22 December, 2025

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«Siamo molto soddisfatti, è stato un anno complicato perché la sentenza della Corte Costituzionale ci ha obbligati a rivedere alcune impostazioni del Bilancio, anche se puramente formali. Ma è stato anche un anno in cui abbiamo ottenuto risultati importanti, soprattutto in termini di risanamento dei conti con una forte riduzione del debito, certezza delle entrate, tempi più rapidi nei pagamenti, forte riduzione dell’abbandono scolastico, impegno sulle politiche sociali come nessun altra regione italiana, certificazione di tutti i fondi europei della programmazione 2007-2013. Continueremo su questa strada, per garantire solidità e trasparenza dei conti a tutela delle casse della Regione e di tutti i cittadini.» L’ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru dopo la parifica del Bilancio 2016 della Regione da parte della Corte dei Conti.

Secondo l’assessore del Bilancio, Raffaele Paci, uno dei risultati più importanti raggiunti nel rendiconto 2016 è stato sicuramente la forte riduzione del debito attraverso l’abbattimento di residui passivi e perenzioni. Proprio la riduzione del debito pubblico è stata indicata ieri come priorità assoluta per le pubbliche amministrazioni italiane da parte del Fondo monetario internazionale. «Sull’indebitamento complessivo della Regione abbiamo ottenuto risultati senza precedenti – ha detto Raffaele Paci -. I residui passivi, ovvero le somme da pagare, sono passati da 5 miliardi del 2013 a 3,2 miliardi del 2016; i residui attivi, cioè le somme da incassare, da 4 a 3,7 miliardi. Questo significa che invece di avere un debito occulto di 1 miliardo come nel 2013, la Regione nel 2016 ha registrato un attivo di 500 milioni. Le perenzioni sono calate da 2,3 a 1,3 miliardi. La percentuale fra impegni di spesa e stanziamenti è migliorata passando all’82,1% del 2016 dal 76,7% del 2015. I tempi di pagamento sono molto migliorati e sono inferiori rispetto alla media nazionale. Sono numeri che parlano chiaro – ha sottolineato Raffaele Paci -, frutto di un duro e non facile impegno quotidiano, che oggi la Corte ha riconosciuto con la parifica».

La chiusura del Bilancio 2016 è stato poi reso particolarmente complicato dalle norme del bilancio armonizzato, di non facile lettura, sia nella interpretazione che nella applicazione, e dalle indubbie difficoltà ad affrontare i cambiamenti organizzativi che dall’armonizzato derivano. Va infatti ricordato che, sebbene lo Stato pretenda dalle amministrazioni regionali il bilancio armonizzato, per se stesso non l’ha ancora applicato, continuando a rinviarlo. «La Sardegna sul bilancio armonizzato non ha fatto sperimentazione – ha aggiunto Raffaele Paci -, ci siamo trovati di fronte a norme nuove e complesse, spesso farraginose, e da questo sono dipesi i ritardi, che però stiamo recuperando pienamente».

«La Regione ha speso e rendicontato tutte le risorse della programmazione 2007-2013. E lo ha fatto esattamente nei tempi previsti dalla normativa europea – ha spiegato Raffaele Paci -, senza neanche un giorno di ritardo: la normativa prevedeva che si potesse rendicontare fino a marzo 2017, e noi abbiamo rendicontato tutti i fondi nei tempi previsti. Per quanto riguarda il ciclo 2014-2020, di fatto si è partiti nel 2016, perché prima è necessario definire tutte le non semplici procedure gestionali. Stiamo accelerando sulla spesa dei fondi, siamo in linea con le altre regioni e contiamo di centrare tutti gli obiettivi previsti.»

«Abbiamo certezza delle entrate, che sono aumentate, e abbiamo ottenuto regole chiare con la chiusura delle norme di attuazione – ha ricordato Raffaele Paci -. La Corte nella sua relazione sollecita giustamente la capacità della Regione di ottenere tutte le risorse che ci spettano. E questo è un impegno quotidiano, dei miei uffici e mio personale, grazie anche alla chiusura da parte di questa Giunta della Vertenza Entrate, con le norme di attuazione, dopo oltre dieci anni di attesa. Continueremo a governare la Regione con il massimo dell’impegno: per questo apprezziamo le sollecitazioni che arrivano dalla Corte dei Conti, e sono sicuro che continueremo a ottenere risultati importanti per la Sardegna.»

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Aderendo alla campagna nazionale “Cessate il fuoco! Fermiamo le guerre in Medio Oriente”, la Rete della Pace della città di Iglesias ha organizzato per lunedì 23 aprile l’iniziativa “Passi e gesti di pace”.

Gli 0rganizzatori hanno rivolto l’invito a partecipare a tutte le classi e tutti i cittadini, dalle ore 9.30 e per tutta la giornata, in piazza Sella, per esprimere un gesto di pace offrendo una scatola di colori, un fiore, un rametto d’olivo, un disegno in dono per i bambini profughi a causa delle guerre (solo in Siria i piccoli rifugiati sono 600.000 di cui il 70% non scolarizzati).

Alle ore 17.00 è prevista l’iniziativa “Parliamo di pace, di nonviolenza, di fraternità”, libere espressioni multiculturali.

Alle ore 19.00 si svolgerà una fiaccolata da piazza Sella a piazza Municipio, attraversando il centro storico.

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pigliaru delegazione cinese

Il presidente della Regione Francesco Pigliaru ha ricevuto questo pomeriggio, nella sala Emilio Lussu a Villa Devoto, i rappresentanti della Fondazione cinese WCCO: Irene Pivetti, (AD Only Italia e membro del Direttivo della Fondazione), Chaney Cheng (AD Fondo di Investimento Governativo) e Alberto Farci (segreteria Only Italia e Responsabile progetti di sviluppo), accompagnati dal responsabile tecnico di progetti di sviluppo Bonaventura Meloni e dall’avvocato Giuseppe Luigi Cucca.
I rappresentanti di WCCO hanno illustrato al presidente Pigliaru le attività della Fondazione, che ha cinque sedi in Cina e opera in Italia attraverso Only Italy, che si occupa in particolare di internazionalizzazione.
Nel corso della presentazione è stato sottolineato che il settore di maggiore interesse per WCCO nel dialogo con la Sardegna è quello dell’industria turistica: obiettivo è strutturare un costante flusso turistico dalla Cina mirato a target specifici, interessati ad ambiente, qualità della vita, longevità e agroalimentare d’eccellenza.

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Si è svolta questo pomeriggio, a Carbonia, una visita informale del Direttore Generale ATS Fulvio Moirano che ha incontrato il Direttore dell’Area Socio sanitaria Maddalena Giua.

«E’ stato un incontro proficuo – seguito da una visita presso il reparto di Emodialisi del Presidio ospedaliero Sirai – nel quale si è discusso dei problemi dell’Area e di modalità e impegni precisi per l’immediata risoluzione degli stessi», si legge in una nota della ASSL 7.

Il direttore generale, in particolare, s’è impegnato a destinare all’ASSL di Carbonia le risorse necessarie per importanti interventi, tra i quali:

1) acquisto di 2 ambulanze;

2) acquisto di letti elettrici per le esigenze dei due presidi di Carbonia e Iglesias;

3) Interventi di manutenzione straordinaria per i presidi di Carbonia e Iglesias.

In particolare per il Sirai:

Acquisto dell’ecocardiografo

Impianto di condizionamento per tutto il Presidio;

Interventi nel Reparto di Emodialisi

Acquisto di attrezzature per il Reparto di Rianimazione

In particolare per il CTO:

Acquisto di un Apparecchio Telecomandato e di un Mammografo.

«E’ stato un momento di confronto molto importante – ha commentato il direttore generale Fulvio Moirano – che mi ha permesso di verificare direttamente l’impegno del personale a supporto di un servizio fondamentale per la salute di tanti pazienti.»

«Stiamo lavorando per risolvere i problemi – ha concluso Maddalena Giua – e la Direzione ATS ci sta supportando per garantire servizi di qualità ai cittadini di questo territorio.»

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alluvione
Nuove risorse per i territori della Sardegna colpiti dall’alluvione 2013.

«Oltre 4,7 milioni di euro di risorse residue saranno a disposizione dei comuni di Olbia, Padru, Galtellì e delle Province di Sassari e Nuoro per nuovi interventi di ricostruzione per i danni dell’alluvione 2013 – ha detto l’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano sul Piano che prevede l’utilizzo di cifre residue sulla contabilità speciale disposte, tra il 2013 e il 2016, per fronteggiare la situazione emergenziale e una prima ricostruzione -. Il Dipartimento nazionale di Protezione civile ha infatti dato il via libera al Piano degli ulteriori interventi connessi con l’emergenza, approvato lo scorso marzo in Giunta, un’azione necessaria per superare la situazione di criticità e dare gambe alla ripresa economica dei territori colpiti.»

Il Piano, approvato con delibera n. 13/30 del 13 marzo, prevede uno stanziamento totale di 4.777.241,28 euro sia per il completamento di interventi di ricostruzione già programmati che per nuovi interventi di ricostruzione, tutti relativi all’emergenza del 18 novembre 2013. Al comune di Olbia vanno 1,150 milioni di euro per il sistema di raccolta acque piovane (4° lotto). Padru riceve 700mila euro per i lavori di ricostruzione dei ponti sui corsi d’acqua di Neolti, Lerno, Sa Sulzaga. L’Amministrazione di Galtellì, con 200mila euro, potrà procedere al ripristino della strada comunale Su Gurgu ‘e Pontes. Sono due gli stanziamenti per la Provincia di Nuoro: 800mila euro per la bonifica e sistemazione generale della SP38 al km 23 e 730mila destinati alla manutenzione straordinaria delle SP26 e SP50. Per gli interventi urgenti di messa in sicurezza e recupero di edifici pubblici la Provincia Sassari (ex Olbia Tempio) ha a disposizione 12.200 euro. Forestas, infine, sarà il soggetto attuatore per l’azione di ripristino della viabilità rurale con una somma di 1.185.041,28 euro.

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Ottana industria
La Giunta regionale presenterà al MISE l’istanza di riconoscimento della situazione di Crisi Industriale Complessa per il polo industriale di Ottana. Lo prevede una delibera approvata oggi su proposta della Presidenza di concerto con l’assessorato dell’Industria. La Giunta ha inoltre approvato il dossier relativo al riconoscimento dell’area di crisi complessa e la delimitazione territoriale dell’Area di Crisi, il PRRI che costituisce il Piano di riqualificazione e riconversione industriale del sito di Ottana. Si conclude così il primo percorso istituzionale scaturito dall’Ordine del Giorno approvato il 9 gennaio scorso dal Consiglio regionale e al quale hanno fatto seguito numerosi incontri tra la Giunta e i rappresentanti territoriali, invitati a loro volta a presentare proposte che adesso fanno parte integrante del Piano.
Il progetto di riconversione e riqualificazione industriale dovrà promuovere gli investimenti produttivi in cinque ambiti prioritari: Polo della gomma e della plastica; filiera del materiale isolante; filiera dell’economia circolare; filiera dell’agroindustria e logistica del freddo; energia. Il Piano, innanzitutto, dovrà contenere il sostegno alle attività di trattamento e recupero dei rifiuti di origine industriale e commerciale, in un ottica di economia circolare. Dovrà inoltre rafforzare le produzioni manifatturiere attuali, anche in una logica di filiera. Prevista anche la promozione di spin-off da ricerca industriale e start up tecnologiche e la ricollocazione dei lavoratori appartenenti a uno specifico bacino di riferimento, attraverso la formazione e il ri-orientamento delle competenze. Per rendere le aree industriali fruibili per investimenti, dovranno essere completate le bonifiche e si avvieranno le procedure per l’inserimento della zona di Ottana nelle aree SIN. Obiettivo del Piano è anche quello di risolvere i problemi delle infrastrutture. Sul fronte dell’energia, per esempio, sarà promossa la gestione integrata delle fonti e l’utilizzo del gas naturale, in linea con il Piano di metanizzazione previsto dal PEARS e con il Patto per lo sviluppo della Sardegna.
L’area di crisi comprende i comuni di Bolotana, Noragugume e Ottana, all’interno dei territori interessati dal Sistema Locale del Lavoro di Macomer. Nell’istanza che sarà presentata al MISE, viene sottolineato come la crisi industriale del Polo di Ottana, iniziata nel lontano 1995, abbia determinato, soprattutto negli ultimi 10 anni, una gravissima recessione economica e una perdita di posti di lavoro di rilevanza nazionale, con conseguente disagio sociale diffuso, non solo per le realtà imprenditoriali ma anche per l’intero indotto a esso collegato e per le popolazioni locali. Il MISE, nel dicembre del 2016, ha già inserito la zona di Ottana nell’elenco dei territori ammessi alle agevolazioni previste per le aree di crisi non complessa. Sono due, invece, Portovesme e Porto Torres, i Poli industriali sardi per i quali il MISE ha approvato, nell’ottobre del 2016, l’istanza per il riconoscimento di Aree di crisi industriale complessa.

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Andrea Geraldo segretario territoriale Ugl Chimici, interviene sulla delicata vertenza Ottana.

«Noi – dice Andrea Geraldo – ci ritroviamo a dover gestire una situazione disastrosa con classi politiche sarde ancora in carica che mentono davanti a Padri di famiglia che non hanno di che alimentare la propria famiglia. L’assessore dell’Industria parla di gassificatore, di lavoro che arriverà, ma non parla di joint venture di aziende straniere di soldi che vanno all’estero. Non si parla di silenzio davanti all’industria che da a lavorare alle maestranze provenienti dal continente e lascia il proprio popolo a morire di fame, e non interviene per mettere un freno, e mettere delle chiari regole.»

«Il Reis non da sostegno a chi perde il lavoro, il Welfare è da modificare – conclude Andrea Geraldo – un disoccupato in Italia non può  accedere ad un esenzione sanitaria o alle politiche di estrema povertà perché il reddito (Isee) viene calcolato sulla base dall’anno precedente, qui denunciamo la totale assenza di questa classe politica.»

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Sarà la giovane pianista Diana Gabrielyan, vincitrice per ben due volte (nel 1999 e nel 2001) del Concorso Internazionale “Premio Gramsci di Pianoforte” di Cagliari, l’ospite dell’appuntamento di domani, sabato 21 aprile, con Le Salon de Musique, la rassegna organizzata dall’associazione “Suoni e Pause”.

Alle 21.00, nella bella Sala dei Ritratti della Fondazione Siotto di Cagliari (in via dei Genovesi 114), Diana Garbielyan proporrà un concerto che si aprirà sulle note della “Sonata in Re maggiore op. 53, D 650″ di Franz Schubert, scritta dall’autore viennese nel 1825, in un periodo particolarmente felice della sua vita.

La seconda parte del concerto proseguirà con Fantasia per pianoforte. Reminiscenze dall’opera “Una vita per lo Zar” di M. Glinka del compositore russo Milij Balakirev (1837 – 1910).

Nata a Yerevan, capitale dell’Armenia, Diana Gabrielyan ha cominciato i suoi studi di pianoforte a soli 5 anni, frequentando la Scuola musicale speciale per bambini prodigio Tchaikovsky della sua città. Oggi svolge un’intensa attività concertistica, esibendosi in numerose sale da concerto di tutto il mondo. 

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«La denuncia presentata da un cartello internazionale di organizzazioni non governative contro la Uama (l’Autorità nazionale per le autorizzazioni all’esportazione di armamenti) deve spingere le istituzioni a lavorare per la riconversione industriale di Domusnovas, sede dello stabilimento Rwm.»

Lo afferma il deputato del Movimento Cinquestelle Pino Cabras, designato a far parte della commissione Affari Esteri della Camera, secondo cui «al di là delle evidenti ragioni di ordine umanitario e giuridico (l’Italia sta infatti eludendo la norma che vieta esplicitamente l’esportazione di armi verso paesi impegnati in conflitti), è aumentato l’interesse dell’opinione pubblica internazionale nei confronti dei bombardamenti che colpiscono le popolazioni civili in Medio Oriente, con un conseguente scrutinio severo delle azioni di tutti i belligeranti, del loro modo di usare le armi, nonché del modo in cui le producono e commerciano. Non solo in Siria, ma anche in Yemen, la guerra è un evento di portata globale. La fabbrica di Domusnovas è molto esposta e vulnerabile rispetto a un possibile mutamento del quadro internazionale, con il rischio che non si arrivi in tempo ad avere alternative occupazionali. Ecco perché è importante predisporre al più presto un piano di riconversione che salvi i posti di lavoro e punti a riqualificare l’intero territorio».

«Non si può fingere che il problema non esista – sottolinea ancora Pino Cabras – la denuncia delle organizzazioni non governative di tre diversi paesi, Italia, Germania e Yemen, sta lì a dimostrare che le forze armate della coalizione saudita l’8 ottobre del 2016 hanno utilizzato anche bombe prodotte a Domusnovas in un raid che ha ucciso sei persone, di cui quattro bambini. Stato e Regione devono dunque farsi carico di immaginare un futuro diverso per i lavoratori della Rwm, attraverso un percorso di riconversione industriale del territorio che salvaguardi al contempo l’occupazione e il rispetto delle nostre leggi in tema di esportazione di armamenti, oggi così platealmente eluse.»

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Domani, sabato 21 aprile, alle 11.00, presso la sede della Fondazione Sardinia, in piazza Santo Sepolcro 5, a Cagliari, il Comitato di “Sa die de sa Sardigna” presenterà, nel corso di una conferenza stampa, il programma per la mattina di sabato 28 aprile 2018.

Come negli anni scorsi, verrà promossa la celebrazione di “Sa Missa cantada” nella cattedrale di Santa Maria, a partire dalle 9.30, e la manifestazione storico-istituzionale presso il salone del Palazzo Vice Regio, alle ore 11.00.

Alla conferenza stampa. parteciperà l’arcivescovo di Cagliari, mons. Arrigo Miglio.