21 December, 2025

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Il caso dei docenti con la valigia arriva in Consiglio regionale.
Con una mozione
 presentata dal consigliere regionale Francesco Agus, primo firmatario, e sottoscritta dai consiglieri Annamaria Busia, Pierfranco Zanchetta ed Antonio Gaia, si cerca una soluzione per i docenti sardi assunti con la Buona Scuola ma trasferiti  lontano da casa.

«La situazione è molto delicata – premette Francesco Agus – bisogna intervenire urgentemente prima che si metta in moto la macchina organizzativa per il prossimo anno scolastico. Contiamo circa 70 docenti, tra quelli trasferiti fuori provincia o direttamente nella penisola: non sono numeri che impediscono di trovare una soluzione ad hoc senza stravolgere le lunghe e complesse procedure messe in campo ogni anno dal MIUR. Gli insegnanti sardi servono qui in Sardegna, per la scuola sarda. Ne abbiamo bisogno, hanno già alle spalle lunghi anni di insegnamento nelle scuole dell’isola e ulteriori titoli professionalizzanti,  non ha senso trasferirli nella penisola e farne arrivare da noi da altre parti d’ Italia. Ci perdiamo tutti, economicamente, in qualità della vita di numerose famiglie, e in qualità dell’insegnamento per i nostri ragazzi.»

Per i firmatari esistono strade percorribili per il rientro di tutti i docenti sardi.
«Abbiamo concordato con gli insegnanti che si stanno occupando del problema una serie di azioni attuabili con il coinvolgimento della Giunta regionale e del Ministero – aggiunge Francesco Agus -. Con il MIUR abbiamo già dimostrato di poter strappare accordi a nostro vantaggio, come l’acquisizione dei punteggi per le graduatorie per i docenti impegnati nell’ambito dell’intervento “Tutti a Iscol@”. E proprio l’ultima intesa sul progetto regionale contro la dispersione scolastica  ci fornisce un ulteriore strumento a nostra disposizione per il rientro dei docenti trasferiti.»

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Lunedì 14 maggio verrà ripristinata la fermata degli autobus urbani in via Manno, a Carbonia. Un risultato raggiunto in seguito alle numerose interlocuzioni portate avanti dall’Amministrazione comunale con l’Arst (Azienda Regionale Sarda Trasporti).
Il sindaco, Paola Massidda, ha espresso soddisfazione per un intervento che era stato annunciato dal primo cittadino in risposta a un’interpellanza presentata dall’opposizione nel corso della seduta del Consiglio Comunale del 27 febbraio scorso: «Il passaggio degli autobus urbani consentirà di collegare in maniera più agevole il centro storico con il Centro intermodale, riducendo anche i tempi di percorrenza e venendo così incontro alle richieste dei cittadini».
Il ripristino della fermata dei bus (modello Pollicino) si inscrive nell’ambito di una serie di lavori di riqualificazione che, da ottobre dello scorso anno, stanno interessando via Manno, via Roma e via Ala Italiana. Gli interventi sono finalizzati a migliorare la segnaletica stradale orizzontale e verticale. In particolare, nel tratto iniziale di via Manno, in prossimità dello stabile del Comune, è stata posizionata la palina elettronica che, a partire da lunedì 14 maggio, informerà in tempo reale i cittadini sui tempi di arrivo del mezzo pubblico.
«Via Manno, dunque, si sta rifacendo il look, con l’obiettivo di tornare ad essere il cuore pulsante del commercio della città – ha detto l’assessore dei Lavori pubblici e delle Manutenzioni, Gian Luca Lai -. Nel mese di marzo scorso, nel lato portici, sono stati disegnati 6 nuovi stalli per parcheggi, limitati a 15 minuti di sosta, un intervallo di tempo studiato per consentire il massimo ricambio della clientela che si reca nei negozi della via, oltre a favorire le attività di carico-scarico delle merci. La riqualificazione di via Manno presenta novità in grado di garantire una migliore fruibilità del traffico veicolare, un aumento del numero dei parcheggi gratuiti e il ripristino delle fermate dei bus urbani. Siamo convinti – ha concluso Gian Luca Lai – che la nuova regolamentazione possa produrre benefici sia a favore degli esercenti che dei clienti.»
Il rinnovamento della segnaletica stradale comprende anche le strade limitrofe a via Manno. In particolare, in via Ala Italiana e in via Roma sono stati posizionati specifici cartelli indicanti la presenza di parcheggi gratuiti nel sottopiano degli edifici a torre di piazza Marmilla.
I cittadini sono invitati a rispettare la segnaletica e l’ordinanza, la n. 234 del 2 ottobre 2017, che prevede la limitazione della sosta a 15 minuti e il divieto di accesso in vico Manno. Affinché il servizio di fermata degli autobus possa essere svolto con regolarità, si chiede di lasciare liberi gli spazi dedicati alla sosta dei mezzi pubblici.

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Venerdì 11 maggio, nella Biblioteca comunale di Carbonia, alle ore 18,00, nell’ambito della rassegna “Carbonia scrive”, si terrà la presentazione del libro di Gianluca Medas: Schillelé.

Dialogherà con l’autore, il vicedirettore della Gazzetta del Sulcis, Carlo Martinelli. Parteciperà all’evento l’assessore della Cultura, Sabrina Sabiu.

Attraverso le esperienze di uno Schillelè, un ragazzo di periferia, l’Autore ci racconta Cagliari negli anni Sessanta e Settanta con gli occhi di un bambino. Una città ancora pura, ingenua e nel pieno della sua ricostruzione dove il nostro Schillelè cerca di scoprire il mondo misterioso degli adulti. Con la modernità e il boom economico cambia tutto. Arrivano la droga, l’aids, le retate della polizia e la città perde la sua spontaneità. Il libro di Medas è un affascinante affresco di un mondo in transizione, un viaggio in una città contaminata dal contatto con la modernità. Schillelè si fa adulto ma non perde la sua naturalezza, continuando a sorprendersi di fronte agli eventi e alle persone che popolano la sua città.

Schillelé racconta di quartieri popolari, di malandrini e innamoramenti platonici, di ambizioni che sbattono contro la realtà (e il Conservatorio), e di come si diventa adulti. Il tono stesso è quello di una confidenza, senza lungaggini o velleitarismi stilistici, con l’immediatezza di chi non vuol dimostrare nulla; perciò gli aneddoti, tutti, hanno il pregio di una levità nostalgica che accenna, evoca, spesso ammettendo sbagli e tardivi ravvedimenti.

Si fluttua tra l’alto e il basso: i tormenti dell’adolescenza, la ribellione, la solidarietà, la carezza della poesia sui fatti della vita, persino i più comuni; ma anche l’astuzia, i compromessi forzati o l’istintiva autodifesa rispetto alla malattia di un amico. C’è l’artista maturo, dietro, e una città – Cagliari – rappresentata nei suoi mutamenti, nei suoi rituali, talvolta nei suoi vizi. Un’epoca che sembra lontanissima, quando i bambini venivano ricoverati al Macciotta, per strada c’erano i telefoni pubblici, allo stadio si andava all’Amsicora e chi guidava la Cinquecento doveva impratichirsi nella doppia debraiata.

Medas girovaga per i tuguri di Villanova, cresce in palcoscenici di luoghi poveri, ancora semisepolti da macerie; trasloca in Via Quirra, in Via Is Maglias, poi a Samassi, e questo sembra già prepararlo a un’ardua collocabilità tra l’identità di cittadino e quella di “biddunculo”. Così il suo sentire diverso, che si misura nei bar, al capolinea di Piazza Matteotti o in una barberia di allegri pettegoli. In Schillelé, i cagliaritani ritrovano Piazza Pirri, i carri della Gioc, il Bastione con i santoni del bongo, e gli Anni Ottanta dell’eroina con i primi casi di AIDS.

Tutto è modulato, però, dall’ironia di uno sguardo curioso, che azzarda sogni, dalla vitalità di un ragazzino che sfida il bullo Polifemo, ma, al momento giusto, sa darsela a gambe. Non un eroe, insomma, ma un uomo di profondi sentimenti, e di fantasia; disposto a sorridere con tenerezza non solo degli altri, ma soprattutto di sé stesso.

Sul terreno abbandonato degli Ambu si potevano trovare tesori bizzarri, di ogni tipo, dai giornaletti porno ai telai dei motorini, dalle borsette rubate alle siringhe ancora insanguinate.Lì, tra i canneti, tutti i ragazzini avevano fumato le loro prime sigarette…

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Giovedì 10 maggio, alle 12.00, nella Sala Consiglio della provincia di Nuoro, in Piazza Italia n. 22, verrà presentato il “Progetto Sardinia East Land” coordinato dalla provincia di Nuoro in partenariato con la Regione Sardegna, il comune di Nuoro e la Camera di Commercio di Nuoro, volto alla valorizzazione turistica e sociale del territorio.

All’incontro parteciperanno l’assessora regionale Barbara Argiolas, il commissario della provincia di Nuoro Costantino Tidu ed il consulente responsabile del progetto, Giuseppe Giaccardi.

 

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Si terrà sabato prossimo 12 maggio, a Parigi, Auditorium de la Cité Internationale des Arts, 18 Rue de l’Hôtel de ville, 75004, un Convegno internazionale di studi sulla ricezione delle opere e del pensiero di Gramsci in Francia.

Alle 10.30, dopo i saluti istituzionali, la relazione introduttiva verrà svolta da Paolo Pulina.

Seguiranno le relazioni, secondo il seguente programma.

  • Jean-Yves Frétigné (Université de Rouen), La ricezione delle opere e del pensiero di Gramsci in Francia, dal 1976 ad oggi / La réception des oeuvres et de la pensée de Gramsci en France, de 1976 à nos jours
  • Anthony Crézégut (Paris, Centre d’histoire de Sciences Po, doctorant), Les prisons imaginaires de Gramsci. Généalogie d’une première édition française (1947-1959) / Le prigioni immaginarie di Gramsci. Genealogia di una prima edizione francese (1947-1959)
  • Anna Chiara Mezzasalma (Université de Vienne), Le fasi di diffusione delle opere e del pensiero  di Gramsci in Francia confrontate con quelle nelle due Germanie / Les phases de la diffusion des oeuvres et de la pensée de Gramsci en France comparées avec celles des deux Allemagnes
  • Marco Di Maggio (Sapienza-Université de Rome), Gramsci e i comunisti francesi: malintesi, distorsioni, interpretazioni / Gramsci et les communistes français: malentendus, distorsions, interprétations
  • Sébastien Madau, Gli studi su Gramsci del figlio di un emigrato sardo a La Ciotat  (Marsiglia) / Les études sur Gramsci d’un fils d’un émigré sarde à La Ciotat (Marseille).

Dopo il buffet, alle ore 15.30 è previsto un incontro con i giovani e i rappresentanti dei circoli sardi in Francia. Alle 17.00 Récital poétique et musical: Lettre à Gramsci” de Marc Porcu et une lettre de Gramsci interprétées par l’acteur Bruno Putzulu. Mélodies de Lao Silesu. Exécution: au piano: le professeur de musique Giulio Biddau; soprano: Vittoria Lai.

Il convegno si propone di  ricostruire le tappe attraverso le quali è avvenuta  la penetrazione in Francia  degli scritti di Gramsci in traduzione e si è consolidata la diffusione del suo pensiero, in particolare a partire dagli inizi degli anni Settanta, quando – a conclusione di un quinquennio in cui intenso era stato l’interesse a Gramsci da parte di singoli studiosi – si verifica in Francia una vera e propria “Gramsci-Renaissance”, cioè la scoperta “entusiastica” del pensatore sardo da parte di vasti strati di intellettuali.

Questa “esplosione” di studi su Gramsci non è importante soltanto perché ha come risultato una diffusione a livello di massa del dibattito sulla figura e sull’opera del teorico sardo, ma anche e soprattutto perché impone una salutare riconsiderazione di Gramsci anche in Italia.

Analizzare le tappe attraverso le quali è avvenuta la conoscenza di Gramsci può essere utile per istituire un confronto con le fasi attraverso le quali è passata l’interpretazione di Gramsci in Italia.

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Ci sono importanti premi e bonus per il vincitore dell’11° “Premio Andrea Parodi”, a partire da una serie di concerti e di partecipazioni ad alcuni dei più principali festival italiani di musica di qualità.

Il Parodi è l’unico concorso italiano di world music, organizzato a Cagliari dall’omonima Fondazione ed in programma dall’8 al 10 novembre, con la direzione artistica di Elena Ledda.

Il vincitore avrà l’opportunità di esibirsi alle edizioni 2018 dell’“European jazz expo” in Sardegna, di Folkest in Friuli, del Negro Festival di Pertosa (SA), del Mei di Faenza, dello stesso Premio Parodi e in vari altri eventi in tutta Italia che saranno man mano annunciati. Importanti occasioni per proporre la propria musica.

Oltre a questo, avrà diritto a una somma in denaro erogata a copertura di tutti i costi di master class, eventuale acquisto o noleggio di strumenti musicali, corsi e quant’altro il vincitore sceglierà per la propria crescita artistica e musicale, per un importo massimo di 2.500 euro. Al vincitore del premio della critica andrà invece la realizzazione professionale del videoclip del brano in concorso, a spese della Fondazione Andrea Parodi.

Le domande di iscrizione, che è come sempre gratuita ed aperta ad artisti di tutto il mondo, dovranno essere inviate entro e non oltre il 31 maggio 2018, tramite il format presente su www.fondazioneandreaparodi.it (per informazioni: fondazione.andreaparodi@gmail.com ).

Dovranno contenere:

– 2 brani (2 file mp3, provini o registrazioni live o realizzazioni definitive; indicare con quale dei due brani si intende gareggiare);

– testi ed eventuali traduzioni in italiano dei due brani;

– curriculum artistico del concorrente (singolo o gruppo);

Il Premio intende valorizzare le nuove tendenze nell’ambito della musica dei popoli o “world music”, ovvero artisti che mescolano la cosiddetta musica folk o etnica con suoni e modelli stilistici di diversa provenienza.

Tra tutte le iscrizioni la Commissione artistica istituita dalla Fondazione selezionerà, in maniera anonima, da otto a dodici finalisti; i finalisti si esibiranno a Cagliari al festival “Premio Andrea Parodi” 2018, davanti a una Giuria Tecnica (addetti ai lavori, autori, musicisti, poeti, scrittori e cantautori) e a una Giuria Critica (giornalisti). Entrambe le giurie, come negli scorsi anni, saranno composte da autorevoli esponenti del settore.

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«L’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato, Agcm, ha rimosso tutti i dubbi in merito a profili di possibile scorrettezza della condotta commerciale di Abbanoa archiviando l’istanza presentata dalle Associazioni Adiconsum e Movimento Difesa del Cittadino, che accusavano Abbanoa di ostacolare con i suoi comportamenti i diritti dei consumatori in sede di procedura di conciliazione.»

Lo scrive, in una nota, l’ufficio stampa di Abbanoa.

«Un’accusa che non ha mai trovato evidenza nei fatti, dato che lo strumento della conciliazione è stato fortemente voluto proprio da Abbanoa, che nel tempo ha creato una struttura ad hoc con segreteria e conciliatori appositamente formati nell’intento di risolvere tante situazioni complicate che, nell’interesse fondamentale del cliente, avevano esigenza di essere riportare nella normalità – si legge nella nota -. Proprio nell’ottica dei migliorare il servizio al cliente e in linea con lo spirito delle disposizioni dell’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente, (Arera), in materia di conciliazione, Abbanoa ha attivato ormai da qualche mese lo strumento della “Soluzione negoziata”, a cui i clienti possono accedere per le contestazioni aventi ad oggetto i consumi fatturati. Si tratta di uno strumento che testimonia la volontà dell’azienda di contribuire alla risoluzione stragiudiziale delle controversie.»

«Abbiamo certificato davanti all’Antitrust il corretto operato della società e testimoniato la crescente attenzione nei confronti delle esigenze degli utenti, portata avanti quotidianamente sia attraverso nuovi strumenti di soluzione extragiudiziale delle pratiche e sia garantendo tempestiva ed esaustiva risposta agli eventuali reclami ricevuti – ha ribadito il direttore generale Sandro Murtas –. Il processo di miglioramento, fondato sulla conoscenza del cliente e sulla certificazione della misura, è irreversibile e smonta, una dopo l’altra, le campagne portate avanti dai soliti professionisti del contenzioso.»

 

 

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In edicola il nuovo numero di “Vinile”, la rivista bimestrale che racconta la musica in modo nuovo, con un approccio storico, approfondito, ricco, in 132 pagine a colori, patinate.

È intanto attiva la pagina facebook ufficiale della rivista, ricca di news e anticipazioni.

Sul nuovo numero si parla del 1968, che, a distanza di 50 anni, è ancora vivo nella memoria e nelle discussioni. Se ne parla ad esempio con una ipotetica colonna sonora tutta italiana, costruita riascoltando 20 album pubblicati in quell’anno. Da Fabrizio De André a Marisa Sannia, dai Gufi all’Equipe 84 e poi i dischi di Sergio Endrigo, Duilio Del Prete e Caterina Bueno ma anche quelli di complessi ormai dimenticati come i Barrittas e i Ribelli.

Sempre riguardo al 1968, sul bimestrale, arrivato al 13° numero, si può trovare una gustosa retrospettiva di come venivano rappresentate dalla stampa giovane le “ragazze dei capelloni”, le icone femminili che hanno contribuito allo sdoganamento di nuovi costumi. Patty Pravo, Caterina Caselli e le altre ragazze beat, tutte insieme, colorate.

Intorno al 1968 cominciava anche la carriera di uno dei più amati e rigorosi complessi inglesi del periodo storico del prog mondiale, i Van Der Graaf Generator. Nelle pagine di “Vinile” l’intera discografia italiana completamente illustrata. E riccamente illustrata è anche la discografia dei vinili di Elio e Le Storie Tese. Con aneddoti e note dettagliate, tutti i dischi del più dissacrante complesso italiano.

Ed ancora: due generazioni di cantastorie a confronto, Alessio Lega e Mirkoeilcane, protagonisti di altrettante interviste.

E poi Lucio Battisti. E’ difficile immaginare quanti suoi dischi siano stati pubblicati fuori dai confini nazionali. Solo dall’album “La batteria, il contrabbasso, eccetera” del 1976, sono stati estratti una trentina di 45 giri per i mercati europei e sudamericani. Copertine inedite, anche pacchiane a volte, tutte insieme in un album coloratissimo.

Completa questo numero della rivista la discografia italiana di Leonard Cohen, con l’elenco di tutte le cover realizzate nella nostra lingua, l’anteprima dell’attesa autobiografia di Miranda Martino e l’analisi di un rivoluzionario giradischi, presente anche in copertina. E poi, come sempre, una ricca sezione di recensioni di dischi nuovi, in buona parte dedicati alla musica italiana emergente.

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Sbarca al Salone internazionale del libro di Torino, con una novità editoriale, Licanìas, il festival letterario ed enogastronomico di casa a Neoneli, quest’anno alla nona edizione dal 4 al 7 ottobre nel piccolo e antico paese in provincia di Oristano. Si tratta di “Neoneli – Un (in)canto”, ritratto-racconto sull’affascinante borgo, immerso nelle colline del Barigadu, firmato da Giuseppe Culicchia, ospite del festival lo scorso anno. Il libro, edito dal comune di Neoneli, è presentato dallo scrittore torinese in due appuntamenti: il primo è giovedì 10 maggio, alle 20.00, al Bar Pietro (in via San Domenico 34), nell’ambito del Salone Off, il “FuoriSalone” del Libro; intervengono, con l’autore, il sindaco di Neoneli Salvatore Cau, l’assessore comunale Mariella Demontis ed il consigliere Ivano Piras, il presidente della consulta giovanile di Neoneli Paolo Satta ed Enzo Cugusi per l’associazione culturale dei Sardi “A. Gramsci”; il secondo è invece in agenda lunedì 14 maggio, a mezzogiorno, nello stand della Regione Autonoma della Sardegna: presenti all’incontro con lo scrittore, il vice sindaco di Neoneli Marzia Cambuli e, ancora, Enzo Cugusi.

Giuseppe Culicchia (Torino, 1965) ha pubblicato i primi racconti nell’ultima antologia Under 25 curata da Pier Vittorio Tondelli nel 1990. Il suo romanzo d’esordio, “Tutti giù per terra” (1994), è appena stato ripubblicato da Einaudi. Tra gli altri suoi titoli: “Il paese delle meraviglie” (2004), “Brucia la città” (2009), “Venere in metrò” (2012), “Mi sono perso in un luogo comune” (2016), “Essere Nanni Moretti” (2017). Collabora con “La Stampa” e con altre testate. Ha tradotto, tra gli altri, Mark Twain, Francis Scott Fitzgerald e Bret Easton Ellis.

Mentre Licanìas va in trasferta, in paese, a Neoneli, si muovono i primi passi in preparazione delle giornate clou del festival, in programma nel consueto periodo di inizio ottobre, con progetti di promozione della lettura dedicati alla popolazione locale. È già in corso “Le storie in dono. Una voce che legge… una vita che ascolta”, un progetto ideato e curato dalla pedagogista e studiosa di letteratura per ragazzi Mara Durante, dietro incarico della Consulta Giovanile di Neoneli, finanziato interamente dal Comune nell’ambito delle iniziative collegate al festival.

È nel vivo la prima fase del progetto: cinque incontri formativi aperti a tutto il territorio sulla valenza del libro come ponte comunicativo tra le generazioni e strumento di intensa relazione empatica. L’intento è quello di promuovere la cultura della lettura condivisa e individuare possibili lettori volontari che nel tempo possano portare il dono delle storie lette ad alta voce, nelle case della popolazione più anziana. La seconda fase, di tipo più squisitamente operativo, prevede l’incontro degli anziani con i lettori esperti, declinato in otto appuntamenti domenicali, con la partecipazione degli operatori Marco Matta e Laura Cossu.

 

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L’Ugl Sarda raccoglie la denuncia della Consulta Regionale degli Ordini dei Consulenti del Lavoro della Sardegna e rilancia l’appello con la quale vengono rappresentati gli enormi danni che il funzionamento della piattaforma on line del sito Servizi per il Lavoro (SIL Sardegna), dal 17 aprile scorso sta generando ai lavoratori ai giovani ed anche al mondo imprenditoriale rischiano di essere enormi.

«Non si può affidare ad una piattaforma informatica un servizio così importante e delicato per il mondo del lavoro senza provvedere a verificare l’efficienza e soprattutto la possibilità di porre rimedio in tempi rapidissimi e soggetti ad eventuali malfunzionamenti – ha dichiarato il segretario UGL Francesco Cabras -. Le Organizzazioni Sindacali, dopo aver richiesto ed ottenuto l’abilitazione ai servizi “on line” dedicati, possono inviare la richiesta di mobilità in deroga, ai sensi della l. 2/2009, per conto di uno o più cittadini interessati, e possono visualizzare le informazioni inerenti alle istanze di CIG e mobilità in deroga inviate dalle Imprese e dalle altre Organizzazioni Sindacali dei Lavoratori.»

«Una piattaforma utile, indispensabile al mondo d’oggi – prosegue il sindacalista – che però deve poter funzionare. Tanti lavoratori disoccupati, da più di 21 giorni, non possono accedere ai Centri per l’Impiego con conseguente possibile perdita del diritto all’indennità di disoccupazione ed anche nell’inoltro delle pratiche Naspi. Visto il perdurare della grave situazione – conclude il sindacalista – chiediamo un immediato intervento all’Assessorato competente al Lavoro, Virginia Mura, e di tutti gli Enti ed Uffici preposti di fissare un incontro urgente a soluzioni che possano far superare il periodo di disservizio riducendo il più possibile i disagi per quei lavoratori che da attendono un contratto di lavoro. In caso contrario saremo costretti a manifestare il disagio presso le sedi istituzionali.»