29 April, 2024
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La seconda giornata cagliaritana del LIFE AFTER OIL International Film Festival inizia venerdì 13 settembre, alle 16.30, con una breve introduzione alle proiezioni in programma sino alla pausa all’orario di cena.

Il rullo delle proiezioni parte alle 16.40 con BOMI (NATIVE) di Kiumars Sarshar (IRAN, 2018, 15′) che ritrae un uomo, ormai di una certa età, lavoratore in una miniera di sale. Cinema d’osservazione,

fatto di silenzi e dei gesti quotidiani del protagonista di questo documentario.

Spazio quindi alle 17.00 a PRISONERS OF COAL diretto da Vibor Juhas (CROAZIA, 2017, 8’57”) che con un semplice quanto efficace film d’animazione mostra il devastante impatto sul pianeta della

catena del carbone.

Alle 17.15 è il momento di LUNA DE SANGRE MINERA di Jaime García Parra (SPAGNA, 2019, 11′) che porta lo spettatore nel passato, a un secolo fa, quando i lavoratori del bacino minerario di Serón, comune dell’Andalusia, organizzarono uno storico sciopero.

Il lungometraggio PRESCRIBING DEATH di Sophie Przychodny (FRANCIA, 2018, 71′), in programma alle 17.30, racconta invece una vicenda recente indagando sulle cause di un grave problema di salute pubblica negli Stati Uniti: l’epidemia di oppioidi in Oklahoma.

A chiudere la prima parte della giornata alle 18.50 il brevissimo SIMPERING di Murshidul Alam Bhuiyan (BANGLADESH, 2018), che in appena un minuto e mezzo condensa in immagini l’importanza del sorriso, ed alle 18.55 ASHENG di Mohammad Sadegh Esmaily (IRAN, 2018, 29’56”) che si concentra su un gruppo di donne di un villaggio iraniano che collaborano tra loro per andare avanti mentre i mariti sono in prigione.

Dopo la pausa nell’orario di cena, si riprende alle 21:00 con la presentazione delle proiezioni della serata. Alle 21.15 è in programma un viaggio nelle terre dei Gwich’in, popolo nativo dell’Alaska che ha combattuto lo sviluppo di petrolio e gas per proteggere lo stile di vita tradizionale e la fauna locale, grazie al documentario WELCOME TO GWICHYAA ZHEE di Greg Balkin e Len Necefer (STATI UNITI, 2019, 13’24”).

Alle 21.35 ABBASSA L’ITALIA di Alfredo Fiorillo e Giuseppe Cacace (ITALIA, 2019, 15′), che si presenta come un originale mockumentary sulle fake news, i media, la politica del nostro Paese, ea seguire W.A.D.E. (SLOVENIA-REGNO UNITO, 2019, 3’40”), videoclip di Enya Belak Gupta che utilizza immagini di qualche anno fa sull’accampamento di rifugiati e migranti nelle vicinanze di Calais.

In chiusura, alle 22.05, l’atteso BEDAAD di Anil Ramchandra Sharma (INDIA, 2018, 115′), lungometraggio di finzione introdotto dallo stesso regista accompagnato per l’occasione dall’attrice Pandey Ritu e dal produttore Shridhar Sriram Iyengar. Un film psicologico che riflette su realtà, apparenza, le maschere delle persone.

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Il sindaco di Ussana, Emidio Contini, ha convocato una riunione per l’organizzazione e la programmazione della IX edizione della manifestazione “Tempus de Binnenna 2019″. L’appuntamento è fissato pewr domani, 12 settembre, alle 18.30, presso il Monte Granatico, in via Chiesa, ad Ussana.

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È iniziato il conto alla rovescia per l’inaugurazione del 37° Festival Internazionale Jazz in Sardegna – European Jazz Expo che, dal 30 ottobre al 3 novembre 2019, andrà in scena a Cagliari su sei palcoscenici diversi: Teatro Massimo (con i suoi quattro spazi T1, Minimax, T3 e Fuaiè), Exma’ e Jazzino.

Un’edizione davvero particolare, interamente dedicata ad Alberto Rodriguez nel 20° anniversario della sua scomparsa, avvenuta il 12 agosto del 1999. Fine intellettuale e grande firma de L’Unione Sarda, di cui diresse per molti anni la terza pagina, Rodriguez è stato un brillante critico di musica jazz e, fino alla metà degli anni Ottanta, mentore e ispiratore del Festival Jazz in Sardegna.

A testimoniare l’importanza della sua figura saranno non soltanto le diverse iniziative a lui dedicate (mostre fotografiche, pubblicazioni, graphic novel ed altro, che saranno comunicate successivamente nel dettaglio), ma l’eccezionale caratura artistica del cartellone, contrassegnata dal concerto di apertura del leggendario pianista e compositore americano Herbie Hancock, in scena al Teatro Massimo, mercoledì 30 ottobre, ore 21,30, alla testa di una line up di altissimo livello composta da James Genus (bass), Lionel Loueke (guitar), Terrace Martin (sax) ed il mitico Vinnie Colaiuta (drums).

Sarà quindi il Teatro Massimo, non più la Fiera come precedentemente comunicato, ad ospitare il concerto di Herbie Hancock Quintet: un cambio in corsa dovuto a motivi puramente logistici, che porterà qualche poltrona in meno per i tanti appassionati (700 posti del Teatro Massimo a fronte dei 1.400 offerti dal Padiglione D della Fiera) ma sicuramente una location più idonea ad ospitare un evento di questa portata.

La prevendita per l’ingresso ai concerti del Festival riparte dunque da oggi con ulteriori 160 abbonamenti in vendita, i cui prezzi variano a seconda delle file poltrone e dei settori, e altrettanti biglietti serali per le quattro giornate del festival.

Una disponibilità di posti sicuramente insufficiente a soddisfare la prevedibile richiesta da parte degli appassionati, tenuto anche conto che il resto del festival si sviluppa all’insegna dell’eccellenza, a partire da Blicher Hemmer Gadd, l’eccezionale trio che riunisce la leggenda della batteria Steve Gadd, il sassofonista (due volte Danish Grammy) Michael Blicher ed il grande specialista dell’organo Hammond Dan Hemmer.

Si prosegue con il quartetto di Eli De Gibri, sassofonista e compositore già al fianco di Hancock, riconosciuto come band leader di livello internazionale grazie al suo inesauribile talento artistico.

Tra i mostri sacri è obbligatorio inserire Franco D’Andrea, uno dei talenti più amati da Alberto Rodriguez per la sua carica innovativa e creativa, protagonista il primo novembre con il suo Ottetto e in Duo con il funambolico percussionista olandese Han Bennink.

Oltre alle grandi stelle del jazz, il cartellone rivolge lo sguardo verso artisti più giovani e formazioni tra le più talentuose e innovative del mondo: da Adam Ben Ezra, che si esibirà in uno stupefacente solo di contrabbasso, a Federico Nathan, virtuoso del violino di origine uruguayana, più volte tra i solisti di spicco di Snarky Puppy, alla testa di un quintetto che promette scintille.

E assieme a questi musicisti eccezionali, non poteva mancare il nostro Gavino Murgia protagonista di ben due esibizioni ma con distinte formazioni: in quartetto con Mauro Ottolini, Pietro Iodice e Aldo Vigorito, ed in trio con Hamid Drake e Majid Bekkas.

Altra citazione d’obbligo è quella dell’Italian Jazz Quartet, ovvero le nuove promesse del jazz italiano Jordan Corda, Alessandro Usai e Matteo Piras, sapientemente guidati da un nome storico del drumming nazionale come Gianni Cazzola.

Ma non è tutto. Oltre al ricco cartellone degli eventi in abbonamento, e alle numerose e importanti iniziative collaterali (sulle quali seguirà comunicato), il festival chiuderà 3 novembre (ore 20.00) con una serata speciale, fuori abbonamento, dedicata al grande Faber nel ventennale della scomparsa: sul palco del Teatro Massimo andrà in scena De Andrè canta De Andrè, il grande omaggio di Cristiano De Andrè al padre, reduce dal successo strepitoso conseguito nella sua unica data italiana lo scorso luglio all’Arena di Verona.

La manifestazione, anche quest’anno sostenuta dalla Fondazione di Sardegna, dalla Regione Sardegna con gli Assessorati della Pubblica Istruzione, del Turismo e dal Comune di Cagliari, è stata riconosciuta lo scorso anno anche dal Ministero Turismo e Spettacolo tra i festival di maggior rilievo nazionale.

Hamid Drake.

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Anche Enel, come già stanno facendo altre grandi aziende, a settembre effettuerà nuove assunzioni infatti l’azienda, multinazionale dell’energia nonché uno dei principali operatori integrati nel settore dell’elettricità e del gas e uno dei principali produttori di energia pulita, è alla ricerca di diplomati da assumere su tutto il territorio nazionale. La ricerca è rivolta a giovani fortemente motivati con buone capacità organizzative e relazionali e sensibilità ai temi della sicurezza, che hanno voglia di crescere sia dal punto di vista professionale che personale, disposte a lavorare duro per migliorare il mondo, utilizzando la loro ambizione per rispondere alle sfide poste dai cambiamenti climatici, dal crescente bisogno di energia pulita e in grado di portare elettricità a tutti coloro che ancora non vi hanno accesso. Enel crede nel valore delle persone per questo organizza programmi di sviluppo e una continua formazione offrendo ai propri collaboratori un ambiente di lavoro stimolante e una ampia varietà di posizioni lavorative sia in Italia che nel mondo infatti l’azienda è presente in 35 Paesi e dà lavoro a circa 70mila persone, le quali gestiscono 73 milioni di clienti. Enel ha anche rinnovato per il triennio 2019/2021 il piano industriale siglato qualche anno fa con i sindacati e che prevede il prepensionamento di circa 6.000 lavoratori e l’inserimento di 3.000 nuove risorse. Oltre alla ricerca dei giovani diplomati, sul sito di Enel sono presenti tante altre offerte di lavoro … 
L’articolo completo è consultabile nel sito: http://suntini.it/diariolavoro_enel_sett_2019.html .

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Una delegazione di sindaci del Sulcis Iglesiente, guidata dal presidente della conferenza socio-sanitaria, Paola Massidda, ha incontrato questa mattina l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu.

«Dopo una doverosa premessa sul disegno di riorganizzazione amministrativa della attuale Giunta e sulle nostre perplessità sulla eventuale cancellazione della Asl del nostro territorio – spiega Paola Massidda -, abbiamo esposto le criticità più urgenti nell’erogazione dei servizi sanitari. Questi ultimi richiedono, infatti, un immediato intervento per ripristinare la grave violazione dell’obbligo di rispettare i LEA e certo non si può aspettare l’Ospedale unico! Le criticità dei reparti ospedalieri possono e devono essere risolti con interventi volti ad efficientare i reparti con l’acquisto non più procrastinabile di macchinari e presidi sanitari necessari alla struttura e con una riorganizzazione del personale che tenga conto del volume di attività e utenza seguita.»
«Abbiamo quindi portato l’esempio del l’emodinamica, priva dal 14 agosto del poligrafo indispensabile per il funzionamento del reparto; del reparto di Dialisi che, per quanto porti avanti un protocollo innovativo (metodo Tassin o Dialisi “lenta” notturna che garantisce un’aspettativa di vita maggiore è migliore dei dializzati è un risparmio di spesa) si deve barcamenare con due soli medici contro i quattro necessari per seguire 90 pazienti – aggiunge Paola Massidda -. Ci chiediamo perché al Cto siano presenti 4 medici per seguire la metà dei pazienti. Abbiamo chiesto di venire a conoscenza di documenti e dati già chiesti alla dottoressa Giua in sede di Conferenza Territoriale e che ancora non sappiamo: i dati del numero dei cardiopatici che vengono trasferiti a Cagliari e del costo di questa mobilità passiva; abbiamo chiesto di sapere se all’indomani del trasferimento del reparto di ginecologia al Cto l’amministrazione sanitaria locale o regionale abbia chiesto – in previsione del prevedibile calo di parti nella struttura ancora non attrezzata- una deroga al n. 500 parti richiesto per il mantenimento del reparto nel nostro territorio al comitato Punto Nascite regionale degli ambulatori sul territorio.»
«Tutto e altro è il contenuto dell’ultima Conferenza Territoriale (30 luglio) di cui ho provveduto a depositare il relativo verbale – conclude Paola Massidda -. A ciò si è aggiunto la richiesta di intervenire anche sugli ambulatori territoriali e case della salute.»

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«La volontà politica di dare una definitiva e positiva soluzione per gli oltre 5.000 lavoratori di Forestas non è mai venuta meno. Il dilatarsi dei tempi di pubblicazione on line è dovuto esclusivamente ad alcuni approfondimenti tecnici sulle due delibere: poche settimane rispetto ai decenni di attesa dei lavoratori

Lo ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas, durante l’incontro, insieme agli assessori del Personale e della Difesa dell’ambiente, Valeria Satta e Gianni Lampis, con una delegazione dei sindacati che questa mattina hanno dato vita allo sciopero.

«È interesse di tutte le parti non creare intoppi alla soluzione individuata per sbloccare la vertenza Forestas ha aggiunto il presidente Solinas -. Perché si rischierebbe di vanificare quanto fatto finora dalla Giunta regionale, che intende portare a compimento il percorso intrapreso. Scelta che garantisce la Regione, ma soprattutto i lavoratori, tanto che abbiamo anche deciso di impugnare la sentenza del Tribunale del lavoro di Nuoro che riguarda il personale a tempo determinato.»

«In attesa che gli approfondimenti vengano completati, proseguiremo il dialogo con le parti sindacali ad ulteriore conferma che la Giunta ha mantenuto gli impegni, fornendo una risposta concreta, ed in tempi brevi, per il nuovo inquadramento del personale dell’Agenzia nel comparto regionale», ha sottolineato il presidente della Regione.

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Il sette settembre il personale della stazione forestale di Trinità d’Agultu su decreto della procura di Tempio Pausania, ha proceduto alla perquisizione domiciliare di un’abitazione, delle sue pertinenze, delle autovetture e del natante ormeggiato al porto di Isola rossa, in seguito agli esiti di un’indagine sull’illecita attività di prelievo di manufatti archeologici dal fondale marino.
Le indagini sono state avviate di iniziativa da parte del personale della stazione forestale di Trinità d’Agultu dopo aver avvistato un sub che si immergeva costantemente in un punto corrispondente al luogo del naufragio di un antica galea.
Con il proseguo delle indagini è stato appurato che il sub agiva con il supporto di una seconda persona e con l’utilizzo di un metal detector ed attrezzatura professionale per l’individuazione di reperti.
La perquisizione ha portato al ritrovamento di numerosi resti di anfore e di orci di varia provenienza, una Pinna nobilis, diverse conchiglie e coralli.
Una prima consulenza della sede operativa di Olbia della soprintendenza di Sassari e Nuoro ha permesso di stabilire l’autenticità dei reperti rinvenuti databili tra il II secolo a.C. ed il I d.C.
Il materiale rinvenuto è stato sottoposto a sequestro penale e tre persone sono state deferite all’Autorità Giudiziaria per essersi rese responsabili del reato di impossessamento di beni di proprietà dello stato e di violazione di norme a tutela di specie particolarmente protette.
L’assessore della difesa dell’Ambiente ed il Comandante del Corpo si sono compiaciuti per l’importante operazione evidenziando la fondamentale attività del CFVA di tutela del territorio e dell’ambiente della Sardegna.

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Il dottor Giorgio Madeddu, presidente dell’Associazione Amici della Vita Sulcis, ha scritto una lettera aperta al nuovo assessore regionale della Sanità Mario Nieddu. Di seguito il testo integrale.

Gentilissimo Assessore,

il nostro colloquio del 19 giugno è stato infruttuoso, ritengo indifferibile ricordarle ufficialmente, divulgando poi all’intero territorio regionale, le scandalose inadempienze della Regione Sarda sulla Legge n. 12 del 2014 nota come prevenzione della Fetopatia Alcolica.

13 giugno 2014, il Consiglio regionale a conclusione dell’entusiasmante (eravamo presenti  presentazione dell’Assessore Arru, suo predecessore, approva all’unanimità, cinquanta consiglieri, la legge N. 12 (Prevenzione della Fetopatia Alcolica). La prima proposta di legge sulla Fetopatia Alcolica F.A.) da noi incoraggiata, dopo un ventennio di osservazioni e iniziative di sensibilizzazione in tutto il Sulcis Iglesiente risale al 31 luglio 2013 quando i consiglieri regionali Locci, Dessì, Cocco Pietro e altri depositarono la n. 546 ma il presidente Cappellacci e la signora De Francisci avevano altri impegni. Si arriverà alla legge n. 12 a seguito delle proposte n. 20 (Pizzuto, Cocco Pietro, Rubiu e altri) e n. 28 del 2014 (Cozzolino, Piscedda e altri). La “legge fantasma” prevedeva entro 60 giorni linee guida che invece partoriranno a fine 2018, Arru e Friends sforano di oltre 4 anni ma nessuno chiede scusa e oltre a noi nessuno registra e divulga l’inaccettabile ritardo. Interessante il dinamismo, quasi maniacale, del presidente Pigliaru che il 2 dicembre 2016 (con delibera 64/5 del 02.12.2016) incarica Arru di istituire tavolo tecnico e tavolo permanente in materia di Fetopatia Alcolica, l’aspirante Speedy Gonzales impiega 384 giorni per costituire il tavolo tecnico in materia di prevenzione della Fetopatia Alcolica (Decreto Ass. Sanità N. 37 del 21.12.2017). Il Tavolo tecnico partorisce, “post termine”, consegnando le linee guida nel novembre 2018 quando compaiono allegate alla delibera di Giunta Regionale n 57/50 del 21 novembre 2018 ma le Linee che dovrebbero “guidare” e illuminare Medici di Famiglia, Ginecologi, Consultori e Servizi per le Tossicodipendenze restano inspiegabilmente, gelosamente, custodite negli uffici del suo assessorato ma non divulgate. Dalle scrivanie della Direzione Generale della Sanità e Promozione delle reti di cura della Regione Sarda con prot. 2313 del 31 gennaio 2019 a firma dott. Tidore si trasferiscono al dott. Moirano direttore dell’ATS i fondi disponibili nel Bilancio Regionale 2018 – capitolo SC05.5046 programmati  150.000 euro) per garantire gli interventi. In Sardegna grazie al codice di esenzione D98 si dovrebbe effettuare gratuitamente lo screening FAS (fetopatia alcolica). Il Direttore dell’ATS probabilmente aveva altri impegni pertanto nessun medico in Sardegna è stato edotto sulla possibilità che al sospetto d’abuso alcolico in gravidanza dopo aver garantito riservatezza, rispetto e accoglienza, potrebbe prescrivere gratuitamente. associandoli a quanto garantito in epoca pre concezionale o in stato di gravidanza dal decreto ministeriale del 10.09.98, i due accertamenti che la legge regionale sarda n. 12/2014 propone.

NON ESISTE VENTO FAVOREVOLE PER IL MARINAIO CHE NON SA DOVE ANDARE (Seneca)

Distinto Assessore, siamo venuti a conoscenza recentemente delle linee guida sull’utilizzo degli esami previsti dalla legge regionale sulla Fetopatia Alcolica, non condividiamo la proposta del tavolo tecnico che prevede la procedura in due fasi (eseguire la Transferrina desialata CDT solo tra le Pazienti GammaGT positive) proposta che inevitabilmente espone a pericolose sottostime e falsi negativi. Il nostro centro studi da anni ha verificato che solo l’utilizzo congiunto di GammaGT e CDT recluta con minimo margine di errore le ragazze a rischio di F.A. Le conseguenze dell’abuso alcolico in gravidanza sono ormai universalmente note: aborti e Fetopatie Alcoliche queste ultime caratterizzate da sindromi fenotipiche variabili e ritardo mentale. Una proiezione da noi proposta agli inizi del 2012 prevedeva 65 F.A. e 650 aborti da abuso alcolico annui nel territorio regionale. Riteniamo la previsione ancora attuale, è pur vero che la natalità si è ridotta negli ultimi anni ma stazionaria è rimasto il numero delle Alcoliste in Sardegna 20.000 (15.000 in età fertile). Un bambino affetto da F.A. ha identica aspettativa di vita dei suoi coetanei, settantacinque anni, rappresenta indubbiamente angoscia, sofferenza e incertezza per il futuro ma anche un importante impegno economico. Settantacinque anni di disabilità, registra costi elevatissimi (invalidità + accompagnamento, Legge 20, legge 162, sostegno scolastico e altro): un milione e mezzo di euro che lasceremo in eredità ai nostri figli e nipoti.

Gentilissimo dott. Nieddu, come anticipato in premessa il nostro incontro per quanto cordiale ha evidenziato le differenti opinioni sull’importanza del tavolo tecnico e permanente che lei considera essenziale e noi riteniamo inutile e, comunque, rallentante l’avvio della legge. Infruttuoso e deludente perché il 19 giugno le segnalai che i CUP del servizio sanitario regionale quando una Paziente consegna la richiesta di GammaGT e Transferrina desialata, perfettamente compilata con il codice di esenzione D98 e la diagnosi “screening FAS”, esami considerati dalla delibera di giunta regionale 57/50 del 21.11.2018: LEA aggiuntivo regionale, cestinano la richiesta, Lei così rispose: «Difetto di comunicazione, ci penso io». Due rilievi: difetti l’assessorato della sanità ne evidenzia quotidianamente e non solo di comunicazione ma, dopo 80 giorni una recentissima richiesta di esenzione per screening FAS ha avuto dal CUP la risposta «questi accertamenti non sono esenti», pertanto Lei assessore Nieddu non ha onorato l’impegno preso.

Le sue responsabilità sui ritardi di applicazione della legge 12 del 2014 sono momentaneamente inferiori a quante negli ultimi 5 anni abbiamo ribadito all’Assessore Arru ma desidero sintetizzali:

a) Linee guida mai divulgate da Arru e da Lei ai Medici di Famiglia, Ginecologi, Servizi Tossicodipendenze

b) Esenzione regionale D98 sconosciuta ai CUP regionali

c) 150.000 euro all’anno destinati alla prevenzione della Fetopatia Alcolica dal 2014 ad oggi mai utilizzati.

La invitiamo lunedì 9 settembre in occasione della Giornata Mondiale sulla Fetopatia Alcolica alla massima solidarietà passando all’azione con:

A) Riesumare le linee guida, stralciare l’intero capitolo “Procedura di valutazione” e sostituirlo con piccolo emendamento del primo comma dell’art.3 della legge in oggetto “i Medici di Base, Ginecologi e i Servizi per le Tossicodipendenze sono autorizzati a richiedere le

GammaGT e la CDT ogni qual volta i predetti esami sono essenziali per la conferma del sospetto diagnostico di abuso di alcol nelle donne in età fertile o in stato di gravidanza”, informando, tempestivamente stavolta, tutti Operatori Sanitari della Sardegna

B) Aggiornare immediatamente i Centri Unici di Prenotazione che il codice alfanumerico D98 deve considerarsi LEA aggiuntivo regionale

Sperando in un suo rapido impegno e adeguate risposte alle questioni proposte Le anticipiamo le nostre prossime iniziative:

1) Richiesta di commissione d’inchiesta del Ministero della Salute sull’intera vicenda che ci appare poco trasparente e rettifica delle linee guida.

2) Richiesta di intervento della Magistratura perché intendiamo comprendere quali destini hanno avuto i fondi dedicati alla F.A.

La classe dirigente sarda delle ultime tre legislature non trova interessante una legge salva vita ma ritiene importante spendersi e rivendicare con pattadese tra i denti contributi per le sagre del carciofo e della fava bollita dei paesi e circoscrizioni di appartenenza, una classe dirigente tossico-potere-dipendente ossessionata dal clientelismo e familismo. Lunedì 9 settembre la Sardegna avrebbe potuto rappresentare con la legge 12/2014 il modello da imitare in tutta Europa per difendere la Vita Fragile accolta nella Vita Debole.

Iglesias 7 settembre 2019

Giorgio Madeddu

Responsabile Scientifico di AMICI della VITA

Associazione AMICI della VITA – amicidellavitasulcis@gmail.com

Gruppi di Auto Aiuto per Alcol-Tossicodipendenti, Malati Tumorali, Autismo

 

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Dalla serata dedicata a Lucio Battisti all’esibizione dei comici Cossu e Zara, dal tributo a Fabrizio De André ed Andrea Parodi con i Zirichiltaggia e Limba fino ai giochi per bambini e allo schiuma party.
Sono soltanto alcune delle attrazioni che caratterizzano la festa patronale della parrocchia Beata Vergine Addolorata, promossa dalla chiesa situata in via Liguria
 – nel cuore del quartiere di Rosmarino – con il patrocinio del comune di Carbonia. «Si tratta di un bellissimo evento che ogni anno richiama centinaia di nostri concittadini per commemorare la Beata Vergine Addolorata con una serie di festeggiamenti civili e religiosi organizzati da una delle principali parrocchie cittadine, punto di ritrovo, aggregazione e socializzazione di un’ampia comunità di fedeli», ha detto il sindaco Paola Massidda.
Il ricco programma della festa patronale prevede eventi civili all’insegna dell’intrattenimento, della cultura, del musica e del divertimento, tra i quali si segnalano:

• Giovedì 12 settembre, alle ore 20.30, la proiezione del video “Schiavi di miniera…eppure ho fatto cent’anni” contenente le interviste ai centenari del Sulcis Iglesiente;
• Venerdì 13 settembre, alle ore 21.30, “Emozioni Battisti”: serata dedicata al repertorio musicale del grande cantante originario di Poggio Bustone;
• Sabato 14 settembre, alle ore 21.30, “Dj Set con Angelo Fraternali e lo Schiuma Party” intervallato dalle gag comiche del duo del gruppo “Lapola” Cossu e Zara;
• Domenica 15 settembre, alle ore 21.30, “Tributo a Fabrizio De André e ad Andrea Parodi” con “Zirichiltaggia” e “Limba”.
Domenica 15 settembre, tra i festeggiamenti religiosi, spicca la processione in onore della Santa patrona, che farà seguito alla concelebrazione solenne delle ore 17.30 e si snoderà attraverso il seguente percorso: via Liguria, via Umbria, via Costituente, piazza Repubblica, via Dalmazia, via Barbagia, via Dalmazia, via D’Annunzio e rientro in Chiesa.
La processione sarà impreziosita dalla presenza della Banda Musicale cittadina e di alcuni gruppi folk.
Tutti i dettagli del programma della festa patronale della parrocchia della Beata Vergine Addolorata sono pubblicati nella locandina allegata.

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Un Premio alla carriera che ha il valore di un premio alla donna e all’artista di classe capace di regalare emozioni come solo i più grandi sanno fare. Luciana Savignano lo ha dedicato alla Danza, per la quale auspica un futuro bellissimo, e allo straordinario gruppo di ballo che la ha accompagnata nella nuova versione del “Bolero” ispirato al dramma del femminicidio. Un lavoro di forti suggestioni presentato a Sassari in prima nazionale assieme ai solisti di Padova Danza.

Il prestigioso riconoscimento, assegnato dal “Festival della Danza d’autore – Corpi in movimento”, è stato consegnato sul palcoscenico del Teatro Verdi, tra applausi scroscianti, dalle mani di Angela Mameli in rappresentanza della Fondazione di Sardegna (uno degli enti sostenitori della kermesse assieme a Mibact, Ras, comune di Sennori e comune di Sassari).

Angela Mameli, al fianco della presidente dell’associazione Danzeventi, Lucia Cau, e del giornalista Salvatore Taras che ha presentato l’evento, ha definito la Savignano «un vero mito, autrice di un pezzo di storia della danza non solo italiana».

Le emozioni della serata sono iniziate fin dalle prime note di Ravel, sempre più incalzanti, rivisitate dal musicista Enrico Gabrielli per le coreografie di Milena Zullo. Le file al botteghino e la forte partecipazione di pubblico hanno costretto a rinviare di qualche minuto l’inizio dell’avvenimento, al fine di consentire a tutti gli spettatori di prendere posto in sala.

E è stato subito spettacolo. In “Bolero, prigionia di un amore” l’Étoile Internazionale Luciana Savignano e gli artisti di Padova Danza diretti da Gabriella Furlan Malvezzi hanno ipnotizzato gli spettatori per oltre cinquanta minuti di forte intensità emotiva. La versione ipersensuale di Bejart ha lasciato il posto a una trasposizione più intimistica in cui l’afflato di libertà diviene un urlo di prigionia. L’urlo che squarcia il silenzio in una società martoriata dal femminicidio.

È il racconto della segregazione di un amore malato, in cui la voce narrante dell’attore Matteo di Girolamo parla attraverso le parole di vittima e carnefice, accompagnando le movenze magiche dei danzatori. Due voci distinte si manifestano come parte della medesima natura, a indicare che il dramma della violenza di genere non conosce confini. Ma è anche il racconto della mortificazione, dell’incapacità del mondo contemporaneo di proteggere la laica sacralità della Bellezza.

Il prossimo appuntamento con il festival della danza è mercoledì 11 settembre al Teatro Verdi con la compagnia inglese “Möbius Dance” che presenta l’opera “Time moves slow dramatis personae”.