • L’autovettura era priva di copertura assicurativa e revisione;
  • Il conducente evidenziava un rilevante tasso alcolemico.

L’uomo, dopo essere stato trasportato dai sanitari del 118 presso l’ospedale “Marino” di Cagliari è stato giudicato affetto da “contusione labbra odontalgia” con prognosi di 2 (due) giorni, dimesso.

L’autovettura Renault Laguna è stata sottoposta a sequestro.

Nessun ferito.

L’autovettura di servizio, marciante, ha riportato danni alla parte anteriore sinistra.

L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato trattenuto presso le camere di sicurezza della stazione di Cagliari San Bartolomeo, in attesa della celebrazione del rito direttissimo, previsto per stamattina.

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Un Workshop Internazionale sul tema della “Multiculturalità nel Mediterraneo fenicio“. Questa settimana una serie di appuntamenti arricchiscono la XII Summer School di Archeologia fenicio-punica, in corso di svolgimento a Sant’Antioco. Dopo le conferenze di Hassan Badawi e di Michele Guirguis svoltesi ieri al MAB, domenica 22 luglio, a partire dalle 10.30 e sempre al Museo archeologico Ferruccio Barreca di Sant’Antioco, si terrà un Workshop Internazionale sul tema della “Multiculturalità nel Mediterraneo fenicio“, con gli importanti aggiornamenti provenienti da tre siti chiave dell’espansione levantina verso Occidente: Cadice, Utica, Sulky. Parteciperanno il sindaco di Sant’Antioco Ignazio Locci ed il direttore Dissuf Uniss Marco Milanese per i saluti istituzionali; presenterà il professor Piero Bartoloni, nonché direttore del MAB, e introdurranno gli archeologici Michele Guirguis e Sara Muscuso; previsti, fino alle 17.30, tutta una serie di interventi tesi ad approfondire il tema oggetto del workshop.

I relatori, che dirigono le ricerche archeologiche nei tre siti, illustreranno le ultime novità provenienti dagli scavi nei livelli più antichi di fondazione e in relazione ai territori circostanti. Sono previsti ulteriori approfondimenti tematici da parte di specialisti della materia che tratteranno il tema dei contatti con le differenti realtà autoctone del Mediterraneo centro-occidentale.

L’incontro è organizzato nell’ambito del “Phoenician & Nuragic Id. Project. Identities in the Mediterranean Iron Age (9th-6th centuries BC): Innovations and Cultural Integration in Sardinia between Phoenician and Nuragic People“, dell’Università degli Studi di Sassari, Dipartimento di Storia, scienze dell’uomo e della formazione, finanziato da Sardegna Ricerche nell’ambito della L.R. 7/2007, Bando Capitale ad Alta Qualificazione-annualità 2015. Si tratta, nello specifico, di un finanziamento di 50mila euro per un progetto che, diretto da Michele Guirguis, mira a una più approfondita conoscenza del Sulcis e delle dinamiche di relazione tra Fenici e Nuragici nel I mill. A.C..

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Ai blocchi di partenza il Rosso&Blues Festival Summer Edition. Progetto nato dall’idea dell’Associazione culturale Good Vibrations che già nella scorsa estate ha condotto con successo il festival blues di Porto Ferro che, sin dai primi appuntamenti ha incontrato il gradimento dei suoi spettatori richiamando presenze da ogni parte dell’isola. Rosso&Blues Festival che già nella sua edizione invernale ha riscosso successo anche tra il pubblico Cagliaritano con serate che hanno toccato le cento persone paganti è ora pronto a partire in queste calde serate estive.

L’Associazione Good Vibrations ha programmato un’intera estate di concerti all’insegna del blues e delle uniche atmosfere che solo il mix tra la buona musica dal vivo ed il paesaggio unico di queste esclusive location possono offrire. La rassegna prevede la presenza di importanti nomi del panorama blues nazionale ed internazionale. Ogni artista saprà portare una diversa sfaccettatura del blues e l’unione della buona musica e saprà donare momenti indimenticabili a tutti coloro che vorranno approfittatore di questi appuntamenti unici per l’estate 2018. 

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Comune di Olbia e Area marina protetta di Tavolara – Punta Coda Cavallo lanciano un appello per sensibilizzare la popolazione al recupero dei piccoli esemplari di berta minore che finiscano il proprio volo al suolo, disorientati e disturbati dalle luci. Si è concluso da alcuni mesi sull’isola di Tavolara l’intervento di eradicazione del ratto nero, responsabile della predazione delle uova e dei pulcini di berta minore, nell’ambito del progetto Life Puffinus Tavolara del Comune di Olbia. Le berte nidificano a Tavolara, nella colonia più numerosa al mondo e i giovani uccelli spiccano il volo nelle notti tra luglio ed agosto. Può quindi accadere che i giovani volatili siano disorientati o attratti dalle luci lungo la costa, concludendo il loro volo a terra e non nei luoghi di nidificazione. In questo habitat inconsueto sono esposti ai pericoli. Per questo i responsabili del progetto hanno deciso di lanciare un appello rivolto a chiunque si imbattesse in qualche esemplare di questa specie protetta che si trovi a terra.

Comune di Olbia e Area marina protetta di Tavolara – Punta Coda Cavallo chiedono quindi di partecipare al recupero, ponendo il volatile in una scatola di cartone debitamente areata e chiamare al numero 389 0904948 dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19,30. Gli operatori provvederanno a liberarle in un posto sicuro. 

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E’ ormai prossimo al decollo il Centro commerciale naturale del comune di Carbonia. Ieri pomeriggio, nella sala polifunzionale di piazza Roma, l’assessore delle Attività produttive Mauro Manca ha interloquito con commercianti, artigiani, partite Iva e attività produttive nell’ambito del fitto ciclo di incontri programmati dall’Amministrazione Comunale, fin dall’inizio dell’anno, con i rappresentanti del settore terziario cittadino. «Un incontro positivo in cui abbiamo ascoltato e preso nota delle criticità e delle segnalazioni dei presenti su varie tematiche: dai parcheggi a pagamento e a disco orario, fino alle possibili migliorie da apportare all’organizzazione della manifestazione Nottinsieme, affinché questa possa essere più inclusiva ed ancor più partecipata», ha affermato l’assessore Mauro Manca.
Il tema principale dell’incontro si è focalizzato sulla prossima costituzione del Centro commerciale naturale di Carbonia, un nuovo strumento che unirà commercianti, artigiani e partite Iva, elaborando politiche comuni di marketing, pubblicità e comunicazione in grado di contribuire al rilancio della nostra città. Una nuova leva di sviluppo di cui il comune di Carbonia sarà socio onorario.
Nei prossimi giorni verrà stabilito il nome con cui verrà identificato il Centro commerciale naturale di Carbonia. A questo proposito, il 10 luglio scorso è stato lanciato su Facebook un sondaggio – aperto a tutti gli utenti del social network – denominato “Quale nome daresti al nuovo Centro commerciale naturale di Carbonia?”. Due erano le opzioni previste: “Carbonia Produce” e “Crabonia”. Il sondaggio si è chiuso il 17 luglio: hanno votato 159 persone, di cui l’82% ha scelto il nome “Carbonia Produce”, mentre il 18% “Crabonia”. Tuttavia, nei vari commenti al post inerente al sondaggio, i cittadini hanno lanciato ulteriori proposte di nomi, tra cui “Naturalmente insieme”. Un nome che ha trovato gradimento anche nei commercianti che ieri erano presenti in sala polifunzionale. Gli aderenti al nuovo Centro commerciale naturale, in contatto tra loro telefonicamente, decideranno nei prossimi giorni se scegliere il nome “Carbonia Produce” o “Naturalmente insieme”. Dopodiché si comincerà a lavorare sulla parte grafica, sviluppando un logo che sia appetibile e oggetto di materiale pubblicitario, in particolare per la cartellonistica stradale.
La denominazione scelta per il Centro commerciale naturale sarà inserita nello statuto costitutivo del nuovo ente, che verrà depositato dal notaio per l’atto costitutivo.