21 December, 2025

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Domani sera, giovedì 28 giugno, dalle ore 20.00 presso l’enoteca “I Vinattieri” di Sant’Antioco, si terrà la serata “Calici di Poesia”.

Degustazioni di buon vino e letture, tratte dall’opera “Emozioni. Sulle ali di un Gabbiano” di Gianluca Lindiri.

Tra tutti i partecipanti alla serata si terrà un contest di poesia/scrittura estemporanea.

L’evento è organizzato in collaborazione con l’Associazione ArgoNautilus.

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Il cittadino al servizio della scienza, con l’obiettivo di partecipare alla salvaguardia dell’ambiente marino. Un principio a suo modo etico e rivoluzionario conduce “Tavolara Lab”, l’iniziativa dell’Area marina protetta di Tavolara – Punta Coda Cavallo, finanziata dal ministero dell’Ambiente, che rappresenta l’ideale prosecuzione del progetto “Together for Tavolara” finanziato a suo tempo dalla Fondazione “Con il Sud”. Una serie di attività che si svolgeranno con il fondamentale ausilio di Reef Check Italia, una onlus che fornirà il personale per le attività di formazione ed educazione ambientale previste da tutte le azioni descritte, attingendo a proprie figure professionali. Dopo gli eccellenti risultati ottenuti, l’ente gestore dell’Amp di Tavolara Punta Coda Cavallo lavora nella direzione del consolidamento e nella fidelizzazione dei cittadini che usufruiscono di questo paradiso naturalistico, per coinvolgerli direttamente e attivamente. Attività di formazione ed educazione ambientale suddivise in quattro azioni principali. Nasce così Tavolara Lab, che domani sera, alle 21.00, a La Casa delle Farfalle di Mare di Porto San Paolo, ospiterà il primo evento, con la presentazione dell’iniziativa “Riconosci la cernia”, alla presenza dell’autrice dell’omonimo progetto, dottoranda dell’Amp di Tavolara, Elena Desiderà. Si tratta di una linea di azione che prevede il coinvolgimento dei fotografi subacquei, i quali sono chiamati proprio a condividere le foto e i video che documentano le cernie presenti nei siti di immersione dell’Amp. La cernia bruna, Epinephelus marginatus, rappresenta una delle principali specie carismatiche delle aree marine protette del Mediterraneo, di particolare interesse per il turismo subacqueo. L’obiettivo del progetto è quello di monitorare la presenza e il numero di cernie brune presenti nello spazio dell’Amp e durante il periodo estivo allo scopo di garantire efficaci misure di tutela di una specie in pericolo a causa del sovrasfruttamento della pesca. Per tutta la stagione estiva 2018, da ora fino a settembre, saranno contattati i centri di immersione autorizzati dall’Amp ed i loro clienti, coinvolgendo i subacquei nel censimento di questa importante risorsa. Successivamente sarà creato un database del materiale fotografico, dalla cui analisi si stabilirà l’identificazione dei singoli esemplari di cernia bruna. Il metodo di riconoscimento si baserà sulle differenze naturali e permanenti delle macchie cefaliche delle cernie, paragonabili all’impronta digitale umana. L’elaborazione dei dati, che porterà ad assegnare ad ogni cernia un diverso nome proprio, inizierà parallelamente alla raccolta del materiale video-fotografica e si concluderà entro il 30 novembre 2018. L’identificazione individuale delle cernie consentirà di stimare il numero delle cernie presenti presso i siti d’immersione, oltre che evidenziare eventuali fenomeni di migrazione verso altri siti che potrebbero supportare la formazione di aggregazioni riproduttive.

FORESTA SOTTOMARINA.

La seconda linea di azione, denominata “Foresta Sottomarina”, coinvolge invece i sub di sette centri d’immersione autorizzati che hanno aderito all’iniziativa e che forniranno dati e informazioni sulla Posidonia oceanica, le cui praterie rivestono un ruolo fondamentale per l’equilibrio degli ecosistemi marini costieri, offrendo cibo e protezione a molte specie, anche di pregio, oltre a un ruolo esclusivo nella protezione dei fondali e dei tratti di litorale ad essi antistanti. I subacquei volontari saranno chiamati, nei mesi di luglio e agosto, ad apprendere ed applicare il protocollo di rilevamento ideato e fornito dal comitato scientifico dell’Amp di Tavolara. Un monitoraggio che prevede di valutare la densità della prateria attraverso il conteggio dei fasci fogliari entro una cornice quadrata di 50×50 centimetri. I volontari lavoreranno in coppia e si alterneranno nella conta dei fasci di posidonia, annotando il numero di fasci contati, la profondità e il tipo di substrato (sabbioso, roccioso o matte). Il progetto ha lo scopo di formare i subacquei sul fondamentale ruolo ecologico della Posidonia oceanica e determinare al contempo lo stato di salutedella stessa utilizzando la densità dei fasci come indice di riferimento. 

LIBERIAMO LE DUNE.

La terza linea di azione si svilupperà con il supporto degli studenti degli istituti superiori cittadini, che saranno sensibilizzati sulle tematiche delle specie aliene e al rischio di perdita della biodiversità associato alla presenza di queste specie. Circa 300 studenti saranno coinvolti in attività di sensibilizzazione e formazione che si svolgeranno durante incontri in plenaria a scuola e in occasione di attività pratiche di eradicazione. Saranno programmate uscite sul campo, per identificare ed eradicare manualmente il Carpobrotus, considerata tra le specie vegetali maggiormente invasive nelle isole e nelle zone costiere mediterranee, per questo oggetto di un numero crescente di programmi di eradicazione. Gli obiettivi sono quelli di arginare, con l’intervento di eradicazione, la propagazione vegetativa; Migliorare lo stato di conservazione delle specie e degli habitat tutelati; aumentare la consapevolezza, da parte dei partecipanti, dei rischi ambientali connessi alla perdita della biodiversità; stimare l’estensione delle aree da bonificare all’interno dell’Amp di Tavolara, con l’ausilio di Gps portatili; documentare e mappare, su sistema informatico territoriale, attraverso la raccolta di materiale fotografico, le aree di eradicazione; bonificare un’area pari a mille metri quadrati.

SPIAGGIA PULITA

La quarta linea di azione si avvarrà della collaborazione di altri 300 studenti degli istituti superiori, sensibilizzandoli e formandoli alle tematiche di conservazione della spiaggia come risorsa e come ambiente di “confine” da tutelare, attraverso attività pratiche di monitoraggio sulla produzione di rifiuti.  Attraverso uscite concordate con le scuole, gli studenti, divisi per gruppi, dovranno monitorare la spiaggia indicata con il protocollo Mac emerso, che prevede raccolta di dati, attraverso la compilazione di apposite schede. Si tratta di una attività finalizzata a promuovere la sostenibilità ambientale e le attività di monitoraggio sulle spiagge; Stimolare l’attenzione sugli impatti derivanti anche dalla pulizia meccanica delle spiagge e pianificare, con i dati raccolti, la gestione della fascia costiera e, dunque, preservare nel tempo la funzione ecosistemica dei litorali e renderli fruibili anche alle generazioni future. All’interno di quest’ultima linea di azione, Reef Check fornirà le schede tecniche attraverso la cui compilazione potranno essere raccolti i dati forniti dagli studenti e poi caricati sul portale www.reefcheckmed.org per permetterne l’elaborazione e la successiva restituzione all’ente gestore dell’Amp di Tavolara-Punta Coda Cavallo.

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Dopo il successo di Pollination – una serie di serate a maggio che hanno “impollinato” la Capitale con 3 appuntamenti speciali, la nona edizione di Spring Attitude, il Festival internazionale di musica elettronica e cultura contemporanea di Roma, punto di riferimento delle nuove tendenze nel suono, decide di fiorire in autunno e dà appuntamento dal 4 al 6 ottobre. “Fall is the new Spring” il motto di questa nuova edizione che si terrà in due location d’eccezione come il Mattatoio Testaccio e l’Ex Dogana.

Novità assoluta di quest’anno la collaborazione con una delle realtà culturali italiane più importanti, il Romaeuropa Festival. Grazie all’incontro con Digitalive – la nuova sezione di REf dedicata al rapporto tra arti performative e universo digitale – i due festival legati ai nuovi linguaggi e alla ricerca artistica, uniscono per la prima volta le forze e lavorano alla creazione di un unico evento inaugurale, il 4 ottobre al Mattatoio Testaccio, che prenderà il nome di Digital Attitude.

Una serata dedicata nuovi linguaggi sonori e visivi per esplorare in maniera creativa le culture del digitale o sfidare creativamente le nuove tecnologie. In programma un percorso attraverso performance multimediali firmate da artisti internazionali e da giovani realtà emergenti.

Il 5 e 6 ottobre Spring Attitude si sposta nel quartiere San Lorenzo, negli spazi dell’Ex Dogana, per portare sul palco grandi dj e producer internazionali con un occhio di riguardo ai alle band e agli artisti più interessanti del nostro Paese: per la prima volta nella sua storia il festival dedica, infatti, alle migliori realtà musicali italiane un palco ad hoc, l’italian Attitude Stage, a testimonianza del grande fermento culturale in campo musicale che la nostra penisola sta vivendo  in questo periodo.

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«La Giunta regionale si esprima sul licenziamento di 95 lavoratori ARST, dovuta secondo l’azienda, a “una costante e progressiva riduzione delle risorse disponibili”. Un provvedimento di un’azienda pubblica di cui non si ricordano precedenti.»

Lo chiede in un’interrogazione il consigliere regionale dei Riformatori sardi Michele Cossa.

«Tra le cause del grave disavanzo sono stati indicati gli oneri derivanti dal rinnovo del CCNL Autoferrotranviari, firmato quasi tre anni fa, che ha indotto  l’ARST a ridurre in maniera consistente i costi facendo ricorso, tra l’altro, a contratti di lavoro part time. L’azienda ha ritenuto che non sia possibile il ricorso ad altre forme di ammortizzatori sociali diversi dalla NASPI, prevedendo il riconoscimento di appositi incentivi all’esodo, che tuttavia in molti casi si rivelano insufficienti a garantire adeguati livelli di reddito – aggiunge Michele Cossa -. Il presidente della Giunta e gli assessori dei Trasporti e del Lavoro monitorino con attenzione le procedure di licenziamento in corso, per evitare che quasi 100 famiglie si ritrovino nel giro di poche settimane senza alcuna garanzia economica, considerati anche i tempi necessari per l’attivazione delle misure di sostegno al reddito, come la NASPI.»

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Le manifestazioni in omaggio alle gesta della Brigata “Sassari” – nei luoghi in cui essa, nella Prima guerra mondiale, combatté valorosamente (e con grande sacrificio dei suoi componenti: fanti ma anche ufficiali) -, che si sono tenute nei giorni 22 e 23 giugno 2018 a Musile di Piave, a Fossalta di Piave e a Meolo (tutte località in provincia di Venezia), rientrano nel Progetto della Federazione delle Associazioni Sarde in Italia (F.A.S.I.) denominato “Centenario della Grande Guerra nei Luoghi della Memoria esistenti nei comuni della Battaglia del Piave” (detta anche “Battaglia del  Solstizio” secondo l’espressione coniata da Gabriele D’Annunzio).
Questa più recente tappa del percorso commemorativo del Centenario si è collegata anche alla ricorrenza di un particolare decennale: nei giorni 20-22 giugno del 2008, infatti, la F.A.S.I. e i tre Comuni interessati, con la collaborazione fattiva dei 131 Comuni di cui erano originari, avevano voluto ricordare, a distanza di 90 anni e con appositi monumenti, i 138 ragazzi del ’99 della Brigata “Sassari” caduti nella “Battaglia del Solstizio”.
Questa Battaglia, ufficialmente nota come Seconda Battaglia del Piave, fu l’ultimo tentativo di sfondamento della linea italiana operato da parte delle truppe austro-tedesche. Fu combattuta tra il 15 e il 22 giugno 1918. Il successo italiano determinò un rivolgimento del fronte che in quattro mesi portò alla vittoria finale dell’esercito italiano sul nemico austro-ungarico.
La delegazione della F.A.S.I  (la presidente Serafina Mascia, il presidente onorario Tonino Mulas, i componenti del Comitato Esecutivo Renzo Caddeo e Rita Danila Murgia, Saverio Vidili per il Circolo culturale sardo “Ichnusa” di  Mestre-Venezia), insieme con numerosi altri partecipanti non solo della zona (Associazioni Combattentistiche e Protezione Civile, soci dei Circoli sardi del territorio) ma provenienti anche da altre località (Coldiretti Sardegna – Fondazione Campagna Amica tra gli altri) ha rivisitato i diversi monumenti celebrativi, compresi ovviamente quelli  eretti nel 2008, davanti ai quali sono stati pronunciati i discorsi ufficiali.
Prima tappa nella piazzetta di Croce, frazione di Musile di Piave, dove al capitano “sassarino” Tito Acerbo (Loreto Aprutino, in provincia di Pescara, 4 marzo 1890 – Croce, 16 giugno 2018), medaglia d’oro al valor militare, sono dedicati un cippo ed una colonna spezzata. Nello stesso giorno, nella stessa località, morì il sottotenente Attilio Deffenu (nato a Nuoro il 28 dicembre 1890), medaglia d’argento, e forse sarebbe giusto ricordarlo – come ha sottolineato qualcuno – almeno con un cippo (se non con una colonna) al fianco del coetaneo Acerbo.
Dopo i saluti della sindaca di Musile, Silvia Susanna, è stata illustrata la figura eroica del capitano Acerbo; è quindi seguita la deposizione di due corone di fiori davanti ai due monumenti.
Dopo che il generale di C.A. (aus) Enrico Pino (autore di un prezioso volumetto su “La Brigata ‘Sassari’ sul Piave nella Battaglia del Solstizio”, opportunamente ristampato per la circostanza) ha dato un sintetico quadro degli schieramenti che furono in campo nella zona, c’è stata la prima performance del tenore “Funtava Vona” di Orgosolo, che si è esibito in tutte le successive tappe del percorso.
Ci si è quindi trasferiti nel luogo, a poca distanza, in cui sono il cippo e la lapide che in «affratellante gemellaggio» i comuni di Armungia (paese natale di Emilio Lussu) e di Musile di Piave il 21 giugno 2008 vollero porre alla memoria del valoroso capitano della 8ª Compagnia (medaglia d’argento), che ruppe l’accerchiamento in cui era stata rinserrata e che «aprendosi la via nelle file nemiche con le baionette» ebbe la possibilità di rientrare nel reggimento.
In questa circostanza sono intervenuti Serafina Mascia e Battista Cualbu, presidente di Coldiretti Sardegna.
All’aperto si è quindi tenuta a Musile la seduta straordinaria dei Consigli comunali di Musile, Meolo e Fossalta per celebrare il Decennale del conferimento della Cittadinanza Onoraria alla Brigata “Sassari”: la sindaca del comune di Musile ha letto e distribuito copia della delibera assunta unitariamente dai tre Comuni in  merito a questo riconoscimento. Erano presenti anche due alti ufficiali dell’attuale Brigata “Sassari”. Ha partecipato, guidata dal sindaco, Mario Bianchi, anche una delegazione del comune di Longone Sabino (Rieti), paese natale di Attilio Verdirosi, medaglia d’oro al valor militare a Fosson della Battaglia (frazione di Meolo).
Ci si è trasferiti quindi in località Osteria Fossalta di Piave, dove una lapide datata 20 giugno 2008 ricorda l’eroismo della Brigata “Sassari”: «Il sacrificio estremo dei reparti di protezione consentì agli esausti Battaglioni della Brigata  di ripiegare sulla linea di resistenza Palumbo – Losson – Meolo  da dove gli intrepidi Sardi, balzati al contrattacco il 23 giugno ricacciarono oltre il Piave l’invasore». Sono intervenuti Saverio Vidili ed il sindaco di Fossalta, Massimo Sensini, che ha illustrato nel dettaglio lo svolgimento delle azioni belliche in quel caposaldo e ha poi guidato la comitiva alla riva del vicino Piave, dove è stato eretto il «Battistero della Pace in memoria dei Ragazzi del ’99 eroici difensori in queste sponde del Piave». Il sindaco ha altresì illustrato il percorso “La Guerra di Hemingway”, che consente di scoprire i luoghi della Grande Guerra sul fiume Piave sulle orme del grande scrittore americano. Fossalta di Piave, durante la Grande Guerra, era al centro dei fuochi dei due eserciti nemici attestati sulle opposte sponde del fiume. «Tra questi due fuochi c’erano anche i volontari della Croce Rossa tra cui Hemingway, che si arruolò per andare a combattere in Europa come conducente delle ambulanze della Croce Rossa americana. Hemingway si trovò coinvolto nella ritirata dell’esercito italiano dopo la disfatta di Caporetto e passò del tempo a Fossalta di Piave, luogo dove venne ferito e che narrò nel suo romanzo “Di là dal fiume e tra gli alberi”, menzionando la famosa Casa Gialla, la casa che vide appena ferito al Buso Burato, nella sera dell’8 luglio 1918». Al tramonto, nella Piazza del Municipio di Fossalta di Piave, la Coldiretti Sardegna ha aperto gli stand allestiti per far conoscere cultura, tradizioni e produzioni dell’isola e ha proposto una cena tipica sarda.
La giornata si è chiusa con l’applaudita Rappresentazione teatrale sulla Prima guerra mondiale raccontata dal punto di vista dei soldati e della popolazione che ha per titolo “La Guerra di Giovanni”: testi di Edoardo Pittalis (tratti dal suo libro omonimo); canzoni e  musiche eseguite da Gualtiero Bertelli e dalla Compagnia delle Acque. Sul palco: Pittalis, voce narrante; Bertelli, voce fisarmonica e chitarra; Paolo Favorido, pianoforte; Giuseppina Casarin, voce; Rachele Colombo, voce, percussioni e mandola.
La mattina di sabato 23 giugno, il ritrovo generale è stato a Losson della Battaglia, frazione di  Meolo, nella piazzetta Brigata Sassari.
Presso la chiesa di San Girolamo il parroco don Roberto Mistrorigo ha celebrato la messa, che è stata accompagnata dalla Corale “San Girolamo” e conclusa dall’esibizione del Tenore “Funtana Vona” di Orgosolo.
Sono seguiti quindi i discorsi di  commemorazione ufficiale presso il Monumento alla Brigata “Sassari” proprio nel decennale della collocazione di questo Monumento dedicato nel 2008 dalla F.A.S.I. e da 131 Comuni della Sardegna ai caduti della Battaglia del Solstizio. L’opera si deve all’architetto Franco Niffoi e all’artista Albino De Martis: «Il monumento, voluto dalla F.A.S.I., ha la forma di una sorta di nuraghe stilizzato in forme geometriche ed è stato realizzato con pietre della Sardegna: graniti, trachiti, basalti, porfidi e arenarie. Tutt’attorno le lapidi ricordano il nome e il paese d’origine dei caduti, 138 “Sassarini”  ragazzi del ’99, la cui identità è stata ricostruita dal luogotenente Antonio Pinna, consulente storico della Sassari».
Numerosi i discorsi ufficiali. Hanno preso la parola: la sindaca di Meolo Loretta Aliprandi; Serafina Mascia, presidente della F.A.S.I.; il vicepresidente della Regione Veneto, Gianluca Forcolin; i sindaci di Musile di Piave e di Fossalta; il sindaco di Longone Sabino; un consigliere  per ciascuna delle due associazioni nazionali degli artiglieri e del marinai; il figlio, venuto da Tucuman, in Argentina, di Gustavo Fossati, che figura anche lui tra i combattenti insigniti di medaglia d’argento al valor militare.
Alle ore 11,30 a Meolo presso la sede del Consiglio Comunale in Palazzo Cappello si è tenuta una conferenza su “Attilio Deffenu (Nuoro 1890 – Croce di Musile di Piave, 16 giugno 1918) intellettuale, giornalista, esponente del sindacalismo e dell’autonomismo sardo”. Ma di questa iniziativa riferirò a parte.
Tutte le manifestazioni di sono svolte con il patrocinio di: Regione del Veneto, Regione Autonoma della Sardegna, Città Metropolitana di Venezia.

Paolo Pulina

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Si è conclusa ieri pomeriggio, a Tramatza, la direzione regionale del  movimento politico Energie Per L’Italia, diretta da Tore Piana. Numerosi gli argomenti discussi dal parlamentino del partito.

Fra le priorità che Energie per l’Italia porterà avanti, riguarda la definizione del programma elettorale in previsione delle elezioni regionali del Febbraio 2019, fra gli argomenti che il partito si impegnerà portare avanti, è stato deciso quello della Zona franca per la Sardegna, una battaglia che trova attenzione in Sardegna, per il suo svantaggio come Isola, è stato deciso di creare una delegazione formata da Elena Vidili ed Alessio Paganini per incontrare il sindaco di Giave, Maria Antonietta Uras, ed analizzare le iniziative amministrative che il comune di Giave ha approvato a favore della Zona franca.

E’ stato anche deciso, che il movimento politico dovrà perseguire forti iniziative a favore dei settori: Agricoltura – Turismo – Trasporti e Continuità territoriale – Sanità – Commercio ed Artigianato.

La direzione ha discusso inoltre sull’eccessiva presenza in Sardegna di strutture commerciali della GDO, ritenute in numero troppo elevato. Forte preoccupazione è stata espressa per la possibile nuova apertura di centri commerciali GDO in Sardegna, denominati ALDI, una catena di supermercati Tedeschi.  

La direzione regionale, ha inoltre nominato coordinatore provinciale del partito per la provincia di Oristano Pasquale Onida, di Sedilo. Garantita la presenza del partito sabato 30 giugno, a Selargius, all’incontro organizzato da Forza Italia e dalla presenza del presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani.

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Sassari si conferma capitale del judo e dal 30 giugno al 1° luglio ospiterà la quarta edizione della “Guido Sieni Judo Cup”. Quest’anno la manifestazione sale ancora di livello ed indossa la veste internazionale.

A essere protagoniste saranno le giovani leve delle categorie Esordienti A e B e Cadetti. Per gli atleti sardi sarà anche l’ultima tappa del Gran prix regionale. Al PalaSerradimigni di piazzale Segni sono attesi oltre 300 atleti, tra judoka isolani, della penisola quindi quelli provenienti da Francia e Moldavia.

L’evento, che ha ricevuto il patrocinio del comune di Sassari, della presidenza del Consiglio regionale e dell’assessorato regionale dello Sport, del Coni e della Fijlkam sarà presentato giovedì 28 giugno, alle ore 10,30, al PalaSerradimigni.

All’incontro con la stampa saranno presenti l’assessora comunale alle Politiche giovanili e sport Alba Canu, il presidente del Centro sportivo “Guido Sieni” Stefano Urgeghe, il presidente del comitato regionale judo Fijlkam Sardegna, maestro Gavino Piredda, il referente del Coni per la provincia di Sassari Lucio Masia e il consigliere regionale Roberto Desini.

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Questa mattina, presso l’Aula Magna dell’Istituto Minerario di Iglesias, si sono riuniti per il loro meeting annuale gli Education Officers della EIT RawMaterials, guidati dalla loro direttrice Rima Dapuos.

La EIT RawMaterials costituisce il più grande ed importante Consorzio europeo dedicato ai temi delle materie prime. «Ringrazio la EIT RawMaterials – ha detto il sindaco Mauro Usai nelle parole di benvenuto rivolte a tutto il team – per aver scelto Iglesias per il loro meeting annuale. Si tratta di una scelta altamente evocativa in considerazione della millenaria tradizione mineraria del nostro territorio».

Durante la sessione di lavoro gli Education Officers della EIT RawMaterials discuteranno le strategie e gli investimenti a sostegno delle iniziative future di alta formazione e divulgazione.

Nel pomeriggio, gli studenti dell’Istituto Minerario presenteranno agli Education Officers i contenuti delle attività di divulgazione su cui hanno lavorato durante questo anno scolastico guidati dai loro docenti e coordinati dal Consiglio Nazionale delle Ricerche.

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E’ stato presentato ieri, nella sede della Fondazione di Sardegna, a Cagliari, il programma del XXVIII festival Narcao Blues. Dal 18 al 21 luglio un appuntamento immancabile nell’estate musicale isolana, che già nella sua intestazione rimarca l’inscindibile legame con il paese in cui è nato nel 1989, Narcao, nel cuore del Sulcis, a sedici chilometri circa da Carbonia e a una sessantina da Cagliari, e dove ha sede l’associazione culturale Progetto Evoluzione che lo organizza e promuove. Un’edizione che si presenta con una dedica al trecentesimo compleanno di New Orleans, tra le città simbolo della musica afroamericana.

Due set per ognuna delle quattro serate, con il consueto assortimento di stili e di artisti internazionali e nazionali: ancora una volta Narcao Blues declina la formula ben rodata in ventisette edizioni allestendo un cartellone all’insegna della coerenza e della qualità delle proposte. Sul palco montato nel tradizionale spazio di piazza Europa, sono dunque attesi gli statunitensi Watermelon Slim, Eric Bibb, Sari Schorr, la Supersonic Blues Machine con un ospite del calibro di Billy F. Gibbons (chitarra e voce dei ZZ Top), la James & Black R&B Band, la cantante e chitarrista serba Ana Popovic, la Band of Friends con il suo omaggio alla musica di Rory Gallagher, mentre sono targati Italia il progetto Acadian Food and Strawberry Wine e il Bayou Moonshiners Collective, formazione, quest’ultima, protagonista di un’anteprima del festival in programma domenica 1 luglio a Sennori, in provincia di Sassari.

Organizzato dall’associazione culturale Progetto Evoluzione con il contributo dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Sport e Spettacolo e dell’Assessorato del Turismo della Regione Autonoma della Sardegna, della Fondazione di Sardegna e con il patrocinio del comune di Narcao, il festival fa parte dell’Italian Blues Union, l’associazione che riunisce l’intero mondo del blues nazionale e si riconosce sotto l’insegna dell’European Blues Union, di cui è rappresentante per l’Italia proprio il direttore artistico di Narcao Blues, Gianni Melis.

Il festival Narcao Blues vivrà la sua anteprima nella giornata di domenica 1 luglio a Sennori, comune del nord Sardegna, in provincia di Sassari e distante circa dieci chilometri dal capoluogo, con il Bayou Moonshiners Collective. Un gradito ritorno in terra isolana per il duo composto dal pianista Max Lazzarin e dalla cantante Stephanie Ghizzoni che si esibiranno, per l’occasione, in formazione allargata – con Giacomo Scanavini al trombone, Alessandro Arcuri al basso e Corrado Battorti alla batteria – nella suggestiva cornice della ex cava di tufo di Sennori. Rappresentanti dell’Italia alle finali dell’European Blues Union, contest del quale fanno parte ben 23 nazioni, ottenendo un successo ben al di là di qualsiasi più rosea aspettativa, i Bayou Moonshiners, celebreranno degnamente il trecentesimo anniversario della fondazione di New Orleans con un repertorio che spazia tra il funky New Orleans, soul e traditional. Il concerto, con inizio alle 21.30, si colloca all’interno di Habitat in Blues – Arte in Strada Coast to Coast, evento che inaugura il progetto Cavart-Extrazioni Culturali promosso dal Comune di Sennori e affidato alla cooperativa Theatre en vol. Dalle ore 19.00 il pubblico potrà immergersi negli Habitat Immaginari e le Installazioni realizzate dal Theatre en vol, bevendo un aperitivo accompagnato da assaggi di prodotti locali e fare correre l’immaginazione con le Videoproiezioni Paesaggi in Blues a cura del Theatre en vol.

Luci e amplificatori inizieranno a surriscaldare il clima della piazza Europa di Narcao mercoledì 18 luglio alle 21.30 con l’atteso concerto di apertura della ventottesima edizione del festival che vedrà salire sul palco l’armonicista e chitarrista Watermelon Slim. Ogni anno, come consuetudine, le serate del festival Narcao Blues vengono battezzate con un titolo che ne riassume i contenuti e le scelte: Special Opening è quello che vedrà tenere a battesimo la manifestazione da un musicista unanimemente considerato tra i più importanti rappresentanti del blues nella sua forma più pura nel panorama internazionale. Watermelon Slim, al secolo Bill Homans, è un reduce della guerra in Vietnam e figura che incarna perfettamente il prototipo del bluesman dall’anima ruvida e tormentata. La sua carriera musicale comincia negli anni ’70 quando incide un disco molto duro nei testi, ispirati alle sofferenze della guerra vissuta in prima persona e alle sue conseguenze. Dopo due decenni di silenzio e una vita lontana dalle luci della ribalta musicale, forma un gruppo con due professori di filosofia dell’Oklahoma University con i quali incide un Ep, prima di rafforzare la decisione di intraprendere un percorso da solista. Da allora la sua ascesa è divenuta inarrestabile e oggetto di numerosi riconoscimenti, e il suo blues acustico e minimale, impreziosito dalle aspre sonorità folk-rock del dobro suonato con lo slide, sono diventati la sua cifra stilistica e personalissimo marchio di fabbrica.

Alle 22:30 salirà in cattedra la tanto attesa  Supersonic Blues Machine, progetto ideato dal chitarrista statunitense Lance Lopez, che per l’occasione ospiterà un musicista del calibro di Billy F. Gibbons, chitarrista e voce dei leggendari ZZ Top. Dopo il successo dei due album “West of Flushing, South of Frisco”, del 2016, e “Californisoul”, dell’anno scorso, la formazione approderà a Narcao per l’unica data in Sardegna del suo più ampio tour europeo. Il nucleo della band statunitense, formato dal bassista Fabrizio Grossi (ha lavorato con artisti come Steve Vai, Alice Cooper, Glenn Hughes, Dave Navarro, George Clinton, Slash e Paul Stanley, per ricordarne alcuni) e il batterista Kenny Aronoff (noto per le sue collaborazioni con John Fogerty, Paul McCartney, John Mellencamp, The Smashing Pumpkins e Chickenfoot, fra gli altri), accoglierà in questa occasione i chitarristi Kris Barras e Serge Simic, il tastierista Alex Alessandroni Jr, Francis Benitez e Andrea Grossi ai cori, e, appunto, Billy F. Gibbons, musicista dal look inconfondibile – lunga barba, occhiali da sole e un cappello sempre in testa – che ha partecipato in studio alla realizzazione (insieme a Robben Ford, Eric Gales, Walter Trout e Steve Lukather) dell’ultimo album dei Supersonic Blues Machine intitolato “Californisoul”

Si tingerà di rosa, invece, la serata di giovedì 19 luglio, intitolata per l’occasione Women’s Night: ad aprire il primo set, con inizio previsto per le ore 21.30, ci penserà la cantante Sari Schorr, salita di recente alla ribalta nel panorama blues internazionale, ma già promossa a pieni voti e inserita nella Blues Hall of Fame di New York in un battito di ciglia. L’artista nativa della Grande Mela è interprete grintosa (la critica la accosta a Beth Hart e Dana Fuchs) e deve parte della sua fortuna al produttore del british blues Mike Vernon, che l’ha scoperta nei concerti che facevano da contorno alla consegna dei premi alla Blues Challenge di Memphis nel 2015. Dopo anni di gavetta passati a suonare tra le fila di Popa Chubby e Joe Louis Walker, nel 2016 arriva finalmente il suo debutto da solista con il disco “A Force Of Nature”, registrato a Siviglia sotto la supervisione dello stesso Vernon e con ospiti del calibro di Walter Trout e Innes Siboun, chitarrista di Robert Plant. Definibile come heavy blues, il sound di Sari accosta brani originali, suonati con grinta ed energia, a brillanti interpretazioni in chiave blues-rock di alcuni classici del genere. Ad affiancare Sari Schorr sul palcoscenico ci saranno Ash Wilson alla chitarra, Paul Jobson alle tastiere, Mat Beable al basso e Andrew Treacy alla batteria.   

Un’ora più tardi (alle 22.30) sul palcoscenico di piazza Europa salirà la fulgida stella del firmamento blues internazionale, la cantante e chitarrista Ana Popovic che dalla Serbia è stata capace di inoltrarsi nelle polverose e aride strade della musica del diavolo, conquistando con merito un posto importante nella scena musicale di matrice afroamericana. Introdotta al blues dal padre in adolescenza, l’artista originaria di Belgrado è salita alla ribalta in Europa dal 1995 al ’98 con gli Hush, band della quale è stata fondatrice, che nel giro di qualche anno l’ha catapultata in tutti i più importanti festival europei e con la quale ha realizzato l’album “Hometown”. In quello stesso 1998, Ana Popovic si trasferisce in Olanda dove approfondisce lo studio della chitarra, fondando la sua band, punto di partenza di una grande, progressiva ascesa. Nel 2000 figura con Eric Burdon, Taj Mahal, Eric Gales e tanti altri nell’album tributo a Jimi Hendrix “Blue Haze”, con la cover di “Button Belly Window”, e un anno dopo arriva “Hush” che segna il suo debutto discografico da solista sotto la storica etichetta della Ruf Records. Il suo ultimo album, “Trilogy”, è stato pubblicato nel 2016 per la artisteXclusive Records. Ad accompagnare Ana Popovic in questa sua tappa interra sarda ci saranno Michele Papadia alle tastiere e cori, Ronald Jonker al basso e cori e Stephane Avellaneda alla batteria e cori.

Venerdì 20 luglio la penultima giornata del festival sarà interamente dedicata alle celebrazioni per i trecento anni dalla fondazione di New Orleans. Happy Birthday New Orleans è il titolo della serata che vedrà esibirsi alle 21.30 sul palco centrale di piazza Europa il progetto Acadian Food and Strawberry Wine del cantante e polistrumentista Mario Insenga, nato con l’intento di rendere un personalissimo omaggio alla musica di New Orleans, fondendo il blues sanguigno e agricolo dei Blue Stuff con la musica da Medicine Show della Dr. Sunflower Jug Band. D’altro canto, The Crescent City (così viene chiamata New Orleans) è sempre stata un fenomenale miscuglio di lingue, culture, colori, sapori e razze, che in musica si è tradotto in qualcosa di grandioso, tipico ed esclusivo, riconoscibilissimo fin dalle prime note di artisti quali Professor Longhair, Dr. John, Allen Toussaint, Fats Domino, The Neville Brothers, The Meters o Irma Thomas. Acadian Food and Strawberry Wine spazia tra blues, jazz, funk, rhumba-boogie e second line delle marching band. Alcuni dei brani proposti sono frutto di una ricerca accurata, tesa a riscoprire tesori nascosti o rimasti troppo a lungo in ombra, in un oblio di sicuro immeritato, ma vi sono anche classici che ben conosce chiunque ami la musica della città della Louisiana, per un viaggio nella sua maestosità musicale. Saliranno sul palco insieme a Mario Insenga (voce, batteria, percussioni, jug e kazoo), Emilio Quaglieri (chitarra, dobro, cori), Sandro Vernacchia (chitarra, dobro, cori), Renato Federico (pianoforte) e Francesco Miele (contrabbasso, basso elettrico e cori).

Alle 22.30 un gradito ritorno per Narcao Blues: in scena per l’ultimo set il cantautore blues-folk statunitense Eric Bibb, vecchia conoscenza del festival dove ha avuto modo di conoscere e confrontarsi con il bluesman sardo Francesco Piu, del quale è stato produttore nel 2012 con il disco “Ma-Moo Tones”, piazzatosi tra i migliori dieci dischi dell’anno per il mensile d’informazione rock Buscadero. La carriera di Bibb è costellata da una corposa produzione discografica in studio, sia come solista che come guest appearance in lavori di altri artisti, e da numerosi riconoscimenti tra i quali è doveroso ricordare una nomination ai prestigiosi Grammy Awards. Cresciuto in una famiglia di artisti, il bluesman newyorkese viene influenzato fin da tenera età dal mantra di Bob Dylan del Keep it simple: suonare semplice, senza fronzoli, badando alla sostanza. Sul palco del Narcao Blues si esibirà coadiuvato da Staffan Astner, chitarrista di grande talento già presente nei Live di Bibb di Migrant Blues, e che ha lavorato, tra gli altri, con Ray Charles.

L’ultima giornata del festival, come consuetudine, sarà una grande festa, momento al quale sono abituati i frequentatori della manifestazione, sempre pronti ad abbandonare la propria poltroncina o il proprio posto in tribuna per accorrere sotto il palco e ballare, come da tradizione. Sabato 21 luglio ad aprire le danze nella serata intitolata Fiesta, ci penserà alle 21.30 la Band of Friends, formazione che celebra la musica di Rory Gallagher (scomparso a soli 47 anni, nel 1995), il più grande bluesman che l’Irlanda abbia mai conosciuto, e tra i maggiori di sempre nella storia del genere. Il trio è composto dal bassista Gerry McAvoy che ha suonato con Gallagher per vent’anni, da Ted McKenna che ne è stato il batterista dal 1978 al 1981, e dall’olandese Marcel Scherpenzeel, cresciuto con la musica del compianto musicista nativo di Ballyshannon e, a detta di McAvoy, “il chitarrista più vicino a Gallagher che si sia mai sentito”. La Band of Friends presenterà anche il suo recente “Repeat After Me”, un album di canzoni interamente originali, con la sola eccezione di “A Sense of Freedom” scritta da Frankie Miller (ma eseguita da Rory Gallagher, Gerry McAvoy e Ted McKenna per l’omonimo film del 79). Il repertorio del trio spazia dalle migliori canzoni degli anni sessanta, passando per la musica dei loro coetanei come Rory Gallagher ed Alex Harvey, per giungere a sonorità tipiche della Motown e al soul con una buona dose di rock classico e l’immancabile blues.

Alle 22.30 massima potenza agli amplificatori per la James & Black R&B Band, formazione capitanata dal pianista Bruce James e dalla cantante Bella Black. Il primo è un soulman, songwriter e pianista immerso nella tradizione musicale popolare afroamericana, mentre la Black è dotata di una voce potente e profonda coltivata grazie all’ambiente gospel che le permette di spaziare tra differenti generi musicali tra cui R&B e soul. Giunti per la prima volta in Europa dal Texas al Porretta Soul Festival nel 2010, hanno inciso due anni dopo l’album di debutto, “Dirt for the Flowers”, e nel 2015 hanno pubblicato l’album in studio “How Long is Now” per la Brixton Records. Nella loro musica sono ben presenti i suoni del sud degli States, del R&B, dei Juke Joint. Un anno fa a luglio è uscito il loro nuovo album, “This Time”, seguito da un importante tour in tutta Europa. Con Dimitar Kostadinov Lyolev al sassofono, Martin Atanasov Tashey alla tromba, Max Benassi alla chitarra, Fabrizio Leoni al basso e Carlo Sezzi alla batteria, la James & Black R&B Band arriva per la prima volta sul palco del Narcao Blues per chiudere festosamente con l’ultimo concerto l’edizione 2018 del festival e sorridere alla ventinovesima, prevista per il luglio del prossimo anno.

Come da tradizione, nei giorni del festival, dopo l’ultimo concerto nella piazza Europa, gli appuntamenti musicali del dopofestival continueranno presso l’agriturismo in Località Santa Croce. Mercoledì 18 luglio tingerà la prima nottata di note blues la Vince “Daddy” Butterfly Band. L’indomani (giovedì 19 luglio) si esibirà nuovamente uno dei protagonisti della prima serata del festival nella piazza Europa, Watermelon Slim in versione one man band. Venerdì 20 luglio per la prima volta al Narcao Blues arriva il bluesman di Orani Andrea Cubeddu, mentre sabato 21 chiude la serie la cantante statunitense Lakeetra Knowles accompagnata dalla sua band.

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Nel periodo estivo il Museo dei Paleoambienti Sulcitani (PAS) Martel, ubicato presso l’ex officina meccanica del sito minerario di Serbariu, sarà aperto dal martedì alla domenica nei seguenti orari:

la mattina dalle 10.00 alle 13.00;

il pomeriggio dalle 15 alle 18.30.

Il Museo PAS Martel della Grande Miniera di Serbariu fa parte del Sistema Museale della città di Carbonia (SiMuC), il quale comprende – oltre alla struttura citata – il Museo Archeologico di Villa Sulcis e due aree archeologiche di grande rilievo come Monte Sirai e Cannas di Sotto.

«Acquistando il biglietto cumulativo cittadini e turisti potranno visitare tutti i siti del Sistema Museale ad una tariffa conveniente – ha spiegato l’assessore alla Cultura Sabrina Sabiu -. Il modo migliore per godere di tutte le bellezze archeologiche, paesaggistiche e naturalistiche che fanno parte del grande patrimonio della nostra città.»