22 December, 2025
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Nonostante la crisi non ancora alle spalle, le incertezze dei mercati nazionali e internazionali, le difficoltà nel reperire credito e affrontare la burocrazia, loro continuano a credere nell’impresa, creando, migliorando e vendendo prodotti e servizi in tutta la Sardegna, nel resto dell’Italia e in molte parti del Mondo. Lo fanno anche scambiandosi idee, esperienze, collaborazioni ma anche concretizzando il passaggio di testimone con genitori o nonni.

Sono i 2.918 artigiani under 35 della Sardegna che, in rappresentanza del 17,2% di tutte le imprese giovanili presenti nell’Isola, sono attivi nella ristorazione, (16,1%), nelle costruzioni e nella cura del paesaggio (14,4%), nei servizi alla persona (10,5%), nelle produzioni alimentari (9,4%), nella riparazione, manutenzione e installazione di macchine e apparecchiature (9,3%), nei lavori specializzati delle costruzioni (8,6%) e della costruzione di edifici (8,4%), nelle riparazioni di strumenti informatici e strumenti per la casa (6,7%) e in tante altre attività.

La maggior parte di questi, il 20,5% opera nel nord Sardegna (1.110 imprese nella provincia di Sassari e Olbia), il 16,4% in quella di Cagliari (991 realtà), il 15,4% a Nuoro (609) e il 15,3% (218 aziende) a Oristano.

Sono invece circa 3.500 le imprese familiari della Sardegna interessate al passaggio generazionale nei prossimi anni a conferma di come in Sardegna il valore dell’artigianato si trasmetta di padre in figlio.

Per discutere di tutto questo e del presente e futuro delle realtà under 35, e per riflettere della gestione dell’impresa familiare e del passaggio generazionale, le giovani imprese associate a Confartigianato in Sardegna, si sono ritrovate oggi a Cagliari presso la sala congressi insieme al Presidente Regionale di Confartigianato Imprese Sardegna, Antonio Matzutzi, e al Presidente Nazionale dei Giovani Imprenditori di Confartigianato, Damiano Pietri, per conoscere i risultati della ricerca realizzata dalla Ricercatrice dell’Università di Cagliari, Michela Floris su “Le imprese familiari. Fisionomia di un fenomeno in evoluzione”.

Secondo i dati più recenti sul “passaggio di testimone” nell’Isola, dossier elaborato dall’Ufficio studi di Confartigianato Sardegna su dati Istat, nella nostra regione sono ben 3.454 le imprese a conduzione familiare interessate da un passaggio generazionale entro il 2018, il 19,4% delle imprese familiari totali nella regione.

Quello della trasmissione dei valori e delle competenze di generazione in generazione è un fenomeno che in Sardegna prevale soprattutto nei “servizi” e nelle “costruzioni”. Nel primo caso, il fenomeno riguarda il 19,4% delle piccole imprese regionali, mentre nel secondo le realtà sarde coinvolte sono il 14,3% del totale.

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Con un omaggio al “Grande” François Couperin, di cui quest’anno ricorrono i 350 anni dalla nascita, proseguono a Cagliari gli appuntamenti con Echi lontani, il festival dedicato alla musica antica suonata con strumenti storici nei luoghi più suggestivi della città.

L’appuntamento è domani (sabato 24 marzo) e domenica 25 marzo, alle 21.00, nella Chiesa di Santa Maria del Monte dove l’ensemble L’Iride ricerca continua per la musica antica, apre la sezione “Capitali Europee del Barocco nel 2018” dedicata a Parigi.  Per l’occasione di Couperin sarà eseguito integralmente in doppio concerto la monumentale opera Les Nations a cui si aggiungono i concerti Apothéose di Lully e Apothéose de Corelli.

Nei due concerti L’Iride suonerà in una formazione composta oltre che dal suo fondatore, nonché direttore artistico del festival, Dario Luisi, anche da Gabriele Toscani (violino barocco), Marco Vitale (clavicembalo), Rosita Ippolito (viola da gamba).

Dopo gli appuntamenti del fine settimana Echi lontani torna mercoledì 28 marzo nella Chiesa di San Michele, con il primo dei concerti della sezione “Pasqua a Cagliari”.

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«Una summa di tutte le opere artistiche presentate da venti pittori che rivestono un ruolo importante nel panorama locale, nazionale e internazionale.»

Così il sindaco Paola Massidda ha annunciato che sabato 31 marzo, alle ore 18.00, verrà inaugurata una grande mostra collettiva di pittura negli spazi espositivi situati all’interno della Biblioteca comunale di viale Arsia.

Alla rassegna parteciperanno i venti artisti che, dal 15 dicembre 2017 al 23 marzo 2018, sono stati protagonisti dei cinque appuntamenti previsti – con cadenza quindicinale – nell’ambito della mostra pittorica intitolata “sOttosOpra – l’arte in Libertà controllata”, svoltasi nei locali dell’Italy Snack & Wine Bar di viale Arsia. 

La conduzione della serata inaugurale della mostra collettiva sarà affidata ad Antonella Secci.

La mostra “sOttosOpra – l’arte in Libertà controllata” è stata organizzata dal gruppo culturale dei “Liberi Pensatori” con il patrocinio del comune di Carbonia. «Siamo soddisfatti per l’organizzazione di una nuova iniziativa culturale e artistica capace di dare lustro alla nostra città che, con questa mostra collettiva, sarà il punto di riferimento nel campo pittorico del Sud Sardegna. L’Amministrazione comunale desidera ringraziare Paola Matta, Carlo Giancola, Alfredo Mussetti, Daniela Matta e Salvatore Filia, pittori originari di Carbonia che, da che da diversi anni, si sono distinti per la promozione di iniziative allo scopo di rafforzare e intensificare il rapporto che lega la nostra Città con il mondo culturale», ha affermato l’assessore alla Cultura Sabrina Sabiu.

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Il capogruppo regionale dell’Udc Gianluigi Rubiu non risparmia critiche al disegno di legge sull’Urbanistica predisposto dalla Giunta regionale.

«Si tratta – spiega Gianluigi Rubiu – di una legge che ambisce a diventare unica e semplificativa, racchiudendo tutte le norme del comparto edilizio. Con questo disegno si rischia di mettere ulteriormente in ginocchio un settore strategico dell’economia sarda con l’edilizia che potrebbe essere ingessata da un insieme di norme restrittive e vincolante. La maggioranza intende imporre un caos semplificativo in una dei settori maggiormente colpiti dalla crisi.»

«Nell’impianto della legge si registra – aggiunge Gianluigi Rubiu – un eccessivo e indiscriminato  ricorso allo strumento della conferenza di servizi, con un utilizzo fuorviante della concertazione. Perché valori del paesaggio, territori costieri e vocazione agricola dovrebbero essere i temi di crescita e sviluppo invece sono dei concetti utilizzati per congelare o, peggio ancora, anestetizzare il territorio sardo.»

«A distanza di dieci anni dal varo del piano paesaggistico – sottolinea ancora Gianluigi Rubiu – si tenta di completare l’opera con una  legge disorganica e punitiva. Gli unici aspetti di coerenza sono dei doppioni ai principi già utilizzati nei diversi tasselli del piano casa. La legge snatura i piani urbanistici comunali, sottraendo alle amministrazioni locali il compito di decidere sul loro territorio. La tanto proclamata “Analisi dei fabbisogni” racconta di una Sardegna unica e uguale, senza tenere minimamente conto delle esigenze delle zone interne sempre più disabitate, e con una forte incidenza dello spopolamento. Non si nota nessun passo avanti sulle zone turistiche. C’è poi la mortificazione e penalizzazione delle aree agricole – conclude Gianluigi Rubiu -, concepite come un deserto perenne senza prospettive di sviluppo.»

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Sarà Simona Molinari la madrina del 14° Premio Bianca d’Aponte, l’unico concorso in Italia dedicato alla canzone d’autore femminile, che si terrà ad Aversa il 26 e il 27 ottobre 2018.

L’annuncio è stato dato nel corso della serata romana del “Premio Bianca d’Aponte in tour”, un trittico di appuntamenti per presentare il nuovo bando di concorso del Premio. Iniziato a Milano il 7 marzo, il piccolo tour si concluderà il 9 aprile a Napoli con un evento speciale al teatro Piccolo Bellini, dove verrà anche annunciato il nome del nuovo direttore artistico dopo la scomparsa, un anno fa, di Fausto Mesolella che ha diretto il Premio sin dalla sua nascita.

Simona Molinari, napoletana di nascita, è una cantante e compositrice di grande rilievo della scena jazz e elettro-swing italiana. Due volte al Festival di Sanremo, vanta numerose collaborazioni con artisti di calibro internazionale come Al Jarreau, Gilberto Gil, Andrea Bocelli, Lelio Luttazzi, Fabrizio Bosso e Danny Diaz. Ha appena pubblicato il nuovo singolo ‘Maldamore’.

Il suo nome si aggiunge a quello delle altre prestigiose madrine del d’Aponte, come Paola Turci, Irene Grandi, Ginevra di Marco, Cristina Donà, Nada, Elena Ledda, Petra Magoni, Rachele Bastreghi, Andrea Mirò, Rossana Casale, Mariella Nava, Fausta Vetere e Brunella Selo.

Saranno proprio queste ultime due le protagoniste, insieme ad alcune delle passate finaliste del Premio, della tappa partenopea del d’Aponte in tour, in programma il 9 aprile. Una serata tutta al femminile che vedrà sul palco anche Momo e Federica Morrone (vincitrici del d’Aponte nel 2009 e nel 2017), Fede ‘N’ Marlen (Premio della critica ‘Fausto Mesolella’ 2017), Lea, Katres e Alfina Scorza (tutte premiate negli anni scorsi). L’evento è realizzato da BeQuiet, un progetto nato nel 2012 da un’idea dell’artista Giovanni Block, che ha intercettato l’esigenza di creare attorno alla canzone d’autore partenopea un vero e proprio circuito, fatto non solo di pubblico, ma anche di addetti ai lavori e appassionati. 

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«Apprendiamo che prima della seduta del Consiglio comunale del 23/03/2018, si è dimessa l’assessore al personale Paola Argiolas, senza specificare i motivi della sua decisione. Di fronte alle ennesime dimissioni in seno alla Giunta a 5 stelle guidata da Paola Massidda, non ci si può non domandare cosa stia accadendo all’interno dell’Amministrazione comunale di Carbonia.»

Inizia così una nota del segretario cittadino di Carbonia del Partito democratico, sulle dimissioni dell’assessore degli Affari Generali e del Personale del comune di Carbonia, Paola Argiolas.

«Non sono passati neanche due anni da quando il Movimento 5 Stelle si è insediato in Comune e da allora si contano 5 assessori dimissionari (su 7), varie dimissioni dai ruoli di Presidenza delle commissioni consiliari, un consigliere comunale dimesso, la dimissione dell’ex presidente del Consiglio – aggiunge l’ex assessore dello Sport della Giunta Casti -. Sono numeri che certificano la totale incapacità del sindaco Paola Massidda di tenere unita la sua maggioranza e la sua Giunta. Sono numeri che si devono accostare a quelli di una città che è sempre più allo sbando, nella quale le uniche decisioni politiche prese vanno nella direzione del taglio dei servizi, dello smantellamento totale dei servizi sociali cittadini e da quest’anno anche la novità dell’aumento delle tasse.»

«Riteniamo che i cittadini di Carbonia abbiano il diritto di conoscere le motivazioni per cui ci sono state così tante dimissioni da due anni a questa parte. Riteniamo che il Movimento 5 Stelle di Carbonia non possa più nascondersi dietro i “motivi personali” per giustificare la moria di assessori della Giunta Massidda. Riteniamo che il Sindaco in prima persona debba comunicare ai cittadini cosa sta avvenendo in Comune e debba rassegnare le sue dimissioni, per manifesta incapacità di amministrare la città di Carbonia e di tenere unita la sua maggioranza.

E’ ora che lo si dica apertamente: il sindaco Paola Massidda è inadatta al ruolo che sta ricoprendo e i consiglieri comunali che continuano a sostenerla sono complici di questo sfascio. Non si gioca con la vita dei cittadini di Carbonia – conclude Fabio Desogus -, il sindaco Paola Massidda abbia un sussulto di dignità e rassegni le sue dimissioni o i consiglieri comunali di maggioranza la sfiducino. Carbonia non merita questo.»

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«Avanti un altro… Si è dimesso l’assessore al Personale, ormai non si contano gli assessori che hanno abbandonato la barca dell’Amministrazione comunale che scivola nell’abisso del ridicolo, portando con sé, purtroppo, l’intera Città.»

Sono queste le prime parole di commento dell’ex sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, in un post pubblicato su facebook, alle dimissioni dell’assessore degli Affari Generali e del Personale della Giunta Massidda, Paola Argiolas.

«L’unico responsabile di tutto ciò – ha aggiunto Giuseppe Casti – è il sindaco Paola Massidda che conferma la propria incapacità di guidare la Giunta e di far fronte ai problemi di Carbonia, che, a causa Sua, negli ultimi mesi, si sono aggravati.»

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«Il sindaco di Carbonia ha raggiunto un risultato incredibile…ha fatto cinquina. Mi spiace farle constatare che amministrare la città non equivale a giocare a tombola.»

Fabio Usai, capogruppo di opposizione, lo ha detto questa mattina, rivolto al sindaco di Carbonia, Paola Massidda, dopo le dimissioni del quinto dei sette assessori, Paola Argiolas, con i quali la Giunta monocolore del Movimento 5 Stelle aveva iniziato ad amministrare la città di Carbonia il 5 luglio 2016.

«Constatiamo l’ennesima prova di instabilità e inadeguatezza di questa Giunta», ha concluso Fabio Usai, il consigliere più votato alle elezioni del 5 giugno 2016 con 867 preferenze.

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LA NOTIZIA

Questa sera, alle ore 19.00, la sede dell’Associazione culturale OMA (Opus Music & Art) in via Sanzio, 89 a Carbonia, ospiterà la Band “Chiodi Blu” che presenterà “7”.

“7” è il primo disco della band CHIODI BLU. Loro sono: Monica Mureddu, voce; Alessandro Murgia, chitarra; Marco Mancini, chitarra; Diego Soddu, basso; Paolo De Liso, drum-set; per l’evento di Carbonia suonerà il basso Maurizio Bonetti.

Il disco, con già 3 videoclip e 3 teaser pubblicati su youtube, è in concorso per il miglior Videoclip italiano autoprodotto su “Videoclip Italia contest” ed è stato già notato da alcune etichette discografiche della penisola.

«Il disco evoca sonorità appartenenti alla galassia dell’alternative rock e alla musica d’autore. Il ritorno all’arte come sperimentazione, improvvisazione e condivisione per una forma canzone-strumento di narrazione della realtà contemporanea ispirata a sonorità metropolitane e contaminata da altri linguaggi espressivi come il fumetto, il teatro e la cinematografia.»

La copertina è firmata dal punk artist internazionale, Graziano Origa.

Il disco è prodotto dall’associazione di Carbonia OMA (Opus Music & Art).

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Nuovo appuntamento culturale alla biblioteca comunale di piazza dei 45. In programma per lunedì 26 marzo alle ore 17, infatti, ci sarà l’incontro con Laura Bonalumi, autrice del libro “Voce di lupo”, edizioni Piemme 2017.

La scrittrice milanese, autrice di libri per ragazzi, illustrerà il suo romanzo che, in questi giorni, viene presentato nelle scuole medie inferiori e superiori del Nord Sardegna.

Attraverso un linguaggio semplice, diretto ed estremamente evocativo, Laura Bonalumi parla ai lettori di «come si diventa grandi – spiegano gli organizzatori – e di quanto bene faccia rimanere un po’ da soli con se stessi, allontanarsi da tutto per ritrovare il proprio posto nel mondo. Un racconto per ragazzi ma non solo; una storia che va dritta al cuore degli adulti che non hanno perso la voglia d’avventura».

Il romanzo è il racconto di un ragazzino in fuga in cerca di se stesso dopo una terribile tragedia in cui ha perso il più caro amico, un viaggio che è una fase di passaggio per diventare grandi.

L’incontro è organizzato dalla biblioteca comunale e dalla libreria “Il Labirinto Mondadori” di Stintino.