24 December, 2025

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Tre incontri in 4 giorni, a Carbonia e Sant’Antioco. Si anima il dibattito sulla riforma degli Enti locali della Sardegna. Il primo si è svolto giovedì sera, a Carbonia organizzato dall’associazione Sinistra-Autonomia-Federalismo. Il tema in discussione è stato quello del commissariamento della provincia che si protrae ormai da oltre sette anni. Dopo il saluto di Andrea Corrias, rappresentante dell’associazione che cura l’attività del Circolo soci Euralcoop che ha sede in Piazza Marmilla ed ha ospitato l’incontro, sono stati numerosi gli interventi, nel corso dei quali sono state sviscerate tutte le conseguenze, negative per il territorio, scaturite dalla cancellazione della provincia di Carbonia Iglesias ed è stata sottolineata l’inadeguatezza della provincia del Sud Sardegna, che pure ha come capoluogo Carbonia, su una superficie complessiva abnorme di 6.530 kmq e ben 107 Comuni per 354.554 abitanti, priva, soprattutto, delle risorse necessarie per svolgere anche l’ordinaria amministrazione nei principali settori di intervento, strade, scuole ed ambiente…

La relazione introduttiva è stata svolta da Tore Cherchi, presidente della provincia di Carbonia Iglesias al momento dello svolgimento del referendum, che ha rimarcato il fatto che solo all’area di Cagliari è stato dato un assetto democratico, con la costituzione della Città metropolitana ed il Sulcis Iglesiente non ha una sua piena rappresentanza democratica, perché i Comuni hanno funzioni ed obiettivi distinti rispetto a quelli del governo complessivo di un territorio. Quando una comunità territoriale è impedita per così lungo tempo di scegliere autonomamente la sua rappresentanza, si producono gravi danni sul piano della democrazia innanzitutto. E’ stata sottolineata, in particolare, la necessità di superare subito il commissariamento, anche con il ricorso alle elezioni di secondo livello, in attesa di poter tornare alle urne per eleggere democraticamente un presidente ed i consiglieri provinciali.

I lavori, coordinati da Mauro Esu ed Elio Sindaco, sindaco di Santadi ed ex presidente del Consiglio della provincia di Carbonia Iglesias, hanno visto poi gli interventi di Stefano Rombi, assessore del comune di Carloforte; Piero Comandini, vice presidente del Consiglio regionale; Ilaria Portas, assessore e vicesindaco del comune di Masainas; Gloria Dessì, dipendente della provincia del Sud Sardegna e sindacalista della Cisl funzione pubblica; Giacomo Guadagnini, consigliere di amministrazione del Consorzio industriale di Carbonia Iglesias; Laura Cicilloni, ex consigliere comunale di Iglesias; Antonangelo Casula, ex sindaco di Carbonia; Mauro Pistis; il professor Gianfranco Sabatini; il segretario regionale di Articolo Uno Luca Pizzuto; l’ex segretario della Camera del Lavoro del Sulcis Iglesiente, Roberto Puddu.

Tutti gli intervenuti hanno rimarcato l’importanza di sostenere la re-istituzione della provincia di Carbonia Iglesias, per contribuire concretamente all’avvio di una nuova stagione di sviluppo per un territorio in grande difficoltà, con una situazione acuitasi negli ultimi anni anche per la manca di uno strumento di governo qual era la provincia di Carbonia Iglesias, perché con la sua cancellazione, sono stati tagliati drasticamente anche i trasferimenti e quindi i servizi.

I lavori sono stati conclusi da Tore Cherchi.

   

                                   

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La Cia Sardegna suona il campanello d’allarme davanti alle proposte di regolamento di una nuova Politica Agricola Comunitaria (PAC) da realizzarsi nel periodo di programmazione 2021-2027, e chiede alla Regione di attivarsi affinché l’Agricoltura sarda non sia penalizzata dalle nuove regole europee.

«La PAC è per l’agricoltura europea uno strumento finanziario programmatico e operativo irrinunciabile, lo è ancor di più per i sardi, per il fatto che non esiste, da oltre un quarto di secolo, una vera politica agricola regionale oramai affidata esclusivamente all’Europarlamento e alla Commissione agricola europea – spiega il presidente della Cia Sardegna, Francesco Erbì -. La Pac non è in discussione; serve agli agricoltori e allevatori sardi ma alcuni elementi contenuti nelle proposte di regolamento non sono accettabili. Sono previste azioni ingiustificate di riduzione del budget attuale del 5% sui pagamenti diretti e del 15% sul programma di sviluppo rurale. L’assenza di un confronto su questa materia è fonte di preoccupazione per la Cia Agricoltori Italiani della Sardegna. E uno degli argomenti più controversi, sicuramente da osteggiare, è la proposta di convergenza esterna, secondo cui tutti gli stati membri devono ricevere la stessa quantità di risorse a parità di superfici agricole impegnate nei processi di produzione. Questo, a causa delle enormi differenze dei sistemi economici relativamente al costo della vita e dei costi di produzione, genererebbe una situazione di forte squilibrio che penalizzerebbe l’agricoltura regionale oltremodo, creando vere e proprie crisi di competitività e di mercato e portando alla chiusura una moltitudine di imprese che vedono nelle risorse provenienti dalla PAC il 30-40% del reddito d’impresa», precisa il presidente della Cia sarda.

«Il superamento dei titoli storici varrebbe per l’agricoltura sarda una disponibilità aggiuntiva di fondi compresa tra 100 e 150 milioni di euro anno. Questo darebbe vita a un processo di riequilibrio per quelle imprese che oggi, pur con le medesime caratteristiche produttive e stesse superfici, ma collocate in regioni diverse, godono di benefici differenti: si può arrivare all’assurdo che una usufruisca di un pagamento di 7.500 euro anno a ettaro, mentre in Sardegna non si arrivi mediamente a 180 euro ettaro per anno.»

Affinché le imprese agricole sarde non restino spiazzate e inermi davanti alla nuova PAC, la Cia esorta la Regione: «Ci aspettiamo che siano traslate le dichiarazioni programmatiche del presidente Solinas in questioni pratiche e operative: l’agricoltura sarda, identitaria, la si fa rivendicando e praticando il protagonismo dei territori e delle sue comunità rurali, e affermando le pari dignità, lontano dal corporativismo egoistico che spesso contraddistingue queste rivendicazioni».

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È stata una giornata intensa e ricca di contenuti quella di giovedì 5 dicembre nella Camera di Commercio a Sassari.

Per il Convegno regionale Disabilità e Inclusione – Passo dopo passo, verso nuove sfide”, organizzato dal PLUS Anglona-Coros-Figulinas, del quale il comune di Osilo è Ente capofila, ai microfoni si sono alternati numerosi relatori.

Nella sala gremita di pubblico tra i presenti c’erano anche gli studenti delle classi 4ª del Liceo Statale “Margherita di Castelvì”. E neppure per loro sono mancati gli spunti di riflessione, considerato in particolare, come è emerso più volte durante gli interventi, che i dati della dispersione scolastica nell’isola sono drammatici.

A portare i saluti istituzionali è stato il Sindaco di Osilo Giovanni Ligios con il presidente dell’ANCI Sardegna Emiliano Deiana e con la vicepresidente della Fondazione di Sardegna Angela Mameli.

Mario Bonu, che ha lavorato per tanti anni proprio per il PLUS Anglona-Coros-Figulinas, ha moderato il dibattito.

Per la Direzione Generale delle Politiche sociali della Regione Autonoma della Sardegna c’era Marika Batzella, che ha illustrato le tante linee di attività mirate all’inclusione.

Tra queste rientrano Vita Indipendente e Includis, di cui hanno parlato Mirko Marongiu, Responsabile del PLUS Anglona-Coros-Figulinas, e Barbara Calabrese, coordinatrice dei due progetti nell’Ambito. Progetti che qui, rispettivamente con 14 e con 19 persone coinvolte, vantano numeri significativi e risultati molto soddisfacenti. E lo hanno dimostrato persino le testimonianze dirette, quando un ragazzo e una ragazza hanno raccontato con commozione e con gratitudine la loro esperienza.

A rappresentare il PLUS Nuoro è stata l’assessore dei Servizi sociali Valeria Romagna, che si è soffermata sul ruolo dello sport ai fini dell’inclusione. Dall’Ufficio di Piano per il PLUS Iglesias c’erano la responsabile Gabriella Atzena, che ha introdotto il concetto di welfare generativo, e Federica Carta, che ha segnalato le criticità e i punti di forza rilevati per Includis, e per il PLUS Sanluri c’era Barbara Iaci, che ha descritto i percorsi mandati avanti con Vita Indipendente.

Il Convegno ha visto poi l’intervento di Francesco Cocco, Coordinatore per l’ASPAL del Centro per l’Impiego di Sassari, che ha evidenziato l’importanza dell’orientamento per un mercato del lavoro realmente inclusivo.

Ad affrontare il tema attualissimo dell’innovazione sociale è stato Ivan Foina della Featuring S.R.L. Società Benefit, che ha spiegato che cos’è il Bollino Etico e perché le imprese dovrebbero puntare a ottenere questo riconoscimento.

Gavino Soggia, presidente della ConfCooperative Sassari-Olbia, ha posto l’accento sulla funzione delle cooperative di tipo B, che svolgono attività finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate.

Andrea Piana del Forum Terzo Settore Sardegna e Pierangelo Cappai dell’Associazione Diversamente Onlus hanno indicato quali sono le criticità generali che ancora restano da superare, dagli arredi urbani sino alla complessità burocratica.

Per l’ATS Sardegna Lorena Auzzas, del Servizio Riabilitazione Residenze e Semiresidenze del Dipartimento di Salute Mentale e delle Dipendenze di Sassari, ha illustrato gli sforzi messi in campo per favorire l’integrazione tra le aree del sistema sanitario e gli altri attori presenti sul territorio e le difficoltà croniche legate alla carenza o all’assenza totale di fondi; Miriam Picciau, del Servizio Riabilitazione Psichiatrica del Dipartimento di Salute Mentale e delle Dipendenze Zona Sud, ha rimarcato l’obiettivo da non perdere di vista: fare prevenzione e produrre salute.

A trarre le conclusioni sul convegno regionale Disabilità e Inclusione – Passo dopo passo, verso nuove sfide è adesso il sindaco di Osilo, Giovanni Ligios: «Era necessario tirare le somme su quanto è stato fatto sino a ora per garantire un miglioramento continuo dei servizi alla persona. La consapevolezza della maturità raggiunta dai nostri operatori, con un doveroso ringraziamento per la costante collaborazione a tutti i comuni dell’Ambito Anglona-Coros-Figulinas, ed il confronto con le altre realtà regionali rappresentano come sempre la base di partenza per il raggiungimento dei prossimi traguardi. Il PLUS oggi costituisce uno strumento fondamentale per accrescere il benessere nel territorio e la volontà politica non può che essere quella di rafforzarlo».

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Le atlete italiane continuano a vincere, a portare il nostro Paese sul podio, conquistando contemporaneamente premi e medaglie ed un pubblico sempre più numeroso che segue le loro imprese. Nonostante vittorie e traguardi restano però una realtà poco raccontata, non hanno la visibilità mediatica che meritano, rimangono pressoché invisibili in tv e sui giornali. La narrazione nei media televisivi e nella carta stampata è ancora distorta e poco equilibrata, concentrata spesso sulla fisicità delle sportive e non sulla loro bravura, a discapito dei risultati.

Ecco perché le parole giuste per dirlo e le occasioni per riflettere sui temi della discriminazione di genere non bastano mai, e le iniziative di Giulia giornaliste che mirano ad abbattere gli stereotipi che sulle donne in particolare producono una deformazione dell’informazione in diversi campi e un fiorire di luoghi comuni e doppi sensi nei testi e nelle immagini, sono numerose e in continuo aggiornamento. Dalle parole giuste per fare bene i titoli nei media, per rappresentare le persone con disabilità nella comunicazione, per tutelare la dignità delle persone qualunque sia il loro orientamento sessuale e la loro identità di genere, alle parole giuste per una corretta informazione priva di pregiudizi su donne e sport. Sarà proprio quest’ultimo il tema centrale del terzo corso di formazione della stagione autunno-inverno 2019-20 organizzato da Giulia giornaliste Sardegna e dall’Ordine dei Giornalisti Sardegna, in collaborazione con il Dipartimento di Pedagogia, Psicologia, Filosofia dell’Università degli Studi di Cagliari, dal titolo “Donne e Sport – Riflessioni urgenti per una corretta rappresentazione mediatica” che si terrà mercoledì 11 dicembre 2019, nell’Aula Motzo della Facoltà di Studi Umanistici, Università di Cagliari (Sa Duchessa), dalle ore 14.00 alle 17.00.

Il corso intende promuovere le linee del Manifesto “Media, Donne e Sport: idee guida per una diversa informazione” redatto da Giulia giornaliste e Uisp (Unione Italiana Sport per Tutti) per contribuire a realizzare cronache e interviste attente, consapevoli, corrette e libere da pregiudizi.

Intervengono per i saluti istituzionali: Francesco Birocchi, presidente Odg Sardegna; Celestino Tabasso, presidente Assostampa Sardegna; Susi Ronchi, fondatrice di Giulia giornaliste Sardegna; Mario Frongia, presidente Ussi Sardegna (Unione Stampa Sportiva Italiana). Seguiranno i contributi di Elisabetta Gola, docente di Semiotica dei media (Unica), Mara Cinquepalmi, giornalista professionista (Agenzia di stampa Italpress e Atlante di Treccani), è autrice dell’ebook “Dispari, storie di sport, media e discriminazioni di genere”Mimma Caligaris, presidente della CPO FNSI, caposervizio sport “Il Piccolo” e sportiva; Silvia Garambois, presidente Giulia giornaliste; l’avvocata Margherita Falqui, componente del gruppo di lavoro FIS (Federazione Italiana Scherma) per la stesura del codice anti-molestie; Federica Ginesu, giornalista, esperta di questioni di genere e sport; Veronica Baldaccini, cronista sportiva Sky; Chiara Obino, fra le prime dieci donne al mondo per le immersioni in apnea. Modera: Simona De Francisci, vicedirettrice Videolina. Ai giornalisti verranno riconosciuti 5 crediti deontologici.

Lo sport al femminile sta suscitando maggiore interesse, come dimostrato dai Mondiali di calcio 2019, quando “le ragazze mondiali”, le calciatrici azzurre, sono scese in campo la scorsa estate: audience da record su Rai1 e un’intera nazione a fare il tifo. Ma oltre al problema di una corretta rappresentazione nei media, le atlete italiane in Italia si scontrano con un forzato dilettantismo sportivo condannate da una legge datata 1981 che proibisce loro l’accesso al professionismo e tutto quello che ne consegue.

Diritti negati, ma non solo. Una disparità di trattamento che si ripercuote anche nei compensi, le sportive agoniste percepiscono in media il 51,4 per cento in meno rispetto ai colleghi maschi. La poca attenzione alle gesta vittoriose delle sportive è uno degli elementi che alimenta la mancata parità tra uomini e donne nello sport.

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Prende il via il progetto di animazione di Comunità finanziato dal comune di Serramanna che vede protagonisti i cittadini nei laboratori presentati dalle associazioni “Serramanna Bidda Nostra”, Utopia e da Unica Radio.

Un programma laboratoriale ampio che va dalla comunicazione, alle tinture naturali per passare alle tecniche di filato sino all’allestimento di una mostra. Un lavoro di ricerca, coinvolgimento e recupero della tradizione locale della comunità di Serramanna che vede nel paese la presenza di manufatti tessili antichi.

Nell’800 era tradizione di molte donne di Serramanna tessere negli oltre 300 telai presenti nel paese. A confermarlo il testo dell’Angius-Casalis che parla di oltre 50 ettari di terra coltivati a lino in località Cracchera a Serramanna.

Le donne di questo paese lavorano con instancabile attività, e fabbricano ne’ loro telai gran quantità di panno e di tela per l’uopo della famiglia e anche per venderne. Si sono introdotti molti telai di miglior forma, e quest’arte si è di molto avvantaggiata per cura specialmente del prebendato. A più della tela e dell’albagio si tessono tappeti, coperte di letto, sacchi, bisaccie, fànove e tovagliuoli fini. [Angius Casalis (tratto da Città e Villaggi della Sardegna dell’Ottocento – Vol.3 – ed. Ilisso 2006 – p.1569 – ISBN 978-88-89188-90-3)]

L’Amministrazione comunale di Serramanna propone una serie di laboratori per ragazzi e adulti al fine di promuovere e valorizzare la cultura e le tradizioni locali. Di seguito il calendario delle attività proposte:

CALENDARIO INIZIATIVE LABORATORIALI
2 dicembre 2019
ore 16.00
– Laboratorio di Comunicazione e promozione di eventi presso Unica Radio
7 dicembre 2019
ore 10.00
– Laboratorio Tinture naturali con Emilio Ortu Lieto presso casa Campidanese via Vittorio Veneto 42
ore 16.00 – Laboratorio allestimento mostra presso Chiesa di San Sebastiano (sopra piazza Gramsci)
14 dicembre 2019
ore 10.00 – Laboratorio Tessitura con il designer Matteo Mossa presso Società Operaia via Serra
ore 16.00 – Inaugurazione Mostra Conferenza “Il restauro dei tessuti tradizionali” con la prof.ssa Susanna Sabiu, presso Chiesa di San Sebastiano (sopra piazza Gramsci)

La mostra è visitabile tutti i giorni, dal 14 al 21 dicembre 2019, dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 20.00 Ingresso gratuito.

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L’alta pasticceria sposa la cultura. Nulla di più perfetto del connubio di dolci e cioccolato con arte, letteratura, pittura. «Perché in fondo, oggi più che mai, cucinare è una forma d’arte e con il resto della cultura si deve intrecciare.»

A dirlo è Leonildo Contis, pasticciere di Sanluri da tre generazioni, che oggi realizza uno dei suoi sogni: «Aprire un locale in centro a Cagliari, in quello che tutti chiamano il salotto buono della città, ma che non sia solo una caffetteria, o una mera rivendita di dolci. Desideravo – e così sarà strutturato il locale – uno spazio dove l’ospitalità è la parola d’ordine. Un luogo dove si possa respirare un po’ di cultura, dove le persone possano non solo gustare una mia creazione, dolce o salata, ma godere anche della bellezza di un artista che dipinge, o di una installazione, leggere i quotidiani, piuttosto che un libro, ascoltare musica, o semplicemente fare una pausa e poter riordinare le idee. E così anche gli artisti, o gli studenti, e ancora chiunque abbia bisogno di uno spazio per esporre le proprie creazioni, presentare un libro, fare una riunione di lavoro, studiare, o cucinare per una serata particolare o di cibo e cucina tradizionale, sarà il benvenuto alla Locanda».

Leonildo Contis lavorerà nei locali della già conosciuta Locanda del Bongustaio, Via Concezione angolo portici di via Roma a Cagliari, e quello che vuole mantenere è lo spirito proprio della locanda. L’inaugurazione sarà l’11 dicembre, dalle ore 19.00.
«La locanda è il luogo dell’accoglienza per eccellenza del viaggiatore, laddove un tempo si fermavano i viandanti a trovare ristoro. Chi viene da noi deve sentirsi esattamente così, ristorato e a casa, rilassato e accolto: dentro una pausa reale, culturale, emozionale, dove sono coinvolti tutti i sensi. Che sia un pranzo veloce o una tazza di caffè e un pasticcino, oppure una intera serata in nostra compagnia.»

All’inaugurazione – tra gli altri ospiti – sarà presente anche Roberto Serra, proprietario del ristorante Su Carduleu Abbasanta, uno dei più quotati chef isolani per la cucina sarda e tradizionale, che alla “Locanda del Bongustaio” insieme a Leonildo Contis terrà delle serate a tema – da calendarizzare – durante tutto il nuovo anno, alle quali si potrà assistere per poi degustare. Durante la preparazione dei cibi verrà sempre raccontata la storia della loro provenienza, le antiche ricette, come sono state tramandate e ciò che riguarda la lavorazione odierna dei piatti.

Sono 4 le sale del locale, una interamente dedicata alle colazioni o sala da the e letture. Le colazioni saranno servite sia dolci che salate, per venire incontro a tutti i gusti, specie quelli dei turisti. Una delle novità proposte sarà la pizzetta sfoglia gigante.

«La pizzetta sfoglia è molto amata in città ed è una novità quasi per tutti i turisti, così abbiamo deciso di fare un esperimento e la proporremo in formato gigante, senza nessuna pretesa di avere inventato nulla di geniale, ma al solo scopo di rendere felici i clienti. Per le altre particolarità, ovviamente vorrei fossero scoperte qui al locale da chi verrà a farci visita: aggiungo solo che ci sarà una bella sorpresa per chi ama il fritto la mattina.»

Il locale è inoltre dotato di forno a legna, che si presta alla cottura di diversi cibi per serate a tema diversificate, dalle pizze ai pani ai dolci.

Spazio presentazioni e esposizioni. Nello spirito dell’ospitalità che vuole contraddistinguere il locale ci sarà lo spazio per esporre, per dipingere dal vivo, per suonare, cantare, o ancora fare dimostrazioni pratiche da parte di artigiani, o presentazioni di libri e volumi. E’ prevista anche, per chi voglia, la vendita dei prodotti o dei manufatti. Vi saranno inoltre serate a tema: cucina sarda tradizionale, dolci tipici, panificazione, pizza e lievito madre, e tanto altro ancora.

Spazio riunioni e pranzi di lavoro. Una sala del locale potrà essere destinata su prenotazione a chi avesse necessità di riservatezza, per pranzi di lavoro, riunioni, o qualsiasi altra esigenza. E’ dotata di un ingresso separato dal resto del locale e avrà un servizio dedicato.

Pasticceria e nozze. Leonildo Contis dedica uno spazio per le consulenze e i preventivi, su appuntamento, ai futuri sposi. Alla Locanda saranno accolti, in un clima di tranquillità e riservatezza – e da molte soluzioni – per la scelta personalizzata del buffet e della torta per il matrimonio dei loro sogni.

Consegna a domicilio. Sarà organizzato il servizio di ordinazione e consegna a domicilio di dolce e salato, e sono stati pensati anche i diversi formati per gelati e semifreddi.

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Conto alla rovescia a Santa Caterina Valfurva per le gare di Coppa Europa di sci alpino.

Sono attese per domani, domenica 8 dicembre, le squadre nazionali che arriveranno in Alta Valtellina e inizieranno nel primo pomeriggio a testare “terreno” e materiali sulla pista “Deborah Compagnoni” dove, lunedì e martedì, sono previsti combinata alpina e supergigante.

E non si può certo dire che la neve si sia fatta desiderare in Valfurva. Ski Area full open con 50 cm di coltre bianca all’arrivo ed oltre 1 metro in partenza delle gare. Senza dimenticare che anche la pista di fondo in paese è stata aperta.

Gratuito l’ingresso alla manifestazione, organizzata da Cancro Primo Aiuto Onlus, che vanta il patrocinio di Regione Lombardia e la sponsorizzazione Colmar.

La pista intitolata alla leggendaria sciatrice valtellinese, il cui tracciato completo si sviluppa su 3.100 metri, prevede l’arrivo a quota 1.745 metri e una pendenza massima del 76%.

Per gli azzurri parteciperanno Guglielmo Bosca, Nicolò Molteni, Henri Battilani, Alexander Prast, Florian Schieder, Pietro Zazzi ed il lecchese Davide Cazzaniga, con quest’ultimo che questa stagione disputa anche la Coppa del Mondo.

Grazie a Cancro Primo Aiuto sarà anche un evento che permetterà di unire sport e solidarietà. Un’occasione per divulgare le tante attività promosse dalla OLNUS a favore dei malati di tumore.

La strada provinciale 29 è regolarmente transitabile.

Programma

Lunedì 9 dicembre

Ore 10.00 supergigante maschile (combinata alpina)

Ore 13.30 slalom maschile (combinata alpina)

A seguire cerimonia di premiazione sul campo gara

Martedì 10 dicembre

Ore 10.00 supergigante maschile

A seguire, cerimonia di premiazione sul campo gara.

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Questa mattina, carabinieri della stazione si Sant’Antioco hanno arrestato una casalinga 49enne, incensurata del posto, in flagranza di estorsione a danno di una sua amica, 50enne ristoratrice del posto.
Nelle ultime settimane, quest’ultima aveva ricevuto tre lettere anonime, con richieste estorsive di tremila euro, per non rivelare presunte trascorse relazioni extraconiugali. Dopo la seconda lettera, la ristoratrice ha presentato denuncia ai carabinieri della stazione di Sant’Antioco che hanno subito avviato indagini e questa mattina si sono fatti trovare, puntuali, nel luogo concordato per la consegna della somma, arrestando la casalinga non appena si era impossessata della busta contenente il malloppo. L’arrestata è stata immediatamente tradotta davanti al Giudice del tribunale di Cagliari che ha convalidato l’arresto e ha ottenuto di patteggiare la pena a due anni e tre mesi di reclusione. È stata rimessa in libertà ma, essendo la pena superiore a due anni di reclusione, non potrà essere ammessa alla sospensione condizionale.

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Dopo proficui anni di collaborazioni e sinergie con partner internazionali, l’associazione culturale Palazzo d’Inverno rafforza ulteriormente le relazioni con l’estero, con la partecipazione all’evento “Festa di Fine Anno 2019” organizzata dal Comitato degli Italiani all’Estero di Madrid in collaborazione con il Circolo Sardo Ichnusa, l’Ambasciata d’Italia a Madrid, la Società Italiana di Beneficenza, la Camera di Commercio e Industria Spagna e la Regione Autonoma della Sardegna.

Alla serata di gala, che si terrà il 12 dicembre, a partire dalle ore 19.00 ,presso il Palacio di Santa Coloma, sede della Cancelleria Consolare dell’Ambasciata di Madrid, l’associazione Palazzo d’Inverno sarà presente alle ore 19,30, con il live “ROMANZI IN MINIATURA … quando le canzoni raccontano” di e con Alberto Sanna (voce, armonica, chitarra, grancassa, rullante). Si tratta di un concerto/indagine sulla cosiddetta “canzone d’autore italiana”, alla ricerca delle ragioni profonde della sua forza comunicativa e della sua capacità di nascere dal nostro immaginario, per poi nutrirlo fino a modificarlo … modificando così anche la realtà.

Il cantautore Alberto Sanna, icona del rock in Sardegna ed eccellenza nella scrittura di canzoni, compie per noi e con noi un tuffo nel mare dei grandi autori e cantautori italiani contemporanei, da Fabrizio De Andrè a Edoardo Bennato, Francesco Guccini, Lucio Dalla, Francesco De Gregori, Eugenio Finardi, Emanuele Bersani, Vinicio Capossela e tanti altri, fino a riscoprire anche piccole perle sconosciute o dimenticate di artisti “minori”. Durante il live sarà inoltre dato risalto alle grandi voci della nostra terra, come per esempio Piero Marras, passando ovviamente anche per il ricco repertorio originale di Alberto Sanna.

Dopo il concerto, la serata proseguirà alle ore 21.00 con la Cerimonia di consegna dei Premi alla Italianità 2019 a cui seguirà un raffinato buffet made in Italy a cura dello chef Alessandro Cresta.

Una serata importante, incastonata in una splendida cornice architettonica, in cui l’Associazione Culturale Palazzo d’Inverno porterà all’attenzione del pubblico e delle istituzioni estere, le peculiarità d’eccellenza artistica della nostra isola, nell’ottica di articolare dialoghi sempre più intensi con altri Paesi.  In particolare con la Spagna, già da anni l’Associazione Palazzo d’Inverno si è fatta portavoce dell’identità isolana partecipando, grazie all’impegno del Circolo Sardo Ichnusa e del suo Presidente Gianni Garbati, alla manifestazione “Passione Italia” a Madrid, un grande appuntamento con le eccellenze della gastronomia, turismo, artigianato e cultura italiana. Un evento di grande richiamo per tutti gli appassionati dei prodotti Made in Italy, che mediamente registra più di 20.000 presenze nei tre giorni di manifestazione.

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La Giunta regionale ha stanziato 70mila euro per l’acquisto della sede del Museo del Bisso a Sant’Antioco. Si tratta di risorse previste da una norma contenuta nel disegno di legge della Giunta regionale sull’assestamento di bilancio, approvato recentemente dal Consiglio, destinate all’associazione culturale “Filo dell’acqua” di Chiara Vigo, per la conservazione, salvaguardia e valorizzazione dell’arte della preziosa fibra tessile.

«Con questo provvedimento – commentano con soddisfazione gli assessori regionali del Lavoro, Alessandra Zedda, e della Pubblica istruzione e dei Beni culturali, Andrea Biancareddu – abbiamo voluto ribadire l’importanza strategica del Museo del Bisso, che si connota come un laboratorio che permetterà ai visitatori di apprezzare in presa diretta un’attività millenaria e consentirà di preservare un vero e proprio patrimonio delle genti mediterranee. Questo grazie all’operato di Chiara Vigo, l’unica Maestra di bisso al mondo, depositaria dei segreti inerenti l’arte della lavorazione e filatura della preziosa risorsa naturale. – Un risultato, aggiungono i due assessori – coerente con la visione di valorizzazione dell‘identità culturale e la tutela dell’arte e dei mestieri tradizionali della Sardegna, al centro dell’azione politica del presidente Solinas con atti forti e caratterizzanti.»

Il via libera al disegno di legge ha permesso il superamento delle criticità legate all’applicazione della precedente norma (contenute nella legge regionale 48 del 2018) che prevedeva la progettazione e la realizzazione di percorsi formativi nell’ambito di una più ampia attività di gestione del museo da parte dell’associazione. Si è arrivati a una soluzione positiva grazie all’impegno e alla stretta collaborazione tra i due esponenti della Giunta. L’assessore Alessandra Zedda ha destinato una parte del precedente finanziamento di propria competenza al collega Andrea Biancareddu, consentendo così di salvaguardare l’importante patrimonio della tradizione locale, a vantaggio dell’economia dell’intera Sardegna.