13 May, 2024
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Alla presenza dei vertici del Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari, dell’Agenzia Forestas e del Consorzio è stato presentato il gruppo di otto giovani che ha superato le procedure selettive per lo svolgimento di attività di studio e di ricerca su vari temi di interesse territoriale e regionale.

La collaborazione tra il polo universitario di Nuoro, in grado di formare eccellenze e competenze, e le istituzioni, ha consentito di intercettare risorse aggiuntive e di aggiudicarsi importanti progetti di ricerca, che creano lavoro e occupazione nel territorio e garantiscono la presenza dei nostri cervelli là dove si sono formati.

Due ricercatori, Filippo Giadrossich e Bruno Scano, sono stati finanziati dal Consorzio Universitario ed hanno preso servizio in via esclusiva a Nuoro, anche in qualità di docenti del Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari.

Altri tre borsisti/ricercatori, Matteo Mura, Luisa Carta e Cinzia Fois, sono stati finanziati dall’Agenzia Forestas in virtù di specifici accordi con il Consorzio e svolgeranno la ricerca in stretta sinergia con il Dipartimento di Agraria e l’Agenzia Forestas che oltre alle risorse metterà a disposizione i propri compendi forestali e tutors. Nello specifico si occuperanno di pianificazione, di implementazione della carta botanica della Sardegna, dello studio di coltivazioni arboree e di modelli di propagazione degli incendi in ambito forestale.

Gli altri tre ricercatori, il dott. Sergio Campus, il dott. Antonio Ganga e la dott.ssa Irene Piredda, hanno vinto le procedure di selezione per il progetto di ricerca “Sostenibilità Ambientale e Socio-economica delle utilizzazioni forestali nei cedui del Marganai”, finanziato dalla Regione Sardegna nell’ambito del programma “Progetto Strategico Sulcis”. 

L’unità di ricerca del progetto è coordinata dal prof. Filippo Giadrossich, del Dipartimento di Agraria, e vede la partecipazione di altri docenti dell’Università di Sassari presso il polo di Nuoro quali il prof. Roberto Scotti e la prof.ssa Raffaella Lovreglio. 

Il gruppo di ricercatori dottori di ricerca e laureati in scienze forestali, in prevalenza formatosi a Nuoro, svolgeranno la loro attività avvalendosi dei laboratori e delle strutture presenti presso il polo di Nuoro.

Vi saranno inoltre forti ricadute sugli insegnamenti impartiti in via esclusiva a Nuoro dal Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari.

Profili ricercatori

Filippo Giadrossich

Laurea: Scienze Forestali e Ambientali, Firenze

Dottorato: Firenze

Incarico attuale: docente di Idraulica Forestale, Nuoro.

Bruno Scano

Laurea: Scienze Forestali e Ambientali, Nuoro

Dottorato: Nuoro e Inghilterra (Fanham)

Incarico attuale: docente di Patologia Forestale, Nuoro.

Matteo Mura

Laurea: Scienze Forestali e Ambientali, Firenze

Dottorato: Nuoro e

Incarico attuale: Borsista di ricerca UniNuoro/Forestas, Nuoro .

Luisa Carta

Laurea: Scienze e Tecnologie Agrarie, Firenze

Dottorato: Nuoro

Incarico attuale: Borsista di ricerca UniNuoro/Forestas, Nuoro.

Cinzia Fois

Laurea: Scienze Forestali e Ambientali, Nuoro

Dottorato: Sassari

Incarico attuale: Borsista di ricerca UniNuoro/Forestas, Nuoro.

Sergio Campus

Laurea: Scienze Forestali e Ambientali, Firenze

Dottorato: Nuoro

Incarico attuale: Borsista di ricerca “Progetto Strategico Sulcis” Sassari/Nuoro.

Antonio Ganga

Laurea: Pianificazione e Gestione dell’Ambiente e del Territorio Rurale, Sassari

Dottorato: Nuoro

Incarico attuale: Borsista di ricerca “Progetto Strategico Sulcis” Sassari/Nuoro.

Irene Piredda

Laurea: Scienze Forestali e Ambientali, Nuoro

Dottorato: Nuoro

Incarico attuale: Borsista di ricerca “Progetto Strategico Sulcis” Sassari/Nuoro.

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A Carloforte sbarcano gli Stati Uniti. Gli chef a stelle e strisce saranno per la prima volta in assoluto tra gli otto paesi in gara al Girotonno, la rassegna dedicata alla valorizzazione dell’antica cultura di tonni e tonnare, da secoli legata al territorio, la cui 16^ edizione si svolgerà nell’isola di San Pietro dal 24 al 27 maggio. Su questa piccola isola della Sardegna, dal mare incontaminato e dal carattere unico, si trova una delle poche tonnare ancora attive nel Mediterraneo che vanta un’attività ininterrotta dal 1738. Saranno quattro giorni tra degustazioni, musica, cultura e grandi sfide di cucina all’insegna del tonno e della sua cultura millenaria.

Durante la rassegna, organizzata dal comune di Carloforte in collaborazione con l’agenzia di comunicazione Feedback di Palermo, e con il patrocinio di Sardegna Turismo, della Regione Sardegna, si rinnova l’antico rito della pesca del Tonno rosso – bluefin (Thonnus Thynnus).

Per la prima volta nella storia del Girotonno saranno 8 i paesi partecipanti alla gara internazionale di tonno. Saranno in gara sull’isola chef provenienti da Argentina, Francia, Giappone, Inghilterra, Italia, Russia e, novità assoluta, Lituania e Stati Uniti. Per l’Argentina in gara lo chef Leandro De Seta. La Francia porta a Carloforte lo chef Cyril Schambert accompagnato dagli studenti dell’Istituto alberghiero “La Hotoie” di Amiens. Il Giappone, campione in carica, gareggia con il maestro del sushi Masaki Okada. L’Inghilterra sarà guidata dagli chef Aaron John Billington e Charles Pearce. L’Italia è rappresentata dai sardi Salvatore Camedda, chef e patron del “Somu” e dallo chef Fabio Vacca. Esordio anche per la Lituania con gli chef Tadas Gailiunas e Arturas Samavicius. Prima volta assoluta al Girotonno anche per gli Stati Uniti che schierano ai fornelli gli chef Michael Filosa ed Elio Genualdo.

Sul palco, a condurre le sfide tra gli chef, lo chef e attore Andy Luotto e l’artista e conduttrice televisiva Ambra Pintore.

Gli chef presenteranno piatti di tonno cotto e crudo, giudicati da una giuria di esperti presieduta da Enzo Vizzari, direttore e curatore dal 2001 delle guide dell’Espresso “I Ristoranti d’Italia” e “I Vini d’Italia”. Fanno parte del panel di esperti Fiammetta Fadda, gastropenna del settimanale Panorama e contributing editor in Condé Nast per il mensile La Cucina Italiana, Lorenza Fumelli che dirige il magazine online Agrodolce.it , tra le maggiori riviste food italiane; Andrea Cuomo, inviato del quotidiano “Il Giornale”, per cui lavora da 22 anni, curando rubriche di gastronomia e vino; Giuseppe Carrus che lavora alla redazione del Gambero Rosso dal 2005, occupandosi principalmente di vino; Emanuele Scarci che scrive su Food 24-Il Sole 24 Ore e sul mensile Food sui temi della qualità del cibo italiano, su trend, consumi e regole europee; Tom Riby produttore e autore per “Great Italian Chefs” e collaboratore fisso di Monocle Radio; Saulius Pačekajus, di origini lituane, ha partecipato come giurato a diverse competizioni nazionali, tra cui la Beefeater MIXLDN 2017 Cocktail Competition e il Best Wine & Dessert Pairing Championship 2017; Roberta Schira è giornalista e autrice di 13 libri sul tema della cucina e della critica gastronomica e Marzia Roncacci, giornalista del Tg2 e conduttrice della trasmissione “Lavori in corso” su Rai2.

I visitatori del Girotonno hanno la possibilità di assaggiare tutti i piatti in gara partecipando come giurati popolari. Basta acquistare il biglietto di partecipazione alle manche del Tuna Competition (15 euro le semifinali, 20 la finale) per avere diritto ad un posto in platea, assistere alla gara internazionale di tonno e degustare le ricette dei paesi in gara, in abbinamento a vini sardi.

Tra le novità di questa edizione anche la presenza, a Carloforte, di grandi chef stellati che si esibiranno dal vivo in occasione dei cooking show proponendo le loro migliori ricette che saranno poi degustate dal pubblico in platea. Tra i protagonisti Andrea Aprea, due stelle Michelin, del ristorante Vun dell’hotel Park Hyatt a Milano che presenterà la ricetta “Tonno rosso: pizzaiola disidratata” e Andrea Berton, una stella Michelin, dell’omonimo ristorante a Milano che preparerà una ventresca di tonno con lattuga arrostita, crema di mandorle e oliva liquida. Lo chef bistellato Matteo Metullio, il più giovane chef italiano ad avere conquistato la stella Michelin, del ristorante La Siriola di San Cassiano (Bolzano) sulle Dolomiti si esibirà insieme al suo sous chef Davide De Pra e allo chef Achille Pinna di Sant’Antioco dando vita ad una “Variazione di tonno a 6 mani”.

E ancora sul palco di Carloforte arriva Giorgione, protagonista della serie televisiva sul canale satellitare dal titolo “Giorgione, Orto e Cucina” che farà assaggiare ai visitatori del Girotonno la sua calamarata con tonno alla romana, il carlofortino Luigi Pomata, uno dei migliori chef sardi e maestro nella cucina del tonno e lo chef e attore italo-americano Andy Luotto preparerà un arrosto di tonno con patate. Tra i protagonisti anche due carlofortini, Secondo Borghero, del ristorante Tonno di Corsa, che presenterà al pubblico la sua ricetta di trippa di tonno e il maestro gelatiere Lorenzo Ingenuo che firmerà una sua specialità dal titolo, “Rais: gelato crema al tonno”, un gelato gastronomico che si sposa anche con le ricette salate. Infine, un momento sarà dedicato alla cucina giapponese, con il maestro Haruo Ichikawa e lo chef Lorenzo Lavezzari, i vincitori dell’ultima edizione dell’evento che presenteranno il Tekka Don: chirashi sushi, una ciotola di riso con 3 tagli di tonno condito con sesamo wasabi e zenzero. A condurre tutti gli appuntamenti sul palco saranno Ambra Pintore, uno dei volti più noti della televisione sarda Videolina ed Andy Luotto.

L’Expo village, sul lungomare e lungo le stradine del centro storico di Carloforte (Banchina Mamma Mahon, corso Cavour) offre ai visitatori la possibilità di fare shopping, ogni giorno fino a mezzanotte, tra le specialità agroalimentari locali e i prodotti dell’artigianato sardo.

Ancora novità sulla banchina Mamma Mahon, sede delle degustazioni di tonno rivolte a tutti i visitatori della rassegna. Oltre alle ricette della tradizione sarda, quest’anno si potranno assaggiare anche le ricette della gastronomia giapponese, che da sempre apprezza il tonno rosso, il thunnus thinnus, uno degli ingredienti fondamentali della cucina del Sol Levante. Due i punti di degustazione che interpreteranno al meglio i sapori del grande corridore dei mari: I sapori di Sardegna, con piatti proposti dallo chef Carlo Biggio della Mamma Fina Osteria moderna di Cagliari e La cucina giapponese che vede all’opera il maestro Haruo Ichikawa e lo chef Lorenzo Lavezzari con ricette tipiche del Sol levante tra cui il Shimabara maguro somen, piatto vincitore dell’ultima edizione del Girotonno.

Tra le novità di quest’anno anche il Tuna wine bar. In piazza Carlo Emanuele III si potranno degustare i migliori vini sardi in abbinamento a specialità dell’isola. Il costo del biglietto è di 8 euro e dà diritto a due degustazioni, un porta calice e un bicchiere. Il wine bar è aperto dalle ore 12.00 alle 15.00 e dalle ore 19.00 alle 23.30. Ogni giorno l’happy hour con specialità della gastronomia sarda.

I visitatori del Girotonno avranno la possibilità di conoscere le bellezze dell’isola di San Pietro attraverso diversi itinerari di trekking, in mezzo alla natura e tra i vicoli di Carloforte.

Anche quest’anno torna all’interno del Girotonno il Girobuskers International, la rassegna internazionale di arte di strada con acrobati, giocolieri e artisti provenienti da tutto il mondo. Il programma e la direzione artistica delle esibizioni sono affidati all’associazione Botti Du Schoggiu di Carloforte, all’Ufficio Incredibile di Parma e al Teatro del Sottosuolo di Carbonia.

Al tramonto del sole spettacoli, musica e concerti gratuiti sul palco allestito in corso Battellieri. Giovedì 24 Maggio si comincia con “Banditi e Campioni”, un concerto tributo a Fabrizio De Andrè e Francesco De Gregori. Venerdì 25 sbarcano a Carloforte due star della musica dance: Prezioso e Fargetta che si “sfideranno” a colpi di consolle. Sabato 26 maggio l’appuntamento più atteso, quello con “il diablo”, Piero Pelù, storico frontman dei Litfiba alla prima tappa del suo Warm Up Tour. Ad accompagnarlo sul palco i Bandidos (Giacomo Castellano alla chitarra, Luca Martelli alla batteria e a i cori e Ciccio Licausi al basso). Chiuderà il concerto di Pelù la band dall’anima sarda GolaSeca. Domenica 27 maggio, infine, saranno protagonisti band e musicisti locali.

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Nel corso della nottata, a Villacidro, per cause verosimilmente di origine dolosa, sono andate a fuoco quattro autovetture di altrettante persone del posto e precisamente:
1) alle ore 00.30 circa, nella via Pineta, i veicoli Hyundai Tucson e Fiat Panda;
2) alle ore 01.45 circa, nella via Di Vittorio, i veicoli Fiat Punto e Fiat Doblò, rispettivamente di due persone del posto.
Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco del distaccamento di Sanluri ed i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia CC.
Sono in corso le indagini avviate dalla Stazione dei carabinieri di Villacidro.

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Oltre 50 milioni risparmiati nel 2016, poco meno di 42 milioni nel 2017, la perdita di esercizio che passa da 328.372.000 del 2015 a 258.405.000 del 2017. Sono i risultati del Piano di riorganizzazione e di riqualificazione del servizio sanitario regionale, approvato nel 2015 e aggiornato nel 2017 (con ulteriori risparmi). Partendo dai risultati positivi ottenuti nella razionalizzazione e nel controllo della spesa, la Giunta regionale ha approvato un ulteriore aggiornamento del Piano, che prevede le azioni programmate e regolarmente portate a temine, quelle che richiedono tempi di realizzazione più lunghi (obiettivi di risparmio rinviati massimo entro il 2021), lo stralcio per interventi sui quali l’apparato amministrativo e le aziende non possono incidere.

Gli obiettivi assegnati dal Piano di riqualificazione del servizio sanitario sono stati raggiunti per l’80% nel suo primo anno di operatività, con criticità legate al sistema degli acquisiti, a causa delle proroghe improprie portate avanti per anni. Importanti risparmi sono stati ottenuti sulla spesa farmaceutica: le azioni sulla convenzionata hanno prodotto quasi 22 milioni di euro di risparmi (circa 6 milioni in più di quanto previsto), mentre le altre azioni hanno determinato oltre 18 milioni di risparmi sui 20 previsti.

«Abbiamo raggiunto risultati concreti senza tagliare servizi, né peggiorare l’assistenza alle persone – commenta l’assessore della Sanità, Luigi Arru – anzi, come accaduto nel settore farmaceutico, abbiamo ottenuto risparmi considerevoli nonostante le maggiori spese che abbiamo avuto scegliendo di comprare i farmaci per la cura definitiva dell’epatite C con risorse nostre. La riduzione del disavanzo ha rappresentato un importante sforzo di razionalizzazione anche in considerazione del fatto che nel 2016 e 2017 abbiamo fatto fronte alla spesa per l’erogazione dei nuovi LEA (tra cui i vaccini), nonché agli oneri per i rinnovi contrattuali del personale dipendente e convenzionato. E tutto questo – ha concluso Luigi Arru – senza introdurre alcun ticket, imposto dallo Stato alle Regioni sottoposte a controllo dei conti.»

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Questa mattina, nella sede elettorale della coalizione che appoggia la candidata sindaca Valentina Pistis, si è tenuta una conferenza stampa sul disastro della sanità iglesiente. All’incontro hanno partecipato Paride Reale ed Alberto Cacciarru.

«La chiusura degli ospedali cittadini sono il prezzo inaccettabile che la nostra città sta pagando a causa di una maldestra gestione della sanità da parte del Partito democratico – ha detto Valentina Pistis -. Un lungo elenco di criticità mai affrontate. La chiusura del presidio Santa Barbara, la cancellazione dei tanti servizi, la chiusura del laboratorio, il disastro della ristrutturazione del CTO, avvenuto senza i dovuti controlli, il dramma delle liste d’attesa, la carenza del personale infermieristico e medico, l’assenza di una politica per il territorio. Una sanità, quella iglesiente e sulcitana, che non è in grado di offrire i livelli di assistenza previsti dalla legge. I colpevoli sono, senza ombra di dubbio, la Giunta Regionale e l’assessore Luigi Arru, il sindaco di Iglesias, silente per cinque lunghi anni, gli Amministratori che si sono succeduti.»

«Non sono servite le marce, non sono servite le tante mozioni, interpellanze, interrogazioni e proposte – ha aggiunto Valentina Pistis -. Il sindaco di Iglesias e la sua Giunta monocolore del Partito democratico sono stati sordi a qualsiasi appello. Non sono serviti nemmeno le sollecitazioni accorate dei dipendenti. Contro il martello demolitore del Partito democratico non c’è stato nulla da fare. Basta scorrere le immagini del CTO per capire in quale stato di degrado è caduta la sanità Iglesiente. E’ indispensabile ricreare la cultura della qualità in sanità, restituendo l’eccellenza alla nostra città. Proponiamo, ancora una volta, una ristrutturazione vera, immediata e controllata del CTO, riequilibrio dei servizi tra Iglesias e Carbonia, la progettazione del nuovo ospedale, ed uno studio epidemiologico, decisivo per programmare le risposte adeguate. Dunque, chiediamo che il sistema sanitario iglesiente faccia un salto di qualità andando a scegliere quali risposte sanitarie può dare al cittadino e dove gliele può dare. Esistono risposte sanitarie domiciliari, ne esistono altre che possono essere fruite nelle strutture territoriali, altre che hanno riferimento negli Ospedali. L’unico ospedale rimasto ad Iglesias, come nel passato, deve diventare centro regionale di riferimento, la cui perfetta efficienza è ancora più indispensabile in una regione che ha il mare come confine geografico.»

«E’ evidente che questi obiettivi richiedono la piena integrazione nel sistema di tutte le professionalità che vi operano e richiedono la piena collaborazione e la condivisione della mission aziendale nelle ASSL. La creazione di un clima virtuoso di collaborazione nel sistema non sembra dunque un elemento estraneo rispetto alla possibilità di raggiungere gli obiettivi – ha concluso Valentina Pistis – La gestione del laboratorio analisi, dopo il crollo, è solo un esempio del mal governo. La lettera inviata dai dipendenti al Commissario Fulvio Moirano è un segnale dello sconforto che oramai regna tra il personale.»

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La notizia arrivata da Roma, sulla proroga degli ammortizzatori sociali approvata dal Governo su proposta del presidente del Consiglio dei ministri Paolo Gentiloni e del ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, per le imprese operanti in un’area di crisi industriale complessa, fino al 31 dicembre 2018, è stata accolta positivamente dall’assemblea dei lavoratori ex Alcoa, riunitasi questo pomeriggio nel salone dell’Oratorio Don Bosco, a Carbonia, per una valutazione dell’esito dell’incontro svoltosi la scorsa settimana al ministero dello Sviluppo economico.

Al termine della riunione, abbiamo intervistato i rappresentanti delle quattro organizzazioni sindacali: Roberto Forresu della Fiom-Cgil, Angelo Diciotti della Cub, Vincenzo Marroccu della Uilm-Uil e, infine, Manolo Mureddu, della Fsm-Cisl.

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Il Consiglio dei ministri, riunitosi questa mattina a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del presidente Paolo Gentiloni, segretario la sottosegretaria alla Presidenza Maria Elena Boschi, su proposta del presidente Paolo Gentiloni e del ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda, ha approvato disposizioni urgenti per l’ulteriore finanziamento degli interventi di cui all’articolo 1, comma 139, in materia di ammortizzatori sociali, con particolare riferimento alle imprese operanti in un’area di crisi industriale complessa, tra le quali c’è Portovesme.

Il provvedimento, che ha esteso gli ammortizzatori sociali fino al 31 dicembre 2018, si è reso necessario per garantire, anche dal punto di vista finanziario, la prosecuzione degli interventi già previsti con la legge di bilancio 2018 (legge 27 dicembre 2017, n. 205). A tale fine sono state stanziate risorse pari a 9 milioni di euro a carico del Fondo sociale per occupazione e formazione.

«Il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali per i lavoratori delle aree di crisi complessa in Sardegna è l’esito positivo di un percorso che abbiamo seguito costantemente. E come nel caso dei lavoratori dell’ex Alcoa, è strumento essenziale per garantire un supporto immediato a chi è maggiormente in difficoltà mentre si lavora per il riavvio – ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru -. Il ministro Calenda ha mantenuto gli impegni presi con noi, con i lavoratori e con l’azienda. Ora anche noi, dopo tanto lavoro fatto insieme, come sempre continueremo a mantenere gli impegni presi con i lavoratori, a maggior ragione davanti all’incertezza del quadro politico nazionale. Comunque vada – ha concluso Francesco Pigliaru -, il nostro interesse è portare a casa il risultato.» 
«Si tratta di un provvedimento molto importante per la Sardegna – ha aggiunto l’assessore del Lavoro Virginia Mura -. Questo decreto e la sua dotazione finanziaria, pari a 9 milioni di euro, ci permette di mettere in sicurezza centinaia di lavoratori e le loro famiglie nelle Aree di crisi complessa del Sulcis e di Porto Torres, assicurando la prosecuzione nella fruizione degli ammortizzatori sociali e garantendo loro tranquillità e sostegno economico, in attesa che le loro aziende riprendano l’attività produttiva.»
«Le aree di crisi complesse – ha commentato l’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras – hanno iniziato a sviluppare tutto il loro potenziale. A brevissimo partiranno anche le call di Invitalia per le manifestazioni di interesse a investire da parte di imprese italiane o estere. Tutto ciò aiuterà a consolidare ed espandere il tessuto produttivo in quei territori. Iniziative che si affiancano alla misura di proroga degli ammortizzatori sociali per tutto il 2018 attuata dal Governo Gentiloni su input del ministro Calenda.»

 

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Il caso dei docenti con la valigia arriva in Consiglio regionale.
Con una mozione
 presentata dal consigliere regionale Francesco Agus, primo firmatario, e sottoscritta dai consiglieri Annamaria Busia, Pierfranco Zanchetta ed Antonio Gaia, si cerca una soluzione per i docenti sardi assunti con la Buona Scuola ma trasferiti  lontano da casa.

«La situazione è molto delicata – premette Francesco Agus – bisogna intervenire urgentemente prima che si metta in moto la macchina organizzativa per il prossimo anno scolastico. Contiamo circa 70 docenti, tra quelli trasferiti fuori provincia o direttamente nella penisola: non sono numeri che impediscono di trovare una soluzione ad hoc senza stravolgere le lunghe e complesse procedure messe in campo ogni anno dal MIUR. Gli insegnanti sardi servono qui in Sardegna, per la scuola sarda. Ne abbiamo bisogno, hanno già alle spalle lunghi anni di insegnamento nelle scuole dell’isola e ulteriori titoli professionalizzanti,  non ha senso trasferirli nella penisola e farne arrivare da noi da altre parti d’ Italia. Ci perdiamo tutti, economicamente, in qualità della vita di numerose famiglie, e in qualità dell’insegnamento per i nostri ragazzi.»

Per i firmatari esistono strade percorribili per il rientro di tutti i docenti sardi.
«Abbiamo concordato con gli insegnanti che si stanno occupando del problema una serie di azioni attuabili con il coinvolgimento della Giunta regionale e del Ministero – aggiunge Francesco Agus -. Con il MIUR abbiamo già dimostrato di poter strappare accordi a nostro vantaggio, come l’acquisizione dei punteggi per le graduatorie per i docenti impegnati nell’ambito dell’intervento “Tutti a Iscol@”. E proprio l’ultima intesa sul progetto regionale contro la dispersione scolastica  ci fornisce un ulteriore strumento a nostra disposizione per il rientro dei docenti trasferiti.»

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Lunedì 14 maggio verrà ripristinata la fermata degli autobus urbani in via Manno, a Carbonia. Un risultato raggiunto in seguito alle numerose interlocuzioni portate avanti dall’Amministrazione comunale con l’Arst (Azienda Regionale Sarda Trasporti).
Il sindaco, Paola Massidda, ha espresso soddisfazione per un intervento che era stato annunciato dal primo cittadino in risposta a un’interpellanza presentata dall’opposizione nel corso della seduta del Consiglio Comunale del 27 febbraio scorso: «Il passaggio degli autobus urbani consentirà di collegare in maniera più agevole il centro storico con il Centro intermodale, riducendo anche i tempi di percorrenza e venendo così incontro alle richieste dei cittadini».
Il ripristino della fermata dei bus (modello Pollicino) si inscrive nell’ambito di una serie di lavori di riqualificazione che, da ottobre dello scorso anno, stanno interessando via Manno, via Roma e via Ala Italiana. Gli interventi sono finalizzati a migliorare la segnaletica stradale orizzontale e verticale. In particolare, nel tratto iniziale di via Manno, in prossimità dello stabile del Comune, è stata posizionata la palina elettronica che, a partire da lunedì 14 maggio, informerà in tempo reale i cittadini sui tempi di arrivo del mezzo pubblico.
«Via Manno, dunque, si sta rifacendo il look, con l’obiettivo di tornare ad essere il cuore pulsante del commercio della città – ha detto l’assessore dei Lavori pubblici e delle Manutenzioni, Gian Luca Lai -. Nel mese di marzo scorso, nel lato portici, sono stati disegnati 6 nuovi stalli per parcheggi, limitati a 15 minuti di sosta, un intervallo di tempo studiato per consentire il massimo ricambio della clientela che si reca nei negozi della via, oltre a favorire le attività di carico-scarico delle merci. La riqualificazione di via Manno presenta novità in grado di garantire una migliore fruibilità del traffico veicolare, un aumento del numero dei parcheggi gratuiti e il ripristino delle fermate dei bus urbani. Siamo convinti – ha concluso Gian Luca Lai – che la nuova regolamentazione possa produrre benefici sia a favore degli esercenti che dei clienti.»
Il rinnovamento della segnaletica stradale comprende anche le strade limitrofe a via Manno. In particolare, in via Ala Italiana e in via Roma sono stati posizionati specifici cartelli indicanti la presenza di parcheggi gratuiti nel sottopiano degli edifici a torre di piazza Marmilla.
I cittadini sono invitati a rispettare la segnaletica e l’ordinanza, la n. 234 del 2 ottobre 2017, che prevede la limitazione della sosta a 15 minuti e il divieto di accesso in vico Manno. Affinché il servizio di fermata degli autobus possa essere svolto con regolarità, si chiede di lasciare liberi gli spazi dedicati alla sosta dei mezzi pubblici.

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Venerdì 11 maggio, nella Biblioteca comunale di Carbonia, alle ore 18,00, nell’ambito della rassegna “Carbonia scrive”, si terrà la presentazione del libro di Gianluca Medas: Schillelé.

Dialogherà con l’autore, il vicedirettore della Gazzetta del Sulcis, Carlo Martinelli. Parteciperà all’evento l’assessore della Cultura, Sabrina Sabiu.

Attraverso le esperienze di uno Schillelè, un ragazzo di periferia, l’Autore ci racconta Cagliari negli anni Sessanta e Settanta con gli occhi di un bambino. Una città ancora pura, ingenua e nel pieno della sua ricostruzione dove il nostro Schillelè cerca di scoprire il mondo misterioso degli adulti. Con la modernità e il boom economico cambia tutto. Arrivano la droga, l’aids, le retate della polizia e la città perde la sua spontaneità. Il libro di Medas è un affascinante affresco di un mondo in transizione, un viaggio in una città contaminata dal contatto con la modernità. Schillelè si fa adulto ma non perde la sua naturalezza, continuando a sorprendersi di fronte agli eventi e alle persone che popolano la sua città.

Schillelé racconta di quartieri popolari, di malandrini e innamoramenti platonici, di ambizioni che sbattono contro la realtà (e il Conservatorio), e di come si diventa adulti. Il tono stesso è quello di una confidenza, senza lungaggini o velleitarismi stilistici, con l’immediatezza di chi non vuol dimostrare nulla; perciò gli aneddoti, tutti, hanno il pregio di una levità nostalgica che accenna, evoca, spesso ammettendo sbagli e tardivi ravvedimenti.

Si fluttua tra l’alto e il basso: i tormenti dell’adolescenza, la ribellione, la solidarietà, la carezza della poesia sui fatti della vita, persino i più comuni; ma anche l’astuzia, i compromessi forzati o l’istintiva autodifesa rispetto alla malattia di un amico. C’è l’artista maturo, dietro, e una città – Cagliari – rappresentata nei suoi mutamenti, nei suoi rituali, talvolta nei suoi vizi. Un’epoca che sembra lontanissima, quando i bambini venivano ricoverati al Macciotta, per strada c’erano i telefoni pubblici, allo stadio si andava all’Amsicora e chi guidava la Cinquecento doveva impratichirsi nella doppia debraiata.

Medas girovaga per i tuguri di Villanova, cresce in palcoscenici di luoghi poveri, ancora semisepolti da macerie; trasloca in Via Quirra, in Via Is Maglias, poi a Samassi, e questo sembra già prepararlo a un’ardua collocabilità tra l’identità di cittadino e quella di “biddunculo”. Così il suo sentire diverso, che si misura nei bar, al capolinea di Piazza Matteotti o in una barberia di allegri pettegoli. In Schillelé, i cagliaritani ritrovano Piazza Pirri, i carri della Gioc, il Bastione con i santoni del bongo, e gli Anni Ottanta dell’eroina con i primi casi di AIDS.

Tutto è modulato, però, dall’ironia di uno sguardo curioso, che azzarda sogni, dalla vitalità di un ragazzino che sfida il bullo Polifemo, ma, al momento giusto, sa darsela a gambe. Non un eroe, insomma, ma un uomo di profondi sentimenti, e di fantasia; disposto a sorridere con tenerezza non solo degli altri, ma soprattutto di sé stesso.

Sul terreno abbandonato degli Ambu si potevano trovare tesori bizzarri, di ogni tipo, dai giornaletti porno ai telai dei motorini, dalle borsette rubate alle siringhe ancora insanguinate.Lì, tra i canneti, tutti i ragazzini avevano fumato le loro prime sigarette…