23 December, 2025

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«La flotta sarda non genera alcun vantaggio per i sardi, ma addirittura rischia di fare danni: la Regione smetta di fare annunci populisti e inizi veramente a risolvere i problemi del trasporto insieme agli addetti ai lavori”. E’ durissima la presa di posizione della Uiltrasporti Sardegna sulla situazione dei trasporti da e per la Sardegna alla luce dei recenti annunci di una futuribile “flotta sarda”.

“Bisogna fare in modo che il diritto alla mobilità dei sardi, già precario, non venga ulteriormente penalizzato da scelte scellerate – spiega il segretario generale della Uiltrasporti Sardegna William Zonca – Piuttosto vorremmo capire quale modello di continuità avremo il prossimo anno visto che siamo in regime di proroga e visto che non sappiamo cosa farà Airitaly».

«La vice presidente Alessandra Zedda ha detto di essere pronta a ricevere i consigli degli addetti ai lavori, ma forse non ha ben presente un passaggio fondamentale – evidenzia William Zonca -: da quando si è insediata la Giunta Solinas l’assessore ai Trasporti non ha mai cercato un confronto con le organizzazioni sindacali, cosa che noi da tempo stiamo denunciando.»

I posti disponibili. Secondo la Uiltrasporti Sardegna una eventuale flotta sarda non risolverebbe in alcun modo le criticità dei trasporti isolani, cioè la disponibilità di posti e le tariffe. In primo luogo – spiega William Zonca – non risolverebbe la penuria di posti, soprattutto nei periodi estivi e per le feste in cui solitamente Alitalia utilizza aeromobili giganteschi come il Boeing 777 e l’Airbus 330 che garantiscono oltre trecento posti in cabina.

I costi. Anche sotto il profilo dei costi secondo la Uiltrasporti Sardegna la situazione non migliorerebbe, visto che, come è noto, sulle tariffe incidono in gran parte le tasse aeroportuali. «Il costo del biglietto è una battaglia da combattere a Bruxelles – spiega William Zonca -: dubitiamo fortemente che una flotta sarda possa praticare le economie di scala praticate dalle grosse compagnie aeree e dunque è quasi matematico che i costi di gestione e pertanto anche i prezzi sarebbero maggiori.»

L’occupazione. Anche per quanto riguarda l’occupazione, secondo Uiltrasporti Sardegna poco cambierà, visto che la Sardegna non è riuscita neppure a tenere sul mercato una compagnia storica come Airitaly, l’ex Alisarda, che si sta spostando in un’altra regione.

Insomma, secondo la Uiltrasporti il rischio è che la scelta apparentemente identitaria di una flotta sarda si trasformi in un boomerang per i passeggeri sardi che ad oggi hanno comunque una mobilità, nazionale e internazionale garantita dall’operatività nell’isola di grosse compagnie come Alitalia (con un adeguato sistema di collegamenti internazionali e di servizi speciali come quelli del trasporto di pazienti barellati o di merci pericolose).

Le proposte del sindacato. «Riteniamo che la Regione non debba sostituirsi alle compagnie aeree, ma si debba dedicare alla gestione dei servizi», afferma William Zonca, rilanciando la proposta di inserire nel nuovo bando per la continuità territoriale una tariffa per le famiglie residenti che oggi sono costrette a pagare cifre molto alte per spostarsi dall’isola.

Altra proposta del sindacato è quella di limitare la cosiddetta deregolamentazione della tariffa (cioè la possibilità di cancellare o modificare la prenotazione dei voli fino a poco prima della partenza) ai soli residenti, in modo da stabilizzare il sistema di programmazione dei voli da e per la Sardegna.

Ultima proposta, infine è quella di inserire nel prossimo bando una regolamentazione dei costi dei servizi aeroportuali. «Le compagnie aeree tendono sempre a fare dumping sui costi dell’assistenza agli aeromobili al fine di recuperare anche lì degli introiti – conclude William Zonca – garantire delle tariffe minime per l’assistenza in base al modello garantirebbe stabilità occupazionale per i lavoratori sardi.»

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«Dobbiamo puntare anche sui grandi eventi sportivi per la destagionalizzazione dei flussi turistici in Sardegna. Una rete di appuntamenti di qualità, programmati per tempo, che ci aiuteranno a far conoscere la Sardegna in tutto il mondo.»

o ha detto l’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa, durante la presentazione di “Ironman 70.3 Sardegna”, tappa del calendario mondiale prevista a fine ottobre 2020 nella costa sud occidentale dell’Isola. Al suo fianco Augustì Perez ed Andrea Mentasti, direttore regionale e direttore di gara di “Ironman Sardegna”, uno dei più diffusi eventi sportivi multidisciplinari che comprende prove di ciclismo, corsa e nuoto.

«Bisogna cogliere l’opportunità fornita da eventi come questo, per il quale è prevista la partecipazione di oltre 1.500 atleti, in arrivo da almeno 50 nazioni diverse, che possono creare un indotto rilevante per l’economia sarda – ha aggiunto l’assessore Gianni Chessa -. Un fine settimana di sport con una cornice naturale di grande impatto, che coinvolge i territori dei comuni di Pula, Domus de Maria, Teulada e Sant’Anna Arresi con un percorso di gara che esalterà le bellezze di quella parte di Sardegna. Ci saranno anche momenti di contorno alla gara, riservati agli atleti ed ai loro accompagnatori, per promuovere cultura, tradizioni ed enogastronomia.»

«La scelta di ospitare grandi eventi sportivi dev’essere valutata e programmata per tempo, oltre che per più anni, così da calibrare meglio l’investimento, perché sono manifestazioni ambite anche da altre regioni italiane, consapevoli dell’importanza e dell’attrattività dello sport», ha concluso regionale del Turismo.

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Cento statue, cento personaggi, posizionati lungo un percorso studiato per coinvolgere tutto il paese. È il presepe a grandezza naturale, la “Betlemme d’Europa”, che per il dodicesimo anno consecutivo accompagnerà stintinesi, e non solo, sino all’Epifania. In occasione della festività dell’Immacolata Concezione è stato inaugurato al termine di una processione con fiaccolata, partecipata da numerosi fedeli, e alla quale ha preso parte anche la Confraternita della Beata Vergine della Difesa.

La sacra famiglia e la natività sono al centro della ristrutturata piazza largo Cala D’Oliva e rappresentano il punto di arrivo di un percorso che, quest’anno, parte dal porto Minori per arrivare al porto Mannu. Dodici tappe che raccontano la pesca a Stintino, le maschere sarde, la casa del contadino, i presepi del mondo, i pastori, l’Asinara, il banditore, la Confraternita, i musicanti, la natività, i Re Magi.

La caratteristica del presepe oltre alla grandezza naturale delle statue, che colpisce subito il visitatore, è che ognuna di esse è stata adottata dagli stintinesi. Ciascuno dei personaggi che compongono il presepe è parte di una famiglia, di un’associazione, alcuni sono stati adottati addirittura da un intero condominio. Grandi e piccole statue, vitellini e pecorelle, angeli e pastori, la sacra famiglia, il bue e l’asinello, le sculture in pietra (maschere del carnevale sardo), la barca a vela latina, il pescatore, il tonno e il tonnarotto, quelle arrivate dalla Grecia, dal Benin, da Belgrado, nessuno è lasciato fuori ma tutte sono inserite nella grande famiglia stintinese.

«È anche questa la bellezza del nostro presepeafferma l’assessora della Cultura Francesca Demontisperché tutti si riconoscono e lo sentono come proprio e contribuiscono anche portando qualche oggetto abbellire l’area dove vengono sistemate le statue.»

Quest’anno il Tempo della memoria, in collaborazione con l’amministrazione comunale, vuole coinvolgere anche i visitatori in questo grande presepe diffuso. Ecco allora l’idea di un contest fotografico e partecipare sarà facile. Lungo il percorso il visitatore scatterà una foto alla statua che più lo ha emozionato. La foto dovrà essere postata su Instagram con l’hashtag #presepestintino2019 e dovrà essere taggato il profilo @StintinoChristmas. Le fotografie più belle saranno inserite nell’archivio storico fotografico del presepe quindi stampate su pannelli che arricchiranno la raccolta di scatti a disposizione. Sulle fotografie scelte e stampate sarà riportato il nome dell’autore.

Una raccolta delle fotografie delle edizioni precedenti, intanto, è già visitabile. 40 pannelli con oltre 50 foto sono stati sistemati nelle vie laterali alla chiesa parrocchiale, vicolo Campanile e vicolo Chiesa, due strade uniscono la zona del porto vecchio alla piazza centrale del paese. La mostra è organizzata dal Comune in collaborazione con l’associazione Il tempo della memoria e La Mirò e racconta per immagini le diverse edizioni del presepe stintinese La Betlemme d’Europa.

Quest’anno il presepe è stato inaugurato in occasione della festa dell’Immacolata Concezione. Festività durante la quale quattro ragazze e due ragazzi di 12 anni, Chiara Bazzanella, Teresa Canu, Samuela Mameli, Elena Schiaffino, Matteo Mameli ed Andrea Schiaffino, sono entrati a far parte ufficialmente della Confraternita Madonna della Difesa. A dar loro il benvenuto sono stati il presidente Giuseppe Benenati ed il parroco don Daniele Contieri.

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Sardegna, Parte Montis: in questo angolo dell’Isola, carico di ricchezze della tradizione, archeologiche e culturali ci sono usanze, cibi, produzioni artistiche, chiese e nuraghi; un patrimonio materiale e immateriale che si fonde nel paesaggio in stretto rapporto con la natura. Il Ceas Masullas Parte Montis come ente ideatore del progetto ha individuato, nei comuni del territorio, tutti vicini tra loro e interconnessi proprio grazie a queste ricchezze, le grandi potenzialità presenti che necessitano di essere valorizzate e fatte conoscere. Questo è il punto di partenza del progetto “IntrArt: Tessiamo un futuro migliore”.

Tradizione e ambiente – In questi paesi, per tradizione consolidata ma anche per una ferrea convinzione che quelle stesse tradizioni debbano essere punto di partenza per le generazioni future, c’è grande attenzione nei confronti dell’ambiente: le risorse presenti vanno preservate nell’ottica di dar loro, con l’aiuto dei cittadini e delle nuove generazioni, una fruibilità. In Sardegna perseguire una crescita economica inclusiva e sostenibile è ancora possibile, così come garantire modelli sostenibili di produzione e consumo. L’impegno del Ceas Masullas Parte Montis si muove proprio in questa direzione.

Il progetto – Il richiamo va all’eccellenza del territorio, l’artigianato artistico e l’arte dell’intreccio, che trova nei paesi della zona i più valenti centri di produzione, basti pensare a Mogoro e alla fiera del tappeto che si tiene, ogni anno, partecipatissima. Il progetto “IntrArt: Tessiamo un futuro migliore”, analizzate le problematiche connesse ad un uso non sostenibile delle risorse, vuole muovere nuovi orizzonti di sviluppo per la società contemporanea e condurre alunni, cittadini e professionisti ad acquisire piena consapevolezza del loro ruolo nell’ambiente, partendo da una visione internazionale e dalla conoscenza del territorio regionale e di pratiche e attività concrete da sviluppare nel Parte Montis.

Identità da salvaguardare – Uno degli obiettivi del progetto è anche quello di creare nei più piccoli la percezione di far parte di una comunità da rispettare e salvaguardare per ripercorrere e fare proprie le ricchezze della tradizione: «Partecipare con senso di responsabilità ad un progetto comune. Questo è l’obiettivo principale che IntrArt: Tessiamo un futuro migliore si pone -specifica l’assessore comunale di Masullas, Ennio Vacca -. Protagonisti di questa iniziativa saranno i bambini delle scuole del Parte Montis che scopriranno, con il supporto degli artigiani locali, la nostra tradizione dell’intreccio».

Quando e chi – Si tratta di un progetto dinamico, flessibile e aperto, che si articola in 4 fasi attraverso incontri nelle classi, workshop, seminari, visite guidate. Il progetto è stato presentato oggi, martedì 10 dicembre, presso il teatro della scuola di Masullas. Chiamati a prendere parte al progetto saranno artigiani e designer, studenti, professionisti e cittadini. Verrà anche lanciato un concorso di design internazionale dove artigiani e designer dovranno realizzare un prodotto d’arredo in linea con le politiche del design for all e con i principi di sostenibilità e sviluppo dell’economia circolare.

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L’assessorato della Cultura del comune di Sant’Anna Arresi promuove la Rassegna AngoLazioni; in questa prima edizione, tratterà il tema delle migrazioni. Le proiezioni saranno accompagnate da una mostra sulla migrazione italiana, un laboratorio e da eventi musicali. In sala due registi Andrea Castoldi e Mohamed Challouf. Da segnalare una Masterclass il 15 dicembre alle 11.00 col regista Andrea Castoldi.

12 dicembre 2019

Centro di Aggregazione Sociale Ore 18.00 Presentazione del laboratorio di scenografia: “Lascia una traccia… iniziamo un cammino” curato dalla scenografa Daniela Madeddu. Ore 18.30 Apertura mostra “Popoli in movimento” realizzata dalla Fondazione Paolo Cresci di Lucca. Ore 19.15 Preludio musicale con il coro Polifonico Sant’Isidoro di Sant’Anna Arresi e Teulada Ore 19.30 Proiezione del film documentario “Italia addio, non tornerò“. Un docufilm di 50 minuti che raccoglie le testimonianze di giovani che vivono e lavorano all’estero: da Barcellona a Londra fino a Los Angeles e New York. Prodotto dalla “Fondazione Cresci per la storia dell’emigrazione italiana” di Lucca, il lungometraggio è stato presentato alla Camera dei deputati il 12 febbraio 2019. Per realizzare il documentario, la Fondazione Cresci ha contattato tramite i social circa 350mila persone. A seguire si parlerà del progetto Erasmus con l’intervento dei consiglieri comunali dr. Damiano Cruccu e dr. Antonello Scanu.

13 dicembre 2019

Ore 9.00 Proiezione film “Vado a scuola” di Pascal Plisson. Genere Documentario – Francia, Cina, Sudafrica, Brasile, Colombia, 2013, durata 75 minuti. Distribuito da Academy Two, storia di quattro bambini che pur in luoghi diversi (dal Kenya alle montagne del Marocco, dal sud dell’India agli altipiani della Patagonia) sanno che il loro futuro passa attraverso la conoscenza e l’istruzione, e lottano per averle. C/o Scuola Primaria. Introduce: Ing. Claudio Mei, vicesindaco. Ore 11.00 La bicicletta verde”, Regia di Haifaa Al-Mansour. Titolo originale: Wadjda. Genere Drammatico – Arabia Saudita, Germania, 2012, durata 100 minuti. Uscita cinema giovedì 6 dicembre 2012 distribuito da Academy Two. Wadjda è una bambina di 10 anni che vive alla periferia di Riyadh, la capitale Saudita. Nonostante viva in un mondo tradizionalista, Wadjda è una bambina affettuosa, simpatica, intraprendente e decisa a superare i limiti imposti dalla sua cultura. C/o Scuola Secondaria I, classi prima e seconda.

Ore 11.00 proiezione del film “Il sole dentro”, regia di Paolo Bianchini. Un film con Angela Finocchiaro, Giobbe Covatta, Diego Bianchi, Gaetano Fresa, Fallou Kama, Giuseppe Vitale. Genere Drammatico – Italia, 2012, durata 100 minuti, distribuito da Medusa. È la storia di Yaguine e Fodè, due adolescenti guineani che scrivono, a nome di tutti i bambini e i ragazzi africani, una lettera indirizzata “alle loro Eccellenze, i membri responsabili dell’Europa”, chiedendo aiuto per avere scuole, cibo e cure. Con la preziosa lettera in tasca Yaguine e Fodè si nascondono nel vano carrello di un aereo diretto a Bruxelles. Inizia così il loro straordinario viaggio della speranza. C/o Scuola Secondaria I°, classi terze. Ore 14.00 Proiezione del film/cartone animato: “Kiriku e la strega Karabà” c/o Scuola Infanzia. Introduce: dr.ssa Cristiana Caredda, consigliere comunale. Centro di Aggregazione Sociale Ore 15.30 Laboratorio di scenografia: “Lascia una traccia…iniziamo un cammino” a cura della scenografa Daniela Madeddu. Aula Consiliare Ore 17.30 Italiani di Eritrea” durata ’30 di Giampaolo Montesanto. Introduce prof.ssa Laura Meloni. A seguire Anastasia di Biserta” di Mahmoud BenMahmoud, Doc 52 min. Tunisia 1996. Introduce il regista e produttore Mohamed Challouf, film documentario, racconta la storia dei seimila rifugiati della marina imperiale zarista russa e le loro famiglie scappati nel 1920 della rivoluzione bolscevica per finire come rifugiati a Biserta nel Nord della Tunisia. Anastasia Chirinsky l’ultima rappresentante di questa comunità ricorda con molta nostalgia gli avvenimenti che l’anno fatta fuggire dal suo paese e la sua vita per più di settant’anni nel suo paese adottivo la Tunisia. Centro di Aggregazione Sociale 19.15 Preludio musicale con il coro Polifonico Sant’Isidoro di Sant’Anna Arresi e Teulada 19.30 Proiezione film “Vista mare”, regia di Andrea Castoldi. Un film con Arturo Di Tullio, Pietro Sarubbi, Lorenza Pisano, Toni Pandolfo, Alberto Agnoletto. Genere Drammatico – Italia, 2017, durata 85 minuti. Uscita cinema venerdì 3 febbraio 2017 distribuito da CF-Film.

14 dicembre 2019

Ore 9.30 Proiezione film “Vista mare”. Masterclass del regista Andrea Castoldi. Introduce: prof. Antonello Scanu, delegato per P.I. e ex dirigente scolastico, c/o Scuola Secondaria Centro di Aggregazione Sociale Ore 15.30 Laboratorio di scenografia: “Lascia una traccia…iniziamo un cammino” a cura della scenografa Daniela Madeddu

Aula Consiliare Ore 17.30 Proiezione documentario “Italiani dell’altra riva”, regia di Mahmoud Ben Mahmoud, Doc 70 min., Tunisia 1992. Sarà presente in sala Mohamed Challouf, Co-autore e produttore del film. Fino agli anni cinquanta la comunità degli italiani in Tunisia contava più di 120.000. Gli ultimi sopravvissuti di questa antica comunità presente nel paese nord africano evocano la storia straordinaria di coabitazione pacifica tra le diverse culture e religione che la Tunisia ha accolto per più di un secolo. Il film racconta attraverso rare testimonianze e molto materiale d’archivio l’immigrazione italiana in Tunisia che è durata più di un secolo e che ha contributo molto allo sviluppo della vita nel paese e alla consolidazione dell’identità mediterranea della Tunisia. Centro di Aggregazione Sociale Ore 19.30 proiezione del film “Fuocoammare” di Francesco Rosi, Lampedusa 2016 108′. Gianfranco Rosi andato a Lampedusa, nell’epicentro del clamore mediatico, per cercare, laddove sembrerebbe non esserci più l’invisibile e le sue storie. Seguendo il suo metodo di totale immersione, Rosi si è trasferito per più di un anno sull’isola facendo esperienza di cosa vuol dire vivere sul confine più simbolico d’Europa raccontando i diversi destini di chi sull’isola ci abita da sempre, i lampedusani, e chi ci arriva per andare altrove, migranti. Da questa immersione è nato Fuocoammare. Racconta di Samuele che ha 12 anni, va a scuola, ama tirare con la fionda e andare a caccia. Gli piacciono i giochi di terra, anche se tutto intorno a lui parla del mare e di uomini, donne e bambini che cercano di attraversarlo per raggiungere la sua isola. Ma non è un’isola come le altre, è Lampedusa, approdo negli ultimi 20 anni di migliaia di migranti in cerca di libertà. Samuele e i lampedusani sono i testimoni a volte inconsapevoli, a volte muti, a volte partecipi, di una tra le più grandi tragedie umane dei nostri tempi.

15 dicembre 2019

Aula Consiliare Ore 11.00 Masterclass del regista Andrea Castoldi “lezioni di cinema”. Centro di Aggregazione Sociale Ore 15.30 Laboratorio di scenografia: “Lascia una traccia…iniziamo un cammino” a cura della scenografa Daniela Madeddu Aula Consiliare Ore 17.30 Proiezione del film “Come un Uomo sulla Terra” Regia di Andrea Segre, Dagmawi Yimer con la collaborazione di Riccardo Biadene. Un viaggio di dolore e dignità, attraverso il quale Dagmawi Yimer riesce a dare voce alla memoria quasi impossibile di sofferenze umane, rispetto alle quali l’Italia e l’Europa hanno responsabilità che non potevano rimanere ancora a lungo nascoste. Italia, 2008 – 60′. Introduce il regista Mahomed Challouf.

Centro di Aggregazione Sociale

Ore 19.00 Preludio con perfomance di Luisa Zedda ed esposizione della tela creata nel laboratorio “Lascia una traccia…iniziamo un cammino”.

Ore 19.30 Proiezione del film “Benvenuti al Sud” Regia di Luca Miniero anno 2010. Alberto Colombo, un direttore delle Poste che vive in un paesino della Brianza, viene trasferito a guidare l’ufficio postale del piccolo paese di Castellabate in seguito ad una richiesta andata non propriamente a buon fine. L’uomo, inizialmente perplesso dalla situazione, viene accolto a braccia aperte dal postino Mattia e dai colleghi, iniziando ad apprezzare le bellezze e le abitudini del piccolo centro campano.

Conclusione con il Coro Voci di Sant’Anna. Le proiezioni a scuola sono riservate agli studenti.

Mission della Rassegna

Il progetto intende dare un contribuito all’ educazione al cinema, in particolare si intende finalizzato a comunicare attraverso un suo uso didattico, messaggi utili ad affrontare temi attuali. La rassegna che si intende realizzare avrà come tema specifico, per questa annualità, quello della migrazione. Sant’Anna Arresi è terra di approdo e contemporaneamente di partenza. Il progetto nasce da un bisogno, quello di rispondere in maniera il più possibile adeguata, alla volontà di accogliere. Il linguaggio cinematografico può aiutare a comprendere meglio un fenomeno, quello delle migrazioni, che ci interessa in quanto terra di arrivo e terra da cui partire.

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Dopo l’iniziativa tenutasi lo scorso 4 dicembre, mercoledì 11 dicembre, dalle ore 9.45 alle ore 13.00, la sede comunale di via XVIII Dicembre del Centro Eurodesk ospiterà “YouthLab Carbonia”, un laboratorio sui progetti del Corpo Europeo di Solidarietà.
«La finalità è accrescere le possibilità di partecipazione delle nuove generazioni alle opportunità offerte dall’Unione Europea, consentendo ai ragazzi di Carbonia di abbattere le distanze culturali, promuovendo così la manifestazione dei diritti di cittadinanza dei giovani in Europa», ha commentato l’assessore delle Politiche giovanili Loredana La Barbera.

Per maggiori dettagli e informazioni è possibile consultare il Centro Eurodesk del comune di Carbonia, aperto al pubblico nei seguenti giorni e orari:
• Martedì dalle 16.00 alle 17.30;
• Mercoledì e giovedì dalle 10.00 alle 12.00.

Le iscrizioni potranno essere inoltrate attraverso il seguente link:

https://www.eurodesk.it/2019/carbonia-youthlab

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«Le conseguenze devastanti, per i sardi e per il loro sacrosanto diritto alla mobilità, si avranno se alcuni sindacati continueranno a vivere nel passato sostenendo modelli di continuità territoriale sconfitti dalla storia recente e difendendo piccoli e grandi privilegi bocciati dall’economia e dall’Europa.»
Così la vicepresidente della Regione, Alessandra Zedda, replica alle critiche del segretario della Fit Cisl Sardegna all’idea di creare una compagnia aerea sarda.

«Abbiamo lanciato una proposta, di un ventaglio di soluzioni che stiamo studiando – aggiunge Alessandra Zedda – con la speranza di ricevere contributi, anche critici, per trovare una strada che possa fare uscire la Sardegna dalla sua strutturale condizione di svantaggio nel sistema dei trasporti. Chi rappresenta e tutela i lavoratori dovrebbe utilizzare un approccio portato al dialogo, come ha fatto questa Giunta avviando più di un tavolo di confronto per il rilancio dei diversi settori, che si potrà avere solo con la fattiva collaborazione di tutti gli attori sociali. E parlare di ‘disastri’ e ‘conseguenze drammatiche’, evocando scenari a tinte fosche – conclude Alessandra Zedda -, non aiuta certo il dialogo né tantomeno la ricerca di soluzioni per fare sentire i sardi più vicini al resto del mondo.»

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Lunedì 16 dicembre, alle ore 16.00, nella sala polifunzionale di piazza Roma si svolgerà la terza riunione della Consulta comunale dello Sport, un organo consultivo permanente del comune di Carbonia. L’incontro, convocato dall’assessore dello Sport Valerio Piria, verterà sui seguenti punti all’ordine del giorno:

1. Commissione comunale allo sport: composizione, compiti e funzioni;

2. Albo comunale delle società sportive;

3. Disamina e approvazione delle candidature degli sportivi meritevoli – pervenute a seguito di pubblico avviso – finalizzate alle premiazioni in occasione della cerimonia che si terrà il 18 Dicembre 2019, data in cui si festeggia l’ottantunesimo compleanno della città di Carbonia;

4. Azioni e progetti per lo sport in città;

5. Iniziative per la Festa del Patrimonio in programma il 16-17 maggio 2020;

6. Varie ed eventuali.

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Prestigioso riconoscimento per Sardegna Solidale e per il suo presidente Giampiero Farru che sono stati insigniti del Premio nazionale Gattamelata 2019 per la cultura e la pratica del volontariato e della solidarietà.

Il premio, promosso dal Centro di Servizio Volontariato provinciale di Padova e giunto alla quindicesima edizione, è nato con l’obiettivo di segnalare quattro categorie di soggetti che a livello nazionale si sono distinti negli ultimi dodici mesi per l’attività di impegno sociale e di solidarietà: un volontario, un’associazione (operante prevalentemente con il lavoro di volontari), un’impresa che ha promosso o attivato iniziative di sostegno del volontariato e della solidarietà rivolte ai propri dipendenti e/o alla cittadinanza, e un’istituzione che si sia è promotrice di progetti o azioni rivolti a migliorare o salvaguardare la qualità della vita ambientale e/o sociale del proprio territorio.

I premi assegnati quest’anno sono stati complessivamente dieci e a Giampiero Farru è andato uno dei quattro relativi alla categoria volontario, con questa motivazione:

«Per l’impegno profuso nel mondo del volontariato: come socio fondatore dell’associazione La Strada, del consorzio Sis di Cagliari e della cooperativa Il Samaritano di Arborea, come volontario nel carcere minorile di Quartucciu e di responsabilità in varie organizzazioni nazionali come Csi, Movi, Forum terzo settore e Libera, di cui è referente regionale. È presidente del Csv Sardegna Solidale, consigliere di Csvnet, e consigliere del Cev (Centro europeo del volontariato)».

La premiazione si è tenuta venerdì scorso nella Sala della Gran Guardia a Padova nell’ambito delle manifestazioni per la “Giornata internazionale del volontario” e ha aperto ufficialmente l’anno di Padova capitale europea del volontariato 2020 che vedrà la città palcoscenico di eventi e luogo di sperimentazione.

Dalla Sardegna a Vicenza, passando per Rovigo e Padova, i vincitori sono stati scelti dal consiglio direttivo del Csv Padova per le segnalazioni pervenute e per l’impegno dimostrato nel corso dell’anno. Anziani, giovani, persone con disabilità sono le priorità delle associazioni vincitrici (Agorà – Terza Età Protagonista, Joker, Alpini Vicenza), mentre tra i volontari insieme a Farru si sono distinti Luciano Olmino (presidente e fondatore dell’associazione Filo d’argento) e Giuseppe Daniele (del Circolo Legambiente “Sarmazza” di Saonara).

Per le imprese è stata premiata la Imball Nord di Padova per la sua particolare attenzione al tema del riciclo e al sociale mentre tra le istituzioni il riconoscimento è andato al Co.Ge Veneto che per diciotto anni ha gestito i fondi per il volontariato, e tra le organizzazioni al Csv Polesine Solidale.

Una menzione speciale è andata infine a Venice Call (una realtà informale di giovani che si è attivata sfruttando i social network) per l’impegno profuso da moltissimi volontari nella recente emergenza dell’acqua alta a Venezia.

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In un sistema agricolo in continua evoluzione, il miglioramento genetico è fondamentale per mantenere, e possibilmente accrescere, la produttività e la reddittività delle aziende zootecniche. Cosa è stato fatto sino ad oggi e cosa non si è fatto? Quali sono le conseguenze economiche per le imprese e quali sono le prospettive della genetica per il prossimo futuro? Per fare il punto sulla situazione in Sardegna, la Confagricoltura ha organizzato un seminario dal titolo ‘Miglioramento genetico e risvolti economici sulle aziende zootecniche’, che si terrà giovedì 12 dicembre (inizio ore 9.00) all’Istituto d’Istruzione Superiore ‘Duca degli Abruzzi’ (via Acquedotto Romano, zona industriale Est – Elmas). I lavori, che saranno coordinati dal direttore di Confagricoltura Sardegna Maurizio Onorato, saranno aperti dagli interventi di Gabriella Murgia, assessora regionale dell’Agricoltura, di Piero Maieli, presidente V Commissione (Attività produttive) del Consiglio regionale e di Domenico Gallus, presidente VI Commissione (Salute e politiche sociali). Chiuderà l’appuntamento il presidente regionale di Confagricoltura Sardegna Luca Sanna. Interverranno inoltre:

Il miglioramento genetico: a che punto siamo e cosa fare

Giuseppe Pulina, Università di Sassari

La genomica nelle specie di interesse zootecnico: una nuova frontiera per nuovi caratteri

Nicola Macciotta, Università di Sassari

Dalla genetica alla genomica: un nuovo strumento per la selezione degli ovini da latte

Sara Casu, Agris Sardegna

La riforma della produzione animale. Quale futuro?

Daniele Mezzogori, Ufficio Economico di Confagricoltura

L’esperienza di un trasformatore: effetto economico del miglioramento genetico e delle condizioni di gestione di allevamento ovino in un’impresa di trasformazione

Gavino Nieddu, Cao Formaggi

L’esperienza di un allevatore di ovini. Selezione genetica e valorizzazione commerciale

Maurizio Podda, presidente nazionale sezione ovicaprina Confagricoltura

Il miglioramento genetico per ottimizzare i bilanci aziendali

Luca Sanna, presidente Confagricoltura Sardegna

La partecipazione all’evento prevede l’attribuzione dei relativi crediti formativi professionali come da Regolamento CONAF n. 3/2013 per la formazione professionale continua. L’appuntamento è infatti organizzato con il patrocinio dell’Ordine dei dottori agronomi e dei dottori forestali della provincia di Cagliari.