21 December, 2025

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Nuovo sit-in davanti ai cancelli dello stabilimento di primario di Portovesme, oggi di proprietà della Sider Alloys Italia spa, in segno di proetesta per la decisione della stessa di aver costituito l’associazione dei lavoratori, al fine di controllare la quota delle azioni del 5%.

«La decisione del Governo di destinare ai lavoratori ex Alcoa questa quota di azioni era stata assunta al fine di coinvolgere i lavoratori nel controllo del riavvio e della gestione produttiva dello stabilimento. In questa logica si era assunta la decisione di dare il 20% delle azioni ad Invitalia – si legge in una nota delle segreterie territoriali FIOM-FSM-UILM e CUB -. Questa proposta fatta dal ministro Calenda fu oggetto di dibattito ma trovò subito il sostegno convinto anche delle organizzazioni sindacali. Alle organizzazioni sindacali era stato lasciato il compito e l’onere di costituire questa Associazione cosa che non abbiamo ancora fatto in quanto i lavoratori ex Alcoa non sono stati ancora assunti in un numero sufficiente da poter garantire una rappresentanza adeguata, anche perche ad oggi il revampig e la ripresa produttiva non è stata ancora avviata.»

«Anzi, il piano presentato da Sider Alloys il 5 maggio al Mise che era alla base dell’accordo tra il Mise, la Regione Sardegna, Invitalia e le organizzazioni sindacali è stato nel frattempo modificato senza che le parti ne conoscono il nuovo – aggiungono le segreterie territoriali FIOM-FSM-UILM e CUB -. Questa operazione di costituzione dell’associazione è stata effettuata all’insaputa delle parti che hanno sottoscritto l’accordo. L’assemblea ha rimarcato con forza la contrarietà all’atto fatto dall’azienda. Nel contempo, in assemblea, si è discusso di rafforzare la richiesta già fatta al Ministero del Lavoro al fine di ottenere gli ammortizzatori sociali per i lavoratori che risulteranno scoperti dal mese di dicembre 2018, questo nell’ottica del riavvio del revamping e della produzione dello stabilimento.»

«Inoltre siamo in attesa di conoscere la data dell’incontro in cui la Sideralloy Italia ci dovrà presentare il nuovo piano industriale che al momento non è a conoscenza delle parti, nonostante l’accordo di programma stabilisse che eventuali variazioni al piano dovevano essere comunicate tempestivamente alle parti. Anche questo impegno è stato disatteso, così come è stato disatteso l’Accordo sottoscritto il 7 settembre 2018 presso la confindustria in cui si era concordato che “l’azienda si impegna ad effettuare periodici momenti di comunicazione e informazione” – concludono le segreterie territoriali FIOM-FSM-UILM e CUB –. Siamo ancora in attesa di una risposta alle richieste di incontro presentate alla Sider Alloys ed alla G.M.S. il 6 dicembre 2018.»

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A Sant’Antioco torna l’atteso appuntamento “Per le vie di Betlemme, Su Nascimentu in Grutta”, manifestazione giunta alla quinta edizione: un percorso nel suggestivo scenario delle grotte, tra atmosfera natalizia e antichi sapori della tradizione. L’evento, organizzato dalla “Cooperativa Archeotur” e dal comune di Sant’Antioco, si svolgerà in via Necropoli (S’Arruga de Is Gruttas), domenica 16 dicembre, a partire dalle 10.00.

Un’imponente e unica scenografia farà da cornice al presepe vivente che, allestito con la massima attenzione per ogni singolo dettaglio, verrà portato in scena nel “Villaggio Ipogeo”, cuore del centro storico antiochense. Circa 250 figuranti in abiti dell’antica Palestina, tantissimi animali (tra cui asini, cavalli, buoi e anatre), nonché il bambinello in tenera età, ricostruiranno l’atmosfera della Natività. Non mancherà la collaborazione delle associazioni locali e dei residenti di via Necropoli, che apriranno ai visitatori cortili e case. Saranno inoltre presenti diversi stand di prodotti tipici locali.

I visitatori potranno beneficiare dell’apertura del Museo archeologico e del tophet con orario continuato dalle 9.00 alle 19.00. Sarà inoltre possibile accedere alla Basilica del Santo Patrono della Sardegna e alle sottostanti catacombe.

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Venerdì 14 dicembre, alle ore 18.00, presso l’archivio storico del comune di Iglesias, Nino Falchi, dai primi anni Cinquanta simbolo del calcio iglesiente, racconterà la sua vita ed i suoi 50 anni di carriera legati al mondo dello sport e in particolare del calcio, attraverso un viaggio nel passato, tra successi calcistici, sentimenti e famiglia, intervistato dalla giornalista di Videolina Ilenia Mura.

Nell’occasione, verrà presentato il libro sulla carriera di Nino Falchi, scritto dal giornalista Giampaolo Atzei e verrà festeggiato il suo 80°compleanno.

L’evento è stato curato dall’assessorato della Cultura del comune di Iglesias.

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Il 15 e 16 dicembre a Bosa, Selegas e Guasila “CONOSCIAMOCI”: canti e musica popolare con gli artisti della Bielorussia ed incontro con Nonno Gelo (il Babbo Natale Slavo) e sua nipote Nevina.

Un fine settimana all’insegna della cultura e tradizioni dall’Europa dell’Est, grazie all’arrivo in Sardegna di due artisti professionisti bielorussi:

Uladzimir Hinko: fisarmonica/voce musicista del Complesso Nazionale di Stato di Musica Popolare della Bielorussia.

Zhanna Pivavarava: voce solista di canto popolare.

I due artisti nei costumi popolari del loro paese presenteranno musiche e canti di tutta l’area dell’Europa Orientale e dell’area slava in particolare bielorussi, russi, ucraini, moldavi!

Visto il periodo delle festività natalizie e di fine anno non mancherà la  visita di Nonno Gelo (il Babbo Natale slavo) e sua nipote Nevina, i personaggi della tradizione slava che la notte del 31 dicembre portano i regali sotto l’albero che in quei paesi si chiama “Abete di Capodanno”.

Una splendida occasione per tutti di conoscenza e scambio culturale all’insegna dell’arte e del viaggio nelle tradizioni dei popoli dell’Europa dell’Est.

Gli incontri artistico/culturali si terranno:

1) 15/12/2018 Bosa ore 11.30 Sala Polivalente Manzoni in Corso Vittorio Emanuele, in collaborazione con il comune di Bosa. Incontro aperto al pubblico con ingresso gratuito

2) 16/12/2018 Selegas ore 10.30 Casa per Anziani “Comunità Integrata Beato Fra Nicola” in collaborazione con il comune di Selegas e la Cooperativa Sociale “Lago Nuraghe”. L’incontro è riservato agli anziani ospiti della struttura e loro parenti.

3) 16/12/2018 Guasila ore 15.30 Comunità Alloggio di Guasila Via Manzoni 15 in collaborazione con il comune di Guasila e la cooperativa sociale “Lago Nuraghe”. Incontro aperto a pubblico con ingresso gratuito.

A Selegas e Guasila la manifestazione sarà ulteriormente arricchita dalla partecipazione di Tatsiana Syravezhkina, musicista e docente di musica residente in Sardegna, che suonerà il “salterio bielorusso” (tsymbaly) strumento musicale simbolo del paese, e con la partecipazione straordinaria, inoltre, del gruppo di aggregazione artistica “NOI-INSIEME” della Comunità Immigrata Russofona in Sardegna che presenterà i costumi tradizionali della diaspora. 

Gli incontri artistico-culturali “Conosciamoci” si tengono nell’ambito dei “micro-progetti qualificati in materia di integrazione degli immigrati non comunitari e sensibilizzazione della popolazione locale” della Regione Autonoma della Sardegna Assessorato degli Affari generali, personale e riforma della regione – Unità di progetto.

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Il Parlamento europeo ha adottato oggi, con un’ampia maggioranza, i suoi due pareri sulle proposte di direttive del Consiglio relative alla tassazione delle imprese con una presenza digitale significativa e alla tassa sui servizi digitali (DST).

I deputati hanno aggiunto all’elenco dei servizi che possono essere considerati entrate fiscali la fornitura di «contenuti su un’interfaccia digitale come video, audio, giochi o testi che utilizzano un’interfaccia digitale», indipendentemente dal fatto che tali contenuti siano di proprietà della società fornitrice o che questa ne abbia acquisito i diritti di distribuzione. Le piattaforme online che vendono contenuti digitali, come Netflix, possono quindi essere tassate.

I deputati hanno accettato di ridurre la soglia minima al di sopra della quale i redditi di una società sono soggetti a tassazione. Le norme si applicheranno a qualsiasi società che generi entrate all’interno dell’UE superiori a 40 milioni di euro durante l’esercizio finanziario in questione. La Commissione europea aveva proposto un importo di 50 milioni di euro.

Il Parlament oeuropeo sottolinea che la DST (digital services tax in inglese) è una misura temporanea. L’adozione della direttiva sulla presenza digitale significativa, della base imponibile consolidata comune per le società o di norme analoghe a livello dell’OCSE o delle Nazioni Unite costituirebbe una soluzione permanente, preferibile a tutti gli effetti.

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«Si acceleri l’aggiudicazione della gara del servizio mensa per gli ospedali di Sassari ed Ozieri.» Lo chiede Antonello Peru (vicepresidente Consiglio regionale), secondo il quale sono troppe le incognite e i timori sulla mancanza di qualità di un servizio indispensabile nelle strutture sanitarie. Da qui l’interrogazione urgente che rileva le criticità legate al rischio sull’assegnazione della fornitura pasti ad un’altra società, non aggiudicataria dell’appalto.

«L’estensione del contratto per due mesi non ha nessun senso. Questa società potrebbe non assicurare la clausola di salvaguardia dei lavoratori, creando il pericolo di interruzione del servizio. Non solo – aggiunge Antonello Peru -. Lo spettro è un’impennata dei costi (da 9 a 11 euro) che per la somministrazione dei cibi, che andrebbe a ricadere sulla collettività. E’ quindi assolutamente necessario evitare, precisa il Vicepresidente del Consiglio che si abbia l’assegnazione temporanea ad un’altra società tramite una estensione del contratto delle aziende che svolgono il servizio presso l’ATS di Cagliari. Sarebbe indispensabile, invece, fare un contratto ponte a chi già attualmente garantisce il servizio di ristorazione e trasporto dei pasti per l’Ats di Sassari Alghero e Ozieri, nelle more della aggiudicazione della gara bandita oltre un anno e mezzo fa, che il CAT Sardegna dovrà assegnare in tempi brevissimi ad una delle due uniche partecipanti alla gara. Il servizio mensa nelle strutture sanitarie di Sassari, Ozieri e Alghero – spiega Antonello Peru – deve essere assegnato in via definitiva scongiurando altre lungaggini.»

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La Grande Miniera di Serbariu, oltre ad essere un luogo storico della nostra città, è nel contempo una delle aree del territorio con maggiori potenzialità sotto il profilo culturale, storico, architettonico e paesaggistico. Un immenso patrimonio che l’Amministrazione comunale intende valorizzare attraverso importanti lavori di riqualificazione: dagli interventi di manutenzione e cura del verde al progetto di recupero e riconversione dell’ex deposito biciclette – presentato nel maggio scorso alla “Mostra Biennale Internazionale di Architettura di Venezia”, rassegna di caratura mondiale – per arrivare al rafforzamento delle attività previste e all’insediamento di nuove attrattive all’interno del compendio.

In questo contesto, sabato 15 dicembre, a partire dalle ore 16.00, la sala Astarte della Grande Miniera di Serbariu ospiterà un convegno di alto profilo, intitolato “La Grande Miniera di Serbariu. Da Nucleo fondativo della città a fabbrica ritrovata per la città. Un progetto ambientale, architettonico e formativo per Carbonia”.

L’evento, organizzato nell’ambito dei festeggiamenti per l’80° compleanno di Carbonia, vedrà l’apertura dei lavori alle ore 16 con i saluti istituzionali del sindaco di Carbonia, dottoressa Paola Massidda, del presidente del Parco Geominerario, dott. Tarcisio Agus. L’introduzione ed il coordinamento dei lavori saranno a cura dell’ing. Luca Caschili, assessore della Pianificazione Strategica, Territoriale e Urbanistica.

Sono previste le seguenti relazioni: “Le fabbriche ritrovate e patrimoni industriali”, a cura della dottoressa Sabrina Sabiu, assessore della Cultura; “Carbonia progetto e (ri-)costruzione di un paesaggio”, ad opera del prof. ing. Antonello Sanna dell’Università di Cagliari; “Laboratori artigianali nella Miniera di Serbariu. Recupero e riconversione dell’ex deposito biciclette”, a cura dell’arch. Enrico Potenza, progettista e direttore dei lavori; “Nuovi paesaggi nella Miniera di Serbariu. Ricerca e progetto per il riuso”, del prof. arch. Pier Francesco Cherchi e prof. arch. Marco Lecis dell’Università degli Studi di Cagliari.

All’incontro farà seguito, dalle ore 18.00, l’inaugurazione di due mostre sul tema: “Le fabbriche ritrovate”, a cura del prof. Massimo Preite (TICCH Italia) e dall’Arch. Gabriella Maciocco; “Laboratori artigianali nella miniera di Serbariu. Recupero e riconversione dell’Ex Deposito Biciclette”, a cura del prof. Pier Francesco Cherchi, Prof. Marco Lecis e Marco Moro dell’Università degli Studi di Cagliari.

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Il Consiglio regionale ieri sera ha approvato l’articolo 6 della legge di stabilità 2019. La seduta pomeridiana è ripresa con la votazione degli emendamenti all’art.6 della Legge di Stabilità 2019-2011. L’aula ha respinto, in rapida successione, tutti gli emendamenti soppressivi presentati dall’opposizione. Approvato invece l’emendamento n. 99 (Pinna e più) che stanzia 350mila euro per garantire alle coppie residenti in Sardegna l’accesso alle tecniche di procreazione assistita eterologa da effettuare presso strutture pubbliche nazionali ed internazionali. All’emendamento ha chiesto di apporre la propria firma anche il consigliere Augusto Cherchi (Pds). Si è poi passati all’esame dell’emendamento 530 emendato dal 581. Le due proposte destinano, a specifici capitoli di bilancio, le somme di 200mila euro per l’adroterapia e protonterapia e 150mila euro per l’assistenza a cittadini comunitari indigenti.

Il capogruppo di Forza Italia Alessandra Zedda, dopo aver annunciato il suo voto favorevole, ha ricordato il monito della Corte dei Conti sugli elevati tassi di scostamento della spesa farmaceutica. «La Sardegna ha la più alta spesa a livello nazionale. Nel primo semestre del 2018 risulta in ulteriore aumento. Mi chiedo: di cosa stiamo parlando?».

Ad Alessandra Zedda ha replicato l’assessore Luigi Arru. «I rilievi della Corte Conti si riferiscono alla spesa per i dispositivi ortopedici e cardiologici. Questo è un caso diverso. I conti della spesa farmaceutica sono migliorati. Siamo passati dall’ultimo al terzultimo posto. Abbiamo fatto una battaglia perché la Sardegna non può utilizzare i biosimilari. Stiamo cercando di governare il fenomeno». Messi in votazione gli emendamenti sono stati approvati.

Il presidente Gianfranco Ganau ha quindi messo in discussione l’emendamento n.34 sul quale inizialmente il consigliere Augusto Cherchi (Pds) aveva espresso forti perplessità perché convinto si trattasse di un intervento per la proroga delle graduatorie concorsuali del sistema sanitario.

Il consigliere Gianni Lampis (Fratelli d’Italia) ha chiarito la questione spiegando che la norma va a sanare la situazione dei lavoratori in utilizzo che prestano la loro opera al servizio di comuni e strutture sanitarie stabilendo una proroga al 2021, con impiego continuativo per 12 mesi e almeno 30 ore settimanali.

A favore anche il capogruppo del Pd Pietro Cocco: «Si tratta di circa 380 lavoratori in utilizzo per cui ogni anno si fanno provvedimenti ad hoc. Non c’entrano le graduatorie. Si tratta di porre regole certe per chi lavora da anni al servizio degli stessi enti». Dello stesso avviso Piero Comandini (Pd): «E’ un atto di giustizia per i lavoratori in utilizzo».

Augusto Cherchi si è scusato con l’aula e ha annunciato il suo voto favorevole. L’emendamento n. 34 è stato approvato all’unanimità.

Via libera anche al n. 158 (Zedda P. e più) che estende agli immobili esistenti la possibilità di interventi di ristrutturazione previsti per le zone agricole

Il presidente Gianfranco Ganau ha quindi messo in votazione il testo dell’articolo 6che è stato approvato con 35 voti a favore e 14 contrari.

L’aula ha poi esaminato gli emendamenti aggiuntivi.

Disco verde, senza discussioni di merito, per l’emendamento n. 140 (Ruggeri- Pinna-Forma) che stanzia 100mila euro extra Lea per pazienti affetti da malattie rare.

Respinti invece  gli emendamenti n.192 e il 579 presentati dal gruppo di Forza Italia con i quali si chiedeva di introdurre i pagamenti con cadenza mensile per i pazienti con disturbi psichici e in condizioni di disagio. Alessandra Zedda (Forza Italia) ha chiesto all’assessore di trovare una soluzione.

A sostegno della collega Alessandra Zedda si sono schierati Edoardo Tocco (Forza Italia) firmatario dell’emendamento all’emendamento n. 579 e Oscar Cherchi: «Perché non è possibile prevedere erogazioni a cadenza mensile? Il problema del ritardo dei pagamenti sta diventando cronico».

Anche Francesco Agus (Campo Progressista) ha segnalato il problema: «Ho presentato un emendamento sugli stessi temi. Lo ritirerò ma mi accodo alla richiesta di una soluzione per governare il fenomeno ed evitare che famiglie e lavoratori vadano in sofferenza. Sui fondi finanziati con la legge 20 occorre una riflessione attenta».
Dello stesso tenore l’intervento di Roberto Desini (Pds): «Colgo l’occasione per fare una considerazione sulle leggi di settore. I comuni hanno problemi di carattere oggettivo. Il sistema non è adeguato alle esigenze degli utenti. I comuni si trovano spesso costretti ad anticipare i fondi».

Ai consiglieri ha replicato l’assessore Raffaele Paci: «Il tema è reale ma fa parte del problema più grande dell’efficienza della pubblica amministrazione. Non dipende dalla volontà dell’assessore. Mettere un pagamento mensile non fa altro che aggravare i problemi. L’idea è fare un pagamento  a marzo in un’unica soluzione per il trasferimento di tutte le risorse ai comuni. Si faccia un ordine del giorno in cui si da mandato all’esecutivo per favorire questo percorso».

Alessandra Zedda (Forza Italia) si è detta d’accordo con Paci. Messi in votazione i due emendamenti sono stati bocciati.

Via libera invece all’emendamento n. 582 (sostitutivo totale del 534) presentato dalla Giunta e finalizzato ad assicurare l’equilibrio del servizio sanitario regionale con la previsione di un transito di risorse liberate dalla riduzione del disavanzo nei bilanci delle Asl.

Approvato anche il n. 612 (sostitutivo totale del 10) sul quale ha espresso forti perplessità il consigliere del Pds Pier Mario Manca: «Stiamo dando 40mila euro ai dirigenti per il potenziamento delle loro competenze. Esiste un contratto nazionale con relative provvidenze a favore dei dirigenti. Stiamo andando a dare dei soldi senza capire la vera finalità. Mi si spieghi la ratio del provvedimento. E’ una questione di serietà. Se qualcuno mi dà delle spiegazioni lo voto».

A fianco di Pier Mario Manca si è schierato Oscar Cherchi (Forza Italia): «Chiedo al primo firmatario Cesare Moriconi di spiegare il senso della proposta – ha detto Augusto Cherchi – capiamo la necessità di un potenziamento delle capacità manageriali ma occorre verificare quale è il percorso individuato».

Cesare Moriconi (Pd) ha difeso la sua proposta. «La materia attiene alla qualità del servizio sanitario. Occorre intervenire per garantire professionalità e competenze. La cifra complessiva di 40mila euro è irrisoria. Si parla di qualità del servizio sanitario. Ritengo un dovere del Consiglio considerare questa esigenza».

D’accordo con Moriconi il capogruppo di Forza Italia Alessandra Zedda: «Parliamo di dirigenti e di una cifra che in confronto a qualche altro intervento è bassa. Intervenire sulla formazione è doveroso».

E’ quindi intervenuto il presidente della Commissione Bilancio Franco Sabatini: «Si fa polemica sul nulla. Non è un compenso ai dirigenti ma si tratta di costituire un fondo dedicato alla formazione su cui riversare finanziamenti nazionali ed europei. Questa è al finalità».

Favorevole a un fondo per la formazione dei dirigenti anche il capogruppo di fratelli d’Italia Paolo Truzzu: «Occorre però scrivere meglio l’emendamento. Non spetta a noi indicare le modalità con cui scegliere le persone che debbono fare la formazione. Le scelte spettano alla struttura amministrativa. Sono d’accordo sul merito ma se non si scrive meglio non lo voto».

Contro l’emendamento si è espresso invece Luigi Crisponi (Riformatori):«Si interviene solo sulla formazione dei dirigenti e in un comparto che succhia oltre il 50% del bilancio regionale. Ci sono dipendenti regionali di serie A e di serie B».

Posto in votazione l’emendamento n. 612 è stato approvato con 28 sì e 17 no.

Approvato poi l’emendamento di sintesi degli emendamenti 57, 97 e 139 sull’efficacia delle graduatorie dei concorsi pubblici nella sanità sarda. “Perplessità per i possibili ricorsi” sono state espresse dal consigliere Agus (Campo progressista). Anche l’on. Rossella Pinna (Pd) ha parlato del “rischio di impugnativa da parte del governo statale per invasione del campo legislativo, come già avvenuto con la legge della Valle d’Aosta”. Anche l’assessore Filippo Spanu ha confermato il rischio di impegnativa. Per il capogruppo del Pds, on. Roberto Desini, “ci sono responsabilità politiche che ci dobbiamo assumere insieme al rischio di impugnativa. E’ giusto salvaguardare le persone che hanno subito ingiustizie in questi anni”.

Per Forza Italia è intervenuto l’on. Marco Tedde che ha ribadito i rischi giuridici  dell’emendamento di sintesi, che è poi stato approvato.

Approvato l’emendamento 134 (Daniele Cocco) per mettere a disposizione dei Comuni le sedi dei medici di base non più utilizzate.

L’Aula ha discusso a lungo sull’emendamento 285 (Truzzu) sul fenomeno del randagismo nelle campagne del Medio Campidano, sulla loro sterilizzazione e più in generale sul problema delle centinaia di cani che si trovano nei canili municipali sardi, a carico totale sulla collettività. Per l’on. Emilio Usula “si può sostenere questa norma, visto che è un progetto sperimentale che potrà essere esteso poi in tutta la Sardegna”. L’on. Sabatini ha ribadito che “nel prossimo triennio ci sono 9 milioni per i Comuni sardi per questo intervento, nell’articolo 6 al comma 21 e al 22: sono denari destinati alla lotta al randagismo e alla sperimentazione.  E abbiamo stanziato anche 300 mila euro per le associazioni che si occupano del problema. Mi sembra francamente che questa discussione sia inutile”. L’emendamento 285 è stato respinto.

Approvato l’emendamento 575 (Pinna e più): 100 mila euro a favore delle cure delle persone colpite dalla Sindrome di Lynch. L’on. Lorenzo Cozzolino ha precisato che in Sardegna ci sono circa 100 pazienti con questa forma tumorale ed ha aggiunto: “Centomila euro per la prevenzione mi sembrano pochi”.

Ok anche agli emendamenti 28 (Tendas – associazioni della terza età), 29 (Tendas – contributo locali per organizzazioni che si occupano di indigenti), 52 (Congiu – centri antiviolenza), 206 (A. Zedda e Sabatini – reddito di libertà per le donne vittime di violenza).

Approvato l’emendamento 26 (Forma e Deriu) che prevede un rimborso per gli esami prevaccinali per i bambini della scuola dell’infanzia e primaria a rischio di reazioni indesiderate. Per l’on. Roberto Deriu “è necessario togliere ogni alibi alla propaganda antivaccinista”. Contrario l’on. Franco Sabatini: “C’è un capitolo apposito per questa funzione”. L’emendamento 44 è stato comunque approvato.

L’Aula ha detto sì anche all’emendamento 69 (Busia) che finanzia le attività dei centri ai quali si rivolgono gli autori di violenza di genere. Sull’emendamento 205 (A. Zedda e Sabatini) dedicato alle prestazioni sanitarie fornite dalle strutture private accreditate l’Aula ha deciso di sospendere temporaneamente la discussione, anche su richiesta dell’assessore Paci e passare agli altri emendamenti.

Approvato anche il 207 (A. Zedda – interventi a favore dell’inserimento lavorativo dei disabili) e poi il 590 e 250  (Crisponi – fondo regionale autosufficienza), 508 (Agus – 50mila euro per interventi sociali per il quartiere Sant’Elia), il 536 (Agus – sulla figura e il ruolo dei biologi nella sanità pubblica sarda) ed il 600 (D. Cocco – sostegno alle organizzazioni di genitori di soggetti autistici).

Il Consiglio ha approvato l’emendamento orale all’emendamento 536, presentato del consigliere Francesco Agus (Campo Progressista) e sostenuto anche dal consigliere del Pd, Roberto Deriu: “Le risorse al capitolo Sc 05.001 sono integrate di euro 20mila al fine di consentire alle Aziende sanitarie della Sardegna la ricognizione delle figure professionali compatibili con l’applicazione del DL 75 del 2017. A questo scopo le aziende in base alle loro attuali e comprovate esigenze strutturali e organizzative, sono autorizzate a istituire nuovi posti in dotazione organica corrispondenti alla figura del collaboratore professionale biologo”.

Il Consiglio ha approvato gli emendamenti 537 della Giunta regionale (aggiunge al comma 32 il 32bis che per le stesse finalità della legge regionale 13.04.2017 n.5 è autorizzato la spesa di euro 7.439.023,22) e 556 presentato dal consigliere del Pd Roberto Deriu (contributo di 50mila euro a favore della Lega italiana per la lotta contro l’Aids per sostenere campagne di informazione, sensibilizzazione, prevenzione e contrasto della diffusione della malattia). L’Aula ha anche approvato l’emendamento 564 (Deriu e più) che stanzia 5 milioni a favore delle associazioni onlus e cooperative sociali convenzionate con il servizio di emergenza-urgenza 118. Il testo originariamente era stato proposto con un contributo di 6 milioni, ma è stato emendato oralmente dal presidente della Terza Commissione, Franco Sabatini, ma con l’impegno assunto dall’intero Consiglio regionale, su proposta del consigliere Augusto Cherchi, di trovare le ulteriori risorse nel prossimo esercizio finanziario. I gruppi di Forza Italia, Fratelli d’Italia, Partito dei sardi, Art. 1 – Sinistra per la democrazia e il progresso, i Riformatori sardi, Psd’Az-La Base, Cristiano popolari socialisti e Fratelli d’Italia hanno accolto l’emendamento e l’hanno sottoscritto, sottolineando l’importanza del lavoro quotidiano svolto per tutti i cittadini sardi dai volontari, fondamentali per il sistema dell’emergenza-urgenza.

L’Aula ha invece bocciato l’emendamento 565 che prevedeva un sostegno economico di 150mila euro alla Fondazione Marreri onlus che si occupa dei pazienti affetti da autismo (19 voti favorevoli e 23 contrari). L’emendamento era stato fatto proprio dai Riformatori sardi, dopo che il proponente, Roberto Deriu (Pd), l’aveva ritirato in seguito alle rassicurazioni avute dall’assessore Luigi Arru. L’esponente della Giunta ha garantito che affronterà la situazione dopo l’approvazione della Finanziaria. Crisponi e Dedoni (Riformatori), Coinu, Tocco (FI), Busia (Misto) hanno sottolineato la necessità di sostenere le associazioni e le Fondazioni che offrono sostegno ai pazienti affetti da autismo e alle loro famiglie, che vivono spesso in solitudine il dramma della malattia che colpisce i propri cari.

Il Consiglio ha approvato poi l’emendamento 567 (Deriu e più) che autorizza un contributo di 85mila euro per il 2019 a favore della Conferenza episcopale sarda per il miglioramento delle sicurezza degli edifici di culto di propria competenza.

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Il Parlamento europeo, in una risoluzione adottata oggi, condanna la situazione dei diritti umani in Egitto e chiede lo stop delle esportazioni di tecnologie di sorveglianza e la verità per Giulio Regeni.

I deputati dichiarano che il Parlamento continuerà a esercitare pressioni sulle autorità dell’UE affinché si impegnino con le loro controparti egiziane a accertare la verità sulla morte di Giulio Regeni. I deputati ricordano anche che l’Egitto ha nuovamente respinto la richiesta della procura italiana di identificare gli agenti coinvolti nella scomparsa e morte del giovane ricercatore.

Il Parlamento europeo chiede agli Stati membri di porre fine all’export verso l’Egitto di tecnologie di sorveglianza che possono facilitare gli attacchi informatici contro i difensori dei diritti umani e gli attivisti, anche tramite i social media.

Secondo Reporter Senza Frontiere, attualmente sono almeno 38 gli operatori dei media detenuti in Egitto. La situazione si è ulteriormente aggravata nel luglio 2018, quando il governo egiziano ha approvato una legge che amplia la definizione di stampa per includere qualsiasi account social con più di 5.000 follower, rendendo tali account perseguibili per la pubblicazione di fake news o di qualsiasi notizia ritenuta un incitamento a violare la legge.

Il Parlamento europeo esorta l’Alto rappresentante Federica Mogherini e gli Stati membri a mantenere una posizione unitaria in materia di diritti umani in occasione della riunione del Consiglio di Associazione UE-Egitto prevista per il 20 dicembre 2018 e ad esprimere con fermezza le conseguenze, anche sanzionatorie, che il Governo egiziano dovrà affrontare se non invertirà la sua tendenza all’abuso dei diritti fondamentali.

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Il 16 dicembre la Biblioteca comunale del capoluogo del Marghine ospiterà l’evento più atteso dell’anno da docenti ed allievi dei corsi di lingua sarda organizzati nei diversi centri dell’isola dall’Istituto Camillo Bellieni. Saranno presentate le relazioni sulle attività svolte e consegnati gli attestati di partecipazione. È prevista l’esibizione canora del coro Santa Anastasia di Buddusò. In serata, visita guidata in sardo al Museo etnografico

Per la prima volta sbarca in provincia di Nuoro l’appuntamento più atteso dell’anno da corsisti e docenti di lingua sarda dell’Istituto Camillo Bellieni. L’evento culturale “L’ischis ma no l’ischis” si terrà il 16 dicembre alle 10.00, a Macomer, nei locali della Biblioteca comunale.

Sarà un incontro all’insegna della promozione dell’identità del territorio, che oltre ad accogliere relazioni, interventi di esperti e appassionati, sarà occasione per ospitare attività artistiche di carattere musicale e teatrale e visite guidate in sardo. Momento clou della manifestazione sarà la consegna degli attestati  di partecipazione ai corsisti di Borore, Bortigali, Martis, Macomer, Orotelli, Bari Sardo, Bolotana, Nuoro, Marrubiu, Buddusò e Fonni.

C’è grande attesa anche per l’assegnazione del premio “Si moves sa limba, sa limba ti movet”, destinato ogni anno a personalità che si siano distinte in maniera significativa, con il proprio impegno, attraverso un progetto interessante e meritevole, alla diffusione ed alla promozione della lingua sarda. L’iniziativa promette di essere molto partecipata, forte del successo delle precedenti edizioni svolte a Pozzomaggiore, Ploaghe e Martis.

Il programma. L’apertura dei lavori è prevista per le 10.00, con i saluti istituzionali del sindaco Antonio Succu e dell’assessore comunale della Cultura Tiziana Atzori. A coordinare la serie di interventi in programma sarà Maria Doloretta Lai, presidente Is.Be, mentre a toccare gli aspetti più delicati e profondi del problema linguistico in Sardegna sarà il direttore scientifico del Bellieni, Michele Pinna, con una relazione a tema “Traballare cun sa limba est vìvere cun s’ànima pro unu mundu de amore. Fainas e contivìgios de s’annu chi nch’est cumprende”.

Gli attestati saranno quindi consegnati dai docenti Daniela Masia Urgu, Lucia Sechi, Francesca Sini, Adriana Cocco, Immacolata Salis, Ivan Marongiu ed Angela Andrea Orani.

Daniela Masia Urgu, che è anche responsabile del Colcs (Coordinamentu operadores limba e cultura sarda), traccerà le conclusioni sugli esiti delle attività annuali con un intervento dal titolo “Aficu mannu, annestru e bona volontade, sa limba chi creschet non timet impèigos”.

Speciale intrattenimento musicale della manifestazione saranno le melodie del coro polifonico “Santa Anastàsia” di Buddusò, mentre i ragazzi di Macomer che hanno seguito le attività di animazione dello sportello linguistico, si esibiranno in un originale intermezzo. Dopo la pausa pranzo, nuovo appuntamento alle 15 al Museo etnografico di Macomer per una interessante visita guidata in sardo a cura di Leonardo Murgia.