22 December, 2025

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Un sub è rimasto gravemente ferito in un’esplosione verificatasi in un centro immersioni di Quartu Sant’Elena. L’episodio è avvenuto nelle prime ore di questo pomeriggio, con il forte boato che ha scatenato il panico tra gli abitanti dei quartieri di Foxi e S’Oru e Mari, nel litorale quartese. Scattato l’allarme, una pattuglia dei carabinieri della Sezione Radiomobile di Quartu Sant’Elena, iè intervenuta nella sede del centro immersioni EXPLORERS TEAM DIVE CENTER, sito nei pressi dell’Hotel Setar, dove una persona è rimasta gravemente ferita a seguito dell’esplosione del compressore ricarica bombole subacquee. Prontamente soccorso dal 118, l’uomo, un allievo tirocinante sub di 40 anni, residente a Dolianova, ha riportato ustioni di primo, secondo e terzo grado, in varie parti del corpo. Le condizioni gravissime ne hanno richiesto il trasporto urgente presso il Policlinico di Monserrato. Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco che hanno provveduto a mettere in sicurezza tutta l’area interessata dall’esplosione e che, unitamente ai tecnici dello Spresal – Servizio regionale di prevenzione degli ambienti di lavoro dell’Asl di Cagliari – stanno ricostruendo la dinamica che ha provocato l’esplosione.

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I carabinieri di Cagliari hanno arrestato un 46enne di Carloforte per aver aggredito il titolare di un noto bar del Quartiere del Sole, a Cagliari.

In evidente stato di alterazione per abuso di alcol, l’uomo ha insultato e molestato il proprietario del bar, nella serata di mercoledì, intimorendo peraltro gli avventori presenti. L’intervento di un militare dell’Arma, in quel momento libero dal servizio, intervenuto con l’ausilio di un equipaggio della sezione radiomobile nel frattempo inviato dalla Centrale operativa della Compagnia dei carabinieri di Cagliari, ha scongiurato ulteriori conseguenze.

L’uomo, nonostante l’intervento dei militari, ha continuato ad insultare e minacciare questi ultimi, anche dopo essere stato tradotto presso la vicina stazione di San Bartolomeo, a Cagliari. Nel corso della perquisizione in caserma, i carabinieri hanno rinvenuto sull’uomo gli occhiali precedentemente sottratti al proprietario del locale.

Scattate le manette, l’arrestato è stato prima tradotto nelle celle del Comando provinciale e poi accompagnato davanti al giudice che, dopo aver convalidato la misura restrittiva, lo ha rimesso in libertà. L’indagato dovrà rispondere di diversi reati, tra i quali resistenza, oltraggio, minacce a pubblico ufficiale, furto e rifiuto di fornire indicazioni sulla propria identità personale.

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Tirocini extracurriculari, per favorire l’ingresso o il reingresso nel mercato del lavoro, voucher rivolti alle persone già occupate o disoccupate per la formazione mirata, la specializzazione, la riqualificazione o la riconversione professionale e bonus occupazionali, per incentivare le imprese che assumano giovani e disoccupati. Sono questi i tre strumenti messi in campo e cuore del programma pluriennale di politiche attive del lavoro approvato dalla giunta regionale su proposta dell’assessore del Lavoro, Alessandra Zedda. Il programma denominato “TVB Sardegna LavORO” (che unisce gli acronimi Tirocini, Voucher, Bonus agli obiettivi stessi del programma Orientamento, Rafforzamento delle competenze e Occupazione) ha una dotazione finanziaria di 73,6 milioni di euro suddivisi nel quadriennio 2019-2022.

«Le misure individuate nel programma – spiega l’assessore del Lavoro – sono state pensate a beneficio di tanti sardi, occupati e disoccupati, giovani e meno giovani. La Formazione e il taglio del costo del lavoro, sono finalità imprescindibili per l’occupazione nel nostro territorio.»

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Cambieranno da lunedì 16 settembre gli orari di chiusura degli sportelli di cassa ticket del Palazzo Rosa di via Monte Grappa, a Sassari. Gli sportelli apriranno dalle 8.00 alle 14.00 e dalle 14.15 alle 17.00 dal lunedì al venerdì. Il sabato, invece, saranno aperti dalle 8.00 alle 13.00.

Le casse ticket dedicate agli esami di laboratorio, invece, saranno aperte dalle ore 7,30 alle 9,30.

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Il sindaco di Carbonia, Paola Massidda, ha emesso un’ordinanza – la n. 222 del 12 Settembre 2019 – che stabilisce regole precise e limita le fasce orarie e i periodi dell’anno in cui è possibile procedere allo spandimento di fanghi, ammendanti, correttivi, fertilizzanti di origine organica (compost) utilizzati per la concimazione dei terreni ad uso agricolo presenti nel territorio comunale.

«L’obiettivo del provvedimento – spiega Paola Massidda – è quello di evitare o, perlomeno, contenere i disagi e gli impatti ambientali dovuti all’utilizzo di ammendanti per i terreni agricoli. In particolare, intendiamo prevenire la comparsa di fastidiose emissioni odorigene, tutelando la vivibilità urbana dal punto di vista igienico-ambientale.»
«E’ fondamentale coniugare le pratica di conduzione dei fondi agricoli con il diritto della nostra popolazione a non subire gli effetti collaterali derivanti, ad esempio, dagli odori molesti, provocati da spargimenti che avvengono in orari e in condizioni atmosferiche non appropriate», aggiunge l’assessore dell’Ambiente Gian Luca Lai.

L’ordinanza prevede il divieto di utilizzo di fanghi, ammendanti, correttivi, fertilizzanti di origine organica sulle superfici non interessate dall’attività agricola; durante e subito dopo abbondanti precipitazioni, nel giorno che precede, che coincide e che segue quello di irrigazione del terreno; entro 5 metri di distanza dalle sponde dei corsi d’acqua; a una distanza inferiore ai 50 metri da strade comunali, provinciali, statali o da piste ciclabili; in una fascia inferiore o uguale a 300 metri dalla zona di rispetto dei punti di captazione di acqua destinata al consumo umano, mediante infrastrutture di pubblico interesse; in una fascia inferiore ai 300 metri dai centri abitati e dagli insediamenti produttivi; a distanza inferiore ai 50 metri dalle case sparse.

Il provvedimento stabilisce anche limitazioni nei periodi e negli orari di spandimento dei fertilizzanti odorigeni, che saranno vietati dalle ore 8 alle ore 19 nel periodo dal 16 maggio al 30 giugno; in tutte le ore della giornata nel periodo che intercorre tra il 1° luglio e il 31 agosto; dal 1° settembre al 14 ottobre dalle ore 8.00 alle ore 19.00.

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La Giunta regionale ha stanziato sei milioni e mezzo di euro di contributi ai Comuni dell’hinterland di Cagliari per incentivare la sostituzione degli impianti di riscaldamento domestico a bassa efficienza con quelli ad alta efficienza. È quanto prevede una delibera approvata ieri dalla Giunta Solinas, su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis.

«Si tratta di un finanziamento importante – sottolinea l’assessore Lampis – per interventi che rientrano tra le misure tecniche previste dal Piano regionale di qualità dell’aria, la cui adozione si è resa necessaria per ridurre le emissioni delle principali fonti di inquinamento nell’agglomerato di Cagliari, dove nel 2011 sono stati registrati superamenti dei valori limite dei livelli delle polveri sottili.»

Le principali sorgenti di emissione di PM10 sono proprio quelle collegate al riscaldamento domestico. I caminetti, le stufe tradizionali e le caldaie di piccole dimensioni contribuiscono da soli al 56% del carico emissivo di polveri, e all’83% del carico totale di un altro parametro inquinante, il benzo(a)pirene.

Il provvedimento approvato dalla Giunta prevede uno stanziamento di 3 milioni e 920mila euro per il 2019 e di 2 milioni e 459mila euro per il 2020. I Comuni interessati, oltre a Cagliari, sono Elmas, Monserrato, Quartu Sant’Elena, Quartucciu e Selargius, che riceveranno i contributi secondo un criterio di ripartizione basato sulla popolazione potenzialmente esposta all’inquinamento atmosferico rilevato, individuata in funzione del numero di abitanti residenti. Le Amministrazioni comunali dovranno attivare una procedura di evidenza pubblica, esclusivamente mediante pubblicazione di un bando, nel quale verranno indicati i criteri e i requisiti minimi di partecipazione.

Nella tabella, la ripartizione di fondi tra i Comuni.

Comuni Popolazione  residente al 2018 Ripartizione 2019 Ripartizione 2020
Cagliari 154.106 2.037.270 € 1.277.972 €
Elmas 9.546 126.197 € 79.163 €
Monserrato 19.771 261.371 € 163.957 €
Quartu Sant’Elena 70.879 937.015 € 587.786 €
Quartucciu 13.234 174.953 € 109.747 €
Selargius 28.986 383.193 € 240.375 €
Totale popolazione 296.522 3.920.000 € 2.459.000 €

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Sabato 14 settembre, resso l’Hotel Su Baione di Abbasanta, si terrà il 2° Incontro regionale Pituitary Unit sulla Gestione clinica integrata del paziente con adenoma ipofisario.
Dalla volontà sinergica dei reparti di Endocrinologia della AOU di Cagliari, della ASSL di Cagliari e della AOU di Sassari, con la Struttura Complessa di Neurochirurgia dell’Azienda Ospedaliera Brotzu di Cagliari nasce il progetto della Pituitary Unit regionale, un team che riunisce tutti i principali professionisti in Sardegna che operano a vario titolo nel settore della patologia tumorale secernente ipofisaria.
«Le patologie ipofisarie, anche se rare, sono complesse e hanno un fortissimo impatto sulla vita del paziente, richiedendo competenze specialistiche multidisciplinari per poter essere diagnosticate e curate correttamente. Le strategie terapeutiche infatti sono molteplici e possono spaziare dalla terapia medica, alla chirurgia fino alla radioterapia – afferma la dott.ssa Francesca Pigliaru del reparto di Endocrinologia della AOU Cagliari -. Non è semplice, nell’attuale limitazione delle risorse in cui i professionisti sanitari operano, fare sempre la scelta terapeutica migliore per il paziente. E’ fondamentale l’apporto derivante da un dibattito condiviso, un percorso comune e per quanto possibile omogeneo almeno a livello regionale. E’ proprio per venire incontro a questa esigenza che nasce il progetto formativo, focalizzato sugli aspetti metodologici dei Percorsi Diagnostici e Terapeutici Assistenziali e su quali dovrebbero essere gli standard qualitativi per la diagnosi e la terapia, avendo come fine ultimo la qualità di vita dei pazienti, tenendo conto della sostenibilità del sistema sanitario regionale.»
L’evento scientifico, che ha ottenuto il patrocinio della Società Italiana di Endocrinologia, dell’Associazione dei Medici Endocrinologi e degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri delle quattro Province, è stato accreditato presso il Ministero della Salute per n. 4,9 crediti formativi. E’ rivolto agli operatori sanitari appartenenti alle categorie di: Medico Chirurgo (Endocrinologia, Medicina Generale, Anestesia e rianimazione, Neurochirurgia, Oftalmologia, Neurologia, Radiodiagnostica), Biologo, Infermiere, Tecnico sanitario di Laboratorio Biomedico e Psicologo.

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Come già annunciato negli scorsi mesi, a settembre Italo-Treni effettuerà nuove assunzioni di giovani diplomati e laureati, ambiziosi, amanti delle grandi sfide, dotati di talento e in grado di poter fare la differenza. La ricerca di nuovo personale riguarda soprattutto Hostess e Steward, che rappresentano le figure chiave per l’accoglienza e il comfort dei viaggiatori e la cura del servizio a bordo treno e Operatori di Impianti, che svolgeranno attività di movimentazione e stazionamento dei treni oltre ad eseguire controlli tecnici. Le altre figure ricercate riguardano referenti impianti di manutenzione, che dovranno coordinare il personale assegnato all’impianto di manutenzione e verificare la corretta applicazione dei processi manutentivi oltre a contabili, macchinisti e ingegneri, i quali devono occuparsi dello sviluppo tecnico e dell’efficienza dei treni per garantire un servizio ferroviario di altissimo livello. Italo è la prima compagnia ferroviaria privata europea che opera sull’Alta Velocità e dispone di una flotta tra le più tecnologiche, affidabili e sicure, che offrono viaggi ricchi di esperienze, di intrattenimento e di servizi personalizzati, nel massimo comfort e pensati per le diverse esigenze di ogni tipo di viaggiatore. Per poter lavorare all’interno dell’azienda, leader di eccellenza e qualità e sempre attenta ai temi dell’accoglienza, dello stile e dell’immagine, è importante avere tra i requisiti anche  … 
L’articolo completo è consultabile nel sito: http://suntini.it/diariolavoro_italo_sett_2019.html .

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Olbia.

L’on. Roberto Li Gioi (M5S) ha presentato un’interrogazione per chiedere lo sblocco delle opere di mitigazione del rischio idraulico del territorio di Olbia.

«Sono trascorsi quasi sei anni dalla tragica alluvione del 18 novembre 2013 che ha messo in ginocchio la città di Olbia e ancora i cittadini attendono che vengano realizzati gli interventi strutturali di messa in sicurezza del territorio. E se da un lato ascoltiamo la preoccupazione dei residenti nelle zone a rischio, dall’altro lato, da parte delle istituzioni, quali risposte sono arrivate? Ancora nessuna. Sullo stato dei lavori a regnare è un silenzio tombale. Sappiamo però che tanti soldi sono stati spesi per la predisposizione della progettazione ma la realizzazione delle opere non è ancora iniziata. In particolare 123 milioni e 300mila euro sono stati assegnati a tutte le opere per la mitigazione del rischio idraulico del territorio di Olbia. Di questi, 98 milioni sono stati sbloccati a gennaio 2019 dal Ministro Costa per l’esecuzione di opere immediatamente cantierabili.»

«Il paradosso – aggiunge Roberto Li Gioi – è che in realtà queste opere immediatamente cantierabili non sono: gli uffici dei Lavori pubblici infatti hanno completato la progettazione, seppure dopo vari anni. Quelli dell’assessorato all’Ambiente invece devono ancora rilasciare la definitiva autorizzazione affinché i lavori possano partire.E il presidente della Regione cosa sta facendo per sbloccare definitivamente questo infinito iter burocratico che lascia nell’ansia più totale migliaia di cittadini che vivono nell’incertezza più assoluta dopo aver subito pesantemente le conseguenze di due catastrofiche alluvioni?»

Roberto Li Gioi, attraverso un’interrogazione in Consiglio si rivolge al presidente Christian Solinas, all’assessore dei Lavori pubblici e all’assessore alla Difesa dell’Ambiente, affinché relazionino immediatamente sullo stato dell’arte degli interventi previsti in base all’Accordo di Programma siglato nel 2015.

«La stagione autunnale è alle porte – conclude Roberto Li Gioi – ed è urgente avere garanzie della messa in campo tempestiva degli interventi di cui i cittadini attendono la realizzazione come loro diritto sacrosanto.»

La preoccupazione è doppia: «Come sottolineato dal deputato del M5S Nardo Marino, Olbia rischia di perdere i finanziamenti a causa delle inaccettabili lungaggini delle istituzioni locali e regionali. E questo sarebbe un fatto gravissimo a danno dei cittadini che in queste ore vivono con il terrore del ripetersi di un evento che ha seminato distruzione e morte»”.

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Dopo la doppia tappa a Cagliari LIFE AFTER OIL, festival cinematografico dedicato a sostenibilità ambientale e diritti umani, approda sabato 14 settembre, ad Ottana, per una nuova giornata ricca di proiezioni. E non solo, perché il programma prevede anche esibizioni in maschere tradizionali e musica.
Si comincia alle 16.30 con la rituale presentazione del festival da parte del direttore artistico Massimiliano Mazzotta. Dieci minuti dopo lo schermo del Centro Polivalente ospiterà la visione di “Guai ai vinti. Pane e amianto”, introdotto dall’autore Paolo Carboni, che riguarda da vicino il paese in provincia di Nuoro perché racconta il degrado ambientale prodotto dall’industria nel territorio e i drammi personali e familiari derivanti dalle malattie causate dai veleni di Ottana. A seguire due piccoli lavori d’animazione che pur molto diversi dialogano tra loro. “Pacha, Mud We Are: The Ceremony for the Pachamama” di Aldana Losiseau (Argentina), poetico omaggio alla Madre Terra venerata dalle popolazioni andine, e “All Possible Futures” di Peter Whittenberger (Stati Uniti) che si presenta come un viaggio nel tempo incentrato sul possibile impatto di rifiuti nucleari. Un film che si domanda, con un linguaggio sperimentale, quale sia la nostra responsabilità per le culture future. Spazio quindi al breve documentario di Bjarke Hvorslev (Danimarca) che nel titolo, “Tavaha”, riprende un’espressione nordica usata per la cura dell’oceano e racconta il punto di vista del surfista-ambientalista Simen Knudsen che si batte contro l’inquinamento della plastica in mare. Chiude la prima parte della giornata di Ottana, alle 18.30, “Green Warriors: Paraguay ‘s Poisoned Fields ” di Martin Boudot (Francia) che indaga su una scomoda verità: per nutrire il bestiame l’industria della soia utilizza nei campi pesticidi che possono causare gravi danni di salute alle persone, soprattutto ai bambini.
Alle 21.00 ci si trasferisce in Piazza San Nicola (in caso di maltempo nella Palestra Comunale) con un’esibizione di Boes eMerdules accompagnati dalla musica del dj Leonardo Marras in arteLeo Mas, in arrivo direttamente da Ibiza, attivo da più di trent’anni e considerato uno dei più grandi nomi della musica house a livello internazionale.  Dopo la performance, ripartono le proiezioni con le suggestive immagini raccolte da Elliot Spencer che con “Impermanence” (Australia) accompagna lo spettatore in un remoto villaggio tibetano, puntando lo sguardo su bambini che studiano i testi buddisti e la loro relazione con un ambiente aspro quanto affascinante. Alle 21.45 il regista Daniel Lambo, ospite a Ottana, presenterà il lungometraggio documentario “Breathless” (Belgio) dove mostra, partendo da fatti familiari, la sua ricerca appassionata per trovare la verità sull’industria mortale dell’amianto, dal Belgio sino all’India. La serata prosegue con i corti “La plastikeria” di Cesare Maglioni (Italia-Spagna) che ricorda a tutti, anche con efficace ironia, il dramma che stanno vivendo mari e oceani per via dell’invasione dei rifiuti di plastica, e “Breaking Chains: Bonded Labour in Brick Kilns” di Raju Hittalamani (India) che mette in evidenza la situazione dei lavoratori migranti nel Punjab che finiscono per lavorare come schiavi nei forni per mattoni. “Atomkraftwerk Zwentendorf” di Hope Tucker (Stati Uniti), in programma alle 23.45, è un curioso viaggio nell’unica centrale nucleare austriaca: costruita e mai aperta. Quarant’anni fa il popolo austriaco, con un referendum, disse no all’energia nucleare e la centrale che era stata appena ultimata non entrò mai in attività. Dopo la mezzanotte ancora due brevi opere: la fiction “Ciruzziello” di Ciro D’Aniello che va a toccare temi sociali come malattia, disabilità, e alle 00.20 il lavoro di animazione di Lorenzo Lodovichi intitolato “I-Occupy” che con suggestioni sovietiche e ambientazioni di ispirazione brutalista racconta una manifestazione politica. Terminate le proiezioni spazio, dalle 00.30, al dj set con protagonista ancora Leo Mas.