19 December, 2025

Antonio Onnis 6 copia

Si è svolto ieri un incontro ufficiale tra il nuovo commissario straordinario della Asl 7 di Carbonia, Antonio Onnis, e la commissione Sanità del comune di Carbonia, sul tema del piano di riorganizzazione dell’offerta sanitaria nel territorio del Sulcis Iglesiente.

Nel corso dell’incontro, è stata illustrata la bozza del progetto di revisione organizzativa dell’Azienda, non solo del settore ospedaliero ma anche delle cure primarie e della prevenzione, in relazione a quanto previsto dalla legge 23 del 2014 e dalla delibera di Giunta regionale n° 1 del 2014 che assegna gli obiettivi ai commissari straordinari.

«Al fine di fugare tutti i dubbi su ipotetici scenari di smantellamento della sanità del territorio e inutili allarmismi di tipo campanilistico – si legge in una nota congiunta commissione Sanità – commissario straordinario – è stato precisato che il piano di riorganizzazione complessiva dell’Azienda sanitaria prevede la realizzazione e il miglioramento complessivo della qualità offerta in tutti i servizi degli stabilimenti dell’ospedale unico di Carbonia e Iglesias. Tale valorizzazione avverrà attraverso la creazione di centri di riferimento e di eccellenza per patologie ed aree di intervento, in linea con gli standards richiesti dalla normativa regionale e nazionale (Punto nascita, Polo pediatrico, Chirurgia specialistica del colon e della mammella, Case della salute, Riabilitazione, ecc.).»

E’ stato anche ribadito l’impegno della Direzione per la risoluzione dell’annoso problema delle “fasce” del personale del comparto.

«La riunione – si legge ancora nella nota congiunta – rappresenta un altro tassello che si articola nel percorso di condivisione e collaborazione avviato nelle ultime settimane con tutti i portatori di interessi della Sanità del territorio.»

La commissione Sanità del comune di Carbonia ha espresso viva soddisfazione per le linee di indirizzo del piano di riordino, condividendo in larga misura il metodo e i contenuti del progetto. Ha dichiarato inoltre il proprio impegno a collaborare con la Direzione per il miglioramento complessivo del sistema sanitario del territorio.

Raffaele Paci 7

La Regione paga un terzo dei residui passivi accumulati negli ultimi anni stanziando immediatamente 500 milioni di euro, cioè i 300 dell’anticipo sulla vertenza entrate incassati il 16 gennaio e 200 degli altri 300 fuori contenzioso arrivati da Roma la scorsa settimana. L’obiettivo è riuscire a estinguere entro il 2015 l’intero debito provocato dalle promesse di pagamento mai onorate a causa dei vincoli del Patto di Stabilità: si tratta di circa un miliardo e mezzo di euro.

«In questi anni, a causa del Patto di stabilità, si sono accumulate moltissime promesse di pagamento mai soddisfatte che hanno provocato enormi disagi a Comuni e Province ma anche alle imprese e al mondo dell’Associazionismo – dice l’assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci -. Da quest’anno non accadrà più, grazie all’accordo di luglio che ha cancellato quegli assurdi vincoli per la Sardegna. Potendo spendere tutto quello che incassiamo, riusciremo così a chiudere tutti i debiti pregressi e soprattutto non aprirne nuovi: non più promesse di pagamento, dunque, non più cifre stanziate e non spendibili ma solo certezze·»

I 500 milioni di euro per il pagamento dei residui sono immediatamente disponibili e, in base alle indicazioni arrivate dai diversi assessorati discusse poi dalla Giunta, sono stati suddivisi tra le principali priorità.

Agli Enti locali vanno 80 milioni di euro, destinati al Fondo Unico: «Un’altra importante sferzata all’economia locale dopo i 70 milioni del bando a sportello, con cantieri già aperti e lavori che a settembre saranno consegnati – ricorda il vicepresidente della Regione – e un altro segnale della grande attenzione che questa Giunta ha nei confronti degli enti locali». Non solo: a quegli 80 vanno aggiunti altri 60 milioni destinati ai Lavori pubblici per le opere delegate ai Comuni.

Alla Sanità vanno 55 milioni più 70 per le politiche sociali, cifra destinata ai malati non autosufficienti, ai disabili gravi, alle famiglie in stato di povertà «insomma a tutta quella parte della società verso cui questa Giunta ha grande attenzione, garantendo assistenza a chi davvero ne ha bisogno», dice l’assessore del Bilancio. Saranno poi erogati 30 milioni per Pubblica Istruzione e Università, 20 per Beni culturali, spettacolo e sport, 35 all’Agricoltura e in questo modo si potranno pagare prima di tutto gli indennizzi per i danni provocati dall’epidemia della Lingua blu.
I debiti con l’Arst saranno di fatto cancellati grazie ai 43 milioni destinati ai Trasporti, e poi ci sono 34 milioni per l’Ambiente,15 al Turismo, 20 all’Industria e 10 al Lavoro (dalla formazione alla cooperazione fino alla sicurezza sociale). Il resto andrà a coprire altri pagamenti.

«Nel giro di un mese siamo riusciti a mettere sul piatto 500 milioni per pagare i residui passivi. Ovviamente stiamo continuando a lavorare prima di tutto per chiudere la Vertenza Entrate e recuperare così la parte restante dell’importo che lo Stato ancora ci deve – conclude l’assessore Paci -. Vogliamo chiudere la partita dei debiti entro quest’anno, in modo da ripartire nel 2016 con la certezza di non dover più pensare al passato ma di poterci concentrare solo sulle cose da realizzare nel presente e per il futuro della Sardegna.»

Eric Sardinas Narcao Blues 2006 3 copiaJazz 2015
Le domande di contributo per le attività di spettacolo dovranno essere presentate entro le ore 13.00 del 15 febbraio 2015. Considerato tuttavia, che il 15 febbraio ricade di domenica, giorno coincidente con la normale chiusura degli uffici regionali, saranno accettate anche le domande pervenute entro le ore 13.00 di lunedì 16 febbraio 2015.
Sono destinatarie dell’intervento le compagnie di produzione, di distribuzione, i circuiti territoriali e gli organizzatori di rassegne e festival con sede in Sardegna.
I generi di spettacolo interessati sono:- il teatro classico, dell’infanzia e dei ragazzi, di figura, sperimentale, sardo, di strada;
– la musica lirica, concertistica, sarda, sperimentale, jazz, rock;
– la danza classica, jazz, moderna.

L’Assessorato, inoltre, ricorda che il 28 febbraio 2015 scade il termine per la presentazione dei rendiconti relativi all’attività svolta nell’annualità 2014. Poiché anche questo termine ricade di sabato, giorno coincidente con la normale chiusura degli uffici regionali, saranno accettati anche i rendiconti pervenuti entro lunedì 2 marzo.

Le domande di contributo dovranno pervenire al seguente indirizzo:
Regione autonoma della Sardegna
Assessorato della Pubblica istruzione, beni culturali, Informazione, Spettacolo e Sport
Servizio spettacolo, sport, editoria e informazione
Viale Trieste n. 186 – 09123 Cagliari.

L’assessorato del Lavoro ha pubblicato la graduatoria dell’avviso “Diamante” per il finanziamento di progetti formativi destinati a donne immigrate, per la valorizzazione e il potenziamento delle loro abilità manuali che fanno capo a tradizioni etniche.
L’obiettivo, quello di promuovere attività di formazione e sviluppo professionale rivolte in particolare alle donne immigrate, residenti stabilmente in Sardegna, per recuperare tradizioni dei paesi di origine e trasformarle in competenze e opportunità di lavoro e di integrazione, favorendo la creazione di sinergie con le attività produttive del territorio sardo.

Dal 13 febbraio al 9 marzo 2015, sarà in vigore il divieto di sosta con rimozione in via Brigata Sassari, a Carbonia, nel tratto compreso tra via Gramsci e viale Trieste, dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Il divieto è necessario per permettere il transito dei mezzi utilizzati per i lavori nel Liceo Classico Antonio Gramsci.

Dopo anni di reggenza, il Liceo Emilio Lussu di Sant’Antioco ottiene la tanto ambita autonomia scolastica. È risultato determinante in tal senso lo status di Isola minore riconosciuto a Sant’Antioco: tale requisito, infatti, ha consentito di abbassare da 600 a 400 studenti la soglia necessaria per ottenere l’autonomia. E il liceo antiochense, con i suoi 460 iscritti, ha centrato in pieno l’obiettivo.

«E’ stato importante l’impegno di tutte le forze in campo che hanno assicurato un importante lavoro presso la sede della Commissione scuola: dal sindacato scuola all’amministrazione comunale», ha commentato Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo Forza Italia Sardegna. «Questo primato, che non è soltanto un traguardo quanto semmai un punto di partenza – ha aggiunto Locci -, deve indurre la dirigenza scolastica e l’amministrazione comunale a profondere un impegno sempre maggiore per salvaguardare il livello dell’offerta formativa e mantenere costante l’attuale numero di studenti.»

 Il Liceo Lussu, oggi, può vantare molteplici indirizzi di studio, assicurando un’offerta formativa variegata e stimolante: Liceo scientifico delle Scienze Umane (sia Nuovo ordinamento, che opzione economico-sociale); Liceo Scientifico (opzione Scienza applicate e opzione Nuovo ordinamento); Liceo Linguistico e, infine, Liceo Artistico. Ma occorre tenere alta la guardia affinché l’istituto scolastico riesca a perfezionare i suoi numerosi percorsi di studio. Obiettivo: rendere il liceo ancora più rinomato ed elevarlo a vero e proprio punto di riferimento per i giovani del Sulcis Iglesiente che si apprestano ad affrontare una fase cruciale della vita, quella della formazione scolastica di livello superiore.

Sant'Antioco.

La figura dell’amministratore dei sostegno, introdotta dalla legge nazionale n.6 del 2004, è ancora poco diffusa in Sardegna nonostante giochi un ruolo fondamentale nel favorire l’inclusione sociale dei soggetti deboli. Per porre rimedio a questo vuoto normativo e consentire la piena applicazione della norma, il gruppo del Pd ha presentato una proposta di legge in Consiglio regionale, primo firmatario Rossella Pinna.

Il testo, composto da 8 articoli, punta a promuovere in tutto il territorio regionale il ricorso all’istituto dell’amministratore di sostegno, strumento più flessibile e meno “invasivo” rispetto alla tutela e alla curatela. A oggi, solo nella provincia di Cagliari, si contano circa 6000 casi di soggetti che possono ottenere assistenza da un amministratore di sostegno. 

«La nostra proposta è sostenuta dalle associazioni Amm.so e Azione di sostegno e si muove all’interno del quadro normativo nazionale – ha detto Rossella Pinna – servirà a implementare il servizio fornendo adeguati strumenti a chi si dedica a questo istituto. L’obiettivo primario rimane il mantenimento della centralità della persona con problemi fisici o psichici e dei suoi familiari.»

La proposta di legge punta a creare una rete di collaborazione tra tutti gli operatori (Asl, servizi sociali, centri di volontariato, giudici tutelari, comuni e associazioni) e a promuovere l’informazione e la formazione delle famiglie e degli operatori sociali pubblici e privati. Per tutelare i soggetti senza patrimonio è invece prevista l’istituzione di un apposito fondo che coprirà le indennità degli amministratori di sostegno e le loro polizze di assicurazione per la responsabilità civile verso terzi.

«Abbiamo inoltre previsto la creazione di un “ufficio di protezione giuridica che fornirà consulenza legale e supporto agli amministratori di sostegno – ha aggiunto Rossella Pinna – mentre attraverso i PLUS saranno istituiti uno o più sportelli dell’amministratore di sostegno che promuoveranno azioni di informazione, incontri pubblici e corsi di formazione e aggiornamento. E’ prevista, infine, l’istituzione di un registro regionale degli organismi e delle associazioni che si occupano di protezione delle persone. La legge avrà una dotazione finanziaria di 150mila euro all’anno.»

«E’ un passo importante che ci consentirà di rispondere alla richiesta di solidarietà che arriva dai soggetti socialmente deboli – ha detto il capogruppo del Pd Pietro Cocco – l’auspicio è che il provvedimento venga esaminato in tempi rapidi in commissione per poi passare all’esame dell’Aula.»

Palazzo del Consiglio regionale 2014 2 copia

Il presidente del Corecom, Mario Cabasino, ha lanciato un grido d’allarme sulle conseguenze che avrà  il taglio del 50% deii contributi per le radio e televisioni locali.

«La situazione del settore radiotelevisivo è gravissima – ha detto Cabasino in audizione nella Seconda commissione, presieduta da Gavino Manca (Pd).-. Oltre la crisi, sono diminuiti quasi del 50 per cento i contributi che arrivavano alla Sardegna grazie alla legge 448 del 98 (contributi alle emittenti radiotelevisive locali). La Sardegna è passata da una disponibilità di 2 milioni 752mila euro del 2011 a un milione e 518mila euro per il 2013.»

Per Mario Cabasino sarà molto importante per le emittenti locali l’attuazione della legge 3, approvata il 12  gennaio 2015, che prevede interventi urgenti a favore delle emittenti televisive locali.

Il presidente Manca ha chiesto poi a Cabasino di illustrare il programma annuale e spiegare gli obiettivi che il Corecom si pone per il 2015. Cabasino ha spiegato che il Corecom vuole portare avanti due progetti importanti: riuscire a dar corso alle conciliazioni a distanza ed effettuare  uno studio, assieme con l’Associazione della stampa sarda e l’Università, sulla situazione dell’editoria digitale in modo da portare una fotografia esauriente del settore dell’informazione e valutare se sono possibili interventi mirati, da parte del Consiglio regionale, per valorizzare e tutelare le iniziative editoriali che oggi si auto sostengono.

Il presidente del Corecom ha anche evidenziato la carenza di risorse professionali, che saranno sempre più necessarie «se si considera che il Corecom dovrà farsi carico anche delle deleghe di secondo livello da parte dell’Agcom, tra cui la definizione delle controversie cittadini-gestori telefonici, e la gestione del ROC (Registro degli operatori della comunicazione)».

Il Corecom Sardegna, intanto, ha convocato una conferenza stampa, martedì 17 febbraio, alle 10.00 nei locali di via Cavour 25, per illustrare i dati relativi alle conciliazioni tra i cittadini e i gestori telefonici nel 2014.

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Da lunedì in Consiglio regionale partirà la raccolta differenziata capillare della carta con riciclo diretto. Dalla prossima settimana i consiglieri regionali, i dipendenti e i gruppi dovranno conferire la carta negli appositi cestini di cartone riciclabile, circa trecento,  che saranno sistemati in ogni stanza del Palazzo. La convenzione è stata stipulata dal Consiglio regionale con il Consorzio regionale Carta e Cartone Sardegna (CRCCS) nel novembre del 2014. L’obiettivo è quello di far diminuire notevolmente i costi che l’amministrazione consiliare sostiene e di  ridurre l’impatto ambientale anche in attuazione dell’articolo 181 (riciclaggio e recupero dei rifiuti) del decreto legislativo 152/2006.

Il servizio fornito dal Consorzio è gratuito e consentirà al Consiglio non solo di smaltire la carta usata ma di ricevere gratuitamente  il 20 per cento del totale della carta conferita in risme di carta riciclata. Grazie alla convenzione l’amministrazione potrà anche comprare dalle aziende consorziate prodotti di cartoleria a prezzi particolarmente convenienti.

Gianluigi Rubiu 5 copia

Il consigliere regionale Gianluigi Rubiu, capogruppo Udc. ha preso posizione in merito alla legge regionale sulle emergenze sociali.

«Il bilancio della Regione – denuncia Rubiu – assegna sempre meno stanziamenti per le persone svantaggiate. Una decisione che si stenta a comprendere, perché diverse famiglie isolane si trovano in condizioni di forte disagio per l’assistenza agli anziani e disabili. C’è poi una legge regionale che consentirebbe di aggirare le rigidità per l’accesso ai finanziamenti per la non autosufficienza. Occorre intervenire da subito per dare un supporto a tantissimi nuclei familiari e all’universo degli assistenti, che provvedono alla cura di chi soffre particolari difficoltà, perché le condizioni economiche, in moltissimi casi, sono insufficienti per sorreggere le cure previste.»

C’è anche un altro nodo sul welfare isolano e la denuncia è arrivata mediante una lettera urgente di Salvatore Usala – che da anni combatte contro la Sla, conducendo una battaglia attraverso il Comitato 16 novembre – al presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru, e all’assessore della Sanità, Luigi Arru.

«Nella manovra finanziaria – sottolinea Rubiu – si registra un forte decremento degli stanziamenti per la non autosufficienza e per le persone svantaggiate e sono stati quindi disattesi, gli impegni presi dall’esecutivo in un summit con le associazioni impegnate nel terzo settore, senza che sia stato avviato l’iter per il pagamento delle somme ai Comuni e per gli altri progetti socio assistenziali. L’auspicio è che si possa correggere la manovra con l’approvazione degli emendamenti in aula volti all’adeguamento dei finanziamenti, per garantire uno stile di vita dignitoso a chi combatte ogni giorno con gravi difficoltà.»