23 December, 2025

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Due notti di Cinema all’aperto a Maracalagonis per salutare agosto 2019. Le date previste sono 27 e 29 agosto nel giardino di casa Cocco, in via Giovanni XXIII, alle ore 21.30.

Domani, martedì 27 agosto, sarà proiettato il film Shaun vita da pecora, regia di Richard Starzak e Mark Burton, mentre giovedì 29 agosto il pubblico potrà visionare il film sulla vita della sportiva e pattinatrice Tonya, regia di Craig Gillespie.

La rassegna è voluta dal comune di Maracalagonis ed organizzata dall’Associazione Enti locali per le Attività culturali e di Spettacolo. 

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Il mondo produttivo che ruota intorno al mirto e alle altre piante aromatiche. Mirtò, il Festival internazionale del Mirto, ha ottenuto una visibilità internazionale, ha allargato l’orizzonte geografico e merceologico della sua offerta, ma non dimentica i produttori del mirto. Il Dna di Mirtò, quel mondo produttivo che ruota intorno a un liquore, che è diventato sinonimo di Sardegna, rappresenta la prima vocazione di una rassegna nata sulla spinta del successo nazionale del Vinitaly. Partendo da un piccolo paese della Gallura, Nicola Mancini, l’ideatore di Mirtò, insieme all’allora giovane assessore Giuseppe Pinna, hanno trasformato una saga dal forte richiamo popolare in una macchina di promozione di tutto il territorio e le eccellenze della Sardegna. Insieme a loro il presidente della Pro Loco dell’epoca, Giuseppe Fancellu, con lo staff e il direttivo dell’associazione Mirtò, che sono rimasti invariati nel tempo. Poi la decisione nel 2016 di trasferirsi ad Olbia, la città di Nicola Mancini, grazie ad un accordo sottoscritto e fortemente voluto dal Comune, con l’assessore al Turismo, Marco Balata e dalla Confcommercio Gallura, grazie al presidente Pasquale Ambrosio.

Il grande attore e regista George Clooney considera il mirto il suo elisir di giovinezza. Durante le riprese ad Olbia della serie “Catch-22”, andata in onda su Sky Atlantic, sia lui che lo staff della Paramount sono stati omaggiati del mirto dei produttori nel catering del set che era stato allestito dallo stesso Nicola Mancini, Salvatore Pinducciu e Giovanni Pirina e da tutto lo staff di Mirtò. George Clooney è un amico di Mirtò ed è diventato anche un ottimo testimonial delle bellezze della Sardegna. A partire proprio dalla sua passione per il mirto. In un’intervista al settimanale Oggi, lo stesso George Clooney aveva raccontato il suo amore per la Sardegna, dove ha girato parte della sua serie Catch-22. «Adoro il pane Carasau! Ne mangerei a quintali. E poi il mirto: lo conosco da 20 anni, ma bevendolo tutti giorni per mesi… Guardami: non mi ha fatto ringiovanire?», ha scherzato con il giornalista. Il mirto e Mirtò hanno quindi conquistato nel tempo palcoscenici nazionali e internazionali. In questa quinta edizione di Mirtò il modello del Vinitaly in salsa gallurese è stato affinato, con gli stand e gli espositori che si sono ritrovati al centro di Olbia, lungo il Corso Umberto. Unendo le forze, usufruendo dell’esperienza di Mirtò, questa quinta edizione appena conclusa si è rivelata un formidabile mezzo di promozione per le aziende partecipanti.

Tra queste c’era Mintou, di Armando Columbano. «Siamo di Arzachena e produciamo mirto tradizionale e barricato – spiega Armando Columbano -. Soprattutto quest’ultimo è piaciuto molto ai visitatori. Considero Mirtò una vetrina fondamentale per le aziende, una manifestazione bellissima e una tappa imprescindibile che permette di farci conoscere ed esporre le eccellenze della Sardegna. E’ stato molto interessante anche scambiare le reciproche esperienze con gli altri produttori». Tra i produttori anche l’azienda Galù Liquori, di Anna Piccinnu. «Abbiamo partecipato a Mirtò fin dall’inizio, partendo dallo stesso paese gallurese, possiamo dire di essere nati insieme – sottolinea la Piccinnu -. Produciamo il mirto tradizionale e la crema di mirto. Siamo gli unici a produrla poi direttamente dalle foglie del mirto. La nostra clientela è di un livello alto, crediamo di poter garantire un prodotto di fasci alta per clienti che abbiano capacità di spendere».

Direttamente da Ilbono, in Ogliastra, arriva l’azienda agricola Tarè, di Nando Piroddi. Produttori di liquori da tutte le materie prime: mirto, ovviamente, ma anche corbezzoli e fichi d’India. «Abbiamo una produzione variegata e vendiamo anche fuori dalla Sardegna: ci avvaliamo di punti vendita a Milano, Torino e Roma – conferma Nando Piroddi -. Il mercato va bene, quest’anno abbiamo aumentato le vendite del 30%».

Tra i partecipanti anche Fragus e Saboris de Sardigna, azienda di Sadali specializzata nella coltivazione di piante aromatiche da cui ricava, oltre i liquori tra cui il mirto, olii essenziali, idrolati, oleoliti, unguenti e saponi. «Per noi è sempre un piacere partecipare a Mirtò, vorremmo tornare anche l’anno prossimo», dice Frediano Mura. Tra i tanti turisti c’è stata per loro anche una visita inaspettata: un ricercatore del Cnr che visiterà l’azienda per studiare i metodi di produzione e i macchinari brevettati per la produzione degli olii essenziali. Una grande convinta partecipazione di aziende produttrici di mirto che hanno creduto nel progetto e hanno aderito convintamente alla quinta edizione di Mirtò: il mirto Mannena di Antonello Orecchioni, importante imprenditore di Arzachena; come il mirto Marchese di Gallura, di Valentina Marchese, che dopo aver ottenuto la laurea specialistica in Scienze Agroambientali, scelse di tornare a Sant’Antonio di Gallura per curare la sua azienda. C’è poi Sapori Santoni, di Pasqua Santoni, un laboratorio artigianale dove i prodotti vengono lavorati a mano, senza conservanti e coloranti, con verdura e frutta a chilometro zero della fertile Valle del Coghinas. O La Neula, azienda gallurese che è nata nel settembre del 2008 e si dedica alla produzione di olio, olive e vino. A questi prodotti ha affiancato anche il miele e il liquore di mirto, uno dei simboli più tipici dell’enogastronomia sarda, realizzato secondo la ricetta tradizionale. Infine, la Liquoreria Collu di Villasor, che interpreta con passione e sapienza l’antica tradizione che sa trasformare la ricca varietà di piante tipiche sarde in mirto rosso, distillato di vinacce più conosciuto come filu ‘e ferru, poi il liquore di agrumi, di carruba, di foglie di Maria Luisa e di buccia di limone (il celebre limoncello).

 

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Un elicottero del Corpo forestale proveniente dalla base di Villasalto sta intervenendo su un incendio sviluppatosi nelle campagne di Quartucciu, in località Cuccuru Crobu, nei pressi del lago di Simbirizzi.

Sul posto, coordina le operazioni di spegnimento il D.O.S. (Direttore delle operazioni di spegnimento) appartenente alla pattuglia del Corpo forestale di Sinnai, cooperano alle funzioni di spegnimento i vigili del fuoco di Cagliari e una squadra di volontari di Quartu Sant’Elena – NOS.

Immagini di repertorio.

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«Non c’è più tempo. Per garantire il diritto dei lavoratori, sancito dalla costituzione, siamo pronti a chiedere l’intervento del Capo dello Stato.»

Sono le parole espresse dall’assessore del Lavoro, Alessandra Zedda, oggi al termine dell’incontro sulla vertenza del Porto Canale a cui hanno partecipato anche gli assessori dell’Industria, Anita Pili, e dei Trasporti, Giorgio Todde, il vice sindaco del comune di Cagliari, Giorgio Angius, il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna, Massimo Deiana, le organizzazioni sindacali e di categoria. Dall’incontro è emersa l’esigenza di un incontro urgente con il ministri dello Sviluppo economico, del Lavoro e delle Infrastrutture e Trasporti.

«Fra le priorità emerse e condivise nella giornata di oggi – spiega Alessandra Zedda, vice presidente della Giunta Solinas – la necessità di chiedere l’interruzione delle procedure di licenziamento per almeno un mese, la messa in campo di qualsiasi azione rivolta alla salvaguardia dei lavoratori e il congelamento delle procedure relative alla concessione per il transhipment. La Regione chiederà un incontro urgente con l’azienda per avere le risposte sulla cassa integrazione per cessata attività che attende dal 31 luglio, data dell’ultimo incontro a Roma.»

Pronti alla mobilitazione, fra le azioni concordate un sit-in a Roma per il 29 agosto, con la partecipazione congiunta delle istituzioni, sindacati e lavoratori.

Sul futuro del Porto Canale Giorgio Todde aggiunge «la strategicità del transhipment non è in discussione e il rilancio del Porto Canale è fondamentale per l’occupazione e lo sviluppo».

«È necessario richiamare il Governo – precisa Anita Pili – ed i relativi ministri alle loro responsabilità, chiedendo risposte pronte e certe per il futuro del porto canale. Far morire il transhipment significa danneggiare ancora una volta la nostra Sardegna.»

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Dal 28 agosto al 5 settembre Cagliari ospiterà la XIX edizione dell’Accademia internazionale di musica di Cagliari. Virtuosi della classica, provenienti da tutto il mondo, si ritroveranno in città, ospiti del conservatorio “G.P. Da Palestrina”, per affinare le proprie capacità accanto a grandi maestri di caratura internazionale. L’Accademia e le novità dell’edizione 2019 saranno illustrati nella conferenza stampa in programma giovedì 29 agosto, alle 11.00, nell’aula magna del Conservatorio di Cagliari. All’incontro con i giornalisti parteciperanno il direttore e il presidente dell’istituzione musicale cagliaritana, Giorgio Sanna e Gianluca Floris, il direttore artistico dell’Accademia Cristian Marcia, il presidente dell’Accademia, Luca Marcia, il liutaio Davide Demartis. Inoltre, sono stati invitati a partecipare il sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, l’assessore comunale della Cultura, Paola Piroddi, il presidente della Regione, Christian Solinas, l’assessore regionale ai Beni Culturali, Andrea Biancareddu, l’assessore regionale al Turismo, Gianni Chessa.

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Milonghe sotto le stelle, omaggi ai giganti della musica di tutti i tempi, sino a un viaggio tra le culture del mondo in una commistione tra musica e danza.

Dal 28 al 30 agosto il suggestivo scenario ai piedi della Torre sabauda di Calasetta ospita la X edizione di Artango jazz e festival, manifestazione organizzata dall’associazione Anton Stadler, dietro la direzione artistica del compositore e bandoneonista Fabio Furìa.

Saranno tre giorni dedicati a esplorare il tango nelle sue diverse sfaccettature ma con incursioni anche negli altri generi musicali.

Mercoledì 28 agosto, alle 20.00, si parte dal Macc (Museo arte contemporanea Calasetta) che ospiterà uno stage di tango curato dai maestri Antonello Pateri e Lucia Fiorillo seguito, alle 21,30, da “Milonga sotto le stelle”, serata danzante in cui mettere in pratica i preziosi consigli appena ricevuti.

Il giorno dopo – giovedì 29 agosto – la manifestazione si sposta davanti alla Torre sabauda dove, alle 22.00, è in programma una serata incentrata sulle note del jazz: arriverà per l’occasione il duo composto dalla talentuosaEmilia Zamuner (voce) accompagnata dal fisarmonicistaZack Alderman, che proporrà al pubblico un concerto intitolato “Jazzando”. In programma brani da Astor Piazzolla ad Edit Piaf da Jose Fernandez a Louis Bacalov.

Viaggio tra le culture del mondo giovedì 30 agosto alle 22.00, con “Talisman”, spettacolo tra musica e danza che vedrà sul palco il chitarrista Laurent Boutros e la danzatrice argentina Julieta Cruzado. Un itinerario fra oriente e occidente che abbraccia repertori che spaziano da Eric Satie ad Atahualpa Yupanqui allo stesso Laurent Boutros.

L’ingresso agli spettacoli è libero e gratuito.

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Ha preso il via questa mattina, da Oristano, il monitoraggio del sistema delle aree industriali regionali con l’obiettivo di dare risposte concrete alla necessità di infrastrutturazione primaria e secondaria dei poli industriali, delle Zone industriali regionali, Zir, dei Piani di insediamento produttivo, Pip. Gli assessori dell’Industria Anita Pili e dei Lavori pubblici Roberto Frongia, alla presenza di sindaci, Associazioni di categoria, sindacati, Autorità provinciali e imprese, hanno fatto il punto sulla dotazione infrastrutturale delle aree della provincia di Oristano e sugli investimenti da realizzare, senza tralasciare gli aspetti legati alla tutela dell’ambiente. Si va dalle criticità legate all’infrastrutturazione primaria (alcune aree ancora oggi sono sprovviste di rete idrica e fognaria) ai problemi relativi alla banda larga per finire con la metanizzazione, temi sui quali Anita Pili e Roberto Frongia hanno già acquisito tutte le informazioni e predisposto i relativi dossier (in particolare su banda larga e metanizzazione). A questi macro temi vanno aggiunte tutte le carenze relative all’infrastruttura viaria, all’illuminazione e a tutte quelle problematiche che non consentono alle imprese di operare con agilità.

Poter essere, a tutti i livelli, collegati e connessi con le altre province e con il resto della regione per sviluppare nuove opportunità per le imprese, è la richiesta arrivata alla Regione dai soggetti coinvolti. Richiesta alla quale, i due assessori hanno dato risposta immediata.

«Siamo qui con l’obiettivo di rilanciare le aree industriali per mettere le imprese nelle migliori condizioni di operare. Non possono, nel 2019, esserci ancora zone d’ombra che sono un ostacolo agli operatori economici e  alle aziende in genere. Abbiamo ascoltato le istanze dei sindaci e delle imprese e siamo pronti a mettere a disposizione tutti gli strumenti, a partire da quelli normativi, che possano essere supporto dello sviluppo economico delle nostre aree industriali. Partiamo da Oristano ma gli incontri verranno replicati in tutte le province», ha spiegato l’Assessore Pili.

Nell’Oristanese, che conta 88 paesi, alle carenze legate alla infrastrutturazione primaria e secondaria delle aree industriali si aggiunge una disomogeneità delle zone Pip, ovvero delle aree artigianali, che negli anni ha contribuito a creare ineguaglianze tra aree produttive e Comuni, spesso limitrofi.

«Intervenire sulle criticità delle zone industriali equivale a trasformare i problemi in punti di forza – è il parere dell’Assessore dei Lavori pubblici Roberto Frongia -. Come Assessorato siamo pronti a venire incontro alle esigenze di gestione del servizio (acqua, energia, gestione dei rifiuti, accessibilità), necessarie per garantire a chi opera nei territori continuità ed efficienza.»

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Nella giornata odierna sono stati segnalati 10 incendi sul territorio regionale, 3 dei quali hanno richiesto l’intervento dei mezzi aerei del Corpo forestale.

Nelle campagne di Samugheo, in località “Su Pardu”, è intervenuto un elicottero proveniente dalla base del Corpo forestale di Fenosu. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal Corpo forestale della stazione di Oristano, coadiuvata da una squadra del cantiere FoReSTAS di Samugheo-Pranu Frocchidos e da una squadra della Compagnia barracellare di Samugheo. L’incendio ha interessato una superficie incolta di modeste dimensioni in periferia dell’abitato. Le operazioni di spegnimento dei mezzi aerei si sono concluse alle ore 15.30.

Nelle campagne di Sindia, in località “Riu Mannu”, è intervenuto un elicottero proveniente dalla base del Corpo forestale di Bosa. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal Corpo forestale della stazione di Macomer, da 2 squadre dei cantieri FoReSTAS di Borore e Macomer e da una squadra della Compagnia barracellare di Sindia. L’incendio ha percorso una superficie a macchia mediterranea e vegetazione riparia. Le operazioni di spegnimento del mezzo aereo si sono concluse alle ore 17.20.

Nelle campagne di Bosa, in località “Piano Multas”, infine, sono intervenuti due elicotteri (1 leggero + 1 biturbina Super Puma) provenienti dalle basi operative del Corpo forestale di Bosa e Fenosu. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal Corpo forestale della stazione di Bosa, coadiuvata da 3 squadre FoReSTAS dei cantieri di Bosa, Montresta e Tresnuraghes, 2 squadre delle Compagnie barracellari di Bosa e Modolo e 1 squadra dei Vigili del Fuoco di Macomer. L’incendio ha percorso circa 4 ettari di superficie a macchia mediterranea. Le operazioni di spegnimento dei mezzi aerei si sono concluse alle ore 20.15.

Foto e video si riferiscono all’incendio di Bosa.

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Il Cagliari di Rolando Maran inizia la sua nuova avventura nel campionato di serie A contro il Brescia di Massimo Cellino (fischio d’inizio ore 20.45). Il calendario ha riservato alla squadra rossoblu e al suo “storico” ex presidente la sfida più carica di ricordi, ma entrambe dal fischio d’inizio dell’arbitro designato Eugenio Abbattista di Molfetta (assistenti di linea Giacomo Paganessi e Marco Bresmes di Bergamo, quarto ufficiale Lorenzo Illuzzi di Molfetta, addetti al VAR Luca Pairetto di Nichelino e Damiano Di Iorio di Vico) avranno come unico pensiero, conquistare i primi punti della stagione.

E’ un Cagliari molto atteso quello che debutta questa sera, dopo la grande campagna acquisti condotta dal presidente Tommaso Giulini e dai suoi più stretti collaboratori. E’ stato sacrificato il talento cresciuto in casa Nicolò Barella, come ampiamente previsto e com’era giusto che fosse, vista la stratosferica, e sono arrivati giocatori di assoluto valore, su tutti Radja Nainggolan, Nahitan Nández e Marko Rog, ed è tornato Luca Pellegrini, in prestito secco dalla Juventus. Questa sera, purtroppo, all’esordio non ci sarà Alessio Cragno, infortunato, e Rolando Maran dovrà fare a meno di Marko Rog, squalificato.

Il Brescia sarà privo di Mario Balotelli, squalificato al termine dell’ultimo campionato disputato al Marsiglia, e dell’ex capitano rossoblù, Daniele Dessena, ma ci saranno il talentuoso Sandro Tonali, Dimitri Bisoli, figlio di Pierpaolo, indimenticato centrocampista del Cagliari, ed Alfredo Donnarumma, 25 goal e 7 assist in 32 partite nell’ultimo campionato di serie B.

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Dopo il successo della serata d’apertura, il “Festival della Danza d’autore – Corpi in movimento” prosegue mercoledì 28 agosto, a Sennori, con un doppio appuntamento all’anfiteatro Centro Culturale: alle 21.00, la compagnia Asmed  Balletto di Sardegna presenta “Mea Madre” in coproduzione con Danzeventi e, alle 21.30, Frabritia D’Intino propone “Wannabe”.

“Mea Madre” è uno studio coreografico che indaga il concetto di spazio, coinvolgendo la danzatrice Silvia Baldini e lo strumentista Marco Caredda (elettronica e violoncello), alla ricerca di una rivoluzione dei nostri punti di riferimento. Il modo di tracciare un confine infatti, modifica la percezione che abbiamo dell’altro e della possibilità d’incontro e scambio.

“Wannabe” è nato invece da una collaborazione tra la coreografa Fabritia D’Intino ed il musicista Federico Scettri. La ricerca dei due artisti è partita dalla domanda: cosa muove i corpi di oggi? E vuol essere una riflessione sul rapporto tra la danza e la musica nella cultura contemporanea.

L’immaginario di riferimento è quello della televisione, delle discoteche e dei videoclip. Una normalità fatta di ripetizioni che ci seducono, ci attraggono e ci influenzano e in cui il corpo femminile esiste solo in versione iper-sessualizzata.

Così esposti a modelli irreali, forzati ed artificiali veniamo spinti verso la riproduzione e l’esaltazione di un virtuosismo quasi pornografico. La scelta artistica è quella di accogliere questa spinta in una ricerca ossessiva  verso un essere altro.

La cultura pop occidentale diventa così base contemplativa del corpo in movimento in un viaggio fisico di riconoscimento e liberazione da alcuni di quei codici che ci appartengono e rappresentano. Wannabe è il motore ad andare oltre i propri limiti. Una celebrazione del mainstream che ci nutre e ci muove, malgrado noi. Dal 2018 è supportato dalla Compagnia Chiasma di Salvo Lombardo.

La manifestazione è organizzata dall’Associazione Danzeventi con il sostegno del comune di Sennori ed il patrocinio del comune di Sassari, della Fondazione di Sardegna, Mibact e Ras.