21 December, 2025

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Dopo il premio di “Isola Forestale europea” del 2018, torna in Sardegna e alla presenza del Commissario europeo dell’Agricoltura e sviluppo rurale Phil Hogan, il congresso internazionale dell’EFI, l’Istituto Forestale Europeo che sarà ospitato all’hotel Carlos V di Alghero da domani, giovedì 27 settembre, a venerdì 29 settembre. Al centro dell’appuntamento, che vede la partecipazione di qualificati relatori, la gestione forestale secondo gli obiettivi di sostenibilità posti dalle Nazioni Unite entro il 2030 e nel contesto della crescente urbanizzazione.

Ad aprire, alle 9.00, l’evento organizzato nell’isola con il supporto dell’agenzia Forestas, sarà l’assessore della Difesa dell’ambiente Donatella Spano che porterà i saluti del presidente Francesco Pigliaru. L’assessore dell’Ambiente chiuderà i lavori, alle 16,30, evidenziando il grande impegno di gestione forestale innovativa che la Sardegna può vantare nel bacino del Mediterraneo. A margine della giornata incontrerà il commissario europeo Hogan insieme all’assessore regionale dell’Agricoltura Pier Luigi Caria per un punto sulle politiche di sviluppo isolane all’interno della cornice europea. 

Saranno presenti rappresentanti del mondo accademico e istituzionale, oltre al direttore dell’Efi Marc Palahi, l’amministratore unico dell’agenzia Forestas, Giuseppe Pulina, il comandante del Corpo forestale e di vigilanza ambientale della Sardegna, Antonio Casula e il direttore generale di Forestas Giuliano Patteri. 

Efi è il più grande network europeo per la ricerca forestale con oltre 100 associati e affiliati tra Stati e Centri di ricerca. Lo scorso marzo ha conferito alla Sardegna il premio per l’impegno nella salvaguardia delle foreste e la selvicoltura mediterranea e per i consistenti investimenti a favore del patrimonio forestale e della bio-economia delle risorse rinnovabili.

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«Sulla difficile vertenza dei lavoratori della Polar c’è il sostegno dei capigruppo per lavorare ad ogni possibile soluzione, dall’intervento legislativo per la modifica di alcuni aspetti della normativa su cave e miniere alla convocazione di tavolo tecnico presso l’assessorato dell’Industria.»

Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, al termine dell’incontro con una delegazione di lavoratori della Polar SrL, l’azienda di Piscinas che dal 2015 ha rilevato un giacimento di argilla bentonitica da una multinazionale svizzera e, da allora, vive una fase di grave incertezza sia per le prospettive economiche e di mercato che per le relazioni sindacali.

I lavoratori, alcuni dei quali hanno vissuto nel tempo una alternanza di licenziamenti, trasferimenti nella penisola, sentenze di reintegro nel posto di lavoro, accordi di conciliazione non rispettati e demansionamenti, hanno raccontato  del costante peggioramento  della loro condizione richiamando l’attenzione dei capigruppo anche su situazioni che sollevano non pochi interrogativi sul futuro dell’azienda.

Di qui l’intervento delle istituzioni regionali e in particolare del Consiglio che, nello scorso mese di giugno, ha approvato una mozione (primo firmatario Luca Pizzuto di Art. 1 – Sdp) sottoscritta da consiglieri di maggioranza ed opposizione.

Nel corso dell’incontro con i lavoratori hanno preso la parola Luca Pizzuto (Art.1-Sdp) in rappresentanza del capogruppo Daniele Cocco, Gianluigi Rubiu (Udc), Pietro Cocco (Pd), Gianfranco Congiu (Pds) ed Alessandra Zedda (Forza Italia).

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Nelle ultime ore è migliorata la viabilità sul ponte di Sant’Antioco, dove da lunedì mattina sono in corso i lavori di manutenzione programmati dall’Amministrazione comunale. La tempistica dell’intervento, coincidente con quella dell’interdizione all’attracco dei traghetti di Portovesme e del conseguente spostamento di tutte le corse verso lo scalo di Calasetta, è stata al centro nei giorni scorsi di un vivace scontro istituzionale tra i sindaci di Carloforte (Salvatore Puggioni) e di Sant’Antioco (Ignazio Locci).

«Il comune di Carloforte ha comunicato tempestivamente, in data 17 settembre 2018, agli enti interessati, compreso il comune di Sant’Antioco, informandoli della temporanea interdizione dell’attracco dei traghetti di Portovesme e del conseguente spostamento di tutte le corse verso lo scalo di Calasetta – ha scritto in un comunicato il sindaco di Carloforte Salvatore Puggioni -. Una decisione, questa, che Carloforte subisce per valutazioni delle autorità competenti sul porto di Portovesme.»

«In data 21.09.2018, tramite i social, senza nessuna comunicazione ufficiale – ha aggiunto Salvatore Puggioni -, ho saputo che il ponte di collegamento tra Sant’Antioco e l’isola madre sarebbe stato oggetto di lavori di manutenzione, che avrebbero imposto il senso unico alternato, dal 24 al 28 settembre https://www.laprovinciadelsulcisiglesiente.com/2018/09/lunedi-24-settembre-prenderanno-il-via-i-lavori-di-manutenzione-del-ponte-di-santantioco/: esattamente in coincidenza con i lavori presso il molo di Portovesme. Questa decisione è stata, fin dall’inizio, ritenuta penalizzante per la mia comunità e inaccettabile da me e da tutta la maggioranza. E’ impensabile limitare a tal punto la viabilità da e per Carloforte. Nonostante siano stati messi in campo tutti gli accorgimenti del caso da parte del comune di Sant’Antioco, tutto ciò è risultato, purtroppo, insufficiente. Come ho personalmente chiesto appena saputo dell’intervento, sarebbe stato certamente meglio posticipare l’avvio dei lavori sul ponte.»

«Ho chiesto al sindaco Ignazio Locci di assumere ogni decisione affinché si potessero rinviare i lavori di manutenzione del ponte di Sant’Antioco, fino alla conclusione dei lavori su Portovesme. Ad oggi i lavori stanno procedendo e molti miei concittadini stanno manifestando non pochi disagi. Soprattutto riferibili alle emergenze di carattere sanitario. se, come mi auguro, i lavori non dovessero essere sospesi, mi attendo almeno che siano conclusi nelle prossime 36 ore, così come mi è stato assicurato e che, nello stesso tempo, si proceda nel limitare al minimo i disagi. Nel frattempo – ha concluso il sindaco di Carloforte -, abbiamo interessato la Prefettura circa i disagi che questa situazione sta arrecando alla comunità carlofortina.» Questo lunedì 24 settembre.

Il sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci, lunedì sera ha risposto al collega di Carloforte Salvatore Puggioni.

«Il comune di Sant’Antioco è sorpreso dalle dichiarazioni rilasciate dal Comune di Carloforte a mezzo comunicato stampa – ha detto Ignazio Locci -. Ci risulta che nei giorni scorsi si sia tenuto un tavolo di coordinamento a Portoscuso in vista dello stop allo scalo di Portovesme e che il nostro Comune non sia stato invitato, nonostante fossimo interessati. Il punto è che ci stanno più a cuore i lavori del ponte e la sua sicurezza, che le sterili polemiche da social.»

«Detto questo, precisiamo che: a parte qualche rallentamento più sensibile in fase di apertura del cantiere, i lavori del ponte sono filati lisci per tutta la giornata. Il senso unico alternato, come è normale che sia, ha inevitabilmente generato rallentamenti del traffico stradale con stop di 2-3 minuti nelle fasi di minore intensità, e di circa 10 nei cosiddetti momenti di punta. Tutto nella norma, insomma. Per l’intera giornata gli Uffici Comunali e la Polizia Municipale hanno monitorato e regolato l’andamento delle operazioni. Ci scusiamo per i “disagi” e vi chiediamo di portare pazienza ancora per qualche giorno – ha concluso il sindaco di Sant’Antioco -. Alla fine dei lavori avremo un ponte più agevole e sicuro. Grazie.»

Oggi, come sottolineato all’inizio, la situazione è sensibilmente migliorata, con meno traffico e, comunque, uno scorrimento più fluido degli automezzi sia in ingresso sia in uscita da Sant’Antioco.

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«Non ho espresso generali giudizi negativi sui sindaci né ho voluto sviluppare modelli colpevolistici o punitivi nei confronti degli amministratori locali a cui va, da sempre, tutta la mia stima e il mio apprezzamento per le azioni che intraprendono quotidianamente e i risultati che riescono a raggiungere nonostante le difficoltà contingenti. Un titolo senza dubbio forzato ha tradito i contenuti del colloquio ed il senso del mio pensiero. Le mie valutazioni riguardano la necessità della giusta considerazione delle procedure amministrative che, proprio per la loro frequente farraginosità e tortuosità, devono essere conosciute, affrontate e, per quanto possibile, gestite e superate per portare a buon fine i progetti delle opere pubbliche.»

Lo ha detto poco fa l’assessore regionale dei Lavori pubblici Edoardo Balzarini.

«Sono sempre stato attento nel corso della mia esperienza amministrativa all’interno della Regione, che ora ha assunto un carattere diverso nel ruolo di assessore dei Lavori pubblici, alle istanze dei sindaci e delle comunità. Non ho voluto – ha aggiunto l’assessore regionale dei Lavori pubblici – lanciare accuse e neppure mettere in dubbio la competenza e la determinazione nel conseguimento degli obiettivi della stragrande maggioranza dei sindaci e dei loro uffici tecnici. Propongo al presidente dell’Anci Emanuele Deiana un incontro per discutere di questi temi e in particolare del peso, spesso eccessivo, della burocrazia nell’iter della progettazione delle opere pubbliche. Penso sia necessario – ha concluso Edoardo Balzarini -, dialogare e confrontarsi per trovare insieme soluzioni migliori nell’esclusivo interesse dei cittadini.»

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Giovedì 27 settembre, alle ore 18.00, nella Biblioteca Comunale di viale Arsia, si svolgerà un nuovo appuntamento con la rassegna “Carbonia Scrive”, l’iniziativa di promozione della scrittura e della lettura organizzata dal Comune di Carbonia in collaborazione con lo Sbis (Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis). 

L’autrice Sandra Pisano presenterà il suo romanzo, intitolato “Punto a capo”, che ha come protagonista un medico, la dottoressa Mari Frau, una donna improvvisamente travolta da un terribile evento, che la scuote, la conduce a riflettere e a ripartire da zero nel suo percorso professionale e personale.
La scrittrice Sandra Pisano, nata a Cagliari nel 1962, è psicologa e psicoterapeuta. Nel 1999 ha pubblicato la raccolta di versi “Vuoto a Rendere”, nel 2011 il suo primo romanzo “Farfalle con gli Artigli”, nel 2012 la seconda raccolta di poesie intitolata “Case di Vetro” e nel 2015 il romanzo “UniKo Mondo”.
Nel 2017 è uscito il suo ultimo libro “Punto a capo” – edito da R&M – che verrà presentato giovedì a Carbonia nel corso di un incontro al quale interverranno, oltre all’autrice, l’assessore della Cultura Sabrina Sabiu, l’oncologa Denise Vacca e il giornalista Claudio Moica.

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Ai nastri di partenza la ventunesima edizione di Forma e Poesia nel Jazz, il festival organizzato dall’omonima cooperativa, con la direzione artistica di Nicola Spiga, che da domani (giovedì 27 settembre) fino a domenica 30 vivrà negli spazi dell’Ex Manifattura Tabacchi di Cagliari un’intensa quattro giorni all’insegna della musica jazz, con un particolare riguardo per alcuni tra i più interessanti progetti e musicisti che popolano la scena nazionale; e, accanto alla musica, tanti altri eventi e appuntamenti, a completare un cartellone come al solito fitto e variegato.

Energia Primordiale è il titolo che caratterizza l’edizione di quest’anno, dedicata, nel trentennale della scomparsa, al writer e pittore afroamericano Jean-Michel Basquiat, dal cui istinto e visionarietà il festival cagliaritano attinge idealmente, trovando ancora una volta nel jazz un’inesauribile fonte di ispirazione.

Nel corso dei suoi quattro lustri di vita, Forma e Poesia nel Jazz ha ospitato tanti nomi di primissimo piano della scena jazzistica italiana, come Paolo Fresu, Enrico Rava, Franco D’Andrea, Stefano Bollani, Antonello Salis, Marco Tamburini, Fabrizio Bosso, Rita Marcotulli, Maria Pia De Vito, per citarne alcuni, e continua il suo lavoro di promozione dei più interessanti progetti nostrani. In particolare, quest’anno saranno protagonisti, tra gli altri, la cantante Karima, The Licaones, Roy Paci, il duo formato da Francesco Bearzatti e Giovanni Guidi, il pianista Remo Anzovino, The Quintet con Emanuele Cisi e Flavio Boltro, il trio del pianista Claudio Filippini, l’attore Giorgio Tirabassi nelle vesti di musicista e narratore per raccontare passi e aneddoti della vita del leggendario chitarrista gitano Django Reinhardt.

Non solo concerti: il programma prevede infatti anche quattro “narrazioni in jazz” curate dal musicista e musicologo Enrico Merlin, una mostra a cura di Attilio Berni di uno strumento simbolo del jazz come il sassofono. E poi, la presentazione del volume “Sardegna, jazz e dintorni” (Aipsa, 2018) con gli autori Simone Cavagnino e Claudio Loi, un laboratorio sui suoni dedicato ai bambini, la presentazione del progetto “377” del contrabbassista sardo Sebastiano Dessanay, escursioni guidate e altro ancora.

Dedicata alla memoria dell’amico e collega Robi Massa, il promoter scomparso di recente, la ventunesima edizione di Forma e Poesia nel Jazz è organizzata con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato allo Spettacolo e Attività Culturali e Assessorato al Turismo), della Fondazione di Sardegna e del Comune di Cagliari, con la collaborazione di ArST – Metro Cagliari, FIAB Cagliari, ABC Sardegna – Associazione Bambini Cerebrolesi Sardegna, CSM Centro Studi Musicali Torre in Pietra, Ambasciata del Belgio in Italia, Bflat, E.JA Energia, THEANDRIC teatro nonviolento, Coldiretti Cagliari, Alla Scoperta di…, Associazione Spazio per Tempo, Associazione Kromatica. Media partner: Tiscali, Eja Tv, Unica Radio, Radio X, Sardegna Eventi 24.

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Nell’anno dedicato al cibo italiano in Sardegna le “Città dell’Olio” celebrano il paesaggio e la millenaria cultura dell’olio domenica 28 ottobre con la seconda edizione della Camminata tra gli olivi. Nuovi itinerari e suggestive passeggiate nell’Italia dell’olio extravergine con la giornata nazionale per valorizzare territorio e produzioni, che vanta la partecipazione di ben 14 Comuni nelle province di Cagliari, Oristano, Carbonia Iglesias, Medio Campidano, Olbia Tempio e Sassari.

Anche quest’anno oltre 120 città in tutta Italia hanno raccolto l’invito dell’Associazione Nazionale “Città dell’Olio” allestendo la propria passeggiata (dai 2 ai 5 chilometri) arricchita da incontri, itinerari, degustazioni, nella cornice di un evento che con la prima edizione si è subito trasformato in un driver turistico nazionale.

L’esperienza in Sardegna coinvolge i comuni di Berchidda in provincia di Olbia Tempio, Bosa, Riola Sardo e Seneghe in provincia di Oristano, Dolianova e Escolca in provincia di Cagliari, Genuri, Gonnosfanadiga, Serrenti e Villacidro in provincia del Medio Campidano, Giba, Masainas e Santadi in provincia di Carbonia Iglesias, Ittiri, Uri e Usini in provincia di Sassari.

Ognuno ha selezionato un percorso tra gli olivi con caratteristiche uniche dal punto di vista storico e ambientale, che documentano il fascino di una produzione indissolubilmente legata a dimore storiche, frantoi e borghi di fascino immutato nel tempo.

«Il successo dell’edizione 2017, la prima giornata nazionale dedicata alla produzione olivicola, che ha avuto migliaia di partecipanti è un incentivo a rafforzare l’impegno per la valorizzazione dell’olio di qualità – sottolinea il presidente dell’Associazione nazionale Città dell’Olio Enrico Lupi -. L’anno del cibo italiano ci offre un palcoscenico privilegiato per far conoscere e diffondere la cultura millenaria dell’olio nel mondo.»

Nella provincia di Olbia Tempio si passeggia sulla strada alle pendici del monte Limbara verso la località di S’orighina con il mulino ad acqua abbandonato. In quella di Oristano si incontra Terio, immersa negli oliveti della cultivar Bosana e l’agro di Seneghe in una zona dove dominano quiete, silenzio e dolcezza del paesaggio. A Cagliari resti romani e olivi antichissimi come quelli di Arrita Floris ed il museo Casa Pillatus, vecchia casa campidanese che racconta la storia agricola e familiare. Nella provincia del Medio Campidano oltre 800 olivi plurisecolari, fra cui i monumentali ormai quasi millenari, sono una delle attrazioni, insieme ai vecchi frantoi ancora funzionanti e a paesaggi incontaminati. Nella provincia di Carbonia Iglesias si può visitare il sistema di stagni popolati da fenicotteri rosa, aironi e falchi di palude o i vecchi sentieri di olivi di Monte Pisano o le grotte naturali, le foreste e l’archeologia. A Sassari oliveti centenari e scalpellini che lavorano la pietra, ma anche un mini corso per riconoscere le cultivar olivicole isolane e le problematiche fito-patologiche dell’olivo.

Per scegliere il proprio itinerario o solo per saperne di più basta un click. È on line il sito www.cammintatragliolivi.it per scaricare subito il programma della giornata e trovare notizie sul territorio, il paesaggio, la storia. E c’è anche la fan page su Facebook e i canali Instagram e Twitter con l’hashtag #camminatatragliolivi che potrà essere utilizzato anche per postare foto dei luoghi e degli eventi così da creare una vera e propria community della giornata.

L’Associazione Nazionale Città dell’Olio, con i suoi oltre 320 soci tutti enti pubblici (Comuni, Province, CCIAA, Parchi e GAL) tutela il territorio olivicolo e si batte per la valorizzazione dei paesaggi rurali e per l’inserimento di aree territoriali olivicole di valore storico nel prestigioso Registro Nazionale dei Paesaggi Rurali Storici del ministero delle Politiche agricole.

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La Conferenza dei capigruppo, riunita questa mattina sotto la presidenza di Gianfranco Ganau, ha deciso di dedicare la seduta statutaria all’esame delle gravi ripercussioni che il trasferimento della compagnia aerea Air Italy sta creando a Olbia ed in Sardegna. Il Consiglio regionale si riunirà martedì 2 ottobre, alle 16.00.

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Un protocollo d’intesa fra Regione Sardegna (l’unica in Italia) e BEI, Banca Europea per gli Investimenti, per migliorare la qualità dei progetti finanziati con i fondi comunitari della programmazione 2014-2020 a vantaggio di imprese e Comuni. L’obiettivo sarà raggiunto attraverso l’attivazione di strumenti finanziari per sostenere interventi di rigenerazione urbana e per facilitare l’accesso al credito delle piccole e medie imprese a tassi agevolati. Uno degli strumenti che sarà rifinanziato e attivato anche nel ciclo di programmazione 2014-2020 è, per esempio, il fondo Jessica. I settori prioritari in cui si articolerà la collaborazione sono: ricerca e innovazione, efficienza energetica, investimenti sociali, sviluppo urbano sostenibile, agricoltura. 

L’accordo è stato firmato oggi, nella sala Lussu di Villa Devoto, dal vicepresidente della Regione Raffaele Paci e dal vicepresidente BEI Dario Scannapieco. Una collaborazione che si rafforza anche sulla base di accordi già avviati in precedenza, come l’apertura lo scorso anno di una linea di credito da 100 milioni di euro da parte di BEI denominata “Sardinia Financial Instrument Financing”, da assegnare a banche operanti sul territorio della Sardegna che, raddoppiando gli importi, li metteranno a disposizione delle piccole e medie imprese sarde per poter accedere a nuove linee di finanziamento con tassi particolarmente vantaggiosi (operazione supportata dalla Regione con il proprio Fondo di garanzia).

«Con questo accordo formalizziamo una importante collaborazione con la Banca europea per gli investimenti, che riconosce la serietà e l’affidabilità della Regione da noi governata. Abbiamo lavorato molto per ottenere questo risultato, per nulla scontato, e siamo molto soddisfatti di esserci riusciti, unica regione italiana a sottoscrivere un’intesa di questo tipo per avviare con BEI una collaborazione a 360 gradi, strutturata e a lungo termine – dice Raffaele Paci -. Con questa operazione vogliamo riuscire a spendere ancora meglio le risorse europee, attraverso progetti che sempre più migliorino la qualità della vita dei cittadini nelle nostre città. Allo stesso tempo vogliamo continuare a dare un nuovo impulso alla nostra economia e un ulteriore aiuto alle imprese, creando tutte le condizioni favorevoli per poter investire, innovarsi, creare nuova occupazione e consolidarsi in modo da poter affrontare la sfida dei mercati internazionali. Ringrazio dunque la BEI – conclude il vicepresidente della Giunta regionale della Sardegna – per la fiducia nella Regione e per l’importante supporto tecnico che potrà garantirci.»

La Banca Europea per gli Investimenti è l’istituzione dell’Unione europea che eroga finanziamenti a lungo termine finalizzati a sostenere la crescita e l’occupazione negli Stati membri dell’UE e in Paesi extra UE. I suoi obiettivi prioritari consistono nel sostenere l’innovazione, lo sviluppo delle competenze e le piccole e medie imprese, nonché nell’operare a favore del clima e dello sviluppo di infrastrutture strategiche. Per garantire il maggiore impatto possibile della propria attività, la BEI investe in progetti sostenibili combinando i propri prestiti con fondi dell’UE e fornendo consulenza su aspetti tecnici e finanziari. Dal 2015 la BEI sostiene la ripresa economica anche grazie al cosiddetto Piano Juncker.

«Con l’accordo di oggi, la BEI e la Regione Sardegna formalizzano una partnership consolidata nel campo dei fondi strutturali, con l’intento di promuovere l’attuazione di ulteriori strumenti finanziari e ottimizzare l’uso delle varie fonti di finanziamento nazionali, regionali e dell’UE – spiega il vicepresidente della Banca Europea per gli Investimenti -. Tali strumenti non mirano a sostituire i finanziamenti “a fondo perduto”, ma ad integrarli in un’ottica di sinergie complessive: più fonti di finanziamento e più soggetti possono essere mobilitati ed indirizzati verso obiettivi di investimento per lo sviluppo. Se vogliamo puntare sulle prospettive dell’innovazione nella finanza locale occorre pero’ intervenire anche per offrire supporto tecnico alle amministrazioni per metterle in grado di progettare investimenti compatibili con l’uso di strumenti strumenti finanziari non tradizionali. Con questo accordo quadro, la BEI offrirà alla Regione un ampio portafoglio di prodotti, inclusi servizi di advisory per studi di fattibilità e/o studi ex-ante. Lo sforzo del Gruppo BEI – conclude Dario Scannapieco – è quello di mettere a disposizione, oltre a finanza a buone condizioni, assistenza tecnica per aiutare l’amministrazione a produrre progetti validi e che possano contribuire allo sviluppo regionale.»

La Regione stabilirà le condizioni organizzative e logistiche per un dialogo strutturato con la BEI sull’esecuzione del Protocollo. Nelle prossime settimane saranno promossi incontri che coinvolgano le istituzioni, gli enti regionali specifici, gli enti pubblici locali e regionali e i concessionari per informarli sulle opportunità offerte dalla BEI nell’ambito del Protocollo.

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37 milioni e 350mila euro destinati alla mitigazione del rischio idrogeologico e a opere nell’ambito della viabilità e dell’edilizia abitativa. Lo ha deciso la Giunta regionale, su proposta dell’assessore dei Lavori pubblici, Edoardo Balzarini. Le risorse rientrano nel mutuo infrastrutture che ha una dotazione complessiva di 700 milioni di euro.

«Facciamo ricorso – sottolinea l’assessore Edoardo Balzarini – a uno strumento finanziario importante come il mutuo infrastrutture per intervenire, con uno stanziamento significativo negli ambiti delle difesa del suolo e assetto idrogeologico, viabilità ed edilizia per azioni di cui i comuni hanno grande bisogno. Particolarmente rilevanti le opere per la mitigazione del rischio idrogeologico nell’abitato di Olbia dove, in seguito all’adeguamento degli elaborati progettuali e degli esiti delle indagini geognostiche e di caratterizzazione ambientale, è emersa l’esigenza di incrementare le previsioni di spesa per la copertura finanziaria di tutto l’intervento articolato in quattro lotti.»

Una parte consistente delle risorse, circa 26 milioni di euro, viene utilizzata proprio per le opere di mitigazione del rischio idraulico nel comune di Olbia, il cui quadro generale è stato approvato dal Comitato istituzionale dell’Autorità di bacino. Nei quattro lotti viene prevista la realizzazione delle vasche di laminazione e la sistemazione dei canali San Nicola, Gadduresu e Seligheddu. Con un milione e 150 mila euro si darà corso al completamento e alla sistemazione del rio Sologo nel territorio del comune di Galtellì. 1 milione e 815mila è invece la somma che servirà a incrementare i fabbisogni dei comuni già indicati nella delibera approvata dalla Giunta  lo scorso 22 maggio. 950mila euro saranno assegnati ai comuni di Buggerru, Fluminimaggiore, Seulo e Bottida per far fronte ai danni provocati dalle recenti abbondanti precipitazioni. Un milione e 800 mila euro vengono assegnati al Consorzio di Bonifica della Nurra per il completamento della condotta di collegamento tra la vasca terminale dell’acquedotto Coghinas ed i serbatoi di Campanedda.

Il Consorzio di Bonifica della Gallura, con 100 mila euro, completerà invece gli interventi necessari ad ottenere l’autorizzazione al massimo invaso dei serbatoi del Liscia. Una parte del finanziamento riguarda il settore della viabilità: previsti gli interventi  di messa in sicurezza, affidati all’Anas, delle intersezioni a raso sulla strada statale 195 mediante la realizzazione di una rotatoria e sulla provinciale 71 (3 milioni e 500mila euro) e la messa in sicurezza delle intersezioni a raso sulla 129 (un milione). 290mila euro vengono infine destinati al patrimonio abitativo regionale per lavori che devono essere realizzati dall’Agenzia regionale edilizia abitativa (Area) a Cagliari.