20 December, 2025

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I segretari provinciali della Filctem-CGIL Emanuele Madeddu e della Femca-CISL
Vincenzo Lai intervengono sulle vicende legate allo stabilimento RWM di Domusnovas.

«Nessuno può pensare che la battaglia contro la sola RWM di Domusnovas e contro i soli lavoratori impegnati nello Stabilimento possa risolvere i conflitti internazionali sparsi per il mondo; purtroppo però da mesi si assiste a una campagna che colpisce la RWM e i suoi lavoratori – sostengono Emanuele Madeddu e Vincenzo Lai -. L’agitarsi, poco partecipato e molto urlato, cui abbiamo assistito in questi mesi ha portato alla proposta e all’approvazione di una mozione che riteniamo nei suoi principi basilari giusta, ma che evidenzia tutti i limiti che la politica italiana dimostra di avere sulla programmazione, sui principali settori produttivi e sulla sua politica internazionale.»
«A nostro parere l’Italia, da tempo, avrebbe dovuto ricoprire il ruolo di guida in Europa, portando tutti gli Stati della UE a pretendere la cessazione dei conflitti sparsi per il mondo – aggiungono Emanuele Madeddu e Vincenzo Lai -. Posizioni politiche spot come l’approvazione della mozione evidenziano i limiti oggettivi che la politica italiana ed europea dimostrano di avere nella gestione di temi importanti, pensando che questo risultato porterà alla soluzione del conflitto in Yemen. Questo modo di fare ha il solo risultato di non risolvere il problema principale, ovvero la cessazione dei conflitti, ma di peggiorare le condizioni di vita e lavorativa nei territori più disagiati come il Sulcis Iglesiente.
Quello che manca nello scenario Nazionale è un progetto programmatico relativo all’industria bellica. Lo stabilimento di Domusnovas dovrebbe diventare riferimento per l’esercito europeo di cui da tempo si parla. Il tutto in un contesto nazionale chiaro e definito, dato che la RWM, unica al centro delle polemiche, non è l’unica azienda che esporta e produce materiale bellico operante in Italia. Rischia di essere l’unica a pagare le conseguenze di una politica nazionale un po’ sconclusionata, e poco Europea.»
«Per la RWM di Domusnovas non potrà esserci alcuna riconversione. Le professionalità e le tecnologie impiegate in quello stabilimento verranno perse – sottolineano ancora Emanuele Madeddu e Vincenzo Lai -. Sono sotto gli occhi i fallimenti delle riconversioni minerarie. Decine di attività progettate solo con l’intento di accaparrarsi i soldi finanziati ad hoc ma che non hanno prodotto un solo posto di lavoro né sostitutivo né aggiuntivo. ROCKWOOL, CARDNET, BINEX sono solo alcuni esempi di questi fallimenti ai danni di noi cittadini e di noi contribuenti. Stando ai riferimenti più volte fatti creando un parallelo con la legge 180 riferibile alla vicenda Valsella va detto, per onestà della verità, che quella riconversione terminati i contributi pubblici ha prodotto zero posti di lavoro.
Riteniamo che queste lavoratrici e questi lavoratori vadano più che mai tutelati e rispettati rispetto ad una campagna denigratoria in campo da mesi. Riteniamo che prima che vengano prese posizioni terminali si apra una discussione con la Giunta Regionale – concludono Emanuele Madeddu e Vincenzo Lai – le Istituzioni interessate e con il coinvolgimento delle Organizzazioni Sindacali finalizzata ad una soluzione positiva verso la cessazione del conflitto in Yemen e la prosecuzione lavorativa delle maestranze impegnate ragionando finalmente proprio in chiave europea come prodotti di materiale bellico per la difesa degli stati europei perché che ci piaccia o no a quello, nell’interesse dello stato italiano, non possiamo rinunciare.»

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Il comune di Carbonia assumerà 46 persone nei cantieri di nuova attivazione. L’operazione rientra nel programma LavoRAS della Regione Sardegna ed è organizzata in collaborazione con l’Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro (ASPAL).

«Si tratta di una boccata d’ossigeno per tante famiglie della nostra città. L’assunzione di 46 persone è un risultato importante, raggiunto grazie al lavoro di squadra messo in campo dalla Giunta in collaborazione con gli uffici comunali per programmare strumenti di intervento utili nel campo delle politiche attive per il lavoro», ha detto il sindaco Paola Massidda.

I settori interessati sono molteplici e riguardano, in particolar modo, i Lavori pubblici, le Manutenzioni, l’Archivio storico e l’informatizzazione relativa all’ufficio Cimiteriale.
I lavoratori saranno assunti per 8 mesi con un contratto da 20 ore settimanali.
Di seguito pubblichiamo le graduatorie provvisorie delle risorse umane ammesse a partecipare ai cantieri di nuova attivazione.

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La Polizia locale del comune di Carbonia effettuerà nel corso del mese di luglio 2019 controlli sistematici su tutto il territorio comunale per verificare che siano rispettati i limiti di velocità da parte dei conducenti.

Le postazioni di controllo per il rilevamento della velocità saranno di volta in volta presegnalate, a norma di legge, dall’apposito segnale stradale di indicazione temporaneo ad alta visibilità, riproducente l’iscrizione “Polizia Municipale di Carbonia – Controllo elettronico della velocità”.

L’apparecchiatura tecnica per il rilevamento sarà impiegata con la presenza e sotto il costante controllo del personale appartenente al Comando di Polizia locale di Carbonia.

Di seguito, pubblichiamo il calendario delle postazioni autovelox previste nel mese di luglio 2019.

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«Ho già concordato con il presidente della Prima commissione la necessità di approvare celermente la rideterminazione, con il metodo contributivo, degli assegni vitalizi di cui beneficiano gli ex consiglieri regionali. Si tratta di un dovere al quale intendo dare immediato adempimento in osservanza dell’intesa Stato-Regioni siglata in data 3 aprile 2019.»

Il presidente del Consiglio regionale Michele Pais sottolinea di aver già condiviso con il presidente della prima commissione Pierluigi Saiu, la necessità di approvare celermente il provvedimento sul taglio dei vitalizi.

«L’approvazione della decurtazione – ricorda Michele Pais – consentirà un’effettiva riduzione della spesa per i vitalizi, evitando le sanzioni previste dalla legge dello Stato per le Regioni inadempienti. Ritengo che non siano venute meno né l’urgenza di approvazione del testo, né la volontà di ottemperare all’obbligo previsto dalla legge. Non capisco il vero motivo del ritiro delle firme da parte di alcuni componenti dell’Ufficio di Presidenza – conclude Michele Pais – spero che non significhi una presa di distanza da un impegno già assunto con lo Stato e con i cittadini.»

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Presso la Palazzina Bellavista, a Monteponi, verrà presentato lunedì 1 luglio, nel corso di una conferenza stampa, il V Laboratorio internazionale di Architettura e Paesaggio – International Workshop of landscape and Architecture. Il laboratorio, a partire dal 6 luglio, sarà coordinato dal professor Giorgio Peghin, dell’Università di Cagliari.

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Il 5 luglio, all’Ordine dei Giornalisti della Campania, alle ore 10,30, verrà presentato il libro di Lorenzo Peluso, “I Giardini di Bagh-e Babur”, una lucida cronaca dei viaggi intrapresi dal giornalista salernitano per alcune delle più pericolose zone calde del XXI secolo, attraversando l’Afghanistan, Kurdistan e Iraq. L’autore dà vita ad un ricco mosaico di descrizioni e argomentazioni, sempre filtrato dal serio e disincantato sguardo del reporter navigato, continuamente coinvolto nell’atto di deradicalizzare la distanza tra le distaccate ed aleatorie percezioni del lettore, e il vero volto del Medio Oriente. In quest’ultima bellezza e desolazione si confondono in un abbraccio le cui vibrazioni si perdono nelle asciutte ma sentite descrizioni di bellissimi giardini e città fantasma, del goliardico Karim di Kabul e delle coraggiose combattenti contro lo Stato Islamico, Il filo rosso che unisce tutta l’esperienza narrativa è quello di un fiero senso di appartenenza che guida il corrispondente estero tra le fila di giovani soldati italiani, consapevoli di essere anch’essi uno dei tanti volti dell’Afghanistan.

A partecipare alla presentazione, oltre all’autore Lorenzo Peluso, ci saranno Ottavio Lucarelli, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, Carmine Pinto, docente di Storia Moderna dell’Università di Salerno e il Colonnello Vincenzo Lauro, Capo di Stato Maggiore N.A.T.O.

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I portacolori della Porto Cervo Racing, Roberto Cocco e Sergio Deiana (Peugeot 207 S2000), sono in gara nel prestigioso “34° Rally Prealpi Orobiche” .

Una trasferta programmata già dallo scorso anno, dopo la positiva esperienza al Rallye des Alpes du Mont Blanc dove l’equipaggio, sempre su una Peugeot 207 S2000, aveva conquistato il nono postoassoluto.

L’equipaggio Cocco-Deiana partecipa ad un Rally prestigioso, suddiviso in due giorni di gara, con otto prove speciali, per un totale di oltre 61 chilometri cronometrati e una lunghezza complessiva che supera i 350 chilometri. Per l’equipaggio della Scuderia Porto Cervo Racing, con il numero 15 sulle fiancate della Peugeot 207 S2000 (Colombi Racing Team) è l’occasione per confrontarsi in un Rally Nazionale, contraddistinto da un percorso impegnativo e un parco partenti di alto livello: ottanta iscritti e ben 13 R5.

La partenza è stata data questo pomeriggio alle 15,31 da piazza della Libertà nel centro di Albino, mentre l’arrivo, sempre nel comune bergamasco, è previsto domani, domenica 30 giugno, alle 17,31.

«Ringraziamo gli sponsor per l’opportunità e il grande sostegno – hanno detto alla vigilia Sergio Deiana e Roberto Cocco -, il Team Colombi che ci mette a disposizione sempre macchine al top e la nostra Scuderia Porto Cervo Racing.»

 

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Prenderanno servizio lunedì primo luglio i quattro operatori della vigilanza che, sino al 30 settembre, si occuperanno di controllare l’area della Pelosa e la spiaggia. Nei giorni scorsi, per un importo di oltre 27mila euro, la ditta OL Securpol di Olbia si è aggiudicata la gara per l’affidamento del “Servizio di attività di controllo e vigilanza nell’ambito del compendio spiaggia de La Pelosa”.

A operare sulla strada e sulla spiaggia saranno in quattro, due per turno, e loro compito sarà anche quello di supportare la polizia locale e i barracelli. Il loro campo d’azione, nel rispetto dal regolamento sull’utilizzo dei litorali approvato a maggio dello scorso anno dal consiglio comunale, sarà il tratto di arenile che va dalla discesa di Maestrale alla spiaggia posta difronte all’isolotto della torre.

«La presenza degli steward alla Pelosaafferma il vicesindaco Angelo Schiaffino – è una delle novità offerte da questa amministrazione. Abbiamo richiesto l’obbligo di conoscenza della lingua inglese. Quasi certamente, il prossimo anno la gara sarà triennale e verrà allungato anche il periodo della loro presenza in spiaggia. Un servizio prima di tutto rivolto all’accoglienza e informazione per il turista

«Quest’anno, con l’avvio della stagione, riproponiamo il servizio avviato anche lo scorso annoafferma l’assessore del Turismo Francesca Demontis -. La passata stagione aveva avuto una durata inferiore ma i risultati, anche in virtù della collaborazione con gli altri attori coinvolti, era stato notevole. Ci aspettiamo una buona risposta, soprattutto da parte dei fruitori della spiaggia che hanno dimostrato un forte consenso per l’iniziativa avviata per l’utilizzo e la salvaguardia di questa splendida spiaggia

Dovranno controllare cosi che i bagnanti utilizzino gli asciugamani solo se posati su apposite stuoie che non raccolgano la sabbia. Quindi far rispettare le prescrizioni sul fumo che prevedono la possibilità di accendere la sigaretta soltanto su viale La Pelosa, sulle passerelle di accesso alla spiaggia nonché nelle immediate adiacenze delle apposite strutture posacenere installate e recanti lo stemma identificativo comunale.

Inoltre, potranno invitare i fruitori della spiaggia che stanno lasciando l’arenile a utilizzare le postazioni di risciacquo piedi installate all’uscita delle passerelle, per evitare l’asportazione della sabbia. Dovranno vigilare, inoltre, che nelle installazioni di risciacquo non vengano usati saponi o detergenti.

Sarà importante, inoltre, la vigilanza per il rispetto del divieto di transito sulle dune che in questi anni, grazie all’azione dell’amministrazione comunale che ha installato passerelle e barriere protettive, sono in gran parte “rinate”.

Gli operatori della vigilanza dovranno anche far rispettare la parte del regolamento che vieta l’utilizzo e l’asporto delle barriere a protezione delle dune, oltre che l’esercizio del commercio, compreso quello itinerante nonché l’esercizio di attività artigianali, artistiche e similari, sia in forma fissa che itinerante.

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Un’altra giornata di incendi in Sardegna. Ieri sono stati segnalati cinque incendi che hanno richiesto l’intervento dei mezzi aerei del Servizio regionale antincendio con il coordinamento del Corpo forestale.

Nelle campagne del comune di SEGARIU, in località “R. LANESSI”,  è intervenuto un elicottero proveniente dalla base elicotteri del Corpo forestale di VILLASALTO. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal personale del Corpo forestale della Stazione di SANLURI, coadiuvato da 1 squadra dei volontari di protezione civile di Segariu. L’incendio ha interessato una superficie di 2,5 ettari a stoppie di grano e alcuni alberi di Eucaliptus, minacciando un boschetto di lecci. Le operazioni di spegnimento si sono concluse alle ore 13.45.

A CARBONIA, in località “CASE PIONCA-BARBUSI”, è intervenuto un elicottero proveniente dalla base elicotteri del Corpo forestale di MARGANAI. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal personale del Corpo forestale della Stazione di CARBONIA, coadiuvato dal personale delle organizzazioni di volontariato TERRA MARE di Carbonia, GEV di Villamassargia e ADAVD di Gonnesa. L’incendio, per cause ancora da accertare, è partito dalla strada provinciale che da Carbonia conduce alla frazione di Barbusi. Le fiamme hanno interessato circa 2000 mq di stoppie, incolto e canneto. Le operazioni di spegnimento si sono concluse alle ore 14.30.

Il terzo incendio in agro del comune di SORSO, in località “LU PADRU”, è intervenuto un elicottero proveniente dalla base elicotteri del Corpo forestale di ANELA. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal personale del Corpo forestale della Stazione di SASSARI, coadiuvato dai barracelli di Sorso. L’incendio ha interessato circa 1 ettaro di oliveto e vigneto in condizioni di abbandono. Le operazioni di spegnimento si sono concluse alle ore 18.30.

Un altro incendio in agro del comune di SASSARI, in località “PODERE N. 10”, dove è intervenuto un elicottero proveniente dalla base elicotteri del Corpo forestale di BOSA. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal personale del Corpo forestale della Stazione di ALGHERO, coadiuvato da 2 squadre del cantiere Forestas Alghero-Prigionette e dai barracelli di Sassari. L’incendio ha interessato una fascia di 0,5 ettari coltivata a Eucaliptus e un oliveto in condizioni di abbandono. Le operazioni di spegnimento si sono concluse alle ore 18.45.

Il quinto incendio in agro del comune di SASSARI, in località “CAMPANEDDA”, è intervenuto un elicottero proveniente dalla base elicotteri del Corpo forestale di BOSA. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal personale elitrasportato del Corpo forestale, coadiuvato dai VVF e dai barracelli di Sassari. L’incendio ha interessato circa 0,3 ettari di superficie incolta. Le operazioni di spegnimento si sono concluse alle ore 18.45. Il Corpo forestale ha comunicato notizia di reato all’autorità giudiziaria per causa colposa.

Foto di archivio

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Una serata ricca di suggestioni ispirate dagli scritti del Premio Nobel per la Letteratura, Grazia Deledda, e dal fascino senza pari di un compendio naturalistico come il Parco di Molentargius.

Domani, domenica 30 giugno alle 21 nello specchio d’acqua antistante l’edificio dei Sali scelti del Parco di viale La Palma, l’appuntamento è con Bentu de notas, spettacolo che fonde musica, recitazione, danza, multimedialità e giochi di luci sull’acqua.

Su una piattaforma ultratecnologica galleggiante si esibiranno artisti del calibro dell’apprezzato chitarrista Cristian Marcia, dell’attrice Caterina Murino, della danzatrice francese Elodie Sicard, sino all’ensemble di sole chitarre Meras Notas (composto da Cristian Marcia, Nicola Demontis, Gabriele Lippolis, Riccardo Granata).

Ideato dallo stesso Cristian Marcia, che ha composto tutte le musiche, e con la regia e i testi di Orlando Forioso, liberamente ispirati agli scritti della Deledda, Bentu de notas nasce all’interno di “Arte e natura parlano innovativo. Alla scoperata del Parco di Molentargius”, progetto per la valorizzazione dell’area finanziato con fondi europei.

Un’idea originale che trae la sua forza dalla sinergia tra Artinnova Sardegna (un gruppo di professionisti specializzati nella promozione artistica, di cui è responsabile Gianluca Marcia), il Consorzio del Parco naturale del Molentargius, la Regione Sardegna e la cooperativa ETS, responsabile dell’infopoint del Parco.

Lo spettacolo ruota attorno a Bentu de notas, composizione scritta qualche anno fa da Cristian Marcia, fonte di ispirazione dell’intera linea melodica, e si sviluppa attraverso una suite mediterranea. Questa, attraverso sette brani – “I quadri di un ambiente” – rende l’idea di una musica ipnotica e contemplativa, capace di catturare l’ascoltatore. Allo stesso tempo incedono, in una commistione di arti e innovazione, le letture affidate a Caterina Murino, le danze di Elodie Sicard, gli incantevoli effetti speciali.

La naturale bellezza del parco si intreccia con il fascino della parola, in un percorso che vede al centro due personaggi: Grazia Deledda ed il fenicottero rosa (che del parco è simbolo), accomunati dal fatto di nascere in Sardegna, dover emigrare e poi, ritornare nella loro terra.

Spiega Cristian Marcia, ideatore e direttore artistico dello spettacolo: «Bentu de notas segue la linea della interdisciplinarità, con una commistione di arti e innovazione. Lo sviluppo della suite mediterranea condurrà lo spettatore in un viaggio nell’ambiente del parco, caratterizzato da bellezza e armonia, con alcune parentesi come “Fuoco Ritmico”, ispirato al sole della Sardegna, il cui virtuosismo e ritmo ricorda le danze etniche e tribali».

Gianluca Marcia, che è anche responsabile dell’organizzazione dell’evento, riflette invece sugli obiettivi dell’intero progetto: «Il Parco rappresenta una realtà ambientale di valore inestimabile. Ecco perché un team di professionisti operanti nel settore artistico e della promozione artistica stessa, in stretta sinergia e collaborazione con il Consorzio Parco Naturale Regionale Molentargius, la Cooperativa Sociale ETS e la Regione Autonoma della Sardegna, hanno deciso di porre in essere azioni culturali dal carattere innovativo che valorizzino l’importante patrimonio culturale, storico e ambientale rappresentato dal Parco».

Sulla stessa linea sono anche Paolo Passino e Claudio Papoff, presidente e direttore dell’ente Parco, che dicono: «Questo magnifico ambiente protetto e controllato sta conducendo una battaglia, con i suoi dipendenti, il Corpo Forestale e le associazioni ambientaliste, per portare tutti alla piena conoscenza del parco, alla consapevolezza del suo valore e alla cultura dell’ambiente».