21 December, 2025

Nei giorni scorsi si è riunita a Oristano l’assemblea dell’associazione “Noi Sardi” (associazione nata tre anni fa) che raggruppa aderenti in tutta la Sardegna ed è presente in tutte le provincie dell’Isola. “Noi sardi” nasce come associazione di analisi, idee e proposte sulle problematiche Sarde, in modo particolare per sostenere e valorizzare la cultura e l’identità sarda, gli usi e le tradizione sarde. Durante l’assemblea, è stata discussa in particolare la problematica legata allo spopolamento delle zone interne, le problematiche degli emigrati sardi, sia verso altre regioni sia fuori dall’Italia, delle difficoltà dei collegamenti marittimi e aerei per i sardi, della situazione disastrosa in cui versa la sanità oggi in Sardegna, a seguito di una riforma incompiuta e considerata disastrosa. Ed è proprio da questa analisi, che l’assemblea ha deciso di organizzare entro il mese di dicembre a Oristano una riunione aperta a tutti, sullo stato della sanità in Sardegna, analizzando le situazioni critiche esistenti e le possibili soluzioni. A guidare l’associazione come presidente è stato chiamato il sorsense Nino Marginesu, mentre alla carica di vice presidente è stato eletto l’oristanese Sergio Locci, tesoriere il nuorese Michele Pala e segretario l’iglesiente Pier Paolo Boi. ell’associazione “Noi Sardi” fanno parte inoltre il sassarese Tore Piana, l’olbiese Mirco Varchetta, l’Iglesiente Patrich Pinna.

La Giunta regionale ha approvato la variazione di bilancio da 230 milioni di euro. “Siamo orgogliosi di questa variazione di bilancio con cui risaniamo la sanità, assicuriamo più risorse alle politiche sociali, andiamo in soccorso degli Enti locali e più in generale diamo risposte con grande attenzione a chi sta maggiormente soffrendo mettendo allo stesso tempo ordine nei conti pubblici. E credo che, proprio per queste caratteristiche, questa variazione dovrebbe essere sostenuta da tutta l’Aula, ha detto l’assessore del Bilancio Raffaele Paci nell’intervento in Consiglio regionale prima dell’approvazione del disegno di legge che assesta il bilancio 2018 con circa 230 milioni di euro, alla vigilia dell’inizio dell’iter consiliare della prossima Finanziaria. “La variazione approvata oggi anticipa di poco il percorso della Finanziaria e con questa si intreccia in molti interventi, collocandosi in una situazione economica che vede la Sardegna registrare una crescita media dell’1,2% all’anno nel triennio 2015-2017. Sono dati Istat, non numeri della Giunta – ha sottolineato Raffaele Paci -. È una variazione importante prima di tutto per la Sanità. Lo dico con estrema chiarezza: non stiamo lasciando debiti a chi verrà dopo di noi. Con l’assestamento garantiamo 177 milioni che, insieme alle risorse della Finanziaria 2019, permetteranno con uno stanziamento complessivo di 600 milioni di lasciare una sanità senza disavanzo pregresso: il 2018 non genera un euro in più di disavanzo, e per il 2019-20-21 è già coperto il disavanzo atteso, che si sta comunque progressivamente riducendo. Lo ripeto: stiamo coprendo interamente il debito della sanità che sarà totalmente azzerato, una pietra tombale che nessuno è mai riuscito a mettere in passato”. Sempre in tema di sanità, Raffaele Paci ha chiarito la questione degli ammortamenti non sterilizzati. Ovvero poste contabili non iscritte nel modo dovuto dalle aziende sanitarie, dunque debiti, che riguardano tutte le regioni. In parte lo Stato li ha annullati, ovvero sterilizzati, in parte no, concedendo alle altre regioni di poter assolvere il debito rateizzandole in 25 anni. “Esattamente quello che abbiamo chiesto di fare noi – ha spiegato Raffaele Paci-. Sono debiti che non abbiamo prodotto noi, 265 milioni che risalgono a prima del 2013, che stiamo chiedendo allo Stato di poter pagare a rate, senza interessi e assolutamente senza mutui o indebitamenti, esattamente come stanno facendo tutte le altre regioni italiane. Invece i mutui li abbiamo fatti per poter pagare le perenzioni, che certo non abbiamo inventato noi del centrosinistra. Ma anche in questo caso stiamo pagando e dunque rimettendo ordine nei conti, cancellando mutui molto costosi e sostituendoli con altri più vantaggiosi: quando siamo arrivati le perenzioni ammontavano alla enorme cifra di 2,7 miliardi di euro, le abbiamo ridotte a 500 milioni”. La variazione approvata oggi interviene anche in numerosi altri settori. 15 milioni sono destinati alle politiche sociali, 5 ai Comuni in sofferenza finanziaria “e sapete quanto era atteso questo provvedimento”, ha ricordato Paci. 8 milioni vanno alle Province, 16 all’Arst, 2,2 a emergenze calamità e consorzi di bonifica, 3,5 ai cimiteri, 3 agli impianti sportivi, 2 all’archeologia, 500mila euro come indennizzo alle attività agricole. Viene inoltre autorizzata la costruzione del secondo lotto in project financing del nuovo campus universitario di Cagliari.

Una vetrina internazionale per mettere in bella mostra le eccellenze enogastronomiche locali, ma anche un’occasione per fare il punto sul progetto di riconoscimento dell’epopea tabarchina come patrimonio immateriale dell’umanità presso l’Unesco. Per il comune di Calasetta, presente con una delegazione alla “XXVIII Giornata Storica Pegliese” tra il 19 e il 21 ottobre scorsi, la trasferta ligure d’autunno ha avuto una duplice valenza. «Anzitutto il nostro Comune ha avuto l’opportunità di partecipare attivamente a un evento incentrato sulla cultura tabarchina – commenta l’assessore dello Sport e dei Servizi tecnologici Cristiano Mercenaro – portando in dote il piatto tipico della nostra tavola: il pilau». La Giornata Storica Pegliese, quest’anno, ha imperniato il suo focus sulla cucina tabarchina, chiamando a raccolta delegazioni (composte non solo da autorità politiche, ma anche da esperti e chef) dalle aree culturali e geografiche su cui ancora è incisa l’impronta della “tabarchinitudine”: Spagna, Francia, Tunisia e Italia. «Questo ci ha consentito di

consolidare i rapporti con le realtà connesse alla storia dell’epopea
tabarchina contribuendo, attraverso la pluralità di gusti e sapori portati in
tavola, di rafforzare il nostro sentimento di appartenenza a una compagine culturale multisfaccettata ma unitaria», aggiunge Cristiano Mercenaro. E proprio in nome di questo radicamento alla grande storia dei tabarchini, l’iniziativa di Pegli ha permesso un confronto concreto e produttivo in relazione a un’istanza molto cara alle amministrazioni ospiti in Liguria: lo stato di avanzamento della richiesta all’Unesco, profilata dal 2010, di riconoscere l’epopea di Tabarca come patrimonio immateriale e intangibile dell’umanità. «In rappresentanza del comune di Calasetta – precisa Cristiano Mercenaro – ho preso parte ad una tavola rotonda durante la quale la studiosa Monique Longerstay, referente all’Unesco, ci ha informato circa la necessità di completare la nostra richiesta di riconoscimento con alcune integrazioni documentarie». La “XXVIII Giornata Storica Pegliese” è stata organizzata dal circolo culturale “Norberto Sopranzi” e la delegazione calasettana, oltre all’assessore Cristiano Mercenaro, ha incluso il delegato del Turismo Sergio Porseo e lo chef Tony Porseo.

La Giunta regionale, riunita nella sala Lussu di Villa Devoto con il presidente Francesco Pigliaru, ha definito il nuovo assetto organizzativo dell’Ufficio speciale dell’Autorità di gestione del programma ENI CBC Bacino del Mediterraneo 2014-2020. La struttura organizzativa individuata ha un’articolazione semplificata rispetto a quella predisposta per il precedente ciclo di programmazione, con la conseguente riduzione del numero dei Servizi da tre a due unità.

La gestione del programma ENPI CBC 2014-2020, affidata alla Regione Sardegna, è nella fase di chiusura: lo scorso 30 luglio l’Autorità di Gestione ha trasmesso la prima parte del Rapporto finale di attuazione del programma alla Commissione Europea, una volta approvato dal Comitato di Monitoraggio Congiunto; il 21 settembre è stata invece trasmessa la parte finanziaria del Rapporto, approvata dello stesso Comitato. Con questo programma ministeri, amministrazioni pubbliche, università, organizzazioni della società civile e imprese possono presentare progetti di cooperazione e affrontare insieme alcune questioni centrali nell’area mediterranea, dallo sviluppo socio-economico all’adattamento ai cambiamenti climatici. La Giunta ha inoltre aggiornato il Piano straordinario 2018-2019 per il contrasto e l’eradicazione della peste suina africana.
Su proposta dell’assessore Edoardo Balzarini, la Giunta ha deliberato di destinare 1,3 milioni di euro di risorse FSC 2014-2020 – Patto per lo sviluppo della Sardegna, alla realizzazione da parte di ENAS di un intervento per il potenziamento e l’efficientamento della minicentrale idroelettrica di Simbirizzi.

Via libera alle direttive di attuazione delle “disposizioni in materia di pesca nelle acque interne” contenute nell’articolo 3 della legge regionale 20. La delibera è stata proposta dall’assessore Pier Luigi Caria.

Approvate, con parere favorevole della Consulta regionale per l’emigrazione, due delibere dell’assessora Virginia Mura che modificano rispettivamente il Piano annuale 2018 e il Piano triennale 2018/2020 per l’Emigrazione. La prima dispone una riassegnazione all’esercizio 2019 delle somme non ancora impegnate nell’anno in corso, allo scopo di assicurare la massima efficacia nella spesa degli stanziamenti in favore degli emigrati sardi: per la prossima annualità, ai progetti di promozione della cultura sarda vengono assegnati 150 mila euro. Uno stanziamento del medesimo importo va anche ai progetti di promozione turistica della Sardegna. La stessa delibera di modifica del piano annuale 2018 approva vari progetti, l’incremento del budget per alcuni progetti regionali già affidati, stanzia ulteriori somme in favore di una serie di Circoli dei Sardi in difficoltà o di nuova istituzione. La delibera sul Piano triennale per l’Emigrazione recepisce le variazioni stabilite in quella sul piano annuale 2018.

Come proposto dall’assessore Giuseppe Dessena, la Giunta ha approvato due misure nell’ambito delle azioni di sostegno per il diritto allo studio: 5 milioni di euro per libri di testo gratuiti o semigratuiti destinati e borse di studio. Due milioni e 200mila euro sono destinati alle borse di studio per gli studenti delle scuole pubbliche secondarie di primo e secondo grado, le cui famiglie presentano un Isee non superiore a 14mila 650euro. Le risorse saranno erogate ai Comuni di residenza degli studenti. Per la fornitura gratuita o semigratuita di libri per gli studenti che frequentano nell’anno scolastico 2018/2019, nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, sono state stanziate risorse per 3 milioni 829mila euro.

La Giunts ha recepito l’accordo sancito nel 2011 in sede di Conferenza Stato-Regioni relativo alle ‘Linee guida per l’accreditamento delle Banche di sangue da cordone ombelicale’, presentato alla Giunta dall’assessore Luigi Arru. Il documento stabilisce i criteri e i requisiti sulla base dei quali sono stati regolamentati i percorsi di accreditamento istituzionale necessari per promuovere un processo continuo di qualità e di sicurezza nello svolgimento delle attività della Banca del sangue cordonale dell’Ospedale Binaghi di Cagliari e dei punti nascita collegati. È stata deliberata la conformità del provvedimento di modifica dell’Atto aziendale dell’AOBrotzu, rispetto agli indirizzi emanati in precedenza dalla Giunta sulle denominazioni attribuite ad alcune strutture complesse. Si tratta di: Cardiologia con Unità di Terapia Intensiva Cardiologica e SC Urologia, Chirurgia Robotica e del Trapianto Renale. Mariangela Pistis è stata infine nominata revisore dei conti dell’’Istituto dei ciechi della Sardegna Maurizio Falqui’.

Da oggi sono 25, uno in più di quelli iniziali, i Comuni che fanno parte dell’area vasta di Ottana. Su richiesta del Gruppo di coordinamento territoriale, che ha proposto alla Regione la perimetrazione della zona destinataria degli interventi anticrisi messi a punto dalla Giunta, anche Sedilo farà parte dell’area (che comprende già Austis, Birori, Bolotana, Borore, Dualchi, Gavoi, Lei, Lodine, Macomer, Mamoiada, Noragugume, Ollollai, Olzai, Oniferi, Orani, Orotelli, Ottana, Ovodda, Sarule, Silanus, Sindia, Teti, Tiana). Gli interventi della Giunta, presentati sul territorio dall’assessore Raffaele Paci che coordina l’Unità per Ottana, prevedono sull’area vasta politiche attive per i lavoratori e bandi mirati per le piccole e medie imprese del territorio, mentre nell’area del consorzio industriale (Ottana, Bolotana, Noragugume) infrastrutture e attrazione di grandi investimenti. Il piano per Ottana muove complessivamente oltre 16 milioni di euro. Sempre su proposta dell’assessore Paci è stato approvato, dopo il passaggio in Cabina di Regia, il progetto Pro Te, chiuso e finanziato all’interno della Programmazione territoriale con 14 milioni di euro (10 di nuova finanza). Il progetto è stato presentato dalle Unioni dei Comuni Villanova-Meilogu, firmato venerdì scorso a Bonorva. Nulla osta, infine, alla determinazione con cui il direttore generale di Sardegna Ricerche destina 4 milioni di euro, rimodulando l’avanzo di amministrazione 2017, a interventi di recupero e valorizzazione della Manifattura Tabacchi di Cagliari.

Investimenti per la bonifica dall’amianto nell’isola dell’Asinara, con quasi 130mila euro, che si aggiungono ai 526mila già programmati in precedenza per lo stesso fine, e interventi urgenti di manutenzione straordinaria sul patrimonio immobiliare, sulle infrastrutture e sugli spazi di uso collettivo nel borgo di Cala d’Oliva per ulteriori 800mila euro. Sono gli interventi previsti dalla Giunta, su proposta dell’assessora Donatella Spano, con la stessa delibera con cui si approva il Rendiconto della gestione per l’esercizio 2016 e 2017 dell’Agenzia delle Coste.

Non saranno sottoposti all’ulteriore procedura di VIA, a condizione del rispetto delle prescrizione fornite, i progetti relativi a: opere di ripristino morfologico della Terza Spiaggia in comune di Golfo Aranci; autorizzazione all’apertura di una cava per la coltivazione di materiali lapidei in località Paulis del comune di Ittiri; realizzazione di un insediamento produttivo destinato a centro di messa in sicurezza e autodemolizione di veicoli fuori uso; rottamazione e recupero materiali metallici nell’area PIP lotto n. 16b del comune di Ottana; progetto di un impianto di valorizzazione SOA per la produzione di bioliquido energetico nel comune di Villacidro.

In risposta alla richiesta del ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, è stata approvata la nomina di Salvatore Pinna – già funzionario dell’assessorato – a componente con funzioni di vice presidente in seno alla Sezione regionale dell’Albo nazionale gestori ambientali.

Infine, ancora su proposta dell’assessora Donatella Spano, è stato deciso che la competenza alla gestione e manutenzione della rete radio interoperabile dalla Direzione generale del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale, passa alla Direzione generale della Protezione Civile – Servizio di previsione dei sistemi informativi infrastrutture e reti, che deve garantire il sistema integrato per le comunicazioni in occasione di operazioni a salvaguardia della vita umana.

La proposta di legge n.550 in materia di attività di cava e miniera non è stata discussa dal Consiglio regionale. Il testo, entrato in Aula con la procedura d’urgenza prevista dall’art.102 del Regolamento era stato rinviato in Commissione la scorsa settimana per alcuni approfondimenti.

Nella seduta odierna del parlamentino delle “Attività Produttive”, maggioranza e opposizione non hanno trovato l’accordo sulle proposte emendative presentate dalla Giunta. La minoranza ha quindi chiesto il rispetto dei termini previsti dal Regolamento (10 giorni) per presentare la propria relazione alla legge.

Il presidente Luigi Lotto, sentito il presidente del Consiglio Gianfranco Ganau, ha deciso di aggiornare i lavori della.

Deluso il consigliere di Art.1 – Mdp Luca Pizzuto, ispiratore del provvedimento: «Prendo atto della decisione – ha detto – oggi si decide di rinviare la discussione nonostante gli accordi raggiunti in Aula. In ogni caso non avremmo accolto gli emendamenti della Giunta che andavano contro lo spirito originario della proposta. Il nostro intento era quello di riempire un vuoto normativo che impedisce alla Regione di intervenire nel caso in cui una società titolare di una concessione non rispetti i diritti dei lavoratori». Come nel caso della Polar, azienda di Piscinas da tempo al centro di una dura vertenza sindacale: «Oggi in Sardegna può accadere che un’azienda licenzi 13 dipendenti e non rispetti l’obbligo di reintegro deciso dal Tribunale del Lavoro – ha aggiunto Luca Pizzuto – questa norma serve per evitare che si ripetano situazioni simili».

Contro la proposta di legge si sono invece schierati tutti i rappresentanti della minoranza Luigi Crisponi (Riformatori), Gianluigi Rubiu (FdI) e i forzisti Marco Tedde ed Alberto Randazzo. Secondo gli esponenti dell’opposizione la legge interviene su un caso specifico e non rispetta il principio di generalità e astrattezza: «Per risolvere un singolo caso si rischia di mettere in difficoltà decine di aziende e migliaia di lavoratori – hanno detto – la materia, oggi regolata da leggi ormai superate, ha bisogno di una revisione organica». Per i consiglieri di minoranza, inoltre, la proposta contiene profili di illegittimità costituzionale che la espongono a un’impugnazione certa da parte del Governo.

Dubbi sono stati espressi anche dall’assessore all’Industria, Maria Grazia Piras, che ha illustrato alla Commissione gli emendamenti della Giunta. «Abbiamo cercato di riscrivere la legge per evitare che alcune norme vadano in contrasto con la normativa nazionale – ha affermato Maria Grazia Piras – la Regione ha l’obbligo di vigilanza sull’attività di cava e miniera che esercita attraverso la polizia mineraria. Nel caso in cui non vengano rispettate le prescrizioni contenute nell’atto di concessione, l’azienda va incontro a pesanti sanzioni. La Regione può avviare la procedura di revoca della concessione ma non può chiudere l’attività. Sulla tutela dei diritti dei lavoratori, credo che la normativa vigente sia esaustiva. Ho paura che la proposta di legge faccia crescere i contenziosi, da parte nostra c’è la disponibilità a lavorare a una legge organica di settore».

Contro la proposta n.550 si sono schierate, infine, Confindustria, Confapi e Confartigianato sentite in audizione dalla V Commissione. I rappresentanti delle associazioni Federico Fiorelli (presidente della Commissione “Cave e miniere” di Confindustria), Silvana Manuritta (direttore generale di Confapi), Stefano Mameli (segretario regionale Confartigianato) e Marco Fuscello (presidente del Consorzio lapideo) hanno chiesto il ritiro della legge. «E’ un provvedimento che anziché proteggere i lavoratori rischia di lasciarli per strada – hanno detto in coro – le sanzioni contro le aziende che non rispettano le norme esistono già. Si lavori piuttosto a una legge di riforma organica che superi l’attuale normativa ormai non più adeguata ai tempi».

Il comune di Carbonia è sensibile al problema del randagismo, un’emergenza che può essere affrontata con gli strumenti della prevenzione e della sterilizzazione”. Così il sindaco Paola Massidda ha annunciato che il comune di Carbonia ha pubblicato un bando che mira a realizzare, attraverso la sterilizzazione, un programma di controllo delle nascite di cucciole indesiderate, in particolare delle femmine di proprietà. Sono a rischio, soprattutto, i cani che vivono in luoghi non confinati, in assenza di uno stretto controllo padronale, e i cani adibiti alla custodia di greggi o a guardia di fondi rurali.“Per limitare il fenomeno del randagismo verranno messi in campo 5.000 euro, di cui 2.500 euro di fondi comunali e 2.500 di fondi regionali. L’obiettivo è ridurre sensibilmente la diffusione del randagismo e il conseguente sovraffollamento dei canili”, ha precisato il sindaco Paola Massidda.
Il contributo concesso sarà commisurato alla taglia dell’animale e sarà così distinto:
• Massimo 120 euro per cane di taglia piccola;
• Massimo 150 euro per cane di taglia media;
• Massimo 180 euro per cane di taglia grande.
Ogni costo eccedente tale cifra sarà a totale ed esclusivo carico del proprietario del cane che provvederà a pagarlo direttamente al veterinario, dietro presentazione di fattura.
Le domande di partecipazione al bando dovranno essere presentate entro il 20 novembre. Le domande, redatte sul modulo “Allegato A”, correlate di fotocopia del documento di identità potranno essere consegnate a mano al Comando di Polizia locale – via Mazzini 68, o spedite tramite servizio postale o Pec entro il 20 novembre 2018. In caso di raccomandata, farà fede il timbro postale. Il Comando di Polizia locale, a seguito di valutazione delle richieste e a conclusione dell’iter amministrativo, pubblicherà l’elenco degli aventi diritto.

La conferenza dei capigruppo del Consiglio regionale, guidata dal presidente del Consiglio Gianfranco Ganau ed alla presenza dell’’assessore della Sanità Luigi Arru, ha ricevuto questa mattina una rappresentanza del Comitato di cittadini che si batte per la difesa dell’ospedale “Delogu” di Ghilarza. Alessandro Defrassu, sindaco della cittadina del Guilcer, ha rappresentato le preoccupazioni dell’intero territorio per la paventata riduzione dei servizi e delle strutture ed ha auspicato una efficace attuazione del programma di riordino della rete ospedaliera, così come approvato dal Consiglio regionale.

A nome del comitato che, in soli dieci giorni ha raccolto oltre undicimila firme per la salvaguardia del presidio sanitario e che minaccia la restituzione dei certificati elettorali, sono intervenuti Raffaele Manca e Gabriella Pinna. In sintesi, le specifiche richieste avanzate dai cittadini riguardano: garanzie sull’efficacia dell’istituendo centro di emergenza territoriale (Cet) in sostituzione del pronto soccorso, nonché la risoluzione delle problematiche inerenti le carenze nell’organico che obbligano, i medici impiegati a Ghilarza ed in particolare i chirurghi, a coprire turni in pronto soccorso e nel vicino ospedale di Oristano.

«Il tutto – hanno spiegato Manca e Pinna – a discapito dei servizi offerti nella struttura del Delogu che nel volgere di un breve periodo ha visto smantellato anche il sistema di prestazioni in day surgery (chirurgia di giorno) nonostante abbia rappresentato, per anni, un corretto modello organizzativo e gestionale per l’intero servizio sanitario isolano».

L’assessore della Sanità, dal canto suo, ha escluso intenti penalizzanti per le strutture ospedaliere dei piccoli centri («non c’è alcuna volontà di dismettere l’ospedale di Ghilarza») ed ha difeso le riforme che – a suo giudizio – hanno caratterizzato in positivo il suo mandato alla guida della sanità isolana: la costituzione della centrale unica di acquisto, l’istituzione della cosiddetta Asl unica (Ats), il progetto di riordino della rete ospedaliera, l’attivazione del servizio di elisoccorso. «Dobbiamo abbandonare vecchi concetti e visioni obsolete – ha insistito l’assessore – e comprendere che attraversiamo un momento di profonde riforme, così come affermo che per Ghilarza, piuttosto che insistere nella difesa di venti posti letto di medicina, sarebbe più utile individuare, nell’abito di un’organizzazione di rete ed alla luce dell’invecchiamento della popolazione, una specifica funzione rappresentata dalla creazione di una struttura destinata alle cure dei problemi legati alla demenza».

I consiglieri regionali, Pietro Cocco (Pd), Augusto Cherchi (Pds), Giorgio Oppi (Udc), Oscar Cherchi (Fi) e Attilio Dedoni (Riformatori), seppur con differenti sottolineature critiche, hanno difeso l’ospedale di Ghilarza e chiesto, a salvaguardia delle strutture sanitarie operanti nei piccoli centri dell’isola, l’applicazione del piano di riordino della rete ospedaliera, lamentando nel contempo, il mancato rispetto delle disposizioni in essa contenute da parte del direttore generale dell’Ats.

A conclusione dell’incontro, il presidente del Consiglio ha sintetizzato i comuni impegni delle forze politiche rappresentante nell’assemblea sarda: difesa delle deroghe al noto D.M. 70 esplicitate all’interno del piano di riordino della rete ospedaliera; attivazione puntuale delle previsioni del piano di riordino della rete ospedaliera; nessuna chiusura del pronto soccorso dell’ospedale di Ghilarza senza la contestuale attivazione del centro di emergenza territoriale dell’Areus, procedere con le stabilizzazioni al fine di limitare le carenze di organico nel sistema della sanità sarda e ridurre così i disagi, soprattutto negli ospedali dei piccoli centri.

La sala convegni del THotel di Cagliari ospiterà domani mattina a partire dalle 10.00, una tavola rotonda sul tema: “Il prestito tra privati ai tempi della FinTech – Come la tecnologia sta trasformando il mondo della finanza e come i privati possono sfruttare le nuove opportunità”, organizzata dalla Cassa Mutuo Soccorso per i dipendenti pubblici della Sardegna, in collaborazione con la startup “Prestiamoci”.

Grazie a internet e alla digitalizzazione, negli ultimi anni si sono affacciati sul mercato finanziario nuovi attori e nuovi servizi che stanno cambiando radicalmente il modo con cui oggi facciamo pagamenti, stipuliamo contratti come assicurazioni e prestiti, investiamo il nostro danaro, raccogliamo capitale per i nostri progetti. La Fintech, finanza tecnologica, promette interessanti vantaggi sia per i cittadini sia per le imprese, ma allo stesso tempo rappresenta un’importante sfida rispetto alla tutela del risparmio, della legalità e della trasparenza dei mercati.

All’incontro di domani, moderato da Giuseppe Deiana, caporedattore dell’Unione Sarda, parteciperanno Giancarlo Giudici, professore associato, docente di finanza aziendale al Politecnico di Milano; Daniele Loro, CEO di “Prestiamoci”, startup del social lending; e, infine, Pasquale Biasioli, presidente dell’associazione CMS Sardegna.

Trasferta amara per la Sulcispes a Porto Torres, dove è stata sconfitta di misura, 81 a 76, dopo aver condotto a lungo ed aver chiuso il primo tempo avanti di 10 lunghezze: 42 a 32. Anche in avvio di ripresa la Sulcispes ha continuato a controllare l’avversario trascinata da un super Camillo Cuccu, alla fine miglior realizzatore con 24 punti.

La Sulcispes ha perso lucidità nei minuti finali e, dopo aver subito la rimonta della squadra turritana, ha perso Cuccu e Pintus per raggiunto numero di falli e non ha avuto più la forza, sia fisica sia psicologica, per ribaltare il punteggio.

Il coach sulcitano Paolo Massidda alla fine ha mostrato delusione per la grande occasione sciupata e per la perdita di Stefano Massidda, uscito dopo pochi minuti per un infortunio.

Nella classifica del campionato di serie D, la Sulcispes resta ferma a quota 4 punti dopo le due vittorie iniziali.

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Ines Pisano, magistrato del Tar del Lazio, è pronta a candidarsi a governatore della Sardegna in quota Lega.

«È arrivato il momento per un serio rilancio della nostra Regione – ha scritto oggi in una nota Ines Pisano –. E per tale ragione, sono disposta ad impegnarmi in prima persona.»

Ines Pisano, nata a Bosa, in provincia di Oristano, ribadisce che «è ormai improcrastinabile ridare un futuro alla Sardegna, partendo dal turismo, dall’agricoltura e dall’istruzione. Solo in questo modo – ha concluso Ines Pisano -, si può frenare lo spopolamento e ridare un avvenire certo alle nuove generazioni».