22 December, 2025

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Giornata di audizioni per la Commissione Sanità, presieduta da Domenico Gallus (Misto): sono stati sentiti i rappresentanti del Soccorso Alpino e Speleologico della Sardegna, le delegazioni degli Operatori socio sanitari (OSS) e dei medici specialisti ambulatoriali veterinari, il Comitato per il censimento dei fibromialgici e i rappresentanti dei Giovani medici Sardegna (MÈIGOS). Una serie di audizioni per acquisire informazioni aggiornate sulla situazione attuale in cui si trovano le diverse categorie e capire quali siano gli interventi più urgenti da portare avanti.

La Commissione, su proposta del vice presidente Daniele Secondo Cocco (Liberi e Uguali), ha deciso di presentare una risoluzione che impegni l’assessore regionale della Sanità e i Direttori generali delle Aziende sanitarie a procedere all’assunzione dei circa 150 operatori socio sanitari, ancora presenti nelle graduatorie 2009-2013 degli idonei delle province di Sassari, Nuoro, Olbia e Oristano, per coprire il fabbisogno delle strutture ospedaliere. Soltanto dopo le Aziende potranno attingere dalle graduatorie più recenti, partendo comunque dalle più vecchie. I commissari ed il presidente si sono trovati d’accordo anche sul fatto che l’Ats debba attivare i corsi di aggiornamento necessari per l’assunzione degli operatori delle vecchie graduatorie, come previsto dalle legge regionale.

I rappresentanti degli Oss hanno, infatti, lamentato anomalie nello scorrimento delle graduatorie. Gli operatori hanno affermato che l’Ats non avrebbe i fondi (5-10mila euro) per organizzare il corso di aggiornamento professionale per gli operatori delle graduatorie 2019-2013, necessari ai fini dell’assunzione. Gli Oss hanno sottolineato che la loro graduatoria ha validità fino al 30 settembre 2019 e che nel nuovo Piano del Fabbisogno del Personale-annualità 2019, pubblicato con delibera del 7 maggio scorso, sono previste le assunzioni di 225 operatori, oltre alla previsione delle cessazioni di rapporti di 129 Oss, tra tempo determinato e tempo indeterminato. Il presidente Gallus, come i colleghi Antonio Mundula (Fratelli d’Italia), Annalisa Mele (Lega Salvini Sardegna), Giorgio Oppi (Udc), Antonello Peru (Forza Italia) e Francesco Agus (Progressisti) hanno garantito la massima celerità nella risoluzione di una situazione definita grave e ingiusta.

La Sesta commissione ha sentito anche i rappresentanti del Soccorso Alpino e Speleologico della Sardegna (Sass). Carlo Taccori, presidente della Onlus iscritta nel registro generale del Volontariato, ha illustrato la situazione. Si tratta di una realtà che collabora attivamente con l’Areus e con le Forze armate e Capitaneria di porto per i soccorsi in ambiente montano, sotterraneo e impervio. E’ un’associazione composta da 230 operatori che, negli ultimi 10 anni, hanno soccorso 560 persone in 550 interventi e sono in attività 365 giorni all’anno, 24 ore su 24. Carlo Taccori ha, inoltre, spiegato che un alpino o speleologo è sempre presente sull’elisoccorso per garantire la sicurezza degli operatori sanitari nel corso degli interventi di soccorso. La Onlus ha chiesto alla Commissione di riprendere in mano la proposta di legge presentata nella scorsa legislatura, di definire e puntualizzare i principi di collaborazione con il Sistema sanitario regionale, e quindi di inquadrare e istituzionalizzare l’attività dell’associazione, prevedendo garanzie e il sostegno economico necessario. Il presidente Domenico Gallus ha confermato che la Commissione si occuperà nel più breve tempo possibile della situazione, ma che bisognerà prevedere un nuovo testo di legge.

La situazione dei medici specialisti ambulatoriali veterinari è stata illustrata dalla dottoressa Patrizia Uras, nel corso dell’audizione in Sesta Commissione. I medici hanno spiegato che negli ultimi anni hanno subito «una pesante penalizzazione a causa di una opinabile interpretazione negativa del contratto nazionale Acn. Pur operando nella Sanità animale da 10 anni ancora non esiste una concreta definizione della nostra figura e delle nostre competenze, principalmente, a causa del fatto che non è mai stato concluso l’Accordo integrativo regionale per la nostra specifica figura».

La dottoressa Patrizia Uras ha anche sottolineato come il blocco della pubblicazione delle ore per la specialistica ambulatoriale ha portato a una situazione di lavoro precario, “essendo quasi tutti, dopo dieci anni, pagati per 18 ore settimanali”. I medici veterinari hanno chiesto lo sblocco delle ore per la medicina specialistica e l’aumento del contratto a 30 ore come hanno già fatto in alcune Aziende e la sottoscrizione dell’Accordo integrativo. La Commissione, presieduta da Domenico Gallus, si è detta assolutamente vicina alla categoria e pronta a sostenere le loro giuste rivendicazioni, visto anche l’importante contributo che hanno dato alla soluzione del problema della peste suina e alle emergenze che si verificano nel territorio. Sono interventi i commissari Gianfranco Ganau (Pd), Annalisa Mele (Lega Salvini Sardegna), il vice presidente della Commissione, Daniele Secondo Cocco (Liberi e Uguali), Carla Cuccu (M5S), Giorgio Oppi (Udc) e Giovanni Antonio Satta (Riformatori). I commissari, riconoscendo la professionalità dei medici, hanno definito il loro trattamento da parte dell’Ats non dignitoso e inaccettabile. Il Presidente Gallus ha concluso l’audizione ringraziando i commissari perché anche in questa seduta hanno collaborato, senza contrapposizioni politiche, per risolvere i problemi dei sardi.

I rappresentanti del Comitato hanno chiesto alla Commissione l’attuazione della legge approvata il 18 gennaio 2019 “Disposizioni per il riconoscimento, la diagnosi e la cura della fibromi algia”. Il presidente Domenico Gallus ha confermato la volontà di Più borse di studio regionali per le scuole di specializzazione dei giovani medici sardi e criteri di accesso ben definiti. Lo ha chiesto alla Commissione sanità Giovanni Marco Ruggiu, in rappresentanza dei colleghi di MÈIGOS (Giovani medici Sardegna), che lamentano pochi posti disponibili per la «formazione post laurea in Medicina in Sardegna, un imbuto formativo e carenze del turn over nel Sistema sanitario regionale». I rappresentati di MÈIGOS hanno, poi, evidenziato i dati dell’Anaao Assomed che parlano di un vuoto in organico in Sardegna di 1.54 specialisti entro il 2025, mentre nell’Isola, nel 2018, 339 medici abilitati sardi non ammessi alle Scuole di specializzazione in Medicina.

Secondo i dati forniti dai medici in audizione la Regione Sardegna investe troppo poco sulle borse di studio regionali, che si devono aggiungere a quelle nazionali. In un grafico, Giovanni Marco Ruggiu ha fatto vedere ai commissari che tra le Regioni autonome italiane la Sardegna è quella che ha investito meno sulla formazione dei propri medici e ha esortato la Commissione ha prendere spunto dalla provincia di Bolzano, dalla Valle D’Aosta e dalla Toscana. Il presidente Domenico Gallus e tutti i consiglieri hanno assicurato che il parlamentino si occuperà della situazione. In particolare Antonio Mundula (Fratelli d’Italia), Annalisa Mele (Lega Salvini Sardegna), Gianfranco Ganau (Pd) e Carla Cuccu (M5S) si sono detti d’accordo sulla necessità di trovare i fondi per aumentare il numero delle borse di studio regionali.

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È tutto pronto per la quinta edizione della “Guido Sieni Judo Cup” che il 22 e 23 giugno farà vivere, ancora una volta, la grande passione per l’arte marziale fondata oltre cento anni fa dal maestro Jigoro Kano.

Quest’anno la manifestazione, oltre alla gara riservata ai Cadetti, prevista per il pomeriggio del 22 giugno dalle ore 13, vedrà protagonisti anche gli Esordienti B che si affronteranno sui quattro tatami del PalaSerradimigni domenica 23 giugno a partire dalle ore 9.00.

La novità è rappresentata dal fatto che la gara domenicale è stata inserita dalla Federazione italiana judo lotta karate arti marziali (Fijlkam) nel circuito Trofeo Italia, che consente ai giovani della categoria (classi di gara anni 2006-2005) di gareggiare per la conquista dei punti valevoli per il ranking nazionale. Un elemento di prestigio per la Judo Cup sassarese. Sono attesi oltre 300 atleti per una edizione che si conferma trofeo internazionale. In arrivo, infatti, judoka della Gran Bretagna, Moldavia e Russia. Per 25 anni Sassari è stata la capitale del Judo mondiale, grazie alle edizioni del prestigioso trofeo internazionale intitolato proprio a Guido Sieni.

Con l’evento dei prossimi giorni, organizzato dal Centro sportivo Guido Sieni del maestro Stefano Urgeghe, e per il quale sono attese oltre 3.000 persone tra atleti, accompagnatori, istruttori, giudici federali oltre a numeroso pubblico, la città di Sassari potrà tornare a fregiarsi, ancora una volta, di quello che, per anni, è stato un fiore all’occhiello.

Intanto, arriveranno mercoledì mattina (19 giugno) i 22 cadetti della Nazionale italiana di Judo che, accompagnati dai quattro coach Raffaele Toniolo, Alessandro Piccirilli, Alessandro Comi, Massimiliano Pasca e dal fisioterapista Emiliano Cattani, parteciperanno alla terza edizione del “Guido Sieni Training camp”. Uno stage di alto livello della durata di cinque giorni, 19, 20, 21, 24 e 25, che per le prime due giornate si svolgerà nella palestra della scuola media numero 12 di via Togliatti mentre per le restati al PalaSerradimigni. Da sottolineare che la Nazionale Cadetti, maschile e femminile, ha scelto Sassari per la preparazione degli atleti in vista dei campionati europei di Judo a “Varsavia 2019”. La rappresentanza, maschile e femmine, sarà composta dai judoka inseriti nella Ranking list nazionale.

Un’occasione di un confronto importante per i giovani atleti isolani, una vera e propria opportunità per approfondimenti tecnici e didattici con docenti qualificati e atleti di spicco. Tra questi vale la pena ricordare Vincenzo Skenderi, già sul podio alla Guido Sieni Judo Cup 2016-17, che nel 2018 ha vinto l’oro alla Cadet European Cup a Gyor quindi è stato il numero 1 della classifica mondiale IJF per cadetti U55kg nel 2019 e, sempre quest’anno, ha vinto l’argento alla Cadet European Cup di Berlino. E poi ancora Thomas Scatolino che quest’anno ha vinto l’oro alla Cadet European Cup di Follonica mentre nel 2018 ha vinto l’oro alla Cadet European Cup di Capodistria. Ci sono anche le ragazze e tra queste Erica Simonetti che quest’anno ha vinto l’oro alla Cadet European Cup di Follonica mentre lo scorso anno ha vinto l’oro alla Cadet European Cup a Cluj Napoca, Coimbra e Koper. Quindi Veronica Toniolo con un palmarès di tutto rispetto. L’atleta, infatti, ha vinto l’oro a squadre nei Giochi Olimpici della Gioventù nel 2018. Nel 2018 e nel 2019 ha vinto l’oro alla Cadet European Cup di Follonica. Nel 2018 ha vinto l’oro alla Cadet European Cup. È stata la numero 1 della classifica mondiale IJF per cadetti U52kg nel 2019. Campionessa italiana juniores 2019. Ha vinto la medaglia d’oro al Cadet European Cup a Coimbra 2019.

La “Guido Sieni Judo Cup” ha ricevuto il patrocinio del comune di Sassari che, in tutti questi anni con il sindaco Nicola Sanna e l’assessora alle Politiche educative, infanzia, giovani e sport Alba Canu, ha fortemente creduto nell’iniziativa portata avanti dal Centro sportivo Guido Sieni e dal suo maestro Stefano Urgeghe.

A concedere il patrocinio anche il Coni e la Fijlkam, mentre è stata inoltrata richiesta alla presidenza del Consiglio regionale e dell’assessorato regionale allo Sport.

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«Siamo convinti che la concessione degli ammortizzatori sociali equivalga a una sconfitta. È questo lo scenario che si prospetta per i lavoratori del porto di Cagliari? È questo il massimo sforzo che può fare il Presidente Solinas davanti alla mobilitazione di circa 300 lavoratori che rischiano di perdere il lavoro? Davanti alle azioni di protesta, ai sit in, alle bandiere che sventolano a pochi metri dal palazzo del Consiglio regionale, cosa fa il Governatore? Incrocia le braccia e si volta dall’altra parte. Chiediamo al Presidente di avere il coraggio di guardare in faccia il problema, degnare i lavoratori della sua attenzione, e di istituire con estrema urgenza un Tavolo tecnico regionale sulla vertenza CICT.»

Questo l’affondo del Gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle che, sin dagli inizi della vertenza, ha seguito da vicino la drammatica vicenda dei circa 300 portuali di Cagliari, di cui 210 dipendenti della CICT, la società del Gruppo Contship, che ieri ha ratifico la delibera del Cda della società che gestisce lo scalo in merito al licenziamento collettivo per 210 dipendenti.

La preoccupazione ha raggiunto livelli di guardia: «Chiediamo a gran voce che venga istituito subito un tavolo tecnico a livello regionale. Il nostro timore è che non ci sia l’interesse a trovare una soluzione dal momento che un’iniziativa importantissima come il tavolo tecnico nazionale è stata snobbata. Il presidente Solinas non si è nemmeno presentato, delegando l’assessore Zedda. Davanti a questo menefreghismo il Gruppo M5S non resterà a guardare. Vogliamo capire sin da ora se l’obiettivo della Regione si limita alla concessione degli ammortizzatori sociali, o se c’è la volontà di attivarsi per trovare il modo di non perdere queste professionalità».

«Presidente e Giunta devono agire per sopperire alla mancanza di istituti giuridici di vantaggio che ci permettano di essere competitivi. Il porto di Cagliari ha tutte le caratteristiche per diventare Zes (Zona economica speciale) e godere delle agevolazioni economiche previste dalla normativa. La Zes favorirebbe processi di investimento e prospettive di crescita economica collegate. Nuove imprese, nuovi posti di lavoro.»

Queste le priorità nel lungo termine per la capogruppo del M5S Desirè Manca e per il consigliere Michele Ciusa, che in queste ore hanno ricevuto una delegazione CICT per fare il punto della situazione alla luce dell’immobilismo regionale e preparare una mozione sulla vicenda.

«La situazione che si è venuta a creare non è dovuta alle leggi di mercato ma in primo luogo è da addebitare alla scorrettezza della società che ha utilizzato lo scalo sardo come un limone da spremere, traendo profitti da reinvestire esclusivamente a Tangeri. La Regione Sardegna ha quindi pieno dovere di intervenire in difesa dei lavoratori sardi.»

Nell’immediato, invece, per il Gruppo M5S occorre scongiurare i licenziamenti: «Vogliamo evitare a tutti i costi che l’azione della Giunta si riduca al mero assistenzialismo. Dobbiamo andare in direzione opposta: investire sul Porto, sulle nostre maestranze, sul territorio, prendere in considerazione soluzioni valide per tenere in vita la CICT sino all’arrivo di un altro operatore. Pensiamo a sfruttare la nuova normativa IMO 2020 che darà vigore ai porti di transhipment, a una gestione temporanea della società mediante una cooperativa di lavoratori sostenuta da fondi pubblici, o alla regionalizzazione dell’impresa, che in una situazione di temporanea inattività non dovrebbe pregiudicare le regole sul rispetto della libera concorrenza. Questi sono solo spunti sui quali confidiamo di poterci confrontare al più presto con il Presidente e la Giunta».

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«L’accreditamento di 65 posti letto del Mater Olbia è una notizia molto positiva, che dà seguito al fruttuoso esito della visita del 3 giugno scorso della Commissione Sanità nella struttura. In questo momento è necessario che l’attenzione resti alta affinché questo sia obbligatoriamente soltanto il primo passo verso l’accreditamento completo e definitivo.»

E’ il commento del consigliere regionale del M5S Roberto Li Gioi, appresa la notizia del via libera della Regione all’accreditamento del Mater Olbia.

«Continueremo, comunque, a vigilare attentamente non soltanto sul Mater Olbia – sottolinea Roberto Li Gioi – ma anche sull’attività della Giunta per quanto riguarda la Sanità pubblica e gli ospedali del territorio. Il presidente Domenico Gallus aveva annunciato che ai primi di luglio la Commissione avrebbe fatto ritorno in Gallura per visitare i presidi di Tempio e di La Maddalena, che presentano criticità note e per le soluzioni delle quali ci si deve immediatamente mettere in moto.»

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È in programma giovedì 20 giugno, nella Sala Remo Branca di Piazza Municipio, “C’era una volta in Siria”, incontro organizzato dallo SPRAR del comune di Iglesias in occasione della Giornata mondiale del rifugiato.

Alle ore 11.00, si comincerà con i saluti istituzionali che vedranno la presenza dell’assessore delle Politiche sociali, giovanili e dell’inclusione sociale Angela Scarpa e del presidente dell’associazione di volontariato, impresa sociale, Casa Emmaus Fernando Nonnis.

Seguirà un monologo dell’attore, autore e regista teatrale Elio Turno Arthemalle, dal titolo “Storia della Siria”, che si fonda sulle testimonianze dei migranti siriani accolti dallo SPRAR di Iglesias. Storie di famiglie costrette dalla guerra civile a lasciare le loro case e gli affetti per trovare nuove speranze in un luogo di pace, e disposte ad affrontare ogni sorta di pericolo per riuscirci.

Lo SPRAR di Iglesias attualmente ospita quattordici migranti siriani, tre nigeriani, tre camerunensi e due algerini.

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Si rinnova l’offerta formativa on line promossa dal Consiglio nazionale. Direttamente accessibili sulla Piattaforma Sigef sono ora disponibili tre corsi inediti, due dei quali deontologici (digitare corsi on line odg, quindi catalogo corsi).

“Libertà” di Vittorio Roidi (10 crediti deontologici) mette al centro una parola fondamentale, libertà, senza la quale si potrebbe anche dire che non c’è giornalismo. Dalle origini della stampa ad oggi essa è il fondamento dell’etica giornalistica. Un diritto insopprimibile, che per il giornalista significa agire costantemente alla ricerca della verità sostanziale dei fatti, obbligo inderogabile. Una passione, quella per la libertà di stampa, che può costare persecuzioni, intimidazioni o addirittura la vita. Una passione che, oggi come allora, ci porta all’essenza dell’essere giornalista e del suo ruolo fondamentale al servizio dei cittadini.

“Fonti Nuove”, di Mario Tedeschini Lalli (10 crediti deontologici), approfondisce il rapporto del giornalista con le fonti, nuove e vecchie, tra regole antiche e moderne applicazioni. Nell’universo digitale il giornalista esercita il suo ruolo innanzitutto applicando il metodo che gli è proprio e lo rende riconoscibile: saper risalire l’albero delle informazioni e offrire al cittadino gli strumenti per farlo, riconoscere le fonti, citarle, verificarle, proteggerle. Essere ancora testimone, raccontare in modo credibile e trasparente i fatti. A questo si aggiungono poi competenze nuove: l’uso delle fonti aperte, le potenzialità offerte dai media sociali, le enormi risorse offerte dai dati. Un corso aperto al dibattito, ricco di spunti, aneddoti, cold cases per capire come l’universo digitale e la disintermediazione possano offrire opportunità e vantaggi competitivi ai giornalisti in grado di approfittarne.

Il corso e-learning “L’Agenda 2030 e gli obiettivi di sviluppo sostenibile” (12 crediti non deontologici) è stato realizzato dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) con il contributo di Fondazione Lars Magnus Ericsson e Fondazione Unipolis. Il corso pone l’attenzione sui 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs – Sustainable Development Goals), approvati nel settembre 2015 dalle Nazioni Unite, che dovranno essere realizzati a livello globale entro il 2030.

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Giovedì 20 giugno si terrà a Cagliari un convegno dal titolo “PLES – Prodotti Locali per l’Edilizia Sostenibile – Sviluppo di soluzioni costruttive ecosostenibili per pareti e solai energicamente efficienti”.
PLES è un progetto cluster promosso da Sardegna Ricerche e condotto dal Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura (DICAAR) dell’Università di Cagliari che coinvolge al momento tredici imprese sarde. Il suo obiettivo è lo sviluppo di soluzioni costruttive ecosostenibili per pareti e per solai portanti e integrati con gli elementi per l’isolamento. Tali soluzioni prevedono la realizzazione di “pacchetti componibili multistrato” con l’impiego di materiali sostenibili (legno lamellare, sughero, terra cruda, lana di pecora, intonaci naturali, ecc.) e reperibili localmente, in grado di coniugare tradizione e innovazione secondo il modello della filiera corta.
Il convegno sarà l’occasione per illustrare i contenuti e i risultati intermedi del progetto PLES e per ragionare sull’opportunità di promuovere in Sardegna processi di edilizia circolare basati sull’impiego dei materiali costruttivi locali e a basso impatto ambientale.
Il programma prevede gli interventi dei ricercatori del DICAAR impegnati nel progetto guidati dalla responsabile scientifica Giovanna Concu, e una tavola rotonda con i rappresentanti di alcune delle tredici imprese già iscritte al cluster moderata da Paolo Callioni dell’ANAB (Associazione Nazionale Architettura Bioecologica). Inoltre Rainer Toshikazu Winter presenterà il progetto di Sardegna Ricerche sulla bioeconomia “Sardegna Verde”.
PLES è uno dei 35 progetti collaborativi promossi da Sardegna Ricerche attraverso il Programma “Azioni cluster top-down” ed è finanziato grazie al POR FESR Sardegna 2014-2020. I progetti cluster sono attività di trasferimento tecnologico condotte da organismi di ricerca pubblici con l’attiva collaborazione di gruppi di piccole e medie imprese del settore o di settori affini, per risolvere problemi condivisi e portare sul mercato le innovazioni sviluppate nei laboratori. Come per tutti i progetti cluster, anche per PLES vale il principio della “porta aperta”: tutte le imprese del settore interessate a partecipare possono entrare a far parte del progetto in qualsiasi momento.
L’appuntamento è alle ore 14.30, nell’Aula magna della Facoltà di Ingegneria e Architettura, in via Marengo 2. Sul sito web di Sardegna Ricerche (www.sardegnaricerche.it) sono disponibili il programma dell’evento, la scheda di progetto con l’elenco delle imprese a tutt’oggi coinvolte e la relazione del primo semestre d’attività.

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Domenica 16 giugno si è svolto nelle acque turchesi della baia di Porto Pino, il recupero della 3ª prova, valido per il campionato zonale della classe O’Pen Bic, per la cui organizzazione la Federazione Italiana Vela ha delegato la Lega Navale Italiana sezione Sulcis, in collaborazione con il Windsurfing Vela Club Portoscuso e l’Associazione Italiana Classe O’pen Bic.

I  circoli presenti erano LNI Sulcis, LNI Cagliari, LNI Villasimius, Windsurfing vela club Portoscuso.

26 gli iscritti: 12 ragazzi e ragazze per la categoria U13 e 14 ragazzi e ragazze per la categoria U17

L’uscita in acqua prevista per le ore 12.00 è stata posticipata causa una rotazione del vento a sud-sud ovest, con conseguente calo. La brezza termica da nord ovest non si è fatta attendere, con direzione stabile ed intensità di 10 nodi e raffiche da 15.

La flotta ha preso il via portando a termine ben 4 prove, dove si è imposta Sara Murru Lni Sulcis tra gli U17, mentre tra gli U13 Chiara Sussarello Lni Sulcis si è piazzata al terzo posto.

Ecco il podio:

1° posto U17 assoluto e 1° femminile U17 Sara Murru LNI Sulcis

2° posto U17 Federico Cossu LNI Villasimius

3° posto Leonardo Nonnis LNI Villasimius

1° U13 Elias Nonnis LNI Villasimius

2° U13 Jacopo Rota LNI Villasimius

3° U13 e 1° femminile U13 Chiara Sussarello LNI Sulcis

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Con la pubblicazione del bando online, parte ufficialmente il progetto D20 Leader, promosso da Fondirigenti, Fondo per la formazione manageriale di Confindustria e Federmanager, con l’obiettivo di intercettare 100 giovani talenti  che un domani diano un impulso innovativo alle imprese e ai territori italiani.
Un percorso che metterà i partecipanti di fronte alle grandi sfide della contemporaneità – sostenibilità, digitalizzazione, multiculturalità e megatrend – con testimonianze di opinion leader, aziende e organizzazioni internazionali.
Fondirigenti ha previsto un percorso formativo della durata di sei mesi, decidendo di articolare il progetto, su cui ha investito 2 milioni di euro, in due fasi da 50 partecipanti ciascuna.
Principali requisiti per la partecipazione:

  • essere cittadini italiani, dell’Unione europea o non comunitari ma regolarmente soggiornanti in Italia
  • età compresa tra i 20 e i 29 anni
  • aver conseguito un diploma ITS, ovvero frequentino o abbiano già conseguito un corso di laurea triennale/specialistica, un master universitario di primo/secondo livello, un dottorato di ricerca
  • idea di leadership aperta e condivisa, da realizzare nel mondo dell’impresa o nel sociale
  • buona conoscenza della lingua inglese.

Il bando pubblicato online regola termini e modalità di partecipazione. La prima edizione si svolgerà da settembre 2019 a febbraio 2020; la seconda da febbraio 2020 a luglio 2020.
I giovani aspiranti candidati al progetto dovranno completare l’iter di ammissione attraverso la sezione dedicata sul sito, seguendo le indicazioni riportate e proseguendo, quindi, nell’area dedicata all’invio della candidatura.

Il bando completo è scaricabile dal sito ufficiale Fondirigenti.
La scadenza per l’invio delle candidature è il prossimo 8 luglio.

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Umana Reyer e Dinamo Banco di Sardegna nuovamente in campo, alle 20.45, sul parquet del Taliercio di Mestre, per Gara5 della finale scudetto. Arbitreranno Paternicò, Filippini e Quarta. La sfida, tornata in perfetto equilibrio con la vittoria della Dinamo in Gara4 domenica sera, entra oggi nella fase decisiva. Entro sabato sera, comunque vada, il basket italiano avrà la sua nuova regina!

Gianmarco Pozzecco non ha problemi di formazione, i biancoblu sono tutti a disposizione nella loro migliore condizione fisica. Walter De Raffaele, viceversa, ha qualche problema con le condizioni fisiche di Julian Stone che, comunque, dovrebbe essere della partita.

La Dinamo sa come si vince al Taliercio. Sconfitta di misura di due soli punti in Gara1, dopo essere stata in vantaggio con ampio margine, ha fatto sua Gara2, con il margine più ampio registrato nella serie: 80 a 66. Una vittoria questa sera, equivarrebbe una prima piccola, grande ipoteca, sulla conquistato del tricolore.

Il motivo tecnico della partita potrebbe essere l’attacco “atomico” della Dinamo contro la difesa “ermetica” dell’Umana Reyer ma le due squadre nel corso della stagione, hanno dimostrato di saper eccellere anche in difesa (la Dinamo) e in attacco (l’Umana Reyer). E’ certo, come è avvenuto fin da Gara1, che sarà un grande spettacolo di basket!

Achille Polonara. Fonte: www,dinamobasket.com .