11 May, 2024
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Dinamo “settebello”, settima vittoria consecutiva in campionato a Pistoia, 78 a 70, con Marco Spissu straordinario, infallibile al tiro nel secondo tempo: 15 punti in 32’57”, 2 su 2 da 2 punti, 3 su 3 da 3 punti, 2 su 2 ai tiri liberi, 3 rimbalzi, 5 assist, 21 di valutazione.

La Dinamo ha iniziato bene la partita, con Miro Bilan e Michele Vitali in evidenza: 20 a 15 al 10′. L’avvio del secondo quarto è stato tutto di Pistoia che ha piazzato un parziale di 12 a 0 che ha messo in difficoltà la Dinamo. E’ stato ancora Miro Bilan a limitare i danni e Pistoia, comunque, è andata al riposo sul + 7: 39 a 31!

La Dinamo, come le succede spesso, è rientrata in campo dagli spogliatoi con un’altra carica e grande determinazione e la partita ha cambiato volto. Pistoia ha sofferto tanto contro l’aggressività della Dinamo che con il solito Miro Bilan, bravo anche come uomo assist e le triple di Marco Spissu e Michele Vitali, ha allungato con decisione e con un parziale nel quarto di 23 a 13, ha virato al 30′ sul +3: 55 a 52.

Nell’ultimo quarto si è rivista la Dinamo degli ultimi due mesi, Gianmarco Pozzecco ha concesso riposo a Miro Bilan e dopo l’ultima parità firmata da Jean Salumu, la Dinamo ha piazzato un break di 11 a o: 71 a 60! Pistoia ha reagito con orgoglio e s’è riportata sul -4 con un parziale di 7 a 0 ma, a quel punto, la Dinamo ha piazzato gli ultimi colpi e segnato il definitivo 78 a 70.

La Dinamo ha chiuso con 4 uomini in doppia cifra: Bilan 17, Spissu 15, Vitali 14, Pierre 11. Pistoia ha portato 3 uomini in doppia cifra: Jean Salumu 15, Aristide Landi 14, Terran Petteway (uno dei due ex, l’altro è Lorenzo D’Ercole) 11.

OriOra Pistoia – Dinamo Banco di Sardegna 70 a 78

Parziali: 15 a 20, 24 a 12, 13 a 23, 18 a 23

Progressivi: 15 a 20, 39 a 32, 52 a 55, 70 a 78

OriOra Pistoia: Della Rosa, Petteway 11, D’Ercole 2, Quarisa n.e., Brandt 10, Salumu 15, Landi 14, Dowdell 7, Johnson, 11 Wheatle. All. Michele Carrea.

Dinamo Banco di Sardegna: Spissu 15, Mclean 6, Bilan 17, Bucarelli, Devecchi n.e., Evans 5, Magro n.e., Pierre 11, Gentile 7, Vitali 14, Jerrells 3. All. Gianmarco Pozzecco.

Arbitri: Lanzarini, Di Francesco e Capotorto.

Marco Spissu. Fonte: www.dinamobasket.com .

 

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Un patrimonio dell’Umanità, certificato dall’Unesco. Un patrimonio immateriale, ma non per questo meno importante o sentito dalle comunità. Si parlerà di questo l’11 gennaio a Seneghe a Sa domo de sa Poesia: ovvero del rapporto che intercorre tra la poesia scritta e orale in lingua sarda e la tradizionale polifonia della Sardegna, riconosciuta appunto nella lista dei patrimoni immateriali dell’umanità dell’Unesco.

Il seminario, organizzato dall’associazione culturale Perda Sonadora, nasce come attività congiunta tra le Domos de sa Cultura di Seneghe e di Bitti, entrambe nate grazie al sostegno della Regione Autonoma della Sardegna (bando Domos de sa cultura, sostegno finanziario alle imprese operanti nel settore culturale e creativo per progetti mirati alla valorizzazione degli elementi ed espressioni del patrimonio culturale immateriale della Sardegna POR FESR 2014-2020 Azione: 3.3.2.).

A Seneghe ha sede la Domo de sa poesia, nata per la la tutela e promozione della poesia sarda in tutte le sue espressioni. La domo di Bitti ospita invece il rinnovato Museo Multimediale sul canto a tenore (che sarà presentata durante una conferenza stampa – da convocare – a Cagliari il 10 gennaio 2020).

Programma del seminario

Relatori:

Mario Cubeddu: Il ruolo del poeta nella società seneghese

Sebastiano Pilosu: Sa boghe de sa poesia

Marco Lutzu: I codici incrociati: testo e musica nel canto a tenore

Antonio Maria Cubadda: L’evoluzione della poesia nel canto seneghese

Interventi Musicali:

Su cuntrattu de Antoni Maria Cubadda di Seneghe

Durante l’evento verrà presentato anche il nuovo allestimento del Museo Multimediale del Canto a Tenore di Bitti, rinnovato nei contenuti e arricchito da nuove tecnologie di ultima generazione.

Saranno presenti il direttore artistico Francesco Casu e i partner del progetto Nicola Contini (Mommotty Srl), Francesco Coloru (Istelai soc.coop.), Nicole Nieddu (Produzioni Sardegna).

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I tenores diventano sempre più interattivi grazie al progetto per il rinnovamento del Museo Multimediale del canto a tenore di Bitti, che sarà presentato durante una conferenza stampa dedicata, venerdì 10 gennaio 2020 alle ore 10.30, nella sala del secondo piano dell’assessorato regionale della Pubblica Istruzione, Viale Trieste 186.
Alla conferenza stampa saranno presenti l’assessore regionale
Andrea Biancareddu, o un suo rappresentante istituzionale, il sindaco di Bitti Giuseppe Ciccolini, il direttore artistico del progetto Francesco Casu, il responsabile scientifico Marco Lutzu, e i tre partners del progetto, realizzato grazie al bando regionale “Domos de sa Cultura”: Mommotty srl, Istelai Società Cooperativa e Produzioni Sardegna di Nicole Nieddu.

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E’ arrivata al comune di Iglesias, la App che rende più semplice la raccolta differenziata. Junker è l’app (per Android o iPhone) che riconosce con un solo clic quello che stiamo gettando e ci dice come fare secondo la normativa del nostro territorio. Semplice e rivoluzionaria.

Come funziona: scansionando il codice a barre del prodotto o dell’imballaggio, Junker lo riconosce grazie ad un database interno di oltre 1 milione e mezzo di prodotti e ne indica – in 10 lingue – la scomposizione nelle materie prime e i bidoni a cui sono destinati. Basti fare l’esempio delle buste di carta del pane con finestra di plastica, oppure delle confezioni di caffè, delle bottiglie in bioplastiche o dei piatti compostabili e via discorrendo. E che fare con il Tetrapak che in alcune Regioni si smaltisce insieme alla carta e in altre con la plastica?

Una base dati ‘in crescita’ che viene aggiornata quotidianamente anche grazie al contributo degli utenti: se il prodotto scansionato non viene riconosciuto, l’utente può trasmetterne alla app la foto e ricevere la risposta in tempo reale, mentre il prodotto viene aggiunto a quelli già classificati. Uno strumento collaborativo che trasforma il Comune in una smart city dell’economia circolare.

JUNKER è a disposizione di tutti gratuitamente, e dà anche la possibilità all’amministrazione di comunicare direttamente ai cittadini molte altre informazioni: ubicazione dei punti di raccolta, percorsi, calendari del porta a porta, indicazioni per i rifiuti speciali, segnalazione degrado, messaggi di cambio calendario o raccolte speciali, ecc.

JUNKER è una APP unica nel suo settore, che ha riscosso un incredibile successo, diffondendosi rapidamente in oltre 700 Comuni solo in Italia, perché offre un servizio rapido, di facile utilizzo, accurato e completo, aperto ai contributi degli utenti.

Inoltre, la community di Junker, presente sui vari social, è ampia e in continua crescita: ad esempio sulla sua pagina FACEBOOK https://www.facebook.com/junkerapp/ ogni giorno vengono pubblicati consigli, notizie e tutorial utili per differenziare correttamente, tutti verificati da Junker e pronti da condividere. Basta iscriversi al canale per non essere più soli con i propri dubbi …più siamo, più la differenziata comunale ne beneficerà in quantità e qualità!

Ma come è nata l’idea alla base di Junker?

«Viaggiando spesso per lavoro, mi trovavo ogni volta a dover imparare le regole locali – spiega Giacomo Farneti, ideatore della APP -.  Mi sono chiesto se la tecnologia oggi non ci potesse dare un modo più veloce e preciso di sapere come differenziare i prodotti. A quel punto ho avuto l’intuizione di partire dal codice a barre per riconoscere univocamente i prodotti che usiamo e associarli ai materiali di cui sono costituiti. Ne è nato un servizio semplice da usare realizzato usando lo smartphone. Con i miei soci siamo molto orgogliosi di vedere crescere il consenso degli utenti così rapidamente in tutta Italia e di poter offrire alle amministrazioni uno strumento finalmente efficace per permettere i propri cittadini di differenziare senza dubbi o errori.»

 

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La Dinamo Banco di Sardegna in campo alle 20.30, a Pistoia, per l’ultima giornata del girone d’andata del campionato LBA.

«Cercheremo di mantenere viva e accesa questa grande passione che mettono i ragazzi – ha detto coach Gianmarco Pozzecco alla vigilia del match -: siamo vogliosi di proseguire il percorso intrapreso che vorremmo mantenere a questo livello, perché questo accada dobbiamo restare focalizzati su quello che facciamo e cosa vogliamo diventare.»

L’obiettivo è allungare la serie positiva, arrivata a sei vittorie in campionato, sette tra campionato e Champions League, ma vincere non sarà facile, perché la squadra toscana, dopo il negativo avvio di stagione, ha cambiato marcia ed è reduce da cinque vittorie consecutive in casa, dove ha superato, tra le altre, l’Umana Reyer Venezia e la Vanoli Cremona, 10 punti che le hanno consentito di lasciarsi alle spalle in classifica la Pallacanestro Trieste (8 punti) e Pesaro, ancora a quota 0.

Con 24 punti, a due lunghezze dalla capolista Segafredo Virtus Bologna e quattro avanti alla coppia formata da Olimpia Milano e Germani Basket Brescia, la Dinamo è già certa del secondo posto al giro di boa della “regular season”, posizione ottimale per affrontare l’ormai prossimo impegno nelle Final Height della Coppa Italia.

Curtis Jerrells. Fonte: www.dinamobasket.com .

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Un cinghiale abbattuto alcuni giorni fa in territorio di Oliena, in località “Neosula”, è risultato positivo ai controlli di laboratorio che hanno individuato il pericoloso parassita della Trichinella. Nell’ambito delle attività di controllo su Peste suina africana (PSA) e Trichinella, coordinate dall’Unità di Progetto (UdP) per l’eradicazione della PSA, il Gruppo di intervento veterinario (GIV) ha prelevato diversi campioni dai cinghiali abbattuti consegnandoli ai laboratori dell’Istituto zooprofilattico sperimentale (IZS) di Nuoro: le analisi e le successive verifiche hanno confermato la presenza del parassita. Il ritrovamento in agro di Oliena, seppure a poca distanza dal confine con Orgosolo, aggiorna la mappa sulla presenza della Trichinella in Sardegna che fino a oggi aveva riguardato solo cinghiali, maiali bradi o volpi rinvenuti in territorio di Orgosolo.

L’IZS. «L’appello va a tutti i consumatori affinché acquistino carni e salumi di provenienza certificata e con i dovuti controlli sanitari, ma anche ai cacciatori affinché continuino a prelevare e consegnare i campioni dai cinghiali abbattuti: solo grazie alla loro preziosa collaborazione possiamo mettere al sicuro la salute dei cittadini e garantire il monitoraggio sulla presenza del parassita nel territorio». Lo ha detto il responsabile del centro IZS di Nuoro, Ennio Bandino, che ha aggiunto: «Con la Trichinella non si scherza. Si tratta di un parassita molto pericoloso che, se non gestito con la giusta tempistica, può causare gravi problemi di salute all’uomo e, in casi estremi, può portare al decesso».

Come si alimenta il parassita. La circolazione e quindi la trasmissione del parassita rischia di aumentare nel caso in cui, come più volte documentato dall’UdP, nelle campagne si abbia contaminazione ambientale causata dall’abbandono sui campi di carcasse animali, non smaltite come previsto dalle norme igienico sanitarie, che favoriscono il cannibalismo fra cinghiali o maiali domestici al pascolo brado illegale. Se a queste condizioni di degrado si aggiunge la macellazione clandestina, diretta conseguenza dell’allevamento illegale e dei suini bradi e quindi in totale assenza di controlli veterinari, le possibilità di contagio verso l’uomo aumentano notevolmente.

Trasmissione e sintomi. Il parassita si localizza inizialmente a livello intestinale, per dare poi origine a una nuova generazione di larve che migrano nei muscoli dove si incistano. La trasmissione all’uomo avviene esclusivamente per via alimentare con il consumo di carne cruda o poco cotta contenente la larva del parassita. Il periodo di incubazione è di circa 8-15 giorni, con variazioni da 5 a 45 giorni a seconda del numero dei parassiti ingeriti. La trasmissione può avvenire attraverso il consumo di carni suine (maiale e cinghiale) o equine. La sintomatologia classica è caratterizzata da diarrea, dolori muscolari, debolezza, sudorazione, edemi alle palpebre superiori, fotofobia e febbre.

La Trichinellosi è una zoonosi parassitaria del genere Trichinella. Presente in tutti i continenti tranne che nell’Antartico, è stata segnalata in più di 100 specie di mammiferi, 13 specie di uccelli, 3 specie di rettili e colpisce oltre 2.500 persone all’anno. Il parassita è presente in Sardegna dal 2005 quando, in due distinti focolai (aprile e dicembre), 19 persone finirono in ospedale con sintomi clinici causati da grave infestazione di Trichinella. In entrambi i casi, verificatisi a Orgosolo, venne accertata che l’origine dell’infestazione era dovuta al consumo di insaccati freschi provenienti da suini macellati senza controllo sanitario.

Nel 2007 un altro episodio coinvolse un essere umano, poi nessuna segnalazione fino al gennaio 2011 quando è ricomparsa la malattia con 6 casi che hanno richiesto il ricovero in ospedale. La Trichinella, tranne un’unica positività riscontrata nel 2008 in un cavallo importato dai Paesi dell’Est e macellato regolarmente in un mattatoio della provincia di Cagliari, è stata rilevata fino a oggi quasi esclusivamente nei territori di Orgosolo. L’infezione, dai primi focolai del 2005, si è diffusa in buona parte dell’agro del Comune, avvicinandosi pericolosamente a Nuoro e sconfinando, da qualche giorno, in quello di Oliena.

La preparazione dei salumi. Il periodo invernale rappresenta il momento di maggior rischio di infezione per l’uomo poiché in questa stagione, tradizionalmente, molte famiglie macellano il maiale per preparare prosciutti, salsicce, guanciali, pancetta e altri derivati. Questi prodotti “fatti in casa” rappresentano la principale sorgente di infezione perché non cotti ed è quindi assolutamente necessario che tutti gli animali macellati o cacciati siano sottoposti all’esame specifico per la ricerca della Trichinella, prima del loro consumo.

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La Giunta comunale di San Nicolò Arcidano, guidata dal Sindaco Emanuele Cera, ha aderito con convinzione e votazione unanime al progetto regionale “Visioni Sarde”, condividendo i suoi fini di valorizzazione del cinema prodotto in Sardegna e di scoperta di giovani talenti sardi, a cui è offerta l’occasione di raggiungere il pubblico più vasto.

«Abbiamo aderito con entusiasmo all’iniziativa – sottolinea il primo cittadino –  crediamo sulla necessità di promuovere e valorizzare il cinema sardo e attraverso i cortometraggi far conoscere le nostre peculiarità e la nostra splendida Isola.»

Dopo numerose tappe in Italia e all’estero, la rassegna cinematografica tocca dunque un comune campidanese legato sì alle tradizioni, ma al contempo ricettivo verso le proposte culturali più varie, uno dei tanti centri della “Sardegna da scoprire”.

San Nicolò d’Arcidano è adagiato in una piana chiusa tra le catene del Monte Linas e del Monte Arci, a circa 27 chilometri da Oristano, dista una mezz’ora di macchina dalla splendida Costa Verde. Nel paese, conosciuto per la caratteristica “sa mitza de fagoi” (un’antica fonte ad uso di pastori e migranti), vivono ancora molte antiche tradizioni, si possono ammirare nelle strade del centro storico e non solo, una lunga serie di murales, rappresentazioni artistiche che raffigurano spaccati della civiltà contadina del passato, antichi mestieri e personaggi del luogo.

I prodotti locali – sono frutto di un’economia basata principalmente su artigianato, allevamento ed agricoltura.

“Visioni Sarde” sarà proposta il 12 gennaio, alle ore 18.00, presso la Sala Conferenze di Viale Repubblica.

Saranno proiettati i cortometraggi: “Dans l’attente” di Chiara Porcheddu, “Eccomi (Flamingos)” di Sergio Falchi, “Il nostro concerto” di Francesco Piras, “La notte di Cesare” di Sergio Scavio, “Sonus” di Andrea Mura, “Spiritosanto – Holy spirit” di Michele Marchi, “The wash – la lavatrice” di Tomaso Mannoni, “Warlords” di Francesco Pirisi, “L’Unica Lezione” di Peter Marcias.

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«Il 2020 è l’Anno del Treno Turistico e la Regione Sardegna vuole essere in prima linea nel ribadire l’importanza delle ferrovie isolane, soprattutto rilanciando il nostro treno turistico per eccellenza, il Trenino Verde.»

Lo ha detto l’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa, durante il viaggio da Monserrato a Mandas a bordo della storica carrozza Bauchiero del 1913, celebrando anche il 99° anniversario del viaggio di David Herbert Lawrence in Sardegna.

«La scelta del ministero per i Beni, le Attività culturali e il Turismo assume particolare valore ed importanza per la Sardegna, che possiede 437 chilometri di ferrovie turistiche, alcune poco utilizzate o addirittura dismesse – ha aggiunto l’assessore Gianni Chessa -. Gli scenari ambientali attraversati dai nostri treni sono straordinari: dalle pianure del Campidano alle colline della Trexenta, dai laghi del Sarcidano alle montagne del Gennargentu, del Limbara e dell’Ogliastra, senza trascurare gli scorci suggestivi di Bosa, Palau e Arbatax. Vogliamo promuovere questa forma di turismo, permettendo al turista/viaggiatore di percorrere la Sardegna, ammirando paesaggi incantevoli e conoscendo paesi e territori meno famosi ma ricchi di storia, alla scoperta di cultura, arte, tradizioni ed enogastronomia. E’ indispensabile creare un’offerta con percorsi turistici ben organizzati e con adeguati servizi, che possano valorizzare il territorio e determinare un’importante ricaduta economica.»

Nei giorni scorsi, intanto, la Giunta regionale ha deliberato lo stanziamento di 350mila euro per il completamento dei lavori del Museo Ferroviario di Monserrato, che in breve tempo sarà riaperto al pubblico. 

«Lunedì 13 gennaio insedieremo il tavolo tecnico interassessoriale per decidere unitariamente la strategia di rilancio del Trenino Verde, anche in previsione dell’attuazione della nuova legge sulle ferrovie turistiche – ha sottolineato l’assessore regionale dei Trasporti, Giorgio Todde -. E’ fondamentale per alcuni territori, per esempio l’Ogliastra e la Gallura, puntare su un trasporto turistico che valorizzi paesaggio e territorio.»

«Dobbiamo valorizzare un patrimonio immenso, fatto di ponti, antichi tracciati, gallerie, stazioni, vecchie locomotive e carrozze d’epoche, che rievocano pagine suggestive della nostra storia, ma rappresentano anche l’importanza del collegamento tra piccoli centri. Sarà un’ulteriore elemento di rivitalizzazione dell’interno dell’Isola, dei centri storici e delle comunità sarde», ha concluso l’assessore degli Enti locali, Quirico Sanna.

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Domenica 5 gennaio, alle ore 15.00, allo stadio “Franco Frogheri” Quadrivio di Nuoro, è in programma Nuorese-Carbonia, match clou della prima giornata del girone di ritorno del campionato di Eccellenza regionale. La prima contro una delle tre seconde, distanziate di un solo punto, in 90′ che possono valere tanto nella lotta per la promozione in serie D. Dirigerà Gian Piero Gatta di Sassari, assistenti di linea Stefano Siddi di Cagliari e Mauro Biagini di Oristano.

Il Carbonia ha dominato la seconda parte del girone di ritorno, mantenendo a lungo l’imbattibilità ed isolandosi al comando della classifica, con un vantaggio massimo di 3 punti. La Nuorese è partita più lentamente, perdendo il confronto diretto di Carbonia (2 a 1)  e, alla quinta giornata, quello casalingo con l’Ossese (0 a 3). Allora aveva solo 5 punti, 12ª in classifica, a 8 lunghezze dalla capolista Ferrini e a 6 dal Carbonia.

Il Carbonia ha rallentato la sua marcia nel finale del girone d’andata, pareggiando in casa 2 a 2 con il Porto Rotondo, poi 0 a 0 a Monastir e, dopo l’8 a 0 al La Palma Monte Urpinu, perdendo 4 a 2 a Castiadas la prima partita stagionale, dopo aver costruito brillantemente il doppio vantaggio.

La Nuorese, viceversa, dopo lo stentato avvio, ha cambiato marcia ed ha infilato una serie positiva eccezionale di 9 vittorie ed un pareggio, che l’hanno rilanciata alla grande in classifica, fino a guadagnarsi il primo posto solitario al termine del girone d’andata, con un punto di vantaggio su Carbonia, Castiadas ed Ossese.

Il confronto diretto di Nuoro mette di fronte due squadre con un grande potenziale, forse le più autorevoli candidate alla vittoria finale, anche se il Castiadas dopo la grande rimonta sul Carbonia, ha ripreso a credere nella promozione con grande convinzione, e l’Ossese non ha alcuna intenzione di accontentarsi del ruolo di matricola terribile.

Il confronto tra le due squadre è anche il testa a testa tra due dei bomber più forti del campionato: da una parte Mauro Ragatzu, già in goal nel match di andata (realizzò il goal dell’1 a 2 dopo la doppietta biancoblù di Samuele Curreli), scatenato nelle ultime settimane, capocannoniere al termine del girone d’andata con 13 reti; dall’altra il neo acquisto Giuseppe Meloni, protagonista assoluto del campionato scorso, nel corso del quale ha trascinato alla promozione con i suoi goal il Muravera (42 in campionato, 9 in Coppa Italia, 51 complessivi), arrivato al termine del mercato di dicembre e già in goal a Castiadas, per il 2 a 0, ad inizio ripresa, punteggio poi capovolto dalla tripletta di Alvaro Fernandez e Papa Seck. Ma tanti altri hanno la qualità per diventare protagonisti e decisivi: tra questi, da una parte Luca Caboni e Fabio Cocco; dall’altra Marcello Angheleddu, Alessio Figos ed il giovane Suku Kassama Sariang.

La Nuorese arriva a questa partita dalla finale di Supercoppa, disputata la scorsa settimana con il Valledoria ed interrotta dall’arbitro Matteo Manis per scarsa visibilità, al 14′ del secondo tempo supplementare a causa di un guasto all’impianto che alimenta i fari dello stadio “Franco Frogheri”, quando il risultato era in parità, sul 2 a 2 La partita è stata rinviata a data da destinarsi.

La prima giornata di ritorno vedrà il Castiadas impegnato ancora in casa con la San Marco Assemini ’80 e l’Ossese sul campo del Ghilarza. Graziano Mannu farà il suo esordio sulla panchina del La Palma Monte Urpinu, nel match casalingo con il Guspini. Completano il programma della prima giornata del girone di ritorno, le partite Arbus-Bosa, Kosmoto Monastir-Li Punti, Porto Rotondo-Ferini e, infine, Taloro Gavoi-Atletico Uri.

Giampaolo Cirronis

 

 

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E’ stata presentata ieri mattina, a Carbonia, la stagione di prosa, musica e danza che si terrà al Teatro Centrale dal 18 gennaio al 4 aprile 2020. 9 appuntamenti organizzati dal CEDAC (Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo della Sardegna) con il patrocinio e il contributo economico del comune di Carbonia.

Il programma completo è stato presentato ieri mattina, nel corso di una conferenza stampa svoltasi nella sala riunioni della Torre Civica, alla presenza degli assessori comunali Sabrina Sabiu, Gian Luca Lai e Loredana La Barbera, e di Valeria Ciabattoni, in rappresentanza del Cedac.

Il primo evento in cartellone è previsto per il 18 gennaio, con la performance musicale “Il Lago dei Cigni” sotto il segno di Pëtr Il’ič Čajkovskij. Si replica il 23 gennaio con “La Cena delle Belve” ed il 1° febbraio con “Quartet”.

L’8 febbraio sarà la volta della storia ispirata dal famoso romanzo di Cesare Pavese, “La luna e i falò”, mentre il 15 febbraio andrà in scena “Riccardo 3”, il dramma di William Shakespeare. Il 14 Marzo spazio a una “Serata romantica” a cura della Compagnia Balletto del Sud, mentre il 19 marzo ad occupare la scena saranno i protagonisti di “Un Tram che si chiama desiderio” di Tennessee Williams.
Di rilievo anche la pièce “Frammenti di tempo” in programma il 4 aprile, un omaggio a Giulio Angioni e Primo Levi, regia di Monica Porcedda.
Il gran finale della rassegna teatrale targata CEDAC sarà il 24 aprile 2020 con “Le Bugie hanno le gambe corte“, regia di Anna Pina Buttiglieri.

La campagna abbonamenti si svolgerà a partire da martedì 7 gennaio, al Teatro Centrale di Carbonia (I biglietti per il “Lago dei cigni” saranno in vendita da mercoledì 15 gennaio).