22 December, 2025

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Palazzo del Consiglio regionale 2 copia

«Con la trasformazione dell’Ente foreste nell’Agenzia Forestas il bosco torna al centro dell’azione di governo della Regione, come bene pubblico capace di generare sviluppo e lavoro in un quadro di sostenibilità ambientale e tutela delle biodiversità.»

Lo ha dichiarato il Commissario straordinario dell’Ente foreste Giuseppe Pulina, aprendo il ciclo della audizioni della quarta commissione (Governo del territorio), presieduta dall’on. Antonio Solinas (Pd), sulla nuova legge forestale della Sardegna.

«Le novità principali del provvedimento – ha aggiunto Pulina – sono la trasformazione dell’Ente in Agenzia, che inquadra le attività tradizionali dell’Ente in una missione più ampia, l’apertura a filiere produttive finora poco sviluppate come il turismo, la semplificazione della governance con la figura dell’amministratore unico affiancato da un direttore esecutivo, ed il rapporto più stretto con gli Enti locali per quanto riguarda la programmazione.»

«Con la riforma – ha poi spiegato il direttore generale dell’Ente foreste Antonio Casula – sarà possibile far emergere una serie di attività di silvicoltura attiva che possono garantire ritorni economici molto interessanti sui territori, tenendo presente che operiamo su una superficie di 220.000 ettari (la più grande area boschiva d’Italia) e che, attualmente, oltre il 40% del lavoro è dedicato alla prevenzione degli incendi; i margini di sviluppo ci sono tutti.»

Nel dibattito sviluppatosi dopo le relazioni dei vertici dell’Ente foreste hanno preso la parola i consiglieri regionali Daniela Forma, Giuseppe Meloni e Salvatore Demontis del Pd ed Oscar Cherchi di Forza Italia.

Il presidente della commissione Antonio Solinas, in particolare, ha ricordato che «dopo il rinnovo del contratto dei dipendenti regionali, è necessario che la nuova legge forestale intervenga anche sull’inquadramento giuridico ed economico del personale, percorrendo una strada nuova rispetto alla legge 31». Sul punto, il commissario straordinario dell’Ente foreste Giuseppe Pulina ha manifestato la sua disponibilità, tenendo conto sia della natura di ente pubblico che assumerà la nuova Agenzia Forestas che della recente approvazione della c.d. riforma Madia che, da una parte, semplifica la disciplina normativa della pubblica amministrazione e, dall’altra, introduce nuove figure contrattuali.

Uno specifico approfondimento è stato dedicato alla filiera del sughero, su proposta del consigliere Giuseppe Meloni (Pd) che ha sollecitato fra l’altro l’individuazione di nuove risorse per il settore.

La parte della legge che si occupa del sughero, ha affermato il commissario straordinario Pulina, «può essere senz’altro migliorata, anche perché gravi fenomeni di erosione naturale rischiano di far scomparire il sughero da tutto il Mediterraneo nei prossimi 100 anni; quindi dobbiamo seminare oggi e lavorare molto per evitare di perdere una risorsa importante per il nostro settore manifatturiero e per l’indotto».

Successivamente le audizioni sono proseguite con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali.

A nome della Confederdia, il segretario regionale Ugo Tanchis ha sostenuto che «c’è sicuramente bisogno di una riforma, ma il disegno di legge 218 trascura alcuni dati molto importanti per l’Ente foreste, dove ci sono pochissime figure amministrative e moltissimi operai; l’età media complessiva di 52 anni, inoltre, appare inadeguata per una struttura che richiede molto impegno fisico, spesso in condizioni difficili». «Il contratto dell’Ente – ha concluso – va poi armonizzato con quello del sistema-Regione».

Per l’Ugl, il responsabile regionale Sandro Pileri ha definito il disegno di legge di riforma «tardivo e  comunque poco originale rispetto al quadro normativo nazionale». Pileri ha poi espresso preoccupazione sia per i difficili problemi legati al contratto del personale che per la volontà di “privatizzazione” che sembra ispirare il progetto di riforma.

Secondo lo Snaf, rappresentato dal segretario regionale Mario Foltz «l’Ente foreste doveva continuare ad esistere, mentre la nuova Agenzia poteva essere creata con un percorso separato». «A nostro giudizio – ha aggiunto – non ci sono grandi cambiamenti e non è chiaro il nuovo modello organizzativo; restano aperte, invece, tutte le questioni che riguardano il personale, cui viene applicato un contratto di dubbia legittimità non negoziato fra le parti”.

Le audizioni sulla legge forestale della Sardegna proseguiranno, compatibilmente con i lavori dell’Aula, con gli interventi dell’Anci Sardegna e delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil.

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Sabato 12 e domenica 13 settembre è in programma a Laconi, la Festia di Sant’Uberto, patrono dei cacciatori sardi.

I festeggiamenti prenderanno il via con le gare di tiro al piattello, abilità cinofile e attività dimostrative, fossa e percorso di caccia, tiro alla sagoma mobile e fissa, e proseguiranno per tutta la giornata di domenica 13, attorno al parco “Su Dominariu”. La manifestazione, giunta alla seconda edizione sotto l’egida dell’Unione cacciatori Sardegna ed in collaborazione con Regione, Pro Loco di Laconi e Monastir, Sardegna Foreste e Corpo forestale e di vigilanza ambientale, si svolge con un intento chiaro: «Vogliamo valorizzare – dicono il presidente dell’Ucs Bonifacio Cuccu e Modesto Fenu – tutte le espressioni correlate all’attività venatoria, ivi compresa la cinofilia, con particolare riguardo al settore paesaggistico e alla presentazione di prodotti artigianali, senza poi tralasciare gli aspetti legati all’enogastronomia ed alla cultura culinaria venatoria».

Il prologo sarà contrassegnato dalle competizioni di tiro, nelle campagne in località Corongiu Era, per tutta la giornata di sabato. La kermesse entrerà nel vivo domenica mattina con il raduno dei cacciatori nell’oasi attorno al centro del Sarcidano. Si prevede una numerosa partecipazione degli appassionati, con le divise da caccia, e di una folta rappresentanza di famiglie. Alle 9.30 si svolgerà una tavola rotonda sul tema “Una nuova legislazione sull’attività venatoria e il governo dell’ambiente e delle risorse rigenerabili. Dovere morale verso le future generazioni”. I lavori saranno coordinati da Modesto Fenu, che ha presentato il disegno di legge per mettere ordine al settore. Parteciperanno il presidente della Regione Francesco Pigliaru, gli assessori regionali della Difesa dell’ambiente, dei Lavori pubblici, della Sanità e degli Enti locali Donatella Spano, Paolo Maninchedda, Luigi Arru e Cristiano Erriu, Antonio Casula (responsabile dell’Ente Foreste), il presidente della Coldiretti Giambattista Cualbu, Andrea Cortis (Associazione armieri sardi) e il responsabile dell’Ucs Bonifacio Cuccu.

All’interno della location saranno presenti diversi stand che ospiteranno delle mostre sulle armi antiche e moderne, un’esposizione di coltelli sardi e riproduzione del neolitico del maestro Giuseppe Cabras, degli stand sull’attività archeologica sperimentale (dalle ceramiche ai metalli sino ai gioielli), delle mostre su fauna selvatica e prodotti artigianali isolani. Sono previsti dei percorsi guidati per bambini e famiglie. Alle 11.30 è prevista la celebrazione della messa solenne presieduta dall’arcivescovo Arrigo Miglio, accompagnata dai canti del coro di Laconi, con la recita della preghiera dei cacciatori e la benedizione dei cani e dei fucili. Alle 13.30 ci sarà il pranzo con la degustazione di prodotti locali della tradizione isolana. L’evento proseguirà nel pomeriggio, con una gara gastronomica di cucina del cinghiale. Alle 17.00 una dimostrazione balistica nelle campagne attorno al parco, poi “Sa rodia de is Cassadoris” (le più grosse bugie sulla caccia). Alle 18.00 la suggestiva esibizione dei falconieri. Sino alla tarda serata canti e balli della tradizione isolana, con i gruppi folk di Laconi, Monastir e Gadoni. Si concluderà con l’esibizione del gruppo rock “I vecchi amici”. Un evento imperdibile, dunque, per i cacciatori e le famiglie che per un giorno potranno riscoprire una giornata a contatto con l’ambiente e le tradizioni sarde.

Arrigo Miglio copia

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Martedì 15 settembre, alle ore 11,00, al parco di Villa Sulcis, a Carbonia, verrà presentata nel corso di una conferenza stampa la “Festa di Sinistra Ecologia Libertà Articolo 3Superando quegli ostacoli”, in programma nello stesso Parco il 17, 18, 19 e 20 settembre prossimi.

Nel corso della conferenza, verranno esposti il programma della Festa e gli ospiti.

Nelle fotografie allegate, alcuni momenti della Festa dello scorso anno, con la visita del governatore Francesco Pigliaru.

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La Fondazione Sardegna Film Commission ha reso disponibile il modulo di domanda per partecipare al bando “Filming Cagliari” rivolto alle produzioni italiane, europee ed extraeuropee che presentano progetti di fiction televisiva e lungometraggio cinematografico di finzione.
La finalità è attrarre investimenti nel settore dell’audiovisivo, aprendo il territorio del comune di Cagliari al sistema produttivo cinematografico. Conseguente effetto di questo intervento, è una ricaduta socio-economica che investe simultaneamente l’indotto culturale, turistico e industriale, grazie alla presentazione del comune di Cagliari come location ideale per le produzioni audiovisive e alla sua offerta di servizi e professionisti qualificati già presenti e attivi nel territorio cittadino.
Le domande di partecipazione dovranno pervenire entro le ore 20.00 del 15 ottobre 2015 tramite:
• posta elettronica certificata (pec) al seguente indirizzo: filmcommission@pec.regione.sardegna.it;
• raccomandata A/R o corriere, al seguente indirizzo: Fondazione Sardegna Film Commission – Via Malta 63 – 09124 Cagliari – Italia.
Per ulteriori informazioni è possibile contattare la Fondazione tramite e-mail all’indirizzo filmcommission@regione.sardegna.it o per telefono ai numeri 070 2041961 e 389 8775917.

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Cala Gonone 2 copia 2Cala Gonone 2Angelo Carta 1 copia

Il comune di Dorgali attacca duramente l’assessorato della Pubblica istruzione, Beni culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, per la decisione di far coincidere la 36ª edizione del Turisport a Cagliari, con la Bitas 2015 a Dorgali e Cala Gonone, già programmata per il 2, 3 e 4 ottobre 2015.

Il consigliere regionale del Partito sardo d’Azione, Angelo Carta, sindaco di Dorgali, ha presentato un’interrogazione, con richiesta di risposta scritta, all’assessore regionale Claudia Firino, per conoscere: se la decisione di anticipare il Turisport e fissarlo in concomitanza con la Bitas 2015 era nota all’assessorato della Pubblica Istruzione; in caso di risposta affermativa, quale ruolo ha avuto l’assessorato regionale in questa decisione; se l’assessorato della Pubblica istruzione investe risorse nel Turisport; se condivide l’inopportunità di svolgere due manifestazioni di questa portata negli stessi giorni; e, in caso di risposta affermativa, come intende intervenire per modificare questa decisione.

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“Internazionalizzazione” è la parola d’ordine che accompagnerà la settimana della Sardegna a Expo, dall’11 al 18 settembre. «Obiettivo di questa Giunta è promuovere i prodotti agroalimentari regionali in tutto il mondo, conquistando i nuovi mercati emergenti e consolidandoci in quelli storici». Lo ha detto l’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, a pochi giorni dall’avvio dei lavori dedicati alla nostra Isola nell’Esposizione universale.
«Circa 200 milioni di nuovi consumatori – ha osservato l’assessore regionale dell’Agricoltura – sono alla ricerca di produzioni di eccellenza. La Sardegna, con le sue migliaia di imprese agricole, ha tutte le carte in regola per affrontare questa sfida». «Qualità ambientale e qualità del cibo – ha aggiunto l’assessore – sono il brand su cui stiamo investendo con convinzione nelle nuove politiche di internazionalizzazione. Interventi messi in campo in questi mesi e supportati anche attraverso il PSR 2014-2020 con i sostegni all’aggregazione delle imprese: più riusciremo a fare rete e maggiore sarà la nostra forza nei mercati».
Per l’internazionalizzazione del Pecorino Romano, del Pecorino Sardo e per la valorizzazione del Marchio qualità Sardegna, l’assessorato dell’Agricoltura sta mettendo a disposizione oltre 3 milioni di euro, recuperati da un fondo Agea e già predisposti in Finanziaria. «L’esposizione milanese è un’ottima vetrina per raccontare le migliori esperienze imprenditoriali della nostra Isola – ha ricordato l’assessore dell’Agricoltura – ed è per questo che come Regione abbiamo messo a disposizione 500mila euro per sostenere le imprese sarde attraverso la presenza delle associazioni di categoria agricole che questa settimana saranno a Milano».
Sarà certamente la giornata inaugurale dell’11 settembre organizzata a Expo, con il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e l’ex presidente della Commissione agricoltura dell’Ue, l’eurodeputato Paolo De Castro, che sdoganerà definitivamente le nostre produzioni regionali fra i big del comparto caseario nazionale. I Consorzi di tutela del Romano e del Sardo si confronteranno alla pari con i colleghi del Parmigiano Reggiano e del Grana Padano in una tavola rotonda dove si discuterà di internazionalizzazione, esperienze di commercializzazione e strategie per la ricerca di nuovi mercati.
Nell’iniziativa che la presidenza della Regione e l’assessorato dell’Agricoltura hanno organizzato in collaborazione con l’agenzia Laore per venerdì 11 settembre, alle ore 11.00, presso il Conference Center, sala 71, Elisabetta Falchi descriverà le eccellenze agro-alimentari sarde e le azioni che lo stesso assessorato sta elaborando per dare impulso alle principali filiere. «Ci adopereremo – ha spiegato l’assessore dell’Agricoltura – per promuovere e strutturare le aziende nell’esportazione attraverso la ricerca e l’innovazione, la formazione continua nei territori e l’ingresso di giovani imprenditori in agricoltura».
Durante i lavori interverranno anche i ricercatori di Nomisma che spiegheranno quali sono i trend nel mercato mondiale dei prodotti di eccellenza e in particolare di quelli del comparto lattiero-caseario. La storia del Pecorino Romano nel mercato nord americano sarà invece raccontata dal neo presidente del Consorzio, Salvatore Palitta. In questi mesi, la punta di diamante del caseario regionale ha raggiunto sul mercato le quotazioni più alte della sua storia e costituisce un esempio di come ricerca, innovazione e organizzazione possano consentire a un prodotto di insediarsi stabilmente, soprattutto nella piazza statunitense, nonostante le oscillazioni del cambio euro-dollaro e l’interruzione dei sostegni europei all’esportazione avvenuti negli anni ‘90. Il convegno proseguirà con l’intervento di Paolo De Castro, che spiegherà i contenuti dei recenti accordi TTIP (Trattato Transatlantico per il Commercio e gli Investimenti), che tanta preoccupazione hanno creato nei produttori europei rispetto alla possibilità di difendere i marchi nei mercati internazionali. Il presidente Pigliaru illustrerà quindi le iniziative che la Giunta e l’assessorato dell’Industria hanno assunto per accompagnare le imprese che intendono incrementare la loro presenza nei mercati e le strategie che si vogliono attivare per il futuro. Chiuderà i lavori della mattinata il ministro Martina a conferma dell’interesse che il governo nazionale ha per le iniziative dell’esecutivo regionale. Dopo il taglio del nastro inaugurale, negli spazi dedicati alla Sardegna, da parte del ministro Martina, previsto per le ore 14.00, si terrà presso l’area Picnic della Cascina Triulza una degustazione dei prodotti di eccellenza della nostra Isola. Alle 15.30 nel Padiglione Società civile l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, aprirà i lavori della tavola rotonda dove i Consorzi di Tutela dei formaggi sardi si confronteranno con quelli del Parmigiano Reggiano e del Grana Padano sulle rispettive strategie di penetrazione nei mercati internazionali. Sono inoltre previsti interventi di tecnici dell’Agenzia ICE e di un studio legale esperto nelle difesa dei marchi. Chiuderà i lavori il Presidente Francesco Pigliaru.
Negli ultimi mesi sono stati numerosi gli incontri, in Sardegna e a Milano, fra la presidenza della Regione Sardegna, gli assessorati competenti e le delegazioni istituzionali e di imprenditori provenienti dalla Cina. L’ultimo faccia a faccia di due giorni si è tenuto a Milano il 2 e 3 settembre scorso. In questa occasione, Elisabetta Falchi e i colleghi del Bilancio, Raffaele Paci, e del Turismo, Francesco Morandi, si sono confrontati con i rappresentanti politici della provincia di Hainan su agricoltura, innovazione, ricerca e turismo, visitando anche gli spazi espositivi della Cina a Expo. Oggi, sempre sul filone della promozione della Sardegna nei mercati emergenti dell’Asia, l’assessore Falchi incontrerà nella Cantina Il Nuraghe di Mogoro, una delegazione di imprenditori provenienti dalla provincia di Tianjin, uno dei territori con la crescita più alta di tutto il paese, con circa 110 milioni di abitanti. La visita si inserisce in un progetto di ricerca di cibi di eccellenza (vini, prodotti ittici, formaggi, pasta, dolci e lavorati agroalimentari) da esportare nella provincia cinese dove saranno venduti in un enorme centro commerciale dedicato al meglio del made in Italy.
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Ieri mattina il sindaco di Iglesias, Emilio Gariazzo, e l’assessore della Difesa dell’ambiente, Melania Meo, hanno incontrato l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Donatella Spano, per fare il punto sull’iter di assegnazione al comune di Iglesias delle risorse per la costruzione del sito di raccolta della Valle del Rio San Giorgio.

«L’intervento – spiega Emilio Gariazzo – è propedeutico al risanamento ambientale del nostro territorio e vede l’investimento di oltre 43 milioni di euro. La prossima settimana abbiamo calendarizzato un incontro operativo tra i tecnici comunali e lo staff dell’assessorato regionale per programmare gli ulteriori passi dopo la firma della delega, avvenuta la scorsa settimana. Con questo atto, la Regione ha impegnato a favore del comune di Iglesias i primi denari utili a costituire lo staff di supporto al progetto. Dopo tanta attesa – conclude il sindaco di Iglesias – è iniziato concretamente il percorso che porterà a spendere i fondi pubblici stanziati da tanti anni a favore delle bonifiche e mai utilizzati.»

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L’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, ha illustrato in audizione nella VI commissione, le linee guida della riorganizzazione della rete ospedaliera in Sardegna. Il documento, definito «coraggioso e di straordinaria importanza» dal presidente della commissione, Raimondo Perra, si compone di tre allegati alla deliberazione di Giunta n. 38 del 28 luglio 2015 (Riorganizzazione della rete ospedaliera, metodologia e appendice statistica).

L’assessore Arru, in apertura del suo intervento ha esplicitato quello che – a suo giudizio – è il concetto fondamentale del piano: «Superare il concetto dell’autosufficienza delle singole strutture ospedaliere ed aggregare gli ospedali sardi in un’ottica di rete, tenendo conto delle peculiarità della realtà sarda per ciò che attiene la densità abitativa, le caratteristiche del territorio l’inadeguatezza della rete viaria e l’insularità».

Dopo aver illustrato il contesto regionale e sottolineato le criticità della rete ospedaliera isolana che conta 5.901 posti letto complessivi (5.527 per acuti e 374 per post acuti che equivalgono ad una dotazione di 3.55 posti per 1.000 abitanti) e si caratterizza per una forte polarizzazione dei posti letto in corrispondenza delle aree più popolate dove operano anche le due aziende ospedaliero-universitarie e l’azienda ospedaliera Brotzu, l’assessore ha incentrato il suo intervento sul tema dell’assistenza ospedaliera, denunciando come il livello del ricorso all’ospedale sia attualmente caratterizzato da un troppo elevato grado di inappropriatezza, ad incominciare dall’accesso ai pronto soccorso (il 70% degli accessi è infatti dovuto a disturbi di bassa gravità: codici bianchi e verdi).

L’assessore Arru ha quindi sinteticamente enunciato gli obiettivi che la Regione si propone di raggiungere in ordine all’uso appropriato dell’ospedale; all’aggregazione degli ospedali nella logica della rete; alla definizione delle funzioni e delle discipline dei presidi ospedalieri; per il miglioramento delle cure tra ospedale e territorio, della qualità dell’assistenza ospedaliera, dell’efficienza organizzativa dell’ospedale, del governo delle reti di cura ospedaliere.

Un vero e proprio nuovo modello regionale che prevede una gestione condivisa delle cure (comprende anche case della salute e ospedali di comunità) e che dovrà configurarsi in una rete ospedaliera regionale, articolata in otto aree omogenee,  composta da 2 presidi pubblici di II livello, 7 presidi pubblici di I livello, 2 presidi pubblici di base e 11 ospedali privati con compiti complementari e di integrazione (compreso Mater Olbia).

Particolare rilevanza viene attribuita alla nuova rete dell’emergenza-urgenza, alle azioni di efficientamento del sistema e alla loro stima.

L’assessore ha quindi riconfermato “piena disponibilità al confronto e al dialogo” con tutti i soggetti interessati dal piano di riorganizzazione, ad incominciare dalla commissione consiliare che, con tutta probabilità, entro la prossima settima si riunirà in audizione con l’assessore per approfondire e sviluppare un appropriato confronto sul tema.

Su invito del presidente Perra, l’assessore Arru ha illustrato, dunque, la delibera n. 40/25 del 7 agosto 2015, relativa ai criteri per il riparto delle risorse destinate al finanziamento indistinto del servizio sanitario regionale (2015-2016-2017), e sulla quale il parlamentino della Sanità è chiamato ad esprimere il parere di competenza.

Luigi Arru ha evidenziato che “per la prima volta” le risorse del 2015 sono di importo uguale al finanziamento del Cipe (2.816.104.000 euro) ed ha rimarcato che una quota pari al 5.3% delle disponibilità complessiva sono destinate all’”assistenza collettiva” (sanità veterinaria); alla cosiddetta assistenza distrettuale è assegnata invece una quota pari a 50.7%, mentre il 44% è riservato all’assistenza ospedaliera.

Luigi Arru 2

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«Expo Milano 2015 è davvero un’esperienza affascinante». E’ questo il commento di John Elkann, presidente di Fiat Chrysler Automobiles, in visita oggi all’Esposizione Universale. Accolto dal Commissario Unico delegato per Expo Milano 2015, Giuseppe Sala, Elkann, accompagnato dalla moglie, Lavinia Borromeo e dai figli Leone e Oceano, è arrivato intorno alle 11 al sito espositivo. Prima tappa il padiglione corporate di New Hollande-Cnh Industrial. Una giornata fitta di incontri e visite: dopo Palazzo Italia, ecco la sosta in Israele, allo Spazio Kinder+Sport e poi pausa pranzo a Identità Golose. Nel pomeriggio, ecco il passaggio in Svizzera, negli Stati Uniti, in Giappone, a Slow Food, Corea del Sud, Save the Children e Brasile, dove John Elkann, la moglie e i figli hanno “passeggiato” sulla rete divertendosi parecchio.

Chiusura con Padiglione Zero, visita guidata con Giuseppe Sala. «Un evento di grande successo – ha commentato John Elkann – che tratta in maniera trasversale l’alimentazione, ogni Paese ha interpretato il tema personalizzandolo in maniera interessante».

Tra i padiglioni più belli, «sicuramente il Giappone, il Brasile, Palazzo Italia e Padiglione Zero, che riassume egregiamente tutto ciò che offre l’Esposizione Universale». Salutando i giornalisti, Elkann ha fatto una promessa: «Torneremo, ai bambini Expo Milano 2015 è piaciuta tantissimo, un giorno non basta per apprezzarla nella sua totalità. E’ la dimostrazione della sana vitalità italiana e delle notevoli eccellenze che possiamo offrire al mondo. Oggi ci siamo davvero divertiti.»

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Comunicato Stampa MARTIS

Dopo due anni il capitano di corvetta Enrico Martis lascia il comando dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Sant’Antioco per andare a prestare servizio dal prossimo 12 settembre presso la Capitaneria di Porto di Siracusa. Il bilancio relativo all’impegno profuso dai 35 uomini della Guardia Costiera antiochense è nobilitato dall’importante attività di soccorso in mare grazie alla quale sono state salvate numerose vite umane e completato dalle operazioni di polizia demaniale, di controllo della filiera ittica, tutela ambientale nonché dalla cospicua attività amministrativa a favore dell’utenza marittima.

«Sono stati due anni di intensa e motivante attività svolti con l’importante ed indispensabile collaborazione delle Amministrazioni e delle Forze di Polizia locali – ha detto il comandante Martis -. Questa esperienza mi ha riavvicinato ad una terra a me particolarmente cara dalla nascita perché oltre ad essere iglesiente è riuscita a regalarmi un’esperienza professionale che per sempre porterò nel cuore. Al comandante Diego Leone auguro un buon vento e l’augurio di una piacevole permanenza nel Sulcis ricca di soddisfazioni personali e professionali.»

La cerimonia del “passaggio delle consegne” tra i due comandanti si terrà venerdì 11 settembre, alle ore 10.30, sul piazzale antistante la sede, alla quale prenderanno parte Autorità civili e militari e sarà presieduta dal Direttore Marittimo della Sardegna Centro Meridionale.  

Il comandante Diego Leone proviene dal 2° Nucleo Aereo Guardia Costiera di Catania dove ha svolto l’incarico di Capo Servizio Comando prima e Capo Servizio Sicurezza Volo poi.

Catanese, 31 anni, è in servizio nella Forza Armata dal 9 settembre 1999 giorno di ingresso presso la Scuola Navale Militare “F. MOROSINI” e successivamente Allievo ufficiale delle Capitanerie di porto dal 2002 in Accademia Navale dove, a termine dei 5 anni di formazione consegue la Laurea Magistrale con Lode in “Scienze del Governo e dell’Amministrazione del Mare”.

Nel 2008 frequenta il Tirocinio Avanzato di Manovra alla 6ª Squadriglia di Messina, acquisendo l’abilitazione al Comando delle Unità Navali del Corpo e successivamente destinato presso la Capitaneria di porto di Livorno dove presta servizio in varie Sezioni (Direzione marittima, Gente di mare ed armamento e spedizioni, contenzioso e lavoro portuale) in qualità di Addetto fino al settembre 2008 quando frequenta, presso l’Accademia Navale di Livorno, il corso Pre-flight propedeutico all’invio negli Stati Uniti per la frequenza delle scuole di volo. Nel maggio 2009 raggiunge le scuole di pilotaggio della “U.S. Navy” presso la NAS Pensacola, Florida e successivamente presso la NAS Corpus Christi, Texas dove consegue il brevetto di pilota militare “Single e Multi-Engine” sugli storici velivoli T-34 e T-44 della US Navy.

Rientrato in Italia viene destinato presso il 2° Nucleo Aereo Guardia Costiera di Catania quale pilota di Elicotteri e per questo inviato a Frosinone presso il 72° Stormo dell’Aeronautica Militare dove consegue il Brevetto di Pilota Militare di Elicotteri.

Nel 2011 ha frequentato il corso di perfezionamento professionale per Sottotenenti di Vascello presso l’Accademia Navale di Livorno e nello stesso anno presta servizio presso l’Ufficio Circondariale Marittimo di Lampedusa in qualità di addetto del comandante del Circomare e responsabile della Sala Operativa in occasione dei noti eventi connessi con l’emergenza dei flussi migratori.

Nell’ottobre 2012 è stato promosso al grado di Tenente di Vascello.

Nel 2013 si abilita Ufficiale alla Sicurezza del Volo a seguito di un Corso svolto presso l’Istituto Superiore per la Sicurezza Volo dell’Aeronautica Militare e nello stesso anno acquisisce l’abilitazione Type Rating sugli elicotteri AW139 del Corpo delle Capitanerie di Porto.

Nel novembre 2014 consegue con Lode la Laurea in “Scienze organizzative e gestionali”.

Nel 2015 ha frequentato il Corso Pre-comando per Tenenti di Vascello presso l’Accademia Navale di Livorno e consegue l’abilitazione quale “Dirigente in materia di Sicurezza e Salute sui luoghi di lavoro”. Sposato con la signora Valentina è padre di Lorenzo.

Il capitano di corvetta Enrico Martis è nato ad Iglesias il 9/09/1978. Dal 1997 al 2002 ha frequentato il Corso Ruoli Normali per Ufficiali di Stato Maggiore presso Accademia Navale l’Accademia Navale di Livorno al termine del quale ha conseguito la Laurea in scienze Politiche ad indirizzo Internazionale presso l’Università Cesare Alfieri di Firenze.

Nel 2002 con il grado di sottotenente di Vascello ha conseguito l’Abilitazione Guardia in plancia Operativa, l’abilitazione alla Direzione del Tiro presso Centro di addestramento aeronavale di Taranto ed è stato imbarcato sulla Portaeromobili Giuseppe Garibaldi fino al 2006. In questi 4 anni ha ricoperto l’incarico di addetto artiglieria e Capo nucleo missili, svolto numerose esercitazioni nazionali e NATO ed ha preso parte all’Operazione Leonte in Libano nel periodo agosto-ottobre 2006.

Dall’ottobre al dicembre 2006 ha frequentato il corso di full immersion di lingua inglese presso Edimburgo (Scozia) e successivamente il 6° corso di specializzazione in Tattica Navale presso il Centro di addestramento Aeronavale di Taranto al termine del quale è stato abilitato al Comando di Guardia su unità della Marina Militare.

Promosso al grado di Tenente di Vascello, dal 2007 al 2011 è stato il Capo Reparto Operazioni e Reparto Tecnico di Nave Sfinge a bordo della quale ha svolto svariate operazioni di controllo flussi Migratori e Vigilanza Pesca nel Canale di Sicilia anche nell’ambito della missione di cooperazione Frontex.

Dal Gennaio al Luglio 2008 è stato imbarcato su Nave Bettica, impegnata nell’ Operazione Unifil in Libano, con l’incarico di Ufficiale in comando di Guardia e Boarding Team Leader.

Dall’Ottobre al Dicembre 2009 è stato imbarcato su Nave Cigala Fulgosi, impegnata in Operazione Unifil in Libano, con l’incarico di Ufficiale in comando di Guardia.

Nel 2010 ha frequentato la 249a Sessione di Scuola Comando Navale ed abilitazione al Comando Navale presso il Comando delle Forze di pattugliamento e Sorveglianza per la Difesa Costiera di Augusta.

Nel 2011 ha Frequentato e superato il 56° Corso Normale di Stato Maggiore presso l’ISSMI di Venezia e successivamente designato quale comandante di Nave Levanzo.

Nel 2013 è transitato nel Corpo delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera dopo aver frequentato il corso di riqualificazione presso l’Accademia Navale di Livorno dal 2012 al 2013 ed aver superato il tirocinio presso la Capitaneria di Porto di Augusta e la Direzione Marittima di Livorno. Nell’estate del 2013 è stato imbarcato sulla nave “Grande Mediterraneo” della Compagnia GRIMALDI LINES a conclusione dell’abilitazione quale ufficiale del Corpo delle Capitanerie di Porto.

Dal 16 settembre 2013 ad oggi (giorno in cui ha compiuto 37 anni, n.d.c.) è stato il comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo e del porto di Sant’Antioco e nel 2014 è stato promosso al grado di cpitano di Corvetta.

La famiglia del comandante Martis è composta dalla signora Valeria ed il piccolo Leonardo.

Il comandante Martis è insignito di:

  • Croce d’argento per Anzianità di Servizio (16 anni);

  • Medaglia d’onore di bronzo per lunga navigazione (10 anni);

  • Croce commemorativa per missione di pace all’estero (2 missioni);

  • Medaglia missione ONU-UNIFIL ;

  • Distintivo ISSM;

  • Distintivo Missione Leonte-Libano.