22 December, 2025

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Al via la dodicesima edizione della Primavera nel cuore della Sardegna: dal 21 aprile al 24 giugno 2018 dieci week end di eventi tra i paesi delle zone del Marghine, Planargia, Ogliastra e Baronia.

20 i Comuni che hanno aderito alla manifestazione promossa dalla Camera di Commercio di Nuoro e dalla sua azienda speciale ASPEN, a testimonianza del notevole sviluppo di un evento che ha oramai catalizzato su di sé le attenzioni di un panorama sempre maggiore. Ecco l’elenco dei paesi in calendario: Girasole, Bosa, Loceri, Bortigali, Lodè, Birori, Loculi, Siniscola, Triei, Lotzorai, Arbatax, Osini, Sindia, Baunei, Gairo, Bari Sardo, Silanus, Urzulei, Dualchi e Lanusei.

«Questa è l’ultima edizione della Primavera alla quale parteciperò in qualità di presidente dell’Aspen – ha dichiarato Vincenzo Cannas -. Il mio mandato si concluderà a breve, dopo 10 anni di presidenza, e voglio fare i migliori auguri al mio successore, sperando che porti nuovi progetti e nuove idee in continuità con quanto realizzato in questi anni dalla nostra Azienda Speciale per la promozione del territorio.»

«Il circuito della Primavera ci sta dando delle grandi soddisfazioni – ha dichiarato Agostino Cicalò, presidente della Camera di commercio di Nuoro -. Le Amministrazioni Comunali, con buona volontà e tanto lavoro, hanno disegnato un bel percorso nel quale accogliere curiosi e visitatori, raccontando le proprie bellezze naturali e paesaggistiche, le antiche tradizioni, la cultura identitaria e il ricco patrimonio enogastronomico. Tutto ciò ha inoltre consentito di raccogliere importanti risultati, anche di natura economica, per i territori interessati. Stimiamo che a fronte di ogni euro speso, ne siano stati guadagnati trenta:»

Ancora una volta il viaggio nel Cuore della Sardegna, tra gli elementi di una natura che in Primavera si mostra in tutto il suo fascino, sarà un’esperienza indelebile, capace di attrarre turisti ai quali verranno svelati i segreti e i costumi di questa terra unica.

L’attività di comunicazione promossa dall’Aspen e dalla Camera di Commercio si articola in strumenti tradizionali e strumenti innovativi, con una forte e costante presenza sul web, affiancando al sito ufficiale della manifestazione (www.cuoredellasardegna.it) i canali social (Facebook, Twitter e Instagram “Primavera nel Cuore della Sardegna”) attraverso i quali coinvolgere in maniera diretta i visitatori e tutti coloro che abbiano interesse a scoprire questa importante manifestazione.

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Il Parlamento europeo ha approvato oggi in via definitiva una vigilanza europea più rigorosa sull’omologazione delle auto per garantire che le norme siano applicate in modo uniforme nell’UE. Il nuovo regolamento sulle modalità di omologazione mira a rafforzare l’indipendenza dei controlli e a prevenire i conflitti di interesse, facendo chiarezza sulle responsabilità delle autorità nazionali di omologazione, dei centri di test e degli organismi di vigilanza del mercato.

Ogni paese dell’UE dovrà effettuare un numero minimo di controlli sulle autovetture ogni anno, ossia almeno uno ogni 40000 nuovi veicoli immatricolati in uno Stato membro e almeno il 20% dei test dovranno riguardare le emissioni. Per i Paesi con un basso numero di immatricolazioni, dovranno essere effettuati un minimo di cinque controlli l’anno in totale.

La Commissione europea potrà inoltre effettuare controlli e ispezioni sui veicoli per verificarne la conformità e potrà infliggere sanzioni amministrative fino a 30.000 euro per ogni veicolo non conforme.

Le nuove norme introducono un nuovo regime di controlli per garantire che le automobili rimangano entro i limiti di emissione per tutto il loro ciclo di vita. I centri di prova (i così detti “servizi tecnici”) saranno sottoposti a revisioni regolari e indipendenti. 

I proprietari di automobili saranno rimborsati qualora dovessero essere obbligati ad effettuare riparazioni sui propri veicoli, in caso di non rispetto delle norme, a meno che il costruttore non ne decida il ritiro. Le officine indipendenti avranno accesso alle informazioni relative ai veicoli per poter competere con i concessionari e contribuire alla riduzione dei prezzi.

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«Si tratta di una buona notizia, tanto attesa dopo queste lunghe settimane di interlocuzioni costanti con il Ministero – ha detto l’assessore dell’Agricoltura, Pierluigi Caria -. Ci siamo attivati da subito per difendere i nostri tre ippodromi sardi spiegando che l’insularità e la poca popolazione della Sardegna erano elementi che non permettevano ai nostri centri di poter concorrere alla pari con gli altri ippodromi nazionali. Abbiamo chiesto e richiesto al Ministero di rivedere la norma ed il risultato di oggi, di fatto una sospensiva fino al prossimo 31 dicembre, è un primo passo che ci impone di continuare il confronto con il prossimo inquilino del MIPAAF con cui dobbiamo arrivare a una revisione dei parametri di valutazione. Come Esecutivo – ha aggiunto Pierluigi Caria – stiamo investendo risorse importanti sul mondo del cavallo, sostenendo rassegne e appuntamenti anche internazionali, gare, ristrutturazioni degli impianti e, soprattutto, rilanciando l’allevamento del cavallo di razza anglo-araba. Grazie a questi interventi, già da qualche anno, si respira in Sardegna un’aria diversa, più rivolta verso il rilancio del comparto. Come Regione continuiamo a fare tutto il possibile per tutelare un settore che può produrre economie importanti in diversi territori dell’Isola. Il traguardo di oggi – ha concluso l’assessore dell’Agricoltura – è frutto di un lavoro di squadra costruito con la preziosa e determinante collaborazione dell’Agenzia Agris Sardegna, degli ippodromi e di alcuni amministratori locali a cui va tutto il mio ringraziamento.»

«Il decreto di riammissione in ruolo arriva anche a seguito del nostro progetto di rilancio inviato al Ministero. Ci auguriamo tuttavia che il TAR accolga il ricorso e bocci tutto il decreto Castiglione che, con il parametro di valutazione basato sulle scommesse, ci ha messo in questa brutta situazione – ha detto il presidente del consiglio di amministrazione dell’ippodromo di Chilivani, Nicola Fois -. Ci auguriamo inoltre che al Ministero tengano conto delle specificità dell’allevamento sardo, della sua lunga tradizione e che valorizzino aspetti in cui, per esempio qui a Chilivani, siamo ai vertici nazionali come cavalli partenti. Da oggi più che mai – ha concluso Nicola Fois – saremo sempre in contatto con le istituzioni regionali e locali per cercare di tutelare gli interessi di un mondo che sta ripartendo e che per la Sardegna vuol dire tanto in termini di occupazione e lavoro.»

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Sono state approvate stamane, al Parlamento europeo, nuove regole per sostenere la produzione biologica e garantire che solo i prodotti biologici di alta qualità siano importati nell’UE. I deputati hanno dato il via libera alla nuova regolamentazione comunitaria sulla produzione e l’etichettatura dei prodotti biologici, già concordata nei negoziati fra Parlamento e ministri UE, con 466 voti in favore, 124 voti contrari e 50 astensioni.

Sono previsti controlli rigidi e basati sul rischio di contaminazione lungo tutta la catena di approvvigionamento. Grazie all’insistenza del Parlamento, i controlli saranno effettuati in sede per tutti gli operatori, annualmente di regola o ogni due anni se nessuna irregolarità è stata riscontrata nel corso di tre anni.

Tutti i prodotti importati da paesi extra UE dovranno rispettare gli standard dell’UE. Le attuali norme in materia di “equivalenza”, che impongono ai paesi terzi di conformarsi a norme simili ma non identiche, saranno eliminate entro cinque anni dall’entrata in vigore.

Aumentare l’offerta di semi biologici per soddisfare i bisogni degli agricoltori: le deroghe che permettono l’utilizzo di semi convenzionali nella produzione biologica saranno eliminati entro il 2035.

Aziende agricole miste per incoraggiare la produzione: le aziende agricole che producono sia prodotti convenzionali che biologici continuano a essere autorizzate, a condizione che le due attività agricole siano chiaramente ed efficacemente separate.

Certificazioni più facili per i piccoli coltivatori: le certificazioni di gruppo permetterebbero ai piccoli coltivatori che si convertono al biologico di risparmiare soldi e tempo.

Misure precauzionali: i coltivatori e altri operatori nella catena di approvvigionamento saranno obbligati ad applicare una serie di misure per evitare la contaminazione; se si sospetta la presenza di un pesticida o un fertilizzante non autorizzato, il prodotto finale non potrà essere etichettato come biologico fino ad ulteriori indagini; se la contaminazione risulterà volontaria o se l’operatore non ha applicato le misure precauzionali, il prodotto perderà lo status di alimento biologico.

Gli Stati membri che al momento applicano soglie massime per le sostanze non autorizzate nei cibi biologici, come pesticidi, potranno continuare a farlo, a condizione che permettano ai prodotti biologici provenienti da altri paesi UE e che rispettano le regole dell’Unione, di entrare nel loro mercato.

Quattro anni dopo l’entrata in vigore di questo regolamento la Commissione valuterà l’efficacia delle norme europee contro la contaminazione e le soglie nazionali e, se necessario, elaborerà un progetto di legge per armonizzarle.

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Il Parlamento europeo ha approvato oggi in via definitiva una vigilanza più rigorosa sull’omologazione delle auto per garantire che le norme siano applicate in modo uniforme nell’UE. 

Il nuovo regolamento sulle modalità di omologazione mira a rafforzare l’indipendenza dei controlli e a prevenire i conflitti di interesse, facendo chiarezza sulle responsabilità delle autorità nazionali di omologazione, dei centri di test e degli organismi di vigilanza del mercato.

Ogni paese dell’UE dovrà effettuare un numero minimo di controlli sulle autovetture ogni anno, ossia almeno uno ogni 40.000 nuovi veicoli immatricolati in uno Stato membro e almeno il 20% dei test dovranno riguardare le emissioni. Per i Paesi con un basso numero di immatricolazioni, dovranno essere effettuati un minimo di cinque controlli l’anno in totale.

La Commissione europea potrà inoltre effettuare controlli e ispezioni sui veicoli per verificarne la conformità e potrà infliggere sanzioni amministrative fino a 30.000 euro per ogni veicolo non conforme. 

Le nuove norme introducono un nuovo regime di controlli per garantire che le automobili rimangano entro i limiti di emissione per tutto il loro ciclo di vita. I centri di prova (i così detti “servizi tecnici”) saranno sottoposti a revisioni regolari e indipendenti.

I proprietari di automobili saranno rimborsati qualora dovessero essere obbligati a effettuare riparazioni sui propri veicoli, in caso di non rispetto delle norme, a meno che il costruttore non ne decida il ritiro. Le officine indipendenti avranno accesso alle informazioni relative ai veicoli per poter competere con i concessionari e contribuire alla riduzione dei prezzi.

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Roberto Puddu, ex segretario della Camera del Lavoro CGIL del Sulcis Iglesiente, commenta molto positivamente le novità emerse l’altro ieri al ministero dell’Ambiente. con lo stralcio della centrale a carbone dal progetto della Rusal e l’accordo con Enel per la fornitura del vapore prodotto nella Centrale Grazia Deledda di Portovesme.

«Dopo lo sblocco della discussione da parte del ministro Calenda dello scorso 22 dicembre – scrive in un post su facebook Roberto Puddu – è stata ufficializzata la maggiore sinergia fra produttori industriali ed energetici con l’accordo Rusal Enel per la fornitura del vapore di processo. Merito della tenacia dei lavoratori, dei loro rappresentanti, dei deputati del territorio che, con altrettanta sinergia con il sindacato, la Regione le istituzioni locali, hanno prodotto risultati legislativi sui temi energetici e urbanistici, che sono la bella cifra politica della scorsa legislatura per la ripresa e lo sviluppo del lavoro. E ciò che più conta – conclude Roberto Puddu –, la reale e sempre più concreta possibilità di un orizzonte produttivo, economico, occupazionale, oltre che notevole riduzione di impatto ambientale, dell’intera filiera dell’alluminio.»

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Lo Speleo Club di Nuxis, con il patrocinio del comune di Nuxis, ha organizzato un’iniziativa Per non dimenticare i lavoratori morti nella miniera “Sa Marchesa” di Nuxis che si terrà sabato 21 aprile, alle 10.00, nel sito della miniera. Durante la cerimonia, alla quale è invitata tutta la cittadinanza, verrà inaugurato il monumento commemorativo in onore dei lavoratori morti.

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Un’autentica icona della canzone d’autore ed un protagonista di primo piano della scena jazzistica nazionale: Gino Paoli e Danilo Rea tengono banco questa sera (19 aprile) al Teatro Comunale di Sassari (con inizio alle 21.00) col loro concerto “Due come noi che…”. Il cantautore di Monfalcone, dove è nato nel 1934, ma genovese d’adozione fin dall’infanzia, e il pianista romano (ma vicentino di nascita, classe 1957) formano un sodalizio capace di incantare diverse generazioni grazie all’intesa ed alla perfetta alchimia musicale dei due artisti unite alla loro continua voglia di sperimentare e mettersi in gioco.

Accreditato di numerosi sold out su prestigiosi palcoscenici in Italia e all’estero, “Due come noi che…” si presenta come un concerto unico ed emozionante, a base di voce, pianoforte e improvvisazione, su una scaletta aperta che si rinnova di volta in volta: ci sono le canzoni più amate di Gino Paoli – da “Averti addosso” a “Il cielo in una stanza”, da “Vivere ancora” a “Perduti”, passando per “La gatta” e “Come si fa” – insieme a chicche dei cantautori genovesi, che per lui sono gli amici di una vita: “Canzone dell’amore perduto” e “Bocca di rosa” di Fabrizio De André, “Il nostro concerto” di Umberto Bindi, “Vedrai vedrai” di Luigi Tenco e “Se tu sapessi” di Bruno Lauzi; ma non mancherà l’omaggio alla melodia napoletana di cui Gino Paoli e Danilo Rea sono appassionati conoscitori, ed un assaggio del loro album più recente, “3”, uscito lo scorso settembre (dopo i successi dei precedenti “Due come noi che…”, del 2012, e “Napoli con amore”, del 2013): un disco dedicato alla canzone francese, altra grande passione condivisa dai due, con la loro versione di brani come “Ne me quitte pas” di Jacques Brel, “Avec le temps” di Léo Ferré, “La mer” e “Que reste-t-il de nos amours?” di Charles Trenet, tra gli altri.

I biglietti, a 30 euro, si possono acquistare online e nei punti vendita del circuito Box Office Sardegna, e a Sassari da TicketOk (via Tempio, 65; tel. 079 2822015 ) e Nuove Messaggerie Sarde (piazza Castello, 11; tel. 079 230028). Giovedì sera botteghino aperto al Teatro Comunale di Sassari, a partire dalle ore 19.00. Il concerto è presentato dalla cooperativa Forma e Poesia nel Jazz con il patrocinio del comune di Sassari. Domani, replica a Cagliari, per altra organizzazione.

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Con la solenne celebrazione eucaristica presso la Parrocchia di San Giacomo Apostolo, officiata dall’Arcivescovo Ordinario Militare per l’Italia S.E.R. mons. Santo Marcianò, unitamente all’Arcivescovo di Nuoro S.E.R. mons. Mosè Marcia ed ai cappellani militari isolani si è concluso ieri il pellegrinaggio militare interforze.

Ciò alla presenza dei sindaci del territorio di Galtellì, Nuoro e Orosei, del Generale Giovanni Domenico Pintus, comandante del Comando Militare Esercito Sardegna, dei comandanti regionali della Marina, dell’Aeronautica, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, nonché delle rappresentanze di Forza Armata, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Polizia Penitenziaria e Guardia Forestale e di numerosi fedeli delle comunità locali.

La funzione religiosa, importante momento di meditazione spirituale per tutti i pellegrini e i fedeli convenuti, è stata accompagnata dai canti tradizionali del coro di Orosei e dal coro polifonico interforze.

L’ultima tappa ha visto i pellegrini percorrere a piedi circa 22 chilometri, muovendo dal Santuario della Madonna del Rimedio di Orosei, all’abitato di Onifai, dal Santuario di Santa Brigida di Irgoli alla parrocchia del Santissimo Crocifisso di Galtellì, per poi concludersi ad Orosei lungo un percorso naturalistico contrassegnato dalle lussureggianti vallate sottostanti al Monte Tuttavista di Galtellì, alla cui sommità si staglia “Sa Preta Istampata” modellata nei secoli dal vento.

L’iniziativa è stata molto apprezzata e condivisa dalle comunità locali che, unitamente ai propri parroci e sindaci, hanno con costanza incontrato e bene accolto i pellegrini illustrando le singole peculiarità culturali storiche e religiose, dimostrando senso di accoglienza  con posti ristoro allestiti lungo il cammino.

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Degrado e abbandono sulle strade provinciali. E’ il grido d’allarme lanciato dal consigliere regionale dell’Udc Gian Filippo Sechi: «Sul tracciato che si allunga da Ploaghe a Codrongianus sino a Florinas, la provinciale 68, si disseminano buche e crepe di ogni tipo. Le criticità rappresentano delle insidie per automobilisti e centauri che percorrono la bretella – spiega Gian Filippo Sechi -. Altra situazione di emergenza è sulla carreggiata che si spinge da Ploaghe a Osilo. Una strada che si è trasformata in una vera e propria trappola». La provinciale 76 è poi rimasta un’incompiuta: «Un destino amaro – spiega Gian Filippo Sechi, che ha presentato un’interrogazione urgente nell’aula di via Roma -, perché il collegamento è utilizzato dall’universo degli operatori agricoli. Un tratto del percorso è poi ostacolato dalla presenza di un attraversamento ferroviario, che avrebbe dovuto essere soppresso favorendo una viabilità alternativa, poi seguito da uno sterrato lungo un chilometro con buche e voragini. Questa situazione produce gravi difficoltà al normale svolgimento delle attività produttive, con rischi per quanti percorrono la carreggiata. Sono già disponibili le risorse per un intervento di messa in sicurezza delle strade provinciali nel sassarese, ma sinora non è stata attuata nessuna opera – conclude Gian Filippo Sechi -. Dalla Giunta Pigliaru ci attendiamo risposte puntuali su un tema molto sentito dall’intero territorio sassarese, che da troppi anni lamenta infrastrutture carenti e degradate».