21 December, 2025

Nuove sanzioni per la violazione del DPCM di contrasto e prevenzione della diffusione del Covid-19. La notte scorsa, a Domusnovas, i carabinieri del Radiomobile della Compagnia di Iglesias hanno sanzionato, ciascuno individualmente, con la solita sanzione da 400 euro, quattro disoccupati del luogo, un 43enne e un 35enne, gravati in passato da denunce alla Procura della Repubblica, ed inoltre un 40enne e una 41enne incensurati. Tutti costoro sono stati sorpresi a camminare per le strade del paese, senza poter dare giustificazioni attendibili sulla loro uscita di casa in orario proibito. Nella giornata di ieri, ad Ussana, i carabinieri della stazione di Dolianova hanno segnalato alla Prefettura di Cagliari per violazione dello stesso D.P.C.M. un 69enne, un 42enne, un 37enne e un 36enne tutti del posto. Tutti costoro sono stati fermati individualmente in orario notturno, nel corso di un mirato servizio, finalizzato al contrasto delle violazioni alle misure urgenti di contenimento della diffusione del virus Covid–19, mentre transitavano in località “Is Serras”, ciascuno alla guida della propria auto, senza valida giustificazione, contravvenendo alle prescrizioni di legge. Per ciascuno di loro è stata comminata una sanzione da 400 euro.


La notte scorsa, alle 3.05, a Carbonia, i carabinieri della locale Stazione hanno arrestato un 32enne pescatore del posto, pescatore, gravato da precedenti denunce, poiché colto nella flagranza del reato di evasione. Il giovane, sottoposto al regime della detenzione domiciliare, in ottemperanza ad un provvedimento emesso il 29 ottobre 2020 dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Cagliari, Ufficio Esecuzioni Penali, era evaso dal luogo di detenzione presentandosi in caserma nell’errata convinzione che questo si potesse fare, in deroga alle prescrizioni impostegli di non uscire di casa per nessun motivo. Lo stesso, trattenuto presso le camere di sicurezza della caserma dell’Arma di Carbonia, è stato tradotto presso il Tribunale di Cagliari per la celebrazione del rito “direttissimo”.

I carabinieri di Siliqua sono intervenuti ieri sera, intorno alle 19.00, in viale Marconi, dove poco prima un giovane travisato con una sciarpa ed apparentemente disarmato, aveva fatto ingresso all’interno del ristorante “La locomotiva”, intimando alla titolare, una 32enne del luogo, di consegnargli l’incasso. Al netto ed energico rifiuto della donna, il giovane si è dileguato a piedi per le vie del paese.

Al momento del tentativo di rapina all’interno del locale non vi erano avventori, anche in considerazione delle note restrizioni per la diffusione del Coronavirus.

Sono 96 i nuovi casi positivi al Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Sardegna, 1.160 i tamponi eseguiti. Salgono a 30.145 i casi di positività dall’inizio dell’emergenza.

Si registrano 6 decessi (710 in tutto), cinque uomini e una donna tra 65 e 83 anni. Le vittime: 4 residenti della provincia del Sud Sardegna e 2 rispettivamente della provincia di Oristano e Città Metropolitana di Cagliari.

In totale sono stati eseguiti 470.328 tamponi. Sono 483 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (+5 rispetto al dato di ieri), 43 (invariato) i pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 15.889. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 12.706 (+89) pazienti guariti, più altri 314 guariti clinicamente.

Sul territorio, dei 30.145 casi positivi complessivamente accertati, 6.743 (+27) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 4.879 (+10) nel Sud Sardegna, 2.388 a Oristano, 6.013 (+15) a Nuoro, 10.122 (+44) a Sassari.

«Una giornata dal grande valore simbolico, un passo importante per il ritorno alla normalità che auspichiamo possa avvenire al più presto.»

Lo ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas, in merito alle prime vaccinazioni anti-Covid eseguite oggi nell’Isola in occasione del ‘Vaccine Day’, operazione che ha portato, su tutto il territorio nazionale, alla somministrazione delle prime dosi del farmaco Pfizer-BioNTech arrivate in Italia a Natale.

«Stiamo preparando il nostro sistema sanitario ha aggiunto il presidente Christian Solinas alla grande campagna di vaccinazione che seguirà nei prossimi mesi. Mesi in cui sarà ancora fondamentale non abbassare la guardia e che ci vedranno impegnati con forza anche nel più importante progetto di screening che l’Isola abbia mai realizzato, con l’obiettivo di abbattere drasticamente la circolazione virale.»

In occasione del ‘V day’ sono state consegnate alla Sardegna 180 dosi che saranno somministrate, in quattro giornate, ad altrettanti operatori sanitari: personale dell’Arnas G. Brotzu, dell’ospedale Santissima Trinità di Cagliari e del Policlinico universitario ‘Duilio Casula’, di Monserrato. Le fiale con il farmaco, arrivate nell’isola ieri sera con volo militare, sono state trasportate all’ospedale San Michele dell’Azienda di rilievo nazionale e alta specializzazione ‘G. Brotzu’, centro designato dalla Regione per l’esecuzione dei vaccini programmati in occasione dell’evento odierno. I primi due vaccinati della Sardegna sono Silverio Piro, medico infettivologo di 71 anni, e Virginia Boi, infermiera di 58. Le fiale, ciascuna contenente cinque dosi, sono state conservate a -80 gradi e, secondo la procedura, sono state portate a tre e otto gradi in tre ore e lasciate a temperatura ambiente per mezz’ora prima di essere diluite con cloruro di potassio ed essere quindi inoculate. Per ogni somministrazione effettuata è stata data, come previsto, lettura del numero di lotto vaccinale e dei nomi del medico responsabile della seduta e dell’operatore che ha eseguito l’inoculazione.

«Grande emozione per le prime vaccinazioni nell’Isola. Un segnale importanteha detto l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu in vista della campagna che partirà a gennaio con l’arrivo di 33mila dosi a cui seguirà un ulteriore invio dello stesso quantitativo per la vaccinazione delle categorie a rischio individuate secondo i criteri stabiliti a livello nazionale. Si inizierà quindi con gli operatori sanitari e sociosanitari, il personale e gli ospiti delle Rsa. Già nei prossimi giorni attendiamo l’arrivo di altre 4 miIa dosi. Vaccineremo tutte le persone che lavorano nelle strutture sanitarie dell’Isola, pubbliche e private.»

«I centri di vaccinazione della Sardegna individuati dalla Regioneha aggiunto l’assessore Mario Nieddusono dodici, dislocati su tutto il territorio, in corrispondenza dei principali ospedali. La campagna vaccinale durerà circa un anno, ma ci auguriamo che possa esserci un’accelerazione con l’approvazione degli altri farmaci in attesa del via libera. Stiamo lavorando con grande impegno da diverse settimane per predisporre quanto necessario per preparare al meglio il nostro sistema sanitario. Abbiamo una continua interlocuzione con il governo e la struttura commissariale per l’emergenza. La Sardegna ha concluso l’assessore regionale della Sanitàè pronta sia sul piano logistico, sia sul piano organizzativo.»

Il 4 dicembre scorso, nella giornata dedicata a Santa Barbara, la patrona universale dei minatori, la Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara, ha presentato al ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – MiBACT la candidatura del Cammino Minerario di Santa Barbara al 7° Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa.

Il popolo del più grande bacino minerario italiano che ha vissuto per millenni grazie al buio della miniera lasciando nel territorio le tracce indelebili della sua storia e della sua identità, scopre nello splendore e nella bellezza del Paesaggio naturale e culturale antropizzato che si può ammirare percorrendo il Cammino Minerario di Santa Barbara, un nuovo inesauribile giacimento per contribuire alla costruzione del futuro per le nuove generazioni.

«La Difesa ha dato avvio all’operazione Eos, iniziativa assunta dal ministro Lorenzo Guerini e decisa dal Governo nel rispetto delle richieste delle Regioni, che vede i nostri militari impiegati nella distribuzione dei vaccini in tutta Italia, in modo da partire con il Vaccine day europeo il 27 dicembre.»

Lo ha detto questa sera il sottosegretario alla Difesa Giulio Calvisi sottolineando il grande lavoro svolto in coordinamento con il ministero della Salute guidato dall’on. Roberto Speranza e con il Commissario Straordinario per l’Emergenza Coronavirus Domenico Arcuri.

Grazie ad un volo dell’Aeronautica Militare sono arrivate, oggi a Cagliari, 180 dosi di vaccino Pfizer. I vaccini sono stati presi in custodia dai militari del Reggimento Logistico della Brigata Sassari e saranno scortati dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Cagliari, per poi essere consegnati domani all’ospedale Brotzu di Cagliari.

«Un ulteriore e concreto aiuto fornito dalla Difesa che si aggiunge all’attività svolta dalla Sanità Militare nell’ambito dell’operazione Igea nei 4 capoluoghi di provincia della Sardegna e al contributo all’iniziativa “Ad Adiuvandum” – ha aggiunto il sottosegretario della Difesa, con delega alla Sanità Militare, Giulio Calvisi, presente all’aeroporto di Elmas -. In una prima fase, i mezzi e gli aeromobili militari contribuiranno a distribuire in tutto il Paese una parte delle prime 9.750 dosi recapitandole a destinazione. In una seconda fase, la Difesa garantirà il trasporto di quota parte delle le dosi delle case farmaceutiche dall’Hub di Pratica di Mare ai 21 Sub Hub e alle strutture ospedaliere, ASL e punti in tutta Italia. Parliamo di un piano articolato che prevede l’utilizzo di 11 aerei, 73 elicotteri e oltre 360 autoveicoli. Un’organizzazione logistica complessa che contempla anche l’utilizzo di shelter frigo in dotazione alla Difesa.»

In accordo alle richieste del servizio sanitario regionale e locale, la Difesa prevede di costituire, inoltre, delle postazioni vaccinali fissi e mobili (Presidi Vaccinali Difesa- PVD) attraverso la riconversione dei “Drive Through Difesa”, attualmente operativi in tutta Italia per effettuare i tamponi e contribuire, insieme al ministero della Salute, all’attività di screening.

La sanità militare, con il supporto logistico delle Forze Armate, sarà impegnata direttamente nell’attività di somministrazione del vaccino anche con team mobili nelle RSA o a domicilio per i cittadini con difficoltà motorie.

Questo ulteriore supporto messo in campo dalle Forze Armate rappresenta un’attività strategica e fondamentale per il nostro Paese, un aiuto concreto che i nostri militari garantiscono fin dal primo giorno di questa emergenza sanitaria. Un contributo molto importante a favore di tutti i cittadini.

«A tutte le donne e gli uomini che assicurano, anche in questi giorni di festa – ha concluso Giulio Calvisi -, un fondamentale e straordinario sostegno va ancora una volta il nostro grazie.»

«È stato comunicato che il piccolo focolaio che ha interessato 9 persone e di cui vi abbiamo dato notizia qualche settimana fa si è spento e risultano tutte guarite. Attualmente abbiamo due nuovi casi in fase di guarigione ed altri 3 casi che ugualmente ci hanno comunicato di essere guariti ma l’Ats non ha ancora aggiornato le schede. 2 persone si trovano in ospedale.»

A darne notizia è il comune di Siliqua.

Antonio Caria

Lo scorso 19 dicembre, si è svolta, a Portoscuso, l’Assemblea degli iscritti del P.C.I. Sulcis Iglesiente, in modalità mista in presenza e telematica. L’Assemblea è parte del ciclo di incontri inerenti lo sviluppo di un nuovo percorso programmatico per il territorio, avviato da alcune settimane dalla Federazione. All’incontro, aperto anche ai simpatizzanti, si è discusso delle problematiche economiche e sociali che a nostro avviso rivestono primaria importanza sia nel nostro territorio che a livello nazionale.
Ai lavori sono intervenuti il sindaco di Portoscuso, Giorgio Alimonda, che ha posto all’attenzione le problematiche del territorio dal punto di vista sia occupazionale che ambientale e su alcune prospettive di sviluppo, e la prof.ssa Silvia Messori, segretaria della FLC-CGIL Sardegna Sud Occidentale, che ha portato all’attenzione le problematiche relative alla scuola, che in questa emergenza sanitaria stanno drammaticamente pesando sulla dispersione scolastica.
Durante l’assemblea è stato sottolineato come, «a causa della disoccupazione e della crescente povertà, sono sempre più numerose le famiglie costrette a rivolgersi ai servizi sociali del proprio comune, ai centri religiosi o di Associazioni e reti di cittadini solidali per poter usufruire ogni giorno di almeno un pasto caldo. In quest’anno drammatico, l’emergenza sanitaria ha acuito le contraddizioni del modello economico basato sul profitto e l’interesse privato capitalistico. Per il nostro territorio è un ulteriore macigno che si abbatte su di una già pesante crisi economica e sociale che dura da decenni. Non solo i lavoratori ed i disoccupati ne hanno subito le conseguenze, ma anche decine di piccole e medie attività del territorio, in tutti i settori, hanno dovuto abbassare definitivamente le saracinesche della propria attività e tanti, purtroppo, si apprestano a farlo con il nuovo anno».

«Tutti guardano alle risorse del Recovery Fund: a tal proposito, la Regione Sardegna ed il suo Presidente hanno presentato dei progetti al Governo italiano per svariati miliardi di euro, con l’obiettivo di “creare sviluppo in Sardegna”, senza però discuterne né con il Consiglio regionale né tanto meno condividendo le scelte con i sardi. Approccio assai distante da chi vuole realmente contribuire al rilancio economico della Sardegna, mantenendosi saldo al solco della gestione privatistica e unilaterale anche in un momento emergenziale come questo. Oltre all’acuirsi della crisi economica abbiamo assistito al collasso di importanti servizi pubblici primari come la Sanità, che con la pandemia si vede ulteriormente ridimensionata a causa del depotenziamento subito nel corso degli anni. La Scuola, in particolare quella secondaria di secondo grado, ha subito la difficoltà nella gestione degli ingressi in sicurezza, dovuti anche all’assenza di programmazione del potenziamento dei trasporti. D’altra parte, la didattica a distanza, già di per sé inadeguata al percorso di istruzione, si è realizzata in un contesto di precarietà dei sistemi di comunicazione e in alcuni casi in una loro assenza. Tale criticità ha determinato l’incremento della dispersione scolastica, già pesante nel Sulcis Iglesiente.»

«Nelle prossime settimane, la Federazione PCI Sulcis Iglesiente proseguirà il dibattito programmatico, con l’obiettivo di condividere le riflessioni con le forze democratiche e progressiste e nell’ottica di contribuire a costruire un percorso programmatico unitario delle sinistre, nonché partecipato, democratico e popolare.
Come Comunisti del Sulcis Iglesiente crediamo che i cardini del dibattito programmatico non possano che essere collegati all’esigenza storica di imprimere un cambiamento al modello economico dominato dall’impresa privata, modello che è evidente non funziona più. Dalla Centralità del Lavoro ai Beni Comuni, dalla Tutela della Salute all’Ambiente, dalla Valorizzazione della Cultura alla Difesa della Pace, Innovazione Scientifica e Tecnologica: un percorso di Riconversione Economica e Sociale del territorio non può che assumere una visione organica e passare da un’ottica orientata all’interesse  collettivo ed dal rispetto dei bisogni e volontà del Lavoro e delle comunità locali.»