25 December, 2025

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Da domani, martedì 9 giugno, per consentire una maggiore velocità e comodità negli spostamenti all’interno delle varie zone del Cimitero comunale di Carbonia, verrà ripristinato il funzionamento della macchina elettrica, un servizio navetta in grado di soddisfare le numerose richieste giunte da persone anziane, disabili o con difficoltà di deambulazione.

Si ricorda alla cittadinanza che il cimitero di Carbonia – al pari di quello di Cortoghiana-Bacu Abis – osserva i seguenti orari di apertura:

Martedì: la mattina dalle 7.30 alle 12.00 e il pomeriggio dalle 15.00 alle 17.00;
Giovedì: la mattina dalle 7.30 alle 12.00 e il pomeriggio dalle 15.00 alle 17.00;
Sabato: la mattina dalle 7.30 alle 12.00 e il pomeriggio dalle 15.00 alle 17.00;
Domenica: la mattina dalle 7.30 alle 12.00 e il pomeriggio dalle 15.00 alle 17.00.

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https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10223054323614440/

C’era grande attesa, oggi, per conoscere le decisioni del Consiglio della FIGC che oltre alle problematiche dei campionati professionistici, avrebbe dovuto affrontare anche quelle dei campionati dilettantistici, per i quali «ha approvato le proposte della Lega Nazionale Dilettanti inerenti la conclusione delle competizioni nazionali (Serie D, calcio a 5 e calcio femminile) e di quelle regionali». Ora, dunque, per le decisioni ufficiali, come ha sottolineato in serata il presidente del Comitato regionale Gianni Cadoni, «c’è da attendere il direttivo nazionale del giorno 11 che darà le linee guida e poi servirà la formale ratifica del direttivo regionale, ma già dal 11 si avrà la situazione chiarissima».
Stamane abbiamo intervistato il presidente Gianni Cadoni, che ha confermato la linea scelta, quella di premiare il merito sportivo, ribadita oggi anche dal Consiglio federale, in base alla quale, giovedì 11 giugno il Carbonia potrà festeggiare il ritorno in serie D, dopo 30 anni!

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Consiglio Federale: la stagione si conclude in base al merito sportivo

Il presidente Gabriele Gravina ha aperto i lavori del Consiglio federale alle ore 12.00 con i consiglieri: Dal Pino, Marotta e Lotito per la Lega di A; Balata per la Lega B; Ghirelli, Baumgartner e Lo Monaco per la Lega Pro; Sibilia, Acciardi, Baretti, Frascà, Franchi e Montemurro per la Lega Nazionale Dilettanti; Tommasi, Calcagno, Gama e Zambrotta per gli atleti; Beretta e Giatras per i tecnici; il presidente dell’AIA Nicchi; il presidente del Settore Giovanile e Scolastico Tisci; il presidente del Settore Tecnico Albertini; il segretario generale Brunelli; la presidente della Divisione Calcio Femminile Mantovani; il vice presidente UEFA Uva; il membro UEFA nel Consiglio della FIFA Christillin; il presidente ECA e membro del Comitato Esecutivo della UEFA Agnelli. Invitato, in qualità di uditore, il presidente dell’AIAC Ulivieri. Tutti i consiglieri si sono collegati in conference call, fatta eccezione per Gravina, Dal Pino, Lotito, Ghirelli, Lo Monaco, Sibilia e Montemurro presenti in sede.

Il presidente federale ha aperto i lavori ricordando la tragedia dell’Heysel, sottolineando come, a 35 anni dall’accaduto, sia una ferita insanabile per tutto il calcio europeo. Subito dopo ha aggiornato il Consiglio in merito al programma dei controlli svolti dalla Procura Federale nei centri sportivi di Serie A, cui seguiranno anche delle visite a quelli di B, per verificare la corretta applicazione dei protocolli.

A seguito dell’informativa del segretario generale, il Consiglio ha deliberato quanto proposto dal Comitato di Presidenza lo scorso giovedì in merito all’istituzione del cosiddetto Fondo Salva Calcio la cui entità sarà di 21 milioni e 700 mila euro, al fine di sostenere la ripresa del sistema calcio.

LND
Per quanto riguarda i campionati dilettantistici, il Consiglio federale ha approvato le proposte della Lega Nazionale Dilettanti inerenti la conclusione delle competizioni nazionali (Serie D, calcio a 5 e calcio femminile) e di quelle regionali.

Competizioni ufficiali professionistiche e dilettantistiche stagione sportiva 2019/2020

Gravina ha introdotto l’argomento sottolineando come il piano principale per la stagione 2019/2020 sia sempre stato completare il campionato, perfettamente in linea con le indicazioni degli organismi internazionali, in primis della UEFA. Questa impostazione è stata recepita all’unanimità nella delibera 196 nella riunione del Consiglio federale del 20 maggio us, all’interno della quale si stabilisce il rispetto dei format e delle promozioni e delle retrocessioni.

Serie A e Serie B

Vista la circolare UEFA 24/2020 del 24 aprile 2020, visto l’art. 218, comma 1, del Decreto Legge 19 maggio 2020, n. 34; vista la Delibera del Consiglio Federale n. 196/A del 20 maggio 2020; visti i protocolli sanitari, il Consiglio Federale ha deliberato con il voto di tutti i consiglieri tranne quello dei 3 rappresentanti della Lega A (per la sola parte riservata alla A), la proposta del presidente Gravina riavviando i campionati di Serie A e di Serie B nelle date indicate e comunicate dalle rispettive Leghe. Nella stessa determinazione sono individuate tutte le situazioni possibili in caso di interruzione ed eventuale ripresa, come di seguito riportate:

1. nel caso in cui a causa di provvedimenti relativi alla emergenza epidemiologica da Covid-19, alla prevista data del 20 giugno 2020 non fosse possibile riavviare il campionato e fosse già accertata la impossibilità di riavviarlo così da concluderlo entro il 20 agosto 2020, il Consiglio Federale senza indugio definirà l’esito del campionato in base alla classifica come cristallizzatasi alla data di sospensione del Campionato con l’utilizzo dei criteri correttivi, senza la assegnazione del titolo di Campione d’Italia e comunque nel rispetto delle prescrizioni di cui al punto 8 in tema di retrocessioni (per la Serie B con promozione in Serie A delle prime 3 classificate e retrocessione in Serie C delle ultime 4);

2. nel caso in cui a causa di provvedimenti relativi alla emergenza epidemiologica da Covid-19, alla prevista data del 20 giugno 2020 non fosse possibile riavviare il campionato, ma non fosse accertata la impossibilità di riavviarlo, il Consiglio Federale entro il termine del 10 luglio 2020 verificherà la possibilità di riavviarlo e concluderlo entro il 20 agosto 2020 secondo il calendario ordinario o secondo un formato diverso (brevi play-off e play-out), le cui modalità verranno definite dallo stesso Consiglio federale. Laddove, entro lo stesso 10 luglio 2020, il Consiglio federale dovesse verificare la impossibilità di riavviare e concludere il campionato entro il 20 agosto 2020, il Consiglio federale definirà l’esito del campionato in base alla classifica come cristallizzatasi alla data di sospensione del campionato, con l’utilizzo dei criteri correttivi di cui all’allegato 1, senza la assegnazione del titolo di Campione d’Italia e comunque nel rispetto delle prescrizioni di cui al punto 8 in tema di retrocessioni (per la Serie B con promozione in Serie A delle prime 3 classificate e retrocessione in Serie C delle ultime 4);

3. nel caso in cui, il campionato sia stato riavviato secondo il calendario ordinario, ma venga nuovamente sospeso ovvero una o più partite non possano essere disputate a causa di provvedimenti relativi alla emergenza epidemiologica da Covid-19 e, pertanto, non fosse possibile concludere il campionato secondo il calendario ordinario entro il 20 agosto 2020, si stabilisce sin da ora che il campionato verrà concluso secondo un formato diverso (brevi play-off e play-out) le cui modalità verranno individuate dal Consiglio federale all’atto del provvedimento di sospensione temporanea del campionato o del divieto di disputa di una o più partite come innanzi indicato. Nel caso in cui il Consiglio federale dovesse verificare la impossibilità di concludere il campionato entro il 20 agosto 2020 anche secondo un formato diverso (brevi play-off o play-out), definirà l’esito del campionato in base alla classifica come cristallizzatasi alla data della definitiva sospensione dello stesso con l’utilizzo dei criteri correttivi di cui all’allegato 1, senza la assegnazione del titolo di Campione d’Italia, fatta eccezione della ipotesi in cui alla data di sospensione del campionato una squadra abbia aritmeticamente vinto il campionato sulla base del calendario ordinario e, comunque, nel rispetto delle prescrizioni di cui al punto 8 in tema di retrocessioni (per la Serie B con promozione in Serie A delle prime tre squadre classificate e retrocessione in Serie C delle ultime quattro squadre classificate. Laddove, invece, tale definitiva sospensione avvenga nel corso dei play-off o dei play-out previsti dal calendario ordinario, il Consiglio federale definirà l’esito del campionato in base agli eventuali esiti definitivi già determinati dai play-off o dai play-out già disputati e, per l’eventuale residua terza promozione e/o quarta retrocessione da individuare, in base alla classifica delle sole squadre ancora in lizza nei play-off o nei play-out come cristallizzatasi al termine della regular season con l’utilizzo dei criteri correttivi di cui all’allegato 1);

4. nel caso in cui, il campionato dopo essere stato riavviato secondo il calendario ordinario, successivamente sospeso e riavviato secondo un formato diverso (brevi play-off o play-out), venga nuovamente sospeso a causa di provvedimenti relativi alla emergenza epidemiologica da Covid-19 e, pertanto, non sia possibile concludere lo stesso entro il termine del 20 agosto 2020, il Consiglio Federale definirà l’esito del campionato in base alla classifica come cristallizzatasi alla data di sospensione del campionato come riavviato secondo il calendario ordinario, con l’utilizzo dei criteri correttivi di cui all’allegato 1, senza l’assegnazione del titolo di Campione d’Italia e comunque nel rispetto delle prescrizioni di cui al punto 8 in tema di retrocessioni, fatti salvi gli eventuali esiti definitivi determinati dai play-off o dai play-out già disputati (per la Serie B agli eventuali esiti definitivi determinati dai play-off o dai play-out di cui al formato diverso già disputati e, per le eventuali residue promozioni e/o retrocessioni da individuare, ove il formato sia intervenuto a regular season ancora in corso, in base alla classifica delle sole squadre ancora in lizza nei play-off o nei play-out come cristallizzatasi alla data di sospensione del campionato di cui al C.U. n. 179/A prima del riavvio dello stesso, con l’utilizzo dei criteri correttivi di cui all’allegato 1; ovvero, laddove il formato diverso sia intervenuto nel corso dello svolgimento dei play-off e play-out previsti dal calendario ordinario, la terza squadra da promuovere in Serie A verrà individuata tra quelle ancora in lizza nelle gare di play-off di cui al formato diverso in base alla classifica cristallizzatasi al termine della regular season, la quarta squadra da retrocedere in Serie C sarà individuata in base alla classifica cristallizzatasi al termine della regular season, fatti salvi gli esiti dei play-out già disputati);

5. nel caso in cui, il campionato sia stato riavviato secondo un formato diverso (brevi play-off e play-out), ma venga nuovamente sospeso a causa di provvedimenti relativi alla emergenza epidemiologica da COVID-19 e, pertanto, non fosse possibile concludere lo stesso entro il termine del 20 agosto 2020, il Consiglio federale definirà l’esito del campionato in base alla classifica come cristallizzatasi alla data di sospensione del campionato di cui al C.U. n. 179/A del 10 marzo 2020, con l’utilizzo dei criteri correttivi di cui all’allegato 1, senza l’assegnazione del titolo di Campione d’Italia e comunque nel rispetto delle prescrizioni di cui al punto 8 in tema di retrocessioni, fatti salvi gli eventuali esiti definitivi determinati dai play-off o dai play-out già disputati (per la Serie B agli eventuali esiti definitivi determinati dai play-off o dai play-out di cui al formato diverso già disputati e, per le eventuali residue promozioni e/o retrocessioni da individuare, in base alla classifica delle sole squadre ancora in lizza nei play-off o nei play-out come cristallizzatasi alla data di sospensione del campionato prima del riavvio dello stesso, con l’utilizzo dei criteri correttivi di cui all’allegato 1);

6. anche al fine di non modificare nel corso della presente stagione sportiva il numero delle promozioni e delle retrocessioni come individuato dalle norme federali all’atto dell’avvio della stagione sportiva 2019/2020 e di evitare le conseguenti ripercussioni sull’ordinamento dei campionati professionistici per la stagione sportiva 2020/2021, così da rispettare quanto prescritto dalle vigenti disposizioni federali, il numero delle promozioni e delle retrocessioni previsto dalle norme federali all’atto dell’avvio della stagione sportiva 2019/2020 per i campionati professionistici rimane invariato;

7. per tutte le competizioni della stagione sportiva 2019/2020 che verranno riavviate a decorrere dalla entrata in vigore della presente delibera, le squadre potranno utilizzare esclusivamente i tesserati alla data dell’11 giugno 2020.

Per quanto riguarda la definizione degli eventuali play-off e play-out, il Consiglio ha dato delega al presidente federale e ai due vice presidenti.

Serie C

Il campionato di Lega Pro non viene riavviato secondo il calendario ordinario. Il Consiglio federale ha deliberato, con voto favorevole di tutti i consiglieri e l’astensione dei rappresentanti degli atleti e del presidente della Lega B Balata, che l’esito del campionato verrà individuato utilizzando la classifica finale dei tre gironi di Lega Pro definita in base alla classifica di ciascun girone come cristallizzatasi alla data di sospensione del campionato con l’utilizzo dei criteri correttivi di cui all’allegato 1, e, ove possibile, attraverso lo svolgimento di play-off e play-out come di seguito disciplinati.

Promozioni

Le squadre classificate al primo posto di ciascun girone sono promosse direttamente in Serie B; inoltre, è promossa in Serie B come quarta squadra la vincitrice dei play-off.
I play-off verranno disputati a decorrere dal 5 luglio 2020 dalle 27 squadre che alla data della sospensione del campionato di cui al C.U. n. 179/A del 10 marzo 2020, si sono classificate dal secondo al decimo posto dei tre gironi in base alla classifica di cui all’allegato 2 e dalla vincitrice della Coppa Italia, la cui finale si svolgerà in data 28 giugno 2020. Nel caso in cui la squadra vincitrice della Coppa Italia si sia classificata tra le prime dieci del girone, ai play-off avrà accesso la squadra classificatasi all’undicesimo posto del girone in cui milita la squadra vincitrice della Coppa Italia.
I play-off si svolgeranno secondo il regolamento di cui all’allegato 3, che fa parte integrante della presente delibera;
– nel caso in cui, non fosse possibile riavviare il campionato con la disputa dei play-off, è promossa in Serie B come quarta squadra la migliore classificata dei tre gironi secondo la classifica di cui all’allegato 2;
– nel caso in cui i play-off dovessero avere inizio ma essere sospesi e, pertanto, non fosse possibile concludere gli stessi entro il 20 agosto 2020, è promossa in Serie B come quarta squadra la migliore classificata dei tre gironi secondo la classifica di cui all’allegato 2 tra le squadre ancora in lizza nei play-off.

Retrocessioni

Le retrocessioni al campionato di Serie D sono determinate nel seguente modo:
– le squadre classificate all’ultimo posto di ciascun girone sono retrocesse direttamente al campionato di Serie D;
– le ulteriori sei retrocessioni al campionato di Serie D sono determinate a seguito della disputa dei play-out tra le squadre classificate al penultimo, al terzultimo, al quartultimo e al quintultimo posto di ogni girone;
– nel caso in cui, a causa di provvedimenti relativi all’emergenza epidemiologica da Covid-19, non fosse possibile concludere il campionato con la disputa dei play-out, sono retrocesse in Serie D le squadre classificate all’ultimo, penultimo e terzultimo posto di ogni girone;
– nel caso in cui lo svolgimento dei play-out dovesse essere sospeso e, pertanto, non fosse possibile concludere gli stessi entro il 20 agosto 2020, sono retrocesse in Serie D le squadre classificate all’ultimo, penultimo e terzultimo posto di ogni girone secondo la classifica di cui all’allegato 2, fatti salvi gli eventuali esiti definitivi determinati dai play-out già disputati;
– alle società della Lega Pro che, pur avendone titolo, decideranno di non prendere parte ai play-off o ai play-out dandone comunicazione nei termini previsti dal Regolamento di cui all’allegato 3, verrà inflitta esclusivamente la sanzione della perdita della gara non disputata.

In base a quanto determinato, sono promosse in Serie B Monza, Vicenza e Reggina, mentre retrocedono direttamente in Serie D Gozzano, Rimini e Rieti.

Rispetto dei protocolli sanitari Covid-19

Le società professionistiche sono tenute all’osservanza dei protocolli sanitari finalizzati al contenimento dell’emergenza epidemiologia da Covid-19 emanati dalla FIGC e validati dalle Autorità sanitarie e governative competenti. In caso di violazione, a carico della società responsabile si applicano, a seconda della sua gravità, le sanzioni di cui all’art. 8, comma 1, lett. b), c), g), h) e i) del C.G.S. della FIGC (dall’ammenda all’esclusione dal campionato). La gravità della violazione è valutata in funzione del rischio per la salute dei calciatori, degli staff, degli arbitri e di tutti gli addetti ai lavori esposti al contagio da Covid-19, nonché dell’accertata volontà di alterare lo svolgimento o il risultato di una gara o di una competizione. La norma si applica ai fatti commessi nella stagione sportiva 2019/2020. Nel contempo, il Consiglio ha integrato l’organico della Procura Federale con 31 nuovi collaboratori proprio per rafforzare il pool ispettivo con professionalità esperte in materie medico-sanitarie.

Serie A femminile

Il presidente federale ha relazionato i consiglieri circa le indicazioni emerse da parte dei club e delle calciatrici sulla ripresa del campionato di Serie A. Constatata la dichiarata impossibilità a riprendere l’attività, così come anche emerso nell’Assemblea delle società della Divisione Calcio Femminile di giovedì scorso, il Consiglio ha deciso per la chiusura delle competizioni sportive 2019/2020.
Per la definizione della graduatoria finale, la Divisione dovrà applicare gli stessi criteri correttivi validi per i campionati professionistici maschili.

Termini tesseramento in ambito professionistico per la stagione 2020/2021

Il Consiglio Federale ha stabilito i termini di tesseramento per la prossima stagione sportiva: dal 1° settembre al 5 ottobre 2020; dal 4 gennaio al 31 gennaio 2021.

Allegato 1

CRISTALLIZZAZIONE DELLA CLASSIFICA CON APPLICAZIONE DI COEFFICIENTI CORRETTIVI AI SENSI DELL’ART. 6 DEL CU FIGC N. 196/A DEL 20 MAGGIO 2020

In tutte le ipotesi in cui, in ragione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, non fosse possibile riavviare le competizioni della stagione 2019/2020 secondo il formato ordinario o, una volta riprese con il calendario ordinario o con un formato diverso, le stesse dovessero essere nuovamente sospese in via definitiva, gli esiti delle competizioni, ivi comprese promozioni e retrocessioni, verranno individuati dal Consiglio Federale in base alla classifica cristallizzatasi al momento della definitiva interruzione applicando i seguenti coefficienti correttivi:

1) ad ogni società partecipante al campionato o al girone (in caso di campionato articolato su più gironi) viene attribuito un punteggio finale determinato dalla somma dei seguenti tre addendi: (i) punti totali accumulati in classifica fino al momento della sospensione definitiva (PT); (ii) punti risultanti dalla moltiplicazione della media punti realizzati nelle gare disputate in casa fino al momento della sospensione definitiva (MPc) per il numero di partite rimanenti da giocare in casa secondo il calendario ordinario (NPc); (iii) punti risultanti dalla moltiplicazione della media punti realizzati nelle gare disputate in trasferta fino al momento della sospensione definitiva (MPt) per il numero di partite rimanenti da giocare in trasferta secondo il calendario ordinario (NPt);

2) la proiezione del punteggio che determina l’ordine finale in classifica è pertanto individuata dalla formula:
PUNTEGGIO FINALE SOCIETÀ = PT + (MPc x NPc) + (MPt x NPt)

3) nel caso in cui, una volta attribuite le diverse posizioni finali in classifica utilizzando i punteggi come sopra determinati, si dovessero registrare situazioni di parità di punteggio tra due o più squadre, l’ordine finale in classifica delle stesse viene determinato mediante la compilazione di una graduatoria (cd “classifica avulsa”) fra le squadre interessate, tenendo conto nell’ordine:

a) dei punti conseguiti negli incontri diretti (solo se tutte le squadre coinvolte li hanno disputati entrambi);
b) a parità di punti, della differenza tra le reti segnate e quelle subite negli stessi incontri (solo se tutte le squadre coinvolte li hanno disputati entrambi);
c) della differenza fra reti segnate e subite negli incontri diretti fra le squadre interessate (solo se tutte le squadre coinvolte li hanno disputati entrambi);
d) della differenza fra la media a partita delle reti segnate e la media a partita delle reti subite nelle partite disputate fino alla sospensione definitiva del campionato o del girone;
e) del maggior numero di reti segnate in media a partita nelle partite disputate fino alla sospensione definitiva del campionato o del girone;
f) del minor numero di reti subite in media a partita nelle partite disputate fino alla sospensione definitiva del campionato o del girone;
g) del sorteggio.

4) Laddove la sospensione definitiva del Campionato avvenga nel corso dei play-off o dei play-out, il Consiglio Federale definirà l’esito del campionato in base agli eventuali esiti definitivi già determinati dai play-off o dai play-out disputati e, per le eventuali residue posizioni che determinino promozioni o retrocessioni o l’attribuzione di altri titoli sportivi, in base alla classifica cristallizzatasi al termine della regular season applicando i criteri correttivi di cui ai punti che precedono, tenendo conto solo delle posizioni delle squadre ancora in lizza nei play-off o nei play-out.

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«La nostra Regione sta portando avanti progetti ed azioni che pongono al centro il lavoro dignitoso per tutti, compresi giovani e soggetti con fragilità, al fine di garantire nel territorio regionale i livelli essenziali delle prestazioni dei servizi e delle politiche attive del lavoro a favore di lavoratori e imprese, in linea con la Strategia per lo Sviluppo Sostenibile 2030.»

Lo ha detto l’assessore regionale del Lavoro, Alessandra Zedda, commentando l’approvazione del Programma annuale delle attività di Aspal per l’anno 2020 e del Bilancio di previsione 2020-2022, con immediata esecutività, integrato con la specifica previsione di attivare – in collaborazione con l’assessorato del Lavoro e gli enti accreditati per l’erogazione dei servizi per il lavoro ed eventuali altri attori chiave del territorio – sportelli regionali integrati (SpRInt), così come previsti dal Piano Regionale di Sviluppo 2020-2024.

«I molteplici Centri per l’impiego diffusi nella nostra Isola sono il primo punto di contatto per far incontrare domanda e offerta di lavoro e per costruire percorsi di accompagnamento e di motivazione verso una professione», ha fatto notare Alessandra Zedda, che ha sottolineato il lavoro di potenziamento dei Cpi intrapreso dalla Regione che porterà da 670 a circa 1.000 il numero degli operatori entro il 2021.

«Il nostro sistema di politiche attive e accompagnamento al lavoro, attraverso Aspal, ha consentito di ridurre il tasso di disoccupazione grazie a strategie e azioni che mirano a creare una collaborazione tra soggetti pubblici e privati con interventi diversificati», ha aggiunto l’assessore regionale del Lavoro.

Attraverso la partecipazione a reti europee ed alla presentazione di progetti comuni, sono stati creati rapporti di collaborazione e sviluppati progetti sperimentali negli ambiti strategici della politica di sviluppo regionale, quali la nautica, la green economy, il turismo sostenibile, l’imprenditorialità, la formazione di alto livello.

«Nel 2020 l’obiettivo sarà quello di dar seguito a queste attività, puntando sulla progettazione europea per realizzare piani comuni e condivisi e creare nuove opportunità nell’ambito delle politiche per il lavoro. In quest’ottica – Alessandra Zedda – il reperimento e l’utilizzo di fondi europei diretti rappresenta sia lo strumento innovativo e il valore aggiunto per agevolare l’inserimento dei territori nel contesto delle politiche strutturali regionali, sia lo strumento operativo per l’attuazione e la sperimentazione delle politiche regionali in materia di lavoro.»

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Le criticità manifestatesi a Carbonia nell’attività di Area (Azienda regionale per l’edilizia abitativa), sono state esaminate questa mattina, nel corso di un incontro svoltosi a Cagliari, che ha visto seduti intorno allo stesso tavolo, il commissario regionale Roberto Neroni (ex commissario della provincia di Carbonia Iglesias dal mese di luglio 2013 al mese di dicembre 2014) ed una delegazione di rappresentanti politici, istituzionali, delle professioni e delle associazioni della città mineraria: i consiglieri comunali Michele Stivaletta, Federico Fantinel, Nino Spanu e Maurizio Soddu, il referente territoriale di Confapi Alessio Lampis, il presidente territoriale dell’Adiconsum Giancarlo Cancedda, il geometra Federico Zara, il portavoce dell’associazione “Carbonia Avanti” Marco Murru, il presidente della commissione Lavori pubblici del comune di Carbonia Mauro Careddu e, infine, il consigliere regionale Fabio Usai.
All’attenzione del commissario Roberto Neroni sono state portate numerose istanze provenienti dal comune di Carbonia, fra le quali le difficoltà nell’interloquire con i funzionari locali dell’ente; la burocrazia ed i disservizi che si manifestano pressoché quotidianamente nel rapporto con l’utenza vista l’esigua dotazione organica; gli atavici problemi legati agli acquisti degli immobili da parte degli affittuari (bisognosi di ristrutturare il proprio stabile); l’annosa tematica dei canoni concordati che in quanto tali dovrebbero invece essere abbattuti del 20% per rispondere alle esigenze sociali provenienti dal territorio.
Nel corso del confronto, sono emerse anche numerose situazioni irrisolte come quelle degli stradelli e delle porzioni di territorio di cui ancora oggi non è possibile stabilire pienamente la competenza e quindi la responsabilità di intervento fra Comune ed Area.
Si è parlato anche delle prospettive economiche ed occupazionali che Area potrebbe generare con l’adozione dei nuovi provvedimenti legislativi varati dal governo nazionale come l’ecobonus al 110% per le ristrutturazioni e l’efficientamento energetico.

Il commissario Roberto Neroni ha assicurato la massima disponibilità ad interloquire per trovare soluzioni concrete ed ha annunciato prossime riunioni per l’esame delle problematiche sollevate in maniera specifica. Il commissario Roberto Neroni ha ribadito di aver già effettuato l’analisi del fabbisogno del personale dell’ente e di aver avviato la discussione con la Giunta regionale per l’assunzione di nuovo personale. Inoltre, ha garantito il proprio impegno a privilegiare, ove e quando entrerà in vigore il provvedimento nazionale dell’ecobonus, l’imprenditoria locale allo scopo di garantire importanti ricadute economiche e sociali nei territori.
Si è parlato anche della necessità di nominare un dirigente unico nel Sulcis Iglesiente, al quale affidare le funzioni previste dalla legge per l’amministrazione dell’ente.
Già dai prossimi giorni il commissario Roberto Neroni esaminerà le problematiche emerse nel corso della riunione, con l’apparato tecnico ed amministrativo dell’azienda regionale.

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Domani, martedì 9 giugno, i tecnici di Abbanoa saranno impegnati nell’esecuzione di un intervento di efficientamento energetico e gestionale delle reti idriche di distribuzione caratterizzate da un elevato tasso di dispersione idrica. Al fine di ottenere una riduzione delle perdite d’acqua si rende necessario sostituire la saracinesca e realizzare lo scarico di via Brigata Sassari.
Durante l’esecuzione dei lavori, nella giornata di domani, martedì 9 giugno, dalle ore 8.30 alle ore 14.00, sarà interrotta l’erogazione idrica in via Toscana e in via Gerrei.
Sarà cura di Abbanoa limitare il più possibile le ore di interruzione.

 

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Il comune di Carbon ha pubblicato la manifestazione di interesse finalizzata ad individuare i soggetti disponibili a realizzare i “Centri Estivi 2020”, iniziative fondamentali per assicurare spazi di socializzazione e integrazione a centinaia di bambini e ragazzi della nostra città fortemente provati dal periodo di “isolamento forzato” da Covid-19. L’obiettivo è garantire spazi, attività ludiche, ricreative ed aggregative per bambini, bambine, ragazze e ragazzi di età compresa tra i 3 e i 17 anni. A partire da oggi potranno presentare la manifestazione di interesse i soggetti che operano in ambito educativo, ludico, ricreativo e culturale, quali associazioni di volontariato, promozione sociale, cooperative, polisportive e Onlus con sede legale ed operativa nel territorio del comune di Carbonia.

Le associazioni interessate dovranno presentare il proprio progetto di “Centro estivo” entro le ore 14.00 del 12 giugno a mezzo Pec all’indirizzo: comcarbonia@pec.comcarbonia.org

Per maggiori informazioni sulla modulistica da presentare è possibile consultare il seguente link:
https://www.comune.carbonia.su.it/amministrazione-trasp/altri-contenuti/dati-ulteriori/item/3344-avviso-manifestazioni-di-interesse-da-parte-di-soggetti-disponibili-a-realizzare-attivita-ludico-ricreative-aggregative-estive-in-favore-delle-bambine-dei-bambini-delle-ragazze-e-dei-ragazzi-di-eta-compresa-tra-3-e-17-anni

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Questa mattina, nell’aula consiliare, è stato presentato il protocollo “Sant’Antioco Destinazione Turistica Serena, Sana, Sicura”, frutto della collaborazione tra l’esperto di marketing turistico, gli Uffici Comunali e gli operatori antiochensi, nonché il logo ufficiale che accompagnerà la comunicazione in questa particolare stagione balneare. Il documento mira a fornire delle linee guida operative focalizzate sull’applicazione, l’incremento e il controllo delle misure di prevenzione del contagio da Covid-19, presso le strutture ricettive, le aziende della ristorazione, le spiagge, i campeggi, il Museo e l’ufficio di Informazione e Accoglienza Turistica. Il protocollo prevede inoltre le linee guida che dovranno rispettare le guide turistiche e gli operatori di attività ed esperienze turistiche.

Il principale obiettivo è ridurre il rischio di contagi, sia per i cittadini che per i turisti. «In questa fase è importante la piena partecipazione consapevole e attiva di ogni attore e operatore di tutti i settori produttivi legati al turismocommenta l’assessore del Turismo Roberta Serrentiche si assuma un pieno senso di responsabilità. Le imprese e gli operatori che aderiscono, infatti, dovranno sottoscrivere una Carta con cui si impegnano ad adottare e a mettere in pratica una serie di misure e linee guida nei propri ambiti di lavoro, con l’obiettivo di tutelare la salute del personale e dei visitatori, oltre all’igienizzazione e la salubrità degli spazi con cui vengono in contatto clienti, personale di servizio e residenti. Sottoscrivendo la Carta gli operatori potranno utilizzare il logo della rete “Sant’Antioco Destinazione Turistica Serena, Sana, Sicura». Già da oggi si sono registrate le prime sottoscrizioni.

«Il protocollo di destinazione, che parte proprio dall’impegno degli attori pubblici e privati di Sant’Antiococommenta il sindaco Ignazio Locci è un documento che ha come funzione quella di stabilire le linee guida di prevenzione applicabili a tutti i settori con i quali interagisce un turista durante la sua permanenza nella destinazione. E quindi dalla ricettività alla ristorazione, dalle attrattive turistiche all’Ufficio Informazione e Accoglienza turistica. Siamo certi che questa sia la strada maestra per “fare turismo” anche in questa diversa stagione, segnata da particolari norme di comportamento. Ringraziamo la Fondazione di Sardegna per aver sostenuto il nostro progetto.»

Nello specifico, l’Amministrazione comunale si è impegnata a realizzare una cartellonistica adeguata che sarà posizionata in centro urbano e nelle principali spiagge. Molteplici dispenser di gel igienizzante e cestini appositi verranno piazzati nel territorio comunale (località costiere comprese) e, in particolare, per quanto attiene le spiagge, a partire dal 15 giugno, le quattro principali (Maladroxia, Coe Cuaddus, Cala Lunga e Cala Sapone) saranno presidiate (verranno installati dei gazebo) da personale incaricato, che svolgerà una puntuale informazione sulle norme di comportamento e, per ben due volte al giorno, darà un’informativa sui posti disponibili nelle spiagge libere. Questa verrà rilanciata nella WebApp dedicata e creata per l’occasione, anch’essa presentata nella mattinata odierna, e nei canali social istituzionali.

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Un protocollo per la gestione dei casi sospetti di Coronavirus nelle strutture ricettive della Sardegna. A chiederlo è la consigliera regionale del Movimento Cinque Stelle, Desirè Manca, che insieme ai colleghi Roberto Li Gioi, Michele Ciusa, Alessandro Solinas ha presentato una mozione al presidente della Regione, Christian Solinas, e all’assessore della Sanità, Mario Nieddu.

«Anziché ottenere rassicurazioni da parte della Regione, gli albergatori continuano ad essere estremamente preoccupati per la mancanza di protocolli regionali specifici che consentano loro di gestire eventuali casi sospetti di Coronavirus e di proseguire nel contempo l’attività in totale sicurezza. Per questo ha dichiarato la capogruppo pentastellataè urgente che le indicazioni fornite dall’OMS in ambito internazionale e da Confindustria Alberghi, Federalberghi ed AssoHotel su quello nazionale, vengano recepite e adattate al contesto regionale e alle peculiari caratteristiche del comparto turistico- alberghiero sardo, già gravemente danneggiato dai limiti di circolazione imposti dall’emergenza Covid e dalle misure organizzative a cui è subordinata la ripartenza.»

A suo modo di vedere «è fondamentale che gli albergatori conoscano le procedure da seguire per segnalare al servizio sanitario regionale la presenza di una persona con sintomi da Covid all’interno dell’hotel, come comportarsi in attesa dell’intervento del servizio sanitario, quali protocolli seguire per sanificare ed igienizzare i locali e soprattutto quali misure adottare nei confronti delle persone che sono venute a contatto con la persona eventualmente affetta dal virus».

«Le conseguenze di una falla nelle procedure di sicurezza potrebbe – conclude Desirè Manca compromettere ulteriormente e definitivamente la ripartenza delle strutture ricettive della Sardegna. Auspico che il presidente Christian Solinas si attivi con urgenza affinché d’intesa con i rappresentanti del settore si possa redigere un documento valido che tuteli gli imprenditori del settore e tutti i turisti che sceglieranno la Sardegna come meta sicura. Non c’è tempo da perdere, la Regione si attivi per evitare il verificarsi di situazioni ad alto rischio.»

Antonio Caria

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«La bocciatura del progetto del ponte di Sant’Antioco è la bocciatura anche di una visione politica dello sviluppo economico e infrastrutturale del territorio che deve essere necessariamente rimessa in discussione.»

Lo scrive, in una nota, il gruppo della Lega in Consiglio regionale, secondo il quale «il Piano Sulcis avrebbe dovuto garantire il rilancio di un territorio in forte crisi socioeconomica ma non è riuscito nel suo intento e anzi, con il tempo è apparso sempre più nebuloso e non all’altezza delle aspettative tagliando progressivamente fuori i Comuni dai processi di pianificazione territoriale. Obiettivi mancati sia per quanto attiene il risanamento ambientale sia per quanto attiene il rilancio dell’intero territorio per non parlare dei risultati in merito alla risposta occupazionale praticamente nulli».

«Stamane ho avuto un lungo incontro con l’assessore regionale ai lavori pubblici Roberto Frongia in relazione sia alla questione del ponte di Sant’Antioco e sulle azioni messe in campo dalla Regione per far si che i fondi restino a disposizione del territoriodice il consigliere regionale Michele Ennas -. Abbiamo discusso per quanto attiene la parte delle infrastrutture e la rimodulazione dei fondi disponibili per la quale la Regione tramite l’assessorato sta conducendo un confronto con gli attori locali. Solo con il coinvolgimento e con l’unità territoriale si potranno ottenere risultati tangibili e positivi.»

«Come Lega abbiamo richiesto un incontro al presidente Christian Solinas che avverrà nei prossimi giorni per affrontare tra le altre cose anche la questione del Piano Sulcis dice Michele Ennas. In particolare per quanto attiene alcuni progetti in attesa di essere portati a termine come il riutilizzo dei fondi della Zona Franca Urbana del Sulcis Iglesiente. Attività per la quale abbiamo coinvolto anche i parlamentari della LEGA e che richiede una forte interlocuzione con il governo. Abbiamo proposto al presidente della Regione di richiedere al MISE l’immediato utilizzo delle risorse rinvenienti dalle rinunce, circa 6 milioni di euro, e l’istituzione di una Unità regionale per la gestione dei bandi e progetti sospesi. Per la Zona Franca del porto di Portovesme ho inviato una lettera al presidente della III Commissione (Bilancio) in Consiglio regionale per chiedere la convocazione del Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale. Come maggioranza vogliamo lavorare all’avvio delle zone franche dei porti della nostra Isola.»

«Sul tema delle bonifiche ambientali e recupero dei siti minerari – aggiunge Michele Ennas i risultati non sono quelli attesi. Alcuni progetti importanti si sono bloccati in accordi di programma inapplicabili o da cui di volta in volta si è sfilato qualche ente andando avanti con lo scarica barile. Si pensi al caso della Laveria Lamarmora di Nebida, autentico gioiello abbandonato a se stesso.»

«Assieme al presidente Christian Solinas c’è la volontà di condividere un percorso di riscrittura del piano Sulcis. E’ un tema che riteniamo centrale nella discussione dello sviluppo di tutta la Sardegna e per questo stiamo presentando una mozione affinché il tema venga trattato in consiglio Regionaleconclude il gruppo della Lega -. La questione non è solo legata alla istituzione di una cabina di regia che solo formalmente appare risolutiva ma che nei fatti si è dimostrata inconcludente ma piuttosto a cambiare completamente approccio e linee di azione, per uno sviluppo funzionale alle esigenze del territorio del Sulcis Iglesiente.»