23 December, 2025

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Nell’ambito della rassegna Carbonia scrive, venerdì 5 aprile, presso il Salone della Società Umanitaria, Ex Dì Fabbrica del Cinema, nell’area della Grande Miniera di Serbariu a Carbonia, è stato presentato il libro di Carlo Panio “Dall’Enel alla Carbosulcis”.

L’appuntamento culturale è stato patrocinato dal comune di Carbonia, dall’associazione Amici della Miniera, dall’associazione Storia e Radici della città di Carbonia, dalla Società Umanitaria e dello S.B.I.S..

I lavori sono stati coordinati dal giornalista di Videolina e La 7 Luca Gentile che ha aperto la serata anticipando il tema e gli interventi della serata, a cura di un vasto partner di relatori. Subito dopo, i saluti da parte della sindaca Paola Massidda che ha parlato dell’importanza di valorizzare il territorio puntando ad una diversificazione del lavoro ma ricordando anche quanto comunque la storia sia maestra di vita.

Alle spalle dei relatori, particolarmente suggestiva la carrellata delle immagini legate alla Grande miniera e alla Carbosulcis, cinquant’anni di lotte operaie, sindacali e politiche, per un progetto minerario su cui si è puntato tanto, tralasciando forse l’eventualità che il panorama potesse cambiare e che la risposta potesse non essere più adeguata alla richiesta di mercato.

Anche l’intervento dell’editore Carlo Delfino ha avvalorato la tesi, ormai più volte presentata, sul fatto che la riconversione dovesse essere fatta anni fa, piuttosto che continuare ad impegnare risorse economiche dettate da scelte politiche che nel tempo si sono poi rivelate non idonee. Basti pensare a quanto la nostra isola potrebbe vivere “alla grande” di bellezza del territorio, di cultura archeologica, di artigianato, di silenzi in luoghi immersi nella natura e di storia fatta di eventi molto lontani nel tempo.

Un libro, quello di Carlo Panio, che denuncia, che racconta, attraverso tanti articoli di giornale, la nascita delle attività estrattive ad opera di minatori che giungevano nel Sulcis da varie parti d’Italia, con la speranza di un lavoro e di una vita migliore per le loro famiglie.

La nascita della città di Carbonia ad opera di Benito Mussoliniche ha dato una casa proprio ai lavoratori impegnati nell’estrazione del carbone che poi si sarebbe rivelato di limitato potere calorifico e qualitativamente inferiore, perché ricco di impurità altamente inquinanti, uscito perdente dalla concorrenza con altri combustibili fossili europei.

La lignite però, di lì a poco, sarebbe stata destinata a diventare il combustibile che avrebbe alimentato il mega impianto da costruire a Porto Vesme. Fame e miseria sembravano arginate da questo grande progetto ed arrivarono gli anni del boom economico, sino al momento in cui scelte politiche intervennero ad interrompere lo sfruttamento delle ultime miniere ancora in attività.

Uno scenario che la cronaca ha raccontato per tutta la sua durata, cinquant’anni di vita di un territorio teatro di speranze puntualmente deluse, di alti e bassi economici che si sono ripercossi nelle vite di tante famiglie.

Ora la necessità di cambiar pelle, di puntare a progetti legati all’innovazione tecnologica ed alla ricerca, nonché al turismo.

Su questo tema hanno puntato il dito i relatori che si sono susseguiti durante la serata: Mario Zara, presidente dell’associazione “Amici della Miniera”; Enea Casti, presidente dell’associazione “Storia e Radici della città di Carbonia”; Paolo Serra, direttore della Società Umanitaria; Alberto Scanu, presidente della Confindustria Sardegna; Antonio Martini, amministratore unico della Carbosulcis; Raffaele Cotza, professore di arte mineraria presso l’università di Cagliari; Salvatore Cherchi, coordinatore regionale del Piano Sulcis; Salvatore Benizzi, vicario episcopale per la pastorale del lavoro della diocesi di Iglesias; Enrico Manca, ex presidente ed amministratore delegato della Carbosulcis; Sabrina Sabiu, assessore della Cultura del comune di Carbonia e, infine, Roberto Puddu, ex segretario della Camera del Lavoro CGIL del Sulcis Iglesiente.

Una serata storico-culturale che ha visto una buona partecipazione di pubblico che ha seguito i vari interventi, tutti interessanti e meritevoli di attenzione, che hanno ancora una volta delineato l’importanza di rilanciare quanto prima il territorio, ormai da anni sofferente per una crisi economica grave, dai toni sempre più preoccupanti, che necessita quanto prima di una risoluzione che possa risollevare le sorti di un territorio martoriato per la mancanza di lavoro, a cui si aggiunge un calo demografico non indifferente che va a complicare il quadro generale.

La speranza è che finalmente la situazione migliori e che le nuove generazioni possano continuare a vivere nel luogo dove sono nati e dove le loro famiglie hanno posto le radici, in quel lontano dicembre 1938.

Nadia Pische

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L’Arciconfraternita della Vergine della Pietà del Santo Monte, in occasione dei consueti appuntamenti di preambolo, presenta la IV Edizione della manifestazione musicale denominata “Iglesias Guitar Festival”.

Le serate saranno due e si terranno entrambe, a partire dalle ore 20.00 con ingresso libero, nella splendida cornice del Teatro Electra, sito nella centralissima piazza Pichi, nelle date di sabato 6 e domenica 7 aprile.
La prima serata prevede lo spettacolo “Moses quartet”, con Moses, armonica e beatbox, Luca faraone, chitarra e le cantanti Silvia Piras e Sara Bradaschia.

Moses nasce ad Iglesias nel 1988, artista eclettico che ama sperimentare, comporre, improvvisare con diversi strumenti. Il suo percorso lo spinge verso la scelta stilistica dell’armonica beatbox con la quale si afferma in qualità di artista di strada prima in Sardegna e poi a Londra, dove risiede attualmente e dove decide che il suo lavoro sarebbe stato la musica cominciando la sua carriera di artista di strada.

Dopo aver conquistato i quartieri del West End, Moses inizia a farsi conoscere su palchi di celebri Club come il “The Box” di Soho ed il “ROXX”. Continuando a realizzare i propri obbiettivi Moses è riuscito a suscitare l’interesse dell’emittente “London Local” che gli dedicò un servizio televisivo nominandolo “uno dei buskers migliori della città” destando più volte l’attenzione della stampa britannica che ha scritto di lui sul “The Daily Mail” e sul “London’s Evening Standard”.

Pubblica e produce diversi album fino a che, dopo essersi affermato quale uno dei buskers più influenti, riesce a farsi conoscere nel modo più virale possibile: coinvolto, inizialmente a sua insaputa, a partecipare ai provini di Italia’s Got Talent (iscritto da un amico di famiglia), si ritrova a Maggio 2016 vincitore della settima edizione del programma.

Grazie alla visibilità avuta in questi anni di duro lavoro Moses ha avuto la possibilità di suonare in tantissime città e paesi del mondo, tra cui Dubai, Las Vegas, Porto Rico, Bulgaria, Croazia, Egitto, Germania ed è sempre attivo in Italia dove partecipa a numerosi festival e concerti. Nel 2017 Moses e la sua armonica sono arrivati anche al cinema, nel film “Moglie e Marito” regia di Simone Godano, con Pierfrancesco Favino e Katia Smutniak e in un altro grande successo chiamato “Il Permesso” di Claudio Amendola.

Il suo progetto musicale continua a prendere forma e ad evolversi anno dopo anno; ad Iglesias presenterà uno spettacolo Musicale dall’impronta teatrale, in collaborazione con tanti artisti e amici che lo accompagnano in nome della musica e della realizzazione personale e artistica.

Luca Faraone sarà uno di questi artisti che lo accompagneranno ad Iglesias; nato a Cagliari nel 1992, suona fina da piccolissimo ed è stato avviato allo studio della chitarra classica dal 2004, conseguendo il traguardo del “Compimento Medio”, presso il Conservatorio di Trieste, all’età di 12 anni. Ancora quattordicenne, aveva già cominciato a lavorare stabilmente in studio di registrazione come compositore, arrangiatore e session player per dischi e sigle di programmi TV e pubblicità, il tutto affiancato dalla frenetica e continua attività live nel circuito regionale, in qualità di musicista professionista.

Trasferitosi a Londra nel 2012, vanta una florida carriera come session player, collaborando con artisti del calibro di Craig David, Rita Ora, Camila Cabello, Tom Jones, Liam Payne, Blue. È anche attivo come session player in studio, compositore, e arrangiatore. Le sue collaborazioni discografiche includono nomi come Incognito e Tony Momrelle.

La seconda serata del Festival, prevista per il giorno successivo, domenica 7 aprile, si terrà in due tempi: nel primo si esibirà l’artista locale Matteo Orani che proporrà un concerto con la sua chitarra classica, dal titolo semplice, quanto efficace, “Concerto di Chitarra Classica”.

Matteo Orani è nato ad Iglesias nel 1993; si avvicina alla musica e alla chitarra grazie alla famiglia in età infantile suonando come autodidatta per poi iniziare a seguire lezioni da Maestri di chitarra locali, quali Paolo Locci e Gianluca Locci, che lo ispireranno ed incentiveranno a continuare lo studio dello strumento. Ha seguito masterclass di alta formazione musicale in Sardegna con Matteo Mela e a Parigi con Cristian Marcia.

Attualmente frequenta il triennio di chitarra classica del conservatorio di Cagliari col Maestro Cristian Marcia.

Successivamente sarà la volta del Franco Montalbano Trio in “Nel blues dipinto di blues” con lo stesso Montalbano alla chitarra, Mauro Mulas all’organo hammond e tastiere e Giovanni Collu impegnato alla batteria.

Franco Montalbano inizia a suonare la chitarra all’età di nove anni. Nel 1966 entra a far parte del gruppo musicale “I nati stanchi”, con il quale raggiunge un discreto successo in Sardegna diventando il chitarrista più quotato nella scena isolana. Dal 1968 al 1972 lavora su navi da crociera avendo modo di fare esperienze musicali in tutto il mondo. Il maggior successo a livello nazionale lo ha con il “Gruppo 2001”, capitanato da Piero Marras, con il quale incide diversi dischi, suonando in Italia e all’estero, partecipando a shows televisivi e radiofonici.

Nel 1984 fonda la “Franco Montalbano Blues Band” ancor oggi uno dei gruppi di maggior successo dell’isola. Franco Montalbano nel 2018 ha suonato negli Stati Uniti dove si è esibito con la “Big Band” di Paolo Nonnis, suo carissimo amico d’infanzia.

Col passare degli anni il suo indiscusso successo è dovuto alla poliedricità delle sue interpretazioni musicali abbracciando diversi generi musicali dal Blues, al Folk, al Rock, Jazz, Italiana anni ’60 e Latino americano. Vanta collaborazioni musicali con: Edoardo Vianello, Don Cherry, Mauro Caprari, Paolo Nonnis, Mario Fabiani, Gianni Morandi e tanti altri.

Ad Iglesias, con il suo trio, proporrà una carrellata di grandi successi internazionali (Clapton, Hendrix, Winwood …) rivisti e reinterpretati in chiave Blues.

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Nella tarda mattinata di ieri i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia CC di Cagliari hanno arrestato durante uno specifico servizio antidroga due extracomunitari richiedenti asilo classe 1999, un gambiano ed un algerino, per il reato di traffico illecito di stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale. I carabinieri, appostatisi nei pressi di piazza del Carmine, hanno osservato i movimenti di un gruppo di extracomunitari che, al passaggio dell’auto di servizio ha creato agitazione ed atteggiamenti sospetti sino all’arrivo di un giovane algerino intento all’acquisto. Non appena i militari operanti si sono avvicinati ai due interessati nell’attività di compravendita dello stupefacente, l’algerino si è dato immediatamente a precipitosa fuga dopo aver spintonato il militare, mentre lo spacciatore è stato immediatamente immobilizzato. Inseguito attraverso Piazza del Carmine e le vie limitrofe, sino all’incrocio di via Roma con via Giovanni Maria Angioy, il giovane extracomunitario algerino è stato raggiunto, immobilizzato ed arrestato per il reato di resistenza pubblico ufficiale, in quanto durante le fasi dell’ammanettamento ha opposto una ferrea resistenza sgomitando con forza alla presa dei carabinieri. Condotti presso gli uffici del comando provinciale carabinieri, i due cittadini extracomunitari sono stati sottoposti a perquisizione personale e sono stati rinvenuti nella disponibilità dello spacciatore una dose di hashish ed oltre 60 € in banconote di piccolo taglio, provento dell’attività illecita. Entrambi sono stati tradotti presso le camere di sicurezza in stato di arresto, in attesa della celebrazione del rito direttissimo.

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Le calciatrici della Torres femminile martedì 9 aprile, alle ore 10.00,  incontreranno gli studenti delle scuole medie di Sennori per parlare con loro di bullismo e legalità. L’appuntamento, organizzato dal Centro di aggregazione sociale in collaborazione con gli assessorati comunali ai Servizi Sociali, Pubblica Istruzione e Cultura, si svolgerà nella palestra dell’Istituto comprensivo, in via Massarenti. L’incontro rientra nell’ambito della campagna di informazione e sensibilizzazione “Io mando il bullismo in fuorigioco”, promossa dalla Torres femminile e che vede le atlete rossoblù portare il  messaggio contro il bullismo e il cyberbullismo in molte scuole del Sassarese. L’appuntamento di Sennori, sarà anche l’occasione per parlare  più in generale di legalità con i ragazzi: «Queste campagne educative sono fondamentali per far conoscere ai ragazzi i rischi a cui vanno incontro e per spiegare loro come difendersi e quali sono gli atteggiamenti corretti da tenere per non sfociare nell’illegalità, danneggiando sé stessi e gli altri», spiega il sindaco Nicola Sassu.

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Il Parlamento europeo lancia un sito web sui risultati delle elezioni europee: www.elezioni-europee.eu . Questo nuovo e dinamico sito web contiene tutti i risultati delle elezioni europee ed è disponibile in tutte le lingue ufficiali dell’UE.

www.elezioni-europee.eu sarà aggiornato in tempo reale durante la notte elettorale del 26 maggio con i risultati complessivi delle elezioni europee, comprese le disaggregazioni nazionali, sulla base dei dati trasmessi dalle autorità nazionali.

Il sito web contiene la composizione di tutti i parlamenti europei dal 1984, la ripartizione per partiti nazionali e gruppi politici dal 1979 e tutti i risultati a livello nazionale dal 2009. Il sito offre anche informazioni su alcune tendenze delle varie elezioni europee, ad esempio l’equilibrio tra i generi.

  • Lo strumento di comparazione può confrontare i dati tra le diverse elezioni
  • Gli utenti possono esplorare possibili coalizioni parlamentari con il calcolatore di maggioranza una volta che le prime proiezioni ufficiali saranno disponibili il 26 maggio
  • Un widget può adattare il sito web alle vostre esigenze: pubblicherà sul vostro sito web i risultati passati delle elezioni europee e fornirà i risultati delle prossime in diretta
  • È possibile scaricare le schede tecniche in formati con dati ‘open’ (json, xml e csv) e in formati con immagini grafiche (jpg e png)

Se si desidera incorporare sul proprio sito web i dati resi disponibili durante la notte elettorale, contattare election-results-data@europarl.europa.eu per ricevere dettagli su come farlo e vari aggiornamenti.

Dei test saranno eseguiti il 25 aprile, 7 maggio e 14 maggio per verificare il corretto funzionamento della trasmissione e della ricezione dei dati e altre funzioni. Per partecipare a queste test, inviare una richiesta a: election-results-data@europarl.europa.eu .

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Studenti, docenti e volontari insieme per dialogare sulla tematica dell’invecchiamento attivo. Sono stati circa in duecento ieri, a presenziare nell’aula magna del liceo “Eleonora d’Arborea” di Cagliari sede dell’evento organizzato da Anteas Amica Mpc e coordinato dallo psicologo psicoterapeuta Stefano Porcu  con la partnership di diverse associazioni di terzo settore. L’incontro, moderato dalla giornalista esperta in comunicazione sociale Marinella Arcidiacono, ha avuto inizio con i saluti del dirigente scolastico Giuliano Marcheselli a cui hanno seguito Francesco Carta, presidente Anteas Amica, Valeria Piccianu Ust Cagliari e Roberto Sarrizzu Fnp Cagliari. Una tavolata di esperti e volontari hanno via via preso la parola sulla tematica in oggetto, argomentandone attraverso studi, ricerche ed esperienze dirette. Gli interventi degli esperti, suddivisi in due sezioni, hanno preso il via con Giuseppe Frau medico e direttore della Caritas a cui hanno seguito Francesca Goghe, geriatra, Claudia Leone specializzata in psicologia dell’invecchiamento, lo psicologo Michele Vecera, Roberto Copparoni presidente Amici di Sardegna e Michele Golino volontario Anteas Amica e Sea. Gli studenti sono stati coinvolti e guidati da Marinella Arcidiacono in una metodologia interattiva che ha consentito una elaborazione dell’analisi dei bisogni e opportunità degli anziani del territorio. Attraverso la tecnica del brainstorming di idee e di un “metaplan” di informazioni raccolte, a conclusione del incontro di formazione è stato possibile dare una restituzione dei dati emersi che saranno utilizzati da Anteas Amica per creare dei progetti rivolte alle persone anziane.

«Gli anziani sono una risorsa d’inestimabile valore – ha sottolineato Francesco Carta, presidente Anteas Amica – le loro esperienze possono servire da esempio per le nuove generazioni. Il più delle volte essi si ritirano nella solitudine e nei ricordi del passato percependo di non essere più come un tempo e rinunciando alle cose piacevoli che il tempo può ancora consentire. Vi è un modo per posticipare l’età delle rinunce ed è l’invecchiamento attivo.»

Francesco Carta L’Anteas Amica MPC, persegue finalità di solidarietà sociale, civile, culturale, ricreativa, turistica per le persone anziane, i pensionati, i giovani, le donne, i bambini, gli emigrati, i diversamente abili.

 

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Sono in programma questa sera le gare di andata dei quarti di finale dei playoff del campionato di serie C Silver di basket maschile. L’Automek Calasetta, quarta classificata al termine della fase a orologio con 30 punti (alle spalle di Basket Olbia 46, Ferrini Delogu Legnami Quartu Sant’Elena 46, Esperia Cagliari 44), ospita alle 19.00 il Basket Antonianum, quinta con 30 punti. Sugli altri campi, si giocano: alle 18.00 Esperia Cagliari – Basket Sant’Orsola Sassari, alle 18.30 Ferrini Delogu Legnami Quartu Sant’Elena – Sef Torres, alle 19.00 Basket Olbia – Pirates Accademia Basket.

Il campionato di serie D è giunto all’ultima giornata. La Sulcispes Sant’Antioco, quinta in classifica con 34 punti, reduce dalla vittoria per 70 a 56 sul Basket San Salvatore, gioca domenica sera, alle 18.30, sul campo del Basket Quartu A.F. Motors; sempre domenica, alle 20.00, la Scuola Basket Miners Carbonia, reduce dalla vittoria sulla Frongia’s Caffè Vitalis per 93 a 72, gioca sul campo del Basket San Salvatore.

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La sesta conferenza mondiale su Media e Comunicazione (Medcom) si terrà nel maggio del 2020 in Sardegna, a Cagliari. L’annuncio è stato dato oggi a Kuala Lumpur, in Malesia, dove è in corso la quinta edizione del congresso (5th World Conference on Media and Mass Communication).

L’evento sarà organizzato dall’Istituto internazionale per la gestione della conoscenza (TIIKM), insieme all’Università di Cagliari, all’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, all’Università Tor Vergata di Roma. Gli organizzatori hanno scelto l’Italia e in particolare la Sardegna come scenario per un dibattito che avrà come tema centrale la comunicazione e i cambiamenti culturali e diversi ambiti tra cui la comunicazione sociale e della salute, la comunicazione pubblica e la comunicazione non discriminatoria. Con un occhio di riguardo anche ai cambiamenti in corso nel modo di fare informazione e nell’editoria.

La conferenza si terrà dal 28 al 30 maggio e «rappresenta un importante momento di confronto per accademici, ricercatori strutturati e indipendenti, artisti e professionisti che ruotano attorno al mondo della comunicazione e dei media», dice Isanka Gamage, uno degli organizzatori dell’associazione TIIKM. «Ci teniamo in particolar modo – aggiunge Isanka Gamage – che vengano coinvolti anche i professionisti della comunicazione e non solo gli accademici». Medcom è appuntamento «ormai fondamentale nel mondo della comunicazione – spiega Duminda Koralamagage, presidente di TIIKM – perché fa dialogare e confrontare ogni anno centinaia di ricercatori ed esperti da tutto il mondo non solo occidentale ma anche del Sud Est asiatico e Africa. Per il 2020 vogliamo portare il dibattito in Europa».

Per Medcom 2020 gli organizzatori saranno tre: Andrea Volterrani, docente di Comunicazione sociale dell’Università di Tor Vergata, Elisabetta Gola, filosofa del linguaggio e docente nel corso di laurea di Scienze della Comunicazione dell’Università di Cagliari, e Fabrizio Meloni, responsabile Comunicazione e Relazioni esterne dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari.

«Ho proposto la sede di Cagliari – dice Andrea Volterrani – non solo per la bellezza della città e le straordinarietà di questa terra, ma anche per l’efficienza riscontrata in occasione di altre conferenze importanti ospitate dall’Università di Cagliari e per la portata simbolica della Sardegna, al crocevia di tante rotte e al centro del Mediterraneo». La conferenza, spiega Elisabetta Gola, «sarà ospitata nella Facoltà di Studi umanistici e organizzata dal Dipartimento di Pedagogia, psicologia, filosofia dell’Ateneo cagliaritano, dove stiamo sviluppando progetti sulle tematiche del convegno, tra cui la comunicazione sociale sui temi del multiculturalismo».  Un evento importantissimo, dice Fabrizio Meloni, «perché metterà a confronto accademici, ricercatori e professionisti della comunicazione di tutti i settori: dalla pubblica amministrazione all’editoria, alla comunicazione aziendale e a quella sociale. Il mondo della comunicazione corre veloce e bisogna essere sempre pronti a raccogliere le sfide che l’innovazione e i gusti dei cittadini ci pongono davanti».

La decisione di scegliere Cagliari come sede della conferenza è stata annunciate ai partecipanti di MEDCOM 2019, con la visione dei video di invito del Rettore dell’Università di Cagliari, Maria Del Zompo, del Direttore generale dell’Aou Giorgio Sorrentino, e degli organizzatori Volterrani, Gola e Meloni. «MEDCOM2020 – dicono i promotori dell’evento – sarà un’occasione importante per avvicinare l’Est e l’Ovest del mondo attorno a un tema trasversale e a molte questioni culturali e sociali».

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La comunicazione funziona e viene potenziata solo se i mezzi attraverso cui viaggia e circola (giornali, social, tv, radio, etc.) vengono utilizzati insieme, unendo i media e non tenendoli separati. A comandare oggi è il messaggio e non il mezzo, come invece sosteneva Marshall McLuhan nel 1964 nel suo Understanding Media: The Extensions of Man«Il medium è il messaggio» oggi non è più attuale e c’è bisogno di un nuovo paradigma che ribalti il concetto e lo renda aderente alla realtà della moderna comunicazione. Una comunicazione dove è il messaggio a comandare e dove il messaggio è, anzi diventa, medium. È questo quanto teorizzano Elisabetta Gola, Fabrizio Meloni e Riccardo Porcu, nel loro nuovo lavoro A Post McLuhanian Paradigm for Public Administration Communication: Case Studies in Old and New Media (Un paradigma post Mcluhniano per la comunicazione della pubblica amministrazione: casi di studio nei vecchi e nuovi media) presentato alla quinta Conferenza su Media e Comunicazione (Medcom 2019) in corso a Kuala Lumpur in Malesia.

Nella loro ricerca, Elisabetta Gola, filosofa del linguaggio e docente dell’Università di Cagliari, Fabrizio Meloni, responsabile Comunicazione e Relazioni esterne dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari, e Riccardo Porcu, dirigente della Regione e docente di Comunicazione Pubblica all’Università di Sassari, si accostano con rispetto alle teorie e al pensiero del sociologo canadese che sosteneva la necessità di studiare i media non soltanto per quanto riguarda i contenuti che trasmettono, ma anche e soprattutto dal punto di vista delle modalità con le quali lo fanno. E “il medium è il messaggio”, sintetizza questa teoria. I mass media, secondo McLuhan, non sono neutrali: la loro stessa struttura produce un’influenza sui destinatari del messaggio, che va al di là del contenuto specifico che veicolano. La televisione, ad esempio, è classificata da McLuhan come un medium che ha la funzione di rassicurare: è un mezzo che, secondo il sociologo, si caratterizza strutturalmente per confortare il telespettatore.

Ma questo, dicono Elisabetta Gola, Fabrizio Meloni e Riccardo Porcu, «era vero sino a qualche anno fa quando la tv aveva iniziato a farla da padrona sulla comunicazione soppiantando quelli che allora erano considerati i mezzi tradizionali. Oggi la comunicazione è cambiata totalmente: non è più unidirezionale (qualcuno parla o scrive e molti altri ascoltano o leggono) ma è interattiva. La gente ha voglia di partecipare, di dire la propria, di giudicare. E lo fa oggi soprattutto con social, che hanno preso il sopravvento: si legge sui social, ci si informa sui social, si commenta e si dibatte sui social». In particolare Facebook e Instagram, ma anche Twitter.

Insomma, dicono ancora i tre autori, «la comunicazione social potenzia il messaggio che ha una sua forza intrinseca. È proprio il contenuto e non il mezzo che, oggi più che mai, fa davvero la differenza. Perché in un’era in cui la comunicazione viaggia su più canali tra loro interconnessi (su un’unica piattaforma abbiamo tutto, dai video alle immagini, allo scritto) è il messaggio che diventa efficace se viene declinato e veicolato attraverso i diversi media e relativi linguaggi».

«Se è vero questo, allora – concludono Elisabetta Gola, Fabrizio Meloni e Riccardo Porcu – è altrettanto vero che è il messaggio che diventa medium e, dunque, è il medium stesso.»