22 December, 2025

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«Le parole del ministro Toninelli sulla fine del monopolio di Tirrenia nei collegamenti per la Sardegna in continuità territoriale segnano una svolta epocale per la regione. Lavoriamo per sanare una piaga storica dell’isola e presto i risultati saranno sotto gli occhi di tutti, con collegamenti economicamente sostenibili, efficienti e di qualità che possano rendere competitive anche le aziende, da troppi anni alle prese con i costi penalizzanti del trasporto delle merci in entrata e in uscita. Con una proposta di legge messa appunto insieme alla deputata algherese Paola Deiana, siamo impegnati a ottenere il superamento della convenzione con Tirrenia. Siamo pronti per dare alla Sardegna ciò che attende da anni: una continuità territoriale basata finalmente sulle esigenze di mobilità dei cittadini e non su convenzioni anacronistiche che, per troppi anni, hanno reso i sardi ostaggi di una compagnia.»

Lo ha detto il deputato sardo in commissione Trasporti Nardo Marino, a margine della visita de ministro delle Infrastrutture e Trasporti Danilo Toninelli in Sardegna.

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«Sulla questione energetica e sulla metanizzazione della Sardegna servono azioni concrete, non parole al vento. Lo chiedono i cittadini sardi, che ogni anno si ritrovano una bolletta energetica più cara del 30% rispetto a quella degli altri italiani, e lo chiedono le imprese, alcune delle quali sono sull’orlo della chiusura. La Giunta regionale ha fatto ciò che nessun altro esecutivo regionale ha fatto negli ultimi 30 anni: l’approvazione di un Piano energetico e la stipula di un Patto con lo Stato per avere il GNL nell’isola. Adesso occorre che il Governo dia seguito subito a quell’accordo, per non vanificare gli sforzi compiuti in cinque anni e non disattendere le richieste di sviluppo e di crescita della Sardegna.»

Lo ha detto l’assessore regionale dell’Industria, Maria Grazia Piras.

«Ieri il vice premier Matteo Salvini, oggi il ministro Danilo Toninelli: tutti ci forniscono la ricetta del Governo per la transizione energetica dal carbone ai nuovi modelli energetici. Peccato – aggiunge l’assessore Maria Grazia Piras – che ognuno dica la sua e che, soprattutto, le posizioni non coincidano. Il ministro Danilo Toninelli afferma che la Sardegna sarà la prima regione libera dalle fonti fossili e si baserà sulle fonti rinnovabili. Non servono tanti soldi, dice il ministro. Peccato però che venga smentito dallo stesso Piano Energia e Clima che, scegliendo l’uscita dal carbone nel 2025, prevede interventi stimati, nella Strategia Energetica Nazionale, tra i 3,8 ed i 4,3 miliardi di euro, di cui 2,4 solo per l’ulteriore elettrodotto per la Sardegna. Per mantenere in sicurezza il sistema sardo sviluppando le energie rinnovabili e cessando di produrre energia da fonti fossili, è infatti necessario che vengano realizzate nuove infrastrutture energetiche. A tale proposito – conclude l’assessore dell’Industria – nello stesso Piano Terna 2018, si afferma chiaramente che il sistema Sardegna, nello scenario di phase out dal carbone, presenta forti criticità e richiede notevoli interventi infrastrutturali, alcuni dei quali con una prospettiva temporale di realizzazione decennale.»

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Il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, arrivato stamane a Cagliari alla vigilia delle elezioni suppletive nel collegio uninominale della Camera dei deputati, ha affrontato vari temi e sui trasporti marittimi ha annunciato che il Governo metterà fine al monopolio Tirrenia, compagnia che svolge un’utilità sociale fondamentale, utilizza soldi pubblici e non può far schizzare così i prezzi, la situazione è inaccettabile e ci sarà un cambiamento tra pochi mesi. Il ministro dei Trasporti ha aggiunto che i tecnici sono già al lavoro per una nuova gara, una nuova convenzione, e ci sarà attenzione anche alla continuità delle merci, per il rilancio dell’economia sarda.

Danilo Toninelli ha parlato anche di decarbonizzazione e defossilizzazione, temi inseriti nel contratto di governo ed ha preso le distanze delle affermazioni fatte ieri dal ministro dell’Interno Matteo Salvini che ha sostenuto la necessità di dotare la Sardegna del metano ed ha criticato la politica del no a tutto, facendo un chiaro riferimento alle posizioni del Movimento 5 Stelle.

«Se la Sardegna sarà la prima regione in Italia a 5 stelle, si baserà su fonti rinnovabili, questo è il futuro non il medioevo come i fossili – ha detto Danilo Toninelli -. Non servono tanti soldi, bisogna saperli utilizzare bene», e sulle parole di Matteo Salvini ha aggiunto: «Le parole non contano, conta il contratto di governo. Noi del M5s siamo gli unici a puntare sulle fonti rinnovabili, siamo la politica del cambiamento, è tutto scritto nero su bianco».

 

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Rinnovo del parco autobus per il trasporto pubblico locale, riqualificazione delle strutture di volo dell’aeroporto di Olbia e prolungamento della pista, adeguamento della torre di controllo dell’aeroporto di Elmas, continuità territoriale aerea e marittima. Questi fra i temi più importanti sul tavolo dell’incontro tra il presidente della Regione Francesco Pigliaru, l’assessore Carlo Careddu ed il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, che si è svolto stamattina nella sede della Direzione Marittima di Cagliari. Si tratta di interventi strategici, contenuti nell’Addendum al Piano Operativo Infrastrutture del Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020, per un totale di oltre 191 milioni di risorse stanziate, in attesa di firma di convenzione tra Ministero e Regione. 

Il finanziamento per l’acquisto dei pullman di 150.460.000 euro e gli interventi sulle strutture dell’aeroporto “Costa Smeralda” per 12.900.000 euro sono previsti nella delibera Cipe n. 98 del 22 dicembre 2017, mentre il prolungamento della pista dello scalo olbiese e l’adeguamento delle infrastrutture sull’assistenza al volo dell’aeroporto di Cagliari, con rispettivi 12.320.000 euro e 16.000.0000 euro stanziati, sono inseriti nella delibera Cipe n. 12 del 28 febbraio 2018. 

Il presidente Pigliaru e l’assessore Careddu hanno espresso al ministro Toninelli preoccupazione per la delocalizzazione di Air Italy dall’isola, anche in seguito al disimpegno dalle rotte in continuità territoriale aerea, e hanno ribadito la necessità di ripensare il nuovo bando con oneri di servizio per il trasporto marittimo a partire dalle esigenze della Sardegna, soprattutto in relazione alla regolamentazione delle tariffe per passeggeri e merci.  

 

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«Berlusconi in Sardegna vuole trasformare il voto nella solita palude conservatrice, per disinnescare e assorbire qualsiasi cambiamento. Quante volte Silvio Berlusconi ha girato l’isola degna in questi venticinque anni? Ogni volta la stessa minestra, dal 1994 in poi. Nel 2019 è ormai una ribollita sempre più indigesta, una poltiglia di vecchia politica.»

Lo afferma il deputato del Movimento 5 Stelle Pino Cabras. 

«Nelle elezioni suppletive nel collegio elettorale di Cagliari di domenica è possibile eleggere un deputato che con certezza porterà il suo sostegno e un’idea innovativa di Sardegna nel governo del cambiamento, ed è Luca Caschili – aggiunge Pino Cabras – mentre il centrodestra vorrebbe eleggere una deputata di opposizione legata al carro berlusconiano: un passo indietro.»

«Ha voglia Matteo Salvini di fare dichiarazioni roboanti con le divise delle forze dell’ordine. Mentre a Roma tesse un contratto di governo con il M5S che combatte contro gli egoismi dell’Europa e la sua austerità – conclude Pino Cabras -, a Cagliari diventa la solita Penelope che disfa tutto per accordarsi con capibastone locali che ripropongono le ricette più fallimentari, con un modello di sviluppo fermo al 1994.»

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«La Sardegna rischia di trovarsi, fra qualche anno, senza energia ma probabilmente i rappresentanti del governo nazionale non se ne sono accorti. Forse sono troppo impegnati a chi la spara più grossa. Da chi invoca i forconi e gogne di piazza a chi disattende incontri annunciati con i lavoratori (per esempio Portovesme).»

Lo sostiene Emanuele Cani, segretario regionale del Partito Democratico.

«Però c’è anche chi dice che ci salveremo con le rinnovabili – aggiunge Emanuele Cani -. Siamo convinti che l’uso del carbone debba cessare, ma siamo veramente interessati a capire come si fa a governare la transizione dato che chi governa è contrario al metano e alla dorsale. Forse sono stati distratti dalla smania di giustificare l’insuccesso del reddito di cittadinanza o qualche altra promessa che comincia a non essere »

«Basta con gli spot – conclude Emanuele Cani -, i ministri in carica da quasi un anno si occupino dei problemi reali.»

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Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi si candiderà alle prossime elezioni Europee. Lo ha annunciato questa mattina, a Quartu, in una delle tappe del tour elettorale di due giorni in Sardegna organizzato negli 8 Comuni del collegio uninominale di Cagliari, a sostegno della candidata del centrodestra Daniele Noli per le suppletive alla Camera dei deputati. Silvio Berlusconi ha detto anche che la Sardegna molto spesso, anche in passato, ha anticipato situazioni che poi si sono verificate a livello nazionale e di augurarsi che già con il voto di domenica prossima si possa dimostrare che molti sardi hanno capito di aver sbagliato votando il M5S. E, riguardo all’alleanza Lega-M5S, l’ha definita innaturale e destinata a non durare a lungo.
Il leader di Forza Italia ha sottolineato ancora che alla Sardegna manca una continuità territoriale adeguata che consenta ai cittadini di muoversi agli stessi costi degli altri italiani ed ha aperto alla zona franca.

Sulla candidatura di Daniela Noli, dal momento che è l’unica donna in campo per le suppletive, ha invitato le donne sarde ad approfittare dell’occasione e a votarla, in quanto si tratta di una persona esperta, una psicologa che ha lavorato a lungo in Forza Italia, che in Parlamento saprà portare le istanze della Sardegna e, soprattutto, quelle delle donne.

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Secondo un progetto di legge approvato oggi, i governi che interferiscono con i tribunali o non contrastano frode e corruzione rischieranno la sospensione dei fondi europei.

Assistita da un gruppo di esperti indipendenti, la Commissione europea avrà il compito di stabilire le «carenze generalizzate per quanto riguarda lo Stato di diritto» e decidere le misure da attuare, che potrebbero includere la sospensione dei pagamenti del bilancio UE o la riduzione dei prefinanziamenti.

La decisione sarà attuata solo in seguito all’approvazione del Parlamento e del Consiglio. Una volta che lo Stato membro avrà rimediato alle carenze individuate dalla Commissione europea, il Parlamento e i ministri dell’UE potranno sbloccare i fondi.

La Commissione potrà stabilire che lo Stato di diritto è minacciato qualora siano compromessi uno o più dei seguenti elementi:

  •  il corretto funzionamento delle autorità dello Stato membro preposte ad eseguire il bilancio dell’Unione,
  • la corretta operatività delle autorità preposte al controllo finanziario,
  • adeguate indagini nella repressione delle frodi – incluse le frodi fiscali – corruzione o altre violazioni che riguardano l’esecuzione del bilancio dell’Unione,
  • il controllo giurisdizionale da parte di organi giurisdizionali indipendenti,
  • il recupero di fondi indebitamente versati,
  • la prevenzione e la repressione dell’evasione fiscale e della concorrenza fiscale,
  • la collaborazione con l’Ufficio europeo per la lotta antifrode e, se lo Stato membro interessato vi aderisce, con la Procura europea.

Per assistere la Commissione, un gruppo di esperti specializzati in diritto costituzionale e questioni finanziarie, composto da un esperto nominato dal parlamento nazionale di ciascuno Stato membro e da cinque nominati dal Parlamento europeo, valuterà annualmente la situazione in tutti gli Stati membri e preparerà una sintesi pubblica delle sue conclusioni.

A seconda della portata delle carenze e della procedura di gestione di bilancio, la Commissione può decidere su una o più misure, tra cui:

  • la sospensione degli impegni,
  • l’interruzione dei termini di pagamento,
  • la riduzione dei prefinanziamenti e
  • la sospensione dei pagamenti.

A meno che la decisione non disponga diversamente, il governo dovrebbe comunque attuare il rispettivo programma o fondo dell’UE ed effettuare i pagamenti ai beneficiari finali, come i ricercatori o le organizzazioni della società civile. La Commissione dovrebbe inoltre occuparsi di assistere i beneficiari e fare in modo che essi ricevano gli importi dovuti. 

La Commissione presenterebbe poi una proposta di storno al Parlamento e ai ministri dell’UE per trasferire nella riserva di bilancio un importo corrispondente al valore delle misure proposte. La decisione prende effetto dopo quattro settimane, a meno che il Parlamento, deliberando a maggioranza dei voti espressi, o il Consiglio, deliberando a maggioranza qualificata (in modo che nessuno Stato membro possa bloccare una decisione), la modifichino o la respingano. Una volta che la Commissione avrà stabilito che i disavanzi sono stati eliminati, l’importo sarà sbloccato con la stessa procedura.

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I corsi “Strumenti Google per i giornalisti”, previsti a Sassari il 29 gennaio 2019 e a Cagliari il 30 gennaio prossimi, sono stati rinviati a data da stabilirsi.

Corsi rinviati:

SASSARI: 29 gennaio 2019

Titolo: Strumenti Google per i giornalisti

Sede: Aula Magna Dipartimento di Storia Università di Sassari

Relatori: Barbara Sgarzi (giornalista professionista e Fellow media trainer, Google news lab.) Francesco Birocchi (presidente Ordine dei giornalisti Sardegna), Giuseppe Murru (Consigliere nazionale Ordine dei giornalisti)

Orario: dalle 14.00 alle 17.00

Crediti: 3

CAGLIARI: 30 gennaio 2019

Titolo: Strumenti Google per i giornalisti

Sede: Sala Giorgio Pisano, Unione Sarda, Piazza Unione Sarda (Santa Gilla)

Relatori: Barbara Sgarzi (giornalista professionista e Fellow media trainer, Google news lab.) Francesco Birocchi (presidente Ordine dei giornalisti Sardegna), Giuseppe Murru (Consigliere nazionale Ordine dei giornalisti)

Orario: dalle 14.00 alle 17.00

Crediti: 3

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Sono due italiani, Gianni Iorio e Matteo Casula, i vincitori della prima edizione del Concorso internazionale di composizione per bandoneòn “Heinrich Band”, organizzato dall’associazione Anton Stadler e dall’Accademia internazionale del bandoneòn, in collaborazione con il Conservatorio di Cagliari “G.P. da Palestrina”.

Nei giorni scorsi la giuria internazionale presieduta da Juanjo Mosalini (compositore e docente di bandoneòn nel Conservatorio di Parigi “Genevilleurs”), ha concluso le operazioni di valutazione delle opere arrivate nei mesi scorsi da tutto il mondo.

Gianni Iorio, foggiano, già vincitore di prestigiosi premi nazionali e internazionali sia come pianista che come bandoneonista, si è aggiudicato la vittoria nella categoria “Opere per trio, per quartetto o per quintetto o per bandoneòn e quartetto d’archi”.

Matteo Casula, nato a Iglesias, pianista e compositore diplomato nel Conservatorio di Cagliari, che ha vanta già la partecipazione a importanti concorsi pianistici in cui si è sempre classificato alle prime posizioni, ha vinto nella categoria “Opere per bandoneòn solo e altro strumento” e si è aggiudicato anche il premio speciale “Compositore under 35”, messo in palio dalla fabbrica tedesca di bandoneòn “Bandonion Fabrik”.

Nessun vincitore, invece, nella sezione “Opere per bandoneón e orchestra d’archi o orchestra da camera”, in cui i partecipanti non sono riusciti a raggiungere il punteggio minimo richiesto. Sono andate comunque delle menzioni speciali a Francesco Venerucci, Giulian Graciano, Leonardo Terrugi e Omar Khoan.

Oltre che da Juanjo Mosalini, a far parte della giuria sono stati Fabio Furìa, direttore artistico dell’Accademia internazionale di bandoneòn, Emilio Capalbo, docente di composizione nel Conservatorio di Cagliari, Yvonne Hahn, docente di bandoneòn nel Conservatorio du Grand Avignon.

«Non mi aspettavo una così alta partecipazione, visto che si tratta della prima edizione del concorso – dice il direttore dell’Accademia internazionale di bandoneòn Fabio Furìa, che è anche docente nel Conservatorio di Cagliari –. Le opere arrivate sono state tutte di altissimo livello e la giuria è riuscita a lavorare con grande armonia e serenità».

«Questo concorso dà sostanza al Bandoneòn che il nostro Conservatorio ha deciso di valorizzare – afferma il direttore del “Palestrina”, Giorgio Sanna – Tale percorso è stato favorito anche dal grande lavoro svolto da Fabio Furìa che in questi anni è riuscito a stimolare l’utenza tanto da portare ad iscriversi da noi decine di studenti. Ci auspichiamo che questo Concorso possa ancor più favorire la conoscenza e lo sviluppo a Cagliari della cultura del Bandoneòn. Come non essere orgogliosi, inoltre, del premio ottenuto dal nostro validissimo studente Matteo Casula, tale risultato conferma la già consolidata tradizione e l’ottimo livello della nostra scuola di Composizione.»

Il concorso, intitolato all’inventore del bandoneòn, nasce con l’obiettivo di rinnovare e arricchire il repertorio dello strumento che ancora oggi viene associato quasi sempre al genere tango, senza tener conto del fatto che si tratta invece di uno strumento estremamente versatile, adatto a infiniti generi musicali.

Il concorso è stato organizzato con il patrocinio della Fondazione di Sardegna e della Bandonion Fabrik di Klingental.