22 December, 2025

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Stamane i Riformatori sardi hanno presentato le loro proposte per la modifica della legge sul cinema. Secondo i Riformatori sardi, la legge regionale n. 15 del settembre 2006 aveva portato grandi aspettative tra gli operatori del cinema e dei servizi sardi ha fallito i suoi due grandi obiettivi:

1) Supportare i talenti sardi per la realizzazione di prodotti cinematografici in grado di raggiungere il mercato globale, raccontando la Sardegna e producendo un importante “indotto” in termini di marketing, promozione e occupazione .

2) Attrarre in Sardegna le grandi produzioni  nazionali ed internazionali, fornendo set naturali e servizi in grado di creare ricchezza e occupazione sostenibile.

«A più di dieci anni dalla sua promulgazione purtroppo la legge è rimasta da un lato inattuata sotto molti profili, a causa della sua farraginosità e  inadeguatezza, dall’altra (e soprattutto!) è mille miglia lontano dai suoi obiettivi – sostengono i Riformatori sardi -. La legge si è ridotta ad essere mera occasione di distribuzione di sovvenzioni pubbliche, mettendo in atto una forma di assistenzialismo, senza alcuna reale attenzione al ritorno di immagine e economico per la Sardegna. In particolare, la Film Commission, che avrebbe dovuto essere il fiore all’occhiello dell’intera operazione, è ancora  una struttura monca, con uno statuto inattuato e dunque  priva di un organo fondamentale, nonché delle competenze e degli strumenti necessari per esercitare il ruolo dinamico e attrattivo che le compete. Per meglio controllare le risorse attribuite alla legge, la politica ha, infatti, mantenuto tutte le azioni attuative (bandi, graduatorie, assegnazioni dei contributi) in capo all’assessorato regionale della Cultura, rinunciando a qualsiasi confronto e condivisione e si è fatta stritolare dalla burocrazia quotidiana e dalla rete delle clientele. In poche parole, la gestione della legge è rimasta in capo alla burocrazia regionale, fiancheggiata da alcuni operatori locali, che hanno finito per essere i principali  beneficiari di una norma che sembra un abito cucito su misura per soddisfare le esigenze di pochi, e non ha realizzato un sistema culturale ed economico, in grado di portare il vento dell’innovazione e della modernità nell’industria del Cinema in Sardegna

«E’ indispensabile prendere atto che il “clima” creato dai meccanismi di attuazione della legge, non è purtroppo inclusivo ed è anzi diventato un vero e proprio freno allo sviluppo dell’industria di settore – aggiungono i Riformatori sardi – . La valorizzazione dell’identità regionale sarda, criterio prioritario con il quale sono assegnati i contributi per il cinema, si è rivelato un boomerang con il finanziamento di progetti cinematografici a prescindere dalla qualità e dal successo sul mercato, e la legge è diventata una misura assistenziale, spesso a vantaggio degli stessi produttori locali. I cortocircuiti della legge hanno sempre impedito la nascita di autorevoli attività di verifica, in grado di valutare sul serio il ritorno economico e di immagine per la Sardegna, relativo ai finanziamenti attribuiti.»

«Per noi, è indispensabile riscrivere daccapo l’attuale legge regionale sul Cinema, modificando radicalmente il ruolo della Film Commission, che deve diventare il principale punto di riferimento per tutte le attività legate al cinema, strumento principe di promozione e di sviluppo economico per la Sardegna, raccordando il mondo del cinema sardo e le sue attività di servizio con il mercato globale e con la politica turistica della Sardegna – concludono i Riformatori sardi -. Non appena il centrodestra sarà forza di governo in Sardegna, chiediamo:

1) L’immediata creazione di un tavolo di lavoro tra tutti gli operatori sardi che – anche attraverso contatti nazionali e internazionali – consenta di aprirsi alle best practices nel settore per concertare le linee guida del progetto per la nuova legge e per una nuova organizzazione del comparto / cinema

2) La modifica dello statuto e del ruolo della Fondazione Film Commission, che deve coinvolgere l’intera comunità sarda e deve diventare la guida di tutti le azioni regionali nel settore.

3) I bandi, con adeguata cadenza semestrale per le produzioni  e triennale per le altre attività (festival e didattica) devono, dunque, essere gestiti interamente dalla Fondazione e con occhio attento ai progetti industriali di cui devono essere il supporto;

4) L’adeguamento agli obiettivi culturali, economici e di marketing del prodotto dei criteri di valutazione dell’intervento regionale, che deve essere altresì uniformato al nuovo modo di intendere l’industria creativa, allargata a tutte le produzioni audiovisive;

5) La creazione di un organo indipendente di valutazione, che misuri periodicamente la coerenza tra le risorse investite, lo spirito della legge e la realizzazione dei suoi obiettivi di mercato e industriali.

6) La predisposizione di un codice etico (come nella regione Puglia) che eviti qualsiasi opacità e/o conflitto di interesse tra gli organi della Film Commission e i fruitori dei benefici della legge sul cinema.»

 

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La Polizia locale del comune di Carbonia, nel corso del mese di gennaio 2019, effettuerà controlli sistematici su tutto il territorio comunale, per verificare che siano rispettati i limiti di velocità da parte dei conducenti.

Le postazioni di controllo per il rilevamento della velocità saranno di volta in volta presegnalate, a norma di legge, dall’apposito segnale stradale di indicazione temporaneo ad alta visibilità, riproducente l’iscrizione “Polizia Municipale di Carbonia – Controllo elettronico della velocità”.

L’apparecchiatura tecnica per il rilevamento sarà impiegata con la presenza e sotto il costante controllo del personale appartenente al Comando di Polizia locale di Carbonia.

Allegato il calendario delle postazioni autovelox previste nel mese di gennaio 2019.

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La Giunta comunale di Sant’Antioco ha stanziato 100mila euro per la “manutenzione straordinaria delle strade vicinali”. Obiettivo: mettere in sicurezza i percorsi antiochensi che conducono ad appezzamenti di terreno agricolo, seconde case in campagna, ma anche spiagge e località costiere. «A questo intervento – commenta il sindaco Ignazio Locci – a breve si aggiungerà anche il cantiere Lavoras, sempre dedicato alle strade vicinali, che con ulteriori 90 mila euro consentirà, inoltre, di creare nuova occupazione. Diamo così risposte alle legittime richieste di chi quotidianamente percorre quelle arterie con tante difficoltà, considerato il manto disastrato a causa delle piogge e di anni di incuria. Per citare qualche esempio, ci concentreremo sulle strade “Su Demanio”, “Sa Scrocchitta”,  “Crisionis” e “Corongiu Murvoni”, strada “Tuvu Mannu” e “Nuraghe Nocco”. Senza dimenticare i percorsi costieri: Turri, Cala Lunga, Su Forru a Macchina. Ma l’elenco è ben più lungo e articolato».

Il percorso delle strade oggetto dell’intervento si sviluppa all’interno dell’agro antiochense, con un andamento pressoché regolare, su cui convergono una serie di strade minori provenienti da zone agricole interne che risultano particolarmente trafficate.

«Nello specifico – spiega l’assessore dei Lavori pubblici Francesco Garau – dopo aver trattato meccanicamente il manto carrabile, si ricorrerà alla posa di un composto adeguato al contesto, detto tout venant. Naturalmente, con questi lavori interverremo anche sulla regimazione delle acque superficiali (cunette laterali e trasversali, cavalca fossi, attraversamenti, eccetera). Attualmente, infatti, i tratti in cunetta sono quasi del tutto assenti e, là dove sono ancora visibili, sono cresciute piante di notevoli dimensioni ed arbusti che con fronde e radici tendono ad invadere la carreggiata riducendo lo spazio utile in più punti. Nei periodi di pioggia, inoltre, le acque, non potendo scorrere nelle apposite cunette, tracciano solchi sulla massicciata ed in più punti il ristagno forma pozzanghere che con il passare dei mezzi si ampliano. Tra questo intervento ed il cantiere Lavoras di prossima attivazione, daremo risposte concrete a questo problema, con un investimento totale di 190mila euro.»

 

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Sabato 29 dicembre, a partire dalle ore 21,30, la Chiesa di San Pio X (Corso Colombo n. 58), ospiterà la tappa iglesiente della rassegna itinerante “Gospel Explosion”, arrivata quest’anno alla 16ª edizione.

Un tradizionale appuntamento natalizio, organizzato dall’associazione culturale Progetto Evoluzione, titolare del festival Narcao Blues, con il patrocinio del Comune di Iglesias.

Protagonista della rassegna, il gruppo gospel Uni.Sound, nato nel 2008 a New York, dieci anni nel corso dei quali l’ensemble formato da Terelle Tipton, Eric Sumpter, Shilah Douglas e Sharon Williams, con Fullen Jr. Terrence McCarty al piano, Christopher Atlas Amir al basso e Benjamin Michael Anthony alla batteria, si è esibito in oltre sessanta nazioni di tutto il mondo, dando vita ad  importanti collaborazioni con artisti del calibro degli U2.

Un appuntamento completamente gratuito per gli spettatori, che vuole rappresentare un momento d’incontro tra musica e spiritualità, con la tradizione della musica gospel americana che abbraccia la modernità delle avanguardie soul.

«Una rassegna che rappresenta un’importante occasione di promozione culturale per tutta la città», ha sottolineato il sindaco Mauro Usai.

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Il governatore Francesco Pigliaru e gli assessori dell’Industria Maria Grazia Piras e degli Enti locali ed Urbanistica Erriu hanno presentato stamane la nuova legge sulla Semplificazione 2018.

«Un altro obiettivo di legislatura raggiunto: dare continuità all’azione di semplificazione amministrativa da parte della Regione. Dopo la Legge Quadro del 2016, che, tra le varie novità aveva istituito lo SUAPE, la settimana scorsa il Consiglio regionale ha dato il via libera al disegno di legge Semplificazione 2018 approvato dalla Giunta nell’agosto di quest’anno. La semplificazione era uno degli impegni assunti fin dall’insediamento della Giunta e uno degli elementi chiave del programma di governo. I due provvedimenti sono il frutto di un lavoro avviato già nel 2015 dal Tavolo permanente per la Semplificazione, con il coordinamento dell’assessorato dell’Industria e il contributo delle varie Direzioni generali competenti per materia, anche attraverso il coinvolgimento e la consultazione delle Parti economiche, sociali ed istituzionali e proseguito senza sosta fino alla stesura dell’ultimo testo. Ottenere risposte semplici dalla pubblica amministrazione e avere maggiori certezze sui tempi della burocrazia: sono gli elementi chiave che hanno segnato il percorso di elaborazione delle due leggi, in particolare di quella approvata nell’ultima seduta dell’Assemblea di via Roma.»

«Semplificare la vita dei nostri cittadini abbattendo gli ostacoli burocratici più fastidiosi era un obiettivo di legislatura e questo è il punto d’arrivo di un importante lavoro di squadra, cominciato dall’ascolto e proseguito con il coinvolgimento, tappa dopo tappa, di tutti i soggetti interessati – ha detto il presidente Francesco Pigliaru -. Nel quadro generale bastano alcuni esempi per illustrare lo spirito di questa legge, in cui abbiamo anche voluto far convergere provvedimenti utili che erano stati pensati all’interno di altri contesti. Succede con il processo di semplificazione per i PUC, i Piani Urbanistici Comunali: era contenuto nella legge urbanistica non portata a compimento ma era condiviso da tutti, perché sinora pochissimi Comuni sono riusciti ad approvare questo strumento essenziale per garantire l’attuazione di regole in difesa del nostro paesaggio ed era necessario e urgente renderlo più fruibile. Su altri fronti si è voluto migliorare ulteriormente qualcosa che ha già dimostrato di funzionare bene come il Suape, lo sportello unico per cittadini e imprese, o introdurre novità mirate che sono tanto utili quanto logiche. È il caso delle malattie croniche, il cui stato sino a questo momento doveva essere confermato annualmente. Un’assurdità – ha concluso il presidente Francesco Pigliaru – alla quale i cittadini non dovranno più essere sottoposti.»

«La legge ci consente di intervenire su temi cruciali, che riguardano davvero tutti – ha detto l’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras -. Con le nuove norme semplifichiamo la vita di cittadini e imprese, troppo spesso alle prese con adempimenti amministrativi di difficile comprensione, norme farraginose e impedimenti di varia natura nell’acquisizione dei certificati. Per fare alcuni esempi, il provvedimento approvato lo scorso 20 dicembre mette limiti certi ai possibili ritardi  dei SUAPE. Ora trascorsi 15 giorni, non sarà più possibile dichiarare una SCIA, un’agibilità o un’istanza irricevibile. E, ancora, il commerciante che intende utilizzare ulteriori forme di vendita dei suoi prodotti, su un sito on line o attraverso distributori automatici, non avrà bisogno di una doppia autorizzazione. Oppure, in campo sanitario, la norma che elimina i rinnovi annuali per mantenere le agevolazioni per le persone affette da malattie croniche. Piccole grandi semplificazioni che favoriscono un rapporto più snello e rapido tra l’utente e la pubblica amministrazione. Un altro intervento rilevante, in campo energetico, riguarda le modalità di rilascio della certificazione di attestazione APE. La presentazione dell’APE, intatti, non sarà più obbligatoria nei casi di trasferimento a titolo oneroso di quote immobiliari indivise, donazioni, comodato d’uso e trasferimenti a titolo gratuito. E saranno esclusi anche gli edifici dichiarati inagibili, gli immobili di edilizia residenziale pubblica concessi in locazione, e le porzioni di unità immobiliari assegnate in affitto. Con la precedente legge del 2016 e con l’attuale 2018 pensiamo di aver raggiunto l’obiettivo minimo che ci eravamo prefissati in questi anni: cioè, modificare e migliorare numerose norme e rendere l’azione della macchina amministrativa più efficiente, rapida e, se possibile, anche più economica.»

«La Regione – ha sottolineato l’assessore dell’Urbanistica, Cristiano Erriu – ha concluso un lungo e complesso lavoro che riguarda tanti settori. Una parte cospicua della legge di semplificazione riguarda l’urbanistica. Sono state introdotte misure in materia di rilascio di titoli abilitativi edilizi (come la SCIA, la Segnalazione certificata di inizio attività), cambi di destinazione d’uso e interventi di edilizia libera, parcheggi privati (sarà facilitata anche la conversione di edifici in disuso in strutture turistico-ricettive, che necessitano di aree parcheggio per le loro attività). È stata poi introdotta una procedura molto più snella e garantita nei tempi nella preparazione e approvazione dei Piani urbanistici comunali e delle relative varianti. È stato abolito il CTRU (Comitato Tecnico Regionale per l’Urbanistica), che viene sostituito da una Conferenza di copianificazione la quale, in un solo passaggio, darà tutti i pareri necessari. Per facilitare le attività tecnico-amministrative dei Comuni, a livello locale si istituiscono le condotte urbanistiche e paesaggistiche per garantire alle Amministrazioni locali tutte le competenze in materia urbanistica, agronomica, geologica e paesaggistica. È dato mandato alla Giunta regionale di predisporre un regolamento unico tipo per porre chiarezza in maniera definitiva alle definizioni e alla materia regolamentare in ambito edile. Infine, sono stati adottati una serie di provvedimenti di semplificazione riguardanti il SUAPE, con un ulteriore snellimento delle procedure a vantaggio dei cittadini e degli operatori di settore. Si tratta, in buona sostanza, di norme che erano inserite nel testo del disegno di legge di Governo del territorio che, grazie a questa legge, siamo riusciti a recuperare a vantaggio degli enti locali, dei cittadini, delle imprese e dei professionisti.»

Tra i punti rilevanti della nuova legge, sono da segnalare: un numero maggiori di casi di silenzio-assenso in sede di Conferenza di servizi; tutte le attività di riutilizzo delle miniere dismesse saranno assoggettate ad autorizzazione della struttura regionale competente in materia di attività estrattive, finalizzata al riuso ad altri scopi del patrimonio minerario dismesso (rilascio dell’autorizzazione regionale tramite iter SUAPE); i Comuni saranno chiamati a uniformare le tariffe per il rilascio di concessioni e autorizzazioni entro un tetto fissato dalla Regione. L’articolo 33 ha apportato alcune modifiche alla disciplina dettata dalla Legge regionale n. 24 del 2016, accomunate da esigenze di semplificazione e razionalizzazione del procedimento unico SUAPE, emerse nella fase di operatività dello Sportello Unico. L’obiettivo è di migliorare i tempi di risposta all’utenza e di rafforzarne ulteriormente l’efficienza. Tra le tante misure si segnalano: l’attribuzione alla pratica SUAPE di un numero univoco di protocollo che può essere mantenuto per la durata del procedimento da tutte le amministrazioni coinvolte, così da evitare inutili duplicazioni e perdite di tempo sia per gli uffici coinvolti che per le imprese; è stata resa più evidente e semplice l’applicazione  delle disposizioni in materia di indennizzo da ritardo, ed inoltre è stato introdotto il diritto alla restituzione integrale dei diritti di istruttoria SUAPE in caso di procedimenti conclusi con oltre 15 giorni di ritardo.

Ecco alcuni dei punti della nuova legge che riguardano l’Urbanistica. Sono inserite Misure di semplificazione in materia di rilascio di titoli abilitativi edilizi (per esempio la SCIA, la segnalazione certificata di inizio attività), i cambi di destinazione d’uso e gli interventi di edilizia libera, i parcheggi privati (sarà facilitata anche la conversione di edifici in disuso in strutture turistico-ricettive, che necessitano di aree parcheggio per le loro attività). In tema di pianificazione, è stata introdotta una procedura molto più snella e garantita nei tempi nella preparazione e approvazione dei PUC e delle relative varianti. È stato abolito il CTRU (Comitato Tecnico Regionale per l’Urbanistica), sostituito da una Conferenza di copianificazione che, in un solo passaggio, darà tutti i pareri necessari. Per facilitare le attività tecnico-amministrative dei Comuni, a livello locale sono istituite le condotte urbanistiche e paesaggistiche per garantire alle Amministrazioni locali tutte le competenze in materia urbanistica, agronomica, geologica e paesaggistica. È dato mandato alla Giunta regionale di predisporre un regolamento unico tipo per porre chiarezza in maniera definitiva alle definizioni e alla materia regolamentare in ambito edile. Infine, sono stati adottati una serie di provvedimenti di semplificazione riguardanti il SUAPE, con un ulteriore snellimento delle procedure a vantaggio dei cittadini e degli operatori di settore.

Le misure di semplificazione introdotte in materia di agricoltura riguardano la soppressione dell’attestato d’iscrizione all’Albo regionale della Multifunzionalità delle imprese agricole e l’eliminazione dell’obbligo di esporlo al pubblico, previsti oggi dalla legge regionale n. 11 del 2015 (Norme in materia di agriturismo, ittiturismo, pescaturismo, fattoria didattica e sociale), nonché lo snellimento del procedimento di rilascio della licenza di pesca professionale nelle acque interne previsto dalla legge regionale 20 marzo 2018, n. 9 (disposizioni in materia di pesca).

Le misure di semplificazione introdotte in materia di ambiente puntano all’adeguamento di alcune norme alle vigenti disposizioni statali, alla razionalizzazione e aggiornamento della materia ambientale e di governo del territorio, con specifico riferimento alla disciplina delle aree naturali protette, alla tutela della fauna selvatica ed alla connessa disciplina dell’attività venatoria, alle disposizioni in materia di valutazioni di impatto ambientale, valutazione di incidenza ambientale e misure di conservazione, semplificazione e digitalizzazione dei procedimenti in materia ambientale.

In materia di turismo subacqueo è stata introdotta una modifica all’articolo 5 della legge regionale n. 9 del 1999 (Norme per la disciplina dell’attività degli operatori del turismo subacqueo), attraverso l‘inserimento di un nuovo comma che prevede, in linea con gli orientamenti generali in materia di semplificazione, solamente la presentazione di eventuali variazioni all’attività di operatore del turismo subacqueo, sopprimendo così l’obbligo di rinnovo periodico (Articolo 40). Le modifiche in materia di commercio adeguano la vigente normativa regionale al mutato quadro normativo di riferimento e alle norme nazionali e comunitarie in materia di concorrenza, libertà di stabilimento e libera prestazione di servizi. Nello specifico, è stata introdotta una semplificazione dell’iter procedurale relativo all’affidamento in gestione di impianti per la distribuzione dei carburanti (articolo 38).

In tema di Sanità e Politiche sociali, come detto, è stata introdotta una semplificazione al sistema di attestazione delle patologie o degli stati di salute cronici. Attualmente, tali patologie o stati di salute, al fine di ottenere una serie di prestazioni socio-sanitarie, devono essere attestati con cadenza annuale o biennale benché, dal punto di vista delle probabilità, sia rara una loro regressione clinica. La norma proposta attribuisce alla Giunta regionale il compito di redigere un elenco di patologie e stati di salute per i quali non sia più necessario presentare annualmente le attestazioni, ma solo ed eventualmente la loro regressione (articolo 37).

 

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Il direttore generale dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, Giorgio Sorrentino, ha nominato i cinque nuovi capi dipartimento sanitari dell’Aou di Cagliari. I responsabili dei Dipartimenti ad attività integrata (Dai) sono: la professoressa Anna Maria Paoletti (Materno-Infantile), la dottoressa Rosanna Laconi (Emergenze), il professor Roberto Puxeddu (Chirurgia), il professor Francesco Marongiu (Medicina), il dottor Ferdinando Coghe (Servizi). Dei cinque dipartimenti, tre sono a direzione universitaria (Chirurgia, Medicina e Materno-Infantile) e due a direzione ospedaliera (Emergenze e Servizi). Come prevede la legge, le nomine dei capi dipartimento a direzione universitaria sono state fatte di concerto con la Rettrice dell’Università di Cagliari, Maria Del Zompo.

«Con la nomina dei capi dipartimento – dice il direttore generale dell’Aou di Cagliari, Giorgio Sorrentino – si porta a compimento un pezzo importante dell’organizzazione interna della nostra azienda. I Dipartimenti sono delle strutture fondamentali nel governo clinico e hanno il fine di assicurare l’esercizio integrato delle attività di assistenza, di formazione e di ricerca. Aggregano una pluralità di strutture e di funzioni omogenee e complementari, con lo scopo di garantire una gestione unitaria delle risorse, nel rispetto dei principi di efficienza, di efficacia, nonché l’ottimale coordinamento delle attività di assistenza, di formazione e di ricerca.»

Chi sono i capi dipartimento. 

Anna Maria Paoletti. È professore ordinario dell’Università di Cagliari. Medico e studiosa molto nota, da pochi mesi ha assunto la direzione della Struttura complessa di Ostetricia e Ginecologia del Policlinico Duilio Casula.

Rosanna Laconi. Direttrice del Pronto Soccorso del Policlinico, è stata consulente dell’assessorato della Sanità dal 1996 al 2000, responsabile delle attività formative del 118 di Cagliari e della fase sperimentale dell’elisoccorso. 

Roberto Puxeddu. Professore ordinario dell’Università di Cagliari, chirurgo di fama internazionale, è primario del reparto di Otorino del Policlinico Duilio Casula. Di recente è stato nominato consigliere dell’Associazione italiana di Oncologia testa e collo.

Francesco Marongiu. Prorettore e professore ordinario dell’Università di Cagliari, dirige la struttura complessa di Medicina Interna del Policlinico Duilio Casula. Insegna Medicina Interna in diversi Corsi di laurea della Facoltà di Medicina.

Ferdinando Coghe. Direttore del Laboratorio centrale dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, dirige il laboratorio di riferimento regionale per la diagnostica del West Nile Virus. Ha diretto il dipartimento di Patologia clinica della Asl di Carbonia. 

Giorgio Sorrentino.

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«Le alterazioni strumentali a livello cardiaco individuate su pazienti con malattia di Alzheimer, compatibili con un interessamento di tipo infiltrativo cardiomiopatico, sono simili a quanto osservato nei soggetti affetti da amiloidosi.»

È quanto emerge da un recente studio scientifico su pazienti con malattia di Alzheimer realizzato dalla Cardiologia dell’Aou di Sassari, diretta dal professor Guido Parodi. La ricerca, nei giorni scorsi, è stata accettata per la pubblicazione dalla prestigiosa rivista scientifica americana “Jacc Heart Failure”.

«Lo studio condotto dalla nostra Cardiologia – afferma Giuseppe Damiano Sanna, primo autore della pubblicazione – ha un grande interesse soprattutto per le basi fisiopatologiche che lo sottendono e per le possibili implicazioni future. Saranno necessari ulteriori ricerche per chiarire quello che può essere il significato clinico delle alterazioni strumentali rilevate e che potrebbero spiegare alcune complicazioni a cui vanno incontro questi pazienti.»

La ricerca avviata dalla Cardiologia dell’Aou di Sassari apre le porte a sicuri approfondimenti e mette in evidenza l’importanza del lavoro multidisciplinare. Il lavoro dei cardiologi dell’Aou, infatti, è iniziato già alcuni anni fa con il professor Antonello Ganau e ha visto la preziosa collaborazione dell’Unità di valutazione Alzheimer diretta dalla professoressa Maria Rita Piras. Un supporto è stato fornito dai biologi dell’Università di Cagliari che hanno curato la parte genetica mentre l’analisi statistica è stata effettuata in collaborazione con l’unità di Statistica medica dell’Università di Sassari.

La ricerca scientifica quindi, assieme all’attività di formazione degli studenti del corso di laurea in Medicina e Chirurgia e dei medici in formazione specialistica, conferma il ruolo rilevante della Cardiologia dell’Aou che è anche punto di riferimento scientifico nel panorama cardiologico internazionale.

«La ricerca scientifica – aggiunge Guido Parodi – ha risvolti positivi anche sotto il profilo dell’assistenza ai malati che si rivolgono alla nostra struttura. La stretta integrazione fra assistenza, didattica e ricerca costituisce il punto di forza della Aou e si può realizzare solo grazie a un’attenta programmazione.»

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Sarà un Capodanno speciale quello che festeggerà la città di Carbonia. Dopo i festeggiamenti per l’80° compleanno e il Natale, Carbonia saluterà l’arrivo del nuovo anno con uno spettacolo che si terrà in piazza Roma, a partire dalle ore 22.30 di lunedì 31 dicembre.

L’iniziativa è stata organizzata dall’associazione Golaseca, con il patrocinio ed il contributo economico del comune di Carbonia.

Il Capodanno in piazza Roma è un evento inedito per la città di Carbonia e riveste una forte valenza sociale, turistica oltre che economica per l’intero territorio. Tanti che abitualmente lasciavano la città ed il Sulcis per festeggiare l’arrivo del nuovo anno, questa volta potranno restare a Carbonia per celebrare l’arrivo del nuovo anno, in quello che sarà il fulcro del Capodanno dell’intero territorio del Sulcis Iglesiente.

Sul palco saliranno la rock band sarda Golaseca e Luca Martelli, noto batterista dei Litfiba, protagonisti del live intitolato “Ride Gorilla”.

All’iniziativa parteciperanno anche la cantante Francesca Pani, la giovanissima Giulia Zedda ed il gruppo rap Piranhas.

La serata sarà presentata dal dj Angelo Fraternali.

Di seguito, il programma della serata:

Ore 22.30 Dj set

Ore 23.00 Angelo Fraternali 

Ore 23.40 Giulia Zedda 

Ore 24.00: brindisi di Capodanno

Ore 00.10: Francesca Pani 

Ore 00.15 Golaseca in concerto

Ore 01.00 Luca Martelli in “Ride Gorilla”

Dj set fino all’alba.

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Il consigliere regionale Roberto Desini ha presentato un’interrogazione rivolta alla Giunta e all’assessore della Sanità, Luigi Arru, per chiedere spiegazioni e soluzioni urgenti riguardo ai disservizi che si stanno verificando nel servizio di Radioterapia dell’Aou di Sassari, a causa della mancanza di personale. Disagi che si riversano sui pazienti, costretti a subire una discontinuità nella somministrazione delle terapie e rischiano a breve addirittura di non poter più ricevere le cure nel pomeriggio, proprio perché manca il personale specializzato.

«La carenza di organico in un’azienda sanitaria non costituisce una situazione improvvisa, imprevista e imprevedibile, tale da determinare l’oggettiva impossibilità di garantire il servizio, bensì il frutto della cattiva gestione dell’organizzazione e del personale, dovute alla dissennata politica sanitaria messa in atto dalla Giunta e dall’Assessorato competente – sostiene Roberto Desini -. I pazienti sassaresi temono, a questo punto, che la struttura di radioterapia possa essere chiusa a breve, così da essere costretti a recarsi a Cagliari o a Nuoro per poter usufruire dei servizi di radioterapia. Con l’aggravante, peraltro, che a Nuoro parrebbe esistere allo stato attuale un solo macchinario funzionante, sufficiente a coprire esclusivamente il fabbisogno del relativo territorio.»

«All’origine del problema si pongono, paradossalmente, le stabilizzazioni del personale concluse lo scorso 21 dicembre con la stipula dei contratti di lavoro a tempo indeterminato tra l’azienda sanitaria e il personale precario in possesso dei requisiti previsti dall’articolo 20, comma, 1 del decreto legislativo n. 75/2017; parliamo di  ben 214 stabilizzati, pari all’8,44 per cento dei lavoratori alle dipendenze dell’AOU di Sassari, dei quali 43 dirigenti e 171 dipendenti del comparto tra sanitari, amministrativi e tecnici – aggiunge Roberto Desini -. Alcuni dei lavoratori stabilizzati hanno optato per sedi dell’Azienda per la Tutela della Salute, lasciando scoperta la struttura di radioterapia dell’Aou di Sassari: tra questi, in particolare, l’unico tecnico precario già formato e ancora in servizio in radioterapia, destinato, malgrado ciò, a essere stabilizzato nell’Ats.»

Un problema segnalato nei giorni scorsi dal il Movimento Donne libere in lotta per il diritto alla salute, che dopo svariate lamentele provenienti dagli utenti della radioterapia, ha scritto al direttore generale e al direttore sanitario dell’Aou chiedendo spiegazioni sui disservizi dovuti alla carenza di personale. «Nella risposta il direttore sanitario dell’Aou di Sassari ha confermato la veridicità della notizia dell’opzione di alcuni tecnici neo-stabilizzati su sedi Ats e dei conseguenti imminenti problemi nell’erogazione dei servizi della struttura di radioterapia – conclude Roberto Desini -. Tutto questo rappresenta l’ennesimo episodio di disservizio della sanità sassarese, a discapito di una comunità e di un territorio già ampiamente penalizzati sotto il profilo della tutela del diritto fondamentale alla salute. Ciò è intollerabile e per questo chiedo all’assessore regionale alla Sanità, responsabile di questi disagi, se sia a conoscenza della situazione e cosa intenda fare per porvi rimedio al più presto.»

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Ancora un fine settimana di divertimento a Sant’Antioco, in attesa del Capodanno in Piazza Umberto (31 dicembre) e della “discesa dal cielo” della Befana (sabato 5 gennaio), sempre in Piazza Umberto. Si parte oggi, venerdì 28, alle 18.00, con il “Concerto di Capodanno”, presso la Chiesa Santa Maria Goretti, a cura della Scuola Civica di musica don Tore Armeni. Domani, sabato 29 dicembre, tornano gli appuntamenti con il Villaggio di Natale in Piazza Italia: alle 10.00, apertura della Fiera Mercato, della Casa di Babbo Natale e della Fabbrica dei giochi. Si prosegue di sera, alle 19.00, con l’estrazione dei biglietti fortunati della lotteria “Regalo di Natale”, in compagnia del divertentissimo duo Cossu&Zara. Per finire, musica con dj set.

Domenica 30 dicembre, alle 10.00, si conferma l’apertura del Villaggio di Natale, mentre dalle 17.00 alle 20.00, spazio all’animazione per bambini, con truccambimbi e spettacolo dei burattini. Lunedì 31 dicembre, tutti in piazza Umberto per il Capodanno, a partire dalle 23.45, in compagnia della band “Tasinaska” e del dj set, pre e post concerto.

Il Villaggio di Natale chiuderà i battenti nel fine settimana della “Befana”. In programma sabato 5 gennaio, alle 10.00, Apertura della Fiera mercato e del Villaggio di Babbo Natale. Alle 18.00 torna l’atteso Concorso de “La befana più brutta”, con animazione e sfilata delle befane lungo il Corso Vittorio Emanuele, destinazione Piazza Umberto. Alle 19.30, Concerto Gospel nella Basilica di Sant’Antioco Martire. Per chiudere la giornata in bellezza, alle 20.00 Discesa dal cielo della befana: in Piazza Umberto, direttamente dal cielo, la vecchia con la scopa passerà per un saluto a tutti i bimbi. E poi il gran finale domenica 6 gennaio: alle 10.00 si darà il via a una giornata dedicata ai Giochi in Piazza, a cura dell’Associazione Iklos. Mentre, alle 11.00, sarà il momento della premiazione del concorso de “La befana più brutta”. Chiusura della programmazione e del Villaggio alle 18.30.