20 December, 2025

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Bottino pieno per le tre squadre sulcitane in Promozione, torna alla vittoria in casa il Cortoghiana, vincono in trasferta Villamassargia e Monteponi. Il Cortoghiana è tornato alla vittoria nell’incontro casalingo con il Selargius, con una doppietta del solito Marco Foddi ed un goal di Davide Lenzu; il Villamassargia di Titti Podda ha espugnato il difficile campo della Villacidrese, lanciata verso le zone alte della classifica, con un goal di Mauro Corona che vale la terza vittoria consecutiva ed il sesto posto in classifica; la Monteponi ha centrato a Tonara, sul campo di una squadra in salute, la seconda vittoria stagionale, ancora esterna dopo quella di Orroli, con una doppietta del suo bomber Christian Cacciuto ed ora respira in classifica, a quota 9punti, con cinque squadre alle sua spalle e, soprattutto, un ritardo leggermente ridotto rispetto alla vetta della classifica che era e resta il grande traguardo stagionale della società guidata dal presidente Giorgio Ciccu.

Sugli altri campi, sono maturate le inattese sconfitte della capolista Sant’Elena Quartu, sul campo dell’Orrolese (2 a 1), secondo stop stagionale dopo quello subito ad Arzana due settimane fa con l’Idolo che, da parte sua, ha perso in casa con il Gonnosfanadiga (0 a 1), riscattatosi dopo la sconfitta di Villamassargia e balzato in vetta, con un punto di vantaggio sul Sant’Elena, due sull’Idolo e tre sul Cortoghiana. Vittoria sterna per il Sigma De Amicis 1979 a Siurgus Donigala con l’Andromeda (2 a 1), vittoria di misura per il Buddusò sull’Arborea (3 a 2) e, infine, impresa esterna per il Tortolì a Seulo (3 a 1).

L’ottava giornata di andata è stata fortemente condizionata dalla pioggia nel girone B del campionato di Promozione regionale, che ha registrato il rinvio di ben tre partite: Atletico Narcao – Fermassenti, Francesco Bellu Terralba – Virtus San Sperate 2002 e Tharros – Atletico San Marco. Ferme le due capolista Tharros e Fermassenti, il Sadali e la Freccia parte Montis hanno superato rispettivamente il Santa Giusta Calcio (2 a 1) e l’Antiochense in trasferta (3 a 1) e le hanno agganciate temporaneamente in vetta con 15 punti. Alle loro spalle il Calcio Capoterra salito a 14 punti grazie al 3 a 1 inflitto alla Virtus Villamar; la Gioventù Sportiva Samassi a quota 13, con il punto conquistato a Villaperuccio. Il Gergei, infine, ha superato di misura la Libertas Barumini, 3 a 2.

Christian Cacciuto, suoi i due goal della vittoria della Monteponi a Tonara,

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Un goal del solito Samuele Curreli, 15° stagionale (10 in Coppa Italia, 5 in campionato), oggi non è bastato al Carbonia per vincere sul difficile campo del Bosa che ha rimontato il goal subito ed ha imposto alla squadra di Andrea Marongiu il terzo pareggio stagionale esterno (ancora per 1 a 1, dopo quelli di Ghilarza ed Ossi, per la prima volta dopo essere passata in vantaggio). Il pareggio, comunque, consente al Carbonia di tenere il primato solitario in classifica, con un punto di vantaggio sulla coppia formata dal Castiadas (passato 2 a 0 ad Arbus) e dalla Ferrini (impostasi in rimonta, 3 a 2, sul Guspini di Giampaolo Murru). Hanno vinto anche la Nuorese, 3 a 0 sulla San Marco Assemini ’80, e l’Ossese, 4 a 2 in rimonta a Li Punti. Secondo stop consecutivo, invece, per l’Atletico Uri di Massimiliano Paba che, dopo il ko di Carbonia, ha perso in casa con il Ghilarza, 2 a 1, ed ora vede la capolista Carbonia lontana ben nove lunghezze. Sugli altri campi, il Taloro è tornato alla vittoria, in casa, con il 2 a 0 sul La Palma Monte Urpinu; Kosmoto Monastir-Porto Rotondo è terminata 0 a 0.

Il pari odierno, al di là della piccola delusione per essere stato ripreso nella ripresa dopo il goal del vantaggio di Samuele Curreli maturato alla mezz’ora del primo tempo, va archiviato con soddisfazione dal Carbonia, unica squadra ancora imbattuta, con un bilancio di 6 vittorie e 3 pareggi, 15 goal segnati e 6 subiti, ed una classifica ampiamente positiva. Il primato solitario, calendario alla mano, assume un significato che va al di là del singolo punto di vantaggio sulle più immediate inseguitrici Castiadas e Ferrini, dei quattro sulla Nuorese e dei cinque sull’Ossese. Il Carbonia, infatti, dopo nove giornate di campionato, ha già incontrato ben sei delle sette squadre che lo seguono dalla seconda all’ottava posizione. L’unica a non aver ancora incrociato la strada del Carbonia, è il Castiadas, attesa il 22 dicembre al Comunale “Carlo Zoboli”, alla 15ª giornata, giro di boa del campionato. Fino ad allora, i biancoblu incontreranno formazioni di “seconda fascia” e, almeno sulla carta, dovrebbero avvantaggiarsi sulle dirette concorrenti per la promozione finale che, intanto, sono attese da diversi scontri diretti, ad iniziare da domenica prossima, con Castiadas-Nuorese; seguiranno all’11ª Atletico Uri-Ossese e Nuorese-Ferrini; alla 12ª Ferrini-Atletico Uri e Ghilarza-Castiadas; alla 13ª Bosa-Ferrini; alla 14ª Bosa-Atletico Uri, Ghilarza-Nuorese ed Ossese-Castiadas.

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Il Cagliari non finisce di stupire, travolge la Fiorentina con un clamoroso 5 a 2 e vola sempre più in alto in classifica, in piena zona Champions. La partita non ha avuto storia, il Cagliari l’ha condotta a suoi piacimento fin dalle battute iniziali e. dopo il commovente ricordo di Davide Astori, al 13′, con la partita fermata per 1 minuto per ricordare lo sfortunato difensore scomparso il 4 marzo dello scorso anno, ha sbloccato il risultato già al 16′ con un gran goal di Marko Rog, frutto di una splendida azione corale sviluppatasi sull’asse Cigarini-Joao Pedro-Nainggolan, impreziosita da un assist di tacco no-look di di Radja Nainggolan. Il Cagliari non ha fermato la sua pressione, ha continuato a macinare gioco ed è andato ancora in goal prima con Fabio Pisacane, pronto a deviare in rete con un preciso colpo di testa su angolo di Luca Cigarini, poi con Giovanni Simeone, con uno spettacolare colpo di tacco, su assist al volo di uno scatenato Radja Nainggolan. 3 a 0 in 34′, partita praticamente già decisa!

Il resto della partita è stato uno show del Cagliari che ha continuato a sciorinare un gioco brillante e a costruire palle goal, sia nel finale del tempo, con le squadre al riposo sul 3 a 0, sia in avvio di ripresa. E sono bastati 9′ al Cagliari per fare poker, con Joao Pedro, bravo a battere il 22enne portiere della Fiorentina Bartlomiej Dragowski, con una conclusione da biliardo che manda il pallone prima sul palo e poi in fondo alla rete. Al 19′, infine, è stato Radja Nainggolan, autore fino a quel punto di ben tre assist, a mettere la sua firma sul quinto goal, con una bordata terrificante all’incrocio dei pali, imparabile per il portiere viola. 5 a 0 al 64′.

La Sardegna Arena è una bolgia, l’entusiasmo è alle stelle per un Cagliari a tratti irresistibile!

La Fiorentina, punta nell’orgoglio, dopo una serie di sostituzioni (fuori anche un acciaccato Federico Chieaa, sostituito da Rachid Ghezzal) tenta una reazione, per cercare di alleggerire almeno in parte il peso della sconfitta, e va due volte in goal con il 19enne attaccante Dusan Vlahovic, per il definitivo 5 a 2. Nel finale Alberto Cerri potrebbe firmare il 6° goal del Cagliari, solo davanti a Bartlomiej Dragowski gli scarica addosso un pallone facilmente addomesticabile. Ma forse, sarebbe stata una punizione fin troppo severa per la Fiorentina…

Il Cagliari vola in classifica, con 7 vittorie e 3 pareggi nelle ultime 10 partite, dopo le 2 sconfitte casalinghe iniziali subite con Brescia ed Inter. E i tifosi sognano l’Europa!

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Il Carbonia, capolista solitario del campionato di Eccellenza regionale, difende il primato questo pomeriggio (inizio ore 15.00) sul campo del Bosa (dirige Andrea Senes di Cagliari, assistenti di linea Francesco Serusi di Oristano e Roberta Falchi di Sassari). Il Carbonia ritorna a Bosa quattro anni dopo. Nella stagione 2015/2016, in Promozione, la squadra biancoblu, anche allora guidata da Andrea Marongiu, affrontò il Bosa due volte in campionato (2 a 2 all’esordio a Bosa, 0 a 1 al ritorno al “Carlo Zoboli“) e nella finalissima di Coppa Italia, vinta dal Bosa ai calci di rigore (1 a 1 al 90′ ed al 120′, con il Carbonia inizialmente in vantaggio e raggiunto sul pari sul campo di Sa Rodia, a Oristano). Alla fine del campionato le due squadre chiusero appaiate a quota 60 punti alle spalle dell’Orrolese promossa con 64 punti, con il Bosa classificato davanti ai biancoblu per il vantaggio acquisito nei due confronti diretti.

Ritornando alla sfida odierna, il Carbonia vi arriva reduce da cinque vittorie consecutive ed uno stato di forma eccellente. Il Bosa, da parte sua, è una delle sorprese di questo avvio di stagione, reduce da due vittorie consecutive, il 4 a 2 sul La Palma Monte Urpinu e la vittoriaper 2 a 1 in rimonta di Ossi che gli ha consentito di agganciare la stessa Ossese al quinto posto, con 13 punti.

Il Carbonia si presenta per la prima volta in trasferta con l’attacco al completo dal 29 settembre, con il suo bomber Samuele Curreli (14 goal in stagione, 10 in Coppa Italia, 4 in campionato), che ha saltato per squalifica quelle vittoriose di Guspini e Cagliari con la Ferrini.

Le più immediate inseguitrici del Carbonia, Ferrini e Castiadas, giocano rispettivamente in casa con il Guspini e a Arbus; l’Ossese e l’Atletico Uri cercano il riscatto, dopo le sconfitte subite sette giorni fa con Bosa e Carbonia, rispettivamente nel derby di Li Punti, e nella partita casalinga con il Ghilarza; la Nuorese ospita la San Marco Assemini ’80. Completamento il programma della nona giornata, le partite Kosmoto Monastir-Porto Rotondo e Taloro Gavoi-La Palma Monte Urpinu.

 

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Con la Giunta Regionale guidata dal presidente Christian Solinas e con l’incarico attribuito ai nuovi assessori, la nuova maggioranza ha cercato di dare un nuovo impulso e risposte concrete ai problemi che hanno necessità di essere affrontati con nuove sinergie ed azioni immediate.
E’ in questo contesto che, con l’assegnazione delle deleghe degli assessorati, è tornato in Giunta, a distanza di 15 anni dalla precedente prima esperienza, alla guida dell’assessorato dei Lavori pubblici, l’avvocato Roberto Frongia, presidente dei Riformatori Sardi e del Comitato dell’Insularità in Costituzione.
All’assessore Roberto Frongia abbiamo rivolto alcune domande per fare il punto della situazione e, soprattutto, una ricognizione sugli interventi più urgenti da mettere in campo.
Assessore Frongia, il nuovo incarico all’assessorato dei Lavori pubblici riveste un ruolo importante per dare un’impronta decisa all’azione della Giunta…
«E’, prima di tutto, una grande responsabilità. La Sardegna oggi ha bisogno di infrastrutture ed è proprio a partire da questa considerazione che, fin dalle prime settimane alla guida dell’Assessorato, ho avviato una serie di sopralluoghi, andando a visitare le più importanti infrastrutture della Sardegna, le strade, le dighe ed i porti. Abbiamo troppi “lavori in corso” che necessitano di un imponente piano di accelerazione, su molte incompiute che non possono più rimanere tali. Penso, ad esempio, alla diga di Cumbidanovu, opera mai portata a compimento, per la quale ho sbloccato i finanziamenti. Sarà un inverno di grande impegno.»
Come ha trovato l’Assessorato e quali sono gli interventi più urgenti?
«Ho trovato una struttura attenta e competente che mi ha sostenuto e messo a disposizione il sapere, la conoscenza e l’esperienza. Ho ben presente la continuità amministrativa e non fatico a riconoscere i meriti dei miei predecessori che, con determinazione, hanno affrontato numerose criticità e sanato altrettante situazioni.»
La stampa ed i media in generale hanno dato ampio risalto a tutte le sue iniziative. Detto questo, può darci un’immagine della Sardegna rispetto alla viabilità e non solo?
«Non ho esitato a definire quella delle strade un’emergenza e sono convinto lo sia, dato che è causa di morte (abbiamo un tasso di mortalità sulle strade superiore alla media nazionale a causa del numero di incidenti gravissimi). Pensare che ancora il Governo non abbia dato seguito alla mia richiesta di commissariamento, mi porta a credere che da Roma non si sia compresa la drammatica necessità della Sardegna di colmare quel gap infrastrutturale e di sicurezza che caratterizza la viabilità sarda.»
Circa i tre miliardi di euro che potrebbero svanire nel nulla, cosa può dirci in proposito? Com’è l’approccio con la nuova compagine politica nazionale? Come Assessorato, ci sono stati contatti e se sì qual è la disponibilità e quali interventi sono possibili?
«Il presidente Christian Solinas ha portato il dossier strade all’attenzione della ministra Paola De Micheli, sono fiducioso. Di certo, nel 2019 non possiamo più correre il rischio che la macchina burocratica acuisca il gap infrastrutturale sardo e tenga bloccati i cantieri, a cui è legato appunto il rischio di perdita dei finanziamenti. I ritardi che scontano alcune tra le opere più importanti della viabilità sarda, oltre ad aggravare il deficit infrastrutturale del territorio, finiscono per acuire l’incidentalità delle strade. Ho il dovere di fare il possibile per accelerare quanto più possibile i lavori con l’obiettivo di garantire sicurezza stradale in una regione martoriata da disagi ed incidenti gravissimi. Oggi posso dire che le interlocuzioni con ANAS (cui sono in capo la maggior parte delle opere per cui ho fatto richiesta di commissariamento) sono continue.»
La situazione socio-economica sarda indubbiamente non sta attraversando un buon momento. Le vertenze Sider-Alloys ed Eurallumina che ancora non trovano soluzione definitiva, i pastori che minacciano nuovamente di scendere in piazza, ma soprattutto il lavoro che non c’è, con tanti giovani laureati e non, che non hanno futuro. La viabilità sarda, precaria, certamente non viene in aiuto per sostenere uno sviluppo concreto. Insomma, un continuo isolamento del quale ancora non si intravvede un’inversione di tendenza.
«Rispondo con estrema convinzione. Il tema dell’Insularità è oggi centrale per lo sviluppo economico e sociale della Sardegna e lo sarà ancora di più nei prossimi mesi.
Lo stesso gap infrastrutturale è causa di una precisa condizione chiamata Insularità, che però ancora lo Stato non ci riconosce. E’ inaccettabile che la proposta di legge di iniziativa popolare firmata da oltre 100mila sardi, sia ancora ferma in commissione Affari Costituzionali al Senato. Come Comitato per l’Insularità abbiamo appena scritto al ministro Francesco Boccia sollecitando un incontro ed auspicando che il Governo Conte avverta la necessità di intervenire quanto prima, non concedendo favori o un sostegno particolari alla Sardegna, quanto un riconoscimento non più dilazionabile. Dalla battaglia per l’Insularità, dipende il futuro della Sardegna.»
Il quadro che si presenta non è certamente positivo, il suo Assessorato è impegnato in una sfida titanica…
«Come Assessorato siamo impegnati ogni giorno per dare un contributo reale allo sviluppo economico e sociale della Sardegna. Ogni mia azione – conclude l’assessore regionale dei Lavori pubblici – sarà incentrata esclusivamente sul perseguimento del bene pubblico, con l’obiettivo di usare tutte quelle leve positive, in mano all’Amministrazione regionale, che possano portare beneficio ai Sardi ed alla Sardegna.»
Armando  Cusa

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Confartigianato ha chiesto al Governo italiano forti contromisure per sostenere le aziende dell’agroalimentare contro i dazi USA. La richiesta è stata fatta dai rappresentanti dell’Associazione Artigiana in un’audizione alla Commissione Agricoltura della Camera dei deputati, considerando come a livello nazionale il settore potrebbe subire un calo di vendite per oltre 1 miliardo di euro.

Nell’agroalimentare italiano, infatti, operano 89.000 piccole e medie imprese; in Sardegna sono complessivamente 3.616 le aziende artigiane attive nel comparto alimentare con oltre 10mila addetti, di queste il 2,8%, pari a 54 imprese, operano nella lavorazione di prodotti lattiero-caseari.

«Per compensare il calo di vendite negli Stati Uniti – spiega Antonio Matzutzi, presidente di Confartigianato Sardegna – abbiamo sollecitato interventi, anche temporanei, di sostegno economico alle imprese e programmi di promozione commerciale per favorire la penetrazione delle piccole imprese in nuovi mercati alternativi, soprattutto con produzioni a marchio DOP ed IGP. Inoltre – aggiunge il Presidente – per contrastare il rischio di un’invasione in Italia di prodotti Usa “italian sounding”, riteniamo necessario diffondere la tracciabilità dei prodotti e promuovere campagne di informazione per rendere riconoscibile ai consumatori la qualità dei prodotti alimentari Made in Italy e made in Sardegna.»

A livello nazionale, secondo le analisi dell’organizzazione artigiana, i prodotti più colpiti saranno quelli del settore lattiero-caseario in cui lavorano oltre 1.900 imprese artigiane e che vanta ben 275 tipi di formaggi Dop e Igp. La Confederazione ha rilevato che, tra formaggi, burro, yogurt, negli ultimi 12 mesi abbiamo esportato negli StatiUniti prodotti per un valore di 312 milioni di euro, il più alto in Europa.

Per le imprese agroalimentari della Sardegna, il mercato americano vale, nel primo semestre 2019, ben 35milioni di euro. Infatti, tra i primi 10 mercati di riferimento per l’export di prodotti alimentari made in Sardegna troviamo al 1° posto gli Stati Uniti. Il 92% delle esportazioni è composto da prodotti lattiero-caseari (quasi 33milioni di euro), il 5% da prodotti da forno (quasi 2 milioni) mentre il restante è suddiviso tra pesci e crostacei, frutta e ortaggi lavorati e conservati e altri prodotti alimentari.

L’Isola è in decima posizione, tra tutte le regioni italiane, per valore dell’export di beni alimentari verso il mercato americano, valore che nell’ultimo anno raggiunge i 67 milioni di euro (ultimi 12 mesi, III trimestre 2018-II trimestre 2019), esportando il 3,1% del Food made in Italy destinato agli Stati Uniti e all’11,5% dell’export di tutti i manufatti sardi distribuiti nel mondo.

Nei primi sei mesi dell’anno la domanda statunitense di prodotti agroalimentari della regione registra una variazione tendenziale positiva del +3,8%, di segno opposto a quella registrata un anno prima (-21,0%).

L’export verso il mercato statunitense dei prodotti lattiero caseari della Sardegna verso gli USA, raggiunge negli ultimi 12 mesi valore di
62 milioni di euro, il più alto dopo quello registrato in Emilia-Romagna e in Lombardia e pari al 70% del valore complessivo delle vendite di questi prodotti in tutto il Mondo. Inoltre il territorio sardo figura 1° per grado di esposizione nel settore lattiero caseario sul mercato statunitense.

Tra le prime 30 province italiane per valore dell’export di prodotti delle imprese lattiero-casearie verso gli USA figurano Sassari al 2°posto, Nuoro al 7° e Cagliari al 14°.

«In ogni caso la Sardegna dovrà andare avanti anche con i dazi americani – conclude Antonio Matzutzi – la situazione influirà non poco ma crediamo che ciò che verrà a crearsi spingerà le imprese a puntare su innovazione, qualità e formazione ma soprattutto le costringerà trovare nuove vie commerciali, come quelle dell’est o dell’Oriente.»

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Riprenderanno lunedì prossimo 11 novembre, i lavori delle commissioni del Consiglio regionale.

La prima a riunirsi sarà la Commissione speciale per il riconoscimento del principio di insularità, convocata dal presidente Michele Cossa (Riformatori) lunedì alle 17.15 per la programmazione dei lavori.

Martedì 12 novembre, alle 16.00, si riunirà invece la Quinta Commissione “Attività produttive”, presieduta da Piero Maieli (Psd’Az). All’ordine del giorno i progetti di legge n. 45 “Modifica dell’articolo 6 della legge regionale 29 luglio 1998, n. 23 (Norme per la protezione della fauna selvatica e per l’esercizio della caccia in Sardegna)”; n. 47  “Promozione dell’istituzione delle comunità energetiche” e n. 4 “Istituzione dell’imposta regionale di sbarco”. I lavori della Commissione proseguiranno mercoledì 13 novembre 2019 alle ore 10,30 con l’audizione dell’assessore regionale dell’Agricoltura Gabriella Murgia, dell’assessore regionale del Personale, Valeria Satta, e dei commissari straordinari delle Agenzie regionali ARGEA e LAORE sulla carenza di personale in capo all’Agenzia ARGEA da destinare all’istruttoria delle pratiche relative al Programma di Sviluppo rurale 2014-2020.

Sempre mercoledì 13 novembre, si riuniranno le Commissioni “Autonomia” e “Sanità”.

La Prima Commissione guidata da Pierluigi Saiu (Lega) proseguirà, a partire dalle 10.00, l’esame del P.L n. 58 “Modifiche alla legge regionale 9 gennaio 2014, n. 2 (Razionalizzazione e contenimento della spesa relativa al funzionamento degli organi statutari della Regione)” mentre la Sesta, presieduta da Domenico Gallus (Udc), occuperà l’intera mattinata con le audizioni dell’assessore al Lavoro Alessandra Zedda sul Doc. 2 “L.R. n. 7 del 15.1.1991. Proposta al Consiglio regionale per la nomina di tre esperti in seno alla Consulta regionale per l’emigrazione” e dell’assessore alla Sanità Mario Nieddu sui programmi nn. 15/17/18 (Borse di studio per specializzandi in medicina, Reddito di inclusione sociale e Servizi per la tutela della salute mentale). Sulle problematiche del Reis sarà sentito in mattinata anche il presidente dell’Anci Emiliano Deiana.

Giovedì 14 novembre, infine, si riuniranno, le Commissioni “Lavoro e Cultura” ed “Urbanistica”.

La Seconda Commissione presieduta da Alfonso Marras (Riformatori sardi) aprirà i lavori alle 10.30, con l’esame della relazione annuale del Garante per l’infanzia e l’adolescenza. Successivamente saranno sentiti i vertici aziendali di Conad Sardegna sulla vertenza Auchan-Conad..

All’ordine del giorno della Quarta, guidata da Giuseppe Talanas (Forza Italia), l’audizione dell’assessore all’ambiente Gianni Lampis sulla gestione della posidonia spiaggiata.

Le due commissioni proseguiranno i lavori, in seduta congiunta, nel pomeriggio alle 16.00. In programma l’audizione dell’Assessore regionale del Lavoro Alessandra Zedda, del direttore generale dell’ASPAL e dei sindaci dei comuni di Alà dei Sardi, Bono, Bottida e Monti, sulle problematiche dei cantieri forestali dell’Agenzia Forestas.

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Il Comitato Regionale Sardegna della FIGC svolgerà i Corsi di Primo Soccorso BLSD e Medicina Sportiva per cui è prevista l’obbligatorietà di partecipazione e che fornirà, ai dirigenti selezionati dalle società, l’abilitazione all’utilizzo dei defibrillatori divenuti obbligatori durante le manifestazioni sportive. I costi di abilitazione saranno a totale carico della RAS che ha erogato apposito contributo vincolato al rilascio del contributo riservato alle società regolarmente iscritte all’albo regionale e che hanno svolto attività calcistica per i campionati previsti. I corsi si svolgeranno come da programma qui di seguito:

  • corso di Oristano: lunedì 18 novembre 2019, presso la sala convegni dell’Hotel “Mistral 2”, sito in Oristano, via XX Settembre 34, dalle ore 14.30 alle ore 20.30;
  • corso di Olbia: lunedì 11 novembre 2019, presso la sala convegni dell’Hotel Geovillage Sport Wellness & Convention Resort, sito in Olbia, dalle ore 14.30 alle ore 20.30;
  • corso di Carbonia: lunedì 11 novembre 2019, presso la sala convegni dell’Hotel “Tanit”, sito in Carbonia, dalle ore 14.30 alle ore 20.30.

 

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«I percorsi formativi per responsabile tecnico delle operazioni di revisione dei veicoli, in base alla delibera del 12 giugno 2003 della Conferenza Stato – Regioni, prevedevano una durata minima di trenta ore per la revisione periodica dei veicoli e di ventiquattro per quella dei motocicli e ciclomotori. La Regione Sardegna, recepito l’accordo, con la delibera di Giunta n. 19/3 del 12 maggio 2010 ha approvato le disposizioni sulle modalità di organizzazione e gli standard formativi per lo svolgimento dei corsi regionali. In seguito, con la direttiva dell’Unione Europea del 2014 sono stati introdotti nuovi criteri di formazione degli ispettori: il ministero dei Trasporti ha definito i nuovi requisiti formativi, ma la Regione Sardegna non ha ancora provveduto ad organizzare i corsi regionali. Un ritardo che rischia di mettere a repentaglio la licenza di tanti operatori privati sardi che in mancanza del titolo rilasciato al termine del corso di aggiornamento non potranno continuare ad esercitare l’attività di controllo. Per questo occorre che la Regione si attivi nell’immediato.»

Questa la richiesta del consigliere regionale del M5S Michele Ciusa, primo firmatario di una mozione (sottoscritta dai consiglieri M5S Desirè Manca, Alessandro Solinas, Roberto Li Gioi) che impegna il presidente Christian Solinas e la Giunta a dare immediata attuazione all’accordo della conferenza permanente per i rapporti tra Stato e regioni sui “Criteri di formazione dell’ispettore dei centri di controllo privati autorizzati all’effettuazione della revisione dei veicoli a motore e dei loro rimorchi”.

«Chi ha conseguito il titolo di responsabile tecnico al 30 aprile 2018 – conclude Michele Ciusa – deve oggi obbligatoriamente seguire un corso di aggiornamento della durata di 20 ore per poter continuare ad esercitare l’attività di ispettore di revisione. È quindi necessario disciplinare i corsi di formazione teorico-pratici  propedeutici agli esami di abilitazione e quelli di aggiornamento per consentire agli ispettori il mantenimento del titolo abilitativo.»

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La Maddalena.

«La Tac fuori uso da oltre 40 giorni; il diritto di partorire negato; i servizi sanitari insufficienti. Raccolgo le proteste di tutti quei cittadini de la Maddalena che da anni si sentono abbandonati dal servizio sanitario regionale e le faccio mie con l’obiettivo di unire le forze, le sensibilità, gli intenti di chi crede che non si possa parlare di sviluppo socio-economico della Sardegna senza parlare di buona sanità.»

Così i consiglierI regionalI dei Riformatori Michele Cossa e Giovanni Antonio Satta, che denunciano lo stato di difficoltà della sanità maladdenina, in particolare riferimento a tutti i servizi  necessari per garantire le cure.

«Il caso della madre maddalenina che non avendo avuto a disposizione una sala parto ha partorito in volo mentre l’elisoccorso cercava di raggiungere l’ospedale di Olbia è emblematico della situazione. La stessa situazione di forte difficoltà, per non dire di pericolo, che denunciano le donne de la Maddalena e tutti coloro che ormai da tempo si battono per la riapertura del punto di nascita – aggiungono Michele Cossa e Giovanni Antonio Satta -. Quello di garantire a tutti i cittadini il diritto alla salute deve essere il primo obiettivo. La riforma sanitaria, che va approvata con urgenza, deve essere l’occasione per rendere più efficiente ed omogenea la rete della sanità pubblica, a partire da quei territori nei quali i servizi sanitari sono insufficienti o stanno addirittura peggiorando. La situazione di ‘doppia insularità’ che divide la Sardegna dalla terraferma e La Maddalena e Carloforte dalla Sardegna – concludono Michele Cossa e Giovanni Antonio Satta -, dev’essere affrontata con strumenti adeguati per arginare gli effetti nefasti che danneggiano due volte la tutela della salute.»