22 December, 2025

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Riunione con Luigi Arru al CTO 4

«La presenza/passerella ad Iglesias dell’assessore regionale della Sanità non ha risolto i problemi derivanti dalla riorganizzazione della rete ospedaliera da Lui voluta.»

Lo scrive, in una nota, il Comitato per la Salute del Sulcis Iglesiente.

«Ad oggi – aggiunge la nota – è confermata la chiusura sia dell’Ospedale Santa Barbara sia dell’Ospedale CTO. Ostetricia resta a Carbonia. Ciò nonostante le vane rassicurazioni del dr. Arru e del dr. Onnis commissario della ASL 7, che con il suo operato ha addirittura anticipato quanto previsto dalla delibera dell’esecutivo regionale. Chi ha organizzato la conferenza quest’oggi ha chiaramente messo in evidenza che si trattava di una riunione programmata dal partito dello stesso assessore regionale, ciò significa pertanto: nessuna disponibilità ad un tavolo di concertazione serio, dovete conformarvi.»

«Se fosse stato possibile – sottolinea ancora il Comitato per la Salute del Sulcis Iglesiente – avremmo formulato dei quesiti e confutato quanto è confusamente scritto nella presunta riorganizzazione. Come nel passato, quando venne chiuso l’Ospedale Pediatrico di Iglesias, Flli. Crobu, unico in Sardegna, oggi si vorrebbero chiudere, solo ed esclusivamente nel Sulcis Iglesiente, gli ospedali. Senza dimenticare la cancellazione dei posti letto per acuti e della chirurgia pediatrica. Spariti anche i posti letto di DH di Ematologia (oltre 3.000 accessi di pazienti in regime trasfusionale nel 2014 che richiedono non meno di 6 posti letto). Insomma un’ecatombe a danno dei cittadini. Tutto ciò mentre a Nuoro crescono il numero dei posti letto, così come nel medio campidano (sarà un caso?), in Ogliastra, ad Oristano e ad Olbia. Non vi è un principio logico che sottende a tale scelte.»

«Chiediamo che vengano individuati due ospedali di primo livello (CTO e SIRAI), che vengano restituiti i posti letto per acuti, chirurgia pediatrica e ostetricia e quanto soppresso dal commissario Onnis. Diamo appuntamento ai cittadini di Iglesias, dell’Iglesiente e del Sulcis a sabato mattina, alle ore 9.00, presso il Parco delle Rimembranze – conclude il Comitato per la Salute del Sulcis Iglesiente -, per manifestare contro la chiusura degli ospedali e per il diritto alla salute.»

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Domani, sabato 12 settembre, dalle 9.00 alle 18.30 la sala congressi dell’Hotel Regina Margherita, in viale Regina Margherita, a Cagliari, si terrà l’incontro multidisciplinare su Linee guida Asco Cap, dalla teoria alla pratica e ricerca dell’ottimizzazione del Dh”. La segreteria scientifica è curata da Maria Teresa Ionta (responsabile struttura Dh oncologico, Azienda ospedaliero-universitaria, Cagliari) e da Sandra Orrù (responsabile patologia mammaria, anatomia patologica, Azienda Brotzu-Businco, Cagliari). L’apertura dei lavori è dell’oncologo Francesco Atzori (Aou Cagliari).

Nel 2014 sono stati registrati in Italia circa 48mila nuovi casi di tumore della mammella. Nello stesso anno ci sono stati circa 12mila decessi a causa dello stesso tumore. In Italia si contano oltre 500mila donne viventi alle quali è stato diagnosticato un tumore della mammella nell’arco della loro vita. Nel 2014 sono stati registrati in Sardegna oltre 1.500 nuovi casi di tumore della mammella. Nello stesso anno sono stati registrati circa 300 decessi a causa del tumore. In Sardegna si contano oltre 13mila donne viventi alle quali è stato diagnosticato un tumore della mammella recente o pregresso. Le stime per il 2015 mostrano un trend di incidenza in crescita per tutta l’Italia, compresa la nostra Isola. Per il 2015, è previsto che saranno diagnosticati circa 1.700 nuovi casi di carcinoma mammario. Altri dati verranno divulgati al convegno.

I lavori riuniscono gli oncologi e gli anatomo-patologici sardi impegnati su ricerca, diagnosi e cura del tumore della mammella. Viene approfondita la conoscenza e affinata la diagnostica istopatologica e genetica della malattia al fine di individuare con cura le pazienti che potranno giovarsi della terapia con farmaci anti HER2.

«Il convegno – spiega la professoressa Ionta – permette lo scambio delle esperienze legate all’utilizzo della nuova formulazione del Trastuzumab che da alcuni mesi è disponibile per uso sottocute ed evita nella maggior parte dei casi il ricovero in Day Hospital e la lunga permanenza in ospedale. Sarà infatti possibile, somministrare il farmaco in regime ambulatoriale.»

Tra gli interventi, si segnalano le relazioni degli specialisti dell’ateneo, dell’Azienda ospedaliera universitaria di Cagliari e della Asl 8. Tra questi, Gavino Faa, Daniele Farci, Anna Maria Asunis, Massimo Ledda, Efisio Defraia, Alberto Ravarino. “How far we’ve come: treating Her2-positive breast cancer with targeted therapies” è il titolo della lectio tenuta da Javier Cortes (Medical Oncology Department, Vall d’Hebron University Hospital, Barcellona, ESP).

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L’assessorato regionale dell’Agricoltura e riforma agro-pastorale insieme alla “Collettiva Sardegna”, invitano le aziende del settore vitivinicolo a presentare entro il 30 settembre 2015 la domanda di partecipazione alla manifestazione fieristica “Vinitaly 2016” .

La manifestazione si svolgerà a Verona dal 10 al 13 aprile 2016.

Le domande dovranno pervenire all’indirizzo di posta elettronica certificata: agricoltura@pec.regione.sardegna.it
o, in alternativa,tramite raccomandata con ricevuta di ritorno al seguente indirizzo:

Assessorato dell’Agricoltura e riforma agro-pastorale
via Pessagno 4 – 09126 Cagliari.

Per ulteriori informazioni, contattare l’Ufficio relazioni con il pubblico dell’Assessorato al numero telefonico: 070 6067034.

Vigneti Is Solinas 26

Oggi, alle 14.00, il presidente Francesco Pigliaru, il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, gli assessori coinvolti, taglieranno il nastro del padiglione Sardegna ad Expo e inaugureranno la settimana isolana all’esposizione milanese. Un fitto programma di eventi accompagnerà i visitatori alla scoperta di eccellenze ambientali e culturali, modelli di innovazione, tesori archeologici.
«Un modello di sviluppo sostenibile per tutte le regioni italiane da esportare nel mondo come immagine dell’‘Isola senza fine’». Con queste parole, l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio Francesco Morandi, ha concluso il primo appuntamento in Expo sulla qualità della vita in Sardegna, tematismo del quale la Regione è capofila e che sarà al centro dell’Esposizione universale per tutta la settimana.

«Non dobbiamo temere di accettare la sfida di un possibile cambiamento – ha spiegato l’esponente della Giunta Pigliaru – proseguendo nel ragionamento già avviato con altre regioni sul modello da noi proposto basato sulla combinazione di fattori quali identità e tradizione, qualità delle produzioni e sostenibilità ambientale, benessere e coesione sociale e capacità di valorizzare i beni naturalistici e culturali nel loro pieno rispetto.»
‘Una nuova visione per lo sviluppo sostenibile’, realizzato nell’ambito del progetto della Presidenza del Consiglio ‘Expo e Territori’, ha messo in vetrina innovazione sostenibile, eccellenze naturali, qualità dei prodotti e del cibo, longevità: un mix che rende l’isola attualmente un modello da seguire. All’Auditorium di Palazzo Italia si sono confrontati studiosi ed esperti dei vari settori coinvolti. Gli interventi sono stati coordinati dalla giornalista di Al Jazeera Barbara Serra e intervallati da trailer dei cortometraggi realizzati nell’ambito del progetto Heroes 20.20.20, il progetto nato dalla collaborazione tra Film Commission, assessorato dell’Industria e Sardegna Ricerche.
Ad aprire l’appuntamento il divertente spot ‘Centenari’ del regista oristanese Paolo Zucca, di grande impatto visivo, incentrato sull’elisir di lunga vita dei sardi, e il canto a tenore del gruppo folk di Nuoro. È seguito il blocco di interventi su ‘tendenze e valore per lo sviluppo’ con il sociologo Aldo Bonomi, coordinatore dei progetti regioni per Expo, che ha messo in luce come «la Sardegna abbia interpretato ottimamente i temi centrali dell’Esposizione universale (‘Nutrire il pianeta. Energia per la vita’), dando un grande contributo con la proposta di un modello di sviluppo sostenibile che associa gli aspetti locali a quelli globali». Nella stessa sezione Filomena Maggino, statistico sociale dell’Università di Firenze, ha parlato dei valori che contribuiscono al ‘benessere economico sociale (BES), molti dei quali caratteristiche intrinseche dell’isola.
Si è parlato quindi di longevità con Luca Deiana e Gianni Pes, docenti dell’Università di Sassari, e con Roberto Pili, presidente della ‘Comunità mondiale della Longevità’. Deiana ha mostrato interessanti appunti audiovisivi sui centenari e ha spiegato il suo progetto scientifico che analizza l’incidenza di alcuni prodotti tipici sardi (formaggio e vino) sull’alta percentuale di ultraottantenni sardi. Pes si è soffermato sull’interesse del mondo scientifico e giornalistico internazionale per la ‘blue zone’ isolana (Ogliastra) e sui vari fattori che contribuiscono alla longevità (alimentazione, attività fisica legate al mondo agropastorale e benessere sociale). Infine, ha parlato di «invecchiamento di successo tipico della Sardegna, studiato ovunque, determinato dalla qualità della vita e su cui investire per migliorare aspettative e prospettive di vita nel mondo». Il terzo blocco è stato incentrato sul ‘food’ ed è stato affidato al pluripremiato chef sardo Roberto Petza e allo svedese Lotta Jorgensen, coeditor di Fool Magazine.
E’ stata la volta di ‘qualità della vita, natura e ambiente’: sono intervenuti Augusto Navone, direttore dell’Area Marina Protetta di Tavolara – Punta Coda Cavallo, capofila del progetto ‘Eccellenza naturale’, attivato dall’assessorato e che coordina il lavoro di tutte le nove aree protette della Sardegna. Navone ha molto apprezzato «la nuova visione della Regione proiettata verso il futuro, che fa marketing territoriale in maniera adeguata mettendo al centro sostenibilità ambientale e sociale». Dopo di lui, Donatella Bianchi, presidente WWF Italia e giornalista, ‘sarda acquisita’ come si è definita: «L’isola è un punto di riferimento da cui partire per comprendere quanto l’ambiente incida sul benessere». Quinto blocco incentrato sull’innovazione’: sono intervenuti gli imprenditori eco-sostenibili Daniela Ducato e Luca Ruiu, testimonial dell’‘Isola senza fine’ a Expo, il presidente del Crs4, Luigi Filippini, e l’amministratore unico di Porto Conte Ricerche, Sergio Uzzau.
Le conclusioni e la condivisione del modello con altre regioni, in particolare con il Lazio, affidati all’assessore Francesco Morandi e a Carla Collicelli, vicedirettore del Censis.

 

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«Expo Milano 2015 è un insieme di colori e popoli. Da italiana sono davvero orgogliosa di essere qui.»

E’ questo il commento di Eleonora Abbagnato, étoile dell’Opéra di Parigi e Direttrice del Corpo di Ballo del Teatro di Roma, in visita all’Esposizione Universale e madrina dell’evento “Human Milk Link” presso lo Spazio Me & We – Women For Expo. La presentazione sul Cardo è stata caratterizzata da un flashmob di mamme con i loro bambini per promuovere un progetto di servizio di raccolta a domicilio del latte materno che sarà operativo sul territorio di Milano a partire da ottobre.

«E’ importante portare il messaggio di Human Milk Link a Expo Milano 2015 – ha commentato la ballerina, in visita con le tre figlie Julia, Lucrezia Ginevra -, non c’è gioia più grande per una madre che stringere il suo bambino al petto e allattarlo. E’ essenziale fornire il nutrimento primario ai bambini e informare le madri di questa opportunità. Per questo sono molto contenta di riuscire a valorizzare l’iniziativa all’Esposizione Universale, dove il cibo e l’alimentazione sono sempre in primo piano.»

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Confronto sereno, questa sera, al Centro culturale di via Cattaneo, a Iglesias, con l’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, nell’incontro organizzato dal Partito Democratico sulla riforma della rete ospedaliera.
Il clima, almeno tra i rappresentanti del Partito Democratico e l’assessore Luigi Arru, è apparso decisamente più sereno rispetto alle scorse settimane, quando sia il segretario provinciale Daniele Reginali sia quello cittadino Ubaldo Scanu e il capogruppo in Consiglio comunale Francesco Melis, avevano lanciato bordate pesantissime, chiedendo di riportare le cose allo stato precedente, in attesa del completamento dei lavori di sistemazione del CTO.
A riportare il sereno, a meno di 48 ore dallo sciopero generale proclamato dal Comitato per la salute del Sulcis Iglesiente, è stato l’impegno assunto dall’assessore su una rete di ospedali del Sulcis Iglesiente, un DEA di primo livello che differenzi i servizi ma equipari le strutture del CTO di Iglesias e del Sirai di Carbonia, il Punto nascite dove sono stati fatti gli investimenti di sicurezza e adeguamenti strutturali – il CTO (dotato anche di posti di rianimazione subintensiva).
«La mediazione politica ha dato i suoi risultati – ha detto Francesco Melis, capogruppo in Consiglio comunale – in una ricerca di potenziamento e miglioramento dei servizi sanitari di tutto il territorio.»
Prima dell’incontro pubblico al Centro culturale di via Cattaneo, l’assessore Arru ha partecipato ad un sopralluogo al CTO oer verificare lo stato dei lavori in corso, concluso con un incontro ristretto.
«Siamo qui per parlare e ascoltare – ha detto Luigi Arru -, ma non possiamo cadere nei localismo, dobbiamo avere una visione regionale e pensare alla qualità e alla sicurezza dell’assistenza sanitaria. La nostra intenzione, nel riformare la rete ospedaliera, non è quella di creare una classifica tra strutture o territori, ma tenere conto dei criteri legati ai bacini. Parliamo di fare rete, per indicare un’integrazione di saperi e competenze, ci deve essere l’idea della mobilità delle equipe, della condivisione della capacità professionale. Le nostre parole chiave sono sicurezza, appropriatezza, qualità. Queste tre cose vogliamo per i tutti i pazienti di tutta la regione.»
«Mi interessa sapere – ha aggiunto l’assessore regionale della Sanità -, cosa fa questo ospedale rispetto alla sicurezza dei cittadini del Sulcis, come fare a evitare doppioni, riuscendo a integrarsi in maniera intelligente. A breve sarà approvata la Rete territoriale con il nuovo sistema di emergenza – urgenza allora si avrà il quadro completo del futuro della sanità sarda.»
Luigi Arru, infine, ha assicurato di essere pronto a derogare a quanto previsto per il Sulcis dalla riforma della Rete.
«Invito tutti però – ha concluso l’assessore regionale della Sanità – a pensare all’interesse dei pazienti, anche di questo territorio.»

Riunione con Luigi Arru al CTO 1 Riunione con Luigi Arru al CTO 2 Riunione con Luigi Arru al CTO 3 Riunione con Luigi Arru al CTO 4 Riunione con Luigi Arru al CTO 5

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Confronto sereno, questa sera, al Centro culturale di via Cattaneo, a Iglesias, con l’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, nell’incontro organizzato dal Partito Democratico.
Il clima, almeno tra i rappresentanti del Partito Democratico e l’assessore Luigi Arru, è apparso decisamente più sereno rispetto alle scorse settimane, quando sia il segretario provinciale Daniele Reginali sia quello cittadino Ubaldo Scanu e il capogruppo in Consiglio comunale Francesco Melis, avevano lanciato bordate pesantissime, chiedendo di riportare le cose allo stato precedente in attesa del completamento dei lavori di sistemazione del CTO.
A riportare il sereno, a meno di 48 ore dallo sciopero generale proclamato dal Comitato per la salute del Sulcis Iglesiente, è stato l’impegno assunto dall’assessore su una rete di ospedali del Sulcis Iglesiente, un DEA di primo livello che differenzi i servizi ma equipari le strutture del CTO di Iglesias e del Sirai di Carbonia, il Punto nascite dove sono stati fatti gli investimenti di sicurezza e adeguamenti strutturali – il CTO (dotato anche di posti di rianimazione subintensiva).
“La mediazione politica ha dato i suoi risultati – ha detto Francesco Melis, capogruppo in Consiglio comunale – in una ricerca di potenziamento e miglioramento dei servizi sanitari di tutto il territorio.”
Prima dell’incontro pubblico al Centro culturale di via Cattaneo, l’assessore Arru ha partecipato ad un sopralluogo al CTO oer verificare lo stato dei lavori in corso, concluso con un incontro ristretto.
“Suamo qui per parlare e ascoltare – ha detto Luigi Arru -, ma non possiamo cadere nei localismo, dobbiamo avere una visione regionale e pensare alla qualità e alla sicurezza dell’assistenza sanitaria. La nostra intenzione, nel riformare la rete ospedaliera,
non è quella di creare una classifica tra strutture o territori, ma tenere conto dei criteri legati ai bacini. Parliamo di fare rete, per indicare un’integrazione di saperi e competenze, ci deve essere l’idea della mobilità delle equipe, della condivisione della capacità professionale. Le nostre parole chiave sono sicurezza, appropriatezza, qualità. Queste tre cose vogliamo per i tutti i pazienti di tutta la regione.”
“Mi interessa sapere – ha aggiunto l’assessore regionale della Sanità -, cosa fa questo ospedale rispetto alla sicurezza dei cittadini del Sulcis, come fare a evitare doppioni, riuscendo a integrarsi in maniera intelligente. A breve sarà approvata la Rete territoriale con il nuovo sistema di emergenza – urgenza allora si avrà il quadro completo del futuro della sanità sarda.”
Luigi Arru, infine, ha assicurato di essere pronto a derogare a quanto previsto per il Sulcis dalla riforma della Rete.
“Invito tutti però – ha concluso l’assessore regionale della Sanità – a pensare all’interesse dei pazienti, anche di questo territorio.”

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Confronto sereno, questa sera, al Centro culturale di via Cattaneo, a Iglesias, con l’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, nell’incontro organizzato dal Partito Democratico.
Il clima, almeno tra i rappresentanti del Partito Democratico e l’assessore Luigi Arru, è apparso decisamente più sereno rispetto alle scorse settimane, quando sia il segretario provinciale Daniele Reginali sia quello cittadino Ubaldo Scanu e il capogruppo in Consiglio comunale Francesco Melis, avevano lanciato bordate pesantissime, chiedendo di riportare le cose allo stato precedente in attesa del completamento dei lavori di sistemazione del CTO.
A riportare il sereno, a meno di 48 ore dallo sciopero generale proclamato dal Comitato per la salute del Sulcis Iglesiente, è stato l’impegno assunto dall’assessore su una rete di ospedali del Sulcis Iglesiente, un DEA di primo livello che differenzi i servizi ma equipari le strutture del CTO di Iglesias e del Sirai di Carbonia, il Punto nascite dove sono stati fatti gli investimenti di sicurezza e adeguamenti strutturali – il CTO (dotato anche di posti di rianimazione subintensiva).
“La mediazione politica ha dato i suoi risultati – ha detto Francesco Melis, capogruppo in Consiglio comunale – in una ricerca di potenziamento e miglioramento dei servizi sanitari di tutto il territorio.”
Prima dell’incontro pubblico al Centro culturale di via Cattaneo, l’assessore Arru ha partecipato ad un sopralluogo al CTO oer verificare lo stato dei lavori in corso, concluso con un incontro ristretto.
“Suamo qui per parlare e ascoltare – ha detto Luigi Arru -, ma non possiamo cadere nei localismo, dobbiamo avere una visione regionale e pensare alla qualità e alla sicurezza dell’assistenza sanitaria. La nostra intenzione, nel riformare la rete ospedaliera,
non è quella di creare una classifica tra strutture o territori, ma tenere conto dei criteri legati ai bacini. Parliamo di fare rete, per indicare un’integrazione di saperi e competenze, ci deve essere l’idea della mobilità delle equipe, della condivisione della capacità professionale. Le nostre parole chiave sono sicurezza, appropriatezza, qualità. Queste tre cose vogliamo per i tutti i pazienti di tutta la regione.”
“Mi interessa sapere – ha aggiunto l’assessore regionale della Sanità -, cosa fa questo ospedale rispetto alla sicurezza dei cittadini del Sulcis, come fare a evitare doppioni, riuscendo a integrarsi in maniera intelligente. A breve sarà approvata la Rete territoriale con il nuovo sistema di emergenza – urgenza allora si avrà il quadro completo del futuro della sanità sarda.”
Luigi Arru, infine, ha assicurato di essere pronto a derogare a quanto previsto per il Sulcis dalla riforma della Rete.
“Invito tutti però – ha concluso l’assessore regionale della Sanità – a pensare all’interesse dei pazienti, anche di questo territorio.”

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È in corso, nella sala riunioni del Centro culturale di via Cattaneo, a Iglesias, l’incontro organizzato dal Partito Democratico con l’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, per un confronto sul progetto di riforma della rete ospedaliera approvato dalla Giunta regionale il 28 luglio scorso. L’incontro arriva a meno di 48 ore dalla giornata di sciopero generale organizzato a Iglesias dal Comitato per salute del Sulcis Iglesiente in aperta contestazione con le proposte contenute nel progetto della Giunta Pigliaru.
Partecipano all’incontro, tra gli altri, il sindaco Emilio Gariazzo, il segretario provinciale Daniele Reginali, il capogruppo in Consiglio comunale Francesco Melis e il capogruppo in Consiglio regionale Pietro Cocco.
L’assessore, nel suo intervento introduttivo, ha difeso le proposte fatte, suscettibili di miglioramenti attraverso il confronto con le diverse realtà locali ma improntate sulla volontà di offrire una sanità migliore con le risorse a disposizione, con una razionalizzazione dei servizi.
Prima dell’incontro al Centro culturale di via Cattaneo, l’assessore Arru ha partecipato ad un incontro al Centro Traumatologico, dove sono in corso importanti lavori di adeguamento delle strutture, al cui termine verrà ospitato il Punto nascita, la temporanea dislocazione del quale, all’ospedale Sirai di Carbonia è stata al centro di tante polemiche.

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Fabio Aru attacca ma non stacca Tom Dumoulin, nella 18ª tappa e la Vuelta resta ancora in bilico per 3″, a tre tappe dalla conclusione. Il campione di Villacidro le ha tentate tutte sulla salita finale, posta a una decina di chilometri dall’arrivo, ma il leader della classifica generale gli è rimasto attaccato senza mai concedergli un metro ed alla fine ha anche tentato di guadagnare qualche secondo in pianura, senza successo.

La tappa è stata vinta dall’irlandese Nicholas Roche, figlio di Stephen Roche, grande campione degli anni ’80, vincitore nel 1987 di Giro d’Italia, Tour de France e Campionato mondiale su strada.

Fabio Aru ci riproverà sicuramente domani, in una 19ª tappa che presenta un tracciato insidioso, con un arrivo in salita.

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