23 December, 2025

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Un Piano di rilancio per il Trenino Verde della Sardegna, per valorizzare una importante risorsa turistica dell’isola con caratteristiche uniche a livello europeo. Questo l’obiettivo del protocollo d’intesa tra Regione, Comuni, associazioni e imprese illustrato oggi dal presidente Francesco Pigliaru, dall’assessore del Turismo Barbara Argiolas, dai sindaci di Mandas e di Isili, Marco Pisano e Luca Pilia, dal consigliere regionale e primo cittadino di Escolca, Eugenio Lai, dall’amministratore unico dell’Arst Chicco Porcu e da Paolo Pisu del comitato di tutela, a bordo della carrozza storica Bauchiero del 1913 sulla tratta Mandas-Isili. Il Protocollo prevede nuove risorse, un piano di marketing nonché gli interventi per sicurezza e manutenzione della rete e la possibilità di candidatura a patrimonio dell’Unesco.

«Un grande attrattore fino a questo momento sottovalutato». Così il presidente Pigliaru ha definito il Trenino Verde, «sul quale oggi, con questo protocollo – ha detto -, abbiamo voluto fare una scommessa stanziando risorse importanti. Dietro c’è un lavoro approfondito e complesso da parte di tutti, Regione, Comitato ma anche Sindaci che hanno saputo dialogare –  ha spiegato il Presidente –, un impegno necessario per far partire una sperimentazione seria, economicamente supportata, pensata per dare una prospettiva forte, per essere la base di una progettazione di respiro sempre più ampio, destinata a crescere negli anni. La sfida è dimostrare che il trenino verde ha realmente un ruolo cruciale nello sviluppo turistico del territorio, confermandosi un attrattore capace di portare in Sardegna il turismo che ci piace, quel turismo adatto ad una idea sostenibile, che non è interessato solo alle spiagge, ma che vuole esplorare il territorio in tutte le stagioni, che è pronto a vivere l’esperienza del paesaggio, della cultura, delle tradizioni, dei sapori. Il trenino verde è un’occasione perfetta per scoprire tutto questo – ha concluso Francesco Pigliaru -, un percorso suggestivo e con una storia illustre, appunto un grande attrattore che è giusto valorizzare ben oltre quanto è stato fatto finora».

«L’assessorato del Turismo scommette da tempo sul Trenino Verde: lo scorso anno sono stati stanziati tre milioni di euro per realizzare progetti di valorizzazione in collaborazione con l’Arst e nell’ambito del piano strategico regionale sul turismo è un asset da potenziare e da sviluppare – ha aggiunto Barbara Argiolas -. L’attrattore rientra a pieno titolo in quell’offerta di Sardegna volta a creare nuove stagionalità e a far apprezzare l’isola tutto l’anno. Continueremo a investire su questo prodotto parlando di zone interne, di paesaggi straordinari e di integrazione di filiere e cercando di mettere insieme operatori pubblici e privati. Il Trenino Verde fa parte di quelle esperienze da non perdere per un turista in visita in Sardegna oltre i mesi estivi e può costituire un vero attrattore di domanda.»

L’amministratore unico di Arst Porcu ha ricordato che il Trenino «può essere in grado di trasferire economia dalla costa verso interno interessando oltre cento Comuni delle zone montane. Rappresenta un grande potenziale turistico ed economico capace di attrarre e intercettare numeri importanti di visitatori e appassionati dal mercato europeo. Con il protocollo di intesa abbiamo tracciato un percorso che auspichiamo consentirà di garantire un servizio di qualità sempre più alta, in piena sicurezza e con una prospettiva almeno decennale».  

Il Piano di rilancio per il Trenino Verde della Sardegna presentato questa mattina è stato firmato a Villa Devoto lo scorso 19 dicembre dal presidente della Regione Francesco Pigliaru con i sindaci dei Comuni coinvolti, Arst, sindacati, associazioni e imprese. L’accordo prevede, per il 2019, uno stanziamento di 10,3 milioni di euro e definisce una serie di azioni di sviluppo e valorizzazione per rendere questa antica infrastruttura – che con i suoi 437 chilometri di estensione complessiva è la ferrovia storica più lunga d’Italia – un grande attrattore turistico dell’isola, grazie a una programmazione di spesa decennale, sino al 2028.

Entro un anno dalla firma la Regione dovrà sviluppare il Piano di valorizzazione che richiede interventi su sicurezza delle linee, attività di gestione e manutenzione, potenziamento e rinnovo dei treni, eventuale automazione o eliminazione dei passaggi a livello. Nel caso di recupero e restauro, le vecchie stazioni saranno concesse agli enti locali per la realizzazione di luoghi di accoglienza.

Ulteriori 7,5 milioni di euro annui inoltre saranno resi disponibili per il triennio 2019-2021, finalizzati alle sole attività di manutenzione ordinaria e periodicamente adeguati per tutta la durata del Piano. I treni per le tratte turistiche saranno riqualificati e rafforzati in misura maggiore in primavera, per viaggi culturali e scolastici, nei fine settimana.

La Regione si impegna a creare per Arst le migliori condizioni tecnico-amministrative per garantire la ripresa dell’esercizio ferroviario in tutte le tratte: Mandas-Arbatax, Isili-Sorgono, Macomer-Bosa e Sassari-Nulvi-Palau. L’Azienda regionale trasporti costituirà quindi una struttura organizzativa dedicata alle attività del Trenino Verde in modo da offrire riferimenti certi per tutti i soggetti coinvolti nello sviluppo del Piano.

L’intesa tra la Regione e i portatori di interesse prevede anche la stesura di un piano di marketing che, partendo dall’analisi del target e dallo specifico mercato turistico di appassionati di ferrovie storiche, che in Europa conta oltre 20 milioni di visitatori all’anno, consenta di arricchire la visibilità e l’attrattività delle tratte isolane.

Sarà completato il dossier propedeutico alla candidatura del Trenino Verde a Patrimonio dell’Unesco. L’obiettivo è di arrivare a breve a valutarne la fattibilità: l’inserimento nel prestigioso elenco rappresenterebbe una formidabile leva per la promozione a livello internazionale. Attraverso il progetto “Rete ferrovie storiche del Mediterraneo” si promuoveranno momenti di confronto già avviati con molte Regioni.

L’Arst, soggetto attuatore degli interventi, predisporrà il calendario dei viaggi del Trenino con sei mesi di anticipo allo scopo di favorire la programmazione degli operatori. Oltre a quelli regionali, saranno ricercati ulteriori finanziamenti necessari per la realizzazione del Piano a livello statale, Comunitario o attraverso la programmazione territoriale. Andranno inoltre valutate possibili attività di partenariato pubblico-privato, project financing o altre sinergie con investitori.

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Il sindaco di Iglesias Mauro Usai, in seguito alle istanze presentate da numerosi cittadini, che segnalavano i disagi presenti presso gli uffici postali della città, con conseguenti notevoli ritardi nei servizi di recapito della corrispondenza, in data 2/01/2019 ha inviato comunicazione alla Prefettura di Cagliari, al fine di richiedere un tempestivo intervento per risolvere la situazione dei disagi riscontrati nel servizio di Poste Italiane.

«Ci aspettiamo un immediato riscontro da parte di Poste Italiane – ha sottolineato il sindaco Mauro Usai – per risolvere il problema dei disservizi nei servizi postali, ed in particolare nella consegna della corrispondenza, inefficienze che hanno causato ai cittadini notevoli disagi, sia a causa dei ritardi che delle mancate consegne.»

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Dopo il successo dell’edizione di fine anno, a grande richiesta venerdì 4 gennaio alle 16.30 in Piazza Fiume ritornano le “Passeggiate di Enrico Costa”, il viaggio emozionale promosso dal Circolo Culturale Aristeo per riscoprire i momenti più suggestivi e coinvolgenti della vita di uno tra i più importanti intellettuali sassaresi, e far rivivere al contempo le atmosfere d’epoca che caratterizzarono la città a cavallo tra i due secoli.

A vestire i panni di un affabile viaggiatore di fine Ottocento sarà ancora un volta l’attore Daniele Monachella, le cui narrazioni saranno affiancate dalle fascinose comparse abbigliate nei costumi liberty dell’associazione Itinerari nel tempo che, grazie allo studio accurato del vestiario, si impegneranno a far rivivere lo spirito fedele della rievocazione.

La partenza è prevista da via Cavour, a pochi passi dall’edificio in cui dimorò Costa durante l’ultimo periodo della sua vita. La formula è quella di un itinerario caratterizzato dall’impiego integrato di moduli pseudoteatrali, animazioni musicali e letterarie, con il fine ultimo di promuovere e favorire una percezione distinta e più consapevole dell’identità storica e civica.

Il viaggio si concluderà negli spazi della Biblioteca Universitaria, dove fino al 16 gennaio è allestita la mostra “Una piazza per Enrico”, un ricco percorso espositivo, archivistico e bibliografico, fatto di preziosi testi autografi, opere letterarie, oggetti, album fotografici e testimonianze dirette e cimeli personali del Costa.

Le due iniziative intendono accompagnare verso i 110 anni dalla morte dello scrittore, quando si darà più ampio risalto alla vasta eredità di scritti inediti.

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Le squadre di Abbanoa hanno completato con due ore d’anticipo la riparazione del guasto riscontrato questa mattina su un vecchio tratto dell’acquedotto Sulcis in località Is Porcus nel territorio di Perdaxius. Il punto interessato riguardava una condotta del diametro di 700 millimetri: i tecnici del pronto intervento si sono immediatamente attivati non appena individuato il punto in cui si era verificata la falla. Verso le 16.00 l’intervento è stato terminato. Durante i lavori, l’erogazione all’utenza è stata garantita dalle scorte dei serbatoi che sono stati costantemente monitorati. Le riserve sono sufficienti per scongiurare le chiusure notturne dell’erogazione programmate per stanotte: a Carbonia, Gonnesa, Portoscuso e Perdaxius sarà quindi garantito il servizio h24 senza alcuna sospensione.

Qualsiasi anomalia potrà essere segnalata al servizio di segnalazione guasti di Abbanoa, tramite il numero verde 800.022.040 attivo 24 ore su 24.

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«In quest’ultimo periodo si ricorrono voci poco rassicuranti sulle modalità applicate per le nuove assunzioni. Ritengo che si possa procedere solo in un modo: far rientrare chi ha già lavorato in azienda e dare priorità a tutte le lavoratrici e i lavoratori che negli ultimi anni si sono spesi e mobilitati per la riapertura della fabbrica. Senza il loro impegno, oggi, non staremmo parlando di riapertura ed è sacrosanto che vengano richiamati per primi a lavoro. Non vorrei si procedesse, invece, seguendo vecchi schemi di clientele, che indebolirebbero decisamente la credibilità dell’azienda e di tutta l’operazione.»

A sostenerlo è Luca Pizzuto, consigliere regionale del gruppo Art. 1 – Sdp.

«Aspettiamo di vedere, inoltre, maggiori dettagli sul nuovo piano industriale che ancora non si conosce in maniera chiara: c’è urgente bisogno, infatti, di individuare le strategie aziendali e la forza lavoro che si intende utilizzare – aggiunge Luca Pizzuto –. Tutte queste informazioni consentirebbero un clima e un rapporto più sereno tra lavoratori e dirigenza. Auspico che si possa procedere nel modo più chiaro e trasparente possibile. La riproposizione di una cultura clientelare in seno alle aziende del territorio, oltre ad essere inaccettabile – conclude Luca Pizzuto – farebbe pentire e disimpegnare anche le parti politiche che in questi anni si sono spese per il riavvio del polo industriale.»

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Con la fine del 2018, e la pubblicazione dei dati relativi alle presenze dei visitatori nel territorio del comune di Iglesias, è tempo dei primi bilanci relativi ai luoghi di interesse culturale e turistico, come il sito di Porto Flavia.

Un’annata ricca di soddisfazioni, che certifica una crescita esponenziale nel numero dei visitatori, sia per quanto riguarda i residenti che per quanto riguarda i turisti provenienti dalle altre località della Sardegna, dal resto d’Italia e dalle nazioni europee ed extraeuropee.

Secondo i dati forniti dall’Ufficio Turistico del Comune di Iglesias, i dati relativi al 2018, si inseriscono in un trend di crescita costante, che abbraccia gli ultimi 4 anni, con il sito di Porto Flavia che passa dai 19.756 visitatori all’anno del 2015, ai 24.611 del 2016, per arrivare ai 30.409 visitatori del 2017 ed al picco dei 31.097 visitatori dell’anno appena concluso.

Crescita numerica che è andata di pari passo con l’incremento dell’offerta turistica, che ha permesso, nel 2018, un aumento nel numero delle presenze anche nel periodo non strettamente legato alla stagione estiva, con picchi nei mesi di aprile (4.415 visitatori a Porto Flavia) e di ottobre (2.298 visitatori).

Per quanto riguarda i dati relativi alla provenienza dei visitatori, Porto Flavia con le sue bellezze naturali e con i rimandi alle attività storiche del patrimonio minerario del territorio, si conferma una delle mete preferite dagli Iglesienti, con 1.198 visite all’anno, e soprattutto dai visitatori provenienti dalle altre realtà della Sardegna e del resto d’Italia, che hanno premiato il sito con 3.659 presenze.

Numerosi anche i visitatori provenienti dalle nazioni europee, con in testa la Francia (2.316 visitatori nel 2018) e la Germania (1.137 presenze), con una nuova frontiera rappresentata dal turismo extraeuropeo, che ha portato a Porto Flavia, tra gli altri, 19 visitatori provenienti dagli Stati Uniti, 21 dal Canada, 12 dalla Cina e 13 provenienti da Australia e Nuova Zelanda.

Porto Flavia come punto di congiunzione tra la tradizionale offerta legata al turismo stagionale e balneare, ed un turismo che cerca di superare l’esclusività della stagione estiva, grazie anche a percorsi in grado di valorizzare la cultura ed il patrimonio storico legato alle attività minerarie, in grado di attrarre diverse tipologie di visitatori

«Quelli relativi al 2018 sono dati importantissimi, che non ci lasciano indifferenti, e che accogliamo con soddisfazione – ha commentato Mauro Usai, sindaco di Iglesias – poiché testimoniano il grande interesse che la città è in grado di suscitare nei tanti turisti che visitano la Sardegna, attraverso i luoghi che ne testimoniano l’identità, la storia e la cultura.»

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Domenica 6 gennaio, a partire dalle ore 15.00, nella lampisteria del Museo del Carbone, animazione, giochi e laboratori creativi faranno divertire i bambini al coperto, in attesa dell’arrivo della Befana, che porterà con sé un grande sacco pieno di dolci e caramelle per i bimbi.

La manifestazione, ad ingresso gratuito, è organizzata dal Museo del Carbone, in collaborazione con il comune di Carbonia, il Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, la Pro Loco di Carbonia, l’associazione culturale Lughené di Gergei, La Salvia Animazioni ed il Vespa Club Carbonia.

Fino al 6 gennaio, inoltre,sitabile la mostra “In miniera tra i presepi”.

Durante la manifestazione “La Befana in miniera” saranno premiati gli autori del presepe più votato.

Sarà possibile votare il presepe preferito fino al 5 gennaio, alle ore 13.00.

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Dopo i nuovi sbarchi di algerini verificatisi a Porto Pino e Sant’Antioco, Fratelli d’Italia interviene per sollecitare provvedimenti urgenti per risolvere il problema.

«Non sono servite le diverse interrogazioni e le risoluzioni del nostro deputato Salvatore Deidda in Parlamento. Bisogna risolvere al più presto il problema», denunciano il coordinatore provinciale Pino Floris ed il referente Emanuela Pilia del circolo di Sant’Antioco, comune, direttamente coinvolto dagli ultimi sbarchi. «Alcuni arrivano la notte e non vengono nemmeno avvistati. Si sta creando una situazione di disagio anche tra gli abitanti del paese, avverte il referente del circolo di Sant’Antioco. I referenti del Sulcis in particolare Carloforte e Sant’Antioco chiedono un’indagine approfondita e un intervento delle Istituzioni, affinché, le coste di tutto il basso Sulcis non diventino i nuovi approdi e i nuovi rifugi dei clandestini o dei profughi provenienti dall’Africa con finali spesso tragici come quello verificatosi nelle ultime settimane. Servono soluzioni concrete – concludono Pino Floris ed Emanuela Pilia – per aiutare ed essere aiutati a fermare il traffico dei mercantili ed altre imbarcazioni che dietro denaro trasportano gente disperata alla ricerca di un qualcosa di diverso rispetto a quello che trovano nei loro paesi.»

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Grazie al nuovo tracciato da percorrere anche in bicicletta e a cavallo tra vecchie cave, antichi insediamenti nuragici, immense spiagge, stagni pescosi e ricchi di biodiversità ed estesi vigneti di carignano, il Cammino Minerario di Santa Barbara scende verso la costa meridionale del Sulcis arricchendosi di fascino e di bellezza.

Con questo straordinario patrimonio storico-culturale e paesaggistico-ambientale il comune di Sant’Anna Arresi ha deliberato di entrare a far parte della Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara unendosi in tal modo al capolavoro di coesione istituzionale compiuto dai Comuni del territorio che due anni fa avevano deciso all’umanità di costruire un progetto di sviluppo sostenibile nato dal basso e sostenuto sin dall’origine dalla Giunta regionale.

Una buona notizia per l’anno nuovo che non mancherà di portare benefici al Cammino e alla comunità di Sant’Anna Arresi.

Un omaggio del comune di Sant’Anna Arresi per i turisti che a piedi, in bicicletta e a cavallo potranno percorrere in tutte le stagioni anche questo nuovo itinerario del Cammino Minerario di Santa Barbara nella gioia, nella bellezza e nella speranza.

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A breve, a Carbonia, inizierà una significativa opera di restyling della vecchia sede del Commissariato di Polizia di via Ala Italiana al fine di rendere più confortevoli gli ambienti interni e consentire un sempre più adeguato svolgimento delle funzioni da parte del personale che opera in una struttura che costituisce un presidio importante per la sicurezza pubblica della nostra cittadinanza.

Il 21 gennaio, alle ore 12.00, scadono i termini per la presentazione delle domande di partecipazione alla gara pubblica, bandita dal comune di Carbonia, per l’affidamento dell’appalto per i lavori di ristrutturazione e recupero della sede del vecchio Commissariato di Polizia.

La procedura di caricamento della domanda avverrà tramite procedura telematica da svolgersi sulla piattaforma del Sardegna CAT.

Il 22 cennaio, alle ore 9.30, presso il Palazzo Comunale, si procederà, nella prima seduta pubblica, all’apertura delle buste di qualifica pervenute nei termini ed esclusivamente attraverso la piattaforma del Sardegna CAT.

L’appalto è indetto per un importo complessivo di 339.878,62 euro + Iva.

Si tratta di lavori tesi a riqualificare gli spazi del fabbricato del vecchio Commissariato di Polizia, mettere a norma gli impianti esistenti e installare quelli mancanti, al fine di consentire il regolare svolgimento delle diverse attività in condizioni di sicurezza.

Tra gli interventi previsti si segnala il rifacimento degli intonaci, della tinteggiatura, dei pavimenti e la sostituzione delle porte interne del piano seminterrato. Nel piano terra verrà realizzata un’area aperta al pubblico e una di esclusivo utilizzo del Commissariato. Inoltre, verranno create tre camerate con relativi servizi igienici e uno spazio comune, realizzati nuovi bagni, pavimenti, battiscopa. Nel secondo piano verranno realizzati due appartamenti speculari, costituiti da due camere, un ambiente pranzo-soggiorno e un servizio igienico. I lavori consisteranno anche nel rifacimento dell’impiantistica idrico-fognaria ed elettrica, nella climatizzazione dei locali e nella predisposizione di efficaci misure antincendio.