19 March, 2024
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Il presidente Tarcisio Agus presenta il resoconto dell’attività svolta dal Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna nell’0anno che si chiude oggi.

Di seguito, il testo integrale.

Dopo 10 anni di commissariamento, il 18 maggio 2018 si insediava il nuovo Consiglio Direttivo.

Il 2019 è stato il primo anno completo di governo del Parco.

Nel corso di questo impegnativo e travagliato anno di gestione ci si è prodigati a riordinare, riordino in parte già compiuto nell’ultimo semestre del 2018, alcune inadempienze e ritardi amministrativi, indispensabili per affrontare i numerosi problemi aperti.

In particolare ricordo quelli che hanno sollecitato più attenzione: il tema della Collezione Manunta, il recupero della laveria La Marmora, le dimissioni di alcuni componenti il Consiglio Direttivo, i conflitti con le associazioni di “Miniere Rosas”, il “CICC” di Carbonia e non ultimo in ordine di tempo del “Cartellino Rosso”, che ha decretato la fuoriuscita del Parco dalla rete dei Geoparchi Unesco.

Fatto quest’ultimo che ha alimentato, a più riprese, con pressioni di diversa natura, la richiesta di dimissioni del Presidente dell’Ente.

In tutta onestà debbo dire che tale possibilità la ho accarezzata in più circostanze, poiché avverto il peso delle azioni poste in essere, nel rispetto delle norme, e degli obiettivi mancati, come l’espulsione dalla rete dei Geoparchi.

Le mie dimissioni avrebbero trascinato con se il Consiglio Direttivo (costituito in maggioranza da sardi, in numero di otto su dieci, con quattro sindaci, nomine regionali e ministeriali), con la riapertura all’ennesimo commissariamento. La nomina del Presidente è strettamente legata al Consiglio Direttivo, con un unico decreto ministeriale, dato dall’intesa Stato-Regione, con la Regione Sardegna e i quattro Ministeri rappresentati (Ministero dell’Ambiente, delle Attività Produttive, dell’Istruzione e dei Beni Culturali).

Pertanto la scelta di non dimettermi, non è un atto di presunzione o di arroganza, ma il dovere di adempiere, in sintonia con il Consiglio Direttivo in primis, quindi con la Regione Sardegna e con  il Ministero dell’Ambiente, all’impegno ricevuto per il quinquennio.

Non voglio in questa occasione portare argomenti a difesa, sono stati dati a più riprese con i comunicati stampa, ma comunicare, anche a nome del Consiglio Direttivo, che l’eredità di dieci anni di commissariamento pesano, pur riconoscendo che tante cose sono state fatte, ma molte ancora restano da fare, in particolare dotare il Parco di un adeguato organico e di una programmazione di lungo respiro.

Assegnare al Parco la gestione e la promozione degli oltre quattrocento geositi dell’isola, per dare risposta alla pressante richiesta delle rete dei Geoparchi che esige l’unità territoriale del Parco, ancora diviso in otto aree, stando all’ultimo e più eclatante fatto, era certamente una bellissima intuizione, pensare di far diventare la Sardegna il più grande Geoparco Unesco d’Europa, ma questo presupponeva, non credo si stenti a comprenderlo, un serio progetto disviluppo e di programmazione regionale, nonché un adeguato apporto organico per poterlo  realizzare e gestire. Purtroppo tutto questo non è avvenuto, ma noi ci abbiamo provato lo stesso, anche se non siamo riusciti a soddisfare le aspettative delle ispettrici della Rete Geoparks UNESCO che così si sono espresse nella loro relazione finale: »Non esiste un territorio unificato con un’identità comune, nessun approccio strategico sull’unificazione o la creazione di un’identità comune e un’organizzazione assolutamente non adeguatamente equipaggiata per quanto riguarda risorse umane…»

In molti hanno urlato che l’estromissione dalla rete, patrocinata dall’Unesco, è stato «un grande danno alla Sardegna», forse, non ne sono certo, comunque il Consiglio Direttivo ha datodisposizioni per la valutazione di una nuova candidatura, ma con i presupposti e condizioni suesposte, affermando inoltre che: «Bisogna riprendere il cammino per l’iscrizione del Parco, non sotto il patrocinio, ma nel registro del Patrimonio Materiale e Immateriale dell’Umanità, dell’Unesco».

Il 2019, pur con le suddette problematiche che certamente ne hanno minato l’immagine ma non la funzione del Parco, non ci ha visti inerti, ma quest’ultimo ha contribuito a dare speranze a cento lavoratori ex Ati-Ifras; ha rimesso in ordine i bilanci, in particolare i due conti consuntivi2016 e 2017, grazie ai quali oggi possiamo spendere il famoso tesoretto, ereditato, su tutte le aree del Parco; ha chiarito i rapporti con le Associazioni, in particolare con “Miniere Rosas” ed il “CICC” di Carbonia, con il prossimo adeguamento degli statuti e le modalità di finanziamento; ha contribuito alla riapertura delle visite a “Funtana Raminosa”, con uno stabile programma peril 2020; ha deliberato l’apertura di Infopoint e Centri Visite nelle aree già oggetto di fruizione turistica e non solo, nell’ottica di costruire la rete del Parco e la sua promozione, in parte già avviata con i pannelli sulle strade statali e su i tre aeroporti dell’Isola; con la Fondazione Giuseppe Dessì ha concorso alla nascita del secondo Parco Letterario della Sardegna, un modo diverso per far conoscere e scoprire il territorio del Parco; ha stretto intese di collaborazione con le Università dell’Isola per supportare il Parco nella programmazione, catalogazione e valorizzazione dei geositi, nella pianificazione e programmazione della rete sentieristica, escursionistica e ciclabile entro le otto aree e non solo, in stretto rapporto con la rete dei mezzi pubblici e del Trenino Verde; di  quest’ultima azione verrà presentato a breve il Piano di Sviluppo, così pure è avviato il lavoro per l’istituzione in Sardegna della cattedra Unesco, con il dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali, non ultimo il Progetto di Sviluppo “TouRemine”, realizzato con l’università di Cagliari ed oggi all’attenzione di Invitalia (Agenzia di Sviluppo per il Sud) che mira a favorire lo sviluppo territoriale delle aree individuate attraverso l’infrastrutturazione per la crescita delle imprese esistenti e per la creazione di nuove attività economiche. Il progetto pilota ha coinvolto 18 comuni per un investimento stimato in 67.462.500, di euro.

Ripartendo dunque dall’idea originaria e soprattutto dalla “Carta di Cagliari”, che ha segnato la via maestra per la sua istituzione e prospettiva, comprese le bonifiche ambientali, già all’attenzione del Comitato Tecnico Scientifico, non possiamo prescindere dal riconoscimento del Parco, così come è stato fondato, da un adeguato apporto organico, da una seria programmazione di sviluppo e da una organica gestione dei siti fruibili, diversi dei quali per potersi sviluppare hanno bisogno di infrastrutture primarie di assoluta necessità, come viabilità, sale di accoglienza e intrattenimento, caffetterie e infoshopping.

Per questo si sta programmando per il 2020, il Piano di Sviluppo Socio Economico, mai previsto in questi diciotto anni di vita del Parco; il Piano per la fruizione “Dolce” delle otto aree e non solo; una adeguata promozione su più livelli per far conoscere i siti fruibili e le potenzialità del Parco. Il lavoro non è facile, ma noi ci proveremo sino a che saremmo investiti di questa responsabilità.

Il Presidente

Prof. Tarcisio Agus

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«Cresce la paura ed il disappunto tra gli 80 addetti tra dipendenti ed operatori del mercato civico di Iglesias relativamente alle incertezze che si sono verificate sulla gestione dello stesso mercato sulle quali più volte la nostra associazione su richiesta degli stessi operatori ha provveduto a richiedere chiarimenti alla stessa Amministrazione, che, a tutt’oggi, sono rimaste senza risposta.»

Lo scrive, in una nota, Marco Medda, presidente della Confesercenti provinciale di Cagliari.

Attualmente il mercato civico è gestito da un consorzio formato dai commercianti presenti all’interno dello stesso mercato i quali, con grande sacrifico, sono riusciti a creare all’interno dello stesso mercato un piccolo market, all’interno dei quale ci sono stabilmente sei dipendenti.

«La mancanza di risposte dell’Amministrazione ci lascia perplessi: siamo venuti a conoscenza di uno studio preliminare commissionato dall’Amministrazione di Iglesias che stravolgerebbe completamente l’attuale organizzazione del mercato. Questa situazione di stallo impedisce agli operatori qualsiasi tipo di investimento e di riqualificazione, in considerazione che si potrebbero incrementare notevolmente i posti di lavoro, di quella che ormai è la più importante attività nel centro storico di Iglesias, senza considerare la funzione sociale che il mercato svolge nel territorio – aggiunge Marco Medda -. Ma quello che ci dispiace di più è il fatto che abbiamo ripetutamente cercato una interlocuzione con l’Amministrazione comunale tendente alla risoluzione della questione, ma non abbiamo avuto alcun tipo di segnale da parte loro. È evidente che in un territorio come quello di Iglesias, considerate tutte le problematiche occupazionali, ci saremmo aspettati ben altro slancio da parte dell’Amministrazione, in considerazione che esiste una normativa di riferimento che protegge gli operatori e che, quindi, è vincolante il loro coinvolgimento per il tramite delle associazioni di categoria maggiormente rappresentative, per il rilancio delle attività all’interno del mercato. La nostra Associazione e le associazioni dei cittadini di Iglesias sono al fianco degli operatori – conclude Marco Medda – e cercheranno tutte le vie per poter garantire alla città un presidio all’interno del centro storico di piccolo commercio ed aggregazione sociale, spazio che il mercato civico si è ritagliato con anni di sacrificio e di onesto lavoro.»

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La chiesa di San Pio X di Iglesias s’è riempita ieri sera (550 persone sedute, almeno 150 in piedi) per il concerto gospel del gruppo JP & the Soul Voices, ultima tappa della rassegna “Gospel Explosion” organizzata dall’associazione culturale Progetto Evoluzione di Narcao guidata dal direttore artistico Gianni Melis, con la collaborazione della parrocchia ed il patrocinio del comune di Iglesias, rappresentato dagli assessori della Cultura Claudia Sanna e dei lavori pubblici Vito Dodaci.

Per l’ultima tappa della dieci giorni iniziata il 21 dicembre a Villasimius e sviluppatasi attraverso Sestu (22 dicembre), Sinnai (23 dicembre), Carbonia (25 dicembre), Sassari (26 dicembre), Alghero (27 dicembre), Pula (28 dicembre) e Portoscuso (ieri, 29 dicembre), il gruppo gospel originario della zona centrale della Florida, nel profondo sud degli Stati Uniti, guidato dal leader e fondatore John Polk, è un pastore e musicista gospel con esperienze in ambito nazionale ed internazionale, non ‘è risparmiato ed è stato ripagato dal pubblico che ha partecipato con grandissimo entusiasmo.

Alleghiamo un ricco album fotografico ed alcuni brani registrati durante la serata, presentata dal parroco, don Giorgio Fois, dall’assessore Claudia Sanna e dal direttore artistico dell’associazione culturale Progetto Evoluzione, Gianni Melis.

                                            

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Sono state pubblicate le linee guida del bando 2020 del Programma Erasmus+ che offrirà ancora più opportunità ai giovani europei di studiare, formarsi o acquisire esperienza professionale all’estero. Qualsiasi ente pubblico o privato attivo nei settori dell’istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport può richiedere finanziamenti per le candidature. Per ulteriori info: http://www.erasmusplus.it/e-uscito-linvito-a-presentare-proposte-2020-in-arrivo-3-miliardi-di-euro-per-mobilita-e-progetti-erasmus/

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Un nuovo bando di “Europa per i cittadini” destinato a promuovere la cittadinanza europea e la partecipazione civica e ad avvicinare i cittadini all’Unione europea. Il bando finanzia la realizzazione di quattro tipologie di interventi:
– Progetti relativi alla Memoria europea: scadenza 4 febbraio 2020
– Gemellaggio di città: scadenze 4 febbraio e 1° settembre 2020
– Reti di città: scadenze 3 marzo e 1° settembre 2020
– Progetti della società civile: scadenza 1° settembre 2020

Per ulteriori infohttps://eacea.ec.europa.eu/europe-for-citizens_en

 

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«Noi non ci siamo dimenticati dei nostri pastori. Anzi, abbiamo più volte sollecitato il Governo a trovare soluzioni in tempi rapidi per quello che è diventato un grande problema sociale.»

Lo precisa l’assessore regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, che nei giorni scorsi ha inviato una lettera al ministro delle Politiche agricole, Teresa Bellanova, per chiedere un intervento urgente per dare continuità amministrativa, così come promesso nella suo primo incontro con i rappresentanti dei pastori in Sardegna, alla legge 44, il cosiddetto ‘decreto emergenza’, a cominciare dal monitoraggio del latte.

«Gli allevatori – scrive l’esponente della Giunta Solinas – lamentano il fatto che nessuna delle proposte da loro avanzate sia stata considerata e applicata e che, a distanza di quasi un anno, non siano stati adottati i provvedimenti ritenuti necessari per modificare e regolamentare l’impostazione del sistema produttivo. La necessità di poter regolare il rapporto con i trasformatori, con un contratto redatto secondo le prescrizioni stabilite dal Regolamento Ue 1308 del 2013, sulla base del costo di produzione del latte, del suo prezzo di mercato e non di quello di vendita del pecorino romano, è per gli allevatori condizione imprescindibile in quanto, a loro avviso, l’unica che potrebbe assicurare maggiore stabilità al reddito aziendale.»

«Ad aggravare la situazione – sottolinea l’assessore Gabriella Murgia – l’avvio della nuova campagna produttiva, con le regole di sempre e impostata sul sistema degli acconti, un prezzo per il latte proposto dai trasformatori industriali ancora al di sotto del costo di produzione e la mancata definizione del prezzo del latte della scorsa campagna e dei relativi saldi.»

A tutto questo si aggiunge «l’eccessiva rigidità delle attuali vincolanti procedure, che si ritiene debbano essere snellite, per far fronte all’emergenza, che non consente e anzi preclude alle aziende in difficoltà di poter accedere anche alle misure del Psr». Diventa poi inderogabile, è scritto ancora nella lettera al ministro, »l’applicazione immediata dell’articolo 3 della legge 44 del 2019, per quanto attiene la tracciabilità del latte ovino prodotto in Sardegna».

Ed è per questo che l’assessore dell’Agricoltura chiede al ministro “l’emissione dei decreti attuativi che dovranno regolare l’applicazione di norme già in vigore, che per la Sardegna si ritengono urgenti, e la convocazione della Conferenza Stato-Regioni, nell’ambito della quale dovrà deliberarsi la puntuale applicazione delle misure previste dalla legge 44. Solo dopo l’applicazione della regolamentazione europea – spiega Gabriella Murgia – si potrà prevedere un disegno di legge a regia regionale (già pianificato) per la definitiva risoluzione delle problematiche dei pastori che non vedono riconosciuto il loro lavoro al pari di altri».

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Per festeggiare l’Epifania, in modo diverso e per far trascorrere una divertente serata a bambini, giovani, adulti e anziani, la Consulta Comunale Anziani e l’Associazione Amici della Vita, hanno organizzato “La Corrida della Befana”, che si terrà il  6 gennaio 2020, alle ore 17,00, nel Teatro Electra di Iglesias. Lo spettacolo è una riproduzione in chiave nostrana del famoso programma televisivo e si propone come  festa popolare paesana intergenerazionale, all’insegna dell’allegria, dove i concorrenti sono volti conosciuti che si  cimentano in una competizione in cui il pubblico, composto dai  loro paesani, sarà  giudice e dovrà decretare, con gli applausi, fischi e altri rumori, i vincitori. L’ingresso dello spettacolo è gratuito e a tutti i bambini  verrà regalato un dono per la ricorrenza dell’Epifania. Per riconoscere la bravura ed il coraggio dei concorrenti ad affrontare lo spietato pubblico di casa, sono stati messi in palio dei premi per i primi tre classificati ed altri premi, simpatia, junior, senior. A tutti i partecipanti sarà offerto un dono ricordo dell’evento.

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Sabato e domenica prossimi il Movimento 5 Stelle ha organizzato in piazza Emanuele Ravot, a Cagliari, “Giocattoli in movimento”, una raccolta di giocattoli usati da donare ai bambini meno fortunati.

Dalle 10.30 alle 20.30, il consigliere regionale del M5S Michele Ciusa e gli attivisti di Cagliari accoglieranno tutte le persone che vorranno partecipare portando dei giocattoli usati in buono stato di conservazione.

«Partecipare è semplicissimo: porta due giocattoli o due libri usati in buono stato e ne riceverai uno in cambio.»

«I giocattoli raccolti – spiega Michele Ciusa – saranno donati a strutture che lavorano a sostegno dell’infanzia come reparti pediatrici, case famiglia o asili pubblici. “Giocattoli in Movimento” è una campagna promossa dal Movimento 5 Stelle a livello nazionale e anche a Cagliari, come in tante altre città d’Italia, potrete trovare il nostro gazebo in cui lasciare dei doni. Questa iniziativa non solo permetterà a tanti bambini meno fortunati di scartare un regalo – conclude Michele Ciusa – ma ad altrettanti di capire l’importanza del riuso, di questo grande circolo virtuoso a tutela dell’ambiente e a sostegno dei meno fortunati.»

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Inarrestabile! Anche la Vanoli Cremona di Meo Sacchetti s’è arresa al PalaSerradimigni, al cospetto di una Dinamo arrivata alla settima vittoria consecutiva: 84 a 74 (primo tempo 38 a 44). La Vanoli ha retto il confronto per un solo tempo, praticamente in parità nei primi 10′, chiusi 1 punto avanti, 22 a 21, 6 punti sopra all’intervallo lungo. Meo Sacchetti ha proposto una squadra forte in difesa, la Dinamo ha stentato, con una percentuale insufficiente ai tiri liberi (10 a su 18), riuscita a riportarsi sotto al 17′, sopra di 1 punto, ma la Vanoli ha piazzato un parziale di 8 a 0 che ha determinato il 44 a 38 di metà gara.

Nell’intervallo Gianmarco Pozzecco ha dato la scossa ai suoi e in avvio di terzo quarto è iniziata un’altra partita. Tutta la Dinamo è cresciuta, trascinata da uno straordinario Dwayne Evans (alla fine per lui 25 punti in 35′, con 7 su 9 da 2 punti, 2 su 4 da 3 punti e 5 su 7 ai tiri liberi, 13 rimbalzi, 4 palle perse, 2 recuperate, 4 assist, 40 di valutazione). La Vanoli ha cercato di resistere, riuscendovi per oltre 6 minuti, nonostante due triple di Dyshawn Pierre: 52 a 54 al 26′. Un tecnico a Gianmarco Pozzecco ha frenato la rimonta sassarese, poi concretizzata dalle triple di Michele Vitali e Dwayne Evans che hanno portato avanti di 4 punti la Dinamo al 30′. In evidenza nel terzo quarto il terzetto Evans-Pierre-Bilan, a segno con 22 dei 25 punti complessivi della squadra (i restanti 3 sono arrivati con la tripla di Michele Vitali).

L’ultimo quarto è un crescendo irresistibile della Dinamo, protagonista di un parziale di 12 a 0 tra la fine del terzo e l’inizio dell’ultima frazione, che ha fissato il punteggio sul +12: 71 a 59. La Vanoli ha smarrito la strada del canestro per oltre 5 minuti. Quando l’ha ritrovata era troppo tardi, anche perché davanti aveva una super squadra, questa super Dinamo che sta facendo sognare i suoi tifosi. 84 a 74 il risultato finale, con la Dinamo sempre più sola al secondo posto in classifica, con 24 punti, a due lunghezze dalla capolista Virtus Segafredo Bologna, “strapazzata” due settimane fa al PalaSerradimigni e protagonista due giorni fa di una grande vittoria sull’Olimpia Milano, scivolata a quattro punti dalla Dinamo e raggiunta al terzo posto dalla Germani Brescia. Domenica prossima la Dinamo chiuderà il girone d’andata a Pistoia, già sicura del secondo posto che vale un ottimo posizionamento per le Final Eight di Coppa Italia.

«Sicuramente abbiamo fatto una buona partita ma contro la Sassari di questo momento non basta – ha detto a fine partita coach Meo Sacchetti -, abbiamo patito molto la loro fisicità e tanti falli fischiati poi nel finale la loro intensità è cresciuta e hanno avuto la meglio. Spero nelle prossime gare di avere più giocatori a disposizione.»

«Prima della partita non stavo bene e immaginavo fosse una partita complicata, complimenti a Cremona che ci ha messo in difficoltà con un match intenso, spesso in vantaggio ma poi ha dovuto fare i conti con il carattere dei miei ragazzi – ha detto Gianmarco Pozzecco -. Sono riusciti ad andare oltre la fatica: la fotografia della partita è la bomba di Vitali susseguita dai crampi. Sono ragazzi splendidi, hanno grande senso di appartenenza e la chiave è che vivono bene qui in Sardegna. Il pubblico ad un certo punto ci ha dato una mano enorme ed è per questo che vogliamo dedicare questa partita a tutti i tifosi, desideravamo ardentemente fare un regalo a loro per chiudere quest’anno al meglio. Lorenzo Bucarelli in questa partita è stato l’uomo chiave in difesa, non scopriamo oggi le sue qualità ed è un valore aggiunto. Si chiude un anno con numeri straordinari, il bilancio non può che essere più che positivo e domani a mezzanotte saremo tutti felici, faremo sicuramente un brindisi a quest’annata ma immediatamente dopo penseremo a rimanere su questi livelli, non è facile ma questi ragazzi dimostrano che questo sogno è realizzabile. E’ difficile identificare l’emozione più bella del 2019 – ha concluso Gianmarco Pozzecco -, sicuramente l’abbraccio dei miei ragazzi a Treviso dopo il tecnico è una di queste, mi godo le piccole cose e le gioie di ogni giorno che sono tante.»

Dinamo Banco di Sardegna – Vanoli Cremona 84 a 74

Parziali: 21 a 22, 17 a 22, 25 a 15, 21 a 15.

Progressivi: 21 a 22, 38 a 44, 63 a 59, 84 a 74.

Dinamo Banco di Sardegna: Spissu 5, McLean 1, Bilan 15, Bucarelli, Devecchi n.e., Evans 25, Magro ne, Pierre 16, Gentile n.e., Vitali 6, Jerrells 16. All. Gianmarco Pozzecco.

Vanoli Cremona: Saunders 12, Mathews, Zanotti n.e., Sanguinetti, Diener ne, Ruzzier 9, Sobin 10, Richardson 12, De Vico 4, Happ 17, Palmi, Akele 10. All. Meo Sacchetti.

Arbitri: Alessandro Vicino, Christian Borgo, Andrea Borgioni.

Dwayne Evans. Fonte: www.dinamobasket.com .

 

Gianmarco Pozzecco. www.dinamobasket.com .

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«Stiamo lavorando perché la nostra Isola diventi un centro di riferimento nazionale per i progetti legati a ricerca e innovazione nel settore aerospaziale e siamo impegnati quotidianamente per creare le condizioni affinché si sviluppi sempre più un ecosistema attrattivo che ci permetta di cogliere le sfide tecnologiche globali, anche grazie alla collaborazione con l’Agenzia spaziale italiana (Asi) e il Dass, il Distretto aerospaziale della Sardegna.»

Lo ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas, dopo l’approvazione da parte della Giunta regionale della delibera sulla compatibilità ambientale per la costruzione di un banco di prova per motori a liquido (LRE, Liquid rocket engines) e di un impianto per la realizzazione di componenti in carbon-carbon nel comune di Perdasdefogu.

Il documento, approvato su proposta dell’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, descrive l’intervento – il cui costo complessivo è stimato in 33 milioni di euro – che si inserisce nell’attuazione del progetto di ricerca e sviluppo “Space Propulsion Test Facility (SPTF)” cofinanziato dalla Regione, dal ministero per lo Sviluppo economico e dalla società proponente Avio Spa.

La durata dei lavori di realizzazione delle opere è di 18 mesi e nei primi tre anni di svolgimento del progetto prevede l’impiego di 21 persone, che arriveranno fino a 35 unità lavorative altamente specializzate, rappresentate da ingegneri, chimici, informatici, e tecnici.

L’area dove sarà realizzata l’opera ha un estensione di circa 6,5 ettari all’interno del Poligono sperimentale di interforze di Salto di Quirra. Il banco di prova LRE è destinato all’esecuzione di test per lo sviluppo e la qualifica di motori aerospaziali a propulsione liquida: si tratta di motori alimentati a propellenti criogenici ad alto contenuto tecnologico e di innovazione.

«Abbiamo creduto in questa iniziativa, oltre che per l’indiscutibile valenza tecnologica in grado di dare una nuova prospettiva alla ricerca in Sardegna, anche per le ricadute socio-economiche attese sul territorio. Siamo convinti di assicurare una nuova prospettiva di crescita e occupazione e per questo abbiamo coinvolto le amministrazioni locali», ha puntualizzato l’assessore Gianni Lampis.