22 December, 2025

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Martedì 10 luglio, alle 9.00, nei locali del municipio di Bonifacio, si riunisce la Consulta corso-sarda. La terza sessione dell’organismo interistituzionale tra le assemblee di Corsica e Sardegna, sotto la guida dei presidenti Jean Guy Talamoni e Gianfranco Ganau, affronterà il seguente ordine del giorno: questioni istituzionali (celebrazione del 70° anno di Autonomia, insularità, riforma costituzionale in Francia, rapporto sull’evoluzione statutaria della Corsica e la deliberazione sul futuro della politica di coesione); i dossier sulla tutela linguistica, anche alla luce della recente approvazione della legge sulle politiche linguistiche in Sardegna; documenti in materia di politiche sociali, tra i quali un progetto per l’introduzione del reddito di base in Corsica anche alla luce dell’esperienza del Reis in Sardegna; due relazioni in materia di istruzione con riferimento alle rispettive competenze regionali; una relazione che riguarda l’ambiente e attiene la gestione delle Bocche di Bonifacio.

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Stefano Garau.

Il 5 luglio i rappresentanti delle associazioni dei diabetici (Stefano Garau del Coordinamento Associazioni Diabetici Sardegna, Marcello Grussu dell’Associazione Aniad Sardegna e Francesco Pili dell’Associazione Diabete Zero) si sono dimessi dalla Consulta regionale della Diabetologia.

«La presa di posizione – si legge in una nota dei tre dimissionari – nasce con il preciso intento di interrompere una condizione che negli ultimi tempi aveva assunto contorni di estrema confusione al limite del paradosso e fortemente strumentale rispetto a obiettivi che nulla hanno a che fare con i bisogni dei pazienti. L’Organismo, reso operativo dall’attuale Giunta regionale una prima volta nell’ottobre del 2014 con la delibera 39/34, e, dopo la sua scadenza al 31 dicembre 2017, riattivato lo scorso 31 gennaio 2018 con il decreto n° 4, purtroppo può vantare veramente ben pochi risultati.»
«Cinque riunioni in quattro anni (una sola nell’intero 2017 e peraltro solo interlocutoria), non possono oggettivamente rappresentare un percorso serio ed efficace per affrontare i numerosi problemi che interessano il mondo della diabetologia sarda a tutto tondo, cioè pazienti e operatori sanitari. L’unico documento licenziato, quello che si è tradotto nella delibera 46 dell’agosto 2016, ancorché nello spirito rappresentasse l’idea di risolvere la forte disparità di accesso alle cure nelle varie ASL sarde, resta ancora oggi uno strumento applicato solo parzialmente e fonte di quotidiani conflitti tra i pazienti e gli Uffici sanitari di riferimento – si legge ancora nella nota -. L’esposto che nei giorni scorsi una paziente ha presentato per denunciare la mancanza di risposte verso una legittima richiesta di accesso a un dispositivo per il controllo glicemico (purtroppo l’ennesima denuncia), segna l’evidente divario tra chi vive la malattia con preoccupazione ed attese di vedere soddisfatti bisogni reali di salute, e chi invece continua ad avere una visione anacronistica delle cose.
La modernità,  purtroppo, non si misura con il numero di twitter che si generano ogni giorno, la vera modernità sta nel sapere esprime fondamentalmente la capacità di ascolto delle persone e nel riuscire a trovare le soluzioni più efficaci e razionali insieme ai vari portatori di interesse. Il Diabete si affronta come oramai noto in un ottica multidisciplinare e con il contributo attivo anche dei pazienti dando loro una prospettiva, a volte anche negativa ma riconoscendone il ruolo.»
«I temi? Se si ha una visione di cosa sia il diabete e si ha veramente a cuore il benessere delle persone, non c’è che l’imbarazzo della scelta nel decidere di cosa occuparsi in modo serio ed efficace:
• PDTA (Percorsi Diagnostico-Terapeutici Assistenziali)
• Gestione Integrata;
• Rete Diabetologica;
• Liste d’attesa;

• informatizzazione e riordino dei Servizi di diabetologia;
• ammodernamento di processi e procedure fortemente burocratizzate che impattano sulla vita, la mobilità e la già scarsa capacità finanziaria delle persone;
• i farmaci e gli strumenti innovativi nelle disponibilità delle altre Regioni d’Italia ma non in Sardegna;
• l’educazione terapeutica strutturata e finanziata;
• l’informazione concreta e capillare per una prevenzione efficace;
• La tutela del bambino diabetico a scuola (progetto la cui formazione degli addetti pur essendo stata finanziata non si è mai completata neppure a distanza di anni).
In questi anni invece nonostante le numerose sollecitazioni che la Associazioni hanno portato avanti con modalità istituzionalmente corrette, riconoscendo sempre ruoli ed autorevolezza ai destinatari delle segnalazioni (così non è stato nei nostri confronti), abbiamo assistito ad un crescendo di polemiche a volte sterili e solo rivolte a giustificare l’operato della propria azione politica con la solita autoreferenzialità mistificando purtroppo la realtà. Nelle stesse ore infatti in cui ci si spendeva pubblicamente per aver reso disponibili ai pazienti sardi dispositivi innovativi per il controllo glicemico, facenti parte di un Accordo
Quadro stipulato dall’ATS unica a seguito di Gara Europea approvata con determina 1146 del 16/10/2017, dalla stessa Direzione Sanitaria dipendente dall’Assessorato piuttosto che direttamente dalla ATS Unica, venivano rilasciati atti esattamente opposti e contrari che bloccavano e bloccano tutt’ora l’accesso ai quei dispositivi. Con analoghe modalità di veto si impedisce l’inserimento nel prontuario di insuline di nuova generazione, impedendo ai Diabetologi di poter prescrivere il farmaco e ai pazienti di poterne sfruttare i benefici.
Decisioni e prese di posizione incomprensibili che accentuano il divario tra chi soffre di diabete in Sardegna rispetto a chi ne soffre e viene curato in altre regioni d’Italia.
Auspichiamo pertanto una presa d’atto sulle responsabilità oggettive che determinano un intollerabile stallo – concludono Stefano Garau, Marcello Grussu e Francesco Pili -, e una reale e seria programmazione di interventi ed  attività per il benessere degli oltre 100.000 diabetici sardi che di tutto hanno bisogno tranne che di essere presi in giro.»

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Nella tarda serata di ieri, a Sestu, i militari della locale Stazione CC, coadiuvati da quelli del Nucleo Radiomobile della Compagnia CC di Quartu Sant’Elena, hanno arrestato per lesioni personali e resistenza a pubblico ufficiale, M.S., 55enne del posto, con precedenti di polizia. L’uomo, in evidente stato di alterazione psicofisica, probabilmente dovuta all’assunzione di sostanze alcoliche, aveva aggredito un vicino di casa al culmine di una lite per futili motivi, per poi scagliarsi anche contro i militari operanti, prontamente intervenuti, che a fatica sono riusciti a immobilizzarlo e a condurlo presso la camera di sicurezza della Compagnia di Quartu Sant’Elena, in attesa dell’udienza di convalida.

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Sbarca a Cagliari la compagnia Is Mascareddas, con un’iniziativa inserita nella seconda edizione di CagliariPaesaggio, manifestazione organizzata dall’amministrazione comunale. Mercoledì (11 luglio) al Teatro Civico di Castello, alle 18.00, la compagnia di teatro d’animazione inaugura la mostra “Giacomina e il Popolo di Legno en Paysage”: un’installazione con i 60 pupazzi e oggetti di scena dello storico  spettacolo “Giacomina e il popolo di legno”, tratto dai lavori realizzati tra gli anni ’20 e gli anni ’50 del secolo scorso dagli artisti sassaresi Tosino Anfossi ed Eugenio Tavolara.

L’installazione, nel decennale dello spettacolo Giacomina e il Popolo di Legno, è pensata come un percorso espositivo-teatrale visitabile fino a domenica 15 luglio, dalle 16.00 alle 20.00: un percorso urbano, come una naturale riappropriazione del territorio di origine dei personaggi, integrato con la presenza e la narrazione della creatrice delle opere, Donatella Pau, che accompagnerà il pubblico animando e raccontando la storia e le dinamiche dello spettacolo.

Lo spettacolo di Is Mascareddas ed i pupazzi lignei in mostra raccontano una storia sarda e una vittoria internazionale, quella di Tosino Anfossi ed Eugenio Tavolara, per l’artigianato artistico isolano, che ha visto le creazioni dei due artisti sassaresi apprezzate e richieste in tutto il mondo.

Nella giornata inaugurale di mercoledì 11 spazio, alle 19.00, al teatro di burattini con Tonino Murru nello spettacolo “AnimaeCuore”.

L’esposizione guidata di articola in due momenti principali: nel primo verranno analizzate le fasi di studio e realizzazione dello spettacolo e successivamente l’anima e la natura stessa di questi pupazzi di legno che proteggono e custodiscono una storia di tradizioni e viaggi e sarà resa disponibile attraverso la visione dello spettacolo che verrà proiettato in uno schermo.

Lo spettacolo e la rispettiva mostra non sono scelti a caso, ma vogliono integrarsi ad un ambiente circostante che è scena, palco e origine stessa.

 

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Paci Cina

«Vogliamo spingere le nostre aziende a crescere, rafforzarsi, fare filiera per sfidare i grandi mercati internazionali come quello cinese – dice Raffaele Paci -. Vogliamo che le nostre imprese si aprano al mercato cinese ma diciamo anche agli imprenditori stranieri che la Sardegna è una terra che nel suo insieme ha un’offerta assolutamente unica al mondo. E sicuramente un filone su cui costruire nuovi rapporti è quello dell’Ict, della ricerca e dell’alta tecnologia. Crediamo moltissimo nelle potenzialità dell’innovazione, della ricerca, dello sviluppo in questi settori e occasioni come quelle dell’Expo di Hainan sono un importante momento di confronto e di scambio per costruire nuove prospettive di sviluppo.»

Nella tre giorni di lavori si è discusso della possibilità, proprio in virtù del gemellaggio fra le due isole, di ricevere a Cagliari una delegazione di imprenditori, ricercatori e rappresentanti del governo di Hainan durante la settimana dell’innovazione Italo Cinese che farà tappa il prossimo 25 ottobre a Cagliari. Un appuntamento che rientra nelle politiche per l’innovazione e l’internazionalizzazione costantemente portate avanti dalla Giunta: in particolare, il focus territoriale cagliaritano si concentrerà sulle nuove frontiere delle ICT, della Fisica e dell’Astrofisica.

Altro argomento trattato ad Hainan è stato quello dei rapporti tra imprese cinesi e imprese sarde in tema di ricerca e anche di possibili accordi commerciali. In particolare si sono fatti importanti passi avanti per una possibile collaborazione nel settore automobilistico tra Abinsula e Haima, società del gruppo Mazda. Abinsula, impresa sarda che ha partecipato all’Expo di Hainan con risorse proprie, era l’unica impresa italiana presente alla fiera, forte del sostegno della Regione che in occasioni come queste garantisce una azione di supporto con le autorità straniere e i potenziali partner. «Gli incontri ed i rapporti con le aziende cinesi sono partite già in una fase avanzata, avendo chiari gli aspetti e le basi delle future collaborazioni. Questo è il risultato di una strategia aziendale ma anche del contesto che nell’ultimo anno le istituzioni come la Regione Sardegna e il consolato di Canton sono riusciti a creare», sottolinea, infatti, Katiuscia Zedda, responsabile dei progetti internazionali di Abinsula.

La delegazione della Sardegna e Abinsula sono stati ricevuti da Ms Kang Baiying (Deputy Director – General, Foreign and Overseas Chinese Affair Office of Hainan Province) e da altri funzionari del governo regionale di Hainan. «È stata un’occasione importante per rafforzare e ampliare i già solidi rapporti fra Sardegna e Cina, per verificare nuove opportunità di crescita sui mercati per instaurare rapporti di confronto in settori, come appunto innovazione e ricerca, che consideriamo strategici per il nostro sviluppo».

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Domani, martedì 10 luglio, alle 10,30, nella sede dell’AVIS di via Talete, a Cagliari, si terrà una conferenza stampa per presentare l’evento benefico “Bai e Dona in via Costituzione”.

Anche quest’anno, infatti, Ariu Ceramiche e la pizzeria “Sa tracca” hanno organizzato una manifestazione in favore dell’Associazione Peter Pan onlus, per raccogliere i fondi per realizzare un FabLab per i ragazzi autistici, supportato con grande entusiasmo anche dall’Avis.

Spiegheranno i dettagli dell’evento e il ruolo di Avis in questa avventura:

Antonello Carta, presidente regionale Avis

Ignazio Zuddas, presidente comunale Avis

Marco Granata, Associazione Peter Pan onlus

Claudia Pugliese, pizzeria Sa Tracca (organizzatore evento)

Cristina Ariu, Ariu Ceramiche (organizzatore evento)

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Nove goal nella prima uscita stagionale del Cagliari, allo “Stadio del Vento” di Aritzo, contro la Rappresentativa Barbagia. Il primo goal porta la firma di Leonardo Pavoletti, il bomber rossoblu atteso alla stagione della consacrazione dopo le buone cose fatte nello scorso campionato, dopo il suo arrivo a stagione iniziata.

CAGLIARI: Cragno (30′ Aresti), Faragò, Romagna, Andreolli (30′ Pisacane), Lykogiannis, Dessena, Colombatto, Barella, Ionita, Pavoletti (30′ Ragatzu), Farias.

(Secondo Tempo): Rafael, Padoin, Ceppitelli, Pisacane (60′ Capuano), Pajac, Castro, Cigarini, Deiola, Ragatzu (60′ Caligara), Sau, Han. All.; Maran

RAPPRESENTATIVA BARBAGIA: Mennella (46′ Meloni), Atzeni, Frau (35′ Floris), Mameli, Pili, Forma, Curreli, Boi, Secci, Noli, Lai (35′ Lungi) – Nel corso dell’incontro sono entrati anche Dembele, Mocci, Dearca, Patta, Soro. Selezionatore: Cadeddu.

ARBITRO: Usala di Cagliari.

RETI: 4′ Pavoletti, 17′ Farias, 30′ Dessena, 47′ Han, 58′ Ragatzu, 76′ Caligara, 77′ Deiola, 78′ Sau, 88′ Caligara.

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«I libici chiedono all’Europa di parlare con una voce unica, con un messaggio univoco che rafforzi il coordinamento di tutti gli sforzi in atto. In accordo con il Primo Ministro, Fayiez Serraj, organizzeremo il prossimo 10 ottobre al Parlamento europeo, a Bruxelles, una giornata di lavoro sulla Libia, insieme all’Alto Rappresentante europeo per la Politica estera, Federica Mogherini. Questo incontro riunirà attorno ad uno stesso tavolo tutte le parti interessate ai diversi temi di cooperazione e all’organizzazione delle future elezioni democratiche in Libia. Vogliamo che il voto sia un momento di riconciliazione e di lavoro comune che, partendo dal consolidamento democratico, possa estendersi anche alla stabilizzazione economica e al sostegno alla ricostruzione», ha annunciato il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, a conclusione della sua visita ufficiale a Tripoli.

«Con la missione compiuta oggi, ho voluto sottolineare l’importanza di rafforzare le relazioni tra Ue e Libia. La stabilità del Paese è essenziale per la stabilità dell’Africa, del Mediterraneo e dell’Europa stessa. Per questo, dobbiamo lavorare insieme per promuovere crescita economica e sicurezza per il popolo libico e rafforzare, al contempo, le istituzioni, l’apparato statale e la sanità pubblica», ha aggiunto Antonio Tajani.

«L’Unione è pronta a fare maggiori investimenti in tale direzione, nel quadro del rifinanziamento del Trust Fund per l’Africa, approvato di recente dall’ultimo vertice del Consiglio europeo. Ora è fondamentale che la Libia intraprenda, con decisione, un percorso che conduca alle elezioni: tappa essenziale per il futuro democratico del Paese. Come concordato con il presidente della Commissione elettorale, il Parlamento europeo è pronto a fornire tutta l’assistenza necessaria per il corretto svolgimento del voto, in collaborazione con i deputati europei e gli osservatori elettorali», ha precisato il presidente Antonio Tajani.

«Come l’Europa, anche la Libia è vittima dell’immigrazione fuori controllo. Non vogliamo più vedere morti, nel deserto o in mare. Per questo servono più risorse Ue per la cooperazione, per il rafforzamento del controllo delle frontiere meridionali e per la Guardia costiera. Dobbiamo intensificare la lotta senza quartiere ai trafficanti di esseri umani e armi. Ho proposto, quindi, di lavorare insieme a una ‘Lista nera’ che metta al bando i responsabili di queste attività criminali», ha dichiarato Antonio Tajani.

«Per essere pienamente efficaci, la nostra strategia deve affrontare le cause profonde dei flussi migratori. Serve un ‘Piano Marshall’ per l’Africa, finanziato dal prossimo bilancio Ue. Ci vorranno almeno 40 miliardi di euro, per mobilitare 500 miliardi di investimenti complessivi. L’obiettivo è gettare le basi per un’industria manifatturiera in Africa, capace di generare posti di lavoro e ricchezza nel continente. Solo così potremo offrire opportunità ai giovani africani nei loro Paesi, e dare loro speranza per il futuro.»

«Mi batterò per fare in modo che una parte consistente di queste risorse siano usate per la Libia. Ma non basta, dobbiamo fare di più. L’ho detto con chiarezza ai capi di Stato e di governo Ue, in occasione dell’ultimo vertice a Bruxelles. Servono almeno 6 miliardi di euro da investire nel Mediterraneo, nei prossimi anni. La prossima settimana sarò a Niamey, in Niger, dove incontrerò anche i Presidenti dei Parlamenti dei Paesi del Sahel per discutere questi temi», ha concluso il presidente del Parlamento europeo.

Nel quadro del Fondo fiduciario europeo per l’Africa, sono già stati avviati 6 diversi programmi di sostegno alla Libia, per un totale di 237 milioni di euro. Grazie a questi programmi si stanno riabilitando scuole, ospedali, asili e caserme di polizia.

Questi fondi servono anche per formare insegnanti e fornire servizi di base. La scorsa settimana, l’Ue ha sbloccato fondi aggiuntivi per 29 milioni di euro, destinati all’assistenza degli immigrati vulnerabili, in Libia. Sono stati stanziati, quindi, 500 milioni aggiuntivi per il Fondo fiduciario europeo.

Il Parlamento europeo è pienamente impegnato nel processo di stabilizzazione della Libia: un mese fa, ha adottato una raccomandazione che definisce un quadro completo d’azione e, lo scorso 23 maggio, una delegazione di deputati europei ha compiuto una prima visita nel Paese nordafricano.

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«La riapertura del punto nascita che si ritaglia nell’ospedale Paolo Dettori di Tempio.»
E’ l’appello del vicepresidente della commissione sanità Edoardo Tocco (FI), del leader Udc Giorgio Oppi (componente del parlamentino), del consigliere regionale azzurro, anche nella veste di primo cittadino di Golfo Aranci, Giuseppe Fasolino, e del sindaco di Tempio Andrea Biancareddu, che hanno inviato un documento al presidente Francesco Pigliaru e all’assessore della sanità Luigi Arru per riprendere il confronto con il Governo.
«La Regione chieda subito una deroga al ministero della Salute per la riattivazione del reparto di ginecologia e ostetricia del nosocomio.»
Un pezzo importantissimo del polo ospedaliero gallurese, soppresso per la carenza di personale (con appena tre medici che prestavano servizio nella struttura su un organico totale di sette operatori). Il sindaco Andrea Biancareddu ha condotto una battaglia per tenere aperto il centro, salvo poi arrendersi di fronte all’insufficienza del personale. L’arrivo del ministro Giulia Grillo nel dicastero della salute riaccende però nuove speranze per il punto nascita: «E’ chiaro – sottolineano i tre consiglieri regionali di minoranza ed il sindaco di Tempio Pausania – che la Giunta regionale deve attivarsi per adeguare il reparto agli standard previsti dalla legge, con il ripristino delle attività nel presidio, a partire dall’incremento dell’organico». Solo con questi presupposti sarà poi concessa la deroga per la ripartenza del punto nascita: «Ci sono le condizioni per tutelare mamme e neonati in una delle fasi più delicate della loro vita. L’ospedale Dettori non può restare senza il reparto di ginecologia e ostetricia. Il mantenimento dell’unità medica rappresenta un’esigenza per il territorio – concludono Tocco, Oppi, Fasolino e Biancareddu – viste le criticità nei collegamenti stradali, con le donne costrette a viaggi lunghi e rischiosi verso gli ospedali di Sassari e Olbia».

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Problemi del mercato del lavoro, impatto del Job Act sul sistema dopo la crisi del 2008, prospettive del cosiddetto “Decreto Dignità” recentemente varato dal governo, che fra breve sarà esaminato dalla commissione Lavoro della Camera. Sono i tempi al centro di un incontro di Forza Italia Sardegna che si terrà domani 10 luglio, alle 10.30, nella Sala Gruppi del Consiglio regionale della Sardegna.

Interverranno il prof. Severino Nappi, docente di Diritto del Lavoro all’Università di Napoli ed ex assessore regionale del Lavoro in Campania, il senatore Emilio Floris, capogruppo di Forza in Italia in commissione Lavoro, ed i consiglieri regionali di Forza Italia Sardegna.