23 December, 2025

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I carabinieri delle stazioni di San Bartolomeo e Villanova, a Cagliari, la scorsa notte hanno effettuato un blitz nel quartiere di Sant’Elia che ha consentito di sequestrare un ingente quantitativo di varie tipologie di stupefacenti e di arrestare M.P., 20 anni, di Cagliari. Il tutto è avvenuto intorno alle due di notte, quando i carabinieri, nell’ambito di un più articolato servizio antidroga predisposto per le festività di fine anno, si sono introdotti in un appartamento in via Schiavazzi. Nel corso della perquisizione, che ha visto anche il supporto di unità cinofila della Guardia di Finanza, i carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato:

1 porzione di panetto, pari a 71 grammi, di hashish;

11 involucri, pari a 1 kg e 21,60 grammi, di marijuana;

9 frammenti, pari a 22,80 grammi, di hashish;

193 involucri, prai a 23,40 grammi, di eroina;

501 involucri, pari a 74,60 grammi, di cocaina;

524,80 euro in banconote di vario taglio, ritenuti provento della medesima attività illecita;

3 bilancini di precisione.

Il giovane arrestato dovrà rispondere del reato di detenzione illecita di sostanze stupefacenti ed è stato tradotto presso le camere di sicurezza del Comando provinciale di via Nuoro, in attesa del rito direttissimo.

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«L’enfasi dell’assessore della Programmazione Raffaele Paci sulla spendita dei fondi europei è del tutto fuori luogo: se i finanziamenti non arrivano ai destinatari in tempi ragionevoli i bandi della Regione sono solo un terribile boomerang, che affossa le aziende anziché aiutarle. I dati formali e contabili sono una cosa, ma la realtà economica è ben diversa.»

Questo l’attacco a Raffaele Paci di Pietrino Fois, coordinatore regionale Riformatori sardi e del consigliere regionale Michele Cossa.

«Il rispetto dei parametri è fondamentale; esso è anche il frutto di un lavoro iniziato prima che arrivasse Raffaele Paci. Dove la Giunta Pigliaru ha clamorosamente fallito è nell’efficientamento delle procedure, che sono ancora più lente del passato. Le imprese, specie quelle piccole e piccolissime, non vengono aiutate nella partecipazione ai bandi e nelle fasi successive; la riforma della Regione, tanto annunciata e sbandierata, si è argentata chissà dove. Il risultato è che la Regione era e resta nemica delle imprese, un Moloch che sembra esistere per disturbare e non per aiutare il mondo economico – aggiungono i due esponenti dei Riformatori sardi -. Avevamo già denunciato che l’inaccettabile stallo dei bandi agevolati del Por Fesr 2014-2020, che Paci ha derubricato a semplici ritardi. La verità è che ancora oggi chi vince un bando si legando una pietra al collo, giacché non può contare sulla garanzia di tempi certi. Questa è la situazione di gran parte dei bandi regionali: il risultato – concludono Pietrino Fois e Michele Cossa – è che non soltanto risorse decisive per la ripresa economica della nostra Isola non vengono effettivamente immesse nel sistema, ma si alimenta l’illusione di poter contare su finanziamenti che arrivano, purtroppo letteralmente, “a babbo morto”.»

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Ora è ufficiale: le elezioni regionali si terranno domenica 24 febbraio 2019. Il presidente Francesco Pigliaru ha firmato, venerdì scorso, il relativo decreto che verrà pubblicato sul Buras il 10 gennaio, in contemporanea con l’affissione dei manifesti in tutti i 377 Comuni della Sardegna. Tra il terzo e il quarto giorno successivo alla pubblicazione, i partiti o le coalizioni devono presentare simboli ed apparentamenti.

 

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Il presidente della Regione Sardegna Francesco Pigliaru ha fatto gli auguri ai sardi per l’anno nuovo in un post pubblicato nel suo profilo Facebook.

Il testo integrale.

Auguri a tutti per l’anno nuovo

Siamo alla fine del 2018, che per me e per quanti hanno condiviso con me questa parte di cammino, non è solo la fine di un anno, ma la dirittura d’arrivo della legislatura.

Sono stati anni pieni, intensi, certo non facili. Quando siamo stati eletti alla guida della Sardegna nel 2014, scelti dal voto degli elettori, ci siamo trovati ad affrontare una situazione difficile, figlia di incuria politica e amministrativa e già segnata da quella crisi economica internazionale profondissima che ha continuato ad accompagnare il nostro governo di questi anni e contro la quale abbiamo combattuto una battaglia quotidiana fatta di serietà, impegno, costanza e duro, durissimo lavoro.

L’obiettivo è sempre stato lì, chiaro davanti a noi, e lo abbiamo perseguito in ogni nostra scelta politica, in ogni azione: restituire alla Sardegna fiducia e futuro migliorando concretamente la vita dei nostri cittadini.

Abbiamo sempre saputo che un’impresa così importante non si porta a compimento in un giorno, abbiamo sempre saputo di dover sfidare abitudini consolidate e piccoli e grandi interessi particolari, calati nel quadro di una congiuntura negativa generale che ha reso ancora più difficile l’attuazione di politiche tanto riformiste quanto essenziali.

È evidente quindi che ci hanno guidato e continuano a guidarci non la ricerca di consenso ma la necessità, l’urgenza, la volontà di gettare fondamenta solide e su quelle costruire passo dopo passo.

Sono andate e vanno in questa direzione azioni come Iscol@, la riorganizzazione della Protezione civile e quella dei Centri per l’Impiego o, ancora, la complessa, obbligata e non più prorogabile riforma della Sanità, di cui si cominciano ora ad avvertire gli effetti positivi. E poi LavoRas per creare lavoro nell’immediato, il Reis primi in Italia e con cui oggi raggiungiamo 27.000 famiglie che ne hanno bisogno, gli investimenti sul diritto allo Studio, con il 100% di copertura delle borse di studio, un miglioramento enorme rispetto al passato. Questo e molto altro, naturalmente, tutto nel rispetto delle linee tracciate sul programma elettorale.

Oggi finalmente la Sardegna comincia ad uscire dalla crisi, come attestano i dati molto positivi sull’occupazione raggiunti in quest’anno appena trascorso. Ma siamo consapevoli che ci vuole ancora tempo e che bisogna perseverare nell’elaborazione e l’attivazione di buone politiche per superare disuguaglianze che, in questa fase sono ancora forti. Per questo nella Finanziaria per il 2019 abbiamo concentrato gli sforzi nella direzione sì dello sviluppo e della crescita, ma badando bene a distribuire equamente benefici che devono essere garantiti a tutti e non solo ad alcuni. Quest’anno vogliamo più che mai raggiungere il massimo delle persone mettendo un’attenzione particolare sui giovani, sulle famiglie, su chi si trova ad affrontare il cambiamento da una posizione di maggior debolezza.

Come ho già avuto occasione di dire, credo che dalla Sardegna oggi parta un segnale politico forte per tutto il centrosinistra: non basta cantare le lodi di una ripresa perché se ne avvertano i benefici, ma bisogna lavorare perché questo miglioramento appartenga a tutti e tutti se ne sentano parte.

Per questo ci siamo impegnati e questo auguriamo ai nostri cittadini per il 2019: una Sardegna ogni giorno migliore.

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La Dinamo Banco di Sardegna va! Al PalaLeonessa di Brescia la squadra di Vincenzo Esposito è scesa in campo per vincere, per fare un consistente passo avanti verso la qualificazione alle Final Height di Coppa Italia, ed ha finito per stravincere, con una condotta di gara autoritaria ed un punteggio schiacciante: 95 a 71 (primo tempo 56 a 33). La Leonessa ha iniziato col piede giusto, portandosi prima sul 5 a 0, poi sull’8 a 2 al 3′, ma è stato un fuoco di paglia, perché da lì in avanti la Dinamo ha cambiato marcia, ha ribaltato il punteggio in poche battute ed ha piazzato un parziale di 29 a 5 in 7′, per il 31 a 13′ del 10′, trascinata da Scott Bamforth e Jack Cooley. La Dinamo in 20′ ha concesso alla Leonessa solo 8 rimbalzi!

La musica nel secondo quarto non è cambiata, la Leonessa Brescia dell’ex Brian Sacchetti ha cercato di resistere allo scatenato avversario, ma hanno continuato a subite tanto e la Dinamo è andata al riposo dell’intervallo lungo con un margine di ben 23 punti: 56 a 33!

In avvio di terzo quarto la Dinamo ha continuato a tenere percentuali stratosferiche al tiro (alla fine 56% da 2 punti, 47% da 3 punti e 78% ai tiri liberi), ha toccato il +27 al 30′, 82 a 55. A quel punto, a partita ormai chiusa, la Dinamo ha mollato un po’, Vincenzo Esposito ha fatto molti cambi dando spazio anche alle seconde linee ma il vantaggio è rimasto sempre rassicurante. Solo una volta la Leonessa è scesa sotto i 20 punti ma il margine alla fine è stato di ben 24 punti: 95 a 71!

Nella Dinamo su tutti un super Scott Bamforth, addirittura stratosferico nei primi 20′ (19 punti) autore alla fine di 22 punti con 5/7 da tre, 5 rimbalzi, 6 assist e 30 di valutazione, e il gigante Jack Cooley con 21 punti (5 su 8 da due – 15 nel primo tempo -, 6 rimbalzi e 22 di valutazione). Altri quattro giocatori in doppia cifra: Dyshawn Pierre (10 punti e 9 rimbalzi), Achille Polonara (13 punti con ¾ da tre), Jaime Smith (10 punti e 6 assist) e Rashawn Thomas (10 ptunti).

Leonessa Brescia 71 – Dinamo Banco di Sardegna 95

Parziali: 13 a 31; 20 a 25; 22 a 26; 16 a 13.

Progressivi: 13 a 31; 33 a 56; 55 a 82; 71 a 95.

Leonessa Brescia: Hamilton 15, Abass 17, Dalcò, Laquintana, Cunningham 15, Caroli, Veronesi, Mika 4, Beverly 4, Zerini 6, Moss 4, Sacchetti 6. All. Andrea Diana.

Dinamo Banco di Sardegna: Spissu 3, Smith 10, Bamforth 22, Devecchi, Magro 2, Pierre 10, Gentile 3, Thomas 9, Polonara 13, Diop 2, Cooley 21. All. Vincenzo Esposito.

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L’assessore regionale della Sanità Luigi Arru, alcuni minuti fa ha diffuso una nota sulla vicenda della Chirurgia pediatrica al CTO di Iglesias.

«Concentrare l’offerta della chirurgia pediatrica in una struttura complessa garantisce la miglior offerta sanitaria possibile per i piccoli pazienti sardi, con prestazioni adeguate e sicure, alti standard qualitativi e una appropriata preparazione in caso di interventi ad alta specializzazione. Disperdere l’offerta, a fronte di un bacino di utenza sempre più ridotto, significa non offrire servizi e competenze adeguate – dice l’assessore della Sanità Luigi Arru – la polemica sulla Chirurgia pediatrica di Iglesias è solo una drammatizzazione dell’informazione in sanità, che viene mistificata e distorta senza però fornire gli elementi utili a capire come stanno davvero le cose. La chirurgia pediatrica di Iglesias avrà un ruolo nella rete chirurgica pediatrica sarda, che assegnerà mandati diversi alle strutture a seconda della gravità delle patologie.»

Luigi Arru ricorda che il DM 70, che fornisce precise indicazioni sugli standard di qualità degli ospedali affinché garantiscano prestazioni appropriate e sicure, prevede per la chirurgia pediatrica che ci sia un reparto, struttura complessa, ogni 1,5 – 3 milioni di abitanti. Semplice, dunque, dedurre che in Sardegna dovrebbe esserci un unico reparto di Chirurgia pediatrica. «In realtà ne abbiamo tre, a Cagliari, Iglesias e Sassari. Anche in questo caso, la Sardegna ha un eccesso di offerta, nonostante la continua diminuzione delle nascite e dei bambini da assistere da circa 20 anni a questa parte – sottolinea l’assessore regionale della Sanità -. Le indicazioni delle società di Chirurgia pediatrica prevedono che, per poter effettuare interventi di alta specializzazione, il reparto debba essere inserito in organizzazioni in cui siano presenti altre specialità pediatriche, per avere le giuste garanzie in caso di interventi di alta complessità, per esempio gravi malformazioni presenti alla nascita. Diversificare l’offerta in tre centri significa invece avere un’esperienza di alta specialità ridotta, per il numero ridotto delle nascite, e dunque dei relativi casi di patologie complesse su cui intervenire: è chiaro a tutti, infatti, che più alto è il numero degli interventi effettuati, maggiore è la specializzazione che si acquisisce». 

C’è poi un altro elemento da sottolineare, secondo l’assessore regionale della Sanità. Nonostante la presenza di tre servizi di Chirurgia pediatrica, ancora molti bambini vengono portati dai genitori in ospedali pediatrici fuori regione come il Gaslini di Genova o il Bambin Gesù di Roma che, proprio per il numero di casi trattati, forniscono le giuste garanzie. Infine, il progressivo invecchiamento e pensionamento dei chirurghi pediatrici rende e renderà sempre più difficile avere equipe complete nelle tre sedi, per cui inevitabilmente sarà necessario concentrare l’offerta in ospedali dove siano presenti altri servizi specialistici.

«È, dunque, evidente – conclude Luigi Arru – che concentrare servizi e prestazioni in un unico centro d’eccellenza di Chirurgia pediatrica è la migliore garanzia per i bambini, perché solo in questo modo è possibile offrire gli elevati standard previsti dalla comunità scientifica. Il bene e la tutela della salute dei nostri piccoli pazienti sono e restano la priorità assoluta.»

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La Dinamo Banco di Sardegna torna in campo questo pomeriggio, alle 17.00, al PalaLeonessa di Brescia, a caccia dei punti necessari per accedere alle Final Eight di Coppa Italia. Dopo la larga e convincente vittoria sulla VL Pesaro, la squadra di Vincenzo Esposito cerca una conferma, per mettere definitivamente da parte tutte le incertezze emerse nella prima parte della stagione, caratterizzata da molti alti e bassi.

La Leonessa dell’ex Brian Sacchetti, al ritorno sul proprio campo dopo il derby con Milano, perso nel finale, in classifica è affiancata alla Dinamo a quota 10 punti e come la Dinamo ha una grande voglia di riscattare un avvio di stagione ampiamente inferiore alle attese.

«Nonostante ci sia la pausa in Fiba Europe Cup affrontiamo tre partite in una settimana, tenendo il ritmo al quale siamo abituati – ha detto alla vigilia coach Vincenzo Esposito -. Sicuramente arriviamo a Brescia soddisfatti per l’ultima vittoria in casa con Pesaro, determinati nel voler fare l’impossibile nelle ultime tre sfide del girone di andata per cercare di vincerle tutte e tre. Credo che l’aver vinto bene la sfida con Pesaro ci permetta di approcciare con maggiore serenità e meno pressione alla sfida di domenica; concentriamoci una gara per volta e poi da lunedì inizieremo a pensare alla prossima avversaria. Come dico sempre i conti si fanno alla fine

Il capitano della Dinamo Jack Devecchi.

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Un Cagliari in giornata negativa ha ceduto all’Udinese, alla Dacia Arena, nell’ultima partita del girone d’andata e del 2018. I rossoblu, privi del bomber Leonardo Pavoletti, tenuto precauzionalmente a riposo, e di Simone Padoin, al quale Rolando Maran ha ugualmente concesso un turno di riposo, non sono riusciti a ripetere la bella prestazione fornita nel turno infrasettimanale con il Genoa e si sono arresi ad un’Udinese rinvigorita dalla cura del nuovo tecnico Davide Nicola e decisamente più motivata alla ricerca di punti, subendo un goal per tempo, autori l’argentino Ignacio Pussetto e lo svizzero Valon Berhami. Sull’andamento dell’incontro, comunque, ha inciso la discutibile espulsione di Luca Ceppitelli, maturata in avvio di ripresa, sul risultato di 1 a 0 per l’Udinese, per un fallo quantomeno dubbio. In 10 uomini il Cagliari ha subito di lì a poco il secondo goal e solo un grande intervento di Alessio Cragno, sul rigore calciato da Kevin Lasagna, ha evitato che il risultato assumesse dimensioni ancora più nette.

«Siamo arrivati all’appuntamento senza la necessaria lucidità, era la terza partita consecutiva, la gara col Genoa ci ha fatto spendere molte energie, fisiche e mentali e abbiamo pagato qualche defezione di troppo. L’Udinese ci ha concesso poco – ha commentato a fine partita il tecnico rossoblu Rolando Maran -. Nella prima parte la gara è stata equilibrata, abbiamo fraseggiato cercando di spostare il pallone da destra a sinistra, pur senza essere pericolosi. Avremmo dovuto alzare i ritmi, l’Udinese era molto chiusa all’indietro, non siamo riusciti a verticalizzare. Loro hanno trovato il gol su un lancio dalle retrovie che ha sorpreso un po’ tutti. Complessivamente potevamo fare meglio, ma non avevamo la solita freschezza e forza. La voglia di provarci però c’è stata, anche quando siamo rimasti in inferiorità numerica.»

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Ieri notte i carabinieri della stazione di Cagliari-Sant’Avendrace hanno arrestato, nella flagranza del reato di rapina impropria, T.M., 37enne di Selargius. L’uomo, dopo essersi introdotto nell’ipermercato “Auchan”, ed aver rubato alcuni capi di abbigliamento che aveva preventivamente privato del dispositivo di antitaccheggio, ha oltrepassato la barriera delle casse senza pagare il corrispettivo e, al fine di assicurarsi la fuga, ha spintonato il personale addetto alla sicurezza, venendo bloccato dai carabinieri, nel frattempo intervenuti. Dopo le formalità di rito, l’uomo è stato trasferito presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari, misura restrittiva confermata dal giudice all’esito del rito direttissimo.

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Intorno alle 7.00, a Cagliari, nell’ambito dei servizi predisposti per il controllo della circolazione stradale in prossimità dei festeggiamenti di fine anno, i carabinieri dell’aliquota radiomobile della Compagnia di Cagliari hanno deferito in stato di libertà, per il reato di guida in stato di ebrezza alcolica, un 31enne di Iglesias che, alla guida di una Fiat 500, è stato intercettato dai militari mentre percorreva contromano la strada statale 195, all’altezza del ponte della Scafa. Il giovane, sottoposto ad accertamento con etilometro, ha evidenziato un tasso alcolemico pari a 2,69 gr/l sia al primo sia al secondo accertamento. Immediato è scattato il ritiro della patente di guida, con il sequestro dell’autoveicolo, risultato sprovvisto della copertura assicurativa.