22 December, 2025

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Floriano Congiu 1 copiaRenzo Cappellaro 2

Una doppietta di Floriano Congiu ha dato la vittoria al Carbonia (2 a 1 sul Sant’Elena) nel 1° Memorial Renzo Cappellaro, disputato questo pomeriggio allo stadio Carlo Zoboli di Carbonia. La rete del Sant’Elena è stata messa a segno da Elio Biondi.

Per onorare la memoria di Renzo Cappellaro si sono ritrovati in tanti, ex calciatori di Carbonia e Sant’Elena, due delle squadre allenate dal tecnico vicentino in Sardegna, scomparso il 14 ottobre 2014, all’età di 77 anni.

Nato a Vicenza il 12 maggio 1937, Renzo Cappellaro iniziò a giocare al calcio nelle giovanili del Lanerossi Vicenza, con la quale vinse il prestigioso Torneo di Viareggio per due anni consecutivi, nel 1954 e 1955, aggiudicandosi anche la classifica dei marcatori (conserva quel primato, raggiunto qualche anno fa dall’attuale centravanti della Nazionale, Ciro Immobile). Giunse alla prima squadra nel campionato di serie A 1957/58 e in cinque stagioni collezionò con la maglia biancorossa 56 presenze e 21 reti.

Lasciò il “suo” Vicenza nell’estate del 1961 per vestire la maglia grigia dell’Alessandria, con la quale vinse la classifica dei cannonieri del campionato di serie B, con 21 reti (36 presenze). L’anno successivo passò al Lecco, poi al Cagliari, nell’estate del 1963. Con la maglia rossoblù, al primo anno, conquistò una storica promozione in Serie A, al termine del campionato 1963/64, realizzando 9 reti. Dopo due stagioni in serie A (complessivamente, in tre campionati, collezionò 63 presenze e 16 reti), ritornò in serie B con il Genoa, per poi passare al Potenza. Appese le scarpette al chiodo quando era ancora giovane, a 32 anni.

Iniziò subito la carriera di allenatore, nella giovanili della Sambonifacese e dello Schio, ma è in Sardegna che riuscì a togliersi le migliori soddisfazioni. Il debutto alla Nuorese (1974/75), poi a Latina (1975/76), ancora a Nuoro (1978/79), Quartu Sant’Elena (1979/80), quindi a Carbonia, in serie D, nella stagione 1980/81, presidente Elvio Verniani. Fu quello, nella prima parte, il miglior campionato della sua carriera. Era il Carbonia di Adriano Novellini, Giampaolo Zaccheddu, Guido Accardi, Floriano e Marco Congiu, Aldo Scopa, Carlo Pusceddu, Giuseppe Mura, Marco Manconi e Mondo Mameli, Pierino Aresu, Roberto Sequi, Marco Fenu, Luciano Gambula, Rino Pianta, Pino Tocco, e ancora di Ugo Corda, Egidio Cossu, il compianto Sandro Piras, Mauro Virdis e Walter Lindiri, che nel catino di Bacu Abis, dove giocava per l’indisponibilità dello stadio comunale , per l’intero girone d’andata e la prima giornata del ritorno, incantò tutti, dominando letteralmente il campionato. Chiuse il girone d’andata in testa alla classifica con 28 punti (13 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte). L’inizio fu scoppiettante: 1 a 0 a Santa Maria degli Angeli con goal di Guido Accardi, primo ko a Viterbo per 0 a 1, riscattato con tre vittorie consecutive: 4 a 0 all’Audax Rufina con goal di Zaccheddu, Floriano Congiu, Adriano Novellini e Pierino Aresu; 2 a 1 a Terracina con doppietta di Adriano Novellini e 1 a 0 al Calangianus con goal di Floriano Congiu.

Dopo la sconfitta di Olbia, 0 a 1, il 2 novembre 1980, goal di Gianni Muresu, il Carbonia di Renzo Cappellaro infilò una splendida serie positiva, con sei vittorie e un pareggio in sette giornate, iniziata una bella vittoria per 3 a 1 nel derby interno con l’Iglesias, un’impresa per 3 a 0 a Cecina, il 5 a 1 all’Isili, l’1 a 1 sul campo del Frosinone (oggi in serie A) , l’1 a 0 al Foligno, l’impresa all’Acquedotto di Sassari contro la Torres, battuta 1 a 0 con uno splendido goal di Marco Congiu e la vittoria con la Romulea, al ritorno allo stadio Comunale, 1 a 0. Il 4 gennaio giunse la sconfitta di Velletri, 2 a 1, riscattata con le vittorie sulla Lodigiani, 3 a 1 (doppietta di Adriano Novellini) e sull’Angelana, 3 a 2 (doppietta di Pino Tocco). Fu a quel punto che la squadra cominciò a balbettare e, giornata dopo giornata, a perdere terreno rispetto alle principali concorrenti, Frosinone e Torres, che era riuscita a fermare rispettivamente con un pari ed una vittoria sui loro campi, nel corso del girone d’andata. Renzo Cappellaro non riuscì a capacitarsi dell’involuzione della sua creatura ed il girone di ritorno si tramutò in un’autentica sofferenza per i tanti tifosi che si erano esaltati per quattro mesi: 6 sole vittorie, 3 pareggi e ben 8 sconfitte, per complessivi 13 punti ed il quarto posto finale, alle spalle delle promosse Torres e Frosinone e del Terracina.

La grande amarezza lasciò il segno e la società mineraria l’anno successivo affidò la guida della squadra a Checco Fele, che con la conferma dei migliori giocatori ed alcuni inserimenti (Pietro Pillosu, Gianni Tronci, Sergio Bodano, Riccardo Erriu e Leopoldo Pardini) riuscì a scrivere una delle pagine più belle della storia calcistica del Carbonia, centrando la promozione in serie C2, nella primavera del 1982.

L’esperienza di Renzo Cappellaro alla guida del Carbonia ricominciò due anni più tardi, in C2, presidente Benigno Atzori. Con un organico completamente rivoluzionato, dopo un buon avvio (2 a 0 a Montevarchi con goal di Fabrizio Rizzola e Giovanni Leone e pari interno con la Massese, 2 a 2, con goal di Giovanni Leone e Floriano Congiu) e tre vittorie interne consecutive (alla 7ª giornata 1 a 0 all’Olbia, con goal di Sandro Zaccolo; alla 9ª 1 a 0 allo Spezia con goal di Luca Rivetta; all’11ª 1 a 0 alla Torres con goal di Giuseppe Innella) , la squadra biancoblù iniziò a balbettare e nell’ultimo scorcio di stagione, con una classifica allarmante, i dirigenti decisero di esonerare Renzo Cappellaro e di affidare la guida tecnica della squadra a Ugo Corda. Il cambio sortì l’effetto desiderato, il gruppo reagì e riuscì a centrare il traguardo della salvezza con 29 punti, grazie alla miglior classifica avulsa rispetto allo Spezia, alla Vogherese e, soprattutto, all’Olbia, alla Nuorese e all’Imperia, che finirono nel campionato Interregionale.

La carriera di Renzo Cappellaro, di fatto, si concluse lì, perché nelle stagioni successive il tecnico vicentino si dedicò alla cura dei giovani. Lascia un bellissimo ricordo tra quanti hanno avuto modo di conoscerlo ed apprezzarlo, sia per le qualità tecniche sia per quelle umane e, come già sottolineato, sono stati tanti quelli che si sono ritrovati allo stadio “Carlo Zoboli” di Carbonia, per ricordarne ed onorarne la figura di sportivo e, soprattutto, di uomo.

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«In Sardegna siamo in linea con quanto previsto dai decreti attuativi del Jobs Act finora emanati dal Governo in materia di presa in carico dei disoccupati e di politiche attive del lavoro, in attuazione dell’articolo 29 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, in base al quale ogni individuo ha il diritto di accedere a un servizio di collocamento gratuito. E, aggiungo io, non solo gratuito, ma anche efficiente.»
Lo ha detto l’assessore regionale del Lavoro Virginia Mura intervenendo, questa mattina a Cagliari, al convegno “Jobs Act: ultime novità normative”, organizzato dall’Ordine dei Consulenti del lavoro.
«Il sistema pubblico-privato dei Servizi per l’impiego integrati prevede un ruolo importante per i consulenti del lavoro, per intercettare il fabbisogno occupazionale delle imprese – ha concluso Virginia Mura -. E i consulenti del lavoro stanno dando il loro contributo per l’applicazione delle Politiche attive messe in campo dalla Regione.»
Virginia Mura 12

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Ignazio Locci 2 copia

Cresce il numero di imprese che beneficiano della Zona franca urbana? Un ottimo risultato, dice Salvatore Cherchi? Il responsabile dell’attuazione del Piano Sulcis, anziché vendere aria fritta, dovrebbe dire come realmente stanno le cose. Sebbene cresca la cifra delle aziende che usufruiscono del regime fiscale agevolato, infatti, soltanto una piccolissima percentuale di queste (20% circa) utilizza i fondi a disposizione, ovvero quasi 129 milioni di euro. Nemmeno il minimo necessario per giustificare l’utilità dello strumento fiscale. Figuriamoci per stappare lo spumante. E stupisce che un uomo della caratura di Cherchi dia una lettura positiva a un dato che è assolutamente negativo.

La verità, senza fare troppi giri, è che le imprese del Sulcis Iglesiente sono tartassate come tutte le altre e il regime fiscale agevolato è un grande fallimento. Anche perché nel territorio la maggior parte delle aziende è gestita da un unico soggetto (in buona parte dei casi il titolare dell’azienda è anche l’unico che vi lavora). Il che non consente l’accesso allo sconto fiscale.

Non serve a nulla crogiolarsi in numeri che di fatto non significano niente e di sicuro non smuovono l’economia. Bene farebbe, Cherchi, a dirci qual è lo stato di attuazione del Piano Sulcis, visto che ormai vige un preoccupante silenzio tombale. Il resto sono illusioni gonfiate ad arte per nascondere un fallimento che è sotto gli occhi di tutti.

Ignazio Locci

Consigliere regionale Forza Italia Sardegna

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Dal 14 settembre 2015, con l’avvio dell’anno scolastico 2015/2016, sarà avviato a Carbonia il servizio scuolabus. Ne dà comunicazione, con una breve nota, Lucia Amrorino, assessore dell’Istruzione e Formazione del comune di Carbonia.

A partire da lunedì 14 settembre, saranno disponibili il percorso 1 (Barbusi), il percorso 2 (Is Gannaus) e il percorso 3 (Sirri). Da mercoledì 16 settembre, sarà disponibile anche il Percorso 4 (Cortoghiana).

Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere all’Ufficio Istruzione e Formazione, in via Mazzini 68 (lunedì dalle 8.30 alle 12.00, martedì dalle 16.00 alle 18.00, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 9.00 alle 12.00). Telefono 0781.663858. Fax 0781.663963.

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Raimondo Perra

«In Sardegna si sta consumando un grave danno ambientale all’interno del compendio naturalistico Monte Linas-Marganai, uno degli ultimi esempi di foresta mediterranea spontanea cresciuta su strati rocciosi formatisi in oltre 600 milioni di anni.»

Lo scrive in una nota l’on. Raimondo Perra, presidente della commissione Sanità del Consiglio regionale, che questa mattina ha presentato un’interrogazione al presidente della Regione Francesco Pigliaru e all’assessore all’Ambiente Donatella Spano.

«Il comune di Domusnovas, con l’avallo dell’Ente Foreste – aggiunge Perra -, ha già portato a termine il taglio di 35 ettari di bosco per la produzione di legna da ardere e pellets. Nei prossimi sei anni è previsto il disboscamento di altri 505 ettari secondo quanto previsto da un progetto approvato nel lontano 2009 da Comune e Regione. Se portato a termine, l’intervento causerebbe conseguenze ambientali nefaste: erosione del terreno e scomparsa di alcune specie animali oggi presenti all’interno dell’area naturalistica.»

Del caso, denunciato per primo dal quotidiano online Sardinia Post, si è occupato nei giorni scorsi anche il Corriere della Sera con un articolo dell’inviato di punta del giornale Gian Antonio Stella.

«Enti regionali che gestiscono risorse pubbliche non possono avallare scelte anacronistiche e contrarie agli interessi dello stesso territorio a cui sarebbero rivolti i benefici – sottolinea ancora Raimondo Perra – è necessario intervenire immediatamente per scongiurare il disboscamento della foresta del Marganai e porre rimedio ai gravissimi danni ambientali già prodotti.»

Raimondo Perra, nell’interrogazione, ricorda alla Giunta che nei giorni scorsi oltre 3.000 cittadini hanno sottoscritto una petizione per chiedere di fermare i tagli. Stessa richiesta è stata avanzata all’Esecutivo da alcuni autorevoli esponenti del mondo scientifico.

«I benefici economici annunciati sono palesemente illusori ed inesistenti rispetto all’irreversibilità del potenziale disastro ambientale – conclude il presidente della commissione Sanità del Consiglio regionale – mentre risultano inutilizzati 58 milioni di euro stanziati dall’Unione Europea per la salvaguardia delle arre boschive del Sulcis.»

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E’ stato inaugurato questo pomeriggio il padiglione della Sardegna a Expo Milano 2015. «l senso del padiglione della Sardegna – ha commentato il governatore della Sardegna, Francesco Pigliaru – è totalmente basato su qualità e sostenibilità, sulle eccellenze ambientali e dell’innovazione legata alla tradizione e sulla nostra grandissima capacità di riciclare materiali di ogni tipo.»
«La poseidonia diventa un pannello per l’edilizia, lo stesso capita per la lana di pecora e persino per le bucce di pomodoro – ha aggiunto il presidente della Regione Sardegna – i residui della lavorazione del vino e della birra si trasformano in pavimenti e materiali utili nonché esteticamente bellissimi. Expo ci consente di avere molta visibilità e di aprirci ai mercati: è arrivato il momento di far conoscere la Sardegna al mondo, e siamo qua per questo.»
Alle 14.00, nel Cardo nord, di fianco al Padiglione Italia, erano presenti il vicepresidente Raffaele Paci, gli assessori dell’Agricoltura e dell’Industria, Elisabetta Falchi e Maria Grazia Piras, e del Turismo, Artigianato e Commercio, Francesco Morandi. «Anziché tagliare il nastro, abbiamo tessuto relazioni: oggi è stata proseguita la simbolica costruzione del social carpet che lega l’Isola al resto del mondo e con tutti i visitatori del padiglione – ha detto Morandi -. L’allestimento rappresenta le eccellenze e la sostenibilità, tutti i materiali utilizzati sono ecosostenibili e saranno riciclati e ricollocati. L’arazzo di cibo, che è stato interamente consumato, infine, rilancia la qualità delle produzioni agroalimentari legate profondamente all’identità regionale attraverso la forma della tradizione: così abbiamo raccontato in modo innovativo la nostra qualità della vita».
«Expo è la vetrina migliore dove raccontare la Sardegna del cibo di qualità, della longevità, della tradizione e della ricchezza ambientale, che fa della nostra Isola un continente a se stante rispetto al resto delle regioni italiane – ha sottolineato Elisabetta Falchi -. Con l’esposizione milanese riusciremo ad avvicinare i nostri territori, dalle zone costiere all’entroterra, a milioni di persone che ancora non ci conoscono.»
Un viaggio che parte dall’approdo nelle coste e si addentra in una conoscenza sempre più profonda dell’Isola senza fine, attraverso tutte le sue dimensioni qualificanti. Sino al 17 settembre i visitatori, presenti in grande numero sin da questo pomeriggio, vedranno uno spaccato fortemente caratterizzante della Sardegna. Davanti all’ingresso sono state poste due attrazioni unite dal tema del tappeto tradizionale: social e food carpet. Gli ospiti sono invitati a diventare tessitori, a realizzare un tappeto senza telaio e senza trama, esclusivamente con le mani e le modalità di intreccio ‘primitive’. Il social carpet così creato simboleggerà il tessuto sociale di collaborazione e di pace, il legame spesso indissolubile della Sardegna coi suoi visitatori. La base attorno a cui si sviluppa la trama è la lana di pecora, a rappresentare l’anima produttiva, storica e alimentare sarda. Si aggiungeranno terra cruda, paglie vegetali, lana di mare e semi. La lavorazione, iniziata il 3 settembre in Sardegna, proseguirà a Milano in tutta la settimana di protagonismo dell’Isola, per poi tornare ‘a casa’, dove la tessitura si concluderà. Un secondo tappeto ha soddisfatto vista e gusto dei turisti: il food carpet, ideato dallo chef stellato Roberto Petza. Un menù completo steso su un tavolo è stato servito con tutte le pietanze, dall’antipasto al dolce, e composto con tante piccole portate a disegnare e riprodurre scenicamente i tessuti della tradizione artigiana.
All’ingresso campeggia il brand ‘Sardegna Endless Island’, la facciata e il portale sono arricchiti con i caratteri ‘dingbat’, elementi grafici simbolo della sardità che richiamano il tappeto. Subito dopo, l’atrio di mediazione presenta una concettualizzazione del mare: elementi appesi al soffitto si offrono come cascate in un contesto con pannelli fotografici e pareti retro illuminate, paesaggi costieri da attraversare. Una volta sbarcati in Sardegna si è investiti dall’opera della natura e dell’uomo, da una infinita varietà di colori, profumi, persone, cibo, tradizioni. Ricchezza rappresentata da una galleria di oggetti etnografici e pezzi di artigianato, campanacci luminosi e sonanti, fotografie dell’interno della Sardegna e contenuti multimediali. L’esperienza multisensoriale, tattile, olfattiva, sonora e del gusto si vive quindi sui pannelli realizzati con i materiali di recupero, con cui si rilegge il significato e la presenza del cibo, del tutto coerente con il tema di Expo ‘Nutrire il pianeta. Energia per la vita’. Nell’ultimo tratto si passa all’installazione interattiva del CRS4 sui Giganti di Mont’e Prama, sintesi della ricchezza archeologica e culturale, per concludersi con un’immersione virtuale nei fondali con il video in 3D sulle aree marine protette.

Inaugurazione padiglione Sardegna a Expo Milano 2015

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A Expo Milano 2015 protagonisti i personaggi più amati dai bambini e ragazzi di tutto il mondo. Ieri i Teletubbies, famosi pupazzi inglesi, hanno invaso il sito espositivo con la loro allegria. Tinky Winky, Dipsy, Laa-Laa e Po hanno reso felici migliaia di bambini, con abbracci e foto ricordo. Dall’inizio del 2016 i più piccoli potranno seguire anche in Italia le loro nuove avventure che andranno in onda su Rai Yoyo. Oggi, invece, i visitatori dell’Esposizione Universale sono stati sorpresi dalla proverbiale simpatia di Super Mario, il più amato personaggio di videogiochi al mondo. Super Mario, che il prossimo 13 settembre festeggerà il suo trentesimo anniversario, ha fatto tappa a Palazzo Italia, dove ha incontrato i bambini e ragazzi in visita a Vivaio Scuola, si è intrattenuto con la mascotte di Expo Milano 2015 Foody, sotto l’Albero della Vita, e ha fatto sosta allo spazio Fab Food sul Cardo, prima di raggiungere il Padiglione del Giappone. Durante il percorso Super Mario non si è sottratto ad un autentico bagno di folla, facendosi fotografare da grandi e piccoli. 

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Dopo il grande successo della prima edizione, torna, in occasione de Sa Innenna, Marconi Wine Experience, l’evento dedicato al vino con le più prestigiose cantine dell’isola e le aziende emergenti.

Domani 12 settembre a partire dalle ore 20.00, piazza Marconi, a Villaputzu, ospiterà 11 stand dove poter degustare le migliori selezioni dei vini sotto l’autorevole sguardo della Fondazione Italiana Sommelier che guiderà i partecipanti ad una degustazione guidata per far vivere una splendida esperienza sensoriale.

In un’atmosfera informale, ma curata in ogni dettaglio, accanto ai nomi più apprezzati nel mercato come Mesa, Argiolas, Santadi, Pala, Dorgali, Audarya si potranno apprezzare le ottime cantine del territorio che ospita l’evento come Cantina Marongiu, Cantina di Castiadas, Cantina di Dolianova e, l’enoteca più apprezzata, Cantina del Sarrabus e, infine, l’emergente Jankara.

«Un appuntamento made in Sardegna che torna a grande richiesta – commenta Adriano Porqueddu, direttore creativo di P to P communication – un successo per il territorio che abbiamo voluto riproporre e che fin da subito ha registrato il consenso delle stelle del vino Isolano più apprezzate nel mondo.»

L’evento, che l’hanno scorso ha riscosso un grande successo fra i tanti turisti presenti in questo periodo di fine estate, prevede la partecipazione di Almamediterranea che, in quintetto acustico, proporrà il repertorio più conosciuto fino agli ultimi successi.

Una piacevole occasione per tutti gli amanti del vino e per i turisti di poter conoscere le migliori realtà vitivinicole della Sardegna e le eccellenze produttive dell’isola più conosciute nel mondo.

Marconi Wine Experience 2015 è organizzato da P to P communication, agenzia di comunicazione con Marconi Lounge Café di Villaputzu con la collaborazione di Pro Loco e Biddee’Putzi Giovani.

Locandina MWE2015_completa

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Tom Dumoulin strappa altri 3″ a Fabio Aru, ora distanziato di 6″ e la Vuelta di Spagna si decide domani, sabato 12 settembre, sulle ultime montagne intorno a Madrid.

Oggi tutti aspettavano un nuovo attacco al leader della corsa del campione di Villacidro nel finale della 19ª tappa, con arrivo ad Avila, dopo 185,8 km, e invece è arrivato quello della maglia rossa che sul tratto di pavée conclusivo ha guadagnato alcune decine di metri ed ha così “raddoppiato” il suo margine di vantaggio sul grande rivale.

La tappa è stata vinta in solitudine, al termine di una lunga fuga, dal francese Gougeard. I migliori si sono disinteressati della fuga e sono arrivati al traguardo con un ampio ritardo.

Fabilo Aru 1