22 December, 2025

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Inizia questo pomeriggio, alle 16.00, allo Stadio Comunale “Carlo Zoboli”, contro la Nuorese, la nuova avventura del Carbonia nel campionato di Eccellenza regionale. Dirige (dirige Andrea Senes di Cagliari, assistenti di linea Riccardo Loi e Michele Volturo di Oristano). Ad aprire una stagione che riporta la squadra biancoblu nella massima categoria del calcio regionale, dopo un’assenza di sei stagioni, è la sfida più attesa, quella con la squadra barbaricina, probabilmente la più accreditata per la vittoria finale. Il nuovo Carbonia è stato costruito con l’ambizione di competere ai vertici e, non a caso, gli osservatori accreditano la squadra di Andrea Marongiu come la concorrente meglio attrezzata, insieme all’Atletico Uri, per contrastare il cammino della Nuorese verso l’obiettivo finale della promozione in serie D.

Gli ottavi di finale della Coppa Italia hanno messo subito in mostra Nuorese e Carbonia, qualificatesi senza problemi nel doppio confronto con Porto Rotondo (3 a 1 in trasferta e 7 a 0 in casa per la Nuorese) e San Marco Assemini ’80 (4 a 1 in trasferta e 3 a 0 in casa per il Carbonia), ma anche l’Atletico Uri ha superato il turno, ribaltando in trasferta, 4 a 3, la sconfitta casalinga all’esordio con l’Ossese.

Andrea Marongiu dovrà fare a meno di Marcello Angheleddu, squalificato nella parte finale della scorsa stagione, assenza che probabilmente verrà coperta con l’impiego del fuoriquota Nicola Serra, 19enne con esperienza in serie D e in Eccellenza, con Latte Dolce e Castiadas, cresciuto nel Carbonia, dove è tornato nel mercato autunnale della scorsa stagione.

Tra i tifosi c’è grande attesa per vedere all’opera il nuovo Carbonia e sulla tribunale del “Carlo Zoboli” è atteso il pubblico delle grandi occasioni, attratto anche dal fascino di una sfida che ha scritto pagine prestigiose nella storia del calcio sardo, anche tra i professionisti.

Sugli altri campi, si giocano le seguenti partite: Atletico Uri-Taloro Gavoi, Bosa-Arbus, Ferrini Cagliari-Porto Rotondo, Guspini (all’esordio in panchina il nuovo tecnico Giampaolo Murru)-La Palma Monte Urpinu, Li Punti-Kosmoto Monastir, Polisportiva Ossese-Ghilarza, San Marco Assemini ’80-Castiadas.

 

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Domenica 15 settembre, alle 20,30, a contendersi la nona edizione del “City of Cagliari” saranno il Khimki Mosca e l’Olimpia Milano. Niente finale per la Dinamo Banco di Sardegna Sassari, sconfitta in semifinale al Pala Pirastu davanti al pubblico delle grandi occasioni, dai milanesi con il punteggio di 73-60. Punteggio indubbiamente bugiardo, perché la Dinamo contro la squadra di Ettore Messina è rimasta in partita per tutti i 40’ arrendendosi nelle battute finali, trafitta dai canestri di Rodriguez e dagli errori sotto le plance.

E’ stata indubbiamente una gara intensa ed equilibrata con Sassari che ha subito messo in difficoltà la compagine milanese, sfruttando al meglio la precisione al tiro di Dyshawn Pierre e Stefano Gentile e andando alla prima sirena in testa sul 18-14. Milano non si è certo scomposta e, pur faticando e soffrendo la difesa sassarese, è riuscita nel finale di secondo periodo a recuperare e andare alla seconda sirena sul 33-31. Al rientro in campo, le due squadre si sono alternate al comando. La Dinamo ha provato ad andare via (39-35 al 22’). L’Olimpia però non si è arresa e si è affidata al suo fuoriclasse Sergio Rodriguez per operare il controbreak (49-45 al 28’). La Dinamo è sembrata subire, tanto che l’Olimpia ha chiuso al 30’ sul 55-48. Negli ultimi 10’ McLean ha caricato il gruppo che ha reagito e si è avvicinta nuovamente (57-56 per Milano a 6’23). La Dinamo in diverse occasioni ha avuto la possibilità di impattare e di andare addirittura in testa, ma gli errori da sotto le plance condannato la squadra di Gianmarco Pozzecco. Domenica, alle 18.00, finale terzo/quarto posto tra la Dinamo Sassari e l’Hapoel Gerusalemme mentre alle 20,30 la finale tra Olimpia Milano e Khimki Mosca.
Dinamo Banco di Sardegna – Olimpia Milano 60-73
Parziali: 18-14; 13-19; 17-22; 12-18
Dinamo Banco di Sardegna: Spissu 5, McLean 6, Bilan 12, Evans 4, Pierre 13, Jerrels 3, Bucarelli, Devecchi, Chessa, Magro, Gentile 12, Maganza, Vitali 3, Sorokas 2. Allenatore: Gianmarco Pozzecco.
Olimpia Milano; Gravaghi, Mack 12, Micov 2, Moraschini 9, White 3, Rodriguez 25, Shashkov, Tarzewki 4, Cinciarini 13, Rey 5, Burns. Allenatore: Ettore Messina.
Arbitri: Alessandro Martolini, Roberto Begnis e Valerio Grigioni.
Tiri liberi: Dinamo Sassari 13 su 23; Olimpia 6 su 7;
Tiri da due: Dinamo Sassari 16 su 34; Olimpia Milano 11 su 27;
Tiri da tre: Dinamo Sassari: 5 su 20; Olimpia Milano 15 su 30.
Nella prima semifinale, battendo con il punteggio di 94-60 l’Hapoel Gerusalemme, la formazione russa del Khimki Mosca ha staccato il biglietto per giocarsi domani sera, alle 20,30 al Pala Pirastu di Cagliari, la finale del City of Cagliari 2019.
I russi sono partiti subito a spron battuto trovando con facilità la via del canestro, ma soprattutto facendo valere la forza fisica sotto le plance ed uno stato di forma davvero invidiabile. Primo allungo proprio in chiusura di tempo con il tabellone elettronico del palasport cagliaritano che si è fermato sul 32-14. Nel secondo quarto gli israeliani hanno provato a rientrare in partita, ma i canestri di Feldeine e Brown non hanno lasciato il segno. Il Khimki è andato al riposo lungo nettamente avanti, 56 a 32, ed ha poi amministrato (73-49 al 30’), con l’Hapoel che ha fatto di tutto per rendere meno amara la sconfitta.
Khimki Mosca – Hapoel Gerusalemme 94-60
Parziali: 32-14; 24-18; 17-17; 21-11
Khimki: Shaved 14, Booker 8, Timma 13, Gill 9, Bertans 6, Zaytsev 5, Jerebko 7, Monia 8, Yakushin 2, Evans 14, Volkhin 8, Barashkov. Allenatore: Kurtinaitis.
Hapoel: Blatt, Feldeine 16, Braimoh 2, Lockett 4, Mindaugas 7, Cousins 5, Rosenbaum, Timor 5, Levi 4, Zalmanson 6, Ringvald, Brown 11. Allenatore: Kattash.
Arbitri: Andrea Buongiorno, Carmelo Lo Guzzo e Massimiliano Filippini.
Tiri liberi: Khimki 15 su 22; Hapoel 19 su 28;
Tiri da due: Khimki 20 su 34; Hapoel: 13 su 38;
Tiri da tre: Khimki 13 su 30; Hapoel 5 su 20.
Le gare di domani:
Ore 18 finale terzo/quarto posto Dinamo Sassari – Hapoel Gerusalemme
Ore 20,30 finale Olimpia Milano – Khimki Mosca.
     

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Si conclude oggi e domani, al Borgo di Tratalias e al Tempio di Antas di Fluminimaggiore il 1° Santa Barbara International Music Fesyival in Sardinia 2019, manifestazione promossa ed organizzata dalla Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara, con la direzione artistica di Junhee Kim.

Questa sera, alle ore 19.30, il Borgo di Tratalias con la sua maestosa Chiesa di Santa Maria, dedicata alla Madonna di Monserrat, uno dei più bei monumenti di architettura sacra romanica della Sardegna, ospiterà “Tempest”, Sungwon Yang & Junhee Kim Duo Recital, violoncello e pianoforte. Sung-Won Yang ha regalato esibizioni piene di immaginazione, brillantezza tecnica e precisione millimetrica nell’intonazione (Washintong Post) in tutto il mondo. La prima parte del concerto è dedicata a due suites per violoncello solo di Johann Sebastian Bach. “Tempest” si concluderà con le note della “Sonata per violoncello e pianoforte op. 19” di Sergej Rachmaninov.

Il Festival si concluderà domani, domenica 15 settembre, alle ore 18.30, nello splendido scenario del Tempio di Antas a Fluminimaggiore, un monumento fondamentale dell’età romana nell’Isola, già santuario nuragico e in auge anche in epoca punica. Mackenzie Melemed e Junhee Kin si esibiranno in un concerto straordinario a 4 mani e 2 pianoforti suonando musiche di Edvard Grieg, Nikolai Rimsky-Korsakov, Maurice Ravel, Anton Arensky e Sergei Rachmaninoff.

Prima di ogni concerto sono previste delle visite guidate alla scoperta del luogo che fa da cornice all’esibizione degli artisti. E’ possibile trovare il programma completo del Festival sul sito www.sbimf.it e sulle pagine social della Fondazione.

I concerti sono ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti. E’ possibile prenotare il proprio posto compilando l’apposito modulo all’indirizzo: http://www.sbimf.it/prenotazioni/

Il Festival vuole promuovere il Cammino Minerario di Santa Barbara, itinerario storico, culturale, ambientale e religioso lungo gli antichi cammini minerari del Sulcis Iglesiente Guspinese.

Percorrendo il Cammino Minerario di Santa Barbara si cammina sulle rocce più antiche d’Italia dove hanno trovato ospitalità le prime forme di vita del nostro pianeta e, assieme al grande patrimonio di archeologia industriale mineraria, è possibile osservare le tracce di ottomila anni di storia che testimoniano la presenza dell’uomo nel territorio fin dal neolitico antico. 400 km in 24 tappe tra mare, monti, miniere attraverso 8.000 anni di storia.

Partner del Festival: Comune di Narcao, Comune di Guspini, Comune di Sant’Anna Arresi, Comune di Portoscuso, Comune di Nuxis, Comune di Tratalias, Comune di Fluminimaggiore e Regione Autonoma della Sardegna.

Le foto sono relative al concerto di Gala tenutosi giovedì sera, alla Tonnara Su Pranu di Portoscuso.

                                                                      

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Giovedì 5 settembre, dopo 30 giorni dall’ennesimo accesso agli atti presso gli uffici comunali di Sant’Antioco, il comitato Porto Solky ha ricevuto l’intera documentazione aggiornata sulla variante al Piano Regolatore Portuale di Sant’Antioco che definisce come dovrà essere realizzato il nuovo porto, la viabilità di accesso al paese e il destino delle aree dell’ex Sardamag.

Purtroppo, le carte parlano chiaro: nonostante tutte le denunce circostanziate fatte durante quasi quattro anni di meticolosa analisi degli atti, delibere e progetti da parte del Comitato, SI STA PORTANDO AVANTI la realizzazione di un inutile e dannoso NUOVO PONTE e, soprattutto, un progetto portuale pensato negli anni ’60 per un porto industriale mai realizzato.

Si progettano pertanto opere anacronistiche che anziché pensare al futuro sono un ritorno al passato oramai morto e sepolto e quindi in controtendenza allo sviluppo della nautica e della ricettività e ancor di più distaccano nettamente il porto dal paese per lasciare spazio al nuovo ponte – in realtà un LUNGO VIADOTTO DI 2 km – che come si può vedere dall’immagine decreterebbe la morte definitiva delle aree dell’ex Sardamag, impedendo la realizzazione dei nuovi alberghi, della  darsena turistica, dei cantieri e dei servizi, ovvero lo sviluppo della nautica d’eccellenza.

In definitiva tutto quello che attendiamo da decenni per la rinascita dell’intero territorio del Sulcis verrà impedito da due opere imposte prepotentemente dallo sciagurato Piano Sulcis.

Venerdì 6 settembre, presso la sede della Regione Sardegna a Cagliari, Rolando Marroccu in rappresentanza del comitato Porto Solky è stato ricevuto dall’assessore regionale dei Lavori pubblici Roberto Frongia e dal Direttore generale dell’assessorato dei Lavori pubblici Piero Dau.

Durante il lungo incontro si è potuto circostanziare la storia delle varie vicende che affliggono il territorio anche a causa delle contestate opere del Piano Sulcis, soprattutto entrando nel dettaglio delle  istanze che il comitato ha presentato ufficialmente sia presso la Regione Sardegna che presso il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti – MIT ed il ministero per lo Sviluppo Economico – MISE.

Si ha avuto inoltre conferma dell’inefficacia della delibera del 6 marzo 2018 del Consiglio Comunale di Sant’Antioco in quanto esprime un mera richiesta di DESIDERIO di rimodulazione delle opere invece di produrre un VERO e proprio ATTO AMMINISTRATIVO che vada a modificare la delibera emessa dalla precedente giunta comunale.

Di conseguenza da una parte c’è l’ANAS che sta andando avanti sul progetto del nuovo ponte in quanto ad oggi non ha ancora ricevuto nessuna indicazione di revoca in merito all’appalto che – precisiamo – è ancora all’inizio della fase autorizzativa, e dall’altra parte c’è un intero territorio che in tutti questi anni è stato capace solo di DIVIDERSI e di piangersi addosso ma mai di reagire alle ingiustizie subite proponendo con determinazione VERI PROGETTI DI SVILUPPO ALTERNATIVI a quelli calati dall’alto dal famigerato Piano Sulcis.

In chiusura l’Assessore Frongia ha sposato la proposta avanzata dal comitato in merito alla realizzazione di un polo nautico d’eccellenza nel golfo di Palmas; proposta da approfondire mediante uno studio tecnico economico di maggior dettaglio. Si è quindi reso disponibile ad ulteriori confronti dandoci inoltre dei preziosi consigli che terremo in considerazione in vista dei prossimi incontri sia con il comitato, sia con i Sindaci del Sulcis (già incontrati due volte nel marzo 2019).

Ricordiamo che l’assenza del Sindaco di Sant’Antioco nei suddetti incontri – l’intero consiglio comunale né è a conoscenza già da tempo – aveva fatto sfumare la possibilità di sottoscrivere già da allora un documento condiviso da tutti gli altri Sindaci finalizzato a rafforzare la posizione unanime del territorio nei confronti delle inutili opere del Piano Sulcis.

Oggi l’obiettivo comune da raggiungere dovrebbe essere quello di istituire una nuova “cabina di regia del Piano Sulcis” appunto nel Sulcis – e non a Cagliari – in modo tale da poter proporre direttamente dal territorio delle VALIDE ALTERNATIVE AI PROGETTI CONTESTATI.

La vicenda è molto complessa ma non impossibile da risolvere in quanto non sussistono problemi TECNICI IRRISOLVIBILI ma ci sono solo esclusivamente “SCELTE POLITICHE” da rivedere alla luce delle nuove e future esigenze di una nuova valutazione dell’interesse pubblico rispetto a quello originario.

Pensiamo che i tempi siano maturi per fare GIOCO di SQUADRA tra i SINDACI del Sulcis in quanto la “strategia” vincente necessita di tanta buona volontà, coesione territoriale e condivisione degli intenti con tutti i soggetti coinvolti nelle scelte in gioco.

Poiché le varie problematiche riguardano anche gli assessorati all’Ambiente e all’Industria abbiamo pensato che sarebbe preferibile incontrare prima possibile il presidente Christian Solinas che già nel marzo 2019 diede personalmente la propria disponibilità.

Per quanto riguarda la richiesta di istituire una commissione ministeriale sulle opere contestate – nuovo ponte, opere portuali e bonifiche – inviate il 2 agosto dal comitato al Governo (MISE e MIT) abbiamo sentito il deputato M5S Pino Cabras, che a sua volta ad ottobre 2018 aveva presentato una interrogazione parlamentare in merito alle vicende da noi segnalate. L’on. Pino Cabras ci ha assicurato, vista la recente nomina di ministri e sottosegretari M5S al MISE e al MIT, di adoperarsi  al fine di recuperare informazioni sulla sua stessa interrogazione e per la richiesta del comitato di istituire una commissione ministeriale sulle suddette opere del Piano Sulcis.

Inoltre sarà utile, tramite il segretario del PD regionale Emanuele Cani, cercare di coinvolgere il nuovo ministro alle Infrastrutture e Trasporti Paola de Micheli.

In conclusione, se il consiglio comunale di Sant’Antioco vuole REALMENTE PERSEGUIRE GLI INTERESSI DI TUTTO IL TERRITORIO, dovrà produrre ATTI AMMINISTRATIVI EFFICACI in grado di revocare le opere contestate e proporre opere condivise con TUTTI GLI ATRI SINDACI interessati dal Piano Sulcis.

Rolando Marroccu, Alfonso Curridori e Daniele Garau

Comitato Porto Solky – Sant’Antioco

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L’Unità di Progetto (UdP) per l’eradicazione della Peste suina africana in Sardegna ha diffuso una nota con la quale comunica che ieri nelle campagne di Baunei, in località Golgo, sono stati abbattuti 3 maiali a seguito del riscontro della sieropositività alla PSA su uno di questi. Le attività, coordinate dall’UdP e condotte dai veterinari dell’ATS e del Giv (Gruppo di intervento veterinario regionale) in collaborazione con il personale del Corpo forestale e di Vigilanza ambientale, si sono svolte in un nuovo allevamento che stava regolarizzando i suini detenuti in precedenza al pascolo brado illegale e quindi mai sottoposti ai dovuti controlli sanitari. Proprio la provenienza degli animali, in un territorio a forte rischio di contagio per la presenza di pochi altri branchi al pascolo irregolare e del virus nel selvatico, ha allarmato i veterinari visti soprattutto i risultati positivi dei test effettuati sul sangue di uno dei maiali. Dai capi abbattuti sono stati quindi prelevati i campioni di milza, reni e linfonodi che ieri sera sono stati analizzati nei laboratori dell’Istituto zooprofilattico sperimentale (IZS) di Nuoro con esito negativo alla ricerca del virus. Le operazioni di abbattimento e di messa in sicurezza del sito sono state condotte con la preziosa collaborazione dell’amministrazione comunale di Baunei guidata dal sindaco, Salvatore Corrias.

«La decisione di abbattere tutti e tre i suini di un allevatore che intendeva regolarizzarsi, a fronte della positività di uno solo di essi, è una misura molto spiacevole da adottare anche perché in passato, in altre circostanze, si è stati a volte più flessibili. Ma a questo stadio così avanzato dell’eradicazione e in una situazione come quella di Baunei che desta ancora molta preoccupazione, è necessario essere, nostro malgrado, rigorosi. Ci potevamo trovare di fronte a soggetti portatori del virus, i più pericolosi dal punto di vista epidemiologico. Anche se la presenza del virus non è stata confermata, e pertanto non si è trattato di focolaio, era indispensabile agire con determinazione – ha detto il direttore generale dell’IZS, Alberto Laddomada -. Gli straordinari risultati ottenuti fino a oggi parlano a favore della strategia centripeta e progressivamente più rigorosa che abbiamo adottato. Cambiare questo approccio proprio adesso metterebbe a rischio tali risultati. Queste misure forti e non certo facili da prendere, sono il prezzo da pagare per liberarci finalmente e definitivamente dalla PSA, dopo oltre 41 anni di perdite economiche inenarrabili per i nostri allevatori e la nostra terra. Siamo molto vicini all’obiettivo – ha concluso Alberto Laddomada – teniamo duro ancora un po’.»

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E’ online il bando per partecipare all’unico concorso che dà l’accesso al 70° festival di Sanremo.

Area Sanremo si svolgerà in due fasi. La città dei fiori ospiterà nei giorni 18/20 e 25/27 ottobre la prima fase di corsi, audizioni eliminatorie; nella fase successiva invece dall’8 al 10 novembre, si terrà la finale che decreterà gli 8 vincitori. Da questi ultimi, la commissione Rai sceglierà i 2 partecipanti alle Nuove Proposte del Festival di Sanremo 2020.
L’intera manifestazione anche quest’anno sarà gratuita in tutte le sue fasi grazie all’intervento di un importante sponsor.
Confermata la proficua collaborazione con il CPM Music Institute come Educational Partner che organizzerà tutti i corsi di Area Sanremo.
Primo importante e necessario criterio per iscriversi al concorso è avere un brano inedito, per i dettagli consultare l’intero regolamento.
Il sindaco di Sanremo Alberto Biancheri attesta: «L’edizione 2019 di Area Sanremo sarà all’insegna del rinnovamento. Congiuntamente, Comune e Orchestra Sinfonica, hanno deciso di rimodulare l’evento al fine di consolidarlo e poter ripartire con maggiori ambizioni. La garanzia dei due posti al Festival e la copertura dei costi di iscrizione da parte di uno sponsor, di cui presto comunicheremo il nome, sono i punti fermi per un nuovo inizio».
Il neo presidente dell’Orchestra Sinfonica di Sanremo, Livio Emanueli, dichiara: «Si parte con grande entusiasmo per un’Area Sanremo di qualità. Presto verrà comunicata la composizione della Commissione di Valutazione dei ragazzi che sarà composta da cinque musicisti di fama. Nonostante l’assenza di selezioni sul territorio nazionale, siamo fiduciosi che gli iscritti al concorso saranno numerosi anche quest’anno e che a Sanremo si comincerà presto a respirare aria di Festival».
Il direttore artistico di Area Sanremo sarà ancora Massimo Cotto, giornalista, scrittore e speaker di Virgin Radio, che afferma: «Si ricomincia, finalmente. Con grande entusiasmo, con la voglia di scoprire nuovi talenti, di condividere esperienze, suoni e visioni, anche grazie ai corsi affidati nuovamente a Franco Mussida. Ai ragazzi dico una cosa soltanto, perché alle parole preferisco i fatti: ci sono due posti liberi al Festival di Sanremo. Uno può essere vostro. Dovete solo iscrivervi e dimostrarci che lo meritate».

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L’on. Gian Franco Satta (Progressisti) ha presentato un’interrogazione in Consiglio regionale sui ritardi nella convocazione del Tavolo tecnico di lavoro cui è stato affidato il compito di monitorare l’applicazione del “Percorso diagnostico terapeutico assistenziale” (PDTA) specificatamente dedicato alle persone con Sclerosi Multipla.

In Sardegna si registrano 386 casi di sclerosi multipla ogni 100.000 abitanti, ben oltre la media nazionale dove si stima si attesti intorno ai 193 casi per lo stesso numero di popolazione.

I PDTA sono gli strumenti fondamentali previsti dal Piano Sanitario Nazionale, atti a garantire alle persone con particolari patologie una corretta presa in carico individualizzata a livello socio-sanitario integrato, a partire dalla diagnosi della malattia fino ad assicurare l’accesso uniforme a servizi e prestazioni in relazione alle fasi della stessa, alla sintomatologia, ai livelli di disabilità e ai bisogni assistenziali.

Compito specifico del Tavolo tecnico regionale è anche quello di condurre gli interventi di monitoraggio al fine di valutare l’adozione omogenea in tutto il territorio regionale del Percorso diagnostico terapeutico assistenziale. La mancanza di questo delicato riscontro rischia di compromettere la stessa buona riuscita dell’attuazione del programma. È pacifico come i tempi di erogazione delle prestazioni e dei servizi siano un fattore determinante nel contribuire a modificare positivamente il decorso della malattia.

«Non solo – aggiunge Gian Franco Satta -, preoccupa il fatto che l’intenzione della maggioranza di procedere ad una riorganizzazione del sistema socio-sanitario della Sardegna possa incidere negativamente nell’implementazione del PDTA. L’organizzazione della rete dei servizi promossi da Regione e Aziende sanitarie, infatti, rappresenta una condizione fondamentale per l’implementazione del PDTA, unitamente all’integrazione dei servizi ospedalieri con quelli territoriali.»

Per tali ragioni, il presidente della Regione e l’assessore regionale dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza sociale vengono interrogati da Gian Franco Satta e dal gruppo dei Progressisti, per sapere se si è provveduto a convocare il Tavolo tecnico regionale e per verificare lo stato di attuazione del Percorso diagnostico terapeutico assistenziale (PDTA) per la sclerosi multipla in previsione dell’annunciata riorganizzazione del sistema socio sanitario della Regione Sardegna e quali siano i tempi di approvazione dei requisiti organizzativi e tecnologici della rete regionale per la cura della sclerosi multipla.

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Dopo aver comunicato le dieci finaliste del contest per cantautrici, giunto quest’anno all’importante traguardo della 15a edizione, il “Premio Bianca d’Aponte” annuncia i primi ospiti delle serate finali della manifestazione, in programma al Teatro Cimarosa di Aversa il 25 e 26 ottobre.

Si tratta della coppia formata da Ginevra Di Marco e Cristina Donà, entrambe già madrine della manifestazione campana e protagoniste quest’anno di un tour e di un disco insieme, che si esibiranno nella serata di apertura, venerdì 25.

Con loro saliranno sul palco, fra gli altri, il cantautore e produttore siciliano Toni Canto e la performer e cantautrice romana Pilar, mentre, come già annunciato, la madrina di questa edizione sarà Tosca, che presiederà la giuria ed eseguirà un brano di Bianca d’Aponte, la cantautrice prematuramente scomparsa a cui il festival è dedicato.

Non mancherà la vincitrice dello scorso anno, Francesca Incudine, mentre a presentare saranno Carlotta Scarlatto ed Ottavio Nieddu. Nelle prossime settimane saranno comunicati i tanti altri ospiti.

Il cuore della manifestazione sarà come sempre nel concorso, che vedrà in lizza quest’anno Eleonora Betti da Arezzo con “Quaranta volte”, Chiara Bruno da Palermo con “Ammazziamo questi padri”, Chiarablue da Rieti con “DueAgostoMillenovecentottanta”, Rebecca Fornelli da Bari con “Quello che ci manca”, Jole da Manfredonia (Foggia) con “La turista e il gondoliere nelle sfere di vetro con neve”, Martina Jozwiak da Ancona con “Scrivimi”, Lamine da Trapani con “Penna Bic”, La Tarma da Reggio Emilia con “Usignolo meccanico”, Giulia Ventisette da Firenze con “La bellezza”, Cristiana Verardo da Lecce con “Non potevo saperlo”.

Due saranno i principali riconoscimenti. Uno è il premio assoluto, il Premio Bianca d’Aponte; l’altro è il premio della critica, dedicato a Fausto Mesolella, storico direttore artistico della manifestazione, a cui è succeduto Ferruccio Spinetti.

Anche quest’anno poi il contest darà diritto a un tour di otto concerti realizzato grazie al NuovoImaie (progetto realizzato con i fondi dell’art. 7 L. 93/92) e riservato alla vincitrice o, in mancanza dei requisiti richiesti dal NuovoImaie, a una delle altre finaliste.

 

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«Credo che la situazione sia ormai insostenibile. Sono trascorsi sei mesi dall’insediamento della nuova Giunta. Abbiamo chiesto, abbiamo addirittura urlato, di intervenire per risolvere il problema del pronto soccorso di Sassari. Ma la situazione anziché migliorare peggiora. Ogni giorno ormai si assiste a scene di aggressione dovute alla disperazione della gente costretta a rivolgersi all’unico pronto soccorso del Nord Ovest della Sardegna. L’ultimo episodio gravissimo, l’aggressione ai danni di due dipendenti, risale a due giorni fa. Bilancio: due infermieri in stato di infortunio e pronto soccorso bloccato per due ore. Siamo allo sbando. In queste condizioni è naturale che gli operatori non riescano a stare al passo con le richieste sempre più numerose dei pazienti che si ritrovano catapultati in una realtà che niente ha a che fare con le effettive esigenze del malato. Parlo di pazienti in codice giallo o verde che attendono anche dodici ore prima di essere visitati. Parlo di barelle nei corridoi, della mancanza di letti, carrozzine, di strumenti essenziali. Mancano medici, infermieri, ausiliari, e quei pochi che ci sono si devono dividere tra l’espletamento delle pratiche burocratiche e le cure al paziente. Il pronto soccorso di Sassari è al collasso. Il Nord Sardegna è al collasso.»

Questo l’amarissimo intervento della capogruppo del M5S Desirè Manca, da sei mesi in attesa di risposte da parte dell’assessore alla Sanità e della Giunta, da sei mesi in attesa di azioni concrete che possano mettere in sicurezza i lavoratori e restituire ai malati il diritto di essere curati in tempi ragionevoli.

«Da sei mesi chiedo risposte, chiedo azioni concrete. E cosa ho ottenuto? Il nulla. Il niente assoluto. Credo che, con tutto il rispetto per gli argomenti urgenti da trattare e le numerose problematiche da risolvere, la salute dei cittadini debba venire prima di tutto. Chiedo atti di responsabilità, atti di coraggio. Non mi fermerò qui. Rappresenterò l’incubo della Giunta regionale sarda finché non vedrò il problema risolto . Questo nuovo governo non è riuscito ancora a nominare il nuovo direttore dell’AOU. Il facente funzioni – chiede Desirè Manca – fino a quanto e quando potrà rispondere dell’inefficienza del reparto forse più importante di tutta la sanità sassarese?»

«In attesa di questa nomina che doveva essere urgente, prioritaria, nessuno prende decisioni. Nessuno prende iniziative. Nessuno si assume la responsabilità di ciò che accade – conclude Desirè Manca –. Era questo il governo che volevano i sardi?»