24 December, 2025

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«Un corso di studi di grande utilità sociale che rischia di scomparire. È quanto sta accadendo all’Istituto di Istruzione Superiore Alessandro Volta di Guspini, dove il corso in “Tecnico dei servizi socio-sanitari” il prossimo settembre probabilmente non ripartirà a causa dell’esiguo numero di alunni.»

A lanciare il grido d’allarme è l’on. Desirè Manca, capogruppo del M5S in Consiglio regionale.

«Il 26 marzo scorso – spiega Desirè Manca – i genitori dei nove ragazzi iscritti alla prima classe sono stati informati dalla dirigente scolastica del fatto che l’Ufficio scolastico provinciale ha deciso di non attivare il corso per l’anno scolastico 2020/2021 dato il numero ridotto di alunni. Famiglie e ragazzi sono quindi stati invitati a proseguire gli studi presso l’Istituto Alberghiero di Arbus in cui verranno attivate due seconde classi del corso.»

Considerata l’alta specificità delle materie trattate e considerato il particolare momento storico, la capogruppo del M5S Desirè Manca ha portato il caso dell’Istituto Volta di Guspini all’attenzione del Consiglio regionale.

La capogruppo dei Cinque Stelle ha presentato un’interrogazione e chiesto all’assessore regionale della Pubblica Istruzione Andrea Biancareddu se sia a conoscenza dei provvedimenti presi dall’ufficio scolastico provinciale e quali azioni intenda intraprendere per consentire agli studenti interessati, ma anche  a quanti altri vorranno iscriversi all’istituto Volta, di poter seguire il corso di studi quinquennale in tecnico dei servizi socio-sanitari.

«In una prospettiva futura, la soppressione di questo corso di studi rappresenta una considerevole perdita per il territorioaggiunge Desirè Manca -. Le conseguenze di questa pandemia avranno strascichi importanti anche dal punto di vista sociale e psicologico, pertanto la presenza di figure professionali competenti nella promozione della salute e del benessere bio-pisco-sociale deve essere considerata una risorsa fondamentale per la ripartenza·»

«La Regione Sardegnaconclude la capogruppo del M5Snegli ultimi anni ha speso ingenti somme per contrastare l’abbandono scolastico, la formazione resta uno dei settori che ha più necessità di essere tutelato e rilanciato. L’assessore Andrea Biancareddu si attivi quindi per permettere a questi studenti di portare avanti il percorso di studi intrapreso, un corso che richiede passione ed è in grado di assicurare enormi ricadute sul territorio.»

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E’ trascorso circa un mese da quando il Coronavirus è entrato nella nostra vita costringendo l’intera popolazione a modificare il proprio stile di vita, causando paura, distanziamento sociale, e purtroppo in alcuni casi sofferenza e malattia.
La dovuta e conseguente riorganizzazione del sistema sanitario ha riguardato anche la nostra Area, con la necessità di concentrazione di forze verso la (possibile) gestione dell’emergenza, con
approvvigionamento di sistemi di protezione non sempre facili da reperire, con uno sforzo enorme da parte degli operatori sanitari e dei cittadini per adattarsi a queste nuove regole.
In una situazione così difficile la nostra luce e il nostro conforto è stata la solidarietà: in questi giorni, infatti, si sono moltiplicate le iniziative di sostegno e donazioni  nei confronti delle nostre strutture ospedaliere da parte di aziende, associazioni e semplici cittadini che hanno voluto far sentire la propria vicinanza con un abbraccio virtuale a chi sta lavorando in prima linea e si prende cura di tutti noi.
Le donazioni hanno riguardato, soprattutto, l’acquisto di DPI (dispositivi di protezione individuale), quantomai utili per il personale dei nostri ospedali, ma non sono mancati tanti piccoli gesti di affetto con l’invio nei reparti di pizze, dolci e fiori per ringraziare gli operatori sanitari coinvolti nell’emergenza.
La Direzione dell’ASSL di Carbonia in una nota diffusa stamane ringrazia tutti indistintamente per tutto ciò che è stato donato… GRAZIE non dimenticheremo mai la vostra straordinaria generosità  di questi giorni.
Associazione Riccaboni Alberto
Società RWM Italia SpA:
Donazione fondi da parte del sig. Loris Bacchis e più
Donazione fondi da parte della sig.ra Veronica Vincis e più
Donazione fondi da parte del sig. Zicconi e più
Comune di Villamassargia
Ditta AbbVie Italia srl, dr. Franco Fois
Ditta “Sos Makers pro Sa Sardigna”
Ditta “Portovesme srl
Rotary Club Carbonia
Opi (Ordine delle Professioni Sanitarie) Carbonia Iglesias

Comune di Carloforte

 

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«Per il rilascio dell’autorizzazione regionale alla pesca del corallo rosso è previsto il pagamento di 1500 euro, un importo ritenuto congruo per il valore commerciale della risorsa e del fatturato delle imprese del settore. Le risorse finanziare provenienti dai versamenti dovuti per il rilascio della tassa potrebbero essere destinate ad attività di formazione e ricerca scientifica sul corallo rosso.»

Lo precisa l’assessore regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, che chiarisce alcuni aspetti del decreto firmato nei giorni scorsi.

Per i termini previsti per il pagamento, il decreto prevede che la ricevuta del versamento della tassa annua dovuta per il rilascio dell’autorizzazione dovrà essere caricata da parte degli operatori ammessi in graduatoria sul sistema Sportello unico dei servizi (Sus) entro e non oltre il termine indicato nella notifica (presente sul Sus e inviata anche via mail all’indirizzo indicato dal richiedente) con la quale è comunicata l’accettazione dell’istanza. «Qualora ci fossero delle necessità di dilazionare questo termine di pagamento in conseguenza dell’emergenza Covid-19spiega l’assessore dell’Agricoltura lo si potrà prevedere, inserendo nel decreto una deroga all’accertamento dell’effettivo versamento della tassa regionale per il rilascio delle autorizzazioni.»

«Per quanto riguarda invece la certificazione medicaaggiunge Gabriella Murgiabisogna considerare la particolare complessità della pesca del corallo rosso che viene svolta a profondità elevate e che pertanto necessita, oltre che di una consolidata esperienza nelle tecniche di immersione subacquea anche di condizioni di salute certificate a garanzia della tutela degli stessi operatori. Su questo punto non è possibile prevedere alcuna deroga, ma solo un eventuale dilazione dei termini. Pertanto, il rilascio dell’autorizzazione potrà avvenire solo qualora l’operatore sia in grado di produrre la certificazione medica prevista nel decreto.»

La piattaforma Sus prevede il caricamento di questa certificazione medica per poter concludere la procedura di presentazione dell’istanza. Nel caso in cui fosse necessaria una tempistica diversa da quella prevista (20 aprile) per la presentazione della documentazione si potrà caricare una dichiarazione d’impegno a presentare la certificazione medica richiesta, fermo restando che questi operatori potranno essere inseriti in graduatoria solo con riserva e autorizzati all’esercizio della pesca solo dopo presentazione del certificato medico di abilitazione.

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Arriveranno solo domani mattina i pareri delle commissioni Bilancio e Sanità sul disegno di legge predisposto dalla Giunta per contrastare gli effetti dell’emergenza Covid-19.
I due parlamentini, presieduti da Valerio De Giorgi e Domenico Gallus, si riuniranno alle 10.30 prima della seduta dell’Aula prevista per le 11.00. Il rinvio è stato deciso dalla Conferenza dei capigruppo che, dal primo pomeriggio, è riunita per esaminare nel dettaglio il provvedimento da 120 milioni di euro a favore delle famiglie isolane in difficoltà.
Dopo il via libera dai capigruppo si è riunita la commissione Sanità per un primo esame del disegno di legge che sarà trasmesso alla Commissione Bilancio per il parere finanziario. Parere che arriverà, come detto, solo domani mattina. Il provvedimento tornerà poi in Sesta Commissione per il parere definitivo di competenza. Il disegno di legge della Giunta sarà quindi trasmesso al Consiglio che lo esaminerà a partire dalle 11.00.

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All’emergenza sanitaria provocata dalla diffusione del Coronavirus, ormai da alcune settimane si è affiancata un’emergenza economica che ha già messo in ginocchio numerose piccole e medie imprese e minaccia di acuirsi drammaticamente nei prossimi mesi. La chiusura di tutti gli esercizi commerciali non ritenuti essenziali e la fermata di tutti gli eventi pubblici (sport, spettacolo, cultura, assemblee varie) che prevedono assembramenti di persone, hanno già prodotto la perdita si moltissimi posti di lavoro che sarà assai difficile recuperare. Coscienti della drammaticità della situazione, il Governo in primis, con il decreto approvato ieri sera, ma anche le Regioni, stanno mettendo in campo provvedimenti straordinari, con lo stanziamento di una quantità di risorse immensa, in proporzioni mai conosciute prima nel nostro Paese, per sostenere le famiglie in difficoltà e alle imprese di ripartire.

Uno dei settori maggiormente colpiti dalla crisi è sicuramente quello turistico. L’isolamento tra le persone cui ci costringe il rischio di infezione, inevitabilmente ha paralizzato l’intero settore e per recuperare la fiducia necessaria per riprendere a viaggiare per piacere e, in particolare, per trascorrere periodi di vacanza, non sarà facile. Tra le comunità maggiormente colpite dall’emergenza nel settore turistico, c’è sicuramente quella dell’Isola di San Pietro che basa la sua economia in larga misura sul turismo. Oggi il problema prioritario è la tutela della salute e per questa sono impegnati tutti, istituzioni pubbliche e private, tutti i cittadini. A Carloforte, l’emergenza sanitaria ha già portato alla cancellazione e/o rinvio, di diversi eventi, tra i quali il XVIII Girotonno, previsto dal 30 maggio al 2 giugno e rimandato ufficialmente al 2021. La stagione turistica estiva sarà fortemente condizionata ma tra gli operatori del settore, nell’Isola, c’è chi non ha perso la fiducia in una parziale ripresa, da avviare tra fine luglio ed inizio agosto. Tra questi c’è Andrea Granara, che abbiamo intervistato.

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Dal 14 marzo sono 20.742 i controlli realizzati dal Corpo forestale della Regione Sardegna per vigilare sul rispetto delle regole stabilite per l’emergenza epidemiologica da Covid-2019.
Nella giornata di ieri sono stati effettuati 1.045 controlli: 270 nell’area di Cagliari, 60 Iglesias, 80 Oristano, 206 Sassari, 101 Tempio, 221 Nuoro, 107 Lanusei. Sono state sanzionate 29 persone (11 a Cagliari, 10 a Sassari, 4 ad Iglesias, 2 a Tempio, 1 ad Oristano, 1 a Nuoro), per un totale (dal 14 marzo) di 374.
Inoltre, nella mattinata di ieri, gli uomini del Corpo forestale hanno realizzato il servizio di scorta armata dei due tir, arrivati ad Olbia da Civitavecchia, che hanno trasportato le casse dei dispositivi di protezione individuale (dpi) al deposito realizzato alla Fiera di Cagliari, dove i forestali hanno svolto anche il servizio di vigilanza.

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Sono 272 i Comuni sardi che non hanno riscontrato casi di positività al Covid-19 dall’inizio dell’emergenza. E’ questo il dato più confortante per il 72% dei Comuni sardi, in una giornata che ha registrato anche un calo nel numero complessivo dei casi riscontrati, 13, 10 dei quali nella provincia di Sassari, 2 nella Città Metropolitana di Cagliari, 1 nella provincia di Oristano. Nessun caso nelle province del Sud Sardegna e di Nuoro. E’ salito a 935 il numero complessivo dei casi di positività. E’ cresciuto, purtroppo, il numero dei decessi, da 47 a 52.

La situazione più critica resta quella della provincia di Sassari, dove sono stati riscontrati ben 620 casi, il 66,31% del totale.

Oggi sono stati eseguiti meno tamponi rispetto a ieri, 159, il numero più basso dall’inizio del mese di aprile. Questa l’evoluzione del numero di tamponi dall’inizio del mese: 1° aprile 244, 2 aprile 469, 3 aprile 492, 4 aprile 311, 5 aprile 368, 6 aprile 364, 7 aprile 159. Complessivamente, dall’inizio dell’emergenza, sono stati eseguiti 7.680 tamponi.

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Le organizzazioni sindacali dei medici, veterinari, dirigenti sanitari e del Comparto (AAROI EMAC, ANAAO ASSOMED, FVM, FASSID, Nursing UP e FSI/USAE), preso atto delle numerose criticità emerse in conseguenza dell’emergenza Covid-19, si sono rese disponibili a collaborare con l’assessorato regionale della Sanità e mettere a disposizione le proprie professionalità.

«Siamo in attesa di incontrare in teleconferenza l’Assessore in un clima di fattiva collaborazione – si legge in una nota – per poter discutere le proposte presentate in questi giorni al fine di contribuire a ottimizzare il piano di emergenza a livello ospedaliero (delibera 17/10).»

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Nessun Comune è uguale a un altro, e in tempi di crisi e virus questo appare ancora più evidente. A Seulo, comunità nota per i suoi numerosi centenari e una indiscussa longevità della popolazione, ci si è organizzati per affrontare l’emergenza Covid-19 in base alle esigenze della comunità, insieme a una forte solidarietà che è alla base dei legami sociali e umani. Andando forse anche oltre le restrizioni del Governo nazionale, tutto sembra per ora funzionare nel migliore dei modi con la chiusura totale dei negozi, generi alimentari e farmaci ordinati e obbligatoriamente recapitati a domicilio, sconto sulla spesa per tutti, distribuzione buoni d’acquisto e pc per la didattica a distanza dei più piccoli. Non mancano i volontari e le sarte per la produzione di mascherine.

«Stiamo trattando questa emergenza sanitaria come fosse un incendio boschivo ha detto il sindaco di Seulo Enrico Murgia – ovvero cerchiamo in primis di prevenire e poi di provare ad anticipare le problematiche dovute a un incremento di criticità, organizzando una risposta coordinata, proporzionale ed efficace. Voglio per questo ringraziare come sindaco, a nome di tutta la comunità di Seulo, le persone che con lavoro e passione ci stanno consentendo di dare risposte efficaci alla lotta contro il virus. Il Centro Operativo Comunale, riunitosi per la direzione ed il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alla popolazione, ha da subito considerato di fondamentale importanza l’utilizzo delle mascherine, ma ovviamente la difficoltà è stata quella di reperirle. Così si è pensato di mettere in moto la macchina del volontariato.»

I volontari delle mascherine e della spesa. Il comune di Seulo ha e avrà le sue mascherine grazie alle due imprese tessili (Tesca 2000 e Su Tessingiu) e all’opera di tante seulesi che si sono messe a cucire per proteggere il proprio paese.

«Le mascherine verranno distribuite dal gruppo dei volontari che si occupano della spesa – ha proseguito il sindaco – ed ogni famiglia avrà due mascherine. Voglio sottolineare inoltre che per motivi di sicurezza da noi in paese è stato chiuso tutto, anche i negozi di alimentari e le farmacie. La spesa viene portata obbligatoriamente a domicilio, grazie al prezioso aiuto – lo ripeto – dei volontari.

E’ infatti possibile acquistare attraverso un ordine telefonico o per messaggio al negoziante di fiducia: il tutto viene poi recapitato gratuitamente. La consegna della merce sarà effettuata da corrieri volontari opportunamente formati e dotati dei presidi di sicurezza necessari allo scopo. Questo evita che il titolare del negozio sia esposto al contatto con il pubblico in uno spazio ristretto, elimina le file fuori dalle botteghe, e assembramenti anche involontari per gli acquisti.

I generi di prima necessità stanno ovviamente aumentando di prezzo, per evitare di incidere ulteriormente sulle tasche della comunità ci stiamo organizzando attraverso due linee d’azione: la prima è velocizzare la distribuzione dei buoni spesa messi in campo dal Governo/Protezione Civile, la seconda è una misura esclusivamente comunale dai contenuti innovativi, ovvero generare uno sconto sui beni di prima necessità aperto a tutta la popolazione presente in questo momento a Seulo (per un principio di solidarietà usufruiranno dello sconto sia i residenti, i seulesi non residenti, e anche chi per vari motivi si trovasse in quel momento a Seulo).»

La chiusura dei negozi consente inoltre all’Amministrazione di ricostruire più facilmente gli spostamenti ed i possibili contatti delle eventuali persone risultate infette da Covid-19, aspetto di fondamentale importanza per contenere facilmente l’infezione.

Scuola, nuovi pc per i bambini e la didattica on line. «Occorre prepararsi a una normalità nell’emergenza – ha concluso Enrico Murgia – penso soprattutto ai bambini e ragazzi che hanno visto la scuola chiudersi e ritrovarsi a dover affrontare le difficoltà della didattica a distanza. Non tutte le famiglie erano attrezzate per la didattica on line, non solo per mancanza di supporti informatici adeguati, ma anche per l’assenza di una connettività stabile e veloce. Abbiamo dunque ritenuto doveroso trovare le risorse per acquistare i computer a tutti i bambini delle elementari, seguendo una linea politica ormai consolidata a Seulo, che ha un’attenzione particolare per una istruzione di qualità. I ragazzi della scuola media sono stati dotati in precedenza di notebook e quindi sono già operativi.»

Il Centro Operativo Comunale. E’ composto dal responsabile, il sindaco Enrico Salvatore Murgia, dalla vice-sindaca Luciana Patrizia Moi con funzione di supporto Risorse, dall’assessore Adriano Mulas supporto Volontariato, dall’agente di Polizia Locale Igor Leoni funzione di supporto tecnico, dalla dott.ssa Valentina Locci supporto Sanità. Collaborano inoltre: il Comandante della Locale stazione Carabinieri Maresciallo Gerry Onano ed Efisio Pilia come responsabile della Protezione Civile di Sadali.

Foto: Panorama parziale dell’abitato
Autore: Dario Loddo