21 December, 2025

[bing_translator]

Marito uccide la moglie e subito dopo si allontana e si toglie la vita. E’ accaduto stamane a Senorbì, intorno alle ore 10.00, via Brigata Sassari 51, quando su segnalazione al 112 da parte di vicini di casa, i carabinieri della stazione locale hanno rinvnenuto il corpo privo di vita Paola Sechi, casalinga, 51 anni, del posto, verosimilmente strangolata dal marito, Carlo Cincidda, 52 anni, pensionato ex dipendente della locale cantina sociale, del posto, il cui corpo è stato rinvenuto alle ore 10.50, nei pressi della cantina sociale privo di vita (morte da precipitazione seguito azione suicidiaria).
Sul posto è intervenuto personale del Cp Dolianova e Nucleo Investigativo, per accertamenti e rilievi in ausilio ai carabinieri della stazione di Senorbì.
Dai primi accertamenti è emerso che l’evento possa essere maturato in un contesto di recenti e acuiti dissidi di coppia, non noti/denunciati agli organi di polizia competenti per territorio.

All’esito di accertamenti e indagini di oggi, ancora in corso e tutte da confrontare con gli esiti dell’autopsia e degli approfondimenti investigativi del caso, l’evento potrebbe essersi consumato intorno alle 9/9.30 di stamane. Il corpo della donna (vestita come dovesse uscire di casa) è stato rinvenuto privo di vita nel bagno dell’abitazione e i militari che conducono le indagini propendono più per l’ipotesi che lo strangolamento sia avvenuto a mani nude. In quei frangenti, in casa non risulta fosse presente nessun altro. Per quanto attiene ai possibili motivi del tragico epilogo, rimane l’ipotesi di non meglio conosciuti dissidi di coppia che andavano avanti da qualche mese. Le salme saranno portate presso la camera mortuaria dell’ospedale di San Gavino. Gli esami autoptici sono da programmare (possibile martedì prossimo).

[bing_translator

Il Tribunale di Tempio Pausania ha condannato il titolare di un ristorante di Golfo Aranci e l’idraulico ad una sanzione di quasi 20.000 euro, per aver manomesso i sigilli dell’allaccio idrico e installato un contatore falso, con un decreto penale di condanna ai sensi dell’articolo 459 del codice di procedura penale. Le pesanti multe sono state determinate come pena pecuniaria in conversione di quella detentiva.

Quando il servizio ispettivo di Abbanoa, nelle ordinarie verifiche sulla regolarità degli allacci, trovò l’allaccio manomesso, immediatamente venne presentata una denuncia. Successivamente scattarono le verifiche congiunte con i carabinieri della stazione locale che confermarono la presenza dell’allaccio abusivo e presentarono la relazione in Procura. Quella del contatore falso è un escamotage che solitamente veniva effettuato quando le letture dei consumi erano eseguite su carta e quindi non si poteva riscontrare immediatamente la manomissione dell’allaccio. Ora, invece, i tecnici di Abbanoa sono dotati di palmari elettronici con i quali possono controllare in tempo reale i dati dei contatori e le coordinate georeferenziate dell’allaccio.

«Manomettevano i sigilli dell’utenza idrica del locale, effettuando un allaccio abusivo alla rete idrica, con posizionamento di un contatore non a ruolo che permetteva la fornitura d’acqua.» Così il giudice riassume nel decreto penale di condanna i fatti avvenuti, «con l’aggravante di avere usato violenza sulle cose, consistita nella manomissione dei sigilli e posizionamento di un contatore non a ruolo e contestuale collegamento alla rete idrica».

Il reato imputato è di furto d’acqua aggravato perché si tratta di un bene pubblico come l’acqua. Per questi motivi, il Giudice ha stabilito la condotta dei due imputati «in ordine ai reati di cui all’impugnazione alla pena di € 18.850 di multa ciascuno».

[bing_translator]

Sabato 7 luglio prosegue il viaggio tra le produzioni letterarie della Sardegna e gli scrittori che si confrontano con il tema delle migr/Azioni e l’opera di D. H. Lawrence, nella seconda giornata del Festival della Letteratura di Viaggio D. H. Lawrence. Si riparte stavolta da Mandas ed i suoi suggestivi siti culturali e storici. Alle 10.30 nel Compendio Culturale “San Francesco” si potrà visitare la mostra “Da Subiaco a Mandas, l’arte della stampa nel monastero”. Alle 12.00 nel complesso medioevale Sant’Antonio si parlerà, durante l’aperitivo con gli autori, di temi della cronaca legati alle migrazioni con Francesco Bachis, autore del libro “Sull’orlo del pregiudizio. Razzismo e Islamofobia in una prospettiva antropologica” (Edizioni Aipsa) e Patrizia Manduchi, autrice insieme ad Alessandra Marchi e Giuseppe Vacca del volume “Studi gramsciani nel mondo” (Il Mulino). Alle 18.00 la scrittrice Maria Tiziana Putzolu Mura presenterà nell’incontro con il giornalista Fabio Marcello il suo libro “Eva canta” (Aipsa edizioni), e il racconto dell’approdo a Tripoli di una donna della Sardegna meridionale all’inizio del periodo coloniale, durante il fascismo. Alle 19.00 la giornalista e scrittrice Violetta Bellocchio ed il libro “La festa nera” (Chiarelettere): un racconto tragicomico che mostra l’ultimo stadio di un’umanità che ha scelto il tracollo come aspirazione esistenziale. Alle 20.00 il giornalista e scrittore Bruno Arpaia ed il suo racconto on the road “Qualcosa là fuori” (Guanda edizioni): un viaggio avventuroso con gli scafisti del 2080  nel futuro di un pianeta ormai moribondo.

Alle 22.00 Teatro di parole e musica nel reading-concerto che vede protagonista il racconto di David Herbert Lawrence “Sea and Sardinia” dell’itinerario straordinario che fece insieme alla moglie Frieda in Sardegna nel 1921 tra Cagliari, Terranova (Olbia), Mandas, Sorgono e Nuoro, ripercorso cento anni dopo da nove autori sardi ed annotato nel libro-taccuino “Back to Sardinia” (Edizioni Condaghes), curato da Rossana Copez e Giovanni Follesa. Letture di Eleonora Giua e Daniel Dwerryhouse e DJ set di Arrogalla.

[bing_translator]

«Non faccio certo salti di gioia. Non penso sia una vittoria per gli abitanti di La Maddalena e Carloforte la soppressione del punto nascita.»

Così il vicepresidente della commissione Sanità Edoardo Tocco (Forza Italia) non nasconde le perplessità sui contributi alle partorienti delle isole minori.

«Si tratta di uno stanziamento, pari a 1.500 euro per le future mamme – spiega Edoardo Tocco – che non è in grado di rimuovere il rischio per le donne che devono sobbarcarsi viaggi della speranza in altri presidi. In questi casi si gioca con la vita. Abbiamo auspicato che la Sardegna potesse ottenere la deroga per le strutture dislocate nelle isole minori di San Pietro e dell’arcipelago de La Maddalena. Nulla è stato fatto per assicurare un parto in sicurezza all’interno di strutture dotate di personale medico, ostetrico, infermieristico. E’ il solito teatrino della politica – conclude Edoardo Tocco -, si tenta di ottenere consensi destinando risorse per disagi che avrebbero potuto essere evitati con il salvataggio dei punti nascita.» 

[bing_translator]

Dopo l’annuncio del rinnovato accordo fino al 2023 e la contemporanea presentazione della nuova divisa rossoblù avvenuti nel maggio scorso, il Cagliari Calcio e Macron svelano la seconda maglia per la stagione 2018-19. La maglia è bianca con due righe verticali centrali rossa e blu, colori che vengono proposti in alternanza nei bordi manica, sul fianco e sul bordo del collo alla coreana con vela in maglieria e tre bottoni a pressione. Il backneck è personalizzato con etichetta che riporta lo stemma del club, lo scudetto di Campioni d’Italia e la scritta CAGLIARI CAMPIONE D’ITALIA 1969-70. Sul petto a destra il logo Macron, sul cuore lo scudetto del Cagliari. Dietro, sotto al collo, compare in rilievo la scritta CAGLIARI 1920. Il kit è completato da shorts bianchi con coulisse del medesimo colore e puntali rosso e blu e da calzettoni bianchi con due righe verticali centrali rossoblù e orizzontalmente la scritta CAGLIARI 1920. La vestibilità è Slim Fit con inserti in micromesh che facilitano la traspirabilità del capo. Svelate anche le due maglie da gioco dei portieri: entrambe girocollo, a manica lunga, una versione è in grigio con dettagli neri intorno al collo e sulle spalle, l’altra è giallo fluo. Ancora una volta la ricerca stilistica e il rispetto della storia e della tradizione della squadra sono stati alla base del lavoro che ha coinvolto l’ufficio stile di Macron e lo staff del Cagliari Calcio per realizzare una maglia di grande impatto emotivo, qualità e tecnicità.

Le nuove maglie sono da oggi acquistabili nei Cagliari 1920 Store, nei Macron Store di Cagliari, sui siti web del club e di Macron.

[bing_translator]

Domani, sabato 7 luglio, alle ore 21.00, il Teatro Centrale di piazza Roma ospiterà la rappresentazione teatrale “Le donne di buon umore” di Carlo Goldoni, quarto appuntamento della rassegna “Tutti in scena”, organizzata da “La Clessidra Teatro” con il patrocinio del comune di Carbonia. 

«Si tratta di una rassegna che sta riscuotendo l’apprezzamento del pubblico grazie all’offerta variegata di spettacoli di qualità promossi da una delle nostre principali compagnie locali, La Clessidra Teatro di Anna Pina Buttiglieri», ha affermato il sindaco Paola Massidda.

“Tutti in scena” si inserisce nell’ambito dell’ampio calendario di spettacoli che stanno caratterizzando la stagione estiva al Teatro Centrale.

“Le donne di buon umore” è la versione in lingua italiana dell’opera goldoniana “Le morbinose”. La pièce, ambientata a Venezia, ha come protagoniste donne allegre e brillanti che, per divertirsi, prendono in giro il povero conte Rinaldo. Così, mescolando malizia, grazia femminile e complicità, le donne di buon umore riescono a dar vita ad una trama brillante ed avvincente. 

Carlo Goldoni, maestro nella capacità di descrivere i caratteri dei propri personaggi, racconta la figura di un uomo che diviene oggetto di scherno delle donne, in un contesto in cui la ricorrenza del Carnevale sembra quasi giustificare il famoso detto: “Ogni scherzo vale!”.

[bing_translator]

«Siamo nel luogo naturale dove i maxi yatch possono sostare d’inverno, innescando un circuito economico importante attraverso la cantieristica, e sappiamo quanto questo si può tradurre in termini di occupazione. Ma non basta essere al centro del Mediterraneo per fare in modo che gli yacht o le grandi navi di trasporto si fermino qui: dobbiamo creare le condizioni giuste per fare in modo che davvero l’economia del mare possa crescere e far crescere la Sardegna.»

L’ha detto il vicepresidente della Regione, Raffaele Paci, intervenendo alla presentazione del rapporto di Banca Intesa sulla “Economia del mare”.

Partendo dalla constatazione, statistiche alla mano, che c’è un forte e importante incremento dei flussi turistici, Raffaele Paci ha sottolineato che «la strada è ben segnata ma che bisogna fare di più, prima di tutto allungando la stagione. Senza nuove costruzioni – ha precisato – ma garantendo quelle strutture e quei servizi necessari ad accogliere visitatori nelle stagioni di spalla con ricadute molto forti sul nostro Pil. Come Giunta stiamo facendo molto, pensiamo alla DMO, alla governance del sistema turistico: bisogna insistere e migliorare». Altro tema fondamentale, il bunkering, ovvero la possibilità per le grandi navi di rifornirsi di carburante. «Anche su questo possiamo avere un ruolo, abbiamo il petrolio e in prospettiva i depositi di gnl da collocare dove si stima che alle navi conviene fermarsi. E poi, il trasporto merci: è in crisi, indubbiamente, e questo dipende dalla tecnologia, dalla possibilità di garantire infrastrutture all’avanguardia, cercando di capire cosa realmente può rappresentare la nostra area industriale».

Secondo il vicepresidente della Regione, quello delle Zone economiche speciali è «un elemento fondamentale. Stiamo lavorando con l’Autorità portuale sul piano strategico per l’istituzione in Sardegna delle Zes, progettando un sistema a rete con tutti i 6 porti, ognuno con una sua specializzazione, e porteremo presto la delibera in Giunta. Il Governo ha annunciato semplificazioni burocratiche e incrementi di investimento sul credito d’imposta, ora è importante che garantisca i finanziamenti perché le Zes diventino davvero un elemento fortemente attrattivo per la localizzazione delle imprese».

«Non ci sono dubbi sul fatto che ci sia troppa burocrazia e dunque lentezza, qui in Sardegna ma in generale in tutto il Paese. E per superarla la volontà politica purtroppo non basta. Da tre anni stiamo cercando di chiudere la pratica della Cagliari free zone: l’abbiamo recuperata dall’oblio, fatto il progetto, garantito risorse ma poi tutto si ferma nelle secche delle autorizzazioni, e lo dico da convinto difensore dell’ambiente. Così non si va avanti. Se questa regione vuole essere realmente competitiva, e le condizioni ci sono tutte, non possiamo più accettare questo sistema che rischia di affossare qualunque iniziativa di sviluppo», ha concluso Raffaele Paci.

[bing_translator]

«Ottima la risposta delle famiglie di Carbonia a due servizi lanciati dall’Amministrazione Comunale per accompagnare i nostri figli durante la stagione estiva.»

Con queste parole il sindaco Paola Massidda ha annunciato che saranno, in totale, 66 i bambini che prenderanno parte alla Colonia marina diurna e a Sportlandia in piscina.

«Si tratta di due attività importanti attraverso cui i nostri piccoli potranno trascorrere la stagione più bella dell’anno all’insegna dell’entusiasmo e della spensieratezza basati su giochi liberi e strutturati e corsi di nuoto svolti sotto la presenza di educatori e bagnini», ha commentato l’assessore alle Politiche giovanili Loredana La Barbera, la quale ha specificato che, a partire da lunedì 9 luglio, saranno 40 i bambini di età tra i 6 e i 12 anni che parteciperanno al servizio della Colonia marina diurna che si svolgerà nella splendida spiaggia di Porto Pino.
26 invece prenderanno parte al servizio denominato “Sportlandia 2018”, presso la piscina comunale, riservato ai bambini di età compresa tra i 6 e 14 anni. In questo caso, i corsi saranno divisi in due tranche con una differente data di inizio: il 9 luglio a beneficio di 15 bambini, il lunedì successivo, 16 luglio, per altri 11 bambini.

[bing_translator]

pigliaru careddu air italy
«Da parte dei rappresentanti di Air Italy oggi abbiamo ricevuto rassicurazioni sull’impegno per la crescita della base di Olbia. E abbiamo ricevuto anche l’assicurazione che ai 51 lavoratori che intendono trasferire a Malpensa non ne seguiranno altri, né oggi né in futuro.​ Noi però da queste affermazioni non possiamo dirci per niente rassicurati.»
Lo ha dichiarato il presidente della Regione Francesco Pigliaru oggi a Villa Devoto, al termine dell’incontro, durato oltre un’ora, con il vice presidente esecutivo Marco Rigotti ed il direttore operativo Neil Mills.

“A fronte dell’annunciata prospettiva di sviluppo della compagnia, ​e alla riaffermata centralità di Olbia in questo processo, ciò che dobbiamo constatare oggi è un fatto di segno opposto e del tutto negativo: ​una riduzione del 16% della forza lavoro localizzata in Sardegna. Saremo rassicurati ​solo ​quando ​avremo in mano un piano industriale che preveda credibilmente ​un incisivo aumento della forza lavoro ​di Olbia trainata dallo sviluppo della compagnia. Questo è ciò che ci aspettiamo e per essere certi che la crescita del vettore favorisca quella di Olbia e non il suo ridimensionamento – conclude Francesco Pigliaru -, ​​confermiamo e rinnoviamo il forte impegno che abbiamo speso in questi anni per arrivare a una soluzione positiva della grave crisi nella quale versava Meridiana.»

«Non siamo disposti a tollerare il trasferimento dei 51 lavoratori da Olbia a Malpensa – ha aggiunto l’assessore dei Trasporti Carlo Careddu -, per questo, visto l’atteggiamento di chiusura manifestato oggi dal management di Air Italy, sollecitiamo i ministri competenti a convocare immediatamente il tavolo di crisi ex Meridiana alla presenza dei lavoratori. La Sardegna ha già pagato un prezzo molto alto in termini occupazionali a seguito della crisi della compagnia aerea isolana, adesso i vertici del vettore, se ne sono capaci, realizzino concretamente un progetto che veda sviluppo e occupazione anche nella nostra regione.»

[bing_translator]

«Secondo il contratto collettivo per la dirigenza medica, al dirigente incaricato della sostituzione del titolare della carica non è corrisposto alcun emolumento per i primi due mesi di incarico. Se la sostituzione si protrae continuativamente oltre tale periodo, al dirigente compete una indennità mensile». Sono le precisazioni dell’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari che spiega così la delibera adottata nei giorni scorsi, la numero 526 del 27 giugno, con la quale si riconoscono le indennità ai direttori di dipartimento.

Tra questi è compreso anche il professore Stefano Sotgiu che “pro-tempore”, in attesa dell’effettuazione delle procedure previste dal regolamento Università-Aou di Sassari per l’individuazione dei direttori titolari delle strutture complesse a direzione universitaria, dal 23 marzo ha retto l’incarico di direttore del Dipartimento Tutela delle fragilità. Il direttore facente funzioni del Dipartimento dal terzo mese ha diritto a ricevere una indennità di sostituzione. L’Aou ha quindi applicato il contratto della dirigenza.

Il professore Stefano Sotgiu, in questo periodo, non ha comunque percepito alcuna indennità sostitutiva. E nella giornata di ieri, con spirito di responsabilità e al fine di evitare ulteriori e pretestuose polemiche, il docente ha presentato le dimissioni al direttore generale dell’Aou che lo ha ringraziato per il compito svolto in questi mesi per l’avvio e l’organizzazione del Dipartimento.

In attesa che l’Ateneo sassarese indichi il nuovo soggetto incaricato, le funzioni di direttore di Dipartimento Tutela delle fragilità saranno svolte ad interim dal direttore sanitario aziendale, Nicolò Orrù, che per questo incarico non percepirà alcuna indennità.