20 December, 2025

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Marco Mattu e Silvia Piras hanno vinto la 4ª edizione della Palmas Corre, organizzata dall’associazione culturale Palmas Vecchio, nell’ambito delle iniziative dell’Estate di Palmas 2015.

La manifestazione sabato sera ha registrato una partecipazione record rispetto alle precedenti edizioni, con 94 atleti tesserati Fidal e ben 575 atleti della sezione non competitiva. Marco Mattu, portacolori della Futura Cagliari Soloatletica, ha coperto i 7 km del percorso in 23’54”, precedendo di 22 secondi Massimiliano Nocco della Zitto e Corri Master Team Carbonia e di 53 secondi Angelo Contu dell’Atletica San Sperate; Silvia Piras, portacolori dell’ASD Cagliari Atletica Leggera, ha vinto concludendo il percorso in 30’35”, con 20 secondi di vantaggio su Monica Alberti dell’Atletica Edoardo Sanna Elmas e 34 secondi su Patrizia Bernardini dell’ASD Sulcis Atletica Carbonia.

L’associazione culturale Palmas Vecchio ha donato una parte della quota di iscrizione di ogni partecipante alla gara, ai progetti della SPE (Soft Power Education Uganda) che lavora per il miglioramento delle condizioni di vita dei bambini ugandesi.

La serata si è conclusa con una grande cena in piazza, alla quale hanno partecipato circa 500 persone.

Tutti i risultati della corsa per tesserati Fidal.

Maschile.

1° Marco Mattu (Futura Cagliari Soloatletica) – Tempo 23’54”

2° Massimiliano Nocco (Zitto e Corri Master Team Carbonia) – 24’16”

3° Angelo Contu (Atletica San Sperate) – 24’47”

Femminile.

1ª Silvia Piras (ASD Cagliari Atletica Leggera) – Tempo 30’35”

2ª Monica Alberti (Atletica Edoardo Sanna Elmas) – 30’55”

3ª Patrizia Bernardini (ASD Sulcis Atletica Carbonia) – 31’09”

Categoria SM35.

1° Felix Muechler (Atletica Dolianova)

2° Carlo Spanu (Atletica San Gavino)

3° Giuseppe Floris (Atletica San Sperate)

SM40.

1° Giacomo Stefano Mei (Atletica Santadi)

2° Salvatore Garau (Sulcis Atletica Carbonia)

3° Luigi Moi (Uisp)

SM45.

1° Massimiliano Figus (Atletica Edoardo Sanna Elmas)

2° Fabio Sperotto (Atletica San Marco US Acli)

3°Luca Viviani (Quercia Trentingrana)

SM 50.

1° Enrico Eula (Polisportiva Novatletica Chieri)

2° Mauro Muscas (Atletica San Sperate)

3° Alberto Farci (Atletica Amatori Fiat Cassino)

SM55.

1° Genesio Lusci (Sulcis Atletica Carbonia)

2° Rosario Ruggiero (Mezzaluna APD)

3° Mario Melis (Cagliari Marathon Club)

SM60.

1° Bernardo Camboni (Sulcis Atletica Carbonia)

2° Egidio Paolo Sulas (Atletica San Sperate)

3° Raffaele Pisu (Atletica Selargius)

SM65.

1° Eraldo Loi (Atletica Santadi)

SM70.

1° Giovanni Buonsanti (GPDM)

2° Pietro Loddo (Sulcis Atletica Carbonia)

SM75.

1° Carlo Porcu (Atletica Selargius)

SF.

1ª Tiziana Letizia Granara (Cagliari Marathon Club)

SF35.

1ª Valentina Sulis (Atletica Selargius)

2ª Annalisa Daga (Atletica San Sperate)

3ª Silvia Conti (Atletica Avis Ossolana)

SF40.

1ª Paola Melis (Atletica Selargius)

2ª Paola Pastorini (Sulcis Atletica Carbonia)

3ª Marcella Lai (Atletica San Sperate)

SF45.

1ª Regina Ulleri (Uisp)

2ª Maria Paola Mascia (Runners Cagliari)

SF50.

1ª Giovanna Melis (Atletica Edoardo Sanna Elmas)

2ª Cristina Lussu (Sulcis Atletica Carbonia)

SF55.

1ª Angela Belloni (Uisp)

2ª Gabriella Amore (Atletica Cortoghiana)

SF60.

1ª Maria Graziella Gallus (Atletica San Sperate)

2ª Lelia Desogus (Atletica Edoardo Sanna Elmas).

 

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Arrivano le risorse per il cinema sardo. La Giunta Pigliaru ha stanziato per il settore 3,4 milioni di euro con una delibera proposta dall’assessore della Cultura Claudia Firino.
«La ripartizione rispecchia quanto più volte affermato pubblicamente e negli incontri con gli operatori, ovvero il proposito di farla in tempi rapidi e seguendo la normativa. D’altronde – ha sottolineato l’assessore Firino – non avremmo potuto fare diversamente, e spero che questa delibera sia un segnale importante anche per chi, presentando un ricorso al Tar, aveva il timore che la Giunta volesse discostarsi dalla legge.» 
Dei 3.410.000 di euro stanziati complessivamente, le tranche più consistenti riguardano, come sottolineato dall’esponente dell’esecutivo, 1.309.600 euro per la coproduzione di lungometraggi, 250.000 euro per la produzione di cortometraggi, i 467.000 euro per Sardegna Film Commission e i complessivi 500.000 euro per rassegne e festival.
«Con quest’atto diamo un segno concreto della volontà di mettere fine all’assenza dei bandi per il cinema che si protrae dal 2010. Adesso siamo nelle condizioni di procedere in questa direzione e riprendere un discorso interrotto da troppo tempo. Inoltre – ha concluso Claudia Firino – con queste cifre importanti dimostriamo la serietà degli impegni presi nei confronti degli operatori, con l’obiettivo di rispondere alle esigenze di chi fa cinema in Sardegna e in generale di favorire lo sviluppo del settore.»
Claudia Firino 3

 

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Sanità Luigi Arru, ha approvato le linee di indirizzo per la sicurezza in chirurgia. D’ora in avanti, in sala operatoria il chirurgo opererà come un pilota dell’aviazione civile. La check list sarà il metodo di sicurezza utilizzato in sanità per la verifica di tutte le attività chirurgiche, così come avviene nel mondo dell’aeronautica.
«L’attività chirurgica – ha detto l’assessore Luigi Arru – è molto complessa per procedure, azioni di équipe e volumi di attività. Per questo motivo il lavoro del team multidisciplinare deve essere pianificato, condiviso e finalizzato, al fine di prevenire incidenti operatori, e favorire la coesione del gruppo di lavoro attraverso meccanismi di sviluppo di comunicazione, motivazione e senso di appartenenza, visione e gratificazione.»
E’ stato definito, negli ospedali del territorio, un percorso di sicurezza per il paziente chirurgico grazie allo strumento della check list operatoria. Attraverso la diffusione a tutto il team di sala operatoria (chirurghi, anestesista, infermiere strumentista, infermiere di anestesia, medici in formazione, tecnici, personale ausiliario) delle informazioni riguardanti la patologia e la procedura chirurgica, si limitano al massimo i margini di errore, esattamente come avviene già da anni in aviazione.
Grazie alle informazioni che la check list fornisce a tutto il team che si occupa del paziente all’interno della sala operatoria, si evitano procedure chirurgiche sulla parte del corpo sbagliata, la ritenzione di garze, strumenti o altri materiali nella parte operata.

«Rispetto alla check list prevista dal ministero della Salute – ha concluso l’assessore Arru – la Regione Sardegna ha disegnato un percorso di sicurezza più ampio, che accompagna il paziente chirurgico dal momento in cui lascia il reparto al suo ritorno dopo l’intervento.»

Alla realizzazione di questo progetto hanno collaborato direttori sanitari, chirurghi, anestesisti, infermieri e risk manager provenienti dalle aziende sanitarie sarde che sono coinvolti in prima linea nelle complesse attività chirurgiche, con la partecipazione anche di un pilota dell’aviazione civile esperto nell’utilizzo delle check list.

Luigi Arru 52

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Si conclude giovedì 13 agosto, alle ore 21.00, all’Arena Mirastelle, in piazza Roma a Carbonia, la rassegna “Un’Isola di Musica 2015”, organizzata dal Teatro Lirico di Cagliari, in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Carbonia.

In programma c’è la “Tosca” di Giacomo Puccini, con Francesca Tiburzi, Massimiliano Pisapia, Giuseppe Altomare, Simeone Latini e il maestro concertatore e direttore Alessandro d’Agostini. Ad accompagnare l’opera saranno l’Orchestra e il Coro del Teatro Lirico di Cagliari.

Prezzo dei Biglietti: 5 euro. La biglietteria, presso il Teatro Centrale a cui si accede per raggiungere l’Arena Mirastelle, apre nei giorni dello spettacolo, alle ore 19.00.

Locandina ToscaArena Mirastelle copia

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Cari concittadini,

condivido con voi alcune riflessioni sul tema della riorganizzazione della rete ospedaliera della ASL 7 alla luce degli eventi di questi giorni. Dal primo giorno in cui sono sindaco di Iglesias ho seguito in maniera puntuale i temi della sanità attraverso un confronto serrato con la Regione Sardegna e le direzioni aziendali della ASL 7. L’obiettivo è stato ed è tuttora quello di arrivare finalmente ad una organizzazione che ad un tempo garantisca sicurezza, appropriatezza e qualità dei servizi erogati e dignità alla città di Iglesias, che deve mantenere un ruolo centrale nel sistema sanitario territoriale.

Nel perseguire ciò ho cercato sempre di agire con un’onestà intellettuale credendo che l’azione politica non debba mai essere finalizzata a interessi elettorali personali o di partito, ma debba sempre dirigersi a costruire un futuro migliore per le prossime generazioni.

Il serrato confronto avuto nei mesi scorsi con l’assessorato regionale della Sanità e i vertici della ASL ha portato finalmente ad un disegno definitivo e chiaro di quello che sarà l’assetto degli ospedali.

Chi dice che la sanità ad Iglesias sarà smantellata, dice il falso.

Nel piano di riorganizzazione della rete sanitaria il CTO sarà un importante presidio ospedaliero di riferimento per le attività programmate della Chirurgia generale, dell’Ortopedia, dell’Oculistica e dell’Otorinolaringoiatria, sarà sede dell’unico reparto di Ostetricia e Ginecologia, dei Reparti pediatrici e della Medicina. A questo si aggiunge il Pronto Soccorso, la Terapia Intensiva, la Dialisi e il Laboratorio.

Il CTO non solo non chiude ma si potenzia enormemente.

La maggior parte di questi reparti sarà ospitata nel blocco nuovo del Presidio, i cui lavori sono in fase di completamento. Nel dettaglio i lavori, già in grande stato di avanzamento, devono essere conclusi entro febbraio 2016, con il completamento della centrale dei gas medicali e l’acquisto degli arredi.

Il Presidio Ospedaliero del Santa Barbara sarà dedicato alla lungodegenza e all’integrazione delle attività territoriali.

Questo sistema, integrandosi con il polo dell’emergenza-urgenza del Sirai, garantirà ai cittadini servizi di qualità.

Questa riorganizzazione-sistema garantirà ai cittadini servizi di qualità, con un ospedale nuovo di zecca e all’avanguardia.

Rivendico questo risultato, rispetto ad altre soluzioni proposte che avrebbero penalizzato la nostra città.

Continuerò a vigilare, come fatto sino ad ora, insieme all’intero Consiglio comunale, perché il crono programma di completamento dell’Ospedale CTO venga rispettato e il piano trovi quanto prima attuazione. Su questo metto in gioco con coraggio la mia credibilità.

Veniamo ora al punto, in attesa della fine dei lavori del CTO, della possibile alternanza tra Iglesias e Carbonia della localizzazione del reparto di ostetricia.

Ho manifestato al Commissario straordinario ed alla Conferenza dei sindaci il rammarico mio e dell’intero Consiglio comunale per aver disatteso un impegno formale verso la città, deludendo aspettative e generando perplessità e contrarietà. Contestualmente ho chiesto fermamente di valutare a fondo tutti gli elementi per la sua applicabilità. Le implicazioni logistiche e medico legali scaturite dalle valutazioni del Consiglio di Direzione (capi dipartimento) e di buona parte degli operatori, formalizzate in vari documenti, hanno fatto emergere la difficoltà alla sua applicazione, così come promessa. Il Commissario stesso ha dovuto riconoscere come la scelta fosse stata presa senza adeguate valutazioni preliminari. Ciò che è accaduto è grave, ma non può e non deve vanificare il lavoro svolto sin’ora.

Rivendicando ancora l’impegno mio, della Giunta, di tutta la coalizione di maggioranza per il raggiungimento dell’importante risultato sulla riorganizzazione della rete ospedaliera cittadina, chiarisco che non allestirò certo alcun palcoscenico per personaggi che, all’insegna della demagogia e della conservazione hanno reso impossibile in questi anni una riorganizzazione seria dei nostri ospedali. Abbiamo denunciato in questi anni l’assoluta mancanza di una pianificazione regionale, oggi finalmente con la delibera della Giunta regionale 38/12 del 28.07.15 abbiamo un documento di indirizzo sulla riorganizzazione sulla rete ospedaliera della regione Sardegna. Una delibera che dobbiamo discutere e certamente perfezionare prima dell’approvazione in Consiglio regionale, ma che ci permette di guardare avanti nella riorganizzazione dei servizi sanitari. Nell’ambito di questo documento dovrà uscire rafforzato il progetto per gli ospedali dell’area omogenea del Sulcis Iglesiente, compreso il suddetto piano per il CTO di Iglesias.

Questa è la politica che decide per il reale interesse dei cittadini, e non per piccole rendite di posizione individuali o di gruppi di potere. Su questa linea chiedo a tutti voi di collaborare attivamente in maniera critica e costruttiva, affinché le nostre scelte siano sempre condizionate dal nostro coraggio e non dalle nostre paure. Convocherò un’assemblea pubblica all’inizio di settembre per fare il punto della situazione, ma mi rendo disponibile al confronto in qualunque momento.

Emilio Gariazzo

Sindaco di Iglesias

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Una delegazione politico-sindacale proveniente da Iglesias stamane ha manifestato sotto il Centro direzionale di via Dalmazia, a Carbonia, ed ha poi incontrato il commissario straordinario della Asl 7 Antonio Onnis. Al centro del confronto, il progetto di riorganizzazione delle attività degli ospedali aziendali, aspramente contestato dalle forze politiche (sia di maggioranza sia di opposizione) e sindacali iglesienti, con particolare riferimento alla decisione di prorogare, anche per il mese di agosto, l’ubicazione dell’U.O.C. di ginecologia e ostetricia presso il presidio ospedaliero Sirai, dopo che il commissario Onnis aveva annunciato al Consiglio comunale di Iglesias il trasferimento all’ospedale Santa Barbara.

Il commissario Onnis ha voluto ricevere solo una parte della delegazione, così composta: Francesco Melis, capogruppo PD; Alberto Cacciarru, capogruppo PDCI; Pietro Serio, capogruppo Il Tuo Segno per Gariazzo; Valentina Pistis, capogruppo Cas@ Iglesias; Angela Scarpa, capogruppo Piazza Sella; Giovanni Zedde, sindacalista CGIL; Efisio Aresti, sindacalista UIL. La rimanenza della delegazione ha potuto assistere all’incontro ma non interloquire,

La delegazione ha chiesto il ripristino della situazione dei reparti al 1° luglio 2015 e di aspettare il termine dei lavori del CTO, sottolineando: «No a questioni campanilistiche, la sanità è territoriale e, non essendoci un ospedale baricentrico, sì ad un DEA di 1° livello detto “del Sulcis Iglesiente” con 2 strutture (CTO e Sirai) complementari e differenziate per servizi, al fine di offrire un servizio sanitario soddisfacente per tutta la popolazione del Sulcis Iglesiente». La delegazione ha ricordato al commissario Onnis che la Asl 7 dal 2000 al 2013 ha perso oltre 200 posti letto, «il territorio ha già dato e non intendiamo aspettare o ricevere un altro ben servito con promesse e col rischio che non vengano mantenute sui lavori di ristrutturazione dei nostri ospedali»«Qualora il commissario non voglia accogliere le richieste o qualora non possa farlo per motivi a lui non riconducibili, il Consiglio comunale di Iglesias, i sindacati, associazioni e cittadini si trasferiranno a Cagliari per protestare con l’assessore Arru e richiedere il ripristino dei servizi “scippati”».

Tra i manifestanti, stamane, c’era Francesco Melis, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio comunale a Iglesias, che già la scorsa settimana aveva preso le distanze dalla riorganizzazione della rete ospedaliera varata il 28 luglio dalla Giunta regionale di centrosinistra guidata da Francesco Pigliaru (PD) e quindi dall’operato del commissario straordinario della Asl 7, Antonio Onnis.

Per Francesco Melis «questa riorganizzazione è un mero taglio di posti letti alla sanità sarda e del potenziamento dei servizi a questa parte del territorio. Due mesi fa il PD di Iglesias – ha sottolineato Melis – ha presentato un documento politico di riordino sulla sanità cittadina e territoriale e su questo ci saremmo aspettati un confronto con la RAS. Oggi vediamo un vecchio piano riadattato ma con una situazione sanitaria evoluta e non più corrispondente a quelle esigenze. Questa proposta per noi è il preludio alla progressiva chiusura degli ospedali minori.»

I manifestanti hanno organizzato per mercoledì mattina un viaggio in autobus a Cagliari, con partenza davanti alla sala Lepori, destinazione l’assessorato regionale della Sanità, dove chiederanno un incontro all’assessore Luigi Arru, per rivendicare il ripristino dei servizi e DEA di 1° livello con due strutture ospedaliere.

Manifestazione di protesta Iglesias alla Asl 7 1Manifestazione di protesta Iglesias alla Asl 7 2

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«Lavoriamo ad un progetto ambizioso per migliorare la sanità nel Sulcis Iglesiente». Il commissario straordinario della Asl 7 di Carbonia, Antonio Onnis, dopo le accese polemiche delle ultime settimane, ha illustrato questa mattina, nel corso di una conferenza stampa svoltasi nel centro direzionale di via Dalmazia, le previsioni del progetto di riorganizzazione delle attività degli ospedali aziendali, già anticipate ieri sera con un comunicato stampa che abbiamo riportato in una precedente nota pubblicata stamane.

«La direzione aziendale – ha ribadito il commissario straordinario Antonio Onnis – ha presentato alla Conferenza territoriale socio-sanitaria (alla conferenza stampa ha partecipato anche Antonello Pirosu, sindaco di Villaperuccio e presidente dell’assemblea dei sindaci del distretto della Asl 7) la proposta di riorganizzazione delle attività degli ospedali aziendali alla luce della bozza sulla rete ospedaliera regionale adottata con la delibera di Giunta regionale n° 38 del 28 luglio 2015. La proposta illustra l’ipotesi di distribuzione dei servizi tra gli stabilimenti ospedalieri del Sulcis Iglesiente in relazione all’individuazione dell’ospedale Sirai come punto di riferimento per le attività in emergenza e di più alta intensità di cure, dell’ospedale CTO come ospedale per attività programmate e in elezione e sede del Polo Materno Infantile e delle specialità chirurgiche già presenti, dell’ospedale Santa Barbara come luogo di integrazione della lungodegenza e delle attività territoriali.»

«I principi fondanti della riorganizzazione delle attività ospedaliere aziendali – ha aggiunto Antonio Onnis, come aveva già anticipato nel comunicato stampa di ieri – sono rappresentati dall’esigenza di evitare duplicazioni nel sistema di erogazione dei servizi alla comunità e ai pazienti, differenziando le linee di gestione dell’emergenza e delle attività programmate, di prospettare obiettivi di recupero della mobilità passiva che penalizza fortemente l’esigibilità di servizi da parte dei cittadini, di contenere i tempi di attesa attraverso il potenziamento delle capacità di erogazione delle prestazioni e di garantire la sicurezza degli operatori e dei pazienti nei processi di diagnosi, cura e riabilitazione. Su questi presupposti è stata basata la decisione, anche contrariamente agli impegni precedentemente assunti per il piano estivo, di mantenere l’attività del reparto di ostetricia e ginecologia e del punto nascita presso l’ospedale Sirai che appare, al momento, il luogo che assicura i migliori livelli di qualità possibili dal punto di vista strutturale, logistico, organizzativo e di assistenza alle partorienti e ai loro bambini.»

Antonio Onnis ha riconosciuto di aver sbagliato la valutazione sulla base della quale aveva annunciato lo spostamento dell’attività del reparto di ostetricia e ginecologia e del punto nascita dall’ospedale Sirai all’ospedale Santa Barbara nel mese di agosto e di averla corretta, nell’esclusivo interesse di «ogni futura mamma che ha il diritto al parto sicuro, ovvero, alla certezza di poter godere di tutta l’assistenza possibile affinché questo momento cruciale sia vissuto nel modo migliore, abbattendo al minimo i rischi per la salute sia della partoriente che del nascituro. Per far sì che ciò avvenga, la Asl di Carbonia intende seguire e sostenere la gestante durante tutte le fasi che precedono e seguono il parto, gravidanza e allattamento inclusi. In attesa del completamento della sede definitiva del punto nascita nel presidio ospedaliero CTO, considerate le difficoltà, le decisioni del Collegio di Direzione e le segnalazioni pervenute da operatori, collegi professionali e rappresentanze sindacali, la Direzione aziendale ha comunicato alla Conferenza dei sindaci la decisione di prorogare, anche per il mese di agosto, l’ubicazione dell’U.O.C. di ginecologia e ostetricia presso il presidio ospedaliero Sirai, considerate le attuali difficoltà del presidio ospedaliero Santa Barbara riconducibili a carenze strutturali, tecnologiche ed organizzativo-funzionali.»

I risultati attesi dalla realizzazione del progetto di riorganizzazione delle attività degli ospedali aziendali, sono stati così schematizzati:

• progressivo recupero della mobilità passiva con assegnazione di obiettivi specifici a partire dalla negoziazione di budget per il 2016;

• riqualificazione delle prestazioni erogate in ambito chirurgico con intensificazione delle attività e conseguente governo e riduzione dei tempi di attesa;

• miglioramento della sicurezza e del setting assistenziale del percorso nascita e dell’assistenza al parto con offerta attiva e universale della partoanalgesia;

• adozione di percorsi diagnostico-terapeutici specifici e differenziati per emergenza ed elezione;

• potenziamento della rete di offerta territoriale e qualificazione delle Case della Salute;

• dismissione dello stabilimento Crobu.

Antonio Onnis ha spiegato che resta in piedi l’ipotesi di realizzare un ospedale unico, baricentrico tra i due centri maggiori del territorio, Carbonia e Iglesias, ma trattandosi di tempi medio lunghi, almeno 5-6 anni, il progetto proposto e al centro del confronto, è destinato a migliorare i servizi sanitari nel breve termine.

Lo scenario configurabile con un ospedale unico per acuti di 250-260 posti letto – come emerge dal percorso di riorganizzazione presso l’Azienda -sarebbe quello di riconfigurare il Sirai e il CTO come “cittadelle della salute”, in continuità e integrazione con l’ospedale per acuti, ospitanti l’intero sistema delle cure extraospedaliere di prevenzione, diagnosi e cura, l’ospedale di Comunità, il sistema direzionale e amministrativo aziendale, i presidi territoriali centrali per le emergenze, le centrali territoriali per l’Assistenza Domiciliare, il sistema delle attività di supporto sociale; configurazione delle Case della Salute di Giba, Carloforte, Fluminimaggiore e Sant’Antioco come “spoke” delle due cittadelle della salute in collegamento e continuità organizzativa e operativa con le medesime; alienabilità dell’insieme delle strutture ricollocabili nel patrimonio disponibile a seguito dell’intervento, in particolare:

• l’ospedale Crobu;

• lo stabilimento Santa Barbara;

• la sede direzionale di via Dalmazia a Carbonia che verrebbe trasferita al Sirai;

• la sede del Dipartimento di prevenzione e del Servizio farmaceutico territoriale di via Costituente a Carbonia (al Sirai);

• la sede del distretto/poliambulatorio di Piazza San Ponziano a Carbonia;

• la sede del servizio di continuità assistenziale/servizi medici e veterinari di Igiene degli alimenti di Piazza Cagliari a Carbonia;

• la sede del consultorio familiare e Centro screening di via Brigata Sassari a Carbonia;

• la sede del servizio Igiene degli allevamenti di via Brigata Sassari, a Carbonia;

• la sede del consultorio familiare di Iglesias ospitato in locazione da privati;

• la sede del Dipartimento di prevenzione e Servizio dei sistemi informativi di via Gorizia a Iglesias.

Antonio Onnis 1  Conferenza stampa Antonio Onnis 2 Conferenza stampa Antonio Onnis 1Antonello Pirosu e Antonio Onnis  Dottor PiliIMG_7795Antonello Pirosu

 

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Il comune di Carbonia ha aggiudicato i lavori per la scuola elementare di via Bramante, a Is Gannaus. Il progetto, inviato ad ottobre dal comune di Carbonia al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Provveditorato interregionale per le Opere Pubbliche di Lazio, Sardegna e Abruzzo), è stato approvato e prevede il rifacimento dell’impermeabilizzazione del tetto, il ripristino del cornicione, delle grondaie e dei pluviali e il rifacimento degli intonaci su parte delle pareti esterne.

«Grazie a questo intervento, del valore complessivo di circa 82 mila euro – commenta il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti -, prosegue l’impegno dell’Amministrazione comunale nel settore scolastico. Con l’inizio dei lavori nella scuola di Is Gannaus, che avverrà a breve, saranno tre i cantieri aperti (i nuovi lavori si sommano, infatti, a quelli in corso nella scuola Satta di via della Vittoria e nella scuola Ciusa di via Lombardia). Siamo in attesa di conoscere, inoltre, la definizione dei finanziamenti da parte della Regione, nell’ambito del progetto Iscol@, per i lavori sugli edifici scolastici di via Mazzini, via della Vittoria, via Dalmazia, via Balilla, via Roma e Cortoghiana.»

Is Gannaus 1

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Si è conclusa con un bilancio molto positivo, a Carbonia, la terza edizione del Festival Summer Is Mine. L’Amministrazione comunale di Carbonia, in una nota diffusa oggi, esprime grande soddisfazione per l’importante successo della rassegna organizzata dall’Associazione Culturale Lee Van Cleef, con il patrocinio del comune di Carbonia e svoltasi nelle giornate di venerdì 7, sabato 8 e domenica 9 agosto 2015, all’interno del Parco Villa Sulcis.

Oltre 21 ore di musica a cui i giovani, ma non soltanto i giovani, hanno risposto in massa confermando la bontà dell’intuizione avuta dagli organizzatori e accolta in pieno dall’Amministrazione Comunale.

Nei tre giorni della rassegna, sui due palchi (Eli Wallach e Lee Van Cleef) appositamente allestiti si sono esibiti 24 tra gruppi e singoli artisti: FranksyNatra, Andiperla, Chen, Stun!, Deian&Lorsoglabro, Lieroy, Johnny Mox, C+C=Maxigross,

Hell(p), Buster MalandriniDj-Set, The Heart & The Void, Lazybones Flame Kids, Grandmother Safari, Weird, Steven Smirney, Iosonouncane, Upside Down, Mnt Ezdac, Dead Cansado Dj-Set, Desert Hype, Nohaybandatrio, Tide Predictors, Surgical Beat Bros, Arpxp.

Nessuno degli artisti si è risparmiato, offrendo al pubblico un concentrato di emozioni e ottima musica, in grado di soddisfare i vari gusti di un pubblico qualificato.

«Siamo molto soddisfatti della riuscita del “Summer is Mine” 2015 – dice l’assessore dello Spettacolo Fabio Desogus -. L’esito del Festival, che quest’anno è passato dalle due alle tre giornate, conferma che un appuntamento simile è in grado di attirare tantissime persone e in particolar modo una fascia di pubblico che difficilmente trova nel territorio, e oltre, rassegne di questa portata. Proprio per questo motivo siamo sempre più convinti che il “Summer is Mine” festival, che in appena tre anni è già divenuto un appuntamento fortemente atteso, debba ripetersi ogni anno. Un aspetto caratterizzante, che non può essere tralasciato, è il fatto che l’organizzazione di “Summer is Mine” è frutto della professionalità e dell’entusiasmo dei giovani della Città, che, a loro volta, hanno chiesto il contributo di altri giovani concittadini per la cura dei vari aspetti della manifestazione. Per questo motivo – conclude Fabio Desogus – ringraziamo l’Associazione Lee Van Cleef per aver organizzato il “Summer is Mine” Festival e per aver contribuito a valorizzare e far riscoprire il Parco Villa Sulcis, parte importante del patrimonio culturale e sociale della città di Carbonia.»

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