21 December, 2025

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L’8 e 9 settembre si sono tenute a Bobruysk, in Bielorussia, le “Giornate della Sardegna” che hanno visto l’Isola protagonista di una serie di iniziative a carattere socio-culturale.

La scelta di Bobruysk, non è stata casuale, infatti si tratta della città bielorussa non capoluogo di regione più importante del paese, con un patto di gemellaggio con la città di Iglesias firmato appena lo scorso ottobre, sede di una della più importanti rassegne internazionali di arte e cultura popolare dell’Europa orientale il “Festival Corona dell’Amicizia” che si tiene a cavallo di giugno e luglio a cadenza biennale, e che proprio nell’ultima edizione 2017 ha visto la prima presenza sarda con i Tenores “Su Cunsonu Santu Juanne” di Thiesi.

Le giornate sarde hanno visto fra i protagonisti Emanuele Garau interprete del canto popolare sardo, accompagnato da Mattia Murru (organetto), Gianluca Piras (lanuneddas, flauto di canna, scacciapensieri), Antonio Uccheddu (chitarra), che hanno presentato il loro concerto intitolato “Bolas Lizera” con un doppio spettacolo tenuto l’8 settembre presso la Sala Concerti “Olovnikov” ed il 9 settembre all’aperto nel parco della Gioventù di Bobruysk.

L’esibizione degli artisti sardi è stata accolta con grande calore e affetto, un pubblico numeroso e attento, che sotto la guida di Emanuele Garau si è persino lanciato in alcuni balli sardi e, con un gran finale di concerto, che ha visto la “Trallallera” cantata in coro da un pubblico che tutto i piedi ha voluto tributare il suo caloroso applauso alla Sardegna e alla sua cultura.

Ma anche gli artisti bielorussi hanno voluto omaggiare la Sardegna con il gruppo “Muzik Kvatro” che ha eseguito in lingua sarda “No potho reposare” con la splendida voce di Olga Avseyko, un regalo che ha emozionato la delegazione sarda presente.

Gli strumenti tradizionali sardi con particolare attenzione alle “launeddas” ed una partecipata “master class” di ballo sardo, sono stati al centro del seminario che Emanuele Garau coadiuvato dai colleghi musicisti ha tenuto per gli studenti di uno degli Istituti artistico/musicali di questo importante centro bielorusso.

Non poteva mancare la parte culinaria dedicata alla presentazione dei prodotti enogastronomici tipici della nostra Isola: una delle industrie alimentari leader del paese “Krasnyj pischevik” ha ospitato sotto il coordinamento di Simone Meloni, cuoco per passione e collaboratore della Comunità Mondiale della Longevità, una degustazione di piatti tipici della tradizione sarda. Dagli antipasti con olive sarde, bottarga, pecorino di varie tipologie, ai primi con la fregula e i malloreddus, alla panada presentata con ripieni diversi, i dolci come le sebadas, gli amaretti, i gueffus, senza dimenticare il pane carasau e guttiau. I vini hanno visto protagonisti il Nuragus di Cagliari, il Vermentino di Sardegna, il Cannonau, la Monica ed il Carignano del Sulcis con il mirto rosso e bianco a chiudere la presentazione dedicata ad operatori economici della città, opinion leaders ed autorità cittadine.

La preparazione dei malloreddus freschi declinati con vari condimenti tradizionali sardi è stata al centro di una puntata della trasmissione televisiva culinaria “In cucina con il capo” che verrà trasmessa questo fine settimana sulla principale rete regionale e ripresa sulla TV satellitare.

La longevità dei sardi, quale importante strumento di promozione territoriale della Sardegna, è stata al centro di alcuni seminari e simposi che hanno visto la partecipazione di esperti della Comunità Mondiale della Longevità guidati dal presidente Roberto Pili. La presenza di Donatella Petretto dell’Università di Cagliari ha consentito, inoltre, di approfondire alcuni temi di carattere scientifico dove la collaborazione sardo-bielorussa conosce ormai una consolidata tradizione.

La presenza di Ignazio Argiolas, allenatore professionista, già docente del settore tecnico FIGC a Coverciano e attualmente collaboratore della Comunità Mondiale della Longevità, ha consentito di allargare anche allo sport le giornate sarde in Bielorussia. Mister Argiolas ha visitato lo stadio cittadino, dove ha incontrato lo staff tecnico della Belshina che milita nella  prima lega nazionale (equivalente alla serie B italiana) per poi guidare una seduta di allenamento dimostrativa con una delle formazioni giovanili della locale scuola calcio.

A fare da filo conduttore, a tutte manifestazioni messe in campo a Bobruysk, la presentazione, anche in questo angolo della Repubblica Belarus, del progetto di cooperazione sostenuto dalla Regione Sardegna attraverso LR 19/96 e promosso dall’Associazione Cittadini del Mondo con il patrocinio del Consolato onorario bielorusso in Sardegna. Protagoniste di tale progetto sono in particolare le attività di formazione professionale realizzate dall’ente “Sardegna Global” di Minsk e le attività a sostegno dei rapporti fra enti ed organizzazioni dei due territori garantite dal Centro italo-Bielorusso di Cooperazione e Istruzione Sardegna in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione della Repubblica Belarus e la partnership dell’Università di Cagliari e per alcune attività del Comune di Iglesias.

Grazie al sostegno garantito dall’amministrazione comunale di Bobruysk è stato possibile il pieno coinvolgimento del mondo della scuola, delle organizzazioni sociali del territorio e della società civile nel suo complesso, contatti che porteranno ad un ulteriore rafforzamento delle collaborazioni in atto fra la Regione Sardegna e diversi territori della Belarus.

 

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All’ultima edizione del “Decanter Asia Wine Awards (DAWA)”, la più grande competizione enologica del continente asiatico, la cantina di Calasetta ha ottenuto due riconoscimenti prestigiosissimi: la medaglia d’argento per il Carignano “Piede Franco 2016”, quella di bronzo per il Vermentino “Cala di Seta 2017”.

Grande la soddisfazione dell’Amministrazione comunale: «Queste certificazioni onorano la Cantina e riempiono di orgoglio il Comune – commenta Sergio Porseo, delegato a Turismo e Pro loco – l’amministrazione ha sempre creduto nelle qualità delle etichette nostrane e nelle abilità della cantina locale, sia a livello produttivo, che promozionale».

I risultati, resi noti ieri, giovedì 13 settembre, sono il frutto della valutazione di una giuria di 55 esperti che a Hong Kong, tra il 4 e il 7 settembre, hanno degustato vini provenienti da ogni angolo del mondo: secondo i dati riportati dall’organizzazione “DAWA”, hanno partecipato oltre 3.000 vini da 37 nazioni.

«La capacità di distinguersi tra migliaia di competitor internazionali è indicativa del livello dei nostri prodotti – conclude Sergio Porseo – e ci insegna una verità per niente banale: nel nostro piccolo territorio si realizzano vini capaci di conquistare il mondo: congratulazioni alla Cantina di Calasetta per aver riscosso anche questo successo».

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Poco dopo la mezzanotte, i carabinieri della stazione di Assemini, nel corso di un ordinario servizio di pattuglia per il centro abitato, hanno arrestato un 25enne per il reato di evasione. La pattuglia dei carabinieri impiegata in attività preventiva, giunta nei pressi di via principe di Piemonte, ha notato con fare particolarmente sospetto il giovane che, secondo le informazioni del personale operante, si trovava agli arresti domiciliari. Pertanto, sottoposto a controllo, colto al di fuori della propria abitazione, è stato arrestato e tradotto presso le camere di sicurezza del comando provinciale carabinieri di Cagliari, per essere sottoposto a rito direttissimo nel corso della mattinata odierna.

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Incendiari d’auto in azione la scorsa notte a Villacidro. E’ accaduto intorno all’1 e 30, nella via San Gavino. Le fiamme, verosimilmente di origine dolosa, hanno distrutto un’Alfa Romeo 166 in uso ad un’operaio del luogo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del dipendente NORM-Aliquota Radiomobile ed i Vigili del fuoco, che hanno domato le fiamme alle ore 2.30 successive.

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Il comune di Sant’Antioco investirà 400mila euro per il progetto di restauro e consolidamento della Basilica di Sant’Antioco Martire che verrà sottoposta a un importante e decisivo progetto di restyling che salvaguarderà la struttura e restituirà un monumento restaurato in ogni sua parte, in cui sarà evidenziata la bellezza di una delle chiese più antiche della Sardegna, spazio sacro delle Reliquie e della memoria del patrono della Sardegna: Sant’Antioco Martire.

«E’ dei giorni scorsi la notizia che la Regione ha finanziato il nostro progetto concedendoci quanto richiesto con la partecipazione al bando “Programma di spesa per la concessione di finanziamenti per la messa in sicurezza o ripristino delle condizioni di agibilità degli edifici di culto”: 150mila euro che andranno ad aggiungersi ai 200mila euro messi sul piatto dalla CEI (Conferenza Episcopale Italiana) e ai 50mila attinti dal bilancio comunale, per un totale di 400mila euro – spiega il sindaco Ignazio Locci – fondi che ci permetteranno di intervenire in maniera decisa sul monumento più importante e rappresentativo della città. Teniamo molto a questo progetto, frutto di una proficua collaborazione con la diocesi di Iglesias e con il parroco della Basilica don Mario Riu: la Basilica è la chiesa che ospita le reliquie del nostro amato Santo, per il quale la comunità nutre una venerazione profonda. Contiamo di avviare i lavori entro l’anno o, al massimo, nei primi mesi del 2019. Questo intervento andrà ad aggiungersi al progetto di risanamento della “voragine” di Piazza De Gasperi, la cui procedura prosegue. Insomma, il cuore del centro storico cittadino avrà presto un nuovo volto, riscoprendo l’attenzione che merita.

Il criterio posto alla base del progetto di restauro si orienta verso un’operazione che porti a soluzione i danni prodotti dal tempo e dai precedenti interventi. I lavori di restauro si concentreranno su alcune parti specifiche del monumento e, semplificando, si orientano fondamentalmente alla verifica e al risanamento della pareti interne e al loro consolidamento; al restauro e riutilizzo a sacrestia dell’ambiente posto a destra dalla navata centrale; alla sostituzione del pavimento interno con altro in lastricato più appropriato e alla corretta valorizzazione dei reperti presenti; al restauro della facciata principale e a un nuovo impianto elettrico.

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Con la serata di ieri si è chiusa ufficialmente l’edizione 2018 di “Nottinsieme”, la manifestazione organizzata dall’Associazione Culturale Origine con il patrocinio e il contributo economico del comune di Carbonia. Ed è tempo di bilanci, anche se resta da recuperare una serata sospesa a causa del maltempo il 22 agosto scorso, e che si svolgerà presumibilmente di sabato, in una data ancora da definire. «Siamo soddisfatti per il gradimento espresso dai nostri concittadini all’evento, desumibile dalle numerose presenze: le vie del centro storico, ogni mercoledì, sono state affollate da migliaia di persone, tra cui tanti giovani. Quest’anno, poi, abbiamo notato un’affluenza numerica costante fin dal primo appuntamento dell’11 luglio scorso. Una presenza consistente e regolare, non concentrata esclusivamente nel mese clou dell’estate, agosto, come invece avveniva di solito nelle edizioni precedenti», ha detto il sindaco Paola Massidda.

«Tanti nostri concittadini in giro per le strade del centro, ma anche numerosi visitatori stranieri – ha precisato l’assessore del Turismo e dello Spettacolo, Sabrina Sabiu -. Le attività commerciali, artigianali, gastronomiche e le iniziative artistiche, ludiche e musicali hanno richiamato a Carbonia diversi turisti.»

“Nottinsieme” ha proposto un’offerta collaudata con serate all’insegna del divertimento, dell’animazione per bambini, della valorizzazione delle tradizioni sarde e della buona musica.

«La manifestazione ha avuto positive ricadute anche per le attività produttive del territorio, che hanno potuto esporre le loro peculiarità all’interno dei 60 stand presenti mediamente ogni settimana – ha commentato l’assessore delle Attività produttive, Mauro Manca -. A ciò si aggiunge l’apertura dei negozi del centro cittadino fino alle ore 24. Da diversi mesi l’Amministrazione Comunale sta incontrando i commercianti per raccogliere le loro segnalazioni con l’obiettivo di apportare migliorie in tutti gli eventi che riguardano la città, a cominciare dalla prossima edizione di Nottinsieme.»

 

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«La bocciatura della legge di riforma della rete ospedaliera della Sardegna non è un fulmine a ciel sereno; era già nota da tempo, da quando c’era ancora il governo amico di Gentiloni con ministro Lorenzin, la posizione del governo che però non veniva comunicata ufficialmente e ai Riformatori Sardi che chiedevano lumi in consiglio regionale si rispondeva che erano in corso interlocuzioni su obiezioni di carattere tecnico che non mettevano in discussione la legge.»

Lo scrive, in una nota, Peppino La Rosa, componente della direzione regionale dei Riformatori sardi.

«Ma era chiaro che invece la bocciatura appariva sin da subito un epilogo atteso dal momento che a suo tempo il D.M. 70 del 2015 che fissa parametri che sono gli stessi per la città di Milano che ha 1.600.000 residenti e per la Regione Sardegna che ha appunto lo stesso numero di residenti era stato approvato dalla conferenza Stato Regioni – aggiunge Peppino La Rosa -. Il DM 70 fu approvato dalla Conferenza Stato Regioni che aveva infatti il compito di approvarlo e conseguentemente di attuarlo. La nostra Regione ha approvato il D.M. senza modifiche rispetto a situazioni e soluzioni specifiche da adottare in situazioni come la nostra Regione. La conseguenza è che lo deve attuare così com’è. Si invocano i margini della nostra autonomia speciale che però andavano posti già in sede di conferenza Stato Regioni e che comunque andavano spiegati e difesi nelle famose interlocuzioni col Governo, cosa che evidentemente non è stata fatta in modo convincente neppure quando ancora c’era il cosiddetto governo amico, infatti, ci sarebbe stato il tempo per una decisione in merito già da parte della ministra Lorenzin.»

«Si tratta certo dell’ennesima bocciatura che subisce la Giunta regionale Pigliaru, Arru, Paci, ma il problema vero non è questo – rimarca Peppino La Rosa -. Il problema, il dramma quotidiano è lo sfascio del sistema sanità che questa giunta ha fatto di tutto e di più per metterlo nelle condizioni di non funzionare e cambia davvero poco o nulla se la riforma della rete ospedaliera viene promossa o bocciata dal Governo. I Sardi l’hanno bocciata da tempo.»

«Fra qualche mese – conclude Peppino la Rosa – saranno i cittadini nelle elezioni regionali a bocciare sonoramente questa oramai quasi inesistente maggioranza di centro sinistra e la sua Giunta sfascia Sanità.»

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«Faremo tutto il possibile per difendere la riforma della rete ospedaliera votata dal Consiglio regionale della Sardegna poiché non dobbiamo applicare tutti i requisiti previsti dal D.M. 70 del 2015 ossia del Regolamento che definisce gli standard relativi all’assistenza ospedaliera. Abbiamo lavorato attivamente alla modifica del progetto di riforma, ascoltando le richieste che provenivano dagli operatori del settore e adattandolo alle reali esigenze dei territori e il tutto nel pieno rispetto delle deroghe previste dall’art. 3 per le Regioni a statuto speciale e per quelle che si fanno carico interamente dei costi della sanità.»

Così Daniela Forma, consigliere regionale del Partito democratico e componente della Sesta Commissione consiliare “Sanità e Politiche Sociali”, e i colleghi Lorenzo Cozzolino, Luigi Ruggeri e Rossella Pinna, si scagliano in difesa della riforma ospedaliera approvata dal Consiglio regionale che prevede il mantenimento dei piccoli presidi ospedalieri e il DEA di I Livello rinforzato per il Presidio Ospedaliero San Francesco di Nuoro.

«Non possiamo piegarci alle logiche dei numeri. La particolarità demografica ed orografica della Regione Sardegna risulta unica nel suo genere sul piano nazionale e pertanto impedisce di realizzare una Riforma che preveda la concentrazione dei presidi sanitari, benché specializzati, in poche aree e che vincola un decentramento dei servizi primari e delle prestazioni essenziali. L’ospedale di Nuoro costituisce inoltre un punto di riferimento per tutti i paesi della Sardegna centrale: depotenziarlo significa arrecare un danno a numerosi centri dell’interno che già vivono con fatica il loro stato di isolamento. Ribadiamo quindi le ragioni sottese all’approvazione di una rete ospedaliera che deve tenere conto della nostra specificità regionale. Non arretreremo davanti alla previsione di un depotenziamento dell’offerta ospedaliera disegnata dal Consiglio Regionale da parte di un ministero della Salute che sta ragionando solamente in termini ragioneristici – concludono i consiglieri regionali Daniela Forma, Lorenzo Cozzolino, Luigi Ruggeri e Rossella Pinna -. Per queste ragioni abbiamo chiesto al presidente della Commissione Sanità Raimondo Perra di convocare tempestivamente la Commissione alla presenza dell’assessore Luigi Arru per affrontare con urgenza l’argomento.»

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La Regione Sardegna farà ricorso al Consiglio di Stato per difendere la legittimità del calendario venatorio 2018-2019, che è stato sospeso in via cautelare dal Tar Sardegna con ordinanza pubblicata in data odierna, in accoglimento del ricorso presentato da alcune associazioni ambientaliste, nella parte in cui prevede la caccia alla lepre sarda e alla pernice sarda. 

Per garantire il regolare esercizio dell’attività venatoria la Regione ha deciso di impugnare l’ordinanza del Tar davanti al Consiglio di Stato affinché il Consiglio si pronunci in tempi celeri, possibilmente entro il 30 settembre, prima giornata prevista per la caccia alle 2 specie in questione. Il calendario faunistico è stato approvato dal Comitato regionale faunistico con il supporto tecnico e scientifico di uno studio preliminare redatto dall’Università di Sassari, dal quale è emerso un quadro numerico incoraggiante delle due specie.

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Cresce l’export delle imprese sarde: +8,1%, al netto delle produzioni petrolifere, nel secondo trimestre del 2018 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. È quanto si evince dai nuovi Dati congiunturali ISTAT sul commercio estero. Sempre rispetto al secondo trimestre 2017, si registra un calo delle importazioni del -2,9%. L’incremento dell’export deriva da una performance particolarmente positiva dei flussi di merci verso i mercati europei (+20,5% la variazione tendenziale). Il buon andamento delle esportazioni segue un trend fortemente positivo: per il quarto anno consecutivo si registra, in questo stesso periodo dell’anno, una variazione di segno più.

«È l’ennesimo dato positivo che registriamo sul fronte dell’export – ha commentato l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, intervenendo a Cagliari a un incontro con gli imprenditori convocato dalla CONFAPI Sardegna per approfondire i dettagli del nuovo bando per l’Internazionalizzazione destinato alle imprese singole -. Le azioni e gli interventi attuati in questi ultimi quattro anni hanno generato risultati quasi insperati. Ormai è assodato: l’export si è rafforzato e in molti casi siamo riusciti nell’intento di mettere insieme le imprese, di fare rete, per arrivare in mercati nuovi e dalle enormi potenzialità per chi vuole espandere il volume d’affari. Siamo la terza regione in Italia per investimenti nel sostegno alle aziende che puntano all’export. Rispetto al passato, siamo riusciti a invertire la tendenza. La strada è quella giusta, anche se resta ancora tanto da fare. Ecco perché il Piano di incentivi non si ferma, anzi, va avanti e lo sosteniamo con rinnovato vigore, confrontandoci con le aziende, ascoltando le loro richieste e i loro suggerimenti. Finora abbiamo accompagnato oltre 600 aziende alla conquista di nuovi mercati esteri attraverso bandi per singole imprese, reti di imprese, associazioni di categoria e consorzi, con attività di formazione, forum tematici, incontri B2B e numerose missioni all’estero, in particolare per le imprese dell’agroalimentare e dell’ICT. Tra le azioni previste nei prossimi mesi – ha ricordato l’assessore Piras – oltre ai nuovi bandi, daremo sostegno agli imprenditori con l’Export Lab per la formazione di export manager. I corsi si terranno a Cagliari e Sassari. Ci sarà anche un bando ad hoc riservato agli imprenditori della provincia di Nuoro. Non meno importanti saranno le missioni all’estero. A fine mese saremo a Londra per presentare il Sistema Sardegna al mondo economico e finanziario londinese. Vi parteciperanno 12 start up e imprese innovative. Infine, è prevista la partecipazione della Regione all’edizione 2019 del CES di Las Vegas. La presenza all’edizione 2018 è stata un successo per le start up e le imprese innovative provenienti dalla Sardegna. Ricordo che la nostra era una delle delegazioni italiane più numerose, segno che in questo settore il potenziale dell’isola è enorme.»

Dal prossimo 20 settembre le micro, piccole e medie imprese della Sardegna intenzionate a esportare i propri prodotti potranno contare su nuovi incentivi predisposti dall’assessorato dell’Industria. Tra una settimana, infatti, si potranno presentare le domande relative al nuovo bando per l’Internazionalizzazione, destinato a imprese singole, che prevede uno stanziamento di 3 milioni e mezzo di euro per la realizzazione di piani di penetrazione nei mercati esteri. La misura è inserita nel Programma Triennale 2015-2018, aggiornato di recente al 2020. Le agevolazioni vanno da un minimo di 5mila euro a un massimo di 150mila euro e saranno concesse per servizi di consulenza erogati da consulenti esterni, installazione e gestione di stand per partecipare a fiere e mostre, spese per realizzare campagne promozionali, missioni e workshop all’estero e organizzazione di educational tour. Le domande potranno essere presentate fino al 20 febbraio 2019 attraverso la piattaforma elettronica SIPES. Tutte le informazioni sono reperibili sul sito della Regione e sul sito www.sardegnaimpresa.it .