20 December, 2025

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Sabato 8 agosto, alle 20.30, al Museo MACC di Calasetta, verrà inaugurata la mostra Walking on my Paintings, una personale di Giovanni Mascia, giovane e talentuoso artista di origini calasettane con una grande passione per la moda. Le opere su tela di Giovanni Mascia, infatti, nascono dall’incontro tra fashion e arte e sono caratterizzate da una forza cromatica esuberante che ricorda le foto patinate delle riviste di moda statunitensi degli anni ’70 e le grandi opere della Pop Art. La mostra è organizzata dalla Fondazione MACC.

Il gusto, appena sopra le righe, la combinazione audace e l’ispirazione stilistica dei cromatismi tipici di quegli anni, fanno dei curiosi «ritratti dal basso» di Giovanni Mascia, opere divertenti e fruibili, ispiranti e maliziose, decorative e ricercate al tempo stesso.

«Dalle scarpe si capisce molto della personalità di qualcuno – confida Giovanni Mascia – credo che ognuno mostri un po’ di sé stesso in quel che calza. Per questo mi intriga ritrarre i miei modelli, consapevoli o inconsapevoli che siano, più attraverso quello che indossano ai piedi che attraverso il viso. Collocare il ritratto su un pavimento o su una moquette o sull’erba, davanti a una texture, una carta da parati o un fondale naturale, è il mio tocco personale, un escamotage attraverso il quale comunico altre impressioni sulla personalità e sullo stile del o della protagonista dell’opera.»

Formatosi all’Accademia di Belle Arti di Sassari, ha insegnato educazione artistica per poi trasferirsi nella capitale italiana della moda, Milano, dove ha completato la sua formazione con un master in Fashion Design presso l’istituto Marangoni.

La mostra sarà visitabile fino a lunedì 17 agosto.

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Il presidente Francesco Pigliaru, ha accolto con soddisfazione oggi a Roma, gli impegni contenuti nel Piano contro il dissesto idrogeologico e le alluvioni.
«Per il dissesto idrogeologico in Sardegna abbiamo ottenuto risorse importanti, pari a quasi il 10% di quanto stanziato per l’intero territorio nazionale – ha detto Francesco Pigliaru -. Dal Governo arrivano infatti oltre 110 milioni immediatamente spendibili, che utilizzeremo al meglio per aprire subito i cantieri e mettere in sicurezza il nostro territorio. Siamo particolarmente soddisfatti. Questo risultato è un ottimo esempio di leale collaborazione con lo Stato, frutto di un grande lavoro da parte dell’assessorato dei Lavori Pubblici e di tutti gli uffici competenti.»
A Olbia, che riceverà in totale 81,2 milioni di euro, partiranno subito i cantieri per la mitigazione del rischio idraulico nel territorio del Rio Gadduresu, Rio San Nicola e Rio Seligheddu. A Cagliari, cui andranno 30 milioni, si metterà in sicurezza la municipalità di Pirri.
«Si tratta di interventi attesi da tempo – ha aggiunto in serata il governatore dopo l’incontro con il ministro Graziano Delrio -, che permetteranno a una vasta fascia di popolazione di vivere con maggiore tranquillità.»
La Regione Sardegna, assieme ai parlamentari sardi e al comune di Olbia, ha premuto per ottenere l’inclusione di Olbia al programma destinato, in origine, solo alle città metropolitane. I primi fondi destinati a Olbia, provenienti dal Cipe (16 milioni e 300mila euro) saranno erogati già nell’autunno. I fondi successivi saranno previsti nella Legge di stabilità 2016 e saranno disponibili nei primi mesi dell’anno prossimo.

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La quinoa, prodotti tipici, musica e tanta allegria hanno caratterizzato il National Day della Bolivia, celebrato a Expo Milano 2015 oggi, nel giorno dell’Indipendenza del Paese. A dare il via ai festeggiamenti la cerimonia dell’alzabandiera, accompagnata dall’inno italiano e da quello boliviano, intonato in modo spontaneo dai presenti.

La delegazione boliviana – guidata dal ministro degli Affari Esteri David Choquehuanca – è stata accolta dal Viceministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Andrea Olivero e dal Commissario Generale di Expo Milano 2015 Bruno Pasquino. La Bolivia partecipa all’Esposizione Universale con un proprio spazio all’interno del Cluster Cereali e Tuberi, visitato lo scorso giugno anche dal presidente Evo Morales.

«Qui a Expo abbiamo condiviso la nostra quinoa con tutto il mondo – ha esordito il ministro David Choquehuanca -. La Bolivia ha molte ricchezze che vogliamo far conoscere a tutti e l’Esposizione Universale di Milano si sta rivelando una grande opportunità.»

«Expo Milano 2015 – ha spiegato il viceministro Andrea Olivero – è l’occasione per riflettere e confrontarsi sui diversi tentativi di trovare soluzioni alle tante contraddizioni del nostro mondo. La Bolivia contribuisce pienamente ad affrontare questa sfida attraverso la promozione di un prodotto alimentare dalle sorprendenti proprietà come la quinoa, che può rispondere al problema della fame nel mondo e della sicurezza alimentare: un dono delle popolazioni indigene provenienti dal passato per il presente e, soprattutto, per il nostro futuro.»

Dopo la cerimonia ufficiale, le celebrazioni sono proseguite con un’esibizione del duo musicale Negro y Blanco e con un cocktail per la Festa Nazionale della Bolivia. La delegazione ha fatto quindi visita a Palazzo Italia, dove il Ministro degli Affari Esteri David Choquehuanca ha sottoscritto la Carta di Milano. Nel pomeriggio 300 tra musicisti e ballerini boliviani hanno sfilato lungo il Cardo e il Decumano, coinvolgendo i visitatori nei festeggiamenti.

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Il Consiglio di Amministrazione del Banco di Sardegna S.p.A. ha approvato la relazione finanziaria semestrale consolidata della Sub-holding (Banco di Sardegna e Società controllate) riferita al 30 giugno 2015.

Nonostante il quadro economico ancora incerto, il Banco e le Società controllate hanno chiuso il primo semestre dell’esercizio 2015 con un andamento reddituale in progressiva crescita rispetto allo stesso periodo dello scorso 2014. Il trend degli impieghi con clientela è in sostanziale tenuta, mentre la raccolta complessiva registra una buona crescita. Il risultato netto consolidato beneficia da un lato dell’inversione di tendenza nella dinamica delle rettifiche di valore sui crediti e, d’altro lato, dell’accresciuto apporto delle commissioni, voci che hanno più che compensato la contrazione del margine d’interesse; proseguono a supporto della redditività le azioni volte al contenimento dei costi di funzionamento.

Sotto il profilo reddituale, il margine di interesse si attesta a 125,4 milioni, in calo del 12,8% (- 8,3% su base omogenea) rispetto all’analogo periodo del 2014, anche a seguito degli effetti dell’operazione di deconsolidamento della Sardaleasing.

Le commissioni nette si posizionano a 74,1 milioni, in crescita rispetto ai primi sei mesi del periodo a raffronto (+3,2%). La principale voce in aumento è rappresentata dai proventi sui servizi di gestione, intermediazione e consulenza (+17,8%), in particolare quelli relativi al servizio di collocamento titoli (+62%), delle gestioni patrimoniali (+15,7%) e di distribuzione di prodotti assicurativi (+12,3%), nonché rivenienti dal comparto delle carte di credito. In flessione le commissioni sulla tenuta e gestione dei conti correnti (-4,1%), anche in relazione ai risparmi consentiti dall’utilizzo crescente dei canali telematici per la trasmissione delle comunicazioni ai clienti.

In calo l’apporto del comparto finanziario che ha prodotto nei primi sei mesi del 2015 un risultato netto positivo di 16,9 milioni, a fronte dei 20,9 milioni rilevati nell’analogo periodo dello scorso esercizio.

Il margine di intermediazione perviene a 216,5 milioni contro i 236,5 milioni del periodo a raffronto (-5,8% su base omogenea).

Le rettifiche di valore nette per deterioramento dei crediti e altre attività finanziarie pervengono a complessivi 34,4 milioni, in diminuzione del 44,8% rispetto ai 62,4 milioni stanziati nel primo semestre dell’esercizio precedente, prevalentemente per effetto del miglioramento del contesto economico, a fronte di tassi di copertura già adeguati. Con riferimento alle operazioni per cassa, le rettifiche nette sui crediti, pari a 33,5 milioni, sono riconducibili a rettifiche di valore per 81,2 milioni, dovute alla valutazione dei crediti in sofferenza per 55,5 milioni e delle inadempienze probabili per 23 milioni. Nell’ambito delle riprese di valore, che assommano a 47,7 milioni, 30,5 milioni sono riferiti alle sofferenze e 12,7 milioni alle inadempienze probabili.

Le spese amministrative si attestano a fine giugno 2015 a 165,4 milioni, in diminuzione del 2,3% rispetto al periodo precedente. In particolare, le spese per il personale assommano a 87,2 milioni, con una diminuzione di 6,6 milioni (-7%) coerentemente con le indicazioni del piano industriale. Le altre spese amministrative, pari a 78,2 milioni, si incrementano nel periodo di 2,8 milioni (+3,7%), principalmente in relazione all’aumento dei costi per l’IT (+18%), si collocano in riduzione, per contro, le altre spese ordinarie di funzionamento.

Gli accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri pervengono a 7 milioni in aumento di 3,2 milioni rispetto all’analogo periodo a raffronto. L’incremento è riconducibile principalmente all’accantonamento al Fondo di Risoluzione (SRF -Single Resolution Fund) di nuova istituzione, pari a 1,7 milioni. Le rettifiche di valore su attività materiali e immateriali assommano a 5,2 milioni (-0,6 milioni). In calo di 2,2 milioni la voce altri oneri/proventi di gestione.

L’utile generato dall’operatività corrente al lordo delle imposte perviene a 24,3 milioni, in aumento di 6,5 milioni rispetto ai 17,8 milioni dell’analogo periodo del 2014, da cui dedotti gli accantonamenti per le imposte del periodo, pari a 8,6 milioni e l’utile di pertinenza di terzi pari a 1 milione, si determina un utile netto consolidato della sub-holding di 14,7 milioni, a raffronto con gli 11,9 milioni del periodo precedente (+23,6%).

Gli impieghi netti verso la clientela si posizionano a 8 miliardi, in lieve calo (-0,8%) rispetto al 31 dicembre 2014. La disamina della distribuzione per forma tecnica dell’area performing degli impieghi evidenzia come la principale tipologia di operazioni sia rappresentata dai mutui che, con circa 3,9 miliardi, rappresentano il 48% del totale dei crediti (-1,9% a confronto con dicembre 2014). Il segmento a breve dei conti correnti si attesta a 1,6 miliardi, in diminuzione del 5,4% rispetto alla fine del 2014, con una incidenza sull’intero portafoglio pari al 20,1%. Il settore del credito al consumo, con 0,6 miliardi, risulta in aumento del 7,3% sul dato di fine esercizio, così come il comparto delle altre operazioni, che include le altre sovvenzioni, gli anticipi effetti e in generale il rischio di portafoglio si porta a 0,7 miliardi, in aumento dell’11,3% nel confronto con fine dicembre 2014.

I crediti deteriorati pervengono complessivamente, in termini lordi, a 2,4 miliardi e risultano presidiati da rettifiche di valore per 1,1 miliardi, che portano il valore netto a 1,3 miliardi in leggero calo rispetto al dato di fine anno (-0,4%). Il rapporto di copertura si attesta al 45,1% (44,3% a dicembre 2014), mentre l’incidenza dell’esposizione netta dei crediti deteriorati rispetto agli impieghi è pari al 16,1% sostanzialmente stabile rispetto a fine 2014 (16%). Le sofferenze nette assommano a 711,1 milioni in crescita del 7,9%, con un grado di copertura pari al 57%. Le inadempienze probabili pervengono a 522,8 milioni in diminuzione del 13,4% sul dato di fine esercizio 2014 e con un indice di copertura del 18,1%. Le esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate si portano, a valori netti, a 58,6 milioni, con rettifiche di valore per 5 milioni e un grado di copertura del 7,8%. Sul portafoglio dei crediti in bonis, che rappresentano l’83,9% del totale degli impieghi netti, sono state stanziate rettifiche di valore per 37,6 milioni che determinano un rapporto di copertura dello 0,6%.

Le attività finanziarie in portafoglio, costituite per lo più da titoli di Stato italiani, pervengono al 30 giugno 2015 a 1,1 miliardi (+2,7% rispetto alla fine dell’esercizio precedente).

La posizione interbancaria netta registra un saldo positivo di 3,3 miliardi, in crescita del 44,6% rispetto alla fine dell’esercizio 2014 (+1 miliardo).

La raccolta diretta da clientela perviene complessivamente, alla fine di giugno 2015, a 11,5 miliardi, registrando un trend positivo del 7,9% rispetto al dato di fine esercizio 2014 (+840 milioni). Più in dettaglio, i depositi e conti correnti si attestano complessivamente a 7,6 miliardi a raffronto con i 7,3 miliardi della fine dell’esercizio precedente, in crescita del 2,9% (+211 milioni) e con un peso percentuale sul totale dell’aggregato pari al 65,8%; in flessione la componente vincolata a 178 milioni che si riduce in sei mesi del 35,2%. Le operazioni di pronti contro termine con clientela si posizionano a 1,8 miliardi, in crescita del 76,9% rispetto al dato di fine esercizio mentre le obbligazioni, in diminuzione del 5,4%, raggiungono gli 1,5 miliardi e rappresentano il 13% del totale della raccolta. Ancora negativo il trend dei certificati di deposito a 419 milioni, in calo del 12,5%.

La raccolta indiretta si posiziona a 3,9 miliardi, in crescita dell’1,9% rispetto ai volumi di fine dicembre 2014. In aumento le componenti dei fondi comuni (+20%) e dei premi assicurativi ramo vita (+16,6%) mentre si riducono i titoli di terzi in deposito (-16,1%) e le gestioni patrimoniali (-2,8%). Pertanto, ancora fortemente positivo l’apporto della raccolta globalmente gestita che raggiunge gli 1,9 miliardi in crescita nel semestre del 15%.

Logo Banco di Sardegna

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Nel Canyon di Caprera, all’interno del perimetro del “Santuario Pelagos”, nel corso di un’uscita di whale watching, è stato avvistato un esemplare di capodoglio albino. Si tratta di un’importante occasione di approfondimento scientifico che ripropone ancora una volta il tema della valorizzazione e della tutela dell’enorme patrimonio ambientale custodito nel Mediterraneo in generale, e nelle acque dell’Arcipelago in particolare. 

Il capodoglio albino avvistato nelle acque del Canyon di Caprera apre la strada ad una fase di significativo approfondimento scientifico. A partire dalle immagini scattate nei giorni scorsi sarà infatti possibile identificare l’animale e compararlo con il precedente avvistamento di capodoglio albino risalente al 2006 al largo dell’Isola di Tavolara. Nell’eventualità si trattasse dello stesso animale, incontrato a distanza di nove anni, sarebbe significativo constatare l’evidenza delle condizioni favorevoli per la sua sopravvivenza. Data la particolare condizione, gli animali albini sono più deboli dal punto di vista immunitario. Si tratta infatti di un’anomalia che porta alla mancanza, totale o parziale, di pigmentazione nell’epidermide e negli occhi, con successivi problemi di vista, fotofobia e ridotto assorbimento di calore. A questo si aggiunge l’aspetto della facile individuabilità dell’animale da parte delle sue prede, seppur a profondità a cui la luce non arriva.

Il Santuario Pelagos è un’Area Marina Protetta di 87.500 km² istituita da un accordo internazionale tra Italia, il Principato di Monaco e la Francia per la protezione dei mammiferi marini che lo frequentano. Una stima approssimativa elenca più di 8.500 specie di animali che rappresentano tra il 4% e il 18% delle specie marine mondiali. La concentrazione di biodiversità all’interno dell’area è notevole, in particolare per quanto riguarda il numero dei predatori al vertice della catena trofica, come i mammiferi marini, il Mediterraneo rappresenta solo 0,82% della superficie e il 0,32% del volume degli oceani del mondo.

 Immagine di Corrado AzzaliImmagine di Corrado Azzali II

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La Giunta regionale ha deliberato i contributi per il potenziamento del sistema della Protezione civile della Sardegna e il completamento del piano degli interventi, con il sostegno a privati e alle attività produttive danneggiati dall’alluvione del novembre 2013. Lo prevede la delibera sul programma di spese approvata ieri dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano. «Avendo lavorato molto per conoscere al meglio i danni provocati dagli eventi calamitosi – ha detto Donatella Spano -, abbiamo potuto ripartire queste importanti risorse rispettando le esigenze concrete in maniera molto puntuale e prevedendo una parte di risorse per la prevenzione».
«Lo scorso aprile abbiamo costituito la struttura operativa che gestisce il fondo di solidarietà dell’Unione Europea, in modo che la Regione possa condurre in autonomia le iniziative destinate al superamento di situazioni di criticità. Questo, unitamente alla possibilità di assegnazione diretta ai privati e alle attività produttive da noi prevista nel collegato alla Finanziaria – conclude l’assessore Spano -, ci permette oggi di far fronte alle esigenze della nostra popolazione e delle attività economiche.»
Gli stanziamenti, per oltre 16 milioni di euro di risorse europee e un milione di euro di fondi regionali, prevedono interventi di potenziamento del Centro Funzionale Decentrato per il settore meteo per 1,835 milioni di euro da assegnare all’Arpas. Un milione e 160mila euro sono destinati all’allestimento della Sala operativa regionale integrata (SORI) e del Centro Funzionale Decentrato. Infine, 200mila euro sono stanziati per lo sviluppo di applicazioni e l’acquisto di hardware e software.
Oltre 14 milioni di euro la somma per il completamento del piano degli interventi, con il contributo a privati e alle attività economiche e produttive. Tra questi, un milione e 400mila sono destinati ai nuclei familiari evacuati dalle abitazioni che nei 180 giorni dall’alluvione non avevano fatto rientro nelle proprie case. Quasi 92mila euro la cifra per gli interventi di soccorso e assistenza alla popolazione attuati dagli enti locali nella prima fase di emergenza: vengono finanziate le spese sostenute dai Comuni di Uras e Villagrande Strisaili per lo smaltimento di detriti e rifiuti. Un importo di 2 milioni di euro va ai soggetti privati per i danni a seguito degli eventi calamitosi, da attribuirsi secondo le procedure di legge. Identica la somma dei contributi stanziati a favore delle attività produttive. Previsto anche il finanziamento, con oltre 8 milioni di euro, delle opere di ripristino del patrimonio pubblico in particolare per i comuni più colpiti in termini di danni provocati dagli eventi alluvionali, nonché l’Enas e la Provincia di Cagliari per due importanti interventi.

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La Regione monitorerà il rapporto tra la programmazione e gli obiettivi da raggiungere, passo dopo passo, avendo così la possibilità di mettere in campo eventuali correttivi e miglioramenti. Lo strumento per la realizzazione di questo processo è il nuovo Ciclo della performance approvato oggi dalla Giunta su proposta dell’assessore degli Affari generali, Gianmario Demuro.

«Con la presa d’atto del rapporto di gestione per l’esercizio 2014 varato dall’Esecutivo – ha detto l’assessore Demuro -, abbiamo concluso la predisposizione degli strumenti che ci serviranno a verificare, nella maniera più attenta possibile, il rapporto tra programmazione degli obiettivi e i risultati da ottenerePer la prima volta potrà essere verificato il percorso tra le strategie e la realizzazione dei risultati e il monitoraggio potrà essere messo in atto in diretta, mentre l’azione amministrativa si esplica, consentendo in tal modo la possibilità di prevedere gli interventi necessari.»

Il provvedimento stabilisce la correlazione tra il ciclo di performance e il ciclo di programmazione finanziaria e di bilancio, nel rispetto del seguente iter: predisposizione dei programmi operativi annuali in concomitanza con l’avvio dello stesso ciclo di programmazione e di bilancio; definizione degli obiettivi in stretto coordinamento con i tempi di approvazione del bilancio regionale e dei piani con ultimazione di programmi operativi annuali entro e non oltre il 15 febbraio. La delibera dispone anche un monitoraggio infrannuale fra il 30 giugno e il 30 settembre, e la chiusura dei programmi operativi entro il 31 gennaio dell’anno successivo.

Il rapporto nasce dal lavoro di studio e monitoraggio dell’Ufficio del controllo interno di gestione ed è finalizzato a fornire un quadro maggiormente rappresentativo dei fatti economico gestionali più significativi, a integrazione del rendiconto generale della Regione. Il documento intende anche focalizzare alcuni aspetti della funzione del controllo interno nelle sue linee evolutive, esponendo gli obiettivi di sistema, le metodologie di lavoro impiegate e i risultati, anche in considerazione dell’attuale contesto di riforma in atto.

Gianmario Demuro 2

 

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La FILCTEM CGIL del Medio Campidano esprime apprezzamento per l’approvazione delle delibere che stanziano risorse per il mantenimento del sito e la progettazione definitiva (4, 5 milioni) per la bonifica definitiva (28 milioni) dell’area mineraria di Furtei.
«Si tratta di atti concreti necessari per l’avvio dei lavori – dice il coordinatore provincia Emanuele Madeddu -. Quanto messo in atto costituisce una buona pratica e può essere considerato un esempio significativo sul metodo e le modalità da seguire per risanare e restituire il territorio alle comunità locali. Questo fatto è il risultato e il frutto di un lungo cammino avviato nel 2010 con le battaglie che portarono noi lavoratori a presidiare per mesi l’area mineraria sia per difendere il lavoro, sia per sollecitare l’avvio di quel programma di interventi che porterà ad effettuare le bonifiche. Il piano di caratterizzazione, i progetti e, a breve, gli interventi sono una concretezza e rappresentano un metodo di lavoro da seguire per lo sviluppo del territorio e per il ruolo di Igea come soggetto attuatore per l’espletamento dei lavori di messa in sicurezza prima e di bonifica poi. Un metodo che si può considerare esportabile per le altre realtà da bonificare nel Medio Campidano e non solo. Basti l’esempio di Montevecchio, dove sono necessari interventi non rinviabili. Opere che costituiscono la precondizione essenziale per qualsiasi nuovo modello di sviluppo. Il concetto esposto dal presidente Pigliaru chi inquina paga deve sempre rappresentare la via maestra ma occorre ora fare anche qualcosa di più; perché certe situazioni non si ripetano è necessario pensare a una legge del settore minerario moderna. Uno strumento innovativo (considerato che quella vigente è del 1927) che metta in relazione la certezza del diritto e il rispetto dell’ambiente. Occorre quindi passare dalla fase di denuncia, legittima – conclude Emanuele Madeddu -, alla fase legislativa.»
 Emanuele Madeddu

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Nasce un unico soggetto di riferimento per consultare tutte le associazioni di volontariato di protezione civile della Sardegna. Lo propone il regolamento discusso ieri presso l’assessorato dell’Ambiente che riconosce la Rappresentanza regionale del Volontariato di Protezione Civile quale interlocutore privilegiato per tutte le iniziative, indirizzi, scelte operative e amministrative riguardanti le attività del volontariato di Protezione Civile in Sardegna. «Un risultato atteso da molti anni da parte delle associazioni di volontariato, raggiunto in breve tempo grazie all’impegno del gruppo di lavoro» ha affermato l’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano.

Il regolamento definisce i compiti e le funzioni della Rappresentanza regionale: promuovere il coordinamento tra i gruppi, gli Enti e gli organismi di volontariato di Protezione Civile, svolgere attività propositiva e di raccordo fra le varie iniziative di Protezione Civile intraprese sul territorio regionale.

La Rappresentanza svolgerà inoltre una funzione consultiva nei confronti della Presidenza della Regione, della Giunta, dell’assessore competente e degli uffici regionali preposti, in tutte le questioni concernenti le attività del volontariato relative a previsione, prevenzione, soccorso, informazione e cooperazione in caso di calamità.

Il regolamento, che sarà presentato alle organizzazioni di volontariato entro la prima metà di settembre, verrà poi sottoposto all’approvazione della Giunta.

Per la prima metà di ottobre è stata proposta un’assemblea con i rappresentanti di tutte le organizzazioni di volontariato di protezione civile e dei coordinamenti regionali e territoriali per presentare i primi risultati della attiva collaborazione fra la Regione e la neonata Rappresentanza.

Donatella Spano A

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Oggi il campione di motociclismo Marco Melandri ha visitato Expo Milano 2015.

«Expo Milano 2015? Una piacevole scoperta. Voglio tornarci ancora – ha detto Marco Melandri – e magari di sera con la famiglia. So che l’ambiente è fantastico, sono proprio curioso». Marco Melandri, racconta così la sua prima giornata di visita all’Esposizione Universale, nella quale ha fatto una passeggiata lungo il Decumano e tappa ai padiglioni del Qatar e del Kuwait, che lo ha ospitato. L’atleta ha incontrato il Commissario Unico delegato del Governo per Expo Milano 2015, Giuseppe Sala.

«L’Esposizione rappresenta al meglio le eccellenze del nostro Paese – ha aggiunto Melandri -, l’Italia può offrire davvero tanto al mondo sotto ogni punto di vista e a maggior ragione in campo enogastronomico. Sono orgoglioso di essere italiano e l’Esposizione Universale è un esempio vincente delle grandi capacità della nostra nazione.»

Infine, una battuta in merito alle sue “passioni” su due ruote: «Il Decumano in moto? Perché no? Magari impennando…»

Marco Melandri 2Marco Melandri 1  Marco Melandri 3