19 March, 2024
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Si infiamma il clima politico intorno all’evoluzione delle scelte in campo sanitario nel Sulcis Iglesiente. L’ultima vicenda che accende il dibattito e, soprattutto, la motivata protesta dei pazienti, è quella relativa all’ormai pressoché certa soppressione del servizio di dialisi notturna, disposto per fare fronte alla crescente carenza di personale.

«Articolo Uno del Sulcis Iglesiente non può che dichiararsi indignato per la probabile ed imminente scelta di chiudere il servizio di dialisi notturna presso l’ospedale Sirai di Carboniasi legge in una nota del segretario Luca Pizzuto -. Un servizio, riconosciuto come eccellenza perlomeno regionale, in piedi dal 2011 e che quindi dovrebbe compiere a giorni 10 anni, che invece sta per essere sacrificato sull’altare di logiche meramente aziendalistiche che non contengono tra i loro parametri l’attenzione alla dignità ed alla vita delle persone.»

«E’ doveroso che le autorità sanitarie competenti si adoperino perché il servizio di dialisi notturna, in rispetto delle speranze dei pazienti, rimanga in piediaggiunge Luca Pizzuto. In questo contesto è utile anche osservare come la maggioranza consiliare della Regione Sardegna, da una parte si adopera per dettare linee politiche che tendono ad eliminare servizi di eccellenza, dall’altra invece si oppone e si scandalizza. Vedremo quale sarà il risultato finale….»

«Rimane il fatto che in questi due anni questa maggioranza ha tolto servizi e destabilizzato il sistema sanitario. Forse oggi più che pensare alla demolizione di un’eccellenza locale si dovrebbe pensare a recuperare la grave emergenza Covid presente all’ospedale Sirai e a ripristinare i servizi “ordinari” che rischiano di creare emergenze straordinarie nel futuroconclude Luca Pizzuto -. Articolo Uno del Sulcis Iglesiente si schiera al fianco di coloro che chiedono il mantenimento del servizio di dialisi notturna e si dichiara pronto a sostenere eventuali lotte.»

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Il dottor Gianfranco Casu è il nuovo commissario della Assl di Carbonia. Ricoprirà l’incarico fino al completamento dell’autonomia delle Asl e della piena attuazione della Riforma sanitaria recentemente approvata dal Consiglio regionale. Gianfranco Casu proviene dall’Agenzia Laore dove ricopriva la carica di commissario straordinario. Subentra al dottor Carlo Murru, già commissario della Assl di Cagliari, in qualità di commissario facente funzioni.

La Giunta regionale ha approvato la delibera che recepisce le linee guida finalizzate al rinnovo delle concessioni di posteggio per il commercio su aree pubbliche.
«Apprendiamo con favore l’atteso recepimento delle linee guida per il rinnovo delle concessioni per l’esercizio di commercio così come chiesto dalla Lega attraverso l’ordine del giorno l discusso e approvato in Consiglio regionale il 22 dicembre scorsoafferma Michele Ennas, leghista e promotore dell’istanza -. Ringrazio l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio, Gianni Chessa, per aver predisposto rapidamente la delibera.»
«Con questo intervento potremo dare garanzie a un intero comparto e indirizzi certi e precisi agli Enti locali – conclude Michele Ennas -. È un altro importante traguardo raggiunto in un momento di grave depressione economica che potrà dare prospettiva a tante imprese.»

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12 nuovi casi di positività al Covid-19 sono stati accertati nell’ultima settimana a Carloforte. A fronte di 6 persone già positive che si sono definitivamente negativizzate, salgono a 20 gli attualmente positivi nell’Isola di San Pietro. Lo ha comunicato poco fa, con il consueto appuntamento social con i cittadini, il sindaco, Tore Puggioni. Il primo cittadino ha sottolineato che, dal momento che tutte le attività sono chiuse, l’aumento dei numeri conferma che il virus circola tra le persone, in particolare in ambito familiare, ragione per la quale è necessario continuare a rispettare rigorosamente le misure preventive più elementari. Tore Puggioni ha evidenziato un chiaro allentamento delle attenzioni ed ha sottolineato l’importanza dell’avvio del servizio con i tamponi antigenici rapidi che hanno consentito di individuare diversi casi di positività al virus, poi confermata dai tamponi molecolari.

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Il servizio di dialisi notturna del Sirai di Carbonia sembra destinato alla definitiva soppressione. La notizia, divenuta di dominio pubblico due giorni fa, con una forte presa di posizione del consigliere regionale del Partito Sardo d’Azione Fabio Usai, ha scatenato una durissima reazione dei pazienti che ieri sera hanno manifestato nel corridoio d’ingresso del reparto, dove hanno ricevuto la visita del responsabile facente funzioni del Servizio, il dottor Raffaele Pistis, al quale hanno esternato la loro fortissima contrarietà al Piano che sarebbe stato predisposto dai vertici aziendali per fare fronte alla carenza di personale. Al dirigente medico è stato chiesto di farsi interprete nei confronti della dirigenza aziendale dell’importanza del Servizio, autentico fiore all’occhiello dell’Ospedale Sirai e dell’intera ASSL, dal momento che una sua soppressione, avrebbe ripercussioni pesantissime per diversi pazienti. Il dottor Raffaele Pistis ha assicurato che avrebbe predisposto una relazione dettagliata su quanto è emerso nel corso dell’incontro e sulle legittime rivendicazioni dei pazienti, sottolineando che, comunque, le decisioni finali sono in capo ai vertici dell’Azienda.

I pazienti presenti, molti dei quali sono in dialisi da alcuni decenni, hanno esternato forti perplessità al dottor Raffaele Pistis e stamane alcuni di loro hanno annunciato di aver avuto notizia che la decisione della soppressione del servizio di dialisi notturna sarebbe stata già presa, in quanto sarebbero stati già predisposti i turni delle sedute dei pazienti a partire dal 10 gennaio e quelli che si sottoponevano alle sedute di dialisi nel corso della notte, sarebbero stati spostati nei turni diurni.

Fotografie di Nadia Pische

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Sono 368 i nuovi casi di positività al Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Sardegna, 3.584 i tamponi eseguiti. Salgono a 31.113 i casi di positività dall’inizio dell’emergenza.

Si registrano 4 decessi (747 in tutto): un uomo e una donna della Città Metropolitana di Cagliari, rispettivamente di 79 e 101 anni, e due uomini di 88 e 72 anni della provincia di Sassari.

In totale sono stati eseguiti 482.520 tamponi. Sono 486 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (dieci in meno rispetto al dato di ieri), 46 (+2) i pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 15.921. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 13.610 (+230) pazienti guariti, più altri 303 guariti clinicamente.

Sul territorio, dei 31.113 casi positivi complessivamente accertati, 6.974 (+92) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 5.107 (+84) nel Sud Sardegna, 2.482 (+62) a Oristano, 6.200 (+62) a Nuoro, 10.350 (+68) a Sassari.

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https://www.youtube.com/watch?v=Phy-dDRhIdg&fbclid=IwAR06x1-GRrs3dWgpoHOYCjSC1XKvScKIVF61Nf1qXS1IoYfN1ZSfgGlnyAI

La protagonista della giornata di martedì 29 dicembre, al Festival Macchiori di Guasila, è stata l’archeologia. Meglio: l’archeologia declinata nella sua terza missione, dopo lo studio e la ricerca, all’apertura verso il pubblico. E in questo caso il suo pubblico è stato quello speciale dei ragazzi della comunità terapeutica Sa Nuxi, di Nuxis, i quali hanno dato il loro contributo durante la campagna di scavi del 2019 all’interno della grotta di Acquacadda.

«Avevamo in mente di iniziare questi scavi all’interno della grotta già da tempo – ha raccontato Riccardo Cicilloni, professore di Preistoria e Protostoria della Sardegna all’Università di Cagliari, dipartimento di Lettere, Lingue e Beni Culturali –perché promettevano di regalarci grandi soddisfazioni. E’ arrivato poi il finanziamento del Comune, della Regione e del Parco Geominerario per il triennio di lavori, e così siamo partiti. Inoltre, l’Università ci aveva chiesto di aprirci al pubblico, ovvero di far partecipare anche la comunità del territorio nel quale ricadono gli scavi. Tramite Roberto Curreli, presidente dello Speleo Club di Sa Marchesa, e altri amici, siamo entrati in contatto con i ragazzi della Comunità Sa Nuxi, e da qui abbiamo iniziato a scrivere una bella storia di archeologia e solidarietà.»

La collaborazione dei ragazzi di Sa Nuxi. «I ragazzi della comunità si sono subito appassionati ai nostri lavori, abbiamo spiegato loro la storia della grotta e di cosa ci stessimo occupando e quali risultanze ci aspettavamo. Hanno potuto ammirare il ritrovamento di frammenti di ceramica di 4.500 anni fa, resti animali e focolari preistorici: una meraviglia per archeologi e antropologi, e motivo di grande stupore per gli occhi della cittadinanza. I ragazzi di Sa Nuxi sono stati preziosissimi collaboratori: si sono occupati dell’accoglienza e dell’accompagnamento alle persone che si avvicinavano allo scavo, e sono stati parte integrante di questa avventura che purtroppo è stata sospesa per via del Covid, ma che speriamo tutti di poter riprendere presto.»

Alla tavola rotonda in diretta streaming sulla pagina Facebook di Macchiori, “Tra cultura e inclusione”, dopo l’introduzione e i saluti della sindaca di Guasila, Paola Casula, sono intervenuti: l’assessora dell’Inclusione sociale del comune di Guasila Consuelo Palmas; il sindaco di Nuxis Pier Andrea Deias, il professore di Preistoria e Protostoria della Sardegna dell’Università di Cagliari Riccardo Cicilloni, gli archeologi Federico Porcedda Marco Cabras, e poi Federico Vivarelli, Gianluigi Senis, Davide Vitiello, ospiti della Comunità Sa Nuxi. E ancora Annarita Nioi Augusto Vacca operatori della Comunità Sa Nuxi. Presenti anche Roberto Curreli presidente associazione Sa Marchesa, Marisa Nicolini dell’associazione Liberamente, Alessandro Montisci direttore del Centro di Salute Mentale di Sanluri, la studentessa Monica Fadda, Bruno Venturi ed il giornalista Giampaolo Cirronis. Ha dialogato con loro Alessandro Angioni consigliere comunale di Guasila. Una tavola rotonda che ha raccontato una bella storia di inclusione sociale ed integrazione.

 

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E’ stato inaugurato nella tarda mattinata il nuovo Centro Covid realizzato all’ospedale Binaghi di Cagliari. Sono immediatamente disponibili i primi 41 posti letto a media intensità di cura, attrezzati con le dotazioni tecnologiche e suddivisi in due ali da 16 e 25 posti al secondo piano del nosocomio di via Is Guadazzonis. Nella struttura, a pieno regime e secondo la modularità prevista dal piano regionale per l’emergenza, potranno essere attivati fino a 140 posti letto in degenza ordinaria più 13 di terapia intensiva.

«Un risultato importanteha dichiarato il presidente della Regione, Christian Solinas, che ha inaugurato l’ospedale riconvertito -. Abbiamo attuato il piano che ci siamo dati anticipando i tempi e con un numero di posti letto superiore a quelli inizialmente preventivati. Manteniamo alta la guardia contro il virus mettendo in campo ogni strumento a nostra disposizione e continuando a potenziare il sistema sanitario dell’Isola.»

«L’emergenza, dal suo inizio, ci ha portato più volte a dover rivedere e riorganizzare strutture e servizi ha aggiunto l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu -. Siamo stati capaci di realizzare un complesso intervento di adeguamento in tempi rapidi con ottimi risultati. Abbiamo anche attivato importanti sinergie fra le aziende sanitarie del nostro territorio e il personale in servizio metterà insieme operatori dell’Arnas G. Brotzu, Aou di Cagliari e Ats, in una logica di equipe e lavoro di squadra – ha concluso Mario Nieddu -. Superata l’emergenza contiamo di restituire alla città una struttura rinnovata.»

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È Giorgio La Nasa il nuovo prorettore delegato per le attività sanitarie dell’Università di Cagliari. Lo ha stabilito il rettore, Maria Del Zompo, con la firma del decreto qualche giorno fa.
Il professore ordinario di Ematologia completa la squadra del rettore dopo il pensionamento, per raggiunti limiti di età, di Francesco Marongiu.
«La nomina – si legge nella nota dell’ateneo – vuole perseguire gli obiettivi in materia di attività assistenziale sanitaria, funzionale ai compiti istituzionali di didattica e ricerca e con essi integrata, nel rispetto delle linee politiche di indirizzo proposte dal Rettore medesimo e approvate dal Consiglio di Amministrazione previo parere del Senato Accademico, con particolare riferimento ai rapporti con l’Azienda Ospedaliero Universitaria e la Regione Autonoma della Sardegna».
Una carriera di tutto rispetto per il professor Giorgio La Nasa: dal 2018 è direttore del Dipartimento di Scienze mediche e Sanità pubblica, ed è componente del Senato Accademico. Inoltre dirige la Struttura Complessa di Ematologia e Centro Trapianti di Midollo Osseo presso l’Ospedale Businco. Il docente ricopre anche l’incarico di Direttore del Programma Trapianti di Midollo Osseo della rete metropolitana della città di Cagliari, accreditato a livello europeo con certificazione internazionale Jacie.
In curriculum anche 230 lavori scientifici pubblicati su riviste nazionali ed internazionali ed è co-editore del Manuale di Ematologia per gli studenti della Facoltà di Medicina e chirurgia. I suoi principali studi riguardano il trapianto allogenico non correlato di cellule staminali ematopoietiche, l’immunogenetica delle malattie emato-oncologiche e la qualità della vita nei pazienti affetti da emato-oncopatie.
Antonio Caria

Sono 328 i nuovi casi di positività al Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Sardegna, 4.551 i tamponi eseguiti. Salgono a 30.745 i casi di positività al Covid-19 dall’inizio dell’emergenza.

Si registrano 5 decessi (743 in tutto), tre donne e due uomini tra i 69 e 98 anni. Le vittime: tre residenti della Città Metropolitana di Cagliari e due rispettivamente delle province di Oristano e Nuoro.

In totale sono stati eseguiti 478.936 tamponi. Sono 496 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (due in meno rispetto al dato di ieri), 44 (-1) i pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 15.785. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 13.380 (+250) pazienti guariti, più altri 297 guariti clinicamente.

Sul territorio, dei 30.745 casi positivi complessivamente accertati, 6.882 (+61) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 5.023 (+78) nel Sud Sardegna, 2.420 (+19) a Oristano, 6.138 (+94) a Nuoro, 10.282 (+76) a Sassari.